Cimatti|Crevacore Alfonso

5879 / Crevacore Alfonso / 1963-2-3 /


a Don Alfonso Crevacore, suo Direttore a Chofu



Chofu, 3 febbraio 1963

Mio caro e buon Direttore,

Accetta il mio piccolo rendiconto mensile. Ho finito regolarmente le pratiche prescritte per l’esercizio di b. m. Mi pare sia riuscito bene, anche per la felice circostanza delle feste dei nostri Patroni. Deo gratias! Ho scelto come protettore del mese: Maria Immacolata (Lourdes).

Anche il mese è passato benino – con miglior raccoglimento, trovai un bel mezzo dalle varie intenzioni che ci venivi suggerendo nelle buone notti e fioretti. Mi pare di constatare che un bel passetto in avanti nel bene ci fu. La festa dei nostri Santi mi procurò un rafforzo di volontà e più intenso desiderio di migliorare… e quanta via però c’è ancora da percorrere per concretare qualche cosa di sodo… Aiutami colla preghiera e con quanto ti sembra utile per la mia anima… mi trovo così povero in tutto… Ah! l’esame finale!…

Per la materia di rendiconto:

Sanità: non constato cose speciali fuori del normale.

Studio e lavoro. I doveri affidatimi in quest’anno al riguardo, cerco di completarli e finirli per il prossimo mese di marzo in occasione degli esercizi spirituali, cui devo partecipare.

Pietà. Continuo il mio piccolo lavoro spirituale per migliorare tutte le pratiche di pietà nell’attenzione, nel raccoglimento e contegno, ecc. Ho tempo per farle tutte.

Regole e Ss. Voti: tutto regolare. Ho potuto seguire regolarmente la vita comune.

Piccoli lavori: D. Del Col mi ha dato una poesiola per bambini da musicare.

D. Liviabella mi ha dato un piccolo album delle foto in occasione del Commendatorato.1 Le metto nelle foto per la Cronaca (Archivio della casa) e nell’archivio della casa metterò anche le eventuali foto ricevute con lettera extra – a me non sono utili, né ho collezioni. Inviato un po’ di francobolli a qualche benefattore che li richiedeva.

Osservazioni generali. Anche in questo mese non trovo cose speciali in relazione all’andamento della casa e dei confratelli.

Per le Figlie di Maria A. di casa Mamma Margherita c’era la consuetudine che in occasioni speciali (tridui, commemorazioni, novene, ecc.) si dava la benedizione dopo la S. Messa. La Rev. Direttrice mi diceva che le Superiore (di Torino o di Tokyo?) avevano suggerito di domandare che la S. Benedizione fosse data in altri tempi (per 1oro sarebbe comodo o utile verso le 4 - 4,30 pomerid. o ad ora più comoda ai salesiani): al momento aderii. Liturgicamente certo è meglio così, ma… Certo che esse non fanno questione che sia necessaria per loro… quando non si può si lascia… è un piccolo impegno di più per chi è incaricato della cura delle loro anime… ma è un bene per loro. Oremus ad invicem.


Tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.






1 Il 29 gennaio in una familiare cerimonia con la partecipazione di molti confratelli, Suore, amici, l’Ambasciatore d’Italia S.E. Maurilio Coppini gli conferì la decorazione di “Commendatore della Repubblica Italiana”. In quell’occasione Don Cimatti gli chiese: “Eccellenza, anni fa mi hanno fatto Cavaliere e adesso mi fanno Commendatore. Mi dica lei, che differenza c’è tra le due?” Preso all’improvviso, l’Ambasciatore gli rispose: “Veda, Don Cimatti, il Cavaliera va a cavallo, e il Commendatore va...in macchina!” E si misero a ridere tutti e due.