Cimatti|Ricaldone Pietro / 1926-10-1

196 /Ricaldone Pietro / 1926-10-1 /


a Don Pietro Ricaldone, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani

Amatissimo Sig. Don Ricaldone,


Per le notizie generali leggerà certo la lettera mensile che invio al Sig. Don Rinaldi. Notizie particolari per il dicastero:


      1. Notizie materiali e spirituali dei singoli confratelli ottime. Siamo in pieno noviziato, e, salvo il sottoscritto – che è il guastamestieri – tutti potrebbero essere ammessi ai voti con votazione unanime.

      2. Parlo al Sig. Don Rinaldi della nostra situazione: per ora studiamo, studiamo, studiamo la lingua difficile difficile difficile. Profitto c’è: credo che avremmo bisogno di parlare parlare parlare (oltreché studiare, e molto), ma questo non si può in pratica ottenere finché saremo nelle condizioni attuali, pur essendo persuasi che per ora da soli non possiamo far tutto. Il bello è che siamo sotto tutela, ma da oltre un mese (ormai due) siamo soli; la morte del Vescovo di Nagasaki porterà le cose in lungo e le decisioni non so quando verranno. A me quello che premerebbe è sapere sia pure così in genere, quanto durerà questa condizione di cose. Ma che vuole? Dicono che in Oriente non bisogna aver fretta… E così sia.

      3. La nostra questione finanziaria. Ho pregato Don Piacenza che mi desse una ripassata ai conti per vedere se siamo ancora in acque discrete. Non saprei se sia meglio seguire questo sistema o se per svincolarci poco a poco anche da questo legame, fare da noi. Mi spiego: il nostro deposito è a Nagasaki e quindi si sa da questa brava gente delle favolose ricchezze nostre. Domani che arrivano altre somme, ecc. ecc. Lei dall’Italia può studiare meglio la questione: noi avremmo bisogno che i soldi ci arrivassero in Yen, per non dovere far tanti cambi. Ad es. per qualche cosa che mi arrivò dall’America (pochi dollari), pervennero all’ufficio postale di Miyazaki, attraverso la Banca di Tokyo…

Non so come abbiano fatto, ma vennero così e conosciuta l’identità mi furono subito dati in corrispondenti Yen.

In Giappone gli uffici di cambio sono solo nei porti aperti. Studi la questione e veda.

Non credo per ora urgente l’invio di aiuti, perché in caso disperato, spererei che per ovviare ai bisogni urgentissimi, Shanghai mi aiuterebbe (cosi siamo intesi con Don Garelli) e poi e poi… c’è Lui e se Gesù facesse il sordo, che colpa ne abbiamo noi? È sempre quello che gli dico se Lui vuole che siamo in queste condizioni di equilibrio instabile, che colpa ne abbiamo noi? Ipse fecit nos et non ipsi nos! Questa è la mia povera filosofia, su questo punto. Ricorda la famosa questione che in parte proposi del terreno?…

      1. Ho visitato la scuola industriale di Miyazaki (corrisponde su per giù alle nostre professionali) – il tipo è secondo il programma inviato, vi sono in vari luoghi tipi specializzati: questa è per il legno, disegno, coloratura. Disegno: gli allievi avevano dei modelli di case giapponesi e mi pare… che materialmente ritraessero quanto avevano davanti; in altro corso un po’ di acquerello semplice però come i disegni giapponesi. Lavorazione del legno: banchi di lavoro e strumenti un po’ modesti (il giapponese in molte cose fa il contrario di noi, ad es. tira la pialla…). Risultati: piccoli tavolinetti, scansiette, robe minuscole.

Coloratura: laccamenti (in cui i giapponesi hanno procedimenti speciali che non conosco) di cabarè, cassette, ecc. All’entrata della scuola in due armadi, in corridoio oscuro, esposizione di lavori della scuola (anche panieri, borse di bambù, ma che non vidi lavorare). Sala per scherma e lotta (di cui sono ghiotti). Materiale scolastico primitivo e semplice (fisica e chimica). La ginnastica è in mano dei militari.


Corso biennale (a Tokyo vi è la scuola professionale di 5 anni cui si accede dalle elementari) a cui si accede con esami da chi proviene almeno dal primo corso medio (come ho veduto sul programma di Oita).

Eccole le notizie speciali di questo mese. Spero presto inviarle l’annuario per l’anno 1926 che le darà ottime notizie sul Giappone.

Mi pare di non aver altro. Dio ci protegga, ci aiuti a vincere la difficoltà massima per ora della lingua; al resto non penso. La ricordiamo sempre con affetto nella parola e nella preghiera. Tutto regolare. Preghi preghi preghi per noi e ricordi che l’apostolato in Giappone per lingua e… tutto il resto è difficile difficile difficile, ma che Dio è onnipotente e che Maria A. e Don Bosco procureranno la gloria e il regno di Dio anche in questo paese, creda, il più caratteristico, il più bello, il più rubacuori del mondo, e… e il più bisognoso. Legga la preghiera di S. Francesco Saverio per la conversione dei pagani: è la storia del Giappone. L’abbraccio di cuore,


Tutto per tutti, suo


don Vincenzo Cimatti, sales.