Cimatti|Zerbino Pietro|1950-1-27

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a Don Pietro Zerbino, segretario di Don Pietro Berruti Vicario Generale



Tokyo, 27 gennaio 1950

Carissimo D. Pietro,


Mi giunge, portata dai bravi D. Barbaro e [chierici] Spagnoli la tua del 10 c. m. Grazie di cuore della tua carità nel ricordare questo povero essere, e più delle preghiere che son sicuro farai per me e per noi presso la Mamma e D. Bosco.

Grazie pure delle notizie varie e più delle attese notizie sui Superiori e specialmente del Sig. Don Berruti. Continuiamo a pregare con fede, buttando tutto nella infinita volontà di Dio. Ed ora alle cose nostre:


  1. Sta’ tranquillo che, disceso dal cadreghino, e diventato un agnelletto ordinario non ho molto da stancarmi. Ringrazio il Signore, se riesco a camminare in marcia coi buoni confratelli, di cui apprezzo sempre meglio le virtù.

  2. Per gli Acta li avevo domandati al bravo D. Fede! Mancherebbe il N°-1949, e delle annate 1946 i Numeri 1-2 – poi mi diedero due annate 1948 invece del 1947 che manca. Se la carità vostra può colmare questi vuoti, Deo gratias! Se no, fa lo stesso. Penso che col 1950 faranno le ordinazioni regolari.

  3. Disponi pure per le offerte per il pagamento al Colle: D. Tassinari mi disse che sa, e basta.

  4. All’occasione saluti cordiali a quanti sono così buoni di ricordarsi di un tupin come me. Mi dici che si meravigliano che li ricordo: è dovere! Mi hanno tutti aiutato; e, non potendo far più nulla per loro, almeno li ricordo e prego. Oh, curali pure…

  5. Mio caro D. Pietro al solito ricordami speciatim alla Mamma e a D. Bosco.


Ossequi e saluti al buon Tommaso e se hai occasione al Sig. Maffei.

Un bacio alla mano per me al Sig. D. Berruti e a te un grazie con un fraterno abbraccio.

Tuo sempre

D. V. Cimatti, sales.