Cimatti|Circolare salesiani / 1932-4-12

925 /Circolare salesiani / 1932-4-12 /


ai Missionari della Missione Indip. di Miyazaki



Miyazaki, 12 aprile 1932

Carissimi,

Sempre in attesa dei verbali delle sedute di Tokyo ho ritardato ad inviare la seguente. Ora vedendo che non giunge nulla, né volendo oltre ritardare alcune comunicazioni invio la presente.

  1. Siamo nel mese che possiamo considerare consacrato da noi al nostro Padre e con tutto l’animo mio vi raccomando di disporre gli animi di tutti alla devota celebrazione della sua festa. Date le circostanze non possiamo fare grandi cose, ma tutti possiamo rinnovarci nello spirito di lavoro, di più esatta osservanza delle Regole, e per la necessità di cose anche nello spirito di sacrificio. Offriamo tutte queste disposizioni al nostro Padre e preghiamolo per noi, per le anime a noi affidate, per i bisogni della nostra povera Missione. In preparazione alla festa i nostri chierici fanno i prescritti esercizi di metà anno. Raccomando preghiere per loro.

  2. Si apre pure in questo mese, il mese consacrato a Maria A. Propaghiamone sempre la devozione. Secondo il prescritto delle nostre Regole propaghiamo l’Associazione dei devoti di Maria A. così ricca di favori spirituali. (Spero presto potervi spedire i diplomi di aggregazione). Insomma so che parlo a figli amantissimi della Madonna e sono sicuro che farete quanto sta in vostro potere per onorare e far onorare Maria. A., questa buona Madre, e al nostro Don Bosco ho affidato specialmente in questa occasione i bisogni sempre più impellenti della nostra Missione. Vogliate intensificare e far intensificare le preghiere a questo scopo. La mia unica preghiera è che si compia in tutto e per tutto la volontà di Dio per il bene delle anime nostre e di quelle a noi affidate.

  3. Il Signore ci ha regalato nuove vocazioni ed a tutt’oggi sono 21 i nostri seminaristi. Vi richiamo caldamente l’opera di Tano. Chi avesse orfanelli da far ricoverare prego rivolgersi al nostro Don Lucioni.


In mezzo a difficoltà in cui ci dibattiamo il Signore non ci lascia mancare né il lavoro né le consolazioni dell’apostolato, ed è davvero un succedersi da ogni residenza di notizie care, che mentre dicono da un lato il lavoro attivo che venite esplicando, dicono pure la benedizione di Dio sulle nostre opere. Ritengo anche siano da considerarsi come premio dei sacrifici a cui tutti generosamente vi sobbarcate per far fronte alla situazione.

Il massimo dolore di Don Cimatti in tali contingenze è solo questo: “di non potere con prontezza e sufficientemente secondo i bisogni venirvi in aiuto”. Non è ignota a voi la nostra condizione.

La S. Sede, i nostri Superiori ed i nostri cari benefattori con vero senso di carità e simpatia ci vengono in aiuto, ma date le circostanze mondiali ed i bisogni del momento, l’aiuto che ci inviano non è sufficiente a toglierci dalla dolorosa situazione. Ma come vedete la Provvidenza non ci è venuta meno e non ci verrà meno, anzi ci verrà in abbondanza proporzionata ai bisogni, se faremo quello che ripetutamente consigliava anche il nostro Don Bosco: “Cerchiamo di essere buoni, laboriosi, osservanti delle nostre regole e mortificati”. La prova che attraversiamo, ne sono certo, è purificazione, è la promessa di Gesù a quelli che Egli predilige. Beati noi se sapremo valutarla nel suo giusto valore. Vi assicuro che si fa tutto quello che si può per venirvi in aiuto. Armiamoci tutti di grande pazienza e speranza. Ogni casa cerchi anche di escogitare tutte quelle risorse che valgano ad alleviare questo stato di cose; diamoci attorno, e poi affidiamoci senza timore alla Divina Provvidenza.


Disposizioni varie


  1. Sono in attesa delle ordinazioni che desiderate si facciano dal Centro per la prossima venuta. Prego i ritardatari ad affrettarsi per non fare duplicati inutili e che fanno perdere tempo.

  2. A tutt’oggi è giunto il contributo del Karashidane [foglietto di propaganda “Grano di senapa”] solo dalle residenze di Beppu e di Takanabe. Prego…

  3. Il Giornale Cattolico per far fronte ai disavanzi dell’anno aumenta il prezzo per le residenze a Yen 1,40, ma si prende l’impegno di inviare il giornale a domicilio. Raccomanda a tutti i missionari di fare propaganda fra i pagani, di inviare materiale da pubblicare.

La prima domenica di Giugno sarà per tutto il Giappone la giornata per la stampa.

  1. In attesa di miglior studio sulla possibilità di ottenere dai cristiani più forte aiuto in favore della propria Chiesa:

    1. È prevalso il concetto di formare la coscienza dei cristiani a questo dovere, piuttosto che fissare tasse o contributi annui o per le singole funzioni.

    2. Si introduca dappertutto la bella usanza di chiedere l’elemosina in chiesa durante la santa Messa o altre funzioni. Non è male specificare le intenzioni ai cristiani.

  2. Per venire a formare poco a poco la coscienza dei cristiani, e anche per chiarire ai pagani l’insegnamento cattolico al riguardo, arrepta occasione, si parli dell’Autorità e delle relazioni che il cittadino deve avere colle medesime… D’ora innanzi la festa dell’Imperatore sarà celebrata con solenne funzione anche in tutte le Chiese cattoliche dell’Impero.


Chi avesse proposte concrete che valgano ad affrontare il problema dei cattolici di fronte alla religione dello Stato (Shintoismo ufficiale) abbia la bontà di inviarmele dovendo fare relazione a S. E. il Delegato. Però non cesserò mai di raccomandare (perché ne sentii l’eco anche nell’adunanza dei Vescovi):1

  1. Si abbia grande prudenza nel parlare o scrivere di questo argomento.

  2. Grande cura e vigilanza a che i catechisti o i giovani che sono presso di noi non dicano cose che possono suonare sconvenienti alle orecchie dei Giapponesi. Siamo controllati più che non si pensi, e poi abbiamo avuto già qualche grattacapo anche per queste imprudenze.

  3. Attenti noi pure quando dobbiamo o pubblicamente o privatamente parlare di altre religioni a tenere un linguaggio conveniente e sempre calmo, condito di dolcezza secondo lo spirito del nostro San Francesco.


E giacché sono in questo tema permettetemi di insistere su questo argomento e di pregarvi di informare a questo spirito tutti i vostri dipendenti.

Voi conoscete la suscettibilità dei Giapponesi. Noi certo non guadagniamo le loro anime se con parole dure, aspre o li rimproveriamo o facciamo loro le correzioni, specialmente quando questo avvenisse pubblicamente.

Anche nelle circostanze in cui inevitabilmente dobbiamo far sentire loro la parola ferma e sicura del medico che deve tagliare e far uscire sangue vivo, usiamo le formule gentili in uso nel loro linguaggio; lavoriamo più con la persuasione che col comando… Siamo medici delle anime loro, ma anche padri. Anche nella spiegazione dei doveri cristiani, più che dire “Fate” è meglio dire la formula esortativa: “Facciamo…”, in modo che le anime a noi affidate si accorgano che siamo ai loro fianchi per aiutarli e sorreggerli.

Insomma giapponesizziamoci quanto più possiamo nelle manifestazioni del linguaggio del loro galateo, ecc., per trarre tutti a Cristo.

Sono pensieri che ho udito qua e là, in alto e in basso e che frequentemente vi comunico, confessando che per primo ne ha bisogno chi vi scrive.

Pregate per me che vi sono continuamente vicino coll’affetto e colla preghiera.


Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

1 Il 5 maggio l’Università dei Gesuiti in Tokyo fu chiusa dalla polizia per aver rifiutato uno studente cattolico di fare riverenza all’immagine dell’Imperatore. Stessa cosa alla scuola dei Marianisti. La bufera si stava avvicinando anche alla nostra missione.