Cimatti|Zerbino Pietro|1951-9-10

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a Don Pietro Zerbino, Segretario del Rettor Maggiore



Tokyo, 10 settembre 1951

Carissimo D. Pietro,


Afferro l’occasione della venuta dei nostri per un breve saluto, e per assicurarti del mio povero ricordo di preghiere, nella speranza che tu continui a fare qualche cosa per me presso Maria A. e Don Bosco. Cose speciali non ne ho per questa volta – d’altra parte è da quando ho chiusa la mia vita di superiorità, che mi sono distaccato da tante cose, da quanto cioè non doveva formare più la mia occupazione (sia persone, sia affari, ecc.) – la cerchia delle relazioni poi (che già prima, come norma, erano ridotte all’indispensabile) è sempre più ristretta e quindi…

Penso che siano finite finalmente le rimembranze del 25° di missione (che non avrei neppure voluto ricordare).

Ben riuscita in un ambiente di fraternità salesiana l’inaugurazione del nuovo noviziato e studentato filosofico-teo1ogico, cui partecipò anche S. Ecc. il Delegato Apost. E che il Signore benedica questa opera, che rappresenta tutto l’avvenire della Chiesa e della Congregazione in Giappone. Avrete le relazioni opportune.

Grazie di quanto fai per noi – è per la gloria di Dio e per la salvezza di queste care anime.

Un ossequio al mio buon Gigione (= D. Ziggiotti). Non ho più da fare che pregare per voi, in attesa (e spero proprio presto) che il Signore mi pigli con sé.

Un cordiale abbraccio dal

tuo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.