Bollettino_Salesiano_197912


Bollettino_Salesiano_197912

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BOLLETTINO
.....
ANNO 103 N. 1.? 2• QUINDICINA 15 GIUGNO 1979
SPEDIZIONE IN ABBONA M ENTO POS TALE GRUPPO 17□1
RIVISTA DELLA FAMIGLIA S A LE S IA NA FONDATA DA S AN GI OVA N NI B O S CO N EL 187 7
I I BS-CC
Numero Estivo
Prossimo numero 15 ottobre
Come molle cera
Affascinati e privi di difesa di fronte al mondo ed alle persone adulte, i
fanciulli sono naturalmente pronti ad accogliere quel che viene loro offerto,
sia nel bene che nel male. Ciò ben sapete voi, professionisti delle comuni-
cazioni e particolarmente voi che vi occupate del mezzi audiovisivi. Essi sono
attratti dal «piccolo schermo» e dal «grande schermo», seguono ogni gesto
che vi è rappresentato e percepiscono, prima e meglio di ogni altra persona,
le emozioni ed i sentimenti che ne risultano.
Come molle cera, sulla quale ogni pur lieve pressione lascia una traccia,
così l'animo dei bimbi è esposto ad ogni stimolo che ne sollecita la capacità
di idea~ione, la fantasia, l'affettività, l'Istinto. Le impressioni, peraltro, di
questa età sono quelle destinate a penetrare più profondamente nella psico-
logia dell'essere umano ed a condizionarne, spesso In maniera duratura, I
successivi rapporti con se stesso, con gli altri, con l'ambiente...
1979 ANNO
INTERNAZIONALE
DEL FANCIULLO
Ml rivolgo a voi, genitori ed educatori, a voi, catechisti e responsabili
delle diverse Associazioni ecclesiali, perché vogliate responsabilmente
con siderare il problema dell' uso del mezzi di comunicazione sociale, nel
riguardi dei fanciulli, come cosa di importanza capitale, non soltanto per una
loro Illuminata formazione che, oltre a svilupparne Il senso critico e - si
direbbe - l'auto-disciplina nella scelta dei programmi, li promuova real-
mente sul plano umano, ma anche per l'evoluzione dell'Intera società nella
linea della rettitudine, della verità e della fraternità...
(dal Messaggio di Giovanni Paolo Il In occasione della Xlii Giornata mondiale della
Comunicazione socia/e su/ tema: "Le comunicazioni sociali per la tutela e lo sviluppo
dell'Infanzia nella famiglia e nella società").
DES T INATO PARTICOLAR M E N TE Al COOPERATORI SALESIANI

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Una lettera
due problemi
Chi risponderà?
INCONTRO SPOSI
Verona, 9 maggio 1979
Siamo il gruppo di GG. CC. e simpatizzanti della Zona
Lago (Verona). In un nostro incontro abbiamo discusso
la parte relativa a' «La spiritualità dei giovani cooperato-
ri» , nel volumetto , Il cammino verso Dio del cooperato-
re salesiano».
Dalla discussione sono emersi in particolare due pro-
blemi che vorremmo farvi conoscere.
1) La maggior parte delle persone del nostro gruppo è
impegnata, oltre il lavoro o la scuola, in attività parroc-
chiali di vario genere.
Il nostro problema, che pensiamo sia comune a tanti
giovani, è quello di cercare il modo migliore per riusc ire
a conciliare tutte le varie attività, di trovare un equilibrio
nella distribuzione del nostro tempo senza eccedere da
una parte o dall'altra. Il problema esiste sia a livello
individuale che di coppia: spesso siamo combattuti tra
l'esigenza dilasciare uno spazio maggiore per (per la
propria formazione), per l'incontro con l'altro (coniuge o
fidanzato), per la propria famiglia (nella quale non pos-
siamo vivere a stile alberghiero), e la necessità di un
servizio agli altri che richiederebbe una disponibilità
sempre più grande.
2) Due ragazze si stanno preparando per fare la Pro-
messa. Sono ragazze già abbastanza attive, impegnate
a livello parrocchiale con i ragazzi adolescenti.
Esse si sono domandate cosa cambierà dopo la Pro-
messa nel loro modo di essere cristiane attive, nella loro
opera con i giovani. Cosa è concretamente ciò che di-
stingue un giovane cooperatore da un altro giovane,
impegnato anche lui in mezzo ai giovani.
Vorremmo girare questi interrogativi aglialtri gruppi di
GG.CC., che pensiamo abbiano già affrontato questi
problemi e saremmo felici di ricevere varie risposte.
Indirizzare a: Annarita Tosoni
Via Jacopo Foroni, 27
37067 Valeggio sul Mincio (Verona)
Roma, 20 giugno 1979
Cari amici
Il 15 marzo '79 pubblicammo sul Bollettino sale-
siano per dirigenti una lettera di invito a parteci-
pare ad un incontro nazionale per coppie di sposi;
purtroppo a causa delle scarse adesioni abbiamo
dovuto rinviare l'incontro.
Dopo aver posto il problema ai membri del Con-
siglio nazionale, si è constatata l' esigenza di effet-
tuare questo convegno. Pertanto invitiamo tutti gli
interessati da/1'1 al 4 novembre a Frascati (Villa
Campitelli) per studiare i seguenti temi:
- Vivere salesianamente l'amore coniugale
- Compiere coniugalmente la missione sale-
siana
Sarà tra noi gradito il carissimo don Giuseppe
Aubry che, dopo aver sentito le esperienze dei
convegnist i, collaborerà alla pubblicazione di un
sussidio da utilizzarsi nei Centri. L'incontro sarà
molto impegnativo e pertanto desideriamo la par-
tecipazione di cooperatori con Idee chiare e pre-
parati. Ogni ispettoria dovrebbe inviare almeno
una coppia di sposi o fidanzati giovani e una di
adulti.
La presenza della coppia di ad ulti è import antis-
sima perché con la loro esperienza saranno in
grado di contribuire in modo sostanzioso alla ste-
sura d i questo sussidio.
Cari amici, mancano quattro mesi all'incontro;
annotiamo questa data tra gli impegni importanti e
partecipiamo numerosi e preparati nel nome di
Do~ Bosco. Colgo l'occasione per augurarvi buo-
ne vacanze.
Salvatore Fanali
della Giunta nazionale esecutiva
- - Una Sigla, una Svolta - - -
Già da due numeri del presente Bollettino, nella
prima facciata a sinistra del distintivo, appare una
sigla. '
Essa Indica che l'edizione quindicinale del Bol-
lettino Saleslano è destinato ai Cooperatori.
Quindi: BS-CC significa: Bollettino Salesiano dei
Cooperatori.
2
IMPORTANTE
Fine settembre - Prima quindicina di ottobre
Tre Convegni di Studio per Delegati Locali e As-
sistenti
( Indicazioni a pag. 16)

1.3 Page 3

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Il XV Consiglio Nazionale
Si è svolto a Roma dal pomeriggio del 29 aprile
alla metà del seguente 1° maggio.
E' doveroso informare i Consigli ispettoriali e
tutti i Centri su questo annuale incontro che è in-
sieme momento cli verifica e di programmazione.
CRONACA E PARTECIPANTI
1 lavori si sono svolti presso la casa delle Suore
Canossiane, dove contemporaneamente si stavano
svolgendo i lavori del nostro « Seminario Missiona-
rio».
L'ordine del giorno prevedeva:
- intervento del Coordinatore nazionale Gian-
nantonio sull'andamento dell'Associazione (riferito
al periodo 1978-79), con seguente discussione;
- la discussione sulla Bozza di Programma per il
prossimo anno sociale, per addivenire poi a definire
Lo stesso programma;
- verifica del progetto Trelew ed esame di alcu-
ne proposte del Seminario missionario;
- esame della proposta del Consigliere Tei sul-
l'argomento « rapporti-collaborazione» tra noi e gli
Ex-allievi.
Tutti i punti furono trattati ampiamente eccetto
quello riguardante il progetto Trelew (per questo
motivo l'Assemblea approvò di tenere una riunione
straordinaria del C.N. nei giorni 8-9 dicembre p.v.).
Regolò i lavori Gianfilippo Casanova dell'ispetto-
ria novarese. Portarono il loro contributo certa-
mente molto valido, il Coordinatore generale Sar-
cheletti, il Delegato generale Don Cogliandro e Don
Aubry. La conferenza degli Ispettori era rappre-
sentata dall'Ispettore di Roma Don De Bonis. Attesa
e molto gradita la presenza per mezza giornata di
Don Luigi Ricceri, Rettor Maggiore emerito, che
celebrò l'Eucaristia.
Nella mattinata nella quale si trattò l'argomento
rapporto-collaborazione con gli Ex-allievi, furono
presenti Nicola Ciancio e Don Alfonso Boldetti, ri-
spettivamente Presidente e Delegato a livello na-
zionale della FederazioneEx allievi di Don Bosco.
T utte le regioni erano rappresentate eccezione
fatta per la Sardegna e la Calabria. Clima molto
salesiano; partecipazione ai lavori molto intensa.
Volendo riassumere quanto è emerso dall'in-
sieme degli interventi si potrebbe fare questa affer-
mazione:
Prosegue il cammino nella doppia linea, scelta
nell'ultimo Congresso, della qualificazione e del-
l' autonomia. Questa è la nota più positiva che si
riscontra specie a livello cli Giovani CC.
Forti sono anche le resistenze: molti Centri non
riescono a rinnovarsi, il delegato sovente è rimasto
al ruolo di tuttofare, ma (è giusto dirlo, è stato infatti
affermato più volte) ciò accade perché i Coopera-
tori sovente domandano di poter svolgere il loro
ruolo, ma alla prova dei fatti si smentiscono.
In crescita la coscienza della propria vocazione e
missione e il rifarsi al Metodo educativo ereditato
da Don Bosco; aumenta anche il senso di apparte-
nenza alla Famiglia salesiana.
Un'attenzione particolare merita il desiderio
espresso di stringere un rapporto più intenso con gli
Ex allievi. Si tratterà di studiare i modi più idonei
allo scopo: la volontà di farlo c'è senz'altro.
L'Associazione in Italia è in fase cli rassoda-
mento e di attesa: si attende una specie di " ora di
Dio" , ora nelJa quale apparirà in tutta la sua chia-
rezza .e originalità il progetto di Don Bosco circa i
Cooperatori, ora nella quale Salesiani e FMA si
apriranno ad esso e "crederanno". Ma noi possia-
mo anticipare quest'ora con la preghiera e la testi-
monianza.
Per un'ampia informazione sui lavori del
Seminario Missionario leggere "PRESEN-
ZAGIOVANI" n. 6, giugno 1979.
3

1.4 Page 4

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Il Consiglio nazionale dell'Associazione presenta ai Centri il
PROGRAMMA 1979/80
elaborato con l'apporto dei consigli ispettoriali ene
raccomanda vivamente l'attuazione nei singoli
punti.
GIOVANI COOPERATORI - Tre convegni inter-
regionali (Nord-Centro-Sud) su tema da definirsi, in
preparazione all'incontro nazionale dell'Associa-
zione del 1980.
TEMA: "Come vivere da 'salesiani' nella fami-
glia e in alcuni ambienti sociali"
(applicazione del Sistema Preventivo nelle situa-
zioni concrete in cui vive e opera il Cooperatore).
GRUPPI NUOVI - Proseguire nell'iniziativa e su-
scitarne altri.
CORSO DI QUALIFICAZIONE - Insistenza e
sviluppo.
CONFERENZE (Assemblee) ANNUALI - Dopo
un primo anno di timidi tentativi, realizzeremo lo
«stile nuovo» nei contenuti e nei modi.
Argomenti:
Nella prima: Il tema della "Strenna" del Rettor
Maggiore per il 1980.
Nella seconda: "Il valore educativo del tempo
libero (la ricreazione), nel metodo educativo sale-
siano".
INCONTRO NAZIONALE DI FRATERNITA' E
PREGHIERA - Sarà il momento eccezionalmente
forte della nostra vita associativa a livello nazionale.
Scopi: alimentare il senso di appartenenza al-
i' Associazione; conoscersi di più, sentirsi molti e
molto fratelli per spronarsi vicendevolmente ad una
presenza salesiana nella Chiesa; incontrarsi con il
Papa cui rinnovare la nostra fedeltà; porre in atto
un "segno" che ci faccia conoscere di più all'epi-
scopato e agli altri organismi ecclesiali.
Data probabile: 1-4 settembre 1980 (oppure:
31.10-3.11. 1980).
COOPERATORI MISSIONARI (progetto Tre-
lew) - Sensibilizzare i Centri e i singoli con maggiore
insistenza per suscitare adesioni più consistenti in
«uomini e soldi».
GIOVANI SPOSI: Incontro di studio - Frascati,
1-4 novembre 1979.
MONDO NUOVO - ("Letture Cattoliche" nuova
serie). Proseguire l'iniziativa.
"CERCIDO MARIANO" - L'AVE MARIA dell'8
DICEMBRE - Maggiore sensibilizzazione dei Cen-
tri, allargamento alla Famiglia Salesiana.
RELAZIONE ANNUALE - Riflessione a livello
ispettoriale per offrire ali'Associazione uno stru-
mento di valutazione del cammino che si sta facen-
do.
XVI CONSIGLIO NAZIONALE (straordinario)
sul Progetto Missionario. Roma - dal mattino del
sabato 8 dicembre 1979 alla sera delJa domenica
seguente.
XVII CONSIGLIO NAZIONALE - Roma, 25
aprile 1980 (ore 17) 27 seguente (ore 14).
VACANZE per Cooperatori e familiari - Estate
1980: occasione di incontro e di esperienza salesia-
na tra CC. di diversa provenienza.
4

1.5 Page 5

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L'ATTUALE COMPOSIZIONE
DEL CONSIGLIO NAZIONALE
Conoscersi è un mezzo per far comunione.
A questo scopo, come già si fece per I Delegati e le
Delegate ispettoria/1, si riporta l'elenco, completo di in-
dirizzo e telefono, dei Consiglieri nazlona/1.
Adriatica
TEI Angelo-Via Vivaldi, 20- 06100 PERUGIA-T. 075/ 33074
SALVUCCI Maria Pia - via Roma 62010 MONTECORSARO
Scalo (MC)- TI. 0733/ 585672
Centrale
GHIRARDELLO Sergio-V. Pigafetta, 22-10129 TORINO- TI.
011/587320
CHIABOTTO Chiara - V. Po, 32 10123 TORINO
Calabria
CARDILE Angela - V. Curzon, 9 - 89018 VILLA SAN GIO-
VANNI (RC)- TI. 0965/ 751220
Campania
PALMIERI Concettina - C. Italia, 44 / C- 80056 ERCOLANO
(NA) - TI. 081 / 7393455
NICASTRO Lello - Trav. Scuotto, 2 - 80055 PORTICI (NA)- TI.
081 / 483935
Emllla
RIGON Luisa - V. Ferrarese, 15 - 40128 BOLOGNA - TI.
051 / 356081
FENOCCHI Giovanni - V. Michiewicz, 4 - 43100 PARMA - TI.
0521/46872
Lazio
SCAFATI Domenico -V. Ponzio Cominio, 56- 00175 ROMA-
TI. 06/762177
GAMBERUCCI Marilena - V. Monginevra, 7 - 00141 ROMA -
TI. 06/8928081
Liguria
FEDERICI Marcello - V. del Colli, 50 - 19100 LA SPEZIA - TI.
0187 / 25470
GAMIA Anna - V. Napoli, 45 - 19100 LA SPEZIA - TI.
0187 / 21563
Lombardia
PINZI Ilario - V. San Pietro, 5 - 20021 BOLLATE (Ml) - TI.
02/3502279
SAIBENE Loriano - V. Trieste, 6 - 22070 FENEGRO' (CO) - TI.
031/935730
Novarese
COMOLI Francesca - V. Pansa, 10 - 28100 NOVARA - TI.
0321/31903
CASANOVA Gianfilippo - V. Garibaldi, 27 - 15067 NOVI LI-
GURE (AL)-TI. 0143/78139
Puglle
SESTA Lina - V. De Bernardls, 63 - 70123 BARI - TI.
080/345768
MASTROPIERRO Sergio - V. Giaquinto, 66 - 70056 MOL-
FETTA (BA)
Sardegna
LECCA Carlo - V. G. Zuddas, 109 - 009100 MONSERRATO
(CA)- TI. 070/ 563135
Slcllla
MOBILIA Salvatore- V. Balatelle, 18 - 95030 TRAPPETO DI S.
GIOV. LA PUNTA (CT)
BELLOCCHI Pina - V. Vitt. Emanuele, 1/ r - 95033 BIANCA
VILLA(CT)-TI. 095/ 686092
Subalplna
TURELLO Giovanni- V. De Bernardi, 2 / 49 - 10135 TORINO-
TI. 011 /362836
CASALE Carlo - V. Don Bosco, 32 - 10060 CASTAGNOLE
PIEMONTE (TO)
Toscana
BARGI Clara - V. Quarto dei Mille, 2 - 53034 COLLE VAL
D'ELSA (SI) - TI. 0577 / 920225
MANCINI Elena Via S. Maria, 8 - 55045 PIETRASANTA (LU)
Veneto(Mogllano)
CERRUTI QUARA Mauro - V. Gellera, 5 - 31015 CONEGLIA-
NO (TV)- Tl.0438/23352
BORTOLOTTO Giorgio - V. Plemento, 2 - 31015 CONEGLIA-
NO (TV)- Tl.0438/ 34893
Veneto (Verona)
SARCHELETTI Luigi -V. Quarto, 14/ B - 37100 VERONA- TI.
045 / 47504
POLETTO Bruno c/o Istituto S. Zeno - V. Mln:zonl, 50 - 37100
VERONA - TI. 045 / 563044
GIUNTA ESECUTIVA - - - - - -- - - - - - -
ALBERT Giovanna - V. Fabio Filzl, 7 - 05100 TERNI - TI.
0744/405263
DI TOMMASO Salvatore- V. Carlo Alberto, 43- 00185 ROMA -
TI. 06/ 7310904
FANALI Salvatore - V. Diego Angeli, 173 - 00159 ROMA - TI.
06/ 4386591
GIANNANTONIO Giuseppe - V. Caio Melisse, 50 - 00175 RO-
MA
PISTOIA Alessandro - V.le S.G. Bosco, 86 - 00175 ROMA- TI.
06/ 7672396
ONOFRI Maria Pia - V. Giuseppe Chiovenda, 31 - 00173 RO-
MA - TI. 06/7471372
SANTONI Paolo - V. Roberto Lepetit, 65 - 00155 ROMA - TI.
06/ 220755
BUTTARELLI Don Armando - V.le dei Salesiani, 9 - 00175
ROMA - TI. 06/ 7480433
NOVELLI Don Michele - V.le del Salesiani, 9 - 00175 ROMA -
TI. 06 / 7480433
RAMPINI Sr. Maria - V. dell'Ateneo Salesiano, 81 - 00139
ROMA- 06/ 8180844
DELEGATI - - - - - - - - - - - - - - - - -
BASSO Don Galllano - V. Don Bosco, 8 - 80141 NAPOLI - TI.
081/290625
BAZZOLI Don Gianni - V. Antonio Provole, 16 - 37100 VE-
RONA.- 045 / 22040
ROCCASALVA Don Giorgio - V. Citali, 7-95123 CATANIA - TI.
095/439641
SPERA Don Ilario - V. Marsala, 42 - 00185 ROMA - TI.
06/ 4950185
DELEGATE-----------------
ANZANI Sr. Angela - V. Timavo, 14 - 20124 MILANO - TI.
02/680703
CARRAI Sr. Vera - C.so Mazzini, 199 - 57100 LIVORNO - TI.
0586/806390
CATALANO Sr. Grazia - V. P. di Belmonte, 105 - 90139 PA-
LERMO - TI. 091 / 214317
PELLIZZARI Sr. Pierina - 1st. Madonna delle Grazie - 14049
NIZZA MONFERRATO (AT) - TI. 0141 / 71624
Rappresentante VDB _ _ _ _ _ __ _ _ __
TAMBURRINI Anna - 03040 SETTEFRATI (FR) -TI. 0776.65024
5

1.6 Page 6

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NUOVO
REGOLAMENTO
Conoscerlo bene per viverlo
"COOPERATORE,
DIMMI CHI SEI!" -.
3
Don Mario Cogliandro
La Famiglia luogo di crescita armoniosa
Piazza S. Pietro, 6 maggio. Udienza del Papa alla Gio-
ventù salesiana (più di 30.000) e storico discorso. Un pic-
colo settore, però, è riservato ai 600 partecipanti al Con-
vegno indetto dalla CEI per coppie di sposi - in gran
parte giovanissime - e sacerdoti impegnati nella pasto-
rale familiare diocesana. Giovanni Paolo li definisce la
famiglia «luogo di crescita armoniosa», quasi conti-
nuando il discorso di Pueb/a: « ••.la famiglia è oggetto di
tante minacce, con campagne favorevoli all'aborto, al-
l'uso di pratiche anticoncezionali, al divorzio. Fate ogni
sforzo affinché vi sfa una pastorale della famiglia, con la
certezza che l'evangelizzazione nel futuro dipende in
gran parte dalla chiesa domestica».
Ben nove articoli (su 22) del Nuovo Regolamento ri-
guardano la Famiglia. 2 e 3 pal'tono dai «valori» per
puntare sulla «chiesa domestica». Due fonti energetiche
ne alimentano la crescita sul versante umano e cristiano:
l'amore e la Grazia. Nel singolo e nella coppia, nel com-
portamento individuale e nella collaborazione, nel dono
all'altro e nella testimonianza, nel vicendevole affetto e
nella comunione di preghiera.
Nell'art. 8,3 tutta la problematica pedagogico-formati-
va della famiglia è indicata come campo della missione,
per ciascuno secondo il proprio dono. TI 9 torna sulla
maturazione più che crescita) nei due versanti: dal
gusto dei valori all'educazione per l'incontro col Risorto.
Il 10,4 postula una presenza attiva di Cooperatori qualifi-
cati negli organismi che si prefiggono il servizio alla fa-
miglia. Il 15, che introduce tutto il capitolo sullo spirito
salesiano, dà la famiglia come luogo privilegiato per vi-
verlo; il 77 esige improntati ad amorevolezza i rapporti
coi familiari, e il 19 invita a sviluppare i valori delle bea-
titudini come servizio alle persone con cui viviamo. Nella
formazione occorre dare una parùcolare importanza, di-
ce l'art. 20, a una conveniente preparazione alle proprie
responsabilità nella famiglia, e mantenersi aggiornati co-
stantemente.
Non mancano i sussidi e le iniziative per questa for-
mazione permanente. Nel Congresso mondiale dei CC.SS.
il tema Famiglia è stato studiato ai vari livelli e è sfociato
nella relazione di I. Bameto e nelle conclusioni pratiche
(cfr. «FORZE VIVE», pagg. 89-109 e 183-186). Rileggere
quelle pagjne, ricche di esperienze del passato e di orien-
tamenti per l'avvenire, verificarle con la realtà concreta, e
avere la sincerità di riconoscere i vuoti e i pieni di questo
triennio, è il minimo che possiamo fare per non cadere
nella retorica delle parole scritte. Anche il Piano di lavoro
79-84, le Linee programmatiche del Rettor Maggiore (cfr.
Cooperatores n. 24 e Boli. Dh-igenti sett. '78) e il progetto
6
4
J. Aubry
Sorella e fratello carissimo,
i mesi d'estate sono, per un Cooperatore, un tempo privile-
giato. Proprio perché sono un tempo di «vacanza•· e cioè di
necessario riposo e di largo respiro dopo dieci mesi di duro
lavoro. Mi sembra che la fortuna offerta dalle vacanze è di poter
cambiare ritmo, fare cose che l'incalzare delle occupazioni
quotidiane non permetteva di fare, scegliere quindi, e poter
esprimere meglio la propria anima profonda.
E forse la più bella di queste possibilità offerte è di aprirci a
relazioni nuove o di permetterci di approfondire le relazioni già
esistenti. Personalmente, posso costatare che parecchie delle
amicizie più profonde sono entrate nella mia vita in tempo di
vacanze, in occasione di attività o di incontri di questo periodo.
Credo che la grazia di Dio non fa sciopero durante questi mesi,
anzi lavora con tanta intensità!
Un Cooperatore non può passare questo periodo come se
non fosse Cooperatore. Ci sono tante belle cose da fare. anche
all'interno delle giornate di vero riposo fisico!
Ad esempio una famiglia di Cooperatori che prende qualche
settimana di riposo in montagna o almare vi trova un'occasione
di più profonda intimità tra tutti i membri, di migliore cono-
scenza mutua, di gioia gustata insieme. E' il tempo in cui gli
strumenti vanno accordati in vista delia sinfonia che si dovrà
suonare durante tutto il resto dell'anno.
Tuttavia, i mesi di vacanza offrono a molti due tipi di attività
privilegiate. /I primo è un preciso e intenso lavoro apostolico, a
servizio di fanciulli, di giovani, di poveri, di genitori stanchi...:
campi di lavoro, colonie estive, missioni in zone popolari, ora-
tori, servizio sociale. ecc.
Meravigliosa occasione di una tipica esperienza: tutto il tem-
po, tutte le forze, tutte le fatiche quotidiane date agli altri, e la
possibilità dicuiparlavo sopra: creare rapporti nuovi, amicizie,
comunione. Esperienza di esodo: uscire da se stesso per cam-
minare verso glialtri!
L'altra esperienza privilegiata è quella di un Incontro nuovo,
approfondito con il Signore stesso, nel silenzio degli esercizi
spirituali, negli scambi di qualche corso formativo, nella rifles-
sione e nella preghiera di giornate di ricerca e di studio, magari
In qualche pellegrinaggio. Il nostro Dio vivente, certo lo cono-
sciamo già. Ma ancora cosi poco! e abbiamo tanto, tanto da
scoprire ancora in Lui stesso e nelle sue esigenze su di noi!
Altro tipo di esodo: uscire da se stesso per camminare verso
Dio!
Fratello, sorella, ti auguro belle vacanze salesiane, che ti
facciano crescere nella doppia comunione con Dio e con gli
altri, che ti rendano più simile a Don Bosco uomo di Dio e uomo
degli altri, che ti apportino la doppia gioia filiale e fraterna.
Prego per te; tu, prega per me.
educativo della bontà non sono attuabili se non si parte
dalla «cellula educatrice fondamentale a cui tutti devono
dare la loro cooperazione» (D. Viganò, Strenna 1979).
Il SINODO del 1980 sarà sui compiti della Famiglia,
oggi. A noi prepararci con realizzazioni concrete. Subito.

1.7 Page 7

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INTERROGATIVI...
I Cooperatori salesiani
e gli strumenti della
comunicazione sociale:
L'OPINIONE PUBBLICA
4
Don Carlo Borgetti
Se il caris111a di Don Bosco ~ rivolw a twta la massa
giovanile come si è scritco nei mesi scorsi, ma in questa
massa non può mancare l'animazione impegnata eco-
stante di citi crede in questo carisma e lo assume come
ideale di vita, ognuno e ogni gruppo si interroghi sulla
propn·a salesianicà.
Nei mesi scorsi abbiamo parlato della dpresa di attività
e organizzazioni associative giovaniH molto promettenti
anche ne.Ila chiesa italiana.
Abbiamo detto che sai-ebbe contrario a.Ilo spirito di
Don Bosco l'assenza in ambienti salesiani di impegni
adeguati per comunità e gruppi religiosamente impe-
gnati. Abbiamo però avvertito il pericolo che certi gruppi
restino chiusi in se stessi magari con una vita interna
anche intensa, ma con una incisività apostolica non ade-
guata a un genuino e vivace spirito giovanile salesiano.
Abbiamo pure rimeditato che lo spirito di Don Bosco,
senza includere eventuali interventi in situazioni di par-
ticolare gravità e delicatezza o anche di emergenza (e ci
sono esempi eloquenti di lavoro fra giovani realmente
emarginati dalla società a causa di droga, condanne giu-
diziarie, scelte radicalmente errate), si orienta soprattutto
a Prevenire (si parla di Preventività salesiana) certi mali
con le pone aperte anche a ragazzi difficili e in pericolo.
Nascono a questo punto interrogativi che coinvolgono
innanzitutto i giovani cooperatori e i loro gruppi operanti
in ambienti salesiani o ispirati com.unque al carisma di
Don Bosco.
L'ambiente in cui operano (scuola, centro giovanile o
parrocchia) svolge w1'azione Preventiva di avvicinamen-
to di giovani marginalì o in qualche modo lontani? Ne ha
valutalo i peri.coli, le speranze, le possibilità concrete? Ne
ha chiarito obiettivi, programmi? Se ne è discusso con gli
altri gruppi giovanili dello stesso ambiente? Oppure si è
ancora al «medio evo» degli sportivi che fan110 solo sport
e delle comunità di fede che pregano (e poi vanno al cine
o in pizzeria) fra «loro soli», in ghetto protetto?
Ci si è incontrati a discutere la situazione, e proporre
qualcosa di concreto (attività, iniziative, magari feste,
biblioteca, tornei, modi rinnovati e orari rinnovati di
preghiera, mmi responsabili di presenze nei corlili, nelle
sale, nei gruppi; nuove forme di sensibilizzazione e pre-
parazione per catechisti, per nuove presenze in quartiere,
per dare efficienza ed efficacia giovanile alle nostreradio,
a proposte culturali, alle tante cose che può suggerire, la
situazione locale?
Ognuno procede ancora per conto suo? Non è ora di
abbattere i ghetti e di uscire a fare, anche insieme, dopo
aver parlato e forse pregato? Cominciando, senza eroismi
3
Salvatore Di Tommaso
Naturalmente il decreto conciliare «Inter mirifica» (n.
8) e l'istruzione «Comrnunio et progressio» (nn. 24-32)
sugli strumenti della comunicazione sociale si occupano
dell'opinione pubblica soltanto dal punto di vista eccle-
siale e pastorale. Per cui l'osservazione di alcuni critici, in
particolar modo per il decreto, d i non aver trattato l'ar-
gomento in ragione della sua importanza e di 1100 aver
fornito una definizione esawiente dell'argomento, è fuor
di luogo. Chiunque affronta lo studio dell'opinione pub-
blica, disciplina che a seconda degli autori è chiamata
«doxologia», «dossologia», «demodossologia», subito si
accorge dell'enorme complessità, per non dire ambiguità,
della materia. Mentre per alcuni l'opinione pubblica si
situa nell'ambito delle ricerche psicologiche, per altri
rientra nell'ambito di quelle sociologiche, per altri ancora
la psicologia e la sociologia non sarebbero che due settori
in cui si articola una organica disciplina (la «filosofia
dell'o.p.;,), Come si vede, è uno studio ancora molto gio-
vane e quindi, nonostante la vastissima bibliografia in
prevalenza di origine anglosassone, un terreno quasi tut-
to da dissodare. L'esigenza di avere una definizione
scientifica del renomeno nasce essenzialmente dal fatto
di trovarci di fronte a numerose definizioni, tutte più o
meno manchevoli ed imprecise: « L'insieme dei giudizi
circolanti nel pubblico riguardanti questioni di attualità»
(Tarde); «L'insieme dei punti di vista che gli uomini
hanno su questioni che riguardano o interessano la co-
munità» (Bryce); «Fenomeno sociale che si esprime nel
processo di formazione, nei membri di una comunità
sociale uniti tTa loro da legami spirituali, di un dominante
identico pensiero intorno a singoli problemi del momen-
to» (Benfenati). Un progressivo grado di precisione e di
completezza si riscontrano in queste tre definizioni: « Un
complesso di idee cariche di emotività e di sentimenti,
magari intempestivi, dal concreto di casa nostra, da no-
stre tradizioni bisognose qualche volta di ossigeno?
La partita o il film come premio della Messa domeni-
cale fanno parte di un passato grazie a Dio irripetibile, ma
la testimonianza fra i giovani che un ambiente salesiano
ancora in tanti modi avvicina di coetanei simpatici e
ricchi di iniziativa, che sanno organizzare, maturare, di-
vertirsi importante, lo si chieda a Domenico Savio che
aon è un giovane fallito e parolaio), senza complessi,
stupide suggezioni e senza presuntuosi e inconcludenti
rivoluzionismi da sacrestia, può aiutare a credere nella
vita e nella bellezza di giovinezze che non rinunziano a
nulla che sia bello ma non si sviliscono in compensazioni
che non soddisfano, dopo aver perso valori e ideali.
7

1.8 Page 8

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comuni ad un notevole numero di persone, le quali rea-
giscono in modo analogo di fronte agli stimoli di auua-
lilà • (Morlion); «L'espressione delle idee, degli atteggia-
menti, delle tradizioni, dei sentimenti, delle convinzioni
religiose politiche e culturali, comuni ad un ceno gruppo
di persone le quali per tale comunione (psicologica, cul-
turale, morale, ecc.) sono portate a reagire in modo
identico di fronte ad avvenimenti che riguardano la sfera
dei loro interessi» (Zanacchi); •L'insieme dei giudizi e
degli atteggiamenti di individui di un «pubblico», ri-
guardanti problemi o interessi rilevanti della comunità di
cui essi si sentono parte, per lo più occasionali da fatti di
attualità, secondo che vengano loro notificati dai.mezzi e
strumenti di comunicazione, e percepiti secondo proprie
strutture psico-sociali; e, data occasione, anche l'insieme
dei conseguenti, comportamenti, verbali e operativi, di-
retti a conservare o a modificare situazioni di fatto della
stessa comunità- (Baragli).
La Chiesa, per sua natura, non tratta questioni scienti-
fiche, lasciando agli studiosi il compito di prospettare le
soluzioni più idonee e sicure. Cionondimeno, per i pro-
blemi umani connessi al fenomeno in considerazione e
per iichiamare «tutti i membri della società• ai loro do-
veri di giusti1.ia e di carità l'insegnamento pontificio, an-
che in questo campo, ha dimostrato la sua sollecitudine
trattando molte volte l'argomento, a seconda delle occa-
sioni. Nel discorso ai giomalisiti del 17 febbraio 1950 Pio
XTI aveva descritto l'o.p. come «un'eco naturale, una
risonanza comune, più o meno spon tanca, dei fatti e delle
circostanze negli animi e nel giudizio di quanti si sentono
responsabili e strettamente legati alle sorti della rropria
comunità• ed era ritornato sull'argomento altre volle,
così come ha fauo Giovanni XXIll e Paolo VI. Durante il
pontificato di quest'ultimo è da segnalare una lettera
della Segreteiia di Stato (2 luglio 1966) alla 53• Settimana
sociale di Francia, che Lraltava espressamente il tema
dell'o.p. E' un documento ampio cd articolato che deve
formare oggetto di studio e di allenta, messione da parte
di tutti i Cooperatori salesiani ed in modo particolare da
parte dei consiglieri per gli strumenti della comunicazio-
ne sociale.
Accanto all'uùle conoscenza dei risultati degli studi,
anche in campo laico, non possiamo trascurare gli stru-
menti essenziali della nostra specifica formazione e vo-
cazione, e ciò per due motivi: I ) perché ci vengono dalla
viva parola della Chiesa e del Papa; 2) perché, pc1· il loro
taglio pastorale, vengono direllamcnte incontro alle r.o-
stre più immediate esigenze di apostolato. Ne esamine-
remo i contenuti nel prossimo articolo.
E' USCITO IL N. 23 della Collana Mondo
Nuovo: DI FRONTE AJ TESTIMONI DI
GEOVA - GiannJ Sangalli.
I Cooperalorl ne facciano una capUlare e massiccia dif-
fusione specialmente nel piccoli centri, nellecampagnee
borga1e.
8
DON BOSCO: Il perché
delle sue
Letture Cattoliche
Salvatore Gemmellaro
4
Il Primo fascicolo delle Letture Cattoliche
Ci pare opportuno non aggiungere nulla di nostro per ricor-
dare lo storico awenlmento e assaporarlo cosl come ce lo
presentano le MB. « Era Il mese di marzo del 1853, e mentre egli
coi giornalieri catechismi lstruìva nella quaresima una moltitu-
dine di figli del popolo, ecco uscire dalla tipografia De Agostini il
primo fascicolo delle Letture Cattoliche. Aveva un titolo: Il cat-
tolico Istruito nella sua religione: trattenimenti di un padre di
famiglia co· suol figlioli, secondo i bisogni del tempo, epilogali
dal Sacerdote Bosco Giovanni... Era un libro di 452 pagine
diviso in sei fascicoll ln-32. Era un trattato si può dire completo,
ma popolare sulla vera religione. Confutava gli errori, le em-
pietà, le contraddizioni dei ministri protestanti e valdesi, dimo-
strava la loro malafede e le sacrileghe alterazioni Introdotte neì
testi della Bibbia, e intanto narrava la vita scellerata ed oscena
dei Capi della Riforma. Don Bosco reputava, però. suo dovere di
lare osservare. qua e là, che le espressioni le quall potessero a
taluno sembrare un po' vibrate, riguardavano unicamente agli
scritti eretici ed escludevano qualsiasi allusione alle persone
dei valdesi. Concludeva li suo lavoro rivolgendo alcune parole
ai Ministri protestanti, dimostrando loro la tremenda responsa-
bilità che si assumevano al tribunale di Dio, strappando le pe-
corelle al suo ovlle•. (MB, fV, 573-74).
Diffusione delle Letture Cattoliche
Anche su questo • momento» ci sia consentlto riportare solo
alcune delle centinala e centinala di citazioni sull'opera svolta
direttamente o Indirettamente da Don Bosco per le sue Letture
Cattoliche. Fu un'opera che non trovò mal sosta nella sua vita,
nonostante tutti gli altri complessi e numerosi compiti affidatigli
dalla •Divina Provvidenza•. Appena avvenuta la distribuzione
del Piano e In tutte te lettere, qualunque tema trattassero, in tutti
i pacchi che doveva spedire, Don Bosco accludeva un foglietto
stampato con Il Piano dell'Associazione e di propria mano ag-
giungeva: Ne raccomando la diffusione• (MB, IV, 533); in una
lettera datata: Torino 19 dicembre 1853 e scritta da Don Bosco
al Cardinale Vannlcelll Cossoni Luigi. Arcivescovo di Ferrara,
leggiamo: cml prendo la Ubertà di raccomandare al conosciuto
zelo di V.E.A.ma la diffusione delle Letture Cattoliche, non già
che dubiti del concorso di Lei, chesi mostra sempre pronta alle
opere di zelo, ma per far tenere copia direttamente a Lei, e cosi
possa essere in grado di farla ad altri vedere... • (MB, IV. 692); In
un articolo, per l'Inizio del V anno delle Letture Cattoliche
(marzo 1857), l'cArmonla. insiste sulla necessità, che •Siano
maggiormente sostenute e diffuse queste pubblicazioni• (MB,

1.9 Page 9

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L'ESTATE DEI
GIOVANI
COOPERATORI
INIZIATIVE VARIE
\\
V, 621 ); • Preghiamo caldamente I signori Parroci, nelle mani
dei quali eziandio sta in g ran parte l'esito felice delle Letture
Cattoliche, perché le promuovano nelle loro parrocchie e fac-
ciano sl che ogni famiglia associata•.. Supplichiamo I signori
corrispondenti già tanto benemeriti, a volersi adoperare per
dilatarle sempre più, ed a farle conoscere ove non lo siano.
Finalmente cl raccomandiamo ai signori Associati di rinno-
vare il loro abbonamento e di procurare che si associno i loro
parenti, I loro amici, affinché maggiore sorta quel bene per cui
tutti ci adoperiamo. (MB, V, 590).
Nel 1858 Don Bosco si recò dal Papa Pio IX per present are la
Storia d'Italia. Nell'occasione gli chiede l'approvazione ed un
permesso per poter diffondere le sue Letture Cattoliche negli
Stati Pontifici e l'esenzione, se era possibile, dalla tassa postale
per I suol libretti. Il Papa promise che volentìeri lo avrebbe
accontentato (MB, V, 884). Diede infatti Incarico al Cardinale
Vicario di diramare una circolare a tutti gll arcivescovi degli
stati Pontifici... La Lettera porta la data del 23 maggio 1858.
Questo fatto fu per Don Bosco motivo di soddisfazione per un
doppio vantaggio: 1) quello del bene spirituale ad un maggior
numero di anime... 2) l'altro materiale: canale di beneficenza
per l'Oratorio: un maggior lavoro per gli artigianelli (MB, VI,
44-47)... Nel fascicolo di febbraio 1866 dal plano In esso ripro-
dotto, •SI vede come vi erano associati anche in Francia, Sviz-
zera, Austria, in Germania• (MB, VIII. 294). La diffusione delle
sue Letture Cattoliche era per Don Bosco « una delle prime
opere ed una delle principali fra le sue obbligazioni, SI trattava
di salvare migliaia di anime, o svelando le perfidiedegli eretici, o
strappando loro di mano i llbrl corrompitorl dei costumi• (MB.
VIII, 438).
Sicilia: 21-24 luglio - «Tre giorni» della Famiglia
Salesiana - Emmaus Zafferana (CT).
20-24 agosto - Corso di Orientamento per ra-
gazze (dai 17 ai 25 anni) Rifugio Don Bosco
- Etna.
25-29 agosto - Corso Residenziale per gli iscritti
al Corso di Qualificazione per animatori,
Rifugio Don Bosco - Etna.
30 agosto-3 sett. - Partecipazione al "Concilio
della gioventùsalesiana di Sicilia".
Adriatica: 25-31 luglio Campo scuola a Loreto.
Campania: 2817418 - Campo Formativo e di Fra-
ternità a Piedimonle M. presso il Conven-
tino «La Solitudine».
6-10 settembre - Esercizi Spirituali GG.CC. a
Pacognano.
Puglia: 27-31 agosto - Esercizi spirituali ad Andria.
Centrale : 24-30 luglio - Campo scuola a Gressoney-
Wald per GG.CC. in collaborazione con al-
lievi/e, ex-allievi/e impegnati.
CAMPI DI LAVORO
Gruppo Centrale: dal 6 agosto al 2 sett. a Longano
(Isernia).
Novarese 19-26 agosto ad Acceglio.
Lazio: 2L/7-l/8 Colonia per bambini poveri a Citta-
reale.
Campania: 16-31 agosto a Buonalbergo Campo di
lavoro e cli animazione oratoriana.
Veneto-Ovest: 19/8-2/ 9 a Pczzoli (RO).
Lombardia: 2917-20/8 a Codigoro.
Sicilia: S/24 luglio SAC a Biancavilla
5/20 agosto SAC a Adrano.
9

1.10 Page 10

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Vita dell'Associazione
L'ESEMPIO
CHE Cl STIMOLA AL BENE
(dalle varie relazioni)
ISPETTORIA NOVARESE: Famiglia salesiana a
Convegno al Santuario di Oropa - 20 maggio.
«Nonostante la molta pioggia e per tutto il giorno, la
giornata ad Oropa andò bene. Forse un 400 persone. Il
Vescovo ricevette l'Attestato a Cooperatore dall'Ispet-
tore, e poi dalle sue mani sei Cooperatori di Alessandria
ricevettero pure loro l'Attestato. Ringraziamo la Madon-
na ché ne abbiamo motivo» (C.M.)
PUGLIA-LUCANIA - Venosa: Il 31 gennaio è stato
benedetto un busto di D. Bosco presso la Scuola Media.
«A circa 12 anni dalla partenza dei Salesiani da Venosa,
possiamo affermare con D. Liberatore: « Ormai la festa di
Don Bosco si è affermata a Venosa»; e ripetere con Don
Sauchelli: «E' come se i Salesiani non fossero andati
via». Ma l'espressione più bella l'ha detta forse D. L 'Ar-
co: «Avete fatto più voi senza Salesiani che dove ci sono
i Salesiani ».
Noi ne siamo felic i. Quello che volevamo era solo
questo: non far morire uno «spirito» nel quale credeva-
mo fermamente: per la gloria di Dio e per il bene della
gioventù. E ogni anno, nel vedere Don Bosco tanto fe-
steggiato, abbiamo goduto di cuore, dimenticando fati-
che e ostacoli.
La cosa più bella è stata quella di avere sempre il
Vescovo con noi. I Cooperatori possono essere ben
soddisfatti di quello che hanno fatto ».
A Cisternino (Brindisi), il 13 maggio, un riuscito In-
contro di amicizia dei GG.CC. aperto agli altri giovani,
con torti momenti di preghiera e testimonianze.
I Cooperatori hanno anche partecipato numerosissimi
ad un riuscito pellegrinaggio della Famiglia salesiana al
celebre santuario detto dell'Incoronata a Foggia, il 27
maggio.
TOSCANA: Giornata della Famiglia Salesiana il 22
aprile a Livorno, presso le FMA, a cui presenziò la Madre
Ispettrice Suor Maria Biondi. Giornata di primavera,
10
A MONTEORTONE-PADOVA un riuscito ritiro Ira I quattro Centri locali
an imato da don Giovanni Padrln, p resente l'Ispettore Don Marti nelli.
In Liguria un promettente Convegno d i g iovani simpatizzanti della no-
stra AHoclazlone, a MONTALLEGRO DI RAPALLO, dal 31 marzo al 1
aprile.

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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centocinquanta convenuti. Nota caratteristica e meravi-
gliosa: una quarantina di giovani, ex-allievi, cooperatori,
simpatizzanti venuti da tutta la Toscana. La loro pre-
senza sottolinea che il Tema, magistralmente trattato da
Don J. Aubry: «Attualità del metodo educativo di Don
Bosco» è un'intuizione viva delle giovani generazioni.
Un'impressione per tutte, a giornata ultimata, giudica
della sua riuscita. E' dello stesso Don Aubry: « Vivere
una giornata di Famiglia salesiana è sempre una grazia
particolare, perché si tocca allora con mano la realtà
complessa e completa del carisma salesiano e della
propria vocazione. lo non sono solo «salesiano sdb»,
ma anche e direi innanzitutto «salesiano membro della
Famiglia salesiana,..
Questa grazia e gioia l'ho provata la domenica 22
Giornata della Famlglla Salesiana a LIVORNO Il 22 aprile. Don Aubry si
Inserisce senza compleul.
La loto è pubblicata come omaggio al Centro di SIRACUSA veramente
attivo, e animato da Don Giuseppe Falzone Delegato lspettorlale per la
pastorale.
all'Istituto Santo Spirito di Livorno, dove le nostre sorelle
ci hanno accolto con tanta gentilezza. Si è sentita la
« comunione» dei cuori, dei pensieri e delle intenzioni
apostoliche, la ricchezza di un carisma condiviso e vis-
suto da uomini e donne, da anziani e da giovani, da
consacrati e da laici in pieno mondo... ».
A Marina di Massa, omaggio da parte dei Giovani CC la
serata del 12 maggio, con assemblea sul tema « Maria
modello di donna e di cristiana» e veglìa di preghiera.
L'indomani si unirono I Cooperatori adulti per un'intera
giornata dedicata a Maria.
LIGURIA - Il 25 febbraio a Savona, incontro regio-
nale Conferenza, gruppi di studio con susseguente
conversazione, Messa, pranzo e ancora momento di
preghiera.
Un altro riuscito incontro di preghiera e di approfon-
dimento del «Cammino del Cooperatore verso Dio» si è
svolto presso il santuario di Montevergine a Rapallo, dal
pomeriggio del 31 marzo al seguente 1° aprile, per gio-
vani aspiranti cooperatori. L'interessante tema e la ve-
glia notturna di preghiera furono i momenti forti dell'in-
contro. Animatore fu il delegato ispettoriale Don Tarcisio
Faoro. Presente anche da Roma il Delegato generale
Don Mario Cogliandro.
Sempre attivo e ricco di speranze, nonostante le diffi-
coltà, il Centro presso le FMA di Genova-Corso Sarde-
gna. Corso di qualificazione, diffusione della buona
stampa, collaborazione alle iniziative dell'istituto e delle
parrocchie, ricerca di aiuti alle Missioni, visite a Case di
riposo per anziani e simili sono le espressioni più signi-
ficative del Centro. Un cenno particolare va fatto all'ini-
ziativa di cineforum su problemi della gioventù, attuata
con la collaborazione di altri gruppi.
CAMPANIA - Una serie di interessanti e valide ini-
ziative, animate specialmente dallo zelo del Delegato
ispettoriale Don Galliano Basso, hanno messo in ten-
sione apostolica i vari Centri, e particolarmente i GG.CC.
Ecco in sintesi: 1'11 febbraio, a S. Agnello di Sorrento,
incontro per Giovani CC. fidanzati e sposi. Relatore ne fu
Don J. Aubry; presenziò anche Don Armando Buttarelli.
111° aprile a Caserta, il secondo incontro di zona per
GG.CC. A Pacognano fu celebrata 1'8 aprile la tradizio-
nale "Pasqua del Cooperatore», a cui seguì il 22 dello
stesso mese il secondo «incontro di spiritualità» a Ca-
stellammare, animato da Don Sabino Palumbieri.
1117 giugno infine ebbe luogo un riuscito grande pel-
legrinaggio della Famiglia salesiana al Santuario Maria-
no di Montevergine, occasione e segno di crescita del
progetto della famiglia una di Don Bosco.
Fervono intanto i preparativi sia per il « Campus for-
mativo e di fraternità» che per Il «Campo di lavoro e di
animazione oratoriana» che si terranno a cura dei
GG.CC. rispettivamente a Piedimonte Matese e a Buo-
nalbergo nella prossima estate.
VENETO ORIENTALE - Una fitta serie di incontri,
studio-preghiere-esperienze, ha caratterizzato que-
st'anno la vita dei gruppi di GG.CC. Si sta così mettendo
la base ad un domani promettente nel quale la speranza
11

2.2 Page 12

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Che ne à stato del Conv119no nazlonale di Rocca di Papa? A CESUNA
un momento d i verifica da parte del GG.CC. del Veneto Orientale.
2 Slamo nella ■taglone degll E■erclzl, tempo di forte rinnovamento. Corsi
a MUZZANO BIELLESE (n. 1), a VERONA (n. 2) e GENOVA (n. 3).
3
cederà il posto ad una realtà fatta di veri apostoli per I
giovani da far crescere. E' l'auspicio del delegato ispet-
toriale Don Bruno Martelossi: « I GG.CC. del Veneto -
scrive - con coraggio e audacia devono mettersi alla
testa di tanti altri giovani per trascinarli verso i valori più
alti della vita e del Vangelo».
Dalla cronaca, in sintesi, ecco alcuni incontri: « Natale
di fuoco a Cison,. con veglia di preghiera e fiaccolata
12
verso la chiesa per la messa di mezzanotte. - « I giorni
della Missione .: 27 dicembre - 1 gennaio a Loria, va-
canze natalizie In maniera nuova. Circa 50 I partecipanti,
che, inseriti nel paese, attraverso visite alle famiglie, in-
contri con i giovani del luogo, serate allegre. e una mar-
cia della pace hanno creato un clima di comunità in
spirito salesiano. - « Incontro con i giovani veneziani e
amici,., 17-18 febbraio, a Venezia-Castello. - Un altro
incontro sul tema « morire per risorgere» si tenne a Go-
rizia, 31 marzo - 1° aprile; cosl pure a Martignacco (11-16
aprile) e a Udine (5-9 maggio). - Occasione di risveglio,
entusiasmo e riflessione sui valorf e la Missione salesia-
na fu la visita del Rettor Maggiore nel gennaio scorso.
Fervono ora i preparativi per il• mese di Cencenighe•
a turni settimanali. GG.CC. e simpatizzanti, in uno stile di
profonda amicizia, grande impegno e vita familiare si
alterneranno per un cammino che dovrà irrobustirli nel
loro essere salesiani.
LAZIO - Il 1° aprile u.s. I vari gruppi della Famiglia
salesiana hanno celebrato la loro «giornata» presso l'I-
stituto Gerini di Roma alla quale presenziarono l'Ispet-
tore e le due Ispettrici locali. Circa centoventi parteci-
panti con numerosi direttori e direttrici. Assemblea,
gruppi df studio, liturgia, pranzo familiare e molta al-
legria, crearono un clima piacevole, premessa df un
rappprto che si prolungherà nel tempo. Infatti si è già
concretizzata la Consulta per la Famiglia salesiana riu-
nitasi nel successivo mese di maggio.
I GG.CC. hanno intanto già avuto Il loro corso di
Esercizi nei giorni 6-8 aprile ad Arcinazzo.
«Il salesiano o è salesiano o è niente, o è di Don Bosco,
o è di nessuno. Se studieremo Don Bosco, se segulr&-
mo n suo sistema, saremo davvero suol figli, altrimenti,
non saremo niente e lavoreremo In aria e per strada•.
(Don Rìm.ldi. terzo successore di Doo Bosco).

2.3 Page 13

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----MONDO NUOVO----
ESTATE: OTTI MA OCCASIONE PER
DTFFONDERE CAPILLARMENTE GU
OPUSCOLI, PER ESPORRE NEGLI ALBI
MURALI, NELLE PARROCCHIE NELLE
PENSIONI E ALBERGHI I NOSTRI
BELLISSIMI POSTERS.
IL COOPERATORE PRENDE LE ME-
RITATE FERIE MA NON MANDA IN VA-
CANZA IL SUO IMP EGNO Dl APOSTO-
LATO.
Molti tra i Cooperatori e le Cooperatrici
si trovano in difficoltà perché non sanno
quali attività svolgere, data la loro età
avanzata o la malferma salute o le scarse
attitudini a iniziative di grande impegno.
Costoro possono benissimo dedicarsi a
«Mondo Nuovo». Chiedano di ricevere
mensilmente almeno dieci copie di opu-
scoli (a L. 200) e impegnino altrettante
persone ad acquistarle di volta in volta (ri-
chiedere a Ufficio Nazionale Cooperatori,
Viale dei Salesiani: 9- UOJ 75 Roma).
Non è una bellissima forma di apostolato
alla portata di tutti, perfino di chi è amma-
lato o relegato in casa per tarda età?
SONO USCITI
GLI OPUSCOLI 22 E 23
MESSAGGERI
DI DIO
NEI LA FAMIGLIA
..._....,.
IN FIIONTt Al
TESTIMONI
DI GEOVA
E' stato fallo omaggio a tutti i Vescovi
d'Italia degli opuscoli Mondo Nuovo
perché l'iniziativa fosse conosciuta e ap-
poggiata dai nostri Pastori.
Due significative risposte
Curia Vescovile - Trieste
Grazie di avermi fatto conoscere l'inizia-
tiva «Mondo Nuovo». I numeri della col-
lana che rni ha inviato, si presentano bene:
bella veste tipografica, linguaggio compren-
sibile, preu.o modesto. Sono ceno che l'ini-
ziativa troverà buona accoglienz a e farà del
gran bene. Da parte mia non mancherò di
segnalarla sul nostro settimanale.
+ Lorenzo Belloni
vescovo
Grazie di quanto comunicatoi-ni. Ne tengo
buona nota ad ogni consentito buon fine.
Inutile dire che prego per voi.
Dio vi benedica e vi premi.
+ Artemio Prati
vescovo di Carpi (MO)
Sono anche usciti altri quattro bellissimi
POSTERS.
17 «IO SONO LA LUCE DEL MONDO. CHI CRE-
DE IN ME NON CAMMINA NELLE TENE-
BRE»
18 «CHI CREDE IN ME AVRA' LA VITA»
19 AMARE E' OTRE A QUALCUNO: NON T1 LA-
SCI O SOLO
20 MADRE DI GESU' E MADR E DEGLI UOMIN I
PREGA PER NOI (la Madonna di Czestocho-
wa).
13

2.4 Page 14

▲back to top
Movimento finanziario
In attuazione di quanto prescrive l'art. 32
del Nuovo Regolamento e a stimolo per I
Consigli ispettorlali e locali a fare altrettan-
to.
dell'Ufficio
BILANCIO PREVENTIVO
dal 1 Ottobre 1978
al 1O Settembre 1979
ENTRATE_ _ _ _ _ _ _ _ _ __
Contributi Economato Generale SDB L.
Contributi Centri
Offerte varie
Rimborso spese
Libri (edizioni ecc. presumibili)
L.
2.000.000
8.000.000
Totale L. 10.000.000
Disavanzo L. 9.583.000 (1)
L. 19.583.000
(1) Questo disavanzo dovrà essere reperito nel prossimi mesi per I
9/ 12 necessari pari a L. 7.985.000, dalle seguenti tonti: vendita edizioni
in deposito (già pagate alle tipografie); Contributi dei Centri (autofinan-
ziamento); Offerte e rimborsi vari. I Consigli lspettorlall sono Impegnati
per la seconda fonte; l'Ufficio Nazionale per la prima e per la terza,
USCITE _ _ _ _ _ _ _ _ _ __
Stipendi impiegati
Oneri sociali
Tipografia edizioni ecc.
Compenso autori
Partecipazione-convegni
Libri ed abbonamenti riviste
Cancelleria e manutenzione macchi-
ne da scrivere
Telefono
Spese postali
Viaggi e auto
Assicurazione e bollo auto
Aiuti occasionali, elemosine ecc.
Quote associative
Fondo liquidazione personale
L. 2.680.000
960.000
8.000.000
900.000
390.000
1.400.000
465.000
1.500.000
965.000
930.000
120.000
145.000
178.000
950.000
L. 19.583.000
14
RENDICONTO AMMINISTRATIVO
1978/79 (periodo 1° ottobre -
15 aprile 1979)
ENTRATE _ _ _ _ _ _ _ _ __
Edizioni
Offerte varie
Contrib. Economato Gen. S.D.B.
Rimborso spese
Vendite varie
Contributi Centri
Contributi vari
L. 7.707.735
40.000
1.000.000
16.3..380
14.000
1.318.500 *
5.288.797 * *
Totale entrate L. 15.532.412
,. Somma reperita attraverso voci varie (contributi
chiesti a benefattori, differenza a nostro credito sov-
venzioni campi di lavoro).
* Autofinanziamento dall'1.10.'78 al 15.4.'79.
USCITE _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ __
Telefono
Viaggi e auto
Spese di rappresentanza
Spese postali
Libri e abbonamenti riviste
Assicurazioni e bollo auto
Cancelleria
Manutenzione macchine da scrivere
Tipografia (edizioni ecc.)
Stipendio impiegati
Oneri sociali idem c.s.
Compenso autori e partecipazione
convegni
Aiuti occasionali (elemosine e rega-
lie)
L. 761.900
468.500
391 .500
508 .4 3 0
752.500
92.000
207.370
42.700
7.790.000
1.221.729
589.105
450.000
167.100
Totale uscite
Disavanzo anno '78
Totale a pareggio
L. 13.442.834
2.089.578
L. 15.532.412

2.5 Page 15

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Nazionale
Dalle "evidenze" contabili dell'Uf-
ficio Nazionale risultano al 15.4.'79:
CREDITI _ _ _ _ _ _ _ _ __
Deposito sul conto corrente postale
Deposito In liquido
Crediti esigibili (edizioni Inviate ai
Centri il cul valore non è stato ancora
incassato)
Utile dal Pellegrinaggio In Terra San-
ta 1979
Offerte
Edizioni
T o t al e
L. 802.490
1.790.390
4.818.310
495.000
90.000
12.000
L. 8.008.190
DEBITI _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ __
Alla LDC (Torino-Leumann) per edi-
zioni fornite
Istituto Bernardi-Semeria, Colle Don
Bosco per idem
Tipografia Borgo Don Bosco - Roma
Libri - cancelleria
Totale
L. 6.428.379
L. 726.000
1.835.000
34.200
L. 9.123.579
DEPOSITO "EDIZIONI
COOPERATORI" _ _ _ _ _ _ __
Copie vendibili per un valore di circa L. 7.252.000
NOTE
DI SEGRETERIA
Giovani Cooperatori
1. E' in fase di elaborazione l'Indagine co-
noscitiva. Sono pe,·venuti al Gruppo Cen-
trale i moduli compilati dai vari Gruppi e
Centri. Ad ottobre sarà così possibile pub-
blicare i risultati, strumento operativo per
un migliore cammino.
2. In questi giorni è stato spedito ai Consi-
glieri nazionali CC.CC. un documento della
Consulta generale dell'apostolato dei laici,
di cui facciamo parte, perchésia studiato dai
vari gruppi. I risultati di detto studio saran-
no la nostra partecipazione ad un contribu-
to di studio chiesto da{la Conferenza epi-
scopale italiana alla stessa Consulta.
3. Di particolare interesse il n. 6 di Prcsen-
zagiovani uscito in questo mese. Tratta del
Seminario Missionario svoltosi a fine apn"le,
ne riporta i risultati e presenta possibili tra-
guardi.
Cooperatori
1. I Consigli ispettoriali sono invitati apre-
parare il Consiglio nazionale straordi-
nario che si terrà a Roma (8-9 dicembre
e.a.) sulla dimensione missionaria del-
l'Associazione e sul «progetto Trelew».
Allo scopo debbono approfondire il
materiale di studio inviato recenternen-
1e, ed inviare le loro osservazioni.
2. Un invito particolare si rivolge ai Centri e
ai Consigli ispettoriali perché portino a
termine la verifica - con relativo ag-
giornamento - degli indirizzi del Bol-
lettino per Cooperatori (già per din'gen-
ti), rinviando il fascettario ricevuto.
3.) Oltre due terzi dei Centri non hanno
provveduto al versamento del Contri-
buto previsto per /'auto-finanziamento.
Occorre ricercare le cause chiarendo
però bene il significato e il valore di
questo gesto associativo di solidarietà, e
- in ultima analisi - di giustizia nei
confronti di un servizio che siriceve. Ciò
ovviamente va detto per i servizi ricevuti
a tutti i livelli: Centro e uffici ispettoria-
le, nazionale e centrale.
15

2.6 Page 16

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Sped~ In abbon. postale - Gruppo 20 (70) - 2• quindicina
BOLLETTINO SALESIANO
Ouindkln•I• di Informazione e di cu/tur• rellgiou
S'invia gratuitamente al Cooperatori, Bene-
meriti e amici delle Opere di Don Bosco
Direzione e amminis1razlone: Via della Pi-
sana, 1111 • C.P. 9092 00100 Roma-Aurelio •
Tel. 64.70.241
Direttore responsabile: Enzo Bianco
Redattore: Armando Buttarelll Vlale dei Sale•
slanl, 9 00175 Roma • Tel. (06) 74.80.433
Autorio. del Trib. di Torino n. 403 del 16 febbraio 1949
C. C. Postale n. 2,1355 Intestato a.: Direzione Generale
Opere Don Bosco Torino
C.C.P. 4'2002 ln!NL a Ok. Gen. Opere D. lloaco Roma
Per c:amblo d 'lndlrlz:m Inviare anche l'Indirizzo precedente
CONVEGNI DI STUDIO
per DELEGATI LOCALI
e ASSISTENTI
Da un esame sull'andamento dei
Centri sotto l'aspetto della formazio-
ne, fatto in un incontro di Delegati
ispettoriali, (Roma, 14 ottobre '78)
emerse la necessità di periodici Con-
vegni di studio per Delegati e Assi-
stenti.
Se ne chiese e se ne ottenne l'ap-
provazione dalla Cisi.
Ora l'Associazione è lieta di offrire
a coloro che sono i primi responsabili
della formazione un'occasione ecce-
zionale per la loro preparazione ed il
loro aggiornamento.
Per Delegati e Assistenti che as-
sumono l'incarico nell'anno sociale
1979/80:
23 settembre (pom.) - 27 seguente
(pom.) ROMA - Salesianum (Via
della Pisana)
Per Delegati e Assistenti del Cen-
tro-Sud: Frascati - Villa Campitelli
Roma - 30 sett. (pom.) - 3 ottobre se-
guente (pom.).
P'ossibilità per chi ne fosse in necessità. di
partecipare al Convegno fuori della sua zona.
Per Delegati e Assistenti del Nord
Verona-S. Fidenzio 7 ottobre (pom.) -
1Oseguente (pom.).
Possibilità per chi ne tosse in necessità, di
partecipare al Convegno fuori della sua zona.
16