Cimatti|Marella Paolo / 1939-12-19

2400 / Marella Paolo / 1939-12-19 /

Miyazaki, 19 dicembre 1939


Eccellenza Reverendissima,

Mentre accuso ricevuta delle ultime magnifiche comunicazioni (non trovo altro aggettivo, e vorrei avere tanta forza per poterlo innestare nel sangue, nelle idee e nelle opere di ognuno dei miei collaboratori, e rafforzarlo sempre più in me… Ma ormai non ho più [la] forza di assimilazione…), contraccambio anche a nome di tutti auguri e preghiere, formulando gli auguri che V. E. desidera per noi tutti.

Confesso la mia ignoranza sul Oo Kirisuto1 e se il suo bravo segretario mi potesse dare indicazioni sul dove posso trovarne copie… Ed anche se V. E. avesse ancora varie copie della lettera indirizzata a P. Hildebrand…

Come forse V. E. conosce, il nostro confratello Don Marega sta lavorando attivamente sul Buddismo; potessi metterlo a Tokyo, potrebbe attendervi più attivamente, anche perché potrebbe aver direttive per condurre a bene questa attività. Chissà se all’Università Cattolica o al Gran Seminario? Penso che sarebbe un bene per lui, un onore per la nostra Congregazione, ecc. Ma non saprei che via scegliere per la riuscita… e se convenga tentare… o per l’Università buddista, ma come religioso bisognerebbe fosse località ove sia la casa religiosa… Il pensiero di V. E. potrà suggerirmi direttive, possibilità, ecc.

E scusi le continue noie di questo povero uomo, ma si assicuri pure dell’affetto incondizionato di noi tutti verso il rappresentante del Papa, e della volontà di tutti per non dare dispiaceri e per fare il nostro dovere come meglio sappiamo.

E ancora una cosa di cui desidero informarla per consiglio, esponendo anche il pensiero dei Superiori:


  1. Olim un benefattore comprò e regalò alla Congregazione salesiana un appezzamento di terreno annesso alla residenza di Oita, per dare modo ai salesiani di iniziare una scuola professionale che poi fu trasferita a Tokyo.

  2. Idem il medesimo comprò e regalò alla Congregazione salesiana un appezzamento di terreno su cui si trova la residenza di Beppu.

  3. Sul terreno di Beppu la missione costruì chiesa, casa, ecc.

  4. I Superiori salesiani propongono di rilasciare alla Missione di Oita il terreno (che in tal modo rimane tutta proprietà della Missione) e di prendere in compenso la proprietà e gli edifici di Beppu (per il prezzo si equivalgono, anzi il terreno di Oita ha certo più valore) ed in tal modo la proprietà di Beppu è tutta della Congregazione. Per la regolarizzazione della proprietà agli effetti dello “Shadan” e per la parte legale sarebbe certo bene definire subito giuridicamente, perché più tardi c’è pericolo che sorgano questioni.


Ed ora il mio pensiero:


      1. È del caso ed è possibile giuridicamente che l’Ordinario (che si sa è salesiano) affidi la Parrocchia alla Congregazione salesiana (che non ha proprietà) in perpetuo, ecc. ecc. così come fece l’Arcivescovo di Tokyo per Mikawajima?

      2. O dovrà cercare altro posto per erigere la futura parrocchia indigena? Si dirà: ma a suo tempo la Congregazione dovrà sloggiare dal luogo di proprietà? E dovranno sloggiare pure le Figlie di Maria A. che regulariter dirigono spiritualmente?


Non so se sarò riuscito a far capire i termini della questione. Ad ogni modo, pur non essendo cosa urgente, se V. E. vorrà significarmi il suo parere, Le sarò riconoscente assai.

Mi benedica con tutti i miei e mi creda:

Suo aff.mo ed ossequentissimo

Don V. Cimatti

1 Libretto su “Cristo Re” che si dovette ritirare dalla circolazione, perchè giudicato dal governo contrario alla sovranità dell’Imperatore.