Nagasaki, 25 marzo 1929


Nagasaki, 25 marzo 1929

453 /Circolare Salesiani / 1929-3-25 /


ai Salesiani e Missionari in Giappone

Carissimi,


In procinto di partire, a tutti voi, ai cristiani ed amici il grazie riconoscente per quanto avete fatto per Don Cimatti. Il Signore vi rimeriti di cuore di tutto. Una sola cosa vi raccomando: Osservanza della nostra Regola e pregate per me. Sarete ricordati sempre. Ed ora alcune notizie generali.


              1. Avendo combinato con P. Heuzet, mandate a lui senza firmarli check o altro inviati col mio nome. Per quelli inviati con vostro nome (salvo che si tratti di vaglia postali locali) firmate e inviate a lui.

              2. Note del Seminario: saranno inviate a lui – pagato invierà a Don Piacenza per norma e controllo. Prego rendersi conto della situazione finanziaria nell’adunata mensile del consiglio.

              3. Crescono le spese, quindi giusta economia. In caso di bisogno la Procura anticiperà – stiamo in guardia ai debiti grossi e piccoli.

              4. Mons. Hayasaka finito gli esami farà la scelta di Miyazaki che saranno (escluso Oka) 3 - 2 - 1 secondo l’esito degli esami. Alla prima visita che andrà pigli o faccia pigliare la fotografia separata dei nostri seminaristi (tre copie) e col nome, cognome ed età siano inviate al Sig. Don Ricaldone a Torino. Per Oka fu già fatto. Di costui ho già consegnato le carte. Al Seminario spero che Fujikawa abbia inviato la tassa richiesta.

Ho raccomandato i nostri futuri a P. Yamaguchi e al Direttore della Scuola Kaisei e specialmente a Monsignore. Il Direttore della Kaisei preferisce allievi delle elementari, ma che abbiano ingegno buono, se no in scuola sono di peso a sè e agli altri e vengono stimati poco dai pagani.

Dobbiamo pensare anche all’eventualità che Fusataro non sia promosso. Propongo sia ritirato a Nakatsu, e studi latino oppure informarsi se verrebbe accettato alla scuola “Seigakuin” dei marianisti.

Altro problema da affrontare subito è questo che l’accettazione in seminario, è solo – mi dice Monsignore – di due in due anni. Non credo che noi dobbiamo lasciare questa lacuna. Possono esserci varie soluzioni – cominciamo a vagliarle. Per i seminaristi la questione più urgente è trovare i mezzi: prego i singoli o confratelli a questuare in tutte le forme per quest’opera. I sussidi dell’Associazione del clero indigeno sono certo insufficienti. Occorrono circa 300 annuali.

              1. Abbozzate qualche idea sulla costruzione della casa di formazione – ognuno porti fraternamente le sue idee. La spesa sarà certo non indifferente (il seminario di Nagasaki costò oltre un milione di Yen), quindi per ora il puro necessario. Direi: basamento e sotterraneo in cemento, il resto in legno. Il disegno e la fattura sia fatto da giapponesi anche nei riflessi del terremoto. Al più se la spesa non fosse enorme, l’ossatura generale in cemento. Andrebbe bene trovassi a Torino un preventivo generale. Gli ambienti: studio, scuole, dormitorio, refettorio, salone (che può servire per la ricreazione quando piove), cessi, bagno, cortile, cucina, rustico. Camere per superiori, sala d’aspetto, biblioteca, dispensa libri, ecc.

Certo sarà utile anche altro. Per ora il massimo di 20 persone. Se gli ambienti si pensano all’europea ci sia una sala alla giapponese per insegnare l’etichetta giapponese.

              1. Date a tutti comodità del precetto pasquale. A voi pure buona S. Pasqua e pregate per me.

Vostro

1 Don V. Cimatti

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