Cimatti|Circolare salesiani|1941-2-2

2680 / Circolare Salesiani / 1941-2-2 /

ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana di S. F. Saverio

Tokyo, 2 febbraio 1941

Carissimi confratelli,


Benché non sia ancora avvenuta l’entrata ufficiale del nuovo Amministratore Apostolico, nella direzione della Prefettura Apostolica ho già fatto relazione per iscritto di tutto. Sarà quindi opportuno che per le questioni della Missione vi mettiate in relazione con Lui. Non fu fatto ancora il passaggio della gestione amministrativa e quindi per ora servitevi del nostro Don Liviabella fino a disposizioni in contrario. Sarà pure conveniente che diate occasione al nuovo Amministratore Apostolico di venire nelle residenze in occasione di qualche festa speciale o per l’amministrazione della S. Cresima o di altre funzioni.

La S. Sede mi ha inviato per tramite dei Superiori una bella lettera, in cui fra l’altro si dice: “Le dimissioni date e che il S. Padre ha accettato, fanno grande onore a Lei e ai suoi missionari, e certamente meriteranno abbondanti benedizioni del Signore sulle loro opere. Ella ha ben osservato che si tratta del resto solo di anticipare quanto sarebbe fatto con più calma fra qualche anno. La meta era quella, e Propaganda ha avuto più volte la soddisfazione di constatare che Lei quanto i suoi missionari, non solo ne erano ben persuasi, ma lavoravano con impegno e intelligenza a raggiungerlo. L’anticipo sul tempo previsto rende più necessario che mai la loro permanenza e la volenterosa cooperazione col nuovo Capo.

Non dubito della buona volontà da parte loro in Giappone, come da parte dei Superiori della Società salesiana… Il Santo Padre che ha altamente apprezzato la spontaneità della rinuncia, benedice di cuore Lei e i Salesiani tutti che lavorano in Giappone”.

Non vi è bisogno di commento. Al lavoro dunque, miei cari confratelli, come prima e più di prima. Mi si domanda da vari qual è la mia posizione. In attesa di ordini precisi dei Superiori e per il lavoro e per la residenza, per ora sopportatemi ancora come Ispettore. Conoscete quali sono i miei doveri: aiutatemi a compierli, ed ora ancor più di prima sono a vostra disposizione per quanto posso fare per voi e per lo sviluppo della nostra Congregazione in Giappone.

Ed ora alcune comunicazioni:

Col 19 del mese è consuetudine di cominciare il mese di S. Giuseppe (se vi torna più comodo cominciatelo il 1 Marzo). I regolamenti nostri prescrivono il fioretto giornaliero.

La nostra Scuola Professionale che ha la Compagnia di S. Giuseppe ed i nostri cari coadiutori vedano di ricordare la cosa in modo speciale, come pure le case e Cappelle nostre a Lui dedicate.

Nella Quaresima non si dimentichi la prescritta Via Crucis, e là dove è possibile un insegnamento più nutrito del catechismo, con tutte quelle modalità anche esteriori che valgano a farlo amare e meglio studiare.

Per informazione e affinché sappiate comportarvi nei riguardi degli Ordinari scaduti (per me sapete già...) la S. Sede ha voluto per eccezione speciale [che] i Prefetti Apostolici dimissionari conservino il titolo di Monsignore e gli altri privilegi onorifici personali annessi alla loro antica carica.

Pare assai prossimo il riconoscimento delle Religioni. Per qualsiasi pratica, in attesa di disposizioni precise, potete rivolgervi al Prof. Mori, Seminario di Miyazaki. L’importante è che le pratiche da espletare non siano lasciate nel dimenticatoio, specialmente all’arrivo dei riconoscimenti.

E permettete ora, carissimi missionari e quanti in questo decorso quindicennio mi avete aiutato, il grazie cordiale, la riconoscenza incondizionata. Avete lavorato per il Signore, per la sua Chiesa e per la nostra Congregazione. Quanto si è fatto, dopo la grazia di Dio e la protezione della nostra Ausiliatrice, è frutto del vostro lavoro. Godetene per la gloria che n’è venuta al Signore e per la salvezza delle anime. A tempo opportuno n’avrete l’adeguata ricompensa.

Perdonate le mie deficienze e difetti. Amiamoci e aiutiamoci.

Tutto vostro nel Signore

Don V. Cimatti, sales.