Cimatti|Baratto Annalisa F.M.A./1963-1-23

5871 / Baratto Annalisa F.M.A. / 1963-1-23 /


a Suor Annalisa Baratto, missionaria in Corea



Chofu, 23 gennaio 1963

Ohi, brava Suor Annalisa,


Lei vuole la mia benedizione e la mia benevolenza. Le invio amplissime l’una e l’altra.

La benedizione della Mamma nostra, che le vuole tanto bene, l’aiuterà in tutto per essere una ottima Figlia di Maria A. e 1’aiuterà a farsi santa, presto santa e gran santa. Don Bosco diceva sempre così.

La benevolenza penso di non averla mai perduta né verso la buona Annalisa, né verso nessuna delle Figlie di Maria A. che stimo ed amo tutte nel Signore.

Non ci capisco proprio niente di quanto dice nella sua cara lettera (Lei mandò a chiedere della Suora che aveva parlato di quel sacerdote che doveva andare via dal Giappone e mi viene sempre in mente la sua parola e mi sembra che Lei mi mandò via, ecc.). Il sottoscritto che mandò a chiedere alle Suore… e parlato di quel sacerdote… che Lei mandò via… Chi ci capisce?!

Con qual potere avrei dovuto mandarla via dal Giappone! Penso che Lei si trovi in Corea mandatavi dall’ubbidienza. Che c’entra tutto questo con la perdita di benevolenza da parte del sottoscritto verso la brava Annalisa! Dunque stia allegra, tranquilla, la povera mia benevolenza non fu mai né diminuita né tanto meno perduta.

Nelle mie gite spirituali a Kwangju tra le Figlie di Maria ha la sua parte anche Annalisa e ricordata con le consorelle cotidie nella S. Messa. Ricordo con Lei il caro D. Giacomo e i suoi cari.

Dunque anche Lei preghi per me… per la mia buona morte. Ci ottenga Maria A. di farci santi, presto e grandi santi.


Nel Signore

Don Vincenzo Cimatti