Cimatti|Berruti Pietro|1940-10-9

2590 / Berruti Pietro / 1940-10-9 /




Miyazaki, 9 ottobre 1940


Amatissimo Sig. Don Berruti,

Non pensi male se da tempo non scrivo: è sempre presente in fractione panis e specie quando sono negli imbrogli in cui avrei bisogno di consiglio. Preghi per me, e mi perdonino i Superiori. Dirò col santo mio Don Piscetta: “Invecchio e rimbecillisco”.

Già informai nelle linee generali il Sig. Don Ricaldone; scrivo oggi al Sig. Don Ziggiotti per questioni scolastiche, ed anche a Lei, per l’informazione generale e al Sig. Don Giraudi.

Situazione generale oscura – nuvoloni preannuncianti – è difficile prevedere – cicloni o simili. Si cammina più che mai sui rasoi. Il nuovo regime viene organizzando il Giappone, ed è difficile prevedere le conseguenze. Per la parte che può interessare specialmente Lei, come conseguenza pratica di pensieri, tante volte espressi e non ignoti ai Superiori:


  1. Nos autem oportet minui, illos (Japonenses) autem crescere. E se ci lasciano bisogna lavorare in seconda, terza linea (e per questo niente di male);

  2. Gli aiuti materiali dall’estero sono un’onta per la nazione, su questo anche è basata l’eliminazione straniera.


POSTI QUESTI PRINCIPI:


  1. Urge aver personale giapponese – e prepararlo bene e più in fretta che si può.

  2. Date specialmente le condizioni mondiali, è forse prudente quest’anno sospendere l’invio (certo potesse venire Don Leder…) di personale. Al momento questo solo; se la pressione forte obbligasse ad un ritiro di personale,

  3. Bisogna che i Superiori determinino per il personale in formazione, specialmente quid agendum.


Non pensi ad un cataclisma, ma preveda perché potrebbe avvenire.

Ho domandato al Signor Don Ricaldone (e invio al Sig. Don Ziggiotti dati) dispense, si necessariae sint, per i nostri giapponesi e per altri, per accelerare al possibile la formazione e giungere allo scopo. Attendo direttive. Se mi si propone dai Superiori Ecclesiastici la rinuncia per dar luogo alla nomina di un Prefetto Apostolico giapponese, penso che i Superiori non abbiano difficoltà.

Per me è da anni che son disposto a farla. Ah! Se i Superiori mi avessero esaudito!

Al momento non c’è che pregare e fortemente pregare per parare colpi: ma anche agire e la mia povera testa nello svolgimento affrettato di queste novità non sa trovare altro da proporre; mi si consigli e aiuti.

E preghi e faccia pregare specie per il

Suo aff.mo

Don V. Cimatti


P.S. - Non voglio essere profeta di malaugurio, ma insista, insista, insista nelle missioni, specie orientali: clero indigeno, clero indigeno… Il movimento autonomo di questi popoli è più forte e più vicino di quel che si pensi anche dai missionari…