Cimatti|Circolare Amici e Benefattori / 1949-7-…

3832 / Circolare benefattori / 1949-7-… /


ai Benefattori dell’Opera salesiana in Giappone



Luglio 1949

Ai Superiori Maggiori e Amici per informazione.

È da tempo che avrei voluto far pervenire alla S. V. i sentimenti più profondi di riconoscenza per quanto ha sempre caritatevolmente fatto e fa tuttora in varie forme per l’Opera salesiana in Giappone.

Le condizioni del dopoguerra perdurano in Giappone, anche per le relazioni postali, ma accennando a migliorare, mi sono deciso di compiere questo dovere, a nome pure di tutti i missionari salesiani e dei numerosi nostri allievi, perché tutti abbiamo sperimentato e sperimentiamo i frutti della generosa carità della S. V. Posso assicurare che non l’abbiamo mai dimenticata nelle nostre quotidiane preghiere e specialmente nella S. Messa e le offriamo al Signore, unitamente ai non pochi sacrifici quotidiani, secondo le sue intenzioni.

Come dolorosissime conseguenze della guerra, nella Prefettura Apostolica abbiamo avuto quattro case completamente distrutte, e tutte le altre più o meno danneggiate, e tutte bisognose di riparazioni. Cinque confratelli salesiani e diciassette allievi del Seminario sono morti in guerra: ne sono rimasti solo due! Ricominciando il nostro lavoro di ricostruzione materiale e spirituale, grazie pure alla multiforme carità della S. V., le case distrutte furono riedificate – dovunque il lavoro di apostolato è stato ripreso in pieno – a Tokyo già si contano sei fondazioni salesiane, si è iniziato il lavoro missionario in una provincia della Diocesi di Yokohama, e ad Osaka la nuova “Scuola Professionale Don Bosco”.

La concessa libertà religiosa dà modo ai missionari ed ai Giapponesi di buona volontà di avvicinarsi più nettamente alla Religione Cattolica. Il resoconto dell’anno missionario salesiano (1 Luglio 1948-30 giugno 1949) nota nella Prefettura Apostolica aumento di 427 cristiani con un totale di 2591. Furono amministrati 615 battesimi, e si è accresciuto a 378 il numero dei catecumeni. Nelle zone fuori della Prefettura, dai Salesiani furono amministrati 254 battesimi, ed il lavoro di apostolato missionario si estende a 370 catecumeni.

Si possono calcolare a 3500 i giovani che direttamente godono l’influsso educativo religioso quotidiano dei salesiani in Giappone.

Perciò la S. V. permetta che ancora una volta elevi un grazie riconoscente al Signore, e con Lei a tutti i benefattori ed amici dell’Opera salesiana in Giappone. Voglia continuarci il Suo aiuto e la Sua benevolenza. Cerchi poi fra amici e conoscenti tante e tante anime buone, che vogliano, come la S. V., cooperare con noi nel lavoro salesiano per la gloria di Dio e per la salute delle milioni di anime a noi affidate in Giappone.

Nel prossimo 1950 ricorrerà il venticinquesimo anniversario della prima entrata dei Salesiani in Giappone. Vorremmo, come perenne ricordo di quella data, dar maggior impulso alle vocazioni indigene. Urge la costruzione di apposito istituto per la fomazione; ed è per questa necessità, che con vera fiducia mi rivolgo alla S. V. per un’offerta anche esigua, sotto qualsiasi forma (offerta per battesimi, per celebrazione di Ss. Messe, per borsa di studio, per vestiti, cancelleria, libri, oggetti sacri, ecc.). Il Signore, per l’intercessione della nostra Madre Maria Ausiliatrice e di Don Bosco, La ricompenserà come sa e può fare Lui.

Coi vivi sensi di riconoscenza mi professo:

Don Vincenzo Cimatti, sales.

Ispettore Opera salesiana in Giappone