Cimatti|Dalkmann Giovanni/1956-4-18

4580 / Dalkmann Giovanni / 1956-4-18 /


a Don Giovanni Dalkmann, Ispettore dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Chofu, 18 aprile [1956]

Rev.mo e cariss.mo D. Giovanni,


l. - Ho finito per dimenticare il mio rendiconto mensile, pur avendo avuto l’occasione di averti avvicinato.

Cose speciali non ho da dirti. Dopo gli esercizi cerco di ricordare i propositi (il solito mio lavorìo povero di attenzione col Signore): qualche buon effetto… Deo gratias. Le feste hanno scombussolato l’orario solito… ma dopo domani ricominciando, spero che un po’ di risurrezione nel lavoro spirituale intimo e più diligente nei doveri ci sarà. Prega per la mia povera anima.

Per il resto mi pare tutto regolare per me e per gli altri. Tu sai le mie difficoltà… Cerco di abbandonarmi di più al Signore in animo contrito et humiliato, e cerco di pregare, supplendo le mie non poche deficienze. Cercherò di fare quel che posso…

2. - In una delle nostre adunanze (in occasione degli orari…) (non ho ancora potuto finire quella benedetta ratio) si insisteva di domandare il permesso di stabilire come data fissa per le ordinazioni l’8 marzo. Si diceva che la Crocetta ha ottenuto la data fissa, ecc. Per me non so a chi domandare. Mi pare che tu forse puoi o devi, se credi, fare la cosa. Ad ogni modo… dimmi quale è il tuo pensiero.

3. - Al solito Chofu (che di tanto in tanto offre o domanda preghiere alle case) in occasione del prossimo mese dell’Ausiliatrice offre preghiere e sacrifici (oltre quello che hai così bene consigliato nella passata circolare) per i nostri cari missionari e loro apostolato. E questo è inteso anche per te, secondo le tue intenzioni e per il bene della nostra Ispettoria. E che la Mamma nostra ci benedica davvero in materialibus et in spiritualibus.

4. - Già l’anno scorso, per richiamare l’osservanza (dove si può) dell’art. 9 delle nostre Costituzioni, feci un po’ di propaganda fra i chierici (per insegnare la cosa). Chissà se hai in ufficio le pagelle ad hoc, e ne domanderei un buon numero – o se non ci sono non so se ne potessero far stampare per darne alle case. Non ho però chiaro se l’iscrizione possa essere della singola persona o famiglia – o se deve essere inscritta nella Chiesa o Cappella eretta canonicamente in unione all’Arcic. di Torino. Ricordo che nei primi anni avevo ricevuto i diplomi di erezione nelle poche case. Vedi un po'.

5. - Per le facoltà (domandavi ieri l’elenco delle facoltà che ho), cessato dall’ufficio di Prefetto Apostolico, dalla parola del Delegato e di Mons. Doi ho sempre pensato che, la dignità di onore cessata, non fossero tolte queste facoltà (di benedizioni di cose sacre).

Poi quando finì il mandato di Ispettore, da semplice soldato, non ebbi occasione di benedire cose riservate (mi pare) – poi come direttore continuai sempre a pensare come prima (non dando tanto peso, per ignoranza, a queste benedizioni riservate o no – o pensando che come Salesiani avessimo tutte le facoltà). Domandai poi alla Internuziatura e anche al nostro D. Pugliese se il titolo d’onore portasse qualche facoltà spirituale, ecc.: zero, è un nome. Conclusione: quindi non ho che le facoltà della diocesi, e quelle della Congregaz. (ad super. domorum usum): queste reali e alla mano.

E non mi rimane altro che scacciare il pensiero o la persuasione delle facoltà passate – studiare questa parte del mio ministero usata con ignoranza o negligenza – ed usarla come si conviene; e domandare perdono ai Superiori e specialmente al Signore di questa mancanza. E comincio a domandarlo a te. Arrepta occasione ne parlerò all’Arcivescovo.

Come vedi quante deficienze anche in questa parte da correggere! Mi pare di non avere altro al momento. Preghiamo ad invicem.

Tuo

Don Vincenzo Cimatti, sales.