Cimatti|Governo Italiano / 1934-11-17

1322 /Governo Italiano / 1934-11-17 /


agli Onorevoli Ministri del Governo Italiano


Miyazaki, 17 novembre 1934


Cenno sommario dell’Opera salesiana in Giappone


Il primo gruppo di salesiani Italiani che approdarono in Giappone, partì dall’Italia il 29 dicembre 1925 e venne a stabilirsi nella zona di Miyazaki (Kyushu), prendendosi cura dei cristiani di questa zona e sviluppando il lavoro di apostolato missionario affidato a loro dalla S. Sede. I risultati finora ottenuti sono elencati nell’accluso specchietto.

Nel 1929 a fianco dei Salesiani si trovarono pure le Figlie di Maria A. (suore di Don Bosco) che in favore della gioventù cominciarono a lavorare in campo analogo dei salesiani per il ceto maschile.

Fino a questo punto era più che altro un lavoro missionario, sviluppato però alla salesiana e quindi diretto più che altro alla gioventù sia nelle riunioni domenicali, nelle scuole serali, ecc., finché nel 1930 si diede inizio a Oita ad una piccola Tipografia (scuola tipografica Don Bosco) e nel quartiere più povero di Tokyo un Oratorio frequentatissimo ogni giorno e che incomincia a dare già consolanti frutti di bene materiale e spirituale per quella popolazione.

Si viene pure espandendo l’Opera Salesiana, e prossimamente la piccola Scuola Tipografica sarà trasportata in sede propria a Tokyo ove si spera potrà assumere uno sviluppo proporzionato all’importanza della scuola stessa.

Nel prossimo anno, per dare definitivo assetto all’Opera salesiana ed assicurarne l’avvenire, è necessario aprire a Tokyo lo studentato e Noviziato salesiano che assicurerà per l’avvenire il personale formato indigeno in unione a quello che ci viene dall’Italia.

La Pia Società Salesiana che viene sviluppandosi per opera della carità pubblica, e implora a mezzo dell’E. V. presso il nostro Governo un sussidio straordinario per quest’ultima opera specialmente, che permetterà la stabilizzazione dell’Opera nostra in Giappone.

I Salesiani di Don Bosco in Giappone, fedeli agli insegnamenti del loro Fondatore, oltre al lavoro specifico proprio dell’Opera loro e come missionari e come educatori della gioventù, non dimenticano la patria lontana e pur non potendosi occupare – come in altre nazioni – dei connazionali, che in Giappone sono pochissimi, hanno cercato di far del loro meglio per far conoscere sempre più la loro patria, che fortunatamente in Giappone è circondata di vera simpatia, specie per opera del Capo del Governo e del Regime.

Nelle nostre scuole tanto dei salesiani, come in quelle delle Figlie di Maria A. si insegna l’Italiano, e già vari di quelli che convivono con noi, lo parlano o lo comprendono discretamente.

Con materiale scolastico donatoci nelle distribuzioni annuali si poté anche fare assai buona propaganda.

Assommano a oltre 400 i concerti di musica in prevalenza italiana dati in ogni parte del Giappone e recentemente in Manciuria e in Corea.

La scuola per cui domando un sussidio straordinario deve servire in modo speciale per i Giapponesi che desiderano far parte della nostra Pia Società. Collo studio dell’Italiano vorrei giungere al punto di poter inviare i migliori a perfezionarsi in Italia, tanto dal punto di vista degli studi classici e professionali e specialmente per investirsi dello spirito italiano, tanto necessario a chi vuol lavorare con noi.

Le risorse della missione sono risorse di povertà. Il superiore della missione, che è anche superiore dell’Opera salesiana in Giappone si trova ad avere a suo carico gran parte delle Opere di beneficenza elencate nello specchietto. Le risorse interne al momento attuale mancano, perché in Giappone bisogna prima imporsi colle opere; le risorse dall’estero sono scarsissime, data la dolorosa situazione economica mondiale.

Faccio appello per il tramite del R. Ambasciatore d’Italia in Giappone1 al nostro R. Governo affinché nelle misure del possibile mi venga in aiuto per un’opera che servirà assai per noi italiani a valorizzare il nostro lavoro presso il Governo Imperiale e presso le autorità locali e presso il popolo giapponese.

Coi sensi della più distinta osservanza:

Obbl.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

Superiore Opera Sales. in Giappone



1 L’Ambasciatore Giacinto Auriti, ottimo cristiano e grande amico dell’Opera salesiana in Giappone fu certamente colui che consigliò Don Cimatti a rivolgersi al Governo italiano per avere aiuto. Lo scritto riportato è secondo la minuta conservata.