Cimatti|Ricaldone Pietro / 1931-8-20

796 /Ricaldone Pietro / 1931-8-20 /


a Don Pietro Ricaldone, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani



Dal Mar Cinese, 20 agosto 1931

Amatissimo Sig. Don Ricaldone,

Sono in rotta per la Cina per gli esercizi spirituali dei confratelli.

Noi coll’aiuto di Don Frigo (che fece molto bene) li abbiamo terminati prima dell’Assunta. Due mute: a Oita e Kagoshima presso i buoni frati francescani che misero a disposizione la loro casa nuova. Così ci si potè stare tutti. Non ebbi fino alla partenza notizie da Torino. Invoco e supplico i superiori che ci aiutino con tutti i mezzi e per il personale e per qualche sussidio che sono in “magnis necessitatibus”.

Confido nella Provvidenza, ma devo pur aggrapparmi a tutti. I Superiori risposero ufficialmente, ma (scusi!) poco chiaramente per Tokyo o meglio non so se devo comunicare tale risposta all’Arcivescovo. Quindi credetti mio dovere controrispondere a mezzo di Don Gusmano, avendo da lui ricevuto la lettera che ritengo ufficiale.

Tutta la questione sta nel sapere se i superiori sono disposti ad aiutarci col personale e coi mezzi. Noi abbiamo tutta la buona volontà di lavorare. Mi mandino dei preti e personale da formare e anche mezzi, ché col niente si fa niente.

È quello per cui supplico. Ma a quest’ora certo i Superiori avranno provveduto.

I confratelli bene. Attendo fiducioso. Con vero affetto:

Dev.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.