Cimatti|Bovio Felice|1954-2-26

4270 / Bovio Felice / 1954-2-26 /


a Don Felice Bovio, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 26 febbraio 1954

Carissimo,


non puoi credere la gioia di tutti nel ricevere le tue lettere. Andai stamane da P. Anouihl e volle leggermi quanto gli hai scritto. Era fuori di sé dalla gioia.

Grazie delle tue notizie, che spero presto non saranno più per lettera ma os ad os, cor ad cor: preghiamo tutti anche per questo.

Come già prima, ti ritorno a ringraziare per tutto quello che hai fatto colle varie commissioni affidate e delle spiegazioni date, del disturbo della trascrizione della lettera del caro D. Lasagna. Avendo occasione di vederlo digli pure che lo ricordo sempre e prego per quella sua intenzione (sempre più bene e meno male). Scrivo poi i ringraziamenti a quelle persone di cui mi accenni (Don Chiarpotto, D. Amerio, la sig.ra Manette, D. Broccardo) per la loro carità.

Assicura pure le brave Figlie di Maria A. specie le ammalate, della nostra unione di preghiere con loro.

Per il bravo Prof. Acquarone se tu potessi dirmi i suoi desideri per la seta, potrei provvedere per la venuta di D. Acerbi, D. Martelli dopo Pasqua: o in altra forma che tu creda meglio.

Per la statua di Maria Aus. scrissi a D. Lecchi e a Scrazzolo, vedremo. Quanto alla lettera all’Ispettore l’ho trovata bella! con naturalezza scritta e non mi pare che il nostro D. Tassinari abbia in animo di stoppare il tuo ritorno, anzi penso il contrario. Per me in queste occasioni non so consigliare né so fare altro che pregare perchè si realizzi a pieno la volontà del Signore. Niente vieta che tu possa domandare ai superiori ed esprimere il tuo desiderio. Bravo, caro D. Felice, prega per noi, e sii sicuro del contraccambio.

Per robe mineralogiche e fossili non sono necessari campioni vistosi, ma caratteristici: preparerò pel prossimo aprile per D. Broccardo. L’eterno impaziente deve mettersi a regime (bisogna diminuisca di una ventina di kili) credi che riuscirà? Mah! Prego.

In una prossima ti dirò una mia povera idea di propaganda. Ed ora mio D. Felice, un bacione, un abbraccio e la più bella benedizione.


Tuo

Don Vincenzo Cimatti, sales.