Miyazaki, 13 ottobre 1926


Miyazaki, 13 ottobre 1926

201 /Giordano Antonio / 1926-10-13 /


al chierico Antonio Giordano, ex-allievo di Valsalice


Mio amatissimo Antonio,


Don De Martin mi dice che sei a Borgomanero ed ecco che rispondo alla tua carissima del 24/8/26. A quest’ora avrai certo ricevuto le altre mie puntualmente in contro-risposta alle tue.

L’attuale lettera l’hai certo scritta in un brutto quarto d’ora e sia pure uno sfogo, una mormorazione, ma c’è poca carità e tu sai, che per me… ma che dico (son ben superbo!)?… per nostro Signore, la carità è tutto. Dunque più carità. Don Cimatti ragiona così:


    1. Tutti siamo uomini, quindi da tutti si sbaglia.

    2. Nemo judex in causa propria: nolite judicare et non judicabimini.

    3. Giordano ha fatto del bene, ma anche del meno bene.

  1. Se una cosa presenta 100 lati, 99 cattivi e 1 solo buono, si lasciano i 99 e si esamina quello che è buono (S. Francesco di Sales.).

  2. Don Cimatti però è buono a nulla, che vuol dettare consigli agli altri, mentre ne ha bisogno per lui.


Le conclusioni sono facili a dedurre: approvo i propositi. Ti pregherei di un favore. Se vuoi riuscire nell’impresa che da anni ti travaglia, sii devoto delle anime sante del purgatorio, dell’Angelo custode. Sono sicuro che farai grandi progressi.

Ti lamenti delle umiliazioni che ti hanno fatto fare. Oca!… Non ti umiliavi spontaneamente… Dio ti manda le occasioni… e tu ti lamenti.

Animo adunque… Ti voglio fare una confidenza, che però desidererei rimanesse fra le anime nostre… Tu chiacchieri troppo di te e degli altri… Vedi! nella mia vita ne ho sofferto di tutti i colori del genere tuo… Non te ne puoi fare un’idea. Che cosa è che mi ha aiutato? Ho adottato quanto insegnava Don Bosco:


      1. Il passato è acqua che non macina più: quindi dimenticare, dimenticare, dimenticare,

  1. L’avvenire è nelle mani di Dio: inutile pensarci troppo e preoccuparsene,

  2. Il presente (è un attimo) è in tua mano: trafficalo.


Vuoi la pace con Dio, con te, con gli uomini e come diceva Don Bosco “laetare et benefacere” (esser allegro e far il proprio dovere) e lasciar cantar le passere? Applica in ogni momento della tua vita quanto sopra. In pratica se non sei più a Novara, non pensar più a Novara, ma a quel che devi fare a Borgomanero et sufficit.

Così Don Cimatti ha tentato di fare nella sua povera vita.

So anch’io di Bovio! È naturale del resto: ha spropositato e chi rompe paga e i cocci sono suoi e se non metti una buona volta giudizio, sarà così anche di te.

Bava finalmente mi ha scritto (ti unisco lettera per l’onomastico, spedisco a te – come ho spedito una a Lui per te – quando non sapevo dove eri – affinché con comodo faccia recapito): ho saputo della sua indisposizione. Ma certo… se non si ha riguardi… si allungherà tanto da andar presto in Paradiso. Glielo ho sempre predicato a Valsalice. Per i tuoi apprezzamenti sui tuoi confratelli ti ho già detto il mio povero pensiero: carità… e basta.

Quanto ai ricordini esprimo un parere e desiderio: con questo che invio, termino la serie. Avvisa gli amici che risponderò puntualmente a chi mi scrive: lo ritengo più utile per tutti e per il bene generale. Non offendetevi, ma ormai non avete più bisogno della chioccia, come la mia superbia può avermi fatto facilmente pensare.

Prega per me, mio buon Antonio. Oh, se ti ricordo! Le penitenze al mio ritorno e ce ne sarà un sacco e… terribili. Allegro e buono e fiducioso in Maria.

Nel caso che questa ritardasse porti a te, agli amici tutti di Borgomanero gli auguri natalizi e di buon capodanno.

Ti benedico con tutta l’anima.

1 Tuo

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