Bollettino_Salesiano_195812


Bollettino_Salesiano_195812

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Noi non cl fermiamo mal;
vi è sempre cosa che incalza cosa...
Dal momento
che noi ci fermassimo,
la nostra Opera comincerebbe
a deperire
DON 00,CO
lii &JUOIIO 1958 ANNO LXXXII - N. 12
EDIZIONE PER I DIRIGENTI DEI COOPERATORI SALESIANI
DmEZIONE GENERALE: TOBINO 714 VIA MARIA AUSILIATRICE 32, TELEF. 22-117
Tenere viva la fiamma
li Pellegrinaggio di Lourdes ha lasciato in
rutti i partecipanti tracce profonde: lo dicono le
impressioni e gli echi che ci sono giunti dal-
l'Italia e dall'Estero. I Dirigenti hanno quindi
motivo di rallegrarsi nel constatare che le fatiche
dell'organizzazione hanno portato i loro buoni
frutti. Ora però dev'essere impegno di tutti
impedire che questo fervore si esaurisca e ado-
perarsi a concretarlo in opere di bene.
Si ricordi che uno degli scopi del Pellegri-
naggio era appunto quello di potenziare nei
Cooperatori il senso della vitalità sociale della
Piii Unione. Ogni dirigente deve perciò preoc-
cuparsi di utilizzare l'entusiasmo che Lourdes
ha suscitato in tutti i Cooperatori che hanno
partecipato al Pellegrinaggio cd anche in molti
altri, legàndoli sempre più alle attività proprie
della Pia Unione.
fo pratica:
È necessario tenere desto il fervore delle
iniziative mariane che debbono continuare tutto
l'anno o ancora fissarsi in qualche pratica, senza
indulgere a nocive soste in questo periodo estivo.
I pochi pellegrini che non erano Coopc--
ratori, in generale sono nelle disposizioni migliori
per divenirlo; quindi fare in modo che entrino
anche canonicamente nella Pia Unione.
li Pellegrinaggio ha fatto conoscere
Cooperatori e Cooperatrici particolarmente 1.c-
lanti ed attivi. I Dirigenti procurino di aggan-
ciare queste anime generose per farne Zelatori
e Zelatrici a cui affidare compiti particolari e,
in alcuni casi, per servirsi di loro per dare inizio
all'organizzazione della Pia Unione nei centri
dove i Cooperatori non sono ancora organizzati,
ovvero incrementarla nei centri già attivi.
Questo fervore deve avere anche una
sua esplicazione pratica e costruttiva nella par-
tecipazione agli Esercizi Spirituali. Il Rcttor
Maggiore ne ha fatto un particolare invito ai
pellegrini, ripetendolo nella lettera che ha prc•
messo alla cronaca del Pellegrinaggio. È evi-
dente che questa partecipazione, con tutto il
bene che porta alle anime, servirà magnifica-
mente a tener vivo, a moltiplicare anzi, il fer-
vore e i propositi del Pellegrinaggio a Lourdes.
Alimentare e utilizzare il fervore del Pellegrinaggio a Lourdes
impegno del mesti per l'attuazione dei punti pratici qui sopra indicati
e specialmente per una larga partecipazione dei Cooperatori e
I delle Cooperatrici agli ESERCIZI SPIRITUALI
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Lo scopo dei Cooperatori Salesiani
illustrato nel l" numero del Bollettino Salesiano
Il primo numero del Bolfott,ino Salesiano (ul-
timo del Bibliofilo Cattolico) uscito nel mese di
ayosto del 1877, nell'articolo di fondo ha queste
righe intorno allo scopo della Pia Unione:
11 titolo del diploma o del lil,)retto presentato
ai Cooperatori spiega quale ne sia lo scopo.
Diamone tuttavia una breve spiegazione.
Diconsi Oooperatori Salesiani coloro che de-
siderano occuparsi di opere caritatévoli non in
generale, ma in ispecie, d'accordo e socondo lo
spirito della Congrégazione di San Francesco di
Sales.
Un Coo1)eratore di pe1· sè pnò far del bene,
ma il frutto resta assai limitato e per lo più di
poe,a durata. .Al contrario unito con altri trova
appoggio, consiglio, coraggio e spesso con leggera
.fatica ottiene assai, perchè le forze anche deboli
diventano forti se sono riunite. Quindi il gran
detto che l'unione fa la forza: vis ~tntita fortior.
Pertanto i nostri Cooperatori, seguendo lo
scopo della Congregazione Salesiana, si adopere-
ranno secondo le loro forze per raccogliere ra-
gazzi pericola,nti ed abbandonati nelle vie e nelle
piazze; avviarli al catechismo, trattenerli nei
giorni festivi e collocarli presso ad onesto padrone,
dirigerli, consigliarli, aiutarli per quanto si può
per farn.e buoni cristiani ed onesti cittadini. Le
norme da seguirsi nelle opere, che a tale uopo si
proporranno ai Cooperatori, sarà. materia dol
Bolletti'rw Salesiane.
Si aggiungono le parole: ,nodc pratico, per no-
ta.re che qui non si stabilisce 1ma confraternita.
non un'associa.zione religiosa, letteraria e scien-
tifica, nemmeno un giornale; ma una semplice
unione di benefattori dell'umanità, pronti a de-
dicare non promesse, ma fatti, sollecitudini, di-
sturbi, sacr:i:fi.zi per giovare al nostro simile.
Si è messa la parola 1m modo pratico perchè
non intendiamo dire che questo sia il solo mezzo
per far del bene in mezzo alla civile società; anzi
noi approviamo od altamente lodiamo tutte le
ji,titnzioni, le unioni, le associazioni pubbliche e
private che tendono a beneficare l'umanità, e
preghiamo Dio che a tut,ti mandi mezzi morali e
materiali .Per conservarsi, progredire e conse-
guire il fine proposto. Noi a nostra volta qni in-
tendiamo proporre un mezzo di opera.re e quesLo
mezzo lo proponiamo nell'Associ.azione dei Coo-
peratori Salesiani.
Le parole giovare al buon tostume dànno ancora
più chiaramente a conoscere ciò che vogliamo
fare e quale sia il comune nostro intendimento.
Estranei affatto alla politica., noi ci terremo co-
stantemente lontani da. ogni cosa che possa tor-
nare a carico di qualche persona cosLitt1ita. in
autorità. civile od eccle.~iastica. Il nostro pro-
gramma sarà inalterabilmente questo: Lascia-
t;eci la cura dei giovani poveri ed abbandona.ti,
e noi faremo tutti gli sforzi por far lorò il mag-
gior bene che possiamo, chè così crediamo poter
giovare al buon costume ed alla. civiltàt.
i <?!.ao.aliE,i di!lla luee
In mezzo a. tante letture dj romanzi e fumetti vuoti e nooivi ecco una. colla,na di libri avventurosi e nello
stesso tempo st-orici ohe portano i lettori in un mondo reale ed edificante.
Sono (JÌ,/Ì tl8citi ·i 3eguen,i otto volumi:
di gWotta leltura - utllisslmi Jìt!r le ,rneanzl'
Sangue sul liume. Il martirio eroico di Mons. Versiglia e di Don Cara.vario in Oit1a.
L'angelo dell'ultima ora. Una rete d'n.vventu:re di suor Rosa Kiste tra i Bororos del Mato Grosso.
.\\vventuriero di Djo. Una ca.tena di rischi e di brividi da parte di Mons. .F,\\gmino per l'evangelizzazione
della Terr» del Fuoco.
Croce di sangue. Il sacrificio di Don Fuchs e di Don Sa.cilotti neU' «inferno verde» dei Chava.ntes.
'l'erra dcl sogni. La storia aliascinante di Madre Clotilde Cogliolo nelle terre di Oriente.
Sfida alla mOJ'te. Una rieostruzione esatta di quel miracolo d'amore in Patagonia che fu Madro Angela
Vallese.
n f.'reeeia di Dio. lungo peregcinaTe di .Mons. Cost.arnagna e le sue fatiche apogtolicbe tra i Kivari.
La POl'pOJ'a s plendente. È la vita sbaragliosa del Oa.rd. Cagliero tra gli ludi della l'atagonia.
(:v,w-•·tlur, ,, I t•r,/o,./. S illw1hv1..lm,i al tratto. co•tano 1,. 21H)
RitJOlgerst a Libreria D1Jttrina Cristiana, via. Marirl Ausiliatrice, 32. C. C. P. 2-27196
ZJ+

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Pietra e Pastore SPUNTI PER LA
CONl<'ERENZA MENSILE
) • P IETRA - Un solo dei l 2 Apostoli ebbe
un nome nuovo dal Messia: Simone. che fin dal
primo facontro con Gesù venne chiamato Cefa,
ossia pietra.
Questo torroille, oltre al suo significato più
ovvio, ha in ebraico (come pure in arama.ico)
quello figurato di «fond(}Jrliento », ed assume, se-
<iondo il contesto, le sfuma~ure dei nostri termini:
flducùi, garanzia,, sici,rezza, stabilità.
Suonava. tanto nobile tale attributo, che Dio
stesso nei Salmi ama definirai «pietra» e come
~ pietra& si fa invocare, ossia come ~ base di ogwi
sicureua e fo'Tl<lamento di ogni speranza 1nnana~
(Salmi 17, 18. 27, 30, 41, 70, 94, ecc.).
Non senza motivo dunque il Salvatore, pietra
wngolare per eccellenza, cede questo suo epiteto
a chi dovrà farne le veci quaggiù a.ffinchò il
Regno di Dio, fondato da Lui visibilmente sulla
terra., abbia il suo visibile fO'nda1nento e la sua
granitica si-0u«ezza.
Il nome di Cefa è cosl una bella prova <lel-
l'elezione di Pietro a capo del collegio apostolico
e a fonda)Jlento della Chie.~a.
2. P ASTORE - Ma un secondo nome Gesù
si attribul con particolare compia<:enza, autode-
iìnendosi «il buon pastore, che dà la vita per le
sue pecorelle&.
Non per nulla la più antica statua di Gesù,
quella del Museo LateranenJ;le, raflìgura il Buon
Pastore che porta sulle spalle la pecorella smar-
rita.
Sarà ancora G08l\\ che cederà anche questo
titolo di Pastore e questa s11a funzione prediletta
cli ricercare e perdonare i peccatori a chi sarà il
suo Vicario in terra.
Quando il Divin Redentore conferisce a Pietro
il primato che gli aveva promesso, gliene dà la
triplice investitura così: «Pasci i miei agnelli!...
Pasci le mie pecorelle!... Fa.sci le mie pecore!~-
llla nel costituirlo Pastore al suo posto, nel suo
ovilo, per tutto le categorie di fedeli, esige che sia
come Lui un pastore b·uono, ossia amanLe del suo
gregge; perciò lo impegna in una triplice vrotes1,a
di amore: • Simone di Giovanni, mi ami tu!... ~-
:J. IL PRIMO - Simone cli Giovanni, chia-
mat o Pietro, non fu il primo a inco,ntr.i,re Gesù;
eppure tutti e quattro i cataloghi dei 12 Apo-
stoli (Vangeli di S. lvfatteo, di S. Luca e di
S. Marco e Atti degH Apostoli) cominciano con
Pietro. Più esplicitameute degli altri S. Matteo
dice: t Il primo: Simone, chiamato Pietro... ~-
Il primo atto ufficiale della Chiesa nascente,
ossia l'elezione del nuovo Apostolo in sostitu-
zione di Giuda, ò ratta su proposta di Piet.ro o
sotto la sua presidenza. La prima testimonianza
resa a Cristo davanti al popolo che aveva grida,to
il Oni&ifige e davanti al Sinedrio che aveva con-
dannato Gesù è quella di Pietro. ohe è pure il
primo a subire processo e carcere. Da Pietro è
operato il primo miracolo «in uome di Gesù.
Nazareno~- Anzi è tutta una serie di miracoli
Si domanda ai nostri Dirigenti
Mancano a ncora l'Clazioni de lla 1• Con-
ferenza e, in certi c•a!')i, a ndtci l'o ffcrw .
Son o p assati vari mesi; o ,•n1ai è già
in s vols:,ilnenlo la 2&ConJCJ•euz a . Qu indi
è n eees,;,a.rio non ri.Inandare o ltre l n
relazione della P1•in1a. S ar à ru1cb c c1uesto
llll .iruliee della dili!,Jenzn c on In quale
si ,sogliono ul,luare le d.ire tlh'e dei S u-
r,criori.
E d ella 21• Conl'l,'renza si i, lissata la datn'i'
L'argom ento vi è n oto attra,'e:t'i<O i l
Bollettino U ir igl'•rti di aprile e l'estra tto
c on lo s cJ,t>ma della Conler·cu za, nel
qnalc sono r ipetute le n orme p er il buon
esllo d ella m e desimo. U n nun~e ro a d e-
u ualo di eopie di t1uesl o s cbmll a i u l11-
, ·iato a1 D e legati lsp ett o1•iaU.
che mettono a fuoco la .fi~ura del primo Vicmfo
di Cristo, tanto che al capo V degli Att-i degii
Apostoli leggiamo: • 1'01·tavan fuori nelle piazze
gli infermi stesi sui loro lettucci affiucl..tè aJ pas-
saggio di Pietro almeno la sua ombra li sfiorasse
e ioS1,ero guariti».
Ma il primato di Pietro e clei suoi Successori
- i Romani P ontefici - più ancora e prima an-
cora che di giurisdizione. è un vero primato di
sangue, di santità e d,i verità. Basti questa sem-
plice statistica: dei 262 Vtiscovi di Roma 32 mo-
rirono martiri, 77 vennew dichiara.ti santi o
beati, tutti 262 asserirono le stesse verità <ii
fede e di morale senza mai alcuna contraddizione,
senza alcuna ombra cli eresia, sellztt ritratta1.ione
di dottrina. Quale altra Chiesa. o Dioco~i può
vantare un simile primato <li santit.ù, e di veriLà?
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esempi
Unione e hanno ricevuto il diploma
dall'Ispettore Don Corn1les il
giorno di S. Giovanni Bosco.
In quasi rutti i Centri si stanno
attuando iniziative mariane; a
Zamora ogni 24 del mese si compie
la funzione del Rosario dell'Aurora,
che richiama numerose persone a
recitare processionalmente di buon
mattino il Rosario per le vie.
Si sono tenuti vari corsi di
Esercizi Spirihtali aperti. A Za-
mora vi parteciparono un cen-
tinaio di Cooperatori e ~60 Coope-
ratrici.
Ovunque si nota un consolante
risveglio e si lavora per dare alla
Pia Unione lo sviluppo volut-0 dal
santo Fondatore.
ZAMORA (Spagna) ~ Progressi
della Pia Unione
Il Delegato Jspettoriale di Za-
mora scrive che in quella Jspettoria
la Pia Unione va organiz.zandosi e
diffondendosi sempre più. In tutti
i centri si è tenuta la I a Conferenza
preparata con propaganda di
stampa e di radio e con la proie-
zione di tlocumentari salesiani,
specialmente del viaggio del Ret-
tor Maggiore in Oriente. In tutte
le città importanti è stato nomi-
nato un Direttore Diocesano e si
sono presi utili contatti con gli
Ecc.mi Vescovi. I Cooperatori
sono aumentati di parecchie cen-
tinaia e si sono distribuiti con so-
lennità i nuovi diplomi. Nella città
di Valladolid, dove non ci sono
salesiani, la consegna dei primi
cento diplomi ebbe luogo nella
più grande chiesa della città con
l'assistenza del Direttore Dioce-
sano e del Decurione che cura il
nuovo centro. In Leon, dove i
salesiani hanno in preparazione
una piccola opera, più di cento
persone si sono iscritte alla Pia
GENOVA - Esercizi Spirituali
Presso l'Istituto «Maria Ausi-
liatrice» di Coi;so Sardegna si
è tenuto anche quest'anno, per i
Cooperatori e le Cooperatrici di
Genova, un Corso di Esercizi Spi-
ritualiaperti, predicati da Don Vin-
cenzo Colombara e da Don Antonio
Miscio, con l'orario seguente:
dalle 17 alle 18,30 - 2 Confe-
renze per le Cooperatrici;
dslle 20,30 alle 21,45 - 2 Con-
ferem~e per i Cooperatori.
La partecipazione dei Coopera-
tori e delle Cooperatrici è stata
cordiale e soddisfacente. Il nu-
mero degli intervenuti aumentò di
sera in sera, fino a passare il cen-
tinaio.
Ogni giorno, Cooperatori e Coo-
peratrici ripetevano la loro soddi-
sfazione con espressioni di gioia
come queste:
Abbiamo Jrascorso ore, di Para-
diso - Non importa se il tempo
ci è poco favorevole (pioveva) e se
il diavolo vaol metterci la todt1; r1oi
snppiamo e vogliamo superare ogni
difficolui e contrarietà - Ascol-
timno delle cose che ci dànuo vera-
mente la pace e la gioia - Se po-
tessimo sentire ogni tanto delle
prediche çome queste!
Le conferenze si sono svolte in
1m clima di raccoglimento, di
attenzione devota, di adesione èOr-
diale. Si sperano perciò frutti ab-
bondanti e duraturi.
S. PAOLO <Brasile) - I Delegati salesiani dei Cooperatori riuniti a convegno col
Rev.rpo Ispettore - oggi S. E. Mons. Barbosa - il 13-2-i958, data che segna
l'inizio di un consolaJJte risveglio deUa Pia Unione in tutta l'lspettoria.
PERRERO (Torino) - Contro
l'eresia
Ai Cooperatori che fanno centro
alla Scuola Materna delle Figlie
di :.Ylaria Ausiliatrice il Rev. Par-
rnco rivolse la sua cordiale parola,
rilevando lo scopo principale della
Pia Unione, nel pensiero di Don
Bosco: unire le forze vitali dei
buoni per la lotta contro il male,

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al servizio della Chiesa. Sottolineò
il bisogno più che mai urgente di
quest'unione di forze, per il dila-
gare sempre più sconcertante degli
errori protestanti e precisamènte,
nella ,·allata, di quelli valdesi.
li Canonico Ottonello di Pi-
nerolo proiettò quindi l'interes-
sante filmina ELLE DI CT: I Val-
desi, che ne precisa l'origine, il
culto e gli errori principali, nonchè
un interessante do,mmentario dei
principali templi e pubblici edifizi
che lavorano per la diffusione del-
l'errore e per il traviamento di
tanti nostri poveri fratelli. Lavoro
che svolgono purtroppo con vero
zelo nelle due vallate del Pellice
e del Chisone.
L'argomento interessò moltis-
simo gl'ìntervcmuti, che gustarono
la gioia della sicurezza di una
fede che non permette dubbi, per-
chè appoggiata alla parola inde-
fettibile di Cristo, che edificò la
sua Chiesa ·sulla roccia di Pietro.
che sta visitando le diverse Case
salesiane dell'Jspettoria Subalpina,
La statua della Vergine sostò nella
Parrocchia di S. Giovanni, dove
fu celebrata una Messa vespertina
con discorso del salesiano Don
Bombare. Alle ore 2 T nei locali
del «Patronato della Giovane» un
trattenimento mariano coronò la
permanenza della Madonna Pelle-
grina a Ciriè. • Riuscita spctblco-
lare - scrive il Delegato locale
Don Bruno - la parrocchiale di
S. Giovanni letteralmente zeppa;
il teatrino insufficiente per oltre
metà di coloro che desideravano
intervenire ~.
Anche a Lanzo i Cooperatori
e le Cooperatrici parteciparono in
massa alla fiaccolata per la Ma-
donna Pellegrina e alla funzione
mattutina organizzata per loro
nell' Istituto Salesiano.
Gli Ese1·cizi Spirituali sono 1.m'occasione buona.
peT difj'ondm·e ancor di più il
DA MIDI ANIDA.S
l\\llANUALE DEI COOPERATORI SALESfANl
prezzo L. 800 - sconti speciali ai Dirigenti
Questo libretto è il prrrtavoce del pensi.ero di Don Eo.1co per i
CIRIÈ (Torino} - I Coopera-
m.oi Cooperatori. Metterlo tra le numi dei Cooperatori e delle
_____________ ..... ________ _ tori per la Madonna Pellegrina
La Pia Unione dei Cooperatori
di Ciriè (Torino) Ja domenica
t r maggio volle organizzare un
Cooperatrici significa dar loro un semo più vivo dèlla loro appar-
t.enenza alla Terza Famiglia Salesiana e stimolarli a vivere ed
agire nello spirito del sa11to F1:mdatare.
omaggio alla Madonna Pellegrina,
NUOVI CENTRI
ALBERONI (Venezia)
Su questo estremo lembo del Lido di Vene-.i:ia,
tra la laguna ed il mare, i Salesiani hanno rea.li.zzato
il soggiorno marino • S. Domenico Savio~. che ac-
coglie circa 120 orfani; e dirigono la Parrocchia de-
dicata a Santn Maria della Salute.
La solidarietà con cui le persone del luogo circon-
dano queste opere s.alesiane e la simpatia con cui è
accolto lo spirito sales.iano anche dalle numerose
comunità religiose che nella Parrocchia tengono co-
lonie e complessi ospedalieri, hanno incoraggiato il
Direttore ed il Parroco a iniziare l'attività di on Centro
locale di Cooperatori salesiani.
Opportuna la circostanza sceltà: il passaggio per
hl Parrocchia della Peregrinatio JHarìae salc~iana del
Veneto.
·
Ad un gruppo di inv itate, superiore al previsto,
parlò, presentato dal Parroco Don G. Zanuso, il
Delegato lspettoriale, che ha illustrato il significato e
il valore della devozione alla Vergine in Don Bosco
e nell'opera salesiana, ed ha invitato a cooperare con
Don Bosco alla saJve-Lza della i,;ioventù.
CORNEDO VICENTINO (Vicenza)
Per merito delle Figlie di Maria Au~iliatrice, la
devozione a ·Maria Ausiliatrice ed a Don Bosco vi è
diffusissima. In numerose famiglie si legge da decenni
il Eolletti11n Salesiano.
l1 paese si prepara a celebrare il cinquantesimo di
fond-az:ione dell'Asilo e la Direttrice ha voluto che il
primo atto ufficiale delle celebrazioni doves5e essere
la costituzione della Pia Unione dci Cooperatoci.
Il Delegato lspettoriale, il 4 maggio, dopo la cele-
brazione della S. Messa, ha parlato alle persone pre-
cedentemente preparate all'incontro, riconoscendo che
la loro preparaz.ione psicologica e spirituale a diven-
tare Cooperatori e Cooperatrici salesiani, dopo cin-
quant'unni di fedeltà allo spirito salesiano e di solida-
rietà con l'azione salesiana in difesa della gioventì1
soprattutto femminile della P11rrocchia, era già così
evidente da poter senz'altro passare alla loro iscri-
;,;ione alla Terza Famiglia Salesiana. Più di uo centi-
naio di persone hanno aderito alla co.stituzione del
nuovo Centro.
NOVALE DI VALDAGNO (Vicenza)
Le Figlie di Maria Ausiliatrice dirigono il nuovo
splendido Asilo-Oratorfo Femminile costruito dalla
fede e dalla generosità cristiana <lei parrocchiani.
Incoraggiate dal sig. Parroco, preparate ed invitate
dalla Direttrici;, l'u m1;1ggio sono convenute nella cap-
pella dell'Asilo una sessantina di mamme per l'iscri-
zione alla Pia Unione dei Cooperatori.
n Delegato lspettoriale ha dimostrato che l'efficacia
educativa della nuova opera può avere continuità e
completezza anche dall'organizzazione della Pi11 {Jnionc
dei Cooperatori, nella quale tUtl-i coloro cui sta a
cuore l'avvenire cristiano della gioventù possono tro-
vare ispirazione e aiuto per jJ loro apostolato.
Le mamme hanno aderito senz'altro ed hanno
chiesto che il diploma portasse la data del giorno in
cui avevano potuto legarsi a Don Bosco e a !\\Ilaria
Ausiliatrice, per il bene dei loro figliuoli.
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CAPACCIO (Salerno)
Capaccio, un grosso centro della provincia di Sa-
lerno, è legato a Don Bosco dal ricordo di un Chierico
salesiano del paese, le cui ,;poglie sono custodite nel
locale cimitero e sono meta di pellegrinaggi, per le
grazie attribuite alla sua intercessione.
Nel ricordo di questo figlio di Don Bosco, una ze-
lante Insegnante, la sig.na Lina Stabile, con l'appog-
gio del Rev.mo Parroco, Mons. Guazzo, ha saputo
realizzare un Centro di Cooperatori che mirano a
diffondere lo spirito di Don Bosco e a realizzarne il
programma di apostolato.
Domenica r1 maggio, il Delegato Ispettoriale si è
recato sul posto per la consegna dei diplomi e la se-
conda conferenza annuale. Per desiderio del Parroco
ha parlato ai giovani di A. C., al popolo radunato
per il mese mariano, e a tutte le l'vlesse, illustrando
il bene che nel nome di Maria Ausiliatrice Don Bosco
ha operato e continua a operare per mez?.o dei suoi
figli e dei Cooperatori salesiani. Dopo la lVIessa par-
rocchiale, segui la benedizione e la distribuzione dei
diplomi ai presenti, ai quali il Delegato Ispettoriale
ha spiegato la missione del Cooperatore salesiano.
SETTEFRATI (Frosinone)
Da oltre un anno si è costituito un piccolo centro
della Pia Unione Cooperatori, con un Decurione che
ne alimenta la vita.
Si tratta di iscritti che hanno compreso a pieno lo
spirito dell'Unione e fanno apostolato pratico attuando
il Regolamento e vivendo uniti alla Famiglia salesiana.
Qualcuno ha partecipato agli Esercizi, qualche altro
ha preso -parte al Pellegrinaggio a Torino, e tutti cer-
cano di essere i maggiori sostenitori delle opere par-
TOCchiali.
Nell'estate scorsa hanno curato l'inaugurazione di
un grandioso monumento a Don Bosco, che festeg-
giano ogni anno il 31 gennaio in modo solenne.
1 Salesiani che nel periodo estivo vanno a Settefrati
con gli aspiranti, assistono gli iscritti, che pian pjano
aumentano di numero e di attività.
SLIBMA - MALTA
Per la prima volta i Cooperatori e le Cooperatrici
furono radunati nel salone dell'Oratorio Salesiano. Il
Direttore Don G. Mangion, tenne loro conferenza
spiegando le origini, gli sviluppi e il presente risveglio
della Pia Unione e ìnvitò i presenti a lavorare nelle
varie attività proposte da Don Bosco, specialmente
a favore dei ragazzi dell'Oratorio.
Il Delegato regionale Don Farrugia ribadi il con-
cetto del vero cooperatore, secondo il pensiero di
Don Bosco e accennò all'argomento vitale delle voca-
zioni e ai vantaggi spirituali.
Si concluse co·o la strenna del Rettor !\\,faggiore e
la Benedizione di Maria Ausiliatrice.
VITTORIA - GOZO
Il Delegato regionale dei Cooperatori Salesiani, la
sera del 7 marzo, tenne la prima conferenza a 60 Coo-
peratori e Cooperatrici, radunati nel salone dell'Ora-
torio • Don Bosco». Egli esordl con riportare il pen-
siero di Don Il<>sco: t l'oplfl'a dei Cooperatori è fatta
per st uotere dal languore ili cui gi.acci<mo t.anti cristiani
e d~IJ011dere l'energia della carità i.
Spiegati in breve i vantaggi che godono gli ascritti
a quest'opera e fatto cenno alla strenna del Rettor
Maggiore, concluse l'adunanza con infervora.re i pre-
sent.i a jntervenire alla conferenza mensile e a paTte•
cipare alle iniziative di apostolato.
Qualche anno fa fui invitata in
casa di un professore di Liceo,
venerando per la sua età di 89 anni,
il quale, accidentato da molto
tempo, e.ra immobilizzato su di
una poltrona.
Dai familiari mi fu detto che
chissà da quanti anni non fre-
quenta1•a i Sacramenti.
Spessissimo m'intrattenevo con
lui e, nelle lunghe conversazioni e
discussioni, non mancavo mai di
parlargli di Gesù,, della Celeste
Ausiliatrice, di una eternità a cui
dobbiamo seriamente pensare.
Condivideva in pieno j miei senti-
menti ma, quando si trattava l'ar-
gomento Confessione e Comunione,
la risposta era sempre negativa.
Si può immaginare quale pena
fosse per me. li demonio resisteva,
ma io non mi stancavo di pregare.
Una sera fui chiamata urgente-
mente da quella famiglia: il Pro-
fessore stava male. Vicina al suo
letto, sola, perchè i familiari non
avevano il coraggio di aprirgli le
porte del Paradiso, dopo aver dato
uno sguardo al Crocifisso che era
a capo del letto, lo esortai a con-
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fessarsi. Ad un suo lieve cenno
che mi parve affermativo, mi preci-
pitai alla Chiesa del Gesù e tornai al
suo capezzalecon un padre Gesuita.
Ardua fu l'impres11 pcrchè,
quando sembrava che tutto fosse
un fatto compiuto, l'ammalato ri-
fiutò di confessarsi. In nome di
Djo mi accostai nuovamente al suo
capezzale e lo convinsi che la con-
fessione non era oltro che un atto
di pentimento del male commesso...
Quando il padre Gesuita uscì
dalla stanza, es.cla,nò commosso:
«Si è confessato!~- Erano 60 anni
che non si accostava al sacramento
della Confessione.
Non so descrivere l'accoglienza
che il moribondo mi fece quando
rientrai nella. sua camera: con gli
occhi ormai fissi, ma col sorriso
sulle labbra, con voce impercerti-
bile, disse: • Grazie, figlia mia,
grazie!•. Da quel momento entrò
in agonia e l'indomani all'alba si
trovò fra le braccia di Gesù mi-
sericordioso.
Altre esperienze mi banno di-
mostrato che l'apostolato porta i
suoi frutti.
Alcune signorine di mia co-
noscenza, buone ma indolenti in
materia religiosa, non vanno a
lvlessa neppure la domenica per
il gran da fare. Praticamente la
salvezza dell'anima per loro è cosa
secondai::ia. Grado grado con per-
~uasive _parole, precedute dal-
l'esempio, sono riuscita a far an-
dare a Messa ogni dòmenica una
di loro. Dopo due anni, la mede-
sima nel Santuario della Madonna
dell'Arno si accostava alla Mensa
Eucaristica.
Sono vittorie della infinita mi-
sericordia di Dio.
Non vi è maggiore soddisfa-
zione per me che quella di visitare
i malati, nei quali vedo Nostro
Signore. Quasi ogni sera vado
fuori Napoli a trovare la madre
anziana di una mia amic.-,, che per
ima· caduta è rimasta immobile su
di una sedia. La carezza di quella
oara vecchietta mi commuove per-
chè penso sja quella di Gesù...
Prego affinchè tutte le Coopera-
trici salesiane sentano , ·iv o il bi-
sogno di avvicinarsi al prossimo
malato nell'anima n ne.I corpp.
U11(1 Cooperatrice Salesiana
deJ Centro di Napoli
R. Conseroato,·io ~ S. Caterina

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Y A Roma, nella Cappella ispettoriale del Sacro Cuore,
il 21 aprile scorso fu tenuto un convegno di Zelatori e
Zelatrici, presieduto del sig. Ispettore. Il convegno
aveva un duplice fine: integrare la loro preporozione
e formazione salesiana; 11tudiare e concretare il pro-
gramma della seconda parte dell'anno sociale. Con gli
8o Zelatori e Zelatrici ernno presenti anche ,-ari De-
legati locali.
Y Il Centro Pia Unione di Genova Corso Sardegna
ha tenuto, il 15 maggio, una Giornata J\\lfnriana per
onorore l'Immacolata nel centenario delle Appari-
zioni di Lourdes. Cosi i Cooperatori che non ebbero
In gioia di pellegrinare n Lourdes, poterono p:1ssnre
ore deliziose ai piedi dell'Ausiliatrice lml1lllcolota
nello cappella e nel teatro dell'lstiruto.
Y La signora Seita Maria ved. Bosio di Barbania
Canavese (Torino) di anni 82 - la decana tra i Coope-
1·atori pellegrini a Lourdes durante la fese di pre-
parazione del pellegrinaggio, desiderando fare qual-
cosu, oltre In preghiera, per lo buona riuscito del me-
desimo, concepì il generoso disegno di offrire una
Bo!'l'n Missionaria in ringraziamento, qualora tutto
fosse andato bene. Tenne gelosamente segreto l'idea
duronie rutto il pcllegrinaggio, finchè al ritorno, con
grande sua gioia potè consegnare al Delegato 1speno-
riale Don Boffa lo somma di L. 50.0001 confidandogli
il suo segreto.
Y Il centro di Torino-Crocetta, oltre l'Esercizio
dellu Buona Morte l'ultimo giorno di ogni mese e
In commemorozione di .lVIoria Ausiliatrice ogni 24,
tiene la Conferenza al primo sabaco del mese (ore 16)
e l'istruzione catechistica ogni venerdl sera (ore 21)
con filmine Don Bosco sulla Storia Sacra.
Y A Marina di Pisa si è curota l'organiz~zione del
Rosario vivente• tra le famiglie della Parrocchia, a
ricordo del centenario delle Apparizioni df!ll'Imma-
colatn n Lourdes.
• I Cooperatori di Bari hanno diffuso , Albi Don
Bosco •, , I Cento Episodi della vita dl Don Bosco•
di R. Uguccioni (n. 2000) e 5000 foglietti volanti
Don Bosco e le Scuole Professionali con unn let-
tera di esortazione morale agli operai della Ditta
J\\1aroz2i. Inoltre i Cooperatori con i Dirigenti pro-
\\'Ìnc:iali ACLI promossero la giornate dell'appren-
distato con Messa e discorsi alla massa degli apprcn-
disr1.
Y A Brindisi è stato istituito un gruppo di Coope-
ratrici volonterose per l'assistenza sociale e religiosa
delle famiglie più bisognose e si fa la massima propa-
ganda per la diffusione e lu recita della corona del
S. Rosario nelle famiglie.
Don Bosco diceva cosl:
La porte fo11damentale delle pratiche di piel<Ì,
quella che in certo nu,do k abbraccia tulle, con-
siste 11rl fare ogni anllo gli Esercizi Spirituali.
~ ... • discorrendo con 111111 signorina a,uriana, di otr,i,na
rip11111::io11e religiosa, povera però di mezzi materiali, la
ctms,:f!liavo di iscriversi. fra le Cooperatrici salesiane. P.
una si1,'71orina che ha sempre afotato i bisognosi q11a11do
tutta le a11dava bene; ha pure favorito le 'IIOCJJ:::ioni
religiose. Ora 11011 Ira pirì alnm tne,;;:::o di fort1111a ma Ira
virn lo fede. Potrebbe perci() aiutare le Ope,•e saluùme
um la preghilt1'o, con l'offerta a Dio della giornata o d<!gli
acciacchi dell'età matura secondo le intenzioni del Sll-
periore. Si reca con frequenza ai Ss. Sacramenti. St
l'accettassero, favorisca avvertirmi... 111 tal caso, avrti
la co11soltl::ione di offrire alla Ve,gine Ausiliatrice e a
S. Gwcam1i Bosco una 11110,:a Cooperatrice•·
Da una lettera della Cooperatrice ER,rE-
LL'<OA PLYSCITI di Torr~ Pcllice, alla
Direzione della Casa salesiana di PiMrolo
Di Cooperatrici come queste ce ne occorrono mi-
gliaia e migliain, che affianchino con la preghiera e lo
soffere.nzn santificata quelli che lavorano nelle varie
attività della Pio Unione.
vi consigliamo
questi libri
INCONTRO ALL'AURORA
Pa,:ine di Sacra Scrittura dell'Antico Testa-
meittO e di Storia Sacra presmttate dal Sar.
G. M. PACll
Pngg. xrx, 285, 17 X 24, corta uso patinata;
78 i!lul!trazioni documentarie; Palestina bi-
blica in 14 colori 24 X 37; copertina a
colori plastificata . . . . . . . L. 950
Riccu antologia che fa percorrere la Storia
Sacra lumeggiando tutte le pagine bibliche
di particolare importanza dal punto di vista
storico-dottrinale e letterario.
Gli insegnanti di religione vi troveranno uno
strumento docile per unu scuola più efficiente.
Gli studenti vi troveranno quanto esigono:
documentazioni storiche, dottrina religiosa,
soluzione alle loro difficoltli, immunizzazione
rispetto olle obiezioni ostili.
Raccomandabile a quanti non possono
accedere alle opere bibliche $CÌentiliche o a
quelle di volgarizzazione, soyente costose
e incomplete.
Utile in ogni famiglia cristin.nn.
Librma della Dottri11a CriJtitma, Via Maria
Au.siliotrice, 32, ToRI'-10.
*
LO SPIRITO SANTO E IL SACERDOTE
Edizioni R~gmtm Christi, Lucca.
i); un lìbro di piccola mole e di poco costo che
contiene 15 meditazioni per Sacerdoti sullo
Spirito Sr1nto, estratte dnl volume del com-
pianto l\\lons. Angelo Antonio Scorti. Tali
meditazioni sono molto acconcc per pro-
muovere e incrementare nell'animo dei Sa-
cerdoti e propagare tra i fedeli la divozione
allo Spirito Santo.

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un grande Papa
un'avvincente biografia
HALES
PIO IX
Studio critico sulla politica e
sulla religione del secolo XIX
TRADUZIONE DI FRANCESCO BIANCHI
Volume m •I, pagiae 37~ Lire 1500
per ordinazioni ~I•·
rivolgimi olla ~
SOCIETÀ EDITRICE INTERNAZIONALE
TORINO
Corso Recto.a Mar&buita, 176
conto corrente po,.iaJe l / 171
L'opera che viene presentata in tr.iduzione dall'inglese, trnueggia
,n otto capitoli di ,'llllto respiro e di granitica base storico, l'afJnsci-
nante figura cli Pio IX, po.rcicolannente nell'òmbito del suo munduto
di Vicario di Gesù Cristo e di Capo di tutto la Cristianità. Sotto
questo profilo, Hnles è magnifico nella sua intui1.ione cli storico sen-
sìbile, essendo .riuscito n tratteggia.re Pio IX in uno dei lati piti lu-
minosi della sua vita, soprattutto della sua ,•,ta di Pontefice. E questo
lato è la elevatezza morale e spirituale dd Papa, che CQn intrepida
ferm=a ed eroica virtù sì librò al di sopm del contingente, dominò
gli eventi tempestosi e bumiscosi del 11uo tempo, scopri e svelò al
mondo l'insidiosa perfidia ed il veleno let11le degli errori del suo
tempo, le cui estTcme conseguenze le vedinmo om riflesse neltn vasta
e preoccupante corrente dell'ateismo moderno e del dramma del-
l'umanesimo ateo contemporaneo.
Con piena consapc,ole.,;za di un giudii'io che parrebbe audnce o per
lo meno esagerato, l'Autore afferma e prova che Pio IX fu • il fon-
datore del Papato moderno•·
La lettura del libro, dilettevole ed utile per tutti, è particolarmente ne-
cessaria per gli studiosi, pe.r il Clero, per i Cattolici, a cui deve essere
caro, nozi doveroso conoscere la verità dei fatti di un periodo, come
pochi nitri, cruciali per lo Chiesa, e pieni di angoscie per il suo augusto
Cupo, su cui furono versati ad orciuoli i falsi btorici, per legiuimare
un'aggressione a lungo meditata e segretnmcnte preparnta, contro uno
Stato il più ,·etusto, il più venerando e uno dei più progrediti di alloro.
BOLLETTINO SALESIANO
Tori.Do (714) - Via Maria Ausiliatrice, 32 - Telefono 22-117
PEllJODIC'O QUINDICINALI • SPIDIZJONII LN ABBONAMl!ls"TO POSTALE • GRUPPO . .
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ben scritto, anche Il vecchio
Indirizzo.
+ Si ringrazlnno I s111norl
Agenti postati che rcaplngo-
no, con le no1ilìcaz:lonl d'u§O,
I Boll.,ttlnJ oon recaplt,all.
Fuooiamo noto ai benemeriti Cooperatori che le Opere Salesiane hanno
il Conto Corrente Postale 2 /1355 ('l'orino) sotto la denominazione:
Ognuno può vlllerse.ne, con risparmio di spesa, .nell'inviare le proprie
offerte, ricorrendo all'ufficio postille locale per il modulo relativo
DIBBZIOD DIHBBALI
OPERI DI DOI BOSCO
TOB.DJ'O (7H,)
AM!lRIZZA'lJONB Dl':T 'l'RIRl1SAL~ 01 T<lnnrn TS OA'l'A 10·2•1019 '1.40a cns APl'R0VA1.10SE EOOLUIISTIO.I
0111~·1"tOll8 RES-POSSAu1iR: l!&O. DDTT. PIBTHO tP.~n,so, VIA MARIA AITdlUAl'IIIOk, J:! • TQ!IINO (71 11 'I ()ffrOTIO! ORAVIOI!& 9111