Cimatti|Marega Mario|1958-10-23

5029 /Marega Mario / 1958-10-23 /


a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone



Chofu, 23 ottobre 1958

Mio carissimo D. Marega,


In risposta alla tua ultima cartolina, grazie della comunicazione. Spero avrai ricevuto la mia di questi giorni; non so fare altro che insistere su quanto ho scritto e che scrissi a D. Rossi identicamente – e per i lavori di cui mi parli, ho consigliato che stia alla regola o regolamenti (a meno che si sia inteso col Vescovo o coll’Ispettore).

Da quanto ho comunicato dei notiziari mensili risulta che il nostro Sig. Ispettore alla fine del mese dalla Germania va in Italia, da cui parte per giungere verso metà novembre, se non sorgono contrattempi.

Quindi, come ho comunicato, chi vuol scrivergli deve capire che pensi a fare arrivare la lettera al più presto, entro la prima settimana di Novembre. Dunque colle povere lettere e richiami vedete di far in modo che queste dolorose questioni siano finite.

E mi pare che con un po’ di buona volontà e di carità, e se si realizzasse quanto vi ho consigliato, certo ritornerebbe la tanta invocata pace. D. Rossi trova dei difetti in te – e pensa forse di essere perfetto nel suo modo di pensare, di operare e di parlare – e alla tua volta tu trovi dei difetti in lui (e anche tu hai i tuoi…), ma chi è al mondo che non ne ha?… Ma anche i più santi!… specialmente i cosiddetti difetti di carattere… coi quali tante volte si tenta di coonestare le nostre deficienze. (“Oh! che volete? io sono fatto così…”: cantavamo ai bei tempi di Valsalice…).

Dunque… pregare, lavorare, e anche in mezzo alle vicendevoli sofferenze, e invece di far chiacchierare tanto, compiere bene il proprio dovere. Al momento non ti posso dire altro né posso far altro. Preghiamo ad invicem.


Tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.