Cimatti|Amadei Angelo| 1917-3-13

20 / Amadei Angelo / 1917-3-13 /


a Don Angelo Amadei, salesiano, autore X vol. Memorie Biografiche


13 marzo 1917

M.R. Sig. Don Amadei,


Ecco il pochissimo che ho potuto ricordare di caratteristico e che lasciò in me una certa impronta in relazione all’argomento indicato.

Sarà forse utile che Lei invii uno dei moduli a Suor Anna Villeneuve, Religiosa del S. Cuore di Villa S. Tommaso, Avigliana, che è la figlia del Marchese Villeneuve, tanto in relazione col Ven. Don Bosco e Don Rua. Così pure D. Don Rinaldi dovrebbe ricordare molte cose.

Per ora non ricordo altro né altri. Se la memoria si ridesterà sarò ben lieto di contribuire in qualche modo. Ho passato il memoriale a Don Tonelli. Con ossequio.

Dev.mo

don Vincenzo Cimatti


P.S. Scusi per la carta che ho usato.


Nel Venerando Don Rua mi colpirono in modo caratteristico i seguenti fatti:


  1. Carità verso i Salesiani e parenti. Quando il sottoscritto era ancora allievo a Faenza ogni volta che mi vedeva voleva sapere notizie particolareggiate del fratello salesiano e della mamma. Fatto salesiano, appena mi vedeva domandava premurose notizie della mamma e insisteva per sapere se avesse avuto qualche bisogno.

  2. Verso i benefattori. Non tralasciava di inculcare sempre vivissima riconoscenza verso di loro. Essendo il sottoscritto beneficato dal Marchese de Villeneuve Trans, si può dire che un paio di volte all’anno mi scriveva ricordandomi di scrivere al marchese, e quando il Marchese veniva a Torino o veniva a Valsalice col Sig. Don Rua, o il Sig. Don Rua stesso mi invitava ad andarlo a trovare, sempre inculcandomi la riconoscenza affettuosa. E proprio alla vigilia della morte (5 Aprile 1910) mi raccomandò ancora lo stesso concetto, affidandomi un legato di Messe.

  3. Mal d’occhi. Ho ammirato sempre la pazienza con cui lo sopportava; quando era in conversazione con noi cercavamo di mandargli via le mosche che accorrevano sulle sue palpebre, cosa che egli non avrebbe mai fatto. A chi lo sosteneva salendo le scale, diceva: “Sei il bastone della mia vecchiaia”.

  4. Forza di carattere e spirito di fede. Lo riscontrai quando gli giunse il telegramma – recatogli a Foglizzo dal Sig. Don Lazzero. Pallido in volto, ce lo lesse con voce che tradiva il forte dolore interno e concluse: “Sia fatta la volontà di Dio”.24


[dal manoscritto manca una pagina. I punti 12 e 13 ripetono quanto detto sopra].


  1. Ogni volta che mi vedeva, dopo un cordiale saluto mi domandava notizie del fratello (salesiano) e specialmente della mamma ed ogni volta che andava a Faenza voleva portarle i miei saluti.

  2. Essendo il Marchese de Villeneuve mio benefattore, frequentemente, anche per iscritto, mi esortava a pregare per lui, a scrivergli frequentemente; quando mi vedeva mi domandava notizie di lui ed egli stesso me ne riferiva e proprio pochi giorni prima di morire, essendo andato a trovarlo, mi esortava a compiere tutti i doveri assunti verso di lui, a pregare assai per quel caro benefattore.


[…Manca…]


  1. Insisteva molto per le esecuzioni gregoriane e si commoveva fino alle lacrime all’udire nella musica il nome di Dio e di Maria SS.ma.

  2. Ammirai la forza d’animo e la viva fiducia in Dio all’annuncio della catastrofe di Mons. Lasagna: pallido in volto, ebbe la forza di esortarci a pregare e concluse, mentre si allontanava da Foglizzo a Torino: “Fiat voluntas Dei!”.

  3. Non mi allontanai mai da lui senza ricevere dalla sua parola persuasiva e dal suo esempio un nuovo impulso al bene, alla confidenza in Dio, all’amore al lavoro per la salute delle anime.


M. R. Don Amadei,25



Il Sig. Ispettore mi prega di inviarle l’accluso: mi domanda inoltre se ho qualche cosa da dire al riguardo. Nulla di notevole, ad ogni modo accludo poche righe.

don Vincenzo Cimatti

24 Il giorno 6 novembre 1895 morì tragicamente a Juiz de Fora, Brasile, Mons. L. Lasagna. L’annuncio arrivò a Don Rua mentre si trovava a Foglizzo, per la vestizione religiosa dei novizi, tra cui Vincenzo Cimatti.

25 Gli scritti – non completi – non sembrano della medesima data.