Cimatti|Circolare salesiani / 1937-9-30

1926 / Circolare Salesiani / 1937-9-30 /


ai Confratelli della Prefettura Apostolica e della Visitatoria salesiana S. F. Saverio



Prefettura Apostol. e Visitatoria S.F.S.

Miyazaki, 30 settembre 1937

Carissimi,

All’aprirsi del bel mese di ottobre consacrato alla Madonna del Rosario permettete che vi richiami il desiderio della S. Chiesa nel diffondere la bella devozione del Rosario, sia colla recita individuale e collettiva, sia nell’insegnare ai cristiani come si debba recitare con frutto, sia nell’annunciare le numerose indulgenze che vi sono annesse.

Nel mese di Ottobre (domenica 24) cade pure la giornata missionaria, e quest’anno è volere della S. Sede che si celebri con maggior solennità, ricorrendo il settantacinquesimo della morte di Maria Paolina Jaricot, fondatrice della Pontificia Opera della Propagazione della Fede. Pur lasciando libertà ad ogni missionario di studiare le modalità pratiche della solennità secondo le possibilità della residenza e delle cristianità, è consiglio della Chiesa che si parli della fondatrice (invierò dati a chi me li richiedesse, fu pubblicato buon materiale sull’Osservatore Romano); si procuri l’iscrizione alla Pia Opera di molti soci, facendola conoscere anche ai nostri cristiani, e mettendone in rilievo i grandi vantaggi spirituali. Desidererei inoltre che anche nelle nostre opere di Tokyo se ne parli, e nello studentato si faccia una commemorazione, facendo anche conoscere come è organizzata l’opera pontificia relativa. Il Delegato dell’Opera in Giappone (P. Yamashita) penso invierà norme, ecc. ma è bene che fin d’ora ci impegnamo a preparare per tempo l’animo dei cristiani specie di quelli lontani dalle residenze, affinché l’obolo della nostra Prefettura sia più abbondante delle altre annate.

Essendo queste comunicazioni dirette della S. Sede vi prego che ognuno prenda a cuore la cosa e con speciali preghiere e con le manifestazioni sopra indicate faccia sì che la giornata missionaria di quest’anno riesca fruttuosa in tutti i sensi.

Passando ad altro genere di raccomandazioni, sapete quanto debba stare a cuore ad ognuno di noi a che i nostri chierici colle esercitazioni di latino prescritte per il tirocinio, diano larga parte allo studio del Giapponese. Aiutiamoli in tutte le forme, anche con sacrificio. Anche i nostri preti giovani su per giù sono nelle stesse condizioni. Oltre quanto sono sicuro fate per questo scopo, vi consiglio di far giungere alla casa copia del quotidiano che viene pubblicato per i ragazzi delle elementari: non è difficile, è scritto bene e mi pare possa essere utilissimo specie per i chierici che hanno a trattare coi giovani. Se aveste difficoltà per la modica spesa penserà il sottoscritto. Fate almeno la prova e sono sicuro che sarà di vero vantaggio.

Prego ognuno dei sacerdoti che è nel QUINQUENNIO teologico, di voler pensare che nella prima quindicina di dicembre ci saranno gli esami prescritti. Non si aspetti all’ultimo momento. Le modalità saranno annunciate in seguito.

Non dimentichiamo le insistenze dei superiori affinché si facciano e si ricevano i rendiconti, si tengano le prescritte conferenze, e si faccia la scuola di testamentino.

E permettete che come ultima raccomandazione vi richiami il pensiero della Strenna di quest’anno per fomentare in noi e negli altri la pietà eucaristica. Favoriamo a tutto potere la pietà Eucaristica secondo lo spirito di Don Bosco. Miei confratelli e missionari, se vogliamo intraprendere con ardore l’apostolato, bisogna che attingiamo e facciamo attingere la forza alle sorgenti inesauribili dell’Eucaristia. Favoriamo a tutto potere la pietà Eucaristica nelle varie forme che ci sono possibili. La pia pratica del primo Venerdì del mese, le visite a Gesù, la frequente comunione ben fatta. Onoriamo Gesù e Gesù regalmente corrisponderà e materialmente e spiritualmente a quanto facciamo per Lui. Non si dimentichi lo speciale splendore nelle manifestazioni Eucaristiche, il parlarne con frequenza sono mezzi che nell’attività del buon salesiano debbono avere un posto preminente.

Il nostro caro Don Rodriguez vuole a mezzo mio ringraziarvi tutti tutti per le preghiere fatte per la sua famiglia. Gli scrive il fratello soldato: “Maria Aus. ha conservato tutti i nostri cari: è un vero miracolo, in uno stato di prostrazione naturalmente spiegabile dopo 400 e più giorni di sofferenze e digiuni di ogni genere…”. Il fratello, nelle file del Gen. Franco, prese parte alla liberazione di Santander. Deo gratias. Preghiamo anche per la famiglia del nostro Don Escursell e del ch. Lopez. E non vogliate dimenticare il

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.