Cimatti|Berruti Pietro / 1940-7-25

2555 / Berruti Pietro / 1940-7-25 /




Miyazaki, 25 luglio 1940


Rev.mo Sig. Don Berruti,

È per il carissimo Don Dupont che scrivo, mentre unisco resoconto annuale missionario, che spero vada bene.

Insisto da tempo presso la sede, affinché pensino anche a venire in aiuto per le case salesiane di formazione del personale. Ad ogni modo i Superiori vedano e mi diano sempre suggerimenti del caso, perché più zucca di Don Cimatti non ne trova certo.

Il buon Don Dupont (cui scrivo di rivolgersi anche Lui direttamente ai Superiori) mi propone di rimpatriare e per vedere i parenti – per aggiustare varie cose di famiglia, riposo dal servizio militare in paese caldissimo – Indocina – e, pur non dicendolo, sentendosi in condizione d’animo per gli avvenimenti politici molto cambiato specie verso il Giappone e l’Italia.

Ed è troppo naturale per un Francese. Per me, nessuna difficoltà, pieno permesso e dopo tutto è a metà strada: penso che faccia bene e per l’anima e per il corpo, poi i Superiori disporranno.

Gli ho detto in genere: “Scriva ai Superiori – mi sembrano buone le ragioni”.

Certi stati d’animo non si curano che con questi bagni. Penso che possa essere rimpatriato come soldato. Al momento null’altro.

Si è potuto trovare un posticino in montagna per i nostri poveri chierici di Tokyo. Deo gratias, perché ne hanno veramente bisogno.

Siamo a Miyazaki in 18 in pieni esercizi (pomodoro, insalata… e Don Cecchetti con le sue barzellette che gli facciamo ripetere…).

A Tokyo dopo l’Assunta col Congresso Catechistico. Gli altri bene… Il più nervoso Don Marega, ma Deus scit.

E preghi per me e si guardi dal caldo; qui al solito, caldo, ma in genere, vento.

Suo nel Signore

Don V. Cimatti