Cimatti|Zerbino Pietro|1950-5-6

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a Don Pietro Zerbino, redattore del Bollettino Salesiano



Tokyo, 6 maggio 1950

Carissimo O. Pietro,


È giunto il doloroso annuncio… Non c’è che dire rassegnati il fiat e pregare.

Speravo davvero che il Signore avrebbe accettato il mio povero dono e ci avrebbe conservato il buon D. Berruti tanto necessario, specie in questi momenti. Preghiamo. Grazie della tua del 7/3 portata dal nostro D. Crevacore. Grazie della tua continua carità e di quella dei buoni.

Quanto al lavoro da darti, arrepta occasione, approfitterò: capirai anche tu… sono cessate per me tante cose che mi rendevano necessario ed utile la propaganda in vario senso… e quindi sono scomparse tante possibilità di disturbare il bravo D. Pietro.

Ricevuto pure il prezioso pacchetto del Sig. Maffei, che consegno al Direttore – la lettera del mio caro D. Lasagna: rispondo ad entrambi. Anche qui è riuscita solenne la manifestazione al nostro Beato (= Domenico Savio). Deo gratias!1

La più bella notizia che mi dai, la più consolante ed utile è quella che “sei il rappresentante nostro presso Maria A.” Oh, cara Mamma, grazie per questa grazia! E grazie a te.

Per parte mia ti ricordo di cuore cotidie in conformità delle tue intenzioni. Domanda per me alla Mamma specie in occasione della sua festa, che mi ottenga il dono della preghiera, dell’umiltà e della purezza.

Che vuoi? Mi trovo a mani vuote e bisogna che mi affretti a raccogliere più che posso per il Paradiso. Sii un po’ missionario della povera anima mia! Grazie.

Un dolce pugno a D. Pavese, Don Pellegrini, D. Osenga… e anche al Sig. Gigi. Ti abbraccio e benedico nel Signore.


Tuo

D. V. Cimatti, sales.

1 In quell’anno Domenico Savio era stato beatificato.