Cimatti|Fontana Ernesto / 1931-10-3

812 /Fontana Ernesto / 1931-10-3 /


a Don Ernesto Fontana, salesiano, Procuratore a Shanghai1



Takanabe, 3 ottobre 1931

Carissimo,

Grazie della tua lettera spiegativa. Come ti dicevo (ed il telegramma te lo conferma) siamo in momenti terribili, in cui lottiamo per il pane e per l’onore (perché le cose si verranno a sapere da tutti).

È dunque una lotta pel presente che si impone e che non so come risolvere, non arrivando né lettere né aiuti da Roma, da Torino o da altrove. Promesse e speranze stanno per crollare. Ho invocato aiuti da tutti, fin dal S. Padre, dal Duce (ma le trafile ufficiali sai che cosa sono).

Dopo la tua ho scritto al Delegato, a due superiori di missione per vedere se… È da anni che tento di buttarmi più completamente nelle mani di Dio. Il Signore vuol provare con questa specie di lento martirio la nostra missione. Deo gratias! Quindi ripeto quello che ho sempre detto. “Potete aiutarci? Siamo nella necessità vera. Non potete? Deo gratias! Tento di adottare il sistema di Don Bosco. Mettere quelli che secondo me possono, nella condizione di venirci in aiuto. È poi la Provvidenza che deve decidere. Voi avete i vostri impegni. Come garanzia Don Cimatti non può assicurarvi (l’ho sempre detto) che le risorse della Provvidenza”.

Naturalmente ho sempre parlato all’Ispettoria cinese – i Superiori sono informati delle mie richieste e ho detto loro “non è improbabile che possa ottenere un aiuto dalla Cina”. Al Sig. Don Ricaldone, dietro tuo consiglio, ho scritto dell’idea pel futuro. Se scrivevo in questa a Shanghai (e in ultimo scrivevo idem a Hong-Kong) era perché supponevo Don Braga da te, e perché tu sei informato delle cose e ne sei il tramite. Naturalmente tanto Don Braga che tu che Don Cimatti abbiamo le mani legate. Ti ho sempre detto, l’ho ripetuto a Don Braga, “fa’ il tuo dovere. Hai i tuoi impegni”. Puoi? Bene. Non puoi? Deo gratias. Attienti mordicus a quanto ti dicono i superiori. Se puoi fare l’elemosina, anche questa è buona pel Giappone che ora ha niente. Bravo! Vedi di dire una buona parola al Comm. Lo. Allegro sempre e saluta Don Ruffini di cuore. Ti abbraccio con l’anima e benedico.

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.



1 Quanto sopra è scritto, tutto sopra di una cartolina. Don Cimatti cercava di risparmiare anche in questo.