Cimatti|Miller Vittorio|1950-10-30

3950 / Miller Vittorio / 1950-10-30 /


al chierico Vittorio Miller, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 30 ottobre 1950

Mio sempre carissimo e buon Miller,


Ricevo la tua graditissima del 26 settembre. Non dovevi preoccuparti di scrivermi, pur avendomi fatto passare momenti di gioia: tu sai che sono, come te, semplice soldato, e quindi non devi considerarti legato a me che col semplice affetto di confratello.

Ad ogni modo, grazie della carità che mi hai usato. Le nostre anime erano unite (e lo sono tuttora) dal vincolo cristiano e religioso – erano ancor più strettamente unite settimanalmente colla Santa Confessione.

Ora, benché distanti, ti ricordo cotidie prima della S. Messa nel memento e qualche volta con certa frequenza col buon Vermeersch, e mi sfugge qualche volta quel “tien!” con cui cominciavamo i nostri discorsi. Godo dei tuoi studi e godrò di più quando ti saprò sacerdote. Offrendo al Signore per le anime giapponesi le condizioni della tua nuova vita, lavori come missionario più che se fossi nella tua sede – perché il Signore, certo per tuo bene, ha disposto così.

Sforzati nel totale generoso abbandono alla volontà di Dio. Dunque: niente ti turbi – fa’ il tuo dovere – cerca di acquistare l’abitudine all’unione con Dio e… allegro. Qui tutti ti ricordano ed in modo speciale il tuo aff.mo


D. V. Cimatti, sales.