Cimatti|Liviabella Leone|1949-4-10

3739 / Liviabella Leone / 1949-4-10 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



[10 aprile 1949]

Carissimo,


Come vedi ti invio il nostro bravo Don Acerbi, affinché lo avvii alle vie dell’apostolato incaricandolo di quello che credi utile per Lui e per la Missione. Sano (è un po’ duro d’orecchio da una parte, ma sente), buono in omnibus, non parla bene, ma sa l’inglese… Abile pollaiolo e agricolo. Non ha ancora l’esame di confessione, ma è autorizzato a confessare e predicare. Altre notizie le darà il direttore. Ha sorelle e parenti fra le Figlie di Maria A. Penso però di prenderti uno degli altri due, penso Don Martelli: ma tu e lui riceverete ordini, attendo risposte.

Per l’aiuto del centro, bisogna che mi dia in mano il preventivo, almeno generale da far vedere ai colleghi, e interessarli. Non si potrà far molto perché c’è tanta carne in pentola… che è una faccenda. Entro il mese c’è da tirar fuori 4 – [forse 4 milioni]: è in costruzione Meguro, per fortuna la Scuola [Ikuei] non domanda troppo – urge per Miyazaki… Anche là…

Ad ogni modo se il Signore vuole le opere, dà certo i mezzi. Dunque fa così… E spero, anzi sono certo, che Don Bovio si muoverà.

Se riuscissi ad aprire il cuore di Don Margiaria (anche a prestito) penso che…

Non ti ho informato di alcuni cambi di personale, dovuti fare per mettere a posto questi nuovi preti – e causati anche dalla partenza di Don De Kruyf e per aiutare lo studentato.

Novità speciali non ne ho. Le pratiche americane per la chiesa tua finora nulla, ma spero che la Procura di New York farà (è la prima domanda che riceve, e voglio sperare si farà onore) – se no non c’è che da scrivere a Torino: “in che modo ci aiutino le Procure”.

E prega per me. Ora il massimo mio lavoro, oltre l’Ispettoria, è prepararmi ad una buona morte, cui vado certo avvicinandomi più di voi che siete più giovani.

E prega per me.

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.