Miyazaki 22 settembre 1928


Miyazaki 22 settembre 1928


6061 / 1927 Relazione annuale alla Santa Sede / 1927-10-1 /


a S. Em. Card. Van Guglielmo Rossum, Congregazione Propaganda Fide1



Miyazaki 1 ottobre 1927

Eminenza,


I Salesiani di Don Bosco (N° 6 sacerdoti e N° 3 coadiutori) giunsero in Giappone l’8 febbraio 1926, e dopo aver ossequiato S.E. il Vescovo di Nagasaki Mons. Combaz di v.m. si recarono alla residenza di Miyazaki per iniziare lo studio della lingua ed addestrarsi nell’esercizio del santo ministero.

Superate le prime difficoltà d’acclimatamento e di lingua, dal Vicario della Diocesi Mons. Thiry ebbero ordine di occupare la residenza di Miyazaki dal 1/2/1927; quella di Nakatsu dal 20/2; quella di Oita dal 10/3, avvenendo contemporaneamente il ritiro dei PP. Delle Missioni estere di Parigi.

Assestate materialmente le tre residenze colle più urgenti riparazioni, in questo primo anno di lavoro ci siamo proposti come programma minimo:


  1. Di conoscere de visu il più esattamente possibile la reale condizione materiale e spirituale delle famiglie cristiane esistenti nella zona affidataci;

  2. Di iniziare il lavoro di apostolato attorno alla gioventù specialmente povera e abbandonata secondo lo spirito della Società salesiana di Don Bosco.


Ad primum, per renderci esatto conto della situazione delle famiglie cristiane esistenti nei centri di missione, ma specialmente di quelle lontane dai centri e di quelle che da tempo abbandonarono la pratica della religione, si fecero visite alle singole famiglie, dando loro la comodità di accostarsi ai SS. Sacramenti, facendo un po’ di istruzione religiosa – dove fu possibile (villaggi di Tano, di Takanabe) si iniziò pure un servizio mensile religioso completo, tenendo vivo inoltre il primo contatto con lettere periodiche (in attesa che si possa iniziare un periodichino mensile, già allo studio per il prossimo anno).

La condizione delle cristianità a noi affidate, in base alle ricerche fatte, sono le seguenti:


  1. Le famiglie cristiane nelle due province di Miyazaki e Oita sono sparse qua e là (fatta eccezione di Miyazaki che ha un raggruppamento di circa 200 cristiani e dei villaggi di Tano e Takanabe che hanno rispettivamente raggruppamenti di recente formazione di 35 e 15 cristiani) fino a 6 ore di treno o di auto dai centri di missione ed alcune senza comodità di trasporto, quindi di difficile accesso alla Missione.

  2. Tali famiglie sono generalmente immigrati dalle isole, di condizione povera; per la più parte esercitano l’agricoltura e quindi hanno sui pagani un’influenza sociale assai scarsa, perché in generale sono ritenuti di casta sociale inferiore;

  3. Molti di esse (una trentina), purtroppo abbandonate da anni a se stesse, prive dell’istruzione e dei conforti religiosi, hanno da lungo tempo lasciato del tutto la pratica della religione e sono in condizioni familiari pietosissime (matrimoni irregolari, figli illegittimi, non battezzati, ecc.) il che rende loro assai difficile il ritorno alla pratica della fede;

  4. Su varie famiglie si può agire poco efficacemente, perché per le disagiate condizioni economiche sono obbligate ad emigrare continuamente da un luogo all’altro;

  5. Tutte hanno bisogno di forte istruzione catechistica.


Non avendo da principio nessun catechista fu d’uopo farne ricerca, qualcuno fu trovato; altri sono giovani in via di formazione. Servì assai al lavoro di evangelizzazione del missionario l’aver fondato l’unione dei Padri di famiglia e delle Madri cristiane, fra cui un gruppo d’azione si presta ad accompagnare il padre nelle visite, a tener conferenze, ad avvicinare le famiglie che abbandonarono la pratica della religione.

L’aver poi introdotto, oltre la regolare predicazione mattino e sera (tra cui una fruttuosa missione), oltre l’istruzione religiosa quotidiana per i fanciulli e fanciulle, oltre il dare grande comodità per la frequenza ai SS. Sacramenti della Confessione e Comunione, anche le pie pratiche del 1° Venerdì del mese, del 24 del mese (per onorare Maria Ausiliatrice), novene e tridui e mesi predicati in preparazione alle grandi feste; l’aver dato maggior incremento al culto coll’apparato esterno degli ornamenti di chiesa, colle s. cerimonie, col canto sacro, ci pare abbia contribuito non poco ad eccitare, a vivificare la fede nelle anime dei cristiani che possono frequentare la missione regolarmente e risvegliare molti.

L’aver inoltre avvicinato le autorità civili e politiche e le persone più influenti delle singole residenze e delle località ove sono cristiani, il presenziare alle feste scolastiche ecc. dà motivo di far conoscere sempre più e attirare simpatie alla missione cattolica.

Oltre una ventina di catecumeni delle più svariate condizioni studia con assiduità il catechismo.


Ad secundum: si iniziò pure il lavoro specifico intorno ai fanciulli e alle ragazze cogli oratori festivi e quotidiani per intrattenere nel periodo post-scolastico e nei giorni festivi e di vacanza i figli dei cristiani e dei pagani in utile istruzione religiosa-catechistica e morale, nell’insegnamento delle sacre cerimonie e del canto; in declamazioni e teatrino e svariati divertimenti sportivi. A Nakatsu e Oita essendo rarissimi i cristiani residenti, l’oratorio è frequentato dai pagani con vero frutto per loro e per le famiglie che incominciano ad apprezzare quanto si fa per i loro figlioli; anzi varie famiglie pagane hanno già permesso ai figli di iniziare lo studio del catechismo.

A Miyazaki l’Oratorio è frequentato da pagani e in gran parte da cristiani. Tra questi fiorisce la Compagnia di S. Luigi che vogliamo sperare sarà il futuro semenzaio delle vocazioni diocesane e salesiane.

Non mancano le difficoltà dovute all’ambiente di diffidenza ai cui è fatto segno lo straniero; alla scarsa influenza sociale che hanno specialmente gli antichi cristiani, poco o punto animati dallo spirito di attiva propaganda fra i pagani; alle difficoltà della lingua, ed altre che sentiamo intorno a noi, ma che ancora non ci si manifestano, dato il breve periodo di dimora in questa nazione.

Ma coll’aiuto di Dio, dell’Ausiliatrice nostra, del Ven. Don Bosco, sostenuti dalle preghiere e anche dagli aiuti materiali dei benefattori; tra cui in modo specialissimo dobbiamo annoverare l’E.V. Rev.ma, che così saggiamente presiede all’Opera della Propagazione della Fede, continueremo a lavorare per le anime a noi affidate con l’indefettibile ed ardente amore al Papa, nell’esatta osservanza delle nostre S. Regole, mossi dall’unico scopo di dilatare il regno di nostro Signore Gesù Cristo nella missione a noi affidata2.


Di V.E. Rev.ma

Devotissimo

don Vincenzo Cimatti salesiano


Appendice alla Relazione a Prop. Fide per l’anno 1927


Dati storici.

Gregorio XVI costituì nel 1846 il Vicariato Apostolico del Giappone e lo affidò ai PP. delle Missioni Estere di Parigi. Nel 1891 si stabilì la Gerarchia Cattolica con le quattro Diocesi di Tokyo, Osaka, Hakodate e Nagasaki. Essendo Vescovo di Nagasaki Mons. Combaz, la S. Sede invitò i Salesiani a prendere in quella vasta Diocesi un territorio da evangelizzare: i primi Salesiani partirono pel Giappone il 29 Dicembre 1925. La missione Salesiana è la parte nord-est del Kyushu, la storica isola ove approdarono i primi missionari e dove il Saverio fondò quelle gloriose cristianità di cui si trovarono i discendenti dopo due secoli di persecuzione.


Osservazioni sul prospetto


  1. Alcuni dati mancano per essere una Missione affatto nuova, in cui tutto è al principio. Il valore dei fondi è approssimativo, perché non è ben conosciuto e pare che si tratti di beni intestati a persone morte da lungo tempo.

  2. La spesa di Lire 9.640 ex aliis capitibus rappresenta per circa una metà le regalie fatte, dietro loro richiesta, ai missionari uscenti.


Lavori speciali eseguiti


  1. Superate le prime difficoltà di clima e di lingua, i missionari Salesiani occuparono le residenze di Miyazaki (1° Febbraio 1927), di Nakatsu (20 Febbraio), e di Oita (10 Marzo), ritirandosi dalle medesime i PP. delle Missioni Estere di Parigi.

  2. Il primo lavoro cui attesero i missionari fu di fare la conoscenza “de visu” delle poche famiglie cristiane sparse qua e là nel territorio della Missione: nei tre centri di residenza fecero ogni sforzo per accendere il fervore della vita cristiana: nelle località non troppo distanti stabilirono servizi e visite mensili: per le località più remote ed inaccessibili mantennero continue relazioni epistolari dopo le prime visite, non potendo fare di meglio.

  3. Altro lavoro importante fu l’apostolato Salesiano tra la gioventù povera ed abbandonata, sia cristiana sia pagana, con Oratori festivi e quotidiani, doposcuola, catechismi, declamazioni, canto e festicciole, ecc. Questo difficile e faticoso lavoro ha contribuito largamente ad attirare simpatie verso la Missione ed a togliere molti pregiudizi ed impedimenti all’Opera di bene che svolgono i missionari. I pagani stessi diventano amici ed ammiratori del missionario cattolico perché i figli vanno volentieri all’Oratorio e si fanno più buoni.

  4. Si stabilì l’Unione delle Madri Cristiane e quella dei Padri di famiglia, tra cui felicemente si poté fare un cosiddetto “Gruppo di azione”, che si prende la cura di accompagnare i missionari nelle loro escursioni e visite ai fedeli anche più lontani, servendo di guida, dando indicazioni, appianando difficoltà, ecc.

  5. Nei tre centri di Miyazaki, Nakatsu e Oita si stabilirono alcune pratiche salutarmente utili, come la predicazione mattino e sera, il catechismo quotidiano ai fanciulli, la devozione dei Primi Venerdì in onore del S. Cuore e del 24 del mese in onore di Maria Ausiliatrice; con frequenza si predicarono tridui e novene. Ivi pure e dovunque poterono accedere i missionari si diedero ogni studio per offrire comodità grande di ricevere i SS. Sacramenti.


Difficoltà speciali


  1. Senza parlare delle difficoltà della lingua, cosa risaputa da tutti, c’è la difficoltà della diffidenza generale contro gli stranieri, che allontana dai missionari molti elementi.

  2. Le famiglie cristiane hanno scarsa influenza sociale, perché sono povere; generalmente vivono in campagna e sono anche reputate di casta inferiore e disprezzate. Alcune di tali famiglie, abbandonate da tempo, sono affatto trascurate in materia di religione e così ignoranti che si direbbero pagane: con queste bisogna ricominciare da capo e rifare tutto.

  3. Certi gruppi di famiglie sono così lontani dai missionari che la loro assistenza religiosa si presenta come problema insolubile od almeno difficilissimo, e prospetta grandi sacrifici e spese non indifferenti.


Necessità più urgenti

1. Per parlare di queste non si sa donde incominciare, perché tutto vi è necessario, e tutto è urgente. La sola manutenzione degli edifici esistenti importa nel Giappone una spesa che non si può dire ordinaria, ma veramente straordinaria e grave.

  1. A stento si trovano alcuni catechisti, ed è necessario pensare ad aumentarne il numero ed a prepararli bene al loro difficile compito.

  2. Si sente gran bisogno di rialzare il culto esterno, che tanta impressione deve fare sul popolo giapponese; e quindi bisogna migliorare i luoghi sacri, i paramenti e tutti gli oggetti di culto in generale e togliere anche per questo riguardo ogni idea di inferiorità della nostra religione rispetto alle altre del paese.


Progetti


  1. Si pensa fondare un piccolo periodico di propaganda per tenere vive le relazioni coi fedeli anche più lontani, far loro giungere per tal modo una buona parola e quel po’ di istruzione che per le grandi distanze non si può dispensare personalmente ed a voce e infine raccogliere più che si possa le simpatie dei pagani stessi di buona volontà.

  2. I locali delle tre residenze devono essere ampliati, non per i missionari, ma per le opere che vanno aumentando di numero e di proporzioni.

  3. Si vorrebbe un rinforzo di personale, il quale si rende necessario per sostenere le opere esistenti e quanto più per imprenderne delle nuove.


Ma tutto ciò richiede una buona base di mezzi pecuniari.




6062 / 1928 Relazione annuale alla Santa Sede / 1928-9-22 /


a S. Em. Card. Van Guglielmo Rossum, Congregazione Propaganda Fide



Missione indipendente di Miyazaki3.


Eminenza,


Nel sottoporre rispettosamente all’E.V. l’annuale prescritta relazione mi sento in dovere a nome dei missionari Salesiani di Don Bosco, residenti in Giappone, di presentare prima di tutto e rinnovare i più sentiti ringraziamenti per l’erezione della MISSIONE INDIPENDENTE DI MIYAZAKI e per i caritatevoli sussidi coi quali l’E.V. ha voluto così generosamente venire in aiuto a questa incipiente missione; l’uno e l’altro beneficio saranno di sprone a tutti per una più efficace intensità di lavoro apostolico per la salute delle anime a noi affidate.


1 Osservazioni sul “prospectus”

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    1. Al N° 1 = Incolae haeretici et schismatici. Il numero 4390 non significa aumento annuale in relazione ai 1545 notati l’anno scorso, ma solo una rettifica, controllata sui dati annuali presso l’ufficio provinciale – cosa che non si potè fare l’anno scorso.

    2. Colla erezione delle nuove Diocesi di Nagasaki, di Fukuoka e della Missione Indipendente di Miyazaki, non ancora definitivamente assestate, non è possibile liquidare esattamente la questione della proprietà fondiaria, e quindi alcuni dati sull’argomento in questione (valore di fondi, ecc.) non sono conosciuti che approssivamente.


Lavori eseguiti


Il programma minimo di lavoro proposto per l’anno fu attuato pienamente. Superate le difficoltà iniziati della lingua e dell’ambientamento:


  1. Ci rendemmo conto de visu delle condizioni materiali e spirituali di tutte le famiglie cristiane del territorio, sia quelle aggruppate, sia sparse, isolate, con visite mensili e trimestrali, dando a tutte la comodità dell’adempimento dei doveri del buon cristiano.

  2. Organizzammo queste forze, che relativamente piccole di numero, avevano bisogno di sentirsi unite, di contarsi, di valutarsi. Da questo concetto sorsero le varie organizzazioni delle UNIONI DEI PADRI E DELLE MADRI, dei CIRCOLI GIOVANILI e COMPAGNIE RELIGIOSE per fanciulli, che danno modo colle riunioni mensili, bimensili o settimanali di tenere vivo il fuoco della vita cristiana e di prestare un valido aiuto al lavoro apostolico del missionario;

  3. Demmo impulso agli oratori quotidiani (organizzati secondo lo spirito del nostro Ven. P. Don Bosco) cui accorre già un numero consolante di fanciulli cristiani e pagani;

  4. Oltre le visite personali, l’invio di lettere e stampati, a mantenere vivo il contatto e l’unità di spirito, specie coi cristiani distanti dalle residenze, si iniziò con vero profitto il progettato foglio mensile “Don Bosco” che viene letto con piacere anche dai pagani.


Il ritorno alla pratica cristiana di varie famiglie cristiane finora quiescenti e l’aumentata frequenza (anche quotidiana) ai SS. Sacramenti, specie da parte dei giovani, sono alcuni dei frutti ottenuti.


2 Nuove iniziative

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  1. Per rassodare l’insegnamento della religione per i cristiani (oltre la istruzione catechistica quotidiana ai fanciulli cristiani e pagani) l’istruzione domenicale mattino e sera in chiesa – missioni, novene e tridui, si iniziò:


    1. la SCUOLA DI RELIGIONE speciale per gli inscritti e inscritte ai Circoli, ogni settimana,

    2. esami e gare catechistiche a premio


  1. Per lo sviluppo della propaganda religiosa fra i pagani si iniziarono:


    1. le proiezioni luminose fisse per turno nelle famiglie e in luoghi affittati o all’aperto con discorsi, distribuzione dei foglietti di propaganda, ecc.

    2. i concerti musicali per piano, organo e canto dati nelle scuole, nei grandi saloni e anche in teatri, con discorsi, distribuzione di foglietti di propaganda o libri di insegnamento religioso, ecc.

    3. l’opera dei foglietti di propaganda religiosa (arrepta occasione) per il popolo.

    4. gli articoli di propaganda religiosa sui giornali. In occasione della festa del Patrono della stampa cattolica S. Francesco di Sales radunammo nelle attuali residenze i direttori dei giornali, che volentieri misero a disposizione il giornale anche per articoli di propaganda religiosa.

Queste nuove iniziative diedero modo di attirare colla scusa del divertimento le masse, di far conoscere il missionario cattolico e l’opera di evangelizzazione; di far preziose conoscenze con persone che ben difficilmente potrebbero essere avvcinate in altre forme.


  1. Per accudire famiglie distanziate dalla Missione ed allargare l’area di propaganda si iniziò il lavoro (per ora in case d’affitto) a Beppu (la grande stazione termale – balneare del Giappone) e a Takanabe (capoluogo di circondario), e in casa di cristiani due volte al mese si dà comodità del servizio religioso alla sorgente cristianità di Tano.

  2. Si acquistò il terreno e fu inaugurato il nuovo cimitero cristiano di Miyazaki.


3 Difficoltà speciali

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      1. Colla difficoltà della lingua e quella del perfetto ambientamento continuano le difficoltà delicatissime dell’amalgamento dei cristiani coi pagani – del lavoro di azione apostolica che desidereremmo vedere nei nostri cristiani, ottimi per sé, poco o nulla (forse per timore, per tradizione, per la scarsa influenza sociale) si estrinsecano e si adattano al lavoro di propaganda ai pagani.

      2. A dare un forte impulso all’Opera apostolica in questa missione occorrono vocazioni indigene, buoni catechisti, rinforzi di personale e abbondanti mezzi materiali. Ci andiamo arrabattando per cercare di ottenere gli uni e gli altri, ma senza questi specialissimi aiuti si concluderà ben poco, tanto più in una Missione eretta in luoghi, in cui il pagano trova abbondantemente nella sua organizzazione sociale, nel campo della sua religione, della sua cultura, e in un certo qual benessere sodale – materiale, quanto la missione cattolica, senza mezzi i più perfetti possibili, non può assolutamente presentare.

      3. Il lavoro delle feste religiose locali e straniere che vengono ridestandosi, moltiplicandosi ed organizzandosi. Piccole guerricciole qua e là già si manifestano verso il lavoro dei missionari.


4 Necessità più urgenti

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Dall’esame delle difficoltà indicate e alla considerazione della necessità di accudire anche a costo di sacrifici specialmente i cristiani lontani dalla missione, scaturisce la necessità impellente:


  1. Di rinforzo di personale e di rilevanti sussidi per far fronte alle crescenti spese per la manutenzione degli edifici, per il pagamento degli onorari, per le spese di viaggi, stampa, ecc. e specialmente per aiutare studenti poveri, future speranze di vocazioni o almeno di divenire buoni maestri cristiani.

  2. Della costruzione di una chiesetta per un 100 – 150 persone nella zona di Tano, ove si è formata una cristianità che già conta una cinquantina di cristiani (il preventivo è di circa Lire 20. 000).


5 Progetti per il nuovo anno

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  1. Speriamo con gennaio p. v. di iniziare la pubblicazione di foglietti quindicinali di propaganda e stampare alcuni libri di divulgazione religiosa già pronti in traduzione.

  2. Di iniziare il lavoro apostolico per ognuna delle residenze in un nuovo capoluogo di circondario in cui già si trovano nuclei cristiani;

  3. Di ricercare terreni adatti per l’ampliamento dell’Opera missionaria;

  4. Di lavorare cogli elementi delle varie organizzazioni per costituire un gruppo permanente di persone, che possa spostarsi a richiesta dei missionari per la propaganda.


Accolga l’E.V. il povero resoconto che i missionari di Don Bosco umiliano al loro benefattore e voglia l’E.V. essere larga di paterni consigli e dei suggerimenti, che crederà opportuno dare loro. Essi, dal canto loro, fedeli agli insegnamenti del loro Ven. Padre, guidati dall’indefettibile amore che li lega alla S. Chiesa e al Papa, guidati dall’Ausiliatrice si sforzeranno di lavorare per l’avvento del regno di Dio nelle anime loro affidate.

Dell’E.V. Rev.ma


umilissimo servo

Sac. Vincenzo Cimatti sales.

Super. Missione Indip. di Miyazaki




5.1 Appendice per la relazione a Prop. Fide dell’anno 1928

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Dati storici:


Essendo Vescovo di Nagasaki Mons. Combaz delle Missioni Estere di Parigi, la S. Sede invitò i Salesiani a prendere in quella vasta Diocesi un territorio da evangelizzare: i primi Salesiani partirono pel Giappone il 29 dicembre 1925. La missione salesiana è la parte nord-est del Kyushu, la storica isola ove approdarono i primi missionari, e dove il Saverio fondò quelle gloriose cristianità di cui si trovarono i discendenti dopo due secoli di persecuzione.

Detta Missione dipese prima dalla Diocesi di Nagasaki, poi da quella di Fukuoka, finché col Breve: “Supremi apostolatus” del 27 marzo 1928 fu dichiarata Missione Indipendente.


Osservazioni sul prospetto


  1. Il valore dei fondi della Missione è ancora molto approssimativo per la recente separazione da Fukuoka. Altri dati mancano, trattandosi di una Missione affatto nuova, in cui tutto è da fare.

  2. Il numero degli eretici e scismatici (4390) non è aumentato, ma correzione del numero dato nel 1927, perché si poterono consultare i registri ufficiali della Provincia.


6 Lavori speciali eseguiti

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  1. A Beppu e a Takanabe si organizzò il servizio regolare festivo in casa di affitto; a Tano due volte al mese.

  2. A Miyazaki si acquistò il terreno e si inaugurò il cimitero cristiano, il primo, e finora l’unico, di tutto il territorio.

  3. Per benigna concessione del Rettor Maggiore dei Salesiani e a sue spese si collocarono tre seminaristi nel Seminario di Tokyo, non esistendo ancora il Seminario locale se non “in votis”1.

  4. Si stabilirono dappertutto le Unioni dei Padri e delle Madri di Famiglia, Circoli Giovanili e Compagnie Religiose, le quali colle riunioni settimanali, mensili o bimensili (a seconda delle distanze), contribuirono non poco a mantenere vivo il fervore della vita cristiana.

  5. Anche le famiglie cristiane che si trovano in luoghi remotissimi dai centri di missione ebbero da parte del Missionario visite mensili, o almeno trimestrali, con grande comodità di ricevere i SS. Sacramenti.

  6. Si cercò di dare ampio sviluppo agli Oratori quotidiani (Patronati), ai quali accorrono in gran numero i giovanetti, anche pagani.

  7. Si fece la più intensa propaganda tra fedeli e pagani con l’invio di lettere amichevoli, foglietti, libri e con la diffusione del periodico cattolico, fondato quest’anno col titolo “Don Bosco”. Coltivando l’amicizia dei giornalisti, si poterono pubblicare molti articoli di propaganda sui giornali locali.

  8. Si celebrò con grande entusiasmo la giornata missionaria (21 ottobre) e tutti rimasero impressionati e commossi davanti allo spettacolo del Padre Comune, che da Roma veglia, prega, benedice e lavora per tutto il mondo.

  9. I missionari ebbero la grande soddisfazione di vedere che parecchie famiglie, finora assai trascurate (anche per le distanze), tornarono alla pratica della vita cristiana, e che si va diffondendendo la Comunione frequente e quotidiana, specie tra i giovani.

  10. Oltre la predicazione festiva, le novene, i tridui, la spiegazione quotidiana del Catechismo ai fanciulli, si organizzò la scuola superiore di religione per tutti gli iscritti e le iscritte ai Circoli: si fecero esami solenni e gare catechistiche a premio, prendendovi parte non pochi pagani.

  11. Per la propaganda si fece uso di conferenze con proiezioni luminose, di feste accademiche e teatrali, di concerti musicali, intramezzati da discorsi religiosi e distribuzione di foglietti e libri.


7 Difficoltà speciali

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Continuano le stesse dell’anno precedente: ma si nota un crescendo di attività nelle sette dissidenti che si vanno organizzando sempre più: varie guerre furono già suscitate qua e là contro la missione.


8 Necessità e progetti

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  1. È in progetto la costruzione d’una chiesa a Tano, assolutamente necessaria.

  2. Da ciascuna stazione di missione si pensa iniziare un lavoro stabile di propaganda in qualche centro vicino.

  3. Occorre personale; si aspettano le Suore; occorrono catechisti e maestri, e per tutto ciò mezzi pecuniari.

È arrivato personale di rinforzo, ma ne occorre di più. I sacerdoti sono otto.




6063 / 1929 Relazione annuale alla Santa Sede / 1929-12-1


a S. Em. Card. Van Guglielmo Rossum, Congregazione Propaganda Fide



MISSIONE INDIPENDENTE DI MIYAZAKI.2


Miyazaki, 1 dicembre 1929

Eminenza Reverendissima,


L’annuale prescritta relazione, che ho l’onore di inviarle, si presenta anche in quest’anno confortante di discreti risultati, nonostante le gravi difficoltà, e, dopo Dio, devo dire grazie all’attivo lavoro dei Missionari ed ai caritatevoli sussidi dei Benefattori, in particolare della P. Opera della Propagazione della Fede.

Il lavoro di assistenza spirituale dei cristiani raggruppati nei centri di Miyazaki, Oita e Nakatsu fu intensificato, oltre che collo stabilizzarsi dei mezzi ordinari già iniziati negli anni precedenti, coll’estendere di più le S. Missioni predicate, i corsi di Esercizi Spirituali per categorie, le Sante Quarantore, ecc., e coll’avviare le Associazioni già costituite al lavoro intenso di propaganda tra i connazionali pagani.

Pei cristiani lontani dai centri si intensificarono le visite personali, per la nuova cristianità, ormai definitivamente costituita, di Tano, si potè erigere la Cappella, che è la prima edificata dai Salesiani nel Giappone; è capace di oltre un centinaio di persone ed è dedicata a S. Maria stella del Mare, ed a Santa Teresa del Bambino Gesù: potremo così aprire una nuova residenza stabile e fissa.

Trovandosi ad Oita un gruppo di operai Coreani, si provvide con non lieve sacrificio a far venire dalla Corea un sacerdote per la Sacra Missione, che ebbe un esito consolante; è per noi una grave pena non poter erigere una sia pur modesta cappella per detti operai Coreani, il che affretterebbe e faciliterebbe assai le conversioni, tanto più che i Coreani sono molto ben disposti verso la nostra Santa Religione. La propaganda fra i pagani si intensificò coi mezzi iniziati negli anni precedenti (buona stampa, proiezioni luminose, concerti musicali, conferenze pubbliche, ecc.) ed ebbe come risultato più tangibile un notevole aumento di catecumeni e la fondazione di due circoli giovanili formati esclusivamente di pagani ad Oita, cioè la Compagnia Savio Domenico e il Circolo S. Francesco Saverio.

Come pure già si va notando una simpatia più accentuata da parte delle Autorità civili locali e un accrescimento di fiducia da parte delle famiglie pagane che incominciano ad affidarci i loro figliuoli ed a permettere che vengano istruiti nella Religione Cattolica.

Ci troviamo però in mezzo ad enormi difficoltà. La scarsezza dei mezzi finanziari di cui dispone la Missione di fronte alla grandiosità di mezzi di cui dispongono gli enti pubblici e le altre religioni per le opere di educazione e di propaganda determina frequenti arresti e sterilità nell’attività apostolica, nella propaganda buona, nelle intraprese iniziate e specialmente impedisce uno sviluppo proporzionato ai bisogni delle opere catechistiche, delle vocazioni indigene e della buona stampa.

Vi è pure la difficoltà del maneggio completo della lingua giapponese, alla quale però ci veniamo abituando sempre più.

E soprattutto si profila sul nostro orizzonte, come vera minaccia per l’avvenire, l’antagonismo delle altre religioni (buddismo, sette protestanti), che incominciano ad accorgersi dell’affermarsi del cattolicismo sul suolo giapponese e più o meno apertamente vengono contrastando lo sviluppo del lavoro missionario.

Grazie a Dio, le accennate difficoltà ed altre che per brevità si omettono, lungi dal diminuire lo zelo dei missionari, sono un forte impulso ad accrescerlo: e tutti ci sentiamo animati da un ardente desiderio di sacrificarci in tutti i modi per estendere il Regno di Gesù Cristo.

Per l’educazione dell’elemento femminile e per una più rapida propaganda tra le famiglie pagane, mi sono sentito in dovere di richiedere l’aiuto di una Congregazione religiosa e scelsi le Figlie di Maria A., fondate dal Beato Don Bosco, le quali accettarono di venire a Miyazaki in numero di sei colla speranza di nuovi rinforzi per il futuro.

La Missione deve pensare alla casa abitazione per dette suore ed almeno una sala – asilo per bambini.

Per salvaguardare le vocazioni indigene che già in numero consolante ci si presentano, si è deliberato di iniziare la costruzione di un piccolo Seminario preparatorio, il cui preventivo è di Lire 300.000: ci è impossibile continuare a mandare i nostri seminaristi a Nagasaki, ove bisogna pagare Lire 3.000 annuali per ciascuno e, ciò che porta peggiori conseguenze, le accettazioni si fanno solo di due in tre anni.

L’accresciuto numero dei cristiani a Miyazaki e l’organizzazione delle Associazioni cattoliche richiede, data la ristrettezza dei locali della missione, l’urgente costruzione di almeno una sala di riunione.

Abbiamo pure in vista l’apertura della residenza fissa di Tano, ove già fu costruirta la cappella per le sacre funzioni. E finalmente, non esistendo in Giappone una stamperia cattolica, vorrei iniziarne una, sia pure in forma modesta, essendo di urgentissima necessità.

La grande necessità della nostra Missione è quella relativa al suo finanziamento. Le opere iniziate, le spese di viaggio, di propaganda stampa (il mensile “Don Bosco” e foglietti quindicinali di propaganda cattolica) e specialmente la manuntenzione degli edifici, la nuova residenza di Tano, la casa delle Suore e la costruzione del Piccolo Seminario per salvaguardare le vocazioni indigene richiedono dei mezzi piuttosto rilevanti senza di cui non è possibile dare consistenza alla incipiente Missione.

Siamo veramente nelle condizioni del bambino, che allevato con mezzi sufficienti nell’infanzia, cresce, si irrobustisce e fa concepire 1e più belle speranze per l’avvenire, ma presenta delle necessità nuove e gravi dalle quali tutto dipende. Abbiamo ferma fiducia che la Provvidenza divina non ci abbandonerà così a mezza via, ma ci somministrerà i mezzi per sviluppare e sostenere le opere iniziate. Prostrato al bacio della S. Porpora, implorando da V. Eminenza Rev.ma, consigli, preghiere e benedizioni speciali per me, per i missionari, per i fedeli, i catecumeni e per gli stessi pagani della Missione di Miyazaki, ho l’onore di dichiararmi di V. Eminenza, dev. mo ed umil. mo figlio in Cristo


Don Vincenzo Cimatti


A. S. Eminenza Rev. ma

il Card. Guglielmo Van Rossum

Prefetto della S. C. di Propaganda Fide.



APPENDICE A RELAZIONE DI PROPAGANDA FIDE, anno 1929


LAVORI SPECIALI ESEGUITI


              1. A Tano fu felicemente organizzata e costituita una nuova cristianità, a servizio della quale si potè erigere una cappella: è questa la prima Chiesa edificata dai Salesiani nel Giappone; è ancora disadorna, ma è capace di oltre un centinaio di persone: fu dedicata a Maria Stella del Mare e a S. Teresa del Bambino Gesù.

              2. Si è potuto quest’anno sopperire ad una delle più gravi necessità della Missione: per l’educazione delle fanciulle e per una più sicura penetrazione nelle famiglie ci volevano le Suore. Le Figlie di Maria Ausiliatrice del Beato Don Bosco accettarono l’arduo compito ed in un primo gruppo di sei si sono già recate sul campo del lavoro: per ora si occupano specialmente della lingua e degli usi del paese, ma presto daranno principio al loro apostolato.

              3. Siccome ad Oita, una delle principali città della Missione, vi è un forte gruppo di operai Coreani, si chiamò dalla Corea un Sacerdote perché predicasse loro una S. Missione: fu una spesa non indifferente, ma il risultato superò ogni speranza e compensò tutti i sacrifici. I Coreani sono di indole molto buona e generalmente ben disposti verso la nostra S. Religione.

              4. Fu intensificata la propaganda tra i pagani coi mezzi già indicati nelle anteriori relazioni, cioè buona stampa, concerti e feste, conferenze pubbliche, proiezioni luminose, rappresentazioni drammatiche, ecc. Si potè constatare un notevole aumento di simpatia nel pubblico e nell’opinione dei pagani, come lo prova evidentemente il fatto di essersi costituiti due circoli giovanili, formati esclusivamente di pagani: assai più consolante il fatto che i catecumeni vanno aumentando di numero e di fervore.

              5. Il grande lavoro dei Missionari fu la predicazione: in questo furono instancabili: i cristiani da parte loro hanno corrisposto alla grazia ed ora sentono di più il dovere della propaganda tra i pagani; e così, tutto ben considerato, ci sono dei motivi di sperare bene per l’avvenire della Missione.


Difficoltà speciali


              1. La lingua giapponese, quantunque maneggiata sufficientemente da tutti i missionari, pure costituisce ancora una seria difficoltà e richiede tempo e studio. La difficoltà va però sempre diminuendo.

              2. Una difficoltà, che per il momento si nota appena, ma potrebbe col tempo divenire allarmante, è l’antagonismo delle varie religioni, specialmente del buddismo e delle sette protestanti: in modo ancora velato, ma reale, incominciano a creare ostacoli allo sviluppo del lavoro missionario cattolico.

              3. La Missione, per la sua estrema povertà, si trova incapace di arrestare o neutralizzare le molte attrattive che offrono a tutti, in particolare la gioventù, gli enti pubblici e le altre religioni, anzi, troppe volte per mancanza di mezzi, bisogna sospendere certe intraprese già iniziate o almeno preparate.


Necessità e progetti


              1. Il più ardente desiderio del Superiore della Missione è l’inizio di un piccolo Seminario indigeno. In mezzo al buon popolo giapponese, le vocazioni non mancano e qualche volta si offrono da sé, quasi un invito della Provvidenza. Finora la Missione ha mandato dei Seminaristi al Seminario di Nagasaki, ma le spese sono enormi e di più il Seminario di detta Diocesi non fa accettazione di nuovi soggetti, se non di due in due anni e nel frattempo si perdono non poche vocazioni. S’impone la costruzione di un piccolo Seminario a Miyazaki.

              2. Nel Giappone, non vi è ancora una stamperia cattolica, sia pure modesta: i Salesiani si accingono con buona volontà ad impiantarne una, che potrà essere di grande vantaggio, in seguito anche alle altre Missioni.

              3. A Miyazaki, essendo cresciuto abbastanza il numero dei cristiani, è necessario costruire una sala per le riuunioni: l’apostolato dei laici è indispensabile per il Missionario, soprattutto nel Giappone.

              4. La grande preoccupazione del Superiore è il finanziamento della Missione. La sola manutenzione degli edifici è nel Giappone costosissima. Ed ora bisogna pensare all’apertura della nuova residenza di Tano, dove già si è fabbricata la Chiesa.


[Da copia autentica conservata presso ACS].


6064 / 1930 Relazione annuale alla Santa Sede / 1930-7-15 /


a S. Em. Card. Van Guglielmo Rossum, Congregazione Propaganda Fide



Missione Indipendente di Miyazaki3

Miyazaki, 15 luglio 1930

Eminenza,


Proprio in questi giorni ricevo il generoso sussidio che il Consiglio Superiore di Propaganda Fide decretava per la Missione Indipendente di Miyazaki, e il ringraziamento dei missionari più vivo e riconoscente dopo che a Dio si eleva all’E. V. che così degnamente presiede alle Pontificie Opere di Propagazione della Fede.

Nell’inviare all’E. V. l’annuale prescritta relazione mi gode l’animo di assicurare l’E. V. che in quest’anno di lavoro furono mantenute e rassodate le posizioni finora conquistate, furono aumentati per la formazione cristiana delle anime a noi affidate i mezzi di grazia con la frequenza ai SS. Sacramenti, coll’estendere per ogni dove la devozione al S. Cuore e le pratiche relative, la devozione alla Vergine col moltiplicare la predicazione, le scuole di religione, gli esercizi spirituali e le opere di propagazione della Fede.

Il lavoro intensificato dei missionari viene producendo risultati consolanti sia per l’assistenza religiosa dei cristiani riuniti nei centri (Miyazaki, Oita, Nakatsu, Tano) e per quella dei cristiani sparsi per la Missione a favore dei quali in case di fitto si aprirono nuove sottoresidenze (Takanabe, Beppu, Usuki, Morie), a cui una volta alla settimana e alla Domenica si reca il missionario o il catechista per consolare i cristiani e moltiplicare il lavoro di propaganda fra i pagani.

Coi mezzi ritenuti migliori finora e a noi possibili (conferenze pubbliche e concerti di propaganda, proiezioni luminose, divulgazione della buona stampa, ecc. ) si moltiplicarono pure le riunioni settimanali dei fanciulli negli oratori, tenute anche in case di pagani, il che ci dà modo di metterci in relazione delle famiglie e per mezzo dei fanciulli condurre a Dio i genitori, di aumentare il numero dei catecumeni e fondare piccoli centri di studio della religione, piccole cellule che permetteranno col loro svolgersi di ampliare la sfera di azione per la dilatazione del regno di Dio nelle anime.

Nuovi circoli giovanili furono fondati a Tano (circolo S. Pietro, per cristiani) e a Nakatsu (Circolo giovanile per lo studio della Religione per pagani).

E per iniziare sia pure in un modo poverissimo l’Opera dell’infanzia abbandonata, la missione si è addossato il mantenimento presso famiglie cristiane di un buon numero di fanciulli.

L’istituzione poi della Conferenza di S. Vincenzo de’ Paoli diede modo di iniziare in forma modestissima l’Opera di ricovero dei vecchi e la visita a famiglie povere.

Continua con crescente successo anche fra i pagani la pubblicazione del nostro quindicinale “Don Bosco” e il quindicinale “Foglie sparse” (foglietti di propaganda religiosa fra pagani).

Sono duecentomila copie che annualmente vengono spargendo nel Giappone e specialmente nella Missione la buona semente.

I massimi zelatori sono i nostri fanciulli e giovani cristiani e pagani. Che questo sistematico modo di propaganda ottenga qualche modesto risultato lo dice il fatto che i capi della religione pagana locali e i protestanti si riunirono per deliberare cosa avrebbero potuto fare per opporsi al nostro lavoro.

Ma quello che certo consolerà il cuore di V. E. sarà il sapere che per invito ed a carico della Missione si sono defintivamente stabilite a Miyazaki le Suore Figlie di Maria Ausiliatrice, fondate dal Beato Don Bosco, ed anche che si è iniziato sul posto la formazione del futuro personale della Missione coll’istituzione dello Studentato filosofico salesiano. Ma soprattutto allieterà il cuore di V. E. l’inizio del lavoro per le vocazioni indigene: ai due allievi che vengono formandosi nel Seminario di Miyazaki si uniscono altri nove per cui riuscimmo a preparare un po’ di posto nella residenza di Nakatsu.

Sono note all’E. V. le ragioni che mi mossero a questa fondazione e che ripetutamente esposi in memoriali e domande, finora purtroppo inesaudite, di sussidio straordinario per l’erezione del piccolo Seminario. Insisto fiducioso di incontrare nel cuore paterno dell’E. V. aiuto e consiglio.

Inviando i seminaristi a Tokyo o a Nagasaki, gli unici seminari esistenti in Giappone, viene quasi a raddoppiarsi la spesa – pensione – nel Seminario di Nagasaki avrei perduto in quest’anno nove vocazioni, perché le accettazioni si fanno di due in due anni: per questo sono ricorso alla fondazione di Nakatsu. Poi il personale formato in seminari fuori della Missione non può affezionarsi alla Missione suo futuro campo di apostolato (tanto più che varie di queste vocazioni ci vengono da zone diverse della Missione) né essere a contatto coi futuri suoi Superiori e collaboratori.

L’autorevole parola dell’E. V. si faccia interprete dei nostri bisogni e ci ottenga un sussidio straordinario per risolvere il problema vitale delle vocazioni indigene. Un sussidio straordinario mi è pure indispensabile per costruire una sala – asilo per bambini a Miyazaki per dar modo alle suore di iniziare nel prossimo anno il loro lavoro.

L’aumentato numero dei cristiani a Tano (più che raddoppiato) esige la costruzione della casa del missionario e catechista e anche qualche sala di riunione per lo studio del catechismo e riunioni di propaganda che per ora bisogna fare in chiesa.

Con gravi sacrifici potei condurre a termine a Miyazaki la progettata sala Don Bosco, ma i missionari delle varie residenze supplicano perché venga loro in aiuto per sviluppare utili iniziative che rimangono stazionarie o isteriliscono per mancanza di mezzi.

Come già ebbi a fare rilevare nella relazione annuale precedente i sussidi generosi di Propaganda (dato anche il forte cambio attuale) non sono sufficienti a coprire le spese di mantenimento, e colle offerte che da altre fonti posso percepire, riesco a stare in bilancio, ma per lo sviluppo della missione è assolutamente necessario un margine conveniente per far fronte alla necessità dello svolgersi delle opere e per venire a costituire la dotazione della futura diocesi.

Allo stato attuale la Missione non può contare su risorse locali; i nostri cristiani sono poveri, bisognosi della beneficenza del missionario, le spese sempre crescenti di manutenzione dei vecchi edifici, di propaganda, di stampa, di viaggi ecc. hanno bisogno di aiuti proporzionati che invoco dall’E. V. con viva fiducia di essere esaudito.

Prostrato al bacio della Sacra porpora, implorando una speciale benedizione per noi tutti e per le anime a noi affidate, ho l’onore di dichiararmi:

di V. E. Rev. ma

Devotissimo e umilissimo

Sac. Vincenzo Cimatti,

super. Miss. Indip.


Al Card. Van Rossum

Prefetto di Prop. Fide.


[Da copia autentica conservata presso ACS].


6065 / 1931 Relazione annuale alla Santa Sede / 1931-7-15 /


a S. Em. Card. Van Guglielmo Rossum, Congregazione Propaganda Fide



Missione Indipendente di Miyazaki4

Miyazaki, 15 luglio 1931

Eminenza,


Mentre di nuovo mi sento in dovere a nome anche di tutti i missionari di ringraziare l’E.V. dei preziosi contributi di preghiere, di consiglio e di sussidio materiale con cui L’OPERA DELLA PROPAGAZIONE DELLA FEDE ci è venuto in aiuto nel decorso anno mi fo dovere di presentare all’E.V. la prescritta relazione annuale.


9 Riassunto dei lavori e delle opere compiute o iniziate nell’anno

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Grazie a Dio, all’aiuto dei buoni e al lavoro dei missionari e di quanti li coadiuvano, anche in quest’anno si può notare un consolante aumento in ogni branca delle attività dell’apostolato.

Contribuirono assai, oltre i mezzi di propaganda generale (conferenze, proiezioni, diffusione della buona stampa, concerti di propaganda, ecc.) e quelli di attività spirituale (missione pel popolo, ritiri, esercizi spirituali, generali e per categorie – fondazione di nuove associazioni religiose e di azione cattolica, specie per la gioventù), la Consacrazione dell’intera Missione al S. Cuore di GESÙ e l’impulso verso GESÙ EUCARISTIA, che culminò in manifestazioni eucaristiche e nella imponente processione, che tra l’ammirazione di tutti passò per la prima volta attraverso le vie della città di MIYAZAKI, centro della Missione.


10 Vocazioni indigene

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Il Signore benedisse il nostro lavoro e anche quest’anno ci regalò nuove vocazioni indigene, per cui si dovette procedere all’ampliamento delle residenze (NAKATSU) che accoglie provvisoriamente gli allievi del nostro piccolo seminario, che fondato circa due anni fa, conta già sedici allievi.


11 Le Figlie di Maria Ausiliatrice

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(Suore di Don Bosco) dovettero pure acquistare un locale proprio a BEPPU per le aspiranti che vanno facendosi più numerose.


Nuove residenze


Col traslocarsi delle Suore nella zona di Beppu si accelerarono le pratiche in corso per l’acquisto di un terreno, su cui è già costruita una modestissima residenza per il missionario, in attesa che la Provvidenza ci mandi i mezzi per l’erezione della Chiesa e dei locali annessi per lavorare più efficacemente in pro dei cristiani, che da anni attendono il missionario. La nuova residenza viene ad avere un valore di prim’ordine, essendo la città un centro a cui affluiscono Giapponesi e forestieri da ogni parte del mondo orientale per le cure termali.


A TANO pure fu potuto condurre a termine in vicinanza della chiesa costruita recentemente in Onore di S. Maria stella del mare e di S. Teresa del Bambino Gesù, la casetta pel missionario ed una sala di riunione, che rendono così possibile la permanenza fissa del missionario, in questo nuovo villaggio cristiano, dove si nota già un notevole avvicinamento dei pagani alla missione.

In zona di Takanabe si iniziarono, per ora in casa di fitto, due nuovi centri di attività cattolica (UWAE, SAIWAIKI) che già diedero frutti consolanti nel lavoro dell’apostolato.


ASILO D’INFANZIA. A Miyazaki si potè realizzare la fondazione dell’asilo d’infanzia, che affidato alle Figlie di Maria Aus. comincia a portare non indubbi frutti di bene e di forte propaganda cattolica.


SCUOLA TIPOGRAFICA. Per portare il nostro modesto contributo all’urgente problema della diffusione della buona stampa si riuscì pure ad iniziare a OITA la scuola tipografica della Missione. Oltre 200.000 opuscoli, foglietti di divulgazione della religione si potè pure condurre a termine la prima edizione (già esaurita) del VANGELO UNIFICATO, tradotto in lingua popolare.


SCUOLE DOMENICALI PER PAGANI. Questa istituzione assai diffusa in Giappone venne pure presa a cuore dai missionari e sono centinaia i fanciulli che la frequentano (quella di Miyazaki ne conta circa 300). È davvero incalcolabile il bene che producono specialmente per l’Opera di penetrazione per mezzo dei fanciulli nelle famiglie.


NECESSITÀ URGENTE DI AIUTO. La compera dei terreni e la costruzione degli edifici per queste molteplici opere necessarie per lo sviluppo della Missione, ha richiesto un forte anticipo di capitali, che ci vennero in parte forniti dalla carità di benefattori, e da prestiti fattici da vari istituti religiosi locali e da banche. La nostra povera missione, priva di risorse proprie, con popolazione cristiana assai povera (in prevalenza agricoltori e pescatori), si trova ora vincolata da impegni fortissimi e per la restituzione dei prestiti (con o senza interesse) agli istituti religiosi bisognosi come noi, o per il pagamento dei capitali e relativi interessi (assai forti) alle banche, per alcune delle quali è necessario saldare entro l’anno.

Mi trovo quindi nella necessità di supplicare l’E.V. di venire in aiuto alla nostra missione con un soccorso straordinario, che valga a lenire almeno i pesi gravissimi dell’annata.

Attendo pure fiducioso il promesso sussidio straordinario per la costruzione del piccolo seminario, per cui anche recentemente inviai lettera di domanda.

Il lavoro dell’annata che si presenta pieno di preccupazioni e di gravi responsabilità materiali, sarà diretto a mantenere e rassodare le posizioni e le opere iniziate e a dirigere la nostra attività al problema importantissimo ed urgente della formazione dei catechisti e della cura delle vocazioni indigene, specialmente tardive, che si possono trovare numerose fra le famiglie dei vecchi cristiani. Colle difficoltà materiali in cui si dibatte la nostra povera missione non mancano altre difficoltà nell’incorrispondenza di alcune famiglie cristiane, e nel lavoro di propaganda delle religioni locali e dei protestanti.

Per far fronte al quale iniziammo recentemente con gravi sacrifici, ma cogli stessi intendimenti del nostro Beato Don Bosco, la pubblicazione mensile delle LETTURE CATTOLICHE.

Voglia l’E.V. colla sua autorevole parola venirci in aiuto, voglia benedire i nostri lavori, la buona volontà dei missionari, dei cristiani e catecumeni tutti, che specie in quest’ora dolorosa per la S. Chiesa si stringono più fortemente e indissolubilmente al Padre comune, al PAPA, e voglia l’E.V. consigliare e benedire in modo speciale chi si professa devotamente;

dell’E.V. Rev.ma

Sac. Vincenzo Cimatti sales.

Sup. Miss.


[Da copia presso ACS]

6066 / 1932 Relazione annuale alla Santa Sede / 1932-7-15


a S. Em. Card. Van Guglielmo Rossum, Congregazione Propaganda Fide



Missione indipendente di Miyazaki, Giappone


Miyazaki, 15 luglio 1932

Eminenza Reverendissima,


Rinnovo i miei ringraziamenti all’E. V, Rev. ma ed al Consiglio Superiore per la squisita carità con cui ha voluto benignamente prendere in considerazione la necessità di questa Missione, assegnando il generoso sussidio annuale. Con me tutti i missionari rinnovano il proposito di accingersi più alacremente al lavoro loro affidato, e presentano all’E. V. Rev. ma i loro riconoscenti omaggi e l’assicurazione delle loro quotidiane preghiere per l’E. V., per i collaboratori e per tutti i Benefattori.


Stato generale della missione


Nonostante le critiche circostanze create e dal disagio mondiale e dalle difficoltà caratteristiche di questa missione, si poterono mantenere saldamente tutte le posizioni, rassodarle e rettificare non solo colla propaganda, ma col cercare di consolidare la vita cristiana in tutti. Mi pare che lo denotino e l’aumentato numero dei cristiani e i frutti spirituali ottenuti, l’aumento consolante dei catecumeni e lo sbalzo in avanti fatto nelle nostre adunanze di fanciulli e giovani, e nelle opere di schietta azione cattolica.

Il contatto colle autorità politiche, civili e scolastiche non potrebbe essere migliore. L’affluire dei giovani pagani alle Missioni viene circondando la medesima di sempre crescente simpatia e conoscenza fra le famiglie pagane. Ci sembra che consolidata questa, sarà più facile e più spiccia l’opera della conversione: ne vediamo già dei frutti non indifferenti.

Il contatto e la fraternità coi Missionari di altre zone è pure perfetto.


Opere principali e speciali compiute nell’annata


    1. Apertura di due nuove residenze fisse a TANO (Prov. di Miyazaki) e BEPPU (prov. di Oita). La prima in zona agricola e difficile per la completa ignoranza ed opposizione dei pagani, che però dimostrano desiderio di conoscere la religione cattolica. Fu creata dalla necessità di accudire un forte gruppo di cristiani che andarono in quei paraggi per il dissodamento di quei terreni. Zona povera, aspra e sterile in tutti i sensi.

L’altra (Beppu) è nel più gran centro balneario del Giappone; vi si accorre da tutte le parti del Giappone e dalla Cina, zona pagana e diabolica, come le sorgenti calde, vulcaniche e fangose che la formano. Frutti già consolantissimi fanno già pregustare la gioia del futuro. In quest’anno solo da 5 i cristiani sono saliti a 33.

    1. Per la propaganda stampa si iniziarono, cogli stessi scopi voluti dal Beato Don Bosco (combattere il protestantesimo) le LETTURE CATTOLICHE mensili che già vanno favorevolmente affermandosi coi numerosi abbonamenti – alcuni volumetti subito esauriti – ed anche si iniziò una pubblicazione mensile (l’unica del genere in Giappone come giornale) per i pagani di media condizione, che formano il ceto medio dirigente e che ha tanto bisogno di essere istruito. Vediamo anche che va incontrando assai. La scuola tipografica Don Bosco va piano piano affermandosi in ogni ramo di lavoro. Si iniziò pure una collezione di letture amene per la gioventù.

    2. Una forma che ci sembra destinata a produrre ottimi frutti per rafforzare nel bene i neofiti, è quella delle adunanze settimanali serali dei neofiti stessi, che pregano insieme, sentono una buona istruzione religiosa, espongono le difficoltà incontrate nella settimana e conducono con sé nuovi compagni. Come pure vanno prendendo piede le forme di riunioni serali nelle famiglie, in cui il padrone di casa, anche pagano, invita amici e vicini desiderosi di sentir parlare di religione.

    3. Le riunioni poi per i giovani pagani (col sistema degli Oratori del nostro Don Bosco) vanno affermandosi assai e quest’anno tocchiamo il migliaio di frequentanti. Ma l’innovazione di quest’anno è il dopo – scuola, che d’accordo colle Autorità scolastiche si è venuto istituendo qua e là con vero successo e con vero profitto degli allievi e soddisfazione dei parenti.

    4. Non vennero trascurati, anzi furono intensificati e perfezionati i mezzi di propaganda usati fino ad ora (conferenze popolari, concerti di musica, una trentina, proiezioni luminose, distribuzione di foglietti di propaganda a mano o inclusi nei quotidiani locali, visite a domicilio, negli ospedali, ecc.).

La missione si fece promotrice della propaganda per la FILM dei Martiri Giapponesi che tanto bene ha fatto dappertutto.


Difficoltà incontrate


Non parlo delle difficoltà proprie del momento, più di indole materiale e a cui la Provvidenza ha sempre dato modo di far fronte, anche colla generosità di Propaganda, ma di quelle più inerenti a questa incipiente missione. Nella zona a noi affidata, povera di risorse, di industria e commercio e trasandata anche dalle autorità, abbiamo un elemento in genere depresso intellettualmente e ancor più attaccato alle tradizioni paesane che in qualsiasi zona, sono in fiore ed elevate alla medesima potenza le antiche prevenzioni dei tempi di S. Francesco Saverio sulla Religione Cattolica, aizzate dai bonzi e dalle altre religioni.

L’opera salesiana, poi, come quella che mira direttamente alla gioventù, che forma ancora l’unica forza che in mano lo stato colla sua educazione scolastica organizzata superbamente, comincia a essere presa di mira direttamente e sono all’ordine del giorno le guerriglie, più o meno palesi o subdole, anche con vie di fatto, con intimidazioni ai nostri giovani, con accuse, ecc.

Buoni auspici per noi. Dolorosamente poi fra gli immigrati cristiani (tutti della zona di Nagasaki, vecchi cristiani) ve ne sono non pochi che portano con sé un corredo non molto edificante di vita cristiana, che non sempre serve di edificazione ai pagani ed ai nuovi convertiti. La miseria poi in cui si trova la gran maggioranza dei nuovi cristiani, non permette che abbiano quell’influsso sociale che tanto servirebbe alla rapida espansione della verità. Non ultima difficoltà (perché non dirlo?) è ancora la nostra infanzia nell’apostolato. A nostro attivo non abbiamo che buona volontà, desiderio di far un po’ di bene alle anime a noi affidate.


Proposte per il nuovo anno


  1. Per l’ottenuto sussidio dell’Opera del Clero indigeno addivenire alla sistemazione definitiva del nostro Piccolo Seminario che già conta 22 allievi indigeni.

  2. Apertura di due nuove residenze, una a sud della Missione in zona promettentissima, che già ci ha dato una quindicina di battesimi in quest’anno, e tutte persone di buona influenza sociale (specie scolastica), e che permetterebbe la vigilanza di tutta la zona a mezzodì della missione ove si trovano sparsi cristiani in buon numero. L’altra se sarà possibile a Nord, nella zona che fu irrorata dal sangue di martiri e in cui lavorarono in altri tempi con gran successo i confratelli del Saverio.

  3. Costruzione a Miyazaki dell’Ospizio per i poveri vecchi per cui si è già potuto comperare un terreno adatto.

  4. Ampliare la sfera d’azione della scuola per pagani con la scuola serale.


Il Signore benedica la nostra buona volontà. Sono mosso a tutto questo dalla necessità in cui si trovano queste povere popolazioni.

Non mi raccomando alla carità del Consiglio perché ho la prova che ci hanno aiutato in quanto hanno potuto.

Non desisto però di stendere la mano e di chiedere con fiducia l’aiuto di tutte queste opere. Domando pure l’aiuto di consiglio e di preghiera incessante, finché i figli di Don Bosco del Giappone siano animati sempre di buon spirito e fedeli alle direttive della S. Sede ed umili nell’apostolato del Saverio, che proprio in queste terre si affermò APOSTOLO DEL GIAPPONE.

Voglia l’E. V. implorare per noi una benedizione speciale dal nostro S. Padre a cui offriamo la nostra opera di dilatazione del Regno di Gesù Cristo nella nostra Missione.

Prostrato al bacio della Sacra Porpora, e domandando la benedizione per me e per i miei, passo a riaffermarmi col più profondo ossequio;

Dell’E. V. Rev. ma

Devotissimo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

Sup. Missione


[Da copia presso ACS]

6067 / 1933 Relazione annuale alla Santa Sede / 1933-7-16 /


a S. Em. Card. Fumasoni Biondi, Prefetto della Congregazione Propaganda Fide



Missione Indipendente di Miyazaki1

Miyazaki, 16 luglio 1933

Eminenza,


Ho l’onore di umiliare all’E. V. l’annuale relazione del lavoro di apostolato che i Salesiani missionari di Don Bosco in Giappone si sono sforzati di compiere nella zona loro affidata.

Anche quest’anno nonostante le critiche conseguenze della crisi economica, la Divina Provvidenza a mezzo dell’E. V., del Consiglio Superiore e dei benefattori dell’Opera ci è venuto caritatevolmente in aiuto.

Coi ringraziamenti e coll’assicurazione delle quotidiane nostre preghiere per tutti, il rinnovato proposito di lavoro per la gloria di Dio e salute delle anime a noi affidate.


Stato generale della missione

Come risulta dall’annesso rendiconto generale anche in quest’anno, grazie a Dio, il lavoro dell’apostolato segna qualche progresso e nel numero accresciuto dei cristiani e delle Opere dell’Apostolato Missionario.

Nonostante la forte migrazione in Brasile e Manciuria di nostri ottimi cristiani (che però saranno buon seme per quelle regioni) il Signore ci ha consolato con nuovi battesimi e così la famigliola è aumentata.

Dalla visita fatta anche in quest’anno a tutta la missione mi pare di constatare che lo stato delle anime è davvero consolante; pochi i freddi o tiepidi; rilevanti i frutti spirituali, e che il lavoro di organizzazione dell’azione cattolica, secondo le direttive della S. Sede, venga formando nella massa la base solida per la costituzione della Chiesa cattolica in queste terre.


Nuove opere


Il Seminario indigeno è salito quest’anno, quarto della fondazione, a 26 buoni elementi, e nel prossimo settembre sarà trasportato in sede fissa, mercé il generoso aiuto dell’Opera del Clero indigeno.

La nuova residenza di MIYAKONOJO (in Prov. di Miyazaki) che domina tutta la parte sud della Missione, dà già frutti consolantissimi di conversioni.

Fra le nuove opere di carità dell’annata noto il KYUGOIN di Miyazaki, sorto anche come omaggio delle due conferenze di S. Vincenzo nel Centenario della fondazione. È un ospizio per poveri, vecchi, ammalati e orfani, che già conta 40 ricoverati.

Un nuovo ASILO D’INFANZIA si è pure iniziato ad OITA che conta già oltre 40 allievi. A commemorare come meglio ci era possibile le date centenarie ricordate dall’anno santo, i piccoli allievi tipografi della Scuola Don Bosco di OITA condussero a termine la seconda edizione del VANGELO UNIFICATO in lingua popolare giapponese.

Un aumento pure consolante si nota nelle opere assistenziali per la gioventù povera e abbandonata per la maggior parte pagana (Oratori, Scuole domenicali, doposcuola e scuole serali), opere che circondano ovunque le residenze missionarie di giocondità e simpatia per parte delle autorità civili e scolastiche, colle quali si cerca di essere in continuo affiatamento, e che ci acquistano la confidenza delle famiglie.

Fra le nuove opere di propaganda cattolica iniziate nell’annata (oltre l’intensificazione della diffusione Buona stampa, serate di proiezioni, conferenze, ecc.) è degna di nota la diffusione, mediante conferenze pubbliche e private, delle idee cattoliche, specialmente nell’ambiente di cultura superiore e media, colla successiva formazione in vari punti importanti di cellule cattoliche, futuri centri di irradiazione di lavoro intensivo, quando sarà pronto il personale in formazione.

Il Signore ha benedetto l’opera e già funzionano in punti diversi sei di questi centri, frequentati da medici, maestri e pastori protestanti.

Benché non debba annoverarsi fra le opere della missione, ad ogni modo partì dalla nostra missione il personale per la nuova opera salesiana a TOKYO.

La parrocchia e l’oratorio di MIKAWAJIMA riproduce in grande stile nella Capitale il modesto lavoro delle nostre povere residenze.

Mancherei ad un dovere se non accennassi all’opera di apostolato che in missione vengono svolgendo con zelo le Suore Figlie di Maria A. di Don Bosco. È a loro affidata specialmente a Miyazaki e Beppu dove hanno sede, la cura dell’elemento femminile, e manifestano la loro molteplice attività nell’Asilo, nell’Oratorio femminile, nel dopo-scuola, lezioni di cucito, ricamo, ecc. e le lezioni di lingue.

A Beppu apriranno quest’anno il Noviziato con tre reclute e l’aspirantato di 8.


12 Difficoltà

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La natura delle popolazioni da evangelizzare, ancor lontane dall’impulso di educazione e mezzi di comunicazione, ecc. propri dei grandi centri, tenacemente attaccata alle antiche tradizioni, povera gente, di infima condizione sociale, le fa restie o indifferenti all’opera dell’Apostolato.

La lotta colla scarsezza di personale (nell’anno i superiori non poterono dolorosamente inviare alcun rinforzo) e quella coi mezzi, di fronte a un’organizzazione perfetta di mezzi di cui fa sfoggio il governo, rende assai esigui i nostri sforzi.

Dato il forte terremoto avvenuto a Miyazaki ho dovuto quasi rinnovare la costruzione, assottigliando così le risorse. Cerco da tempo di fare un fondo-riserva dote per la missione, ma le esigenze dell’apostolato e delle necessità materiali non me l’hanno permesso.

Le note difficoltà per le questioni religioso-politiche (visite ai templi shintoisti, contributi ai medesimi, ecc.) sono alla periferia risentite assai più fortemente perché travisate, ampliate malignamente, commentate dai giornali. Specialmente le due nostre residenze di BEPPU e TANO ebbero a soffrire vere persecuzioni.


13 Proposte per il nuovo anno

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  1. Rassodare le residenze e le opere in corso.

  2. Costruzione dell’Orfanotrofio a complemento dell’Ospizio.

  3. Ampliare vigorosamente l’evangelizzazione nella zona di OITA.

  4. Con il trasporto del Seminario in sede propria far funzionare la residenza di NAKATSU come opera di missione, avendosi per la presenza del Seminario dovuto in parte sospendere il lavoro dall’apostolato specifico.


Per venire in aiuto a tutte queste opere che gravano completamente sulla Missione, imploro l’aiuto e la carità generosa che imploro anche a nome dei missionari dall’E. V. e dal Consiglio Superiore, con l’assicurazione dell’offerta delle preghiere e dei sacrifici nostri per tutti.

Voglia l’E. V. degnarsi di ottenere per i Salesiani missionari e per le missionarie, per i nostri catechisti e maestri e per tutte le famiglie a noi affidate la paterna benedizione del Padre nostro il PAPA, cui protestiamo amore riconoscente e obbedienza.

Inchinato al bacio della S. Porpora godo professarmi,

Dell’E. V. Rev.ma

Obbligatissimo

Don Vincenzo Cimatti sales.

Sup. Miss.


[Da copia presso l’ACS]


1283 /Propaganda Fide / 1934-7-9 /

/ 1934 Relazione annuale alla Santa Sede / 1934-7-9 /1


a S. Em. Card. Fumasoni Biondi, Prefetto della Congregazione Propaganda Fide



Missione Indipendente di Miyazaki2


Miyazaki, 9 luglio 1934

Eminenza,


È col sentimento di viva riconoscenza al Signore e ai benefattori dell’Opera della Propagazione della Fede che mi onoro di presentare all’E. V. la prescritta annuale relazione sullo stato della Missione indipendente di MIYAZAKI.


Stato generale della missione


Dopo l’annuale visita compiuta in ogni punto della Missione mi pare di poter affermare che i Missionari tutti, le Figlie di Maria Ausiliatrice e quanti collaborano nella propaganda missionaria, nonostante le continue difficoltà, la naturale sterilità del campo, l'insufficienza dei mezzi ed anche la nostra poca pratica nell’apostolato, tutti per la parte loro affidata si sforzano di fare il loro meglio per compiere il loro dovere.

Le cristianità, e le numerose e le piccole, mi sembrano assai animate non solo nell’osservanza dello strettamente obbligatorio, ma anche del libero o semplicemente consigliato, ed è consolante constatare ad esempio che quando si celebra la S. Messa, anche nei giorni feriali, sono numerose le Sante Comunioni; pochi i freddi, i traviati, i tiepidi.


Nuove opere


  1. Il Seminario indigeno, salito a 37 allievi, si è trasportato definitivamente nella nuova sede a Miyazaki, visitato ed ammirato dalle autorità locali e da ogni ceto di persone. È in corso l’approvazione provinciale come scuola riconosciuta.

  2. Iniziata a Nakatsu una scuola apostolica che già conta 12 future speranze.

  3. Le Figlie di Maria Ausiliatrice a Beppu e Miyazaki hanno aperto pure l’opera della S. Infanzia ed una specie di pensionato a protezione della giovane che già dà buoni risultati con 20 ricoverate.

Colgo l’occasione per raccomandarmi alla carità del Consiglio dell’Opera affinché mi dia modo di aiutare anche materialmente queste buone religiose che davvero vivono nella dura necessità.

  1. La nuova Conferenza di S. Vincenzo de Paoli a Beppu estende l’azione benefica della medesima a 80 famiglie.

  2. Come tentativo ho stabilito un missionario ambulante a Nord di Miyazaki e già sono formati 10 piccoli centri di irradiazione di propaganda cattolica assai bene organizzati.

  3. Come salesiani si tenta infine di lavorare per la gioventù povera ed abbandonata nelle scuole quotidiane di catechismo e in quelle domenicali. Questo lavoro è vero che lega il missionario e sembra lo distolga dall’apostolato tra i pagani adulti, ma è un lavoro preparatorio, penso assai fruttuoso, per l’avvenire e che circonda di simpatie la Missione e per parte delle autorità locali e delle famiglie.

Se ne ebbe l’esempio nella festa di Don Bosco in cui noi stessi ci meravigliammo del concorso alle varie manifestazioni civili e religiose, oltre la falange dei giovani, di ogni sorta di autorità, del ceto insegnante e di ogni sorta di persone delle più disparate condizioni sociali.


Urgenti necessità


  1. Sottopongo all’illuminato consiglio della S. Congregazione di P. F. il seguente problema, già ripetutamente prospettato.

La Missione indipendente di Miyazaki, specie nella sua parte Sud, poco abitata, viene a risentire dello sviluppo che per volontà del Governo Imperiale, viene ad attuarsi assai rapidamente.

Ad esempio è di quest’anno lo sviluppo di una nuova città che da 25.000 abitanti è salita a 50.000 abitanti per enorme sviluppo di fabbriche (concimi, seta, esplosivi) con accorrere di elemento operaio fra cui non pochi cristiani.

La missione non può rimanere inerte di fronte a questo sviluppo, ma non ha i mezzi per acquistare piccoli terreni per stabilirsi ed agire fin da principio. Ogni ritardo è tutto a danno materiale e spirituale e si arriva quando i terreni sono cresciuti a prezzi proibitivi per le nostre borse. Le case di fitto (la soluzione adottata finora) ci mangiano in pochi anni l’equivalente del capitale.

Domando a questo scopo per la compera un sussidio straordinario anche minimo.

Comincerò così ad impiantare le Residenze nei punti più urgenti.

Mi fu risposto che Propaganda non concede sussidi per questo scopo. Domando rispettosamente che il Consiglio trovi modo di concederli dato l’urgente necessità. È indispensabile specialmente per vari posti (Nobeoka, Usuki, Miyakonojo, ecc.) che potrei acquistare ora relativamente con poco (in globo Lire 50.000) e con evidente vantaggio immediato per le anime e per l’avvenire della Missione.

  1. Ho varie residenze in condizioni speciali per tutte queste necessità e di persone (Suore di Don Bosco) e di luoghi. Il Signore rimeriti in tutto la carità dei benefattori per cui si prega quotidianamente.


In quest’anno, particolarmente per noi ANNO SANTO, e come salesiani anno della Canonizzazione di Don Bosco, ci proponiamo di lavorare più intensamente applicando a queste care anime i frutti della Redenzione. Voglia l’E. V. umiliare questi sentimenti nostri al Santo Padre, e l’E. V. preghi per noi e ci benedica ed in modo speciale benedica chi si professa come figlio

Della E. V. Rev.ma

Obbligatissimo

Don Vincenzo Cimatti, sales.Super. miss.

Pel Consiglio sac. J.Tanguy sales.





6068 / 1935 Relazione annuale alla Santa Sede / 1935-7-24 /


a S. Em. Card. Fumasoni Biondi, Prefetto della Congregazione Propaganda Fide



PREFETTURA APOSTOLICA DI MIYAZAKI3

Miyazaki, 24 luglio 1935

Eminenza,


Col più vivo senso di riconoscenza al Signore, all’E.V. e a quanti coadiuvano l’E.V. e a tutti i benefattori della Pontificia Opera della Propagazione della Fede, mentre elevo l’inno del ringraziamento e la più ardente preghiera per le paterne sollecitudini che si sono presi di noi in quest’anno, manifestato anche recentemente col generoso sussidio di cui, nonostante le critiche condizioni del momento, ci hanno voluto fornire, anche in quest’anno mi onoro di sottoporre all’E.V. la prescritta annuale relazione sullo stato della Prefettura Apostolica.


Stato generale della missione


Nella visita fatta a tutte le residenze e primarie e secondarie debbo constatare che quanti lavorano nella Missione, Missionari e loro aiutanti salesiani, Figlie di Maria Ausil., catechisti, Maestri e quanti lavorano nelle diverse opere scolastiche o di carità, tutti senza eccezione lavorarono e lavorano con vero spirito di sacrificio e con vera attività, pur non nascondendosi le difficoltà generali e quelle particolari del momento che non permettono la realizzazione di un vasto lavoro, come sarebbe nel desiderio di tutti. Nonostante queste difficoltà, nessuno è sfiduciato e si propone anzi di intensificare nel limite del possibile il lavoro affidato.

Le cristianità sono in generale bene animate e corrispondono alle cure dei missionari, posso dire relativamente pochi quelli che davvero non corrispondono.

La difficoltà massima è per le zone in cui il missionario non ha ancora residenza fissa, oppure per quei cristiani che non hanno ancor sede fissa, e nei grandi centri industriali che vanno moltiplicandosi e a cui non posso rispondere con egual movimento di attività di apostolato. Alcune comunità sono davvero fervorose e possono entrare in gara con le comunità religiose.


Rassegna particolare: nuove opere


  1. IL SEMINARIO INDIGENO è salito a 47 allievi, più 6 che ho potuto inviare al Gran Seminario di Tokyo (1 per la Teologia e 5 per il 2° anno di filosofia). Tornerà inoltre gradito all’E.V. il sapere che espletate felicemente le pratiche presso le Autorità provinciali, il nostro Seminario fu dalle medesime autorità approvato. È questo il primo passo per avere l’approvazione governativa e così poter legalizzare i nostri studi. Anzi le medesime autorità ci fecero proposta di aprire o annesso al Seminario o vicino una scuola media di cui si sente tanto bisogno in città. Sono allo studio varie combinazioni. Ad ogni modo questo attesta in quale stima sia tenuta questa istituzione per cui domando una specialissima benedizione dell’E.V.

  2. Le altre opere iniziate l'anno scorso per venire in aiuto alla elevazione sociale delle famiglie cristiane e per assicurare sempre più un buon contributo di vocazioni ecclesiastiche e religiose, quali il Collegio di Nakatsu, e quello per le ragazze tenuto a Miyazaki dalle Figlie di Maria Ausiliatrice, vanno prendendo buon sviluppo; si stanno anzi cercando i mezzi per ampliare la sfera di azione.

  3. L’Opera della Propaganda a mezzo della buona stampa, finora unico mezzo che davvero ci mette a contatto di pensiero, di parola e di persona coi pagani, va sempre più moltiplicandosi. Questa Prefettura settimanalmente lancia a pagani desiderosi 1500 copie del Giornale Cattolico, più molti fogli di propaganda. È la goccia settimanale che a tempo opportuno (ne vediamo già buoni pronostici) sarà fonte perenne di bene per tante anime.

  4. L'Ospizio di Miyazaki fu approvato dalle autorità con legale riconoscenza che permette un più ampio sviluppo all’Opera, anche perché si potrà contare col tempo su sussidi legali. Salgono a 90 i ricoverati che beneficiano di questa opera di carità, che gode anche tanta simpatia presso le Autorità. È in corso un ampliamento che ci permetterà di ricoverare altri 50 orfanelli.

  5. Ad OITA coll’aiuto di esimi benefattori si potè erigere la nuova Chiesa dedicata a SAN FRANCESCO SAVERIO. È il nostro piccolo monumento a Gesù nell’anno della Redenzione. Accanto vi è sorto rinnovato e ingrandito (per 100 allievi) l’Asilo STELLA MATTUTINA che già conta oltre 80 allievi.

  6. A BEPPU si dovette ampliare la chiesa per dare comodità ai numerosi che accorrono a quella città per le cure (fra cui molti forestieri) di poter compiere i loro doveri religiosi. È riuscito un lavoretto discreto che fa onore alla città e che servirà di ottima attrazione (ora che dà sulla pubblica via) per molti pagani.

  7. Ho potuto anche in quest’anno realizzare un desiderio ardente del cuore e sono felice di annunziare che le due residenze di TAKANABE e MIYAKONOJO finalmente uscite da casa di fitto, sono su terreno proprio. Si presentarono due discrete occasioni ed a costo di sacrifici si poté riuscire nell’impresa che metterà in occasione di poter lavorare con maggior tranquillità e maggior forza.

  8. Finalmente come salesiani tentiamo di legarci al massimo numero di ragazzi cogli ORATORI; sono circa duemila giovani che settimanalmente subiscono la nostra influenza (senza contare il grande Oratorio di Mikawajima a Tokyo) e possiamo dire che anche questo mezzo ci mette nella possibilità di avvicinare sempre più le famiglie.


Constatazioni dolorose


  1. Gli avvenimenti che come V.E. ben conosce (così ne diede assicurazione la Delegazione Apostolica) interessarono in quest’anno specialmente il Sud della nostra isola del KYUSHU, diedero una forte ripercussione anche sulla nostra Prefettura, dando come risultato una diminuzione sensibile nel numero dei catecumeni, vari che stavano per giungere in porto si arrestarono e presero tempo a riflettere e fu una nuova ondata di sospetti, di incertezze nei riflessi della nostra Religione, che scosse anche qualche cristiano (specialmente quelli un po’ deboli).

  2. Le condizioni dolorose in cui si trovano molti cristiani di povertà, miseria, poca istruzione, li obbliga ad emigrare. Quest’anno la cifra degli emigrati è relativamente forte. Piange il cuore perché in generale o emigrano a luoghi dove la loro fede non potrà efficacemente essere sostenuta, oppure nei grandi centri industriali dove la gioventù purtroppo corre gravi pericoli per la fede e la morale.

  3. Impressionati da questi fatti e per le speciali necessità di questa isola gli Ordinari del KYUSHU sottoposero alla Delegazione Ap. una serie di progetti al riguardo e siccome vari di questi interesseranno pure l’Opera della Propagazione della Fede, fin d’ora scongiuro a venirci in aiuto per la salvezza di tante care anime.


Urgenti necessità


Il problema dei grandi centri industriali che sempre più va assillandoci mi obbliga a cercare i mezzi per poter quanto prima, come dissi l’anno scorso, aprire una nuova residenza a NOBEOKA.

Pur continuando con tutta l’attività possibile nel lavoro che si ha tra mano, cercheremo di consolidare sempre meglio le posizioni.

Date poi le condizioni del momento, se non potremo fare molto lavoro diretto, raddoppieremo il lavoro di penetrazione indiretto.


Riassumendo, mi pare di poter dire che tutte le posizioni furono mantenute, e sotto un certo rispetto in molti punti ampliate e rassodate. Non fu cessato né il lavoro diretto, né quello indiretto di attività di apostolato.

La S. Congregazione di Propaganda ci continui il suo prezioso aiuto di preghiera, di consiglio e di aiuto – nel limite del possibile ci aumenti tutte queste cose. I Superiori salesiani pure fanno l’impossibile per venirci in aiuto con personale e mezzi. Fra due anni a Dio piacendo avremo i primi sacerdoti formati in posto.

Stiamo ora preparando molto lavoro per loro. L’anno passato ha lasciato alquanto a desiderare per le condizioni sanitarie di vari salesiani e Figlie di Maria A. e si è chiuso colla perdita di uno dei missionari migliori, che tanto lavorò per la nostra missione e che ultimamente occupava la carica di consigliere finanziario. Il Signore che vede le condizioni in cui ci troviamo ci ha voluto provare anche con questo segno della sua bontà. Sia benedetta la S. Volontà sua.

Voglia infine l’E.V. umiliare i nostri ossequi al nostro S. Padre che si degnò di elevare la nostra Missione in Prefettura Apostolica. A nome di tutti nuovamente vogliamo assicurargli amore, indefettibile ossequio, incondizionata obbedienza. Ci ottenga una speciale benedizione che valga ad assicurarci forza e grazia per compiere fino alla fine il più perfettamente che sia possibile il nostro dovere.

Prostrato al bacio della S. Porpora imploro per me e per i miei l’apostolica benedizione.

Col più profondo ossequio,Dell’E.V. Rev.ma

umilissimo servo:

Sac. Vincenzo Cimatti, salesiano

Pref. Apost. di Miyazaki

Pel Consiglio sac. J.Tanguy sales.


[Da copia presso ACS]




6069 / 1936 Relazione annuale alla Santa Sede / 1936-7-25 /


a S. Em. Card. Fumasoni Biondi, Prefetto della Congregazione Propaganda Fide



PREFETTURA APOSTOLICA DI MIYAZAKI


Miyazaki 25 luglio 1936

Eminenza,


Nell’inviare la prescritta relazione annuale sullo stato della Prefettura apostolica di Miyazaki, permetta l’E. V. che a nome anche dei miei missionari presenti le più sentite azioni di grazie e l’assicurazione di quotidiane preghiere per quanto la Pontificia Opera della Propagazione della Fede ha fatto per noi.

Il proposito di tutti è di continuare con rinnovato ardore nell’adempimento del nostro dovere.


Stato generale della missione


Le difficoltà dell’apostolato missionario in Giappone, e quelle specifiche del momento, ben note all’E. V. si ripercossero e ripercuotono anche in questa Prefettura apostolica, e lo dice a sufficienza l’annuale modesto risultato del nostro lavoro. La prudenza ed il buon tatto dei missionari e catechisti, la cordiale intesa e la stretta collaborazione che si tenta di effettuare colla famiglia e scuola e colle autorità; lo sviluppo che si cerca di dare alle opere di beneficenza educativo-sociali, specie in favore della gioventù povera ed operaia; la condotta generale delle nostre cristianità, ci danno motivo a bene sperare per il futuro, nonostante le attuali difficoltà.

Senza perderci quindi in illusioni eccessivamente ottimistiche o pessimistiche sul futuro, pur di fronte alle evidenti delicatissime difficoltà del momento, intendiamo continuare con fede e buona volontà il lavoro affidatoci in questa grande nazione; e ci saranno di conforto e di aiuto prezioso i consigli e suggerimenti di V. E.

Lo stato di salute dei missionari è discreto, pur manifestandosi in vari di loro segni di grande stanchezza, che non toglie però in nessuno la volontà di lavoro sacrificato nelle singole mansioni loro affidate. Le cristianità sono pure ben animate e corrispondono alle cure dei missionari. Coadiuvano nel lavoro, specie per la gioventù femminile le Figlie di Maria Ausiliatrice nelle Opere precedentemente iniziate (S. Infanzia, Asilo, ecc.) e che vennero sempre più e meglio sviluppando.


Rassegna particolare


Nuove Opere. Oltre al perfezionamento e rassodamento che si è cercato di dare a quelle esistenti, colla grazia di Dio e coll’aiuto dei benefattori si è potuto realizzare qualche nuova opera, che speriamo produrrà ottimi frutti:


  1. Ampliamento dell’OSPIZIO (reparto orfanotrofio e asilo infanzia) inaugurati il giorno di San Michele (29) che ha reso possibile ad elevare a 115 il numero dei ricoverati. Riempie di ammirazione anche il mondo pagano il lavoro umile e sacrificato di giovani giapponesi (Associazione Figlie della Carità) che in numero di 22 si dividono le molteplici mansioni di assistenza dell’opera ed il molteplice lavoro a favore dei poveri vecchi e vecchie, orfani, Opera S. Infanzia, Asilo e visite a domicilio ai poveri e ammalati. Alcune di loro hanno iniziato un corso speciale di istruzione per formarsi buone catechiste e più atte a destreggiarsi nelle visite alle famiglie.

  2. L’Opera della propagazione stampa ha una nuova manifestazione nella stamperia S. MARIA, sorta nell’Ospizio di Miyazaki. Si tratta per ora di una rudimentale piccola macchina a mano e dell’indispensabile per incominciare. Esce già dall’incipiente tipografia la Rivista “Ai ni ikiru” (= vivere nell’amore) con tiratura mensile di 10.000 copie, destinata ai pagani e che si propone di far conoscere e stimare la religione cattolica, illustrando sia le opere di carità esistenti in Missione, sia i principi evangelici che le ispirano. Sono in preparazione pure i VANGELI in lingua popolare e FOGLIETTI settimanali di catechismo.

  3. DISPENSARIO gratuito di medicinali per malati poveri e visite a domicilio a MIYAKONOJO.

  4. Acquisto di circa 1200 mq di terreno a NOBEOKA, centro massimo industriale della Prefettura. L’acquisto ci mette sulla via per risolvere per la nostra missione il grande problema dell’emigrazione dei cristiani ai grandi centri. Occorre costruire la Casa della missione per i già numerosi cristiani, che chiedono insistentemente di essere aiutati spiritualmente, ma il povero Prefetto apostolico deve confessare la propria impotenza per assoluta mancanza di mezzi.

  5. Per assicurare l’avvenire delle Opere dal punto di vista materiale si è fatto acquisto – a titolo di esperimento – di piccoli appezzamenti di terreno coltivabili.


Urgenti necessità


Le varie opere sorte nella Prefettura in questo decennio colla grazia di Dio e con l’aiuto dei benefattori e specialmente dell’Opera della Propagazione della fede e per il lavoro dei Missionari, hanno relativamente prosperato tanto che le costruzioni fatte sono ormai insufficienti al numero accresciuto degli allievi.

Supplico il Consiglio generale a venirmi in aiuto per la costruzione di un nuovo padiglione per il SEMINARIO INDIGENO a Miyazaki. I dormitori esigono un opportuno ampliamento.

Lo stesso dicasi dei locali dell’Aspirantato al Seminario di Nakatsu e della necessità dei locali della missione di Nobeoka.

Il rendiconto dice chiaro il come sono ridotte le finanze della Prefettura.

L’ansia continua creata dalle condizioni in cui dobbiamo lavorare e che paralizza lo sforzo dei missionari, unita all’ansia creata dalle condizioni economiche, produce uno stato di agitazione che non conferisce in nulla all’efficacia del lavoro e allo stato di salute dei missionari.

Mi pare di poter concludere anche quest’anno che tutte le posizioni furono mantenute, in molti punti rassodate e relativamente ampliate: non cessò né il lavoro diretto né indiretto di attività di apostolato specie nell’educazione della gioventù e propaganda stampa.

Le dolorose condizioni economiche mondiali non mi hanno permesso di far fronte, come avrei desiderato, allo sviuppo delle opere. Anzi a sostenere le medesime ho dovuto ricorrere a prestiti presso missionari e privati, che hanno dissestato il già povero bilancio. Ho ripetutamente sollecitato l’aiuto del Consiglio generale, e lo faccio anche in questa occasione a nome anche dei missionari.

La S. Congregazione si degni [di] continuare il suo prezioso aiuto di consiglio, di preghiere e di mezzi. Mentre anche nella nostra Prefettura vanno aumentando le fila di buone vocazioni giapponesi (53 nel piccolo Seminario, 6 nel Grande e 5 nel Noviziato) avremo quest’anno i primi quattro salesiani preti formati in posto. Sopra queste promettenti speranze, sopra i missionari salesiani e Figlie di Maria A., sopra i nostri Seminaristi e Novizi, cristiani e catecumeni e le opere della Missione, imploro una speciale benedizione del S. Padre.

Prostrato al bacio della S. Porpora domando per i miei e per me speciali preghiere. Dell’Em. Vostra Rev.ma

Umilissimo servo

Sac. Vincenzo Cimatti, sales.

Prefetto Apostolico di Miyazaki


A S. E. Rev.ma il Card. Fumasoni Biondi,

Prefetto di Prop. F.


(Da copia presso ACS)




6070 / 1937 Relazione annuale alla Santa Sede / 1936-7-25 /


a S. Em. Card. Fumasoni Biondi Prefetto della Congregazione di Propaganda Fide



PREFETTURA APOSTOLICA DI MIYAZAKI4


Miyazaki 25 luglio 1937

Eminenza


Mentre mi onoro di sottoporre all’E.V. il modesto lavoro compiuto in quest’anno nella Prefettura Apostolica di Miyazaki, permetta che ringrazi cordialmente a nome anche dei missionari tutti l’E.V. ed il Consiglio Generale dell’Opera per la carità che ha voluto usare a noi tutti nell’inviarci l’annuale sussidio, non solo, ma nell’aver durante l’anno aiutato in varie forme il nostro povero lavoro. Dopo Dio, il nostro ringraziamento, la riconoscente preghiera vada a quanti così generosamente ci vennero in aiuto. La promessa è quella di voler sempre più e meglio corrispondere alla carità e fiducia dimostrataci col continuare a compiere i nostro dovere.


STATO GENERALE DELL A MISSIONE

Le Relazioni fra la missione e le autorità di ogni genere sono cordiali; e debbo confessare che in delicate circostanze ci furono di vero aiuto per sormontare difficoltà non indifferenti; come pure debbo dire che le autorità stesse ci furono di grande aiuto e per l’appggio morale e materiale che ci prestarono, e per i preziosi consigli che ci vennero suggerendo: tentiamo insomma di collaborare strettamente uniti alle autorità al bene delle anime a noi affidate. Ci servirono assai le disposizioni emanate dalla S. Sede nella nota questione dei Jinja e delle costumanze giapponesi. Furono accolte da tutti con vera soddisfazione; e già si vedono i preziosi effetti in un miglior affiatamento fra le relazioni dei cristiani colle autorità e cogli altri cittadini; una miglior valutazione del cattolicesimo di fronte al problema nazionale. Nella nostra Prefettura le autorità prefettizie, cittadini e militari visitano le opere nostre coi segni della più schietta deferenza; tengono magnifiche conferenze ai nostri seminaristi, improntate a stima ed ammirazione delle opere cattoliche sia di carità, che di istruzione ed educazione. In un villaggio in cui fino a pochi anni fa le relazioni fra autorità e popolo e cristiani erano quanto mai tese, ora sono cordiali e pacifiche, e le autorità nei locali della missione tengono riunioni pubbliche.

Le relazioni fra i cristiani e i missionari pure sono quanto mai ottime, non ho a lamentare rotture o dissapori.

La salute dei missionari, se non ottima, è buona, e poterono espletare il non indifferente lavoro accumulatesi, per la perdita di alcune forze (di cui faccio relazione a parte). Più che il lavoro materiale, assillante lima distruttrice è sempre la delicata posizione in cui ci troviamo, come stranieri. La molta difficoltà da cui si è circondati; l’incertezza dell’avvenire del nostro lavoro iniziato e delle opere; la sterilità da cui ci si vede circondati (il modesto lavoro compiuto in quest’anno ne e’ un indice); la povertà dei mezzi, che non lascia la possibilità al misionario e specialmente al Capo missione di lavorare con intensità nel ministero, assorbito come è dalle preoccupazioni del pane quotidiano. La Provvidenza mi è sempre venuta in aiuto, ma ho ancora ferite non indifferenti a sanare, ed il povero bilancio del Prefetto apostolico è impari alle necessità.

Continuiamo a prestare l’opera loro preziosa in vari campi le Figlie di M.A. (suore di D. Bosco), ed ho la consolazione di comunicare a V.E. che d’ora in avanti lavorerà anche con maggior intensità la nuova Congregazione indigena delle suore della Carità, giapponesi, della quale la S.C. di Propaganda ha dato il permesso di erezione in Congregazione Diocesana. La provvidenza inoltre ha inviato nella nostra Prefettura un’altra forza di lavoro non indifferente in un gruppo di Signorine zelanti, che si propongono per scopo di lavorare specialmente alla cura dei poveri ammalati tubercolotici.Con elemosine di benefattori erano già riuscite a costruire un bell’Ospedale di cinquanta letti; già una decina di ricoverati erano in sede e andava delineandosi un magnifico lavoro di propaganda e di salvezza di anime, quando un terribile incendio in breve ora distrusse tutto: furono potuti salvare gli ammalati, che già sono ricoverati in una casa provvisoria, in attesa che la Provvidenza invii mezzi necessari per la costruzione del nuovo ospedale.


RASSEGNA PARTICOLARE.

Alle due nuove istituzioni e specialmente sulla nascente Congregazione indigena imploro la sua speciale benedizione, e preghiere speciali e nel limite del possibile, aiuti, chè specialmente negli inizi questa istituzione ha bisogno di speciali aiuti di ogni genere, che invoco con fiducia dal Signore ed anche dall’E.V. e dal Consiglio Generale.

La residenza di NAKATSU sta costruendo una devota chiesetta, intitolata a S. Giuseppe.È la prima chiesa cattolica che si erige in quella città da quasi 50 anni che vi lavorano i missionari. Ha annesso un piccolo vivaio di vocazioni indigene che già conta la bella cifra di 22 allievi.

Si diede nuovo impulso alle Conferenze di S. Vincenzo de’ Paoli, che possono davvero compiere un meraviglioso lavoro di propaganda che è, sotto la forma della carità, gradita assai o per lo meno che non suscita timori o suscettibilità nelle autorità e nel popolo. A commemorare la data centenaria della Canonizzazione del Santo protettore delle Conferenze, la tipografia dell’Ospizio inizia una piccola Rivista mensile CHARITAS, allo scopo di diffondere lo spirito e il lavoro delle conferenze ed organizzare le Opere di carità esistenti in Giappone. La medesima stamperia ha iniziato pure in quest’anno la pubblicazione del settimanale “ANGELO DELLE FAMIGLIE” che ha lo scopo di portare ai numerosi cristiani despersi e lontani dalle residenze la spiegazione domenicale del VANGELO e la spiegazione del CATECHISMO, più le notizie generali delle missione e le particolari del Prefetto Apostolico. È pure in preparazione il VANGELO di S. Marco in linguaggio popolare.

La propagazione della buona stampa, uno dei problemi fondamentali di propaganda in Giappone, esigerebbe aiuti speciali per parte del Prefetto Apostolico, che anche in questo problema deve confessare la sua impossibilità e implora dall’E.V. e dal Consiglio Generale qualche aiuto speciale sotto qualsiasi forma.

Penso no sia discaro sapere che i missionari tutti in quest’opera della buona stampa lavorano compatti, persuasi dell’importanza del mezzo, non solo colla distribuzione, vera semina a piene mani, di buoni stampati, ma anche con la composizione di libri, articoli per le nostre pubblicazioni (segnalo il missionario D. Cavoli, D. Marega, D. Arri). Il miss. D. Marega oltre preziose ricerche che viene facendo sul Buddismo, trovandosi nella zona già evangelizzata dal grande Apostolo S. Francesco, gli venne fatto scoprire preziosi ricordi interessanti la storia della Chiesa in Giappone, e di cui fece relazioni sui giornali locali e del Giappone, allo scopo di portare anche in questo campo buoni contributi: come pure tradusse in italiano il famoso libro KOJIKI che verrà stampato con concorso del Governo Giapponese.

Desiderano cioè i missionari per quanto è possibile aderire al desiderio del S. Padre, addestrandosi anche a quei lavori di propaganda o scientifici che valgono ad onorare la Chiesa. Il sottoscritto pure fece una modesta rassegna scientifica della flora della provincia di Miyazaki, risultato delle raccolte di un decennio.

Tutti poi hanno lavorato per lo sviluppo delle vocazioni. I missionari possono oggi contare

Aspiranti al Seminario 22

Piccolo Seminario 49

Gran Seminario 10

Vocazioni alla Pia Soc. Salesiana 3

I miei Superiori religiosi poi mi vennero in aiuto nelle dolorose circostanze in cui mi sono trovato non solo col consiglio, conforto e con mezzi, ma in modo speciale con l’invio di personale: così ho potuto aumentare il numero dei missionari in missione ed il numeroso personale in formazione permetterà quanto prima di poter dare un impulso più forte alle opere della missione e alla conversione delle anime, mentre permetterà pure di sviluppare sempre piu’ le opere salesiane in questa grande nazione.

Allo studentato teologico e filosofico n. 18

Novizi 9


Figlie di M.A. Novizie 5

Suore della Carita’ Giapponesi 17 di cui Novizie 5 cominciano il noviziato

Aspiranti 16



PROPOSTE NECESSARIE PER IL NUOVO ANNO

Ci proponiamo di dare maggior impulso alle opere di carità rassodando quelle già esistenti. Al momento attuale è la forma migliore di apostolato. La prudenza massima anche nel fare il bene che ci è imposta dal delicato momento che attraversiamo, ci consiglia questa forma: “Propagare la fede attraverso le pere di misericordia”; è il programma della nuova Congregazione indigena. Le forme non mancano di fare del bene in questo campo. Alla Provvidenza non mancano i mezzi di venirci in aiuto.

Rinnovo le suppliche già fatte anche l’anno scorso per l’Aspirantato, per il Seminario, per la residenza di Nobeoka.

Ho poi bisogno assoluto di ripristinare alcune residenze che rimasero prive del missionario: lo esige la condizione pietosa in cui si vengono a trovare molte anime. E fra queste quelle della città di Nobeoka, che è diventata la città più popolosa della missione per l’immenso sviluppo che vi hanno assunto le fabbriche (sono già oltre 20.000 gli operai). Piange il cuore di essere nella impossibilità di trovare i mezzi per erigere in quella città sia una pur modesta residenza iniziale, per presentarsi con qualche opera degna della città.

Seguendo poi il suggerimento del Consiglio Generale vorrei venire ad una organizzazione concreta del Patrimonio della missione, pensando all’avvenire della missione stessa. L’esperienza e studi fatti in posto fanno pensare che una delle forme più redditizie per le opere della missione sarebbero i terreni. A poco prezzo si possono trovare terrreni da dissodare, per i quali si possono percepire anche sussidi legali: si potrebbero fare inizialmente lavorare dai cristiani, e si riuscirebbe così ad alleviare in parte la miseria loro; trsformati in terreni coltivabili, assicurano certo l’esistenza delle opere anche in futuro. Ma anche per quest’opera importantissima la missione colle sole sue forze non è in grado di sopportare i pesi inerenti, ed ecco una nuova intensissima supplica a che mi si venga in aiuto speciale.

Mi accorgo che la mia relazione si è trasformata in preghiera. Ma è preghiea che faccio con vera fede, memore degli insegnamenti di Gesù; - che faccio con piena fiducia di essere esaudito perchè parlo al Padre, che conosce le necessità dei suoi figli missionari; - perchè penso che questa preghiera che vuol essere anche omaggio devoto, sará presentata al S.Padre. Voglia dire al Gran Pontefice della missione che i suoi poveri Salesiani del Giappone non vogliono essere inferiori a nessuno nella’amore al Vicario di Gesù Cristo, e che vogliono lavorare secondo lo spirito del loro Santo Fondatore nella porzione di vigna loro affidata dalla Provvidenza.

Accetti l’Em. V. questa povera relazione e la benedica. Assicuri i membri del Consiglio Generale della nostra imperitura riconoscenza e delle preghiere quotidiane nostre.

Prostrato al bacio della S.Porpora ed implorando una specialissima benedizione sui miei missionari, catechisti e cooperatori tutti e specialmente per me, passo a sottoscrivermi

Dell’E. Rev.ma

Umilissimo servo

Sac. Vincenzo Cimatti sales. Pref. Apost.


Per il Consiglio della Prefettura Apostolica

Sac. Antonio Cavoli sales., Vicario


A S.Em. Card. Fumasoni Biondi

Prefetto di Propaganda Fide - ROMA

6071 / 1938 Relazione annuale alla Santa Sede / 1938-9-29


a S. Em. Card. Fumasoni Biondi, Prefetto della Congregazione Propaganda Fide



PREFETTURA APOSTOLICA DI MIYAZAKI5


Miyazaki, 29 settembre 1938

Eminenza Reverendissima,


Godo umiliare all’E. V. la prescritta relazione annuale della Prefettura Apostolica di Miyazaki in Giappone. È mio dovere anzitutto ringraziare l’E. V. e tutto il Consiglio dell’Opera della Propagazione della Fede per il generoso sussidio annuale elargito alla nostra povera Prefettura. Tutti conosciamo di quanti sacrifici è formato, di quante preghiere intessuto, e sarà nostro dovere usarlo come ai doni della Provvidenza si conviene.

Voglia l’E. V. rendersi interprete presso i membri del Consiglio e presso i benefattori dell’Opera dei sentimenti della più viva nostra riconoscenza, delle preghiere quotidiane nostre e dei nostri neofiti e catecumeni, e dell’offerta dei nostri quotidiani sacrifici per loro e secondo le loro intenzioni. Non riusciremo certo a sdebitarci pienamente della loro carità.


Stato generale della prefettura


Come risulta dalla relazione statistica generale in quest’anno il Signore consolò i suoi poveri missionari con un numero discreto di battesimi e conversioni; vi fu uno sbalzo innanzi di oltre un centinaio; e quasi tutti di adulti, dovuti al bel lavoro iniziato dalle conferenze di S. Vincenzo ed anche all’apostolato dei neofiti, che vengono, specie in alcune zone, a trasformarsi in veri apostoli per i loro fratelli, ed anche dovuti agli effetti che cominciamo a sentire del lavoro indiretto finora fatto cogli Oratori festivi, allievi di 10 anni fa, ormai liberi di sé, vengono alla missione colle loro famiglie, e domandano il Battesimo: i semi depositati nei loro animi giovanili cominciano a pullulare...

Lo stato genarale delle cristianità dalle relazioni dei missionari e da mia certa scienza sono buone e sono relativamente assai pochi i freddi o che hanno bisogno di speciali eccitamenti – mi pare di poter asserire che tutti compiono benino i loro doveri cristiani e che molti eccellono per virtù cristiane.

Ed il Signore manifesta il suo compiacimento, non solo col non lasciarci mancare il necessario, ma col consolare il cuore dei missionari con buone vocazioni.

L’Aspirantato di Nakatsu (30 allievi), il Piccolo Seminario (47 allievi), il Gran Seminario (15 allievi) lo dicono chiaramente e se a Dio piacerà avremo nel marzo prossimo il primo prete indigeno per la Prefettura.

Persuaso che la carità è via alla verità, godo pure rilevare il crescente lavoro che vengono compiendo queste opere (Ospizio di Miyazaki (110 ricoverati), Opera della S. Infanzia e Orfanotrofi (oltre 200 ricoverati), l’apostolato fra gli ammalati (oltre 200 inscritti)), che hanno poi dato origine alla magnifica fioritura della Congregazione indigena delle Suore della Carità in Giappone, i cui primi elementi proprio in questi giorni consacratisi al Signore colla prima professione, iniziano il fecondo apostolato di carità che speriamo condurrà tanti loro fratelli alla vera fede.

I missionari, benché in generale stanchi e sobbarcatisi specie quest’anno a vari sacrifici anche per far fronte alle necessità della vita, continuano con vero zelo che ha bisogno in vari casi di essere frenato, nel lavoro loro affidato, e quanti li coadiuvano (catechisti, maestri, Suore di Don Bosco ed elementi indigeni) li seguono con vero entusiasmo per compiere il loro dovere.

Anche l’Apostolato della stampa di prima necessità in Giappone, ha avuto in quest’anno nuove manifestazioni con pubblicazioni desunte da opuscoli dei Padri della Chiesa e che vanno a ruba fra gli ammalati e i Protestanti, e dal mensile CHARITAS, sorgano delle opere di carità cattolica in Giappone.

Per le precedenti e per queste pubblicazioni si nota un vero avvicinamento alla missione di protestanti ed un conforto spirituale sempre più sentito e sacrificato nei poveri ammalati.

Aderendo alle direttive della S. Sede, di valorizzare cioè la fede cattolica anche con lavori scientifici, segnalo il lavoro di vari nostri confratelli, non solo nelle pubblicazioni locali di vario genere a vantaggio specialmente dei pagani, ma anche nel campo storico della zona di missione a noi affidata. Il missionario Don Marega tradusse e stampò (Ed. Laterza) il KOJIKI – il più antico libro di Storia giapponese e fondamentale per capire lo spirito giapponese – e fece ottime ricerche sui primi tempi del Cristianesimo in Oita i cui risultati saranno pubblicati in parte subito dagli ACTA LATERANENSIA.


Opere principali compiute nell’annata


Chiesa dedicata a Don Bosco a Nakatsu; inaugurazione [del] nuovo padiglione S. INFANZIA all’Asilo dei gigli delle Figlie di Maria A.; inaugurazione del tubercolosario Hikari no sono (giardino di luce) in occasione della venuta in Giappone della Missione nazionale fascista. Nel medesimo ambiente inaugurazione della Chiesa dedicata al S. Cuore di Gesù. Queste tre opere sorgono in Beppu.

Istituzione della CONGREGAZIONE RELIGIOSA indigena della Suore della Carità giapponesi; istituzione del Segretariato generale dell’Apostolato per gli ammalati.


Necessità urgenti


Pur non privi del necessario, dovuto alla Provvidenza del Signore e dei suoi Ministri, come risulta dal rendiconto finanziario, chiudo l’annata con un forte debito che se non mi si viene in aiuto, pur imponendoci gravi sacrifici anche sul necessario (come si è fatto quest’anno, con grave discapito della salute dei missionari e delle opere) verrà sempre più aumentando.

La spesa massima del debito è dovuta per pagare la pensione dei miei seminaristi al Seminario Maggiore di Tokyo – ed il povero Prefetto non sa davvero come fare per rispondere alle giuste esigenze di quell’amministratore. Oralmente con V. E. (anche dietro le informazioni di Mons. Marella), con Mons. Costantini e con Mons. Signora, cui presentai un memoriale in cui gli esponevo la mia deplorevole condizione, feci presente le mie urgenti necessità – mi si diede luogo a sperare e che si sarebbe fatto il possibile per venirmi in aiuto. Supplico che si prenda in considerazione la mia situazione e mi si diano quei consigli che valgano a mettere riparo alle mie urgenti necessità specie nei riflessi del Gran Seminario.

Ho pure urgente necessità di erigere nuove cappelle ed allargare due che sono ormai insufficienti per l’accresciuto numero dei cristiani.

Altre urgenti necessità sorgono per sostenere la nascente Congregazione Indigena, specie per l’erezione della Casa di Noviziato e di formazione delle Aspiranti della nuova Congregazione.

Così si sente urgente il bisogno di una casa che accolga gli ormai numerosi fanciulli che escono dall’Ospizio e dalle Opere della S. Infanzia tenute dalle Suore indigene e dalle Figlie di Maria A. o che sono a noi affidati dalle autorità o da privati o dai missionari. In tale istituto tali fanciulli saranno avviati alle arti e mestieri, o all’agricoltura o alla carriera degli studi, scegliendo poi fra questi i più atti all’ufficio di catechisti, fornendo loro la soda cultura profana e religiosa. È un’opera che manca assolutamente in Giappone, di cui si sente estrema necessità in tutte le missioni. Per l’attuazione di questi progetti (valutati per un centinaio di allievi) si preventivano un 300.000 lire italiane. Mons. Costantini si degnava di suggerirmi: “Bisognerebbe trovare una Mecenate…” Purtroppo non ho aderenze. L’E. V. potrà più facilmente del povero Prefetto di Miyazaki trovare persona cui suggerire la santa impresa. Il Giappone, paese dinamico per eccellenza, esige che lo seguiamo nella sua attività.

Non mi si abbandoni, mi si consigli, mi si aiuti. Oggi festa del Patrono del Giappone, S. Michele, presento pel suo appoggio la mia povera relazione e domanda, mentre prostrato al bacio della S. Porpora imploro per me e per i miei l’Apostolica benedizione.

Assicurando all’E. V. le nostre preghiere a nome di tutti mi professo,

dell’E. V. Rev. ma

Umilissimo servo

Sac. Vincenzo Cimatti sales.

Pref. Apost. di Miyazaki



Appendice


Mi si permetta pure un accenno all’attività che svolgono sotto la mia dipendenza a Tokyo i figli di Don Bosco.

Lavorano nella Parrocchia di Mikawajima (S. Giov. Evang.) con annesso Oratorio ed opere di assistenza sociale fra le più fiorenti in Tokyo (Asilo, Esploratori, Dopo-scuola, dispensario, ecc.).

Per la formazione del personale in posto funziona il Noviziato e lo studentato filosofico e teologico salesiano.

La scuola Professionale Don Bosco limitata per ora alla sezione tipografica e sartoria, colla pubblicazione delle LETTURE CATTOLICHE ed altre opere ascetiche ed apologetiche si è venuta formando buona fama di casa editrice. La scuola è per ora pareggiata alla Provincia; ma per dare sviluppo occorre pareggiarla alle governative. Per le pratiche occorrono al solito mezzi pecuniari non indifferenti.

In altre circostanze l’Opera della Propagazione della Fede in vista delle benemerenze della Scuola nella propagazione della buona stampa in terra di missione elargì generosi sussidi. Faccio umile richiesta specie ora in cui qualche aiuto permetterebbe un impulso definitivo a quest’opera destinata a fare del gran bene.

Ed innalzo la mia povera supplica anche in favore delle Figlie di Maria A. che lavorano nella Prefettura, e che il povero Prefetto non può in alcun modo aiutare, non foss’altro a testimoniare la sua grande riconoscenza per il bene che vi fanno. Si accingono ad entrare in Tokyo per venire in aiuto alle opere feminili salesiane: attendono da me una buona spinta, che davvero non posso dare. Stendo la mano anche a nome della loro beata Madre Mazzarello all’Opera della Propagazione della Fede.

Il Signore rimeriti per quanto sarà possibile fare per tutte queste opere che attendono la pioggia della carità.

Unisco a parte qualche foto illustrante i massimi lavori dell’annata.



[Da copia presso ACS]










2372 / Propaganda Fide / 1939-10-9 /

/ 1939 Relazione annuale alla Santa Sede / 1939-10-96


a S. Em. Card. Fumasoni Biondi, Prefetto della Congregazione Propaganda Fide



PREFETTURA APOSTOLICA DI MIYAZAKI

Miyazaki, 9 ottobre 1939


DATI STATISTICI RELATIVI ALL’ATTUALE PREFETTURA APOSTOLICA DI MIYAZAKI


Le pratiche condotte dalla S. Congregazione di Propaganda per l’invio di missionari salesiani nella diocesi di Nagasaki (Giappone) ebbero felice esito con l’accettazione da parte della Congregazione salesiana, con lettera del Rettor Maggiore, Rev.mo Don Rinaldi, in data 27 Luglio 1923 al Segretario di Propaganda Fide, Mons. Marchetti. Trattative posteriori ebbero come esito l’assegnazione delle due province civili di Miyazaki e Oita come campo di lavoro.

Il primo gruppo di Missionari salesiani (6 sacerdoti, e 3 coadiutori) partì da Genova il 29/12/1925 ed arrivò in Giappone l’8 Febbraio 1926 e dopo breve sosta a Nagasaki per gli opportuni accordi col Vescovo diocesano, Mons. Combaz, si recò a Miyazaki per lo studio della lingua e per l’apprendimento pratico in posto della vita di apostolato. Per ordine poi del Vicario Capitolare Mons. Thiry si prese possesso delle residenze esistenti di Miyazaki il primo Febbraio 1927, di Oita l’8 marzo e di Nakatsu il 15 febbraio del medesimo anno.

Con breve apostolico del 16 Luglio 1927 eretta la diocesi di Fukuoka (per lo smembramento di quella di Nagasaki), comprendente le Prefetture civili di Fukuoka, Saga, Kumamoro e Miyazaki, Oita, passammo alle dipendenze di quella diocesi e di Mons. Thiry, senza alcun mutamento di confini per la parte affidata ai Salesiani.

Con lettera Apost. di S. S. Pio XI “Supremi Apostolatus” fu eretta la Missione SUI JURIS con il nome di Miyazaki, separandola dalla Diocesi di Fukuoka e comprendente le identiche province di Miyazaki e Oita in data 27 Marzo 1928, VII del Pontificato di Pio XI a firma Gasparri. (N. Prot. 1409/1928). Con decreto del 1° agosto 1928 N. Prot. 2631/1928 la S. Congregazione di Propaganda Fide nominava il Superiore della Missione Indipendente di Miyazaki nella persona del sac. Vincenzo Cimatti (decreto a firma del Card. Van Rossum – Arch. Marchetti S.).

Con lettera Apost. S. S. Pio XI “ad potiora dignitatis” la Missione fu poi eretta al grado di Prefettura Apostolica in data 28/1/1935 anno XIII del Pont. di Pio XI, ritenendo il medesimo nome di Miyazaki ed in medesimi confini (a firma del Card. Fumasoni-Biondi).

Alla stessa data 28/1/1935 Propaganda Fide emanava il decreto N. 363/1935 per la nomina del Prefetto Apostolico nella persona del Sac. Vincenzo Cimatti, sales.

L’unica proposta e osservazione è che qualora si volesse addivenire a una spartizione della Prefettura la divisione attuale per provincia è naturale e sarebbe assai proficua, dato che la provincia di Miyazaki, molto povera e lontana dai grandi centri potrebbe assai con profitto essere meglio lavorata, mentre quella di Oita più prosperosa, popolosa ed evoluta potrebbe essere meglio da sola lavorata. Anche storicamente assai più importante dal punto di vista ecclesiastico, perché sede del lavoro di apostolato del Saverio, delle prime opere dei PP. Gesuiti, e dove doveva essere anche la sede (Funai) del Vescovo, che però non poté arrivare.

La S. Sede, avendo in precedenza stabilito come centro della Missione e Prefettura Miyazaki, in quella zona si è sviluppato di più il lavoro; anche perché è in quella zona dov’è il maggior numero dei cristiani.

Quanto avvenne nell’isola nostra (Kyushu), sta a dimostrare che al più presto si potrà costituire alle dipendenze del Clero nativo anche questa zona; sarà tanto di guadagnato per la Chiesa e per la salute delle anime. Nel nostro modesto lavoro si è avuto sin dagli inizi questa mira – speriamo che quanto è nel cuore di tutti noi e della Chiesa possa divenire una consolante realtà.

Sac. Vincenzo Cimatti, salesiano

Prefetto Apostolico




6073 / 1940 Relazione annuale alla Santa Sede / 1940-7-24 /


a S. Em. Card. Fumasoni Biondi, Prefetto della Congregazione Propaganda Fide



Prefettura Apostolica di Miyazaki7


Miyazaki, 24 luglio 1940

Eminenza Reverendissima,


La data del 30 giugno che segna la fine dell’anno amministrativo missionario, mentre mi dà la soddisfazione di presentare a V. E. ed al Consiglio Generale la prescritta relazione annuale del modesto lavoro compiuto dai missionari, mi dà pure la possibilità di poter presentare i nostri più sentiti ringraziamenti per la carità generosa con cui anche in quest’anno si è pensato alla nostra povera Prefettura Apostolica nella distribuzione dei sussidi.

Sia ringraziato il Signore, l’E. V., il Consiglio Generale e gli ottimi benefattori. Le preghiere e l’offerta dei nostri sacrifici per Voi tutti e la promessa di volere continuare con maggior zelo nel lavoro dell’Apostolato è la ricompensa a noi possibile che vi offriamo di gran cuore.


Stato generale della missione


Continuano le condizioni speciali, create dal momento che si attraversa, sotto la pressione del fattore economico, dell’emigrazione alle fabbriche e ai centri di lavoro, della chiamata alle armi della gioventù, per cui gli animi sono preoccupati da tante altre cose che non permettono il netto rivolgersi allo studio della religione. Ad ogni modo seguiamo un piccolo aumento nel numero ed un rifiorimento nelle vocazioni indigene maschili e femminili che fa pensare con gioia all’avvenire.

La mobilitazione spirituale indetta dal Governo giapponese per far fronte alla situazione, ha dato modo ad un’intesa e comprensione più viva della Religione cattolica, riconosciuta elemento di forza unitiva spirituale di gran valore.

In missione tale intesa non potrebbe desiderarsi più cordiale ed attiva per parte delle Autorità di ogni grado e dal giornalismo.

Si cerca da noi tutti di tener conto di questo favorevole momento in cui ci è permesso di lavorare in unione di queste forze per la maggior gloria di Dio e per la salvezza di queste care anime.

Lo sviluppo che si cerca di dare in missione alle opere di carità e di assistenza sociale per la cura della gioventù e dei poveri, sollevano lusinghieri commenti, attirano simpatie ed aiuti di consigli e di mezzi.

I missionari, benché stanchi, godono discreta salute – dovetti concedere speciale riposo ad alcuni fratelli coadiutori. Mi sono proposto di aumentare il numero dei missionari con l’apertura di nuove residenze. Uno sbilancio speciale nel ritmo degli studi e della preparazione del personale mi viene dato dalla chiamata alle armi di 12 seminaristi e di 3 confratelli salesiani (un francese e due giapponesi).

Nelle visite frequenti che faccio trovo le cristianità ben affiatate e fervorose (eccetto una per la non buona condotta del catechista che fu allontanato).

Trovo pure qualche elemento infiacchito nella fede, ma sono tutti tenuti d’occhio e seguiti dalle cure dei pastori, cui devo tributare tutto il mio plauso e tutta la mia riconoscenza.


Avvenimenti notevoli dell’annata


  1. Coll’aiuto dei Superiori di Torino e dei benefattori si sta erigendo la casa della missione a Beppu, destinata anche ai missionari ammalati, tanto della Prefettura che dalle altre diocesi. La precedente era cadente e indecorosa.

  2. A Miyakonojo si è fatto un piccolo ingrandimento della Cappella rendendola più atta allo scopo.

  3. A Beppu si è benedetto il nuovo cimitero cristiano.

  4. Pure a Beppu le Figlie di Maria Ausiliatrice (Suore di Don Bosco) stanno costruendo l’edificio devoluto all’Opera della S. Infanzia e la Cappella, l’edificio primitivo era cadente.

  5. Nella medesima città la pia Unione della Carità ha costruito l’edificio per le consorelle e vicino alla Cappella sta costruendo la casa per il cappellano.

  6. La parrocchia e cristianità di Tano è affidata al Clero indigeno.

  7. Si continua l’opera della buona stampa, prestazioni per conferenze, concerti di propaganda specie nelle scuole, partecipazione a feste e ricorrenze indette dalle autorità a vantaggio dei soldati e delle loro famiglie.

  8. Partecipazione del Seminario a pubbliche manifestazioni civili e militari con la banda e a lavori di utilità pubblica (dissodamento di terreni incolti).

  9. Il missionario Don Marega continua i suoi studi sul Buddismo e studi storici sulle antiche cristianità di Oita con preziose scoperte di documenti ed individuazione di luoghi. I missionari si prestano pure secondo la loro capacità per composizioni e lavori di traduzione in aiuto alla buona stampa.

  10. In occasione della data 2600 della fondazione dell’Impero il sottoscritto compose per piano una suonata commemorativa che il 3 gennaio fu trasmessa per radio a tutto l’Impero suscitando unanimi consensi di competenti e dei giornali. I missionari Don Margiaria e Don Marega fecero pure vari discorsi di propaganda culturale per l’estero. Come pure il sottoscritto musicò l’opera “Hosokawa Grazia” che data con successo nei massimi teatri di Tokyo e Osaka servì di ottima propaganda cattolica.

  11. La Congregazione delle Suore della Carità giapponesi di Miyazaki apre una prima succursale a Tano, estendendo così man mano la sua attività di bene, si nota pure in essa una splendida fioritura di vocazioni.

  12. Ogni residenza si prestò per decorare [tutte insieme] le feste in occasione del 2600° che si tenevano localmente.

  13. Dietro l’impulso dato dal Rev.mo R. M. dei Salesiani per la Crociata catechistica, in ogni residenza con adunanze speciali, congressini, mostre catechistiche e gare e organizzazione dell’insegnamento si cercò di attuare l’utilissimo movimento.

  14. Le Figlie di Maria Ausiliatrice, lasciato l’Asilo d’infanzia di Miyazaki si trasportano a Tokyo, ove nei pressi della parrocchia di Mikawajima, affidata ai Salesiani, mentre gestiscono parte delle opere sociali delle medesima, stanno costruendo un nuovo asilo. È un’attività in meno per la Prefettura Apostolica di cui non si può non dolersi, si cercherà di fare in modo che non venga detrimento, sostituendola con altre forme appena sarà possibile.


Proposte


Pur rendendoci conto della situazione in cui si trova il mondo, oso insistere, secondo le possibilità del Consiglio, per uno speciale aiuto per l’erezione definitiva di alcune residenze che si rendono indispensabili (Nobeoka, Usuki) ed anche per la casa del Prefetto Apostolico, come pure per sovvenire alle necessità sentite assai fortemente nelle condizioni attuali, delle varie opere di beneficenza e assistenza sociale della Prefettura Apostolica.

È pure mio dovere informare l’E. V. ed il Consiglio generale di altre opere che se lavorano a bene dell’apostolato missionario in genere, lavoreranno però in particolare per la formazione del personale destinato alla Prefettura di Miyazaki. Intendo parlare cioè delle opere salesiane che sono alla mia dipendenza come Ispettore della provincia religiosa salesiana del Giappone. Per queste opere pure imploro l’autorevole protezione ed aiuto dell’E. V. e del Consiglio generale.

La scuola professionale di Tokyo ha ottenuto l’approvazione governativa di primo grado per le tre sezioni tipografia, sartoria e falegnameria. Quanti sacrifici pecuniari e quante sollecitudini abbiano costato ai Superiori di Torino e a noi le pratiche fatte, lo sa il Signore.

La tipografia Don Bosco ormai gode fama incondizionata di uno fra i massimi focolai della buona stampa, e lavorando per tutto il Giappone merita di essere segnalata alla considerazione dell’E. V. e del Consiglio Generale.

Il noviziato salesiano (7 novizi) e lo studentato filosofico e teologico del S. Cuore (25 allievi) rappresentano insieme al Seminario di Miyazaki le case di formazione dei futuri missionari della Prefettura Apostolica. Gli sforzi fatti dai Superiori salesiani per la formazione del personale giovane in posto sono rilevantissimi e vanno dando annualmente il loro frutto. Stendo con fiducia la mano e domando anche per loro aiuto o con speciale sussidio o almeno con elemosine di Sante Messe.

Si degni l’E. V. di accogliere questa mia povera relazione, che vuol esprimere una parte del lavoro visibile dei missionari. Il Signore solo sa e può valutare quanto costi al missionario la salute anche di un’anima sola; quante ansie, quanti dolori… e il più delle volte quanta indifferenza, freddezza, non corrispondenza dalla parte dell’anima che si vuol condurre a Dio…

Voglia l’E. V. benedire delle sue migliori benedizioni al lavoro dei miei cari missionari, fatto in terreno assai sterile, infruttuoso e martoriato di insoddisfazioni, preoccupazioni e di afflizioni; benedica i nostri cristiani e catecumeni ed in modo speciale i non cristiani.

Mi raccomando fortemente alla carità di preghiere e di aiuti dell’E. V. e del Consiglio generale, mentre col più profondo rispetto, prostrato al bacio della S. Porpora mi professo

dell’E. V. rev. ma


Umilissimo servo

Sac. Vincenzo Cimatti,

Prefetto Apos. di Miyazaki

e Ispettore sales. della Prov. del Giappone



[Da copia presso ACS]


6074 / 1949 Relazione annuale alla Santa Sede / 1949-7-15 /


a S. Em. Card. Fumasoni Biondi, Prefetto della Congregazione Propaganda Fide



Prefettura Apostolica di Miyazaki8

Ispettoria Salesiana S. Francesco Saverio


Tokyo, 15 luglio 1949

Eminenza Reverendissima,


Per mandato di S. E. Rev.ma Mons. Domenico Fukahori, Vescovo di Fukuoka e amministratore Apostolico della Prefettura Apostolica di Miyazaki, e nella mia qualità di Superiore Religioso dei Salesiani in Giappone, mi pregio inviare la prescritta ANNUALE RELAZIONE insieme al PROSPETTO dello stato della Prefettura dal 1/7/1948 al 30/6/1949.

Il lavoro dell’annata fu tutto imperniato sul problema della ricostruzione e riorganizzazione materiale e spirituale della Missione. Per la parte materiale va compiendosi lentamente (per insufficienza di mezzi proporzionati) il riattamento e la ricostruzione degli edifici deperiti o distrutti nel periodo della guerra; ma col lavoro sacrificato dei Missionari e dei Cristiani, coll’aiuto dell’Ec. mo Amministratore Apostolico e dei Superiori della Società salesiana si poté porre mano a nuove costruzioni (nuove residenze di Usuki, ampliamento di Oita, nuova chiesa di Takanabe, ecc.).

Le difficoltà dell’alimentazione (si è ancora in regime di tesseramento) la poca nutritività della medesima, il costo elevato delle derrate obbligano il Missionario a sottrarre ancora come in tempo di guerra un tempo assai prezioso all’Apostolato per far fronte alle necessità della vita.

La ricostruzione spirituale fu poggiata tutta su un forte impulso dell’Istruzione religiosa catechistica per tutti, ma specialmente per la gioventù, e anche coll’inizio di una scuola per la formazione di Catechisti (BEPPU). Si organizzarono pure le Associazioni giovanili di carità (Conferenze di S. Vincenzo de Paoli) e di azione cattolica con consolanti e tangibili risultati, quali per la prima volta la riunione di tutte le Associazioni Cattoliche della Prefettura, pubbliche questue e Conferenze.

È incredibile l’attività propagandistica protestante e più Comunista, e il guaio di questo povero popolo è proprio un supino indifferentismo e un’ignoranza sbalorditiva e incostanza di fronte a ogni problema religioso.

Grazie a Dio, anche nella nostra Prefettura fu consolante il risveglio prodotto dalle FESTE SAVERIANE, le quali saranno continuate nella nostra Prefettura anche nei prossimi anni 1950 e 1951, che oltre [a] ricordare la data centenaria della partenza del Santo dal Giappone, da questa antica zona di FUNAI (odierna Oita), dove il Saverio lavorò più intensamente, ricorre pure il 25° anno dell’entrata dei Salesiani in terra giapponese.

Essendo poi più che persuasi che le Opere sociali di beneficenza e di Carità sono la più bella apologia del Cattolicesimo in Missione e la più pratica confutazione del Comunismo, si cercò dai Missionari salesiani e dalle Congregazioni Religiose Ausiliarie di dare a queste opere maggior impulso.

L’orfanotrofio Don Bosco di Nakatsu, le istituzioni delle Figlie di Maria Ausiliatrice, delle Suore della Carità giapponesi, sono quelle che primeggiano incontestabilmente fra le similari delle due province e che meritarono elogi, onorificenze pubbliche e visite da parte di Autorità di ogni genere, fino alla più recente e ambitissima di S. M. l’Imperatore.

Data poi la natura del popolo giapponese che desideroso di istruzione, legge avidamente, si cercò di dare impulso alle librerie Cattoliche. Una buona metà delle Residenze ne sono già fornite, e nella prossima annata lo saranno tutte.

Come pure, unitamente al forte impulso dato a Conferenze pubbliche per ogni ceto di persone e nei più disparati luoghi di riunione, si sono iniziati presso le Parrocchie o istituzioni foglietti periodici che portano ai Cristiani, ai pagani, nelle scuole, nelle fabbriche, negli ospedali, nelle prigioni, ecc. la buona novella di Gesù.

Tutti i nostri ricoverati e centinaia di famiglie pagane vogliono poi che l’E. V. si faccia interprete dei loro più alti sensi di riconoscenza per quanto la paterna carità del Santo Padre ha loro elargito in varie circostanze, e così pure intendono ringraziare tante benefiche istituzioni che cooperarono a rendere meno gravoso il loro sostentamento. Per tutti preghiere e promesse di massima corrispondenza ai benefici ricevuti.

I Superiori Maggiori nostri poi, profondamente compresi della gravità eccezionale del momento, fanno ogni sforzo per rinsanguare con personale adatto e numeroso il lavoro, che va sempre più estendendosi, ma che bisogna fare in profondità; mentre da parte loro i missionari fanno del loro meglio per riempire i dolorosi vuoti con buone vocazioni indigene.

Ed ora, mentre a nome di tutti i Missionari, delle Istituzioni Religiose che li coadiuvano, e di tutti i nostri ricoverati, ringrazio l’ Eminenza Vostra Reverendissima, S. E. il Segretario Generale, tutti i membri del Consiglio Superiore e i benefattori dell’Opera della propagazione della Fede per i benefici a noi finora elargiti, imploro per i miei poveri missionari un generoso sussidio annuale che valga ad assicurare loro il conveniente quotidiano alimento ed anche (e me lo richiedono con vera accorata insistenza) il necessario per poter fronteggiare adeguatamente colla buona stampa la marea di fango che tenta [di] inondare il nostro caro Giappone.

Pur essendo compito di altri Eccellentissimi Ordinari, oso raccomandare alla carità del Consiglio Superiore della Propagazione della Fede anche i confratelli Salesiani da me dipendenti, che lavorano in altri campi di apostolato con sei istituzioni in Tokyo, tutte a carico della Società salesiana, con due nella diocesi di Yokohama, e una in quella di Osaka.

Coi sensi della più viva graditudine, prostrato al bacio della Sacra Porpora, implorando per i miei e per me l’Apostolica benedizione, godo professarmi dell’Eminenza Vostra Reverendissima


Umile servo

Sac. Vincenzo Cimatti, S. D. B.

Ispettore provin. salesiano, e

Vicario delegato della Pref. Apos. di Miyazaki





1 Mons. Cimatti ogni anno mandava la stabilita Relazione a Propaganda Fide circa la situazione della missione. In base a questa riceveva i sussidi necessari per lo sviluppo della medesima. La missione che comprendeva le prefetture di Miyazaki e Oita, all’inizio dipendeva dalla diocesi di Nagasaki. Nel 1928 diventò “Missione indipendente”, e nel 1935 “Prefettura Apostolica” con Don Cimatti “Prefetto Apostolico” col titolo di Monsignore. Nell’ottobre 1940 dovette dare le dimissioni per ordine del governo, e la missione passò al clero indigeno, con Mons. Ideguchi Amministratore Apostolico. Dopo la guerra, nel dicembre 1946 fu nominato Amministratore Ap. Mons. Fukahori, Vescovo di Fukuoka. Don Cimatti scrisse le Relazionii fino al 1940, e poi anche quella del 1949 a nome del nuovo Amministratore Ap.. Le Relazioni alla Santa Sede, che hanno carattere ufficiale e che qui riportiamo a parte dalle lettere, sono importanti per conoscere la storia e lo sviluppo delle missioni salesiane in Giappone. Oltre a queste, ogni anno ci sono le Relazioni al Rettor Maggiore, che vengono riportate insieme alle lettere. Della prima relazione mandò manoscritte due copie ai Sup. Maggiori che provvidero a farla dattilografare e così mandarla a Propaganda Fide.

2 A questa lettera segue nel corpus Crevacore un'appendice che non si ritiene utile riportare; l'allegato ampliava e approfondiva talune tematiche espresse nella presente lettera come: i lavori speciali eseguiti nelle Missioni, le necessità più urgenti da risolvere, le difficoltà più ricorrenti e i progetti e proposte futuri.

3 A questa Relazione era unita una carta geografica dell’Isola del Kyushu con segnate a colori le due prefetture di Miyazaki e di Oita

1 Invece di Tokyo bisogna certamente leggere Nagasaki.

2 A questa Relazione era unita la carta geografica ingrandita delle due prefetture di Miyazaki e di Oita. Il 1929 fu l’anno della beatificazione di Don Bosco a cui participò anche Don Cimatti che a Roma fece visita al Cardinale.

3 Da tenere presente che nel 1929 era incominciata la grande crisi economica mondiale e Don Cimatti era tornato in Giappone col primo gruppo di chierici che doveva mantenere insieme con le Suore di Maria A. appena arrivate.

4 Era appena nata l’editrice Don Bosco e lo studentato dei chierici si era spostato a Takanabe, vicino a Miyazaki. In quell’anno a Miyazaki ci fu una grande processione Eukaristica per le vie della città.

1 In ques’anno i Salesiani entrarono a Tokyo dove fu loro affidata la chiesa di Mikawajima in una zona poverissima.

1 Questa Relazione si trova anche tra le lettere di Don Cimatti sotto il numero 1283.

2 Anno della canonizzazione di Don Bosco. A Tokyo si apre la scuola professionale.

3 La missione viene elevata al grado di Prefettura Apostolica. Don Cimatti diventa Monsignore!! A Tokyo comincia il Seminario salesiano e il Noviziato: i primi novizi giapponesi.

4 Nasce la nuova Congregazione indigena della Caritas di Miyazaki., fondata da Don Cimatti insieme a Don Cavoli.

5 Don Cimatti ritorna in Italia per il Capitolo Generale. Fa visita a Propaganda Fide.

6 Questa Relazione si trova anche tra le lettere di Don Cimatti sotto il numero 2372.

7 Il governo giapponese ordina che i responsabili della Chiesa devono essere tutti giapponesi. Don Cimatti è il primo a dare le dimissioni. Gli resta solo il titolo di Monsignore! Durante la guerra avrà molto da soffrire dal suo successore. Lascia il Kyushu e si trasporta a Tokyo.

8 Don Cimatti pur non essendo il responsabile, scrive la prima Relazione annuale del dopoguerra a nome dell’Amministratore Apostolico Mons. Fukahori, Vescovo di Fukuoka. Dal 1950, i Salesiani si ritirano dalla prefettura di Miyazaki affidata ai Padri Saveriani, e tengono solo la prefettura di Oita.