Cimatti|Ricaldone Pietro / 1936-12-3

1772 / Ricaldone Pietro / 1936-12-3 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



Miyazaki, 3 dicembre 1936

M. R. ed amatissimo Sig. Don Ricaldone,

Deo gratias! Ho allogato in sede i preziosi regali che la bontà dei Superiori ci ha inviato: per ora in forma provvisoria, e venendo poi l’atteso Visitatore (Chi? Quando?) in forma definitiva ai loro posti, tanto più se si deve assumere la nuova missione1

Quanto Lei mi accennava sub segreto è noto in Giappone dai missionari non salesiani prima che da noi. Quelli di Tokyo l’appresero dai colleghi missionari ed il sottoscritto da Mons. Roy: dissi naturalmente che non sapevo nulla. Non si sa però né la missione (deve essere quella a Nord di Tokyo), né l’epoca – e può anche essere sia data ad altri – ad ogni modo non è problema che al momento mi debba interessare.

La spedizione fu separata dal suo capo (Don Bovio perdette la nave in una discesa), i due irlandesi avevano il passaporto irregolare. Ne scrivo al Sig. Aprili.

Al momento sono in sede tutti: i nuovi novizi stanno facendo gli esercizi per iniziare il noviziato l’8 di Dicembre (i nostri più tre chierici giapponesi), mentre i vecchi stanno preparandosi alla professione per la fine dell’anno. Per l’Immacolata farò pure la vestizione a 5 novizie delle Figlie di Maria A. Deo gratias!

I nuovi venuti mi paiono tutti in buona salute e ben animati. Gli altri discretamente tutti. Due coadiutori (Paulin e Masiero) ammalati; il coad. Ferrari pure non è a posto. Vedremo con Visitatore quid faciendum, ma non sono tipi da Missione. Fiat voluntas Dei. Arri benino.

E di me? Materialiter et spiritualiter mi pare di essere in regola; vado conoscendomi, grazie a Dio, sempre meglio, e sto in attesa che il Signore mi conceda la grazia necessaria per essere tolto da questa situazione.

Sto malissimo per la parte economica – non so come fare, non so come fare se i Superiori non mi aiutano o altri; ora poi coll’aumentato gruppo… Supplico filialmente aiuti immediati.

Colgo l’occasione per augurare a nome di tutti a Lei e agli amati Superiori le buone e sante feste natalizie e di capodanno, assicurando speciali preghiere. Mi voglia benedire con tutta l’anima e con me i miei.


Suo come figlio

Don Vincenzo Cimatti, sales.


1 In quell’anno, forse per commemorare il primo decennio della fondazione della Missione salesiana in Giappone la spedizione destinata al Giappone comprendeva sedici persone, tra cui 4 sacerdoti.