Cimatti|Dalkmann Giovanni|1961-3-6

5537 / Dalkmann Giovanni / 1961-3-6 /


a Don Giovanni Dalkmann, Ispettore dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Chofu, 6 marzo 1961

Mio caro Ispettore,


Ieri sera in casa grave mancanza contro la carità!1

II Signore è stato gravemente offeso ieri sera. È per me il massimo dolore! Oggi passo la giornata in preghiera e sacrificio di riparazione. Penso che D. Crevacore ti metterà al corrente della questione.

Quella povera anima del ch. O… scatto di ira contro il ch. T. – fortunatamente non in pubblico. D’accordo coi superiori abbiamo inviato il chierico a Mikawajima (non era conveniente tenerlo in casa). Non mi fu possibile ieri sera che dargli una spinta e buttarlo nel cuore del Signore per l’aiuto della Madonna. Spero che si sia messo in grazia di Dio! questo il punto importante. Ieri sera non era possibile fare altro…

Mi giunge ora D. Crevacore… e che ti condurrà il povero O… quid faciendum?

Non so che disposizione d’animo abbia… Dall’ultima volta che parlò con te (prima di fare la domanda ai voti) mi pareva che si fosse messo bene e facesse con molto impegno il mese di San Giuseppe… lo aspettavo per il rendiconto mensile in questi giorni.

Lo affido alla tua carità – e il Signore lo aiuti – e ti aiuti a prendere per il suo e per il bene della Congregazione le decisioni opportune.

Pare che al momento non sia conveniente certo il suo ritorno a Chofu.

Preghiamo.


Don Vincenzo Cimatti



1 In realtà si trattò di un chierico che mancò gravemente contro la carità… Tanto che fu dimesso su due piedi. Mons. Cimatti prima della partenza – mentre gli altri superiori parlavano sulle decisioni da prendersi – chiamatolo in ufficio lo fece riflettere e gli fece dire: “Evviva la Madonna!”; dopo di questo il chierico si mise a piangere… Poi fu condotto via.