Cimatti|Governo Italiano / 1938-11-23

2162 / Governo Italiano - Ministero degli Esteri / 1938-11-23 /


al Ministero degli Esteri del Governo Italiano



OSPIZIO S. CUORE DI GESÙ

Via Marsala 42 - tel. 41805 - Roma 121

Prefettura Apostolica Opera Salesiana Giappone

23 novembre 19381


Eccellenza,

Ubbidiente al desiderio dell’E.V., in base alla conversazione avuta il 21 c.m., mi onoro di sottoporre all’E.V. breve relazione sull’attività dei missionari e dei salesiani di D.Bosco svolta in questo primo decennio di lavoro in Giappone.

Partiti il 29 dic. 1925 e giunti nel febbraio del 26, superate le difficoltà della difficile lingua, iniziarono il lavoro di apostolato, che al giugno 1938 presenta i risultati che più dettagliatamente si vedono riassunti nel memoriale a stampa, e che si possono schematizzare in questo modo:

personale partito all’inizio n. 9

personale attuale n. 63 di cui n. 45 (gli altri sono di varie nazionalità) sono italiani.

Lavorano pure in missione le Figlie di Maria A.(Suore di D.Bosco) di cui 15 italiane.

L’ attività di apostolato si manifesta naturalente nel campo religioso come primo dovere del missionario. Si estrinseca poi in tutte quelle opere di assistenza e previdenza sociale permesse dalle leggi locali (asili d’infanzia e sale custodia, oratori, orfanotrofi, dispensari, doposcuola, seminari, scuole professionali e di formazione del clero indigeno e di formazione del personale italiano e indigeno per sostenere le opere).

Il memoriae a stampa indica il numero di tali opere ed i risultati ottenuti, tanto nella missione, che a Tokyo, dove si esplica specialmente l’opera salesiana.

I salesiani lavorando ovunque collo spirito del fondatore S.Giovanni Bosco, non possono dimenticare la madre patria e lavorare anche in Giappone con spirito italiano. Per le buone relazioni che legano i due paesi e per il cordiale accordo delle relazioni con cui ci manteniamo colle autorità locali tale lavoro ha potuto dare i risultati che ho sottoposto. Debbo pure un ringraziamento alle autorità consolari e specialmente a S.E. Auriti, Regio Ambasciatore a Tokyo e a tutto il personale dell’Ambasciata che ci è largo di consigli.

Abbiamo potuto fare un’ottima propaganda indiretta d’italianità per mezzo di concerti di musica italiana e giapponese dati nei maggiori centri del Giappone, della Manciuria e Corea: sono in 10 anni oltre seicento manifestazioni ed ovunque abbiamo potuto vedere che il nome d’Italia e del Duce è conosciuto e rispettato e ammirato.

Nelle nostre scuole si insegna la lingua italiana ed il personale giapponese già formato e che lavora con noi nelle opere lo maneggia benino. Tutte le nostre opere poi essendo tenute da italiani e godendo le simpatie della popolazione e gli alti riconoscimenti delle autorità gettano sulla nostra cara Patria sempre più strette relazioni di ammirazione e di prestigio.

La missione nazionale Fascista che nel marzo scorso visitò il Giappone constatò il lavoro compiuto ed espose in apposita relazione le sue impressioni, che penso pervenute a cotesto Ministero.

A tutt’oggi la Missione e l’Opera salesiana non ha ricevuto dal R. Governo elargizioni speciali fisse e periodiche. Qualche elargizione straordinaria a titolo di incoraggiamento o di elemosina in momenti dolorosissimi economici – l’invio saltuario di materiale scolastico o di libri. Per noi che abbiamo bisogno di tutto e di tutti fu anche questa una fiorita carità di cui ringrazio sentitamente.

Ma se come constatò anche la Missione Nazionale si vuol dare sviluppo alle opere che più direttamente possono aumentare il prestigio della Patria nostra in questi paesi e venire in aiuto a questi poveri italiani dell’Estremo Oriente, e dare anche loro la possibilità di espandersi in Manciuria e Corea (e date le buone relazioni attuali sembra essere questo il momento opportuno – tanto più che in queste regioni non esistono ancora missionari italiani, né opere specialmente per la gioventù povera ed abbandonata) imploro che anche alla Missione Cattolica Giapponese siano concesse elargizioni che permettano di attuare questo programma di rassodamento delle opere e di espansione per il bene e anche per la gloria della nostra cara Patria.

L’Opera per cui domanderei un sussidio urgente è la Scuola professionale di Tokyo. Occorre pareggiarla alle governative se si vuole darle sviluppo. S. E. Auriti è al corrente della necessità e penso abbia fatto presente al R. Governo i vantaggi che ne deriverebbero. Ad ottenere tale riconoscimento occorre fare un deposito alla Banca che garantisca la solvibilità della Scuola per il pagamento degli stipendi e della manutenzione della Scuola. Tale deposito è inalienabile e se ne possono usufruire i soli interessi. Al cessare dell’opera è rimborsabile totalmente. Occorrerebbe il fondo di L. 100.000.

Raccomando poi alla carità del R. Governo la nostra Scuola di formazione Liceo e Studentato teologico per il personale che deve sostenere le opere. Abbiamo bisogno di materiale scolastico (cancelleria, ecc.) o libri. Lo studio della lingua italiana per i nostri allievi giapponesi poi necessita di libri iniziali per l’apprendimento della medesima.

Mi si assicurò a Tokyo che il R. Ambasciatore fece richiesta per la Biblioteca del nostro Studentato dell’Enciclopedia del Treccani; sarebbe certo un dono graditissimo ed utilissimo per la nostra Biblioteca.2

Le Opere di carità per l’Infanzia abbandonata del nostro Ospizio di Miyazaki e per quello di Beppu tenuto dalle Figlie di Maria A. e che suscitò tanta ammirazione nei componenti della Missione nazionale hanno pure bisogno urgente della carità che domando con insistenza.

Affido all’illuminato senso di carità dell’E. V. le mie richieste, mentre coi sensi della più profonda riconoscenza mi dico

Dell’E. V. Ill.ma

Obbligatissimo

Vincenzo Cimatti, sales.

Pref. Apost. di Miyazaki e Superiore delle

Opere Salesiane di Don Bosco in Giappone


Roma, 23 novembre 1938-XVII

1 La parte che mancava di questo dattiloscritto, fu ritrovata nell’archivio di Stato insieme con altri scritti. Si trova scritto a mano in margine da Mons. Cimatti: “In base alla conversazione del 21 c. m. invio relazione. N. Persone – forme di attività…”. La spedizione fu fatta attraverso l’Ospizio del S. Cuore di Roma.

2 Questa Enciclopedia fu veramente regalata, e si trova ancora nella biblioteca dello studentato di Chofu.