Cimatti|Rinaldi Filippo|1929-2-10

433 /Rinaldi Filippo / 1929-2-10 /


a Don Filippo Rinaldi, Rettor Maggiore dei salesiani

Miyazaki, 10 febbraio 1929

Amatissimo Padre,


Mentre attendo il treno (mi trovo a Takanabe dove sono venuto a dir Messa a questa piccola cristianità) approfitto per passar un po’ di tempo con Lei.

Per necessità di cose sono nell’identica posizione in cui San Francesco Saverio scriveva a Sant’Ignazio, ma purtroppo quanto lontano dalla santità dell’Apostolo.

Salute mia ottima – le altre cose per nulla cambiate. Continuo desiderio di miglioramento purtroppo poco attuato. Ho bisogno di tante virtù che vedo chiarissime… almeno preghi per me.

Per i voti, Ss. regole nulla di speciale. Il cuore che si attacca alle anime vorrebbe anche attaccarsi al corpo, da ciò in qualche momento lotta interna.

Nei doveri dei miei uffici posso certo zelare di più e di meglio il bene delle anime… ma è anche colpa dei superiori se non ci riesco, essendo preoccupato in troppe cose materiali.

Se si ha da pensare alle preoccupazioni della vita materiale purtroppo troppe cose passano in seconda linea necessariamente.

Meno male che fanno gli altri… ma venire in missione per queste cose è davvero spoetizzante. Lei mi dirà: “E i Superiori non fanno altrettanto per la Congregazione?”. E don Cimatti ripete: “Loro lo sanno fare. Egli non lo sa fare”.

Don Cavoli va migliorando e lavora apostolicamente – l’importante è che non si accumulino umori e lasciar fare dove non c’è di mezzo la regola.

Guaschino nulla di speciale – poco ordinato non arriva a tutto.

Don Tanguy benino in salute, niente di nuovo.

Margiaria benino in salute – è ancora giovane e un po’ chiodino – ma lavora. Avrei pensato di metterlo a Miyazaki in mia assenza come aiuto a Don Cavoli – spero farà bene e ne ricaverà bene per l’anima.

Maccario bene in tutto, va addestrandosi alla cucina.

Don Escursell e Don Lucioni bene – hanno già finito il 1° libro di giapponese.

Don Piacenza mal di gamba (trombosi) ora va un po’ meglio e speriamo non abbia conseguenze.

Don Liviabella benino in tutto.

Merlino un po’ raffreddato.

Il lavoro salesiano per essere buoni figli di Don Bosco mi pare ci sia in tutti. Il lavoro apostolico si va moltiplicando ed è naturale che se ci fossero più mezzi si farebbe di più. Ma Deus videt le difficoltà in cui ci dibattiamo e ci verrà in aiuto e Lei voglia aiutarci.

Attendo aiuti per non lasciare i confratelli in ansia nell’assenza – attendo gli aiuti promessi per la chiesa di Tano e per la compra terreno Noviziato, per comprare il biglietto per venire, se no non posso muovermi.

Se l’aiuto viene per metà marzo posso partire alla fine – se no partirò in Aprile, ma difficilmente arriverò in maggio come Lei mi ha ordinato.

E preghi per me. La vita di missione mi ha fatto capire tante cose di me. Deo gratias! Anche se non dovessi più tornare… quanto bene ne è venuto per l’anima Dio solo lo sa… proprio come quando da Valsalice fui sbalzato all’Oratorio S. Luigi; gli anni più belli della mia povera povera vita salesiana.

Preghi per me e se al Signore piacerà ci possiamo rivedere et os ad os loquemur.

Mi benedica e mi creda

Dev.mo

D. V. Cimatti