Bollettino_Salesiano_195712


Bollettino_Salesiano_195712

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Noi non ci fermiamo mai ;
vi è sempre cosa che incalza cosa...
Dal momento
che noi ci fermassimo,
la nostra Opera comincerebbe
a deperire
DON 00!!00, Il 31 maggio 187.i
ANNO LXXXI. N. 12 15 GIUGNO 1957 PERIODICO QUINDICINA.LE DELLE OPERE E MISSIONI DI S. G. BOSCO
DIREZIONE GENERALE: TORINO 712 VIA MARIA AUSl:LllTRICE 32. TELEF.22-117
"Tu le vacanze le farai con me! "
L'attivitll dei centri ùella Pia Unione non rle1ve
nrresLursi col sopraggiungere dell'estate, ma piut-
tosl.o n,do.ttarsi alle necessità e possibilitn proprie
d<'lla, slllgione. Perciò mentre si svolgeranno gli
F.s!'rcizi :,l._pirituali o si terrà la 2• Conferenza
annmùe dove non fu ancorn t.enuta, come a1whP
nei ritiri ll1<'nsili. i Dirigt'nti dispongano i Coopt'-
rntori t~ fare in modo cl1e corte atti,ità di npo.,.to-
lato specifico, come quPllo della stampa. dt'lle
YO<'azioui e doll'assi$tenza morale e religiosa alla
gioventù, tutt'altro che ceRsare, s'incremonLino.
A quelli cbe avru.noo 1~ fortuna ùi prendere
parte tld un corso di Esercizi Spirituali i Delogati
potranno loèle,olmente olTrìro le anni dell'aposto-
lato preparando unn piccola esposizione delln
stampa più raccomamlata e illustra.re loro l'uti-
lità ùelle pubblicazioui esposte.
Le pos.:,:ibilità non u1u.11cano, speciiùmen le n\\•i
luoghi di villeggiatura, dove sono più facili i con-
t,atti o map:giori le diijponibilità di tempo. L'n,po.
fi!olato individuale e occnsionnle, se fatto con
fìne intmto psicologico, tenendo conto del tem-
peramento. dei gusti, deJ?li stati d'animo delle
pc,~one, è il più proficuo. Ancbe in qu&ito ci è
ma('~lro inan:iYaòile Don Bosco, che con tuUa
n:itnrnlezza trasformava iu pulpito la oassetta
di 11nn vettura, !(1 !-lcompartimento di un treno
o lu, menl!a a cui Ol"a ~t11to invitato.
\\nc·he le frunose pa!\\seggiato autunnali che il
F\\nuto organizzava per oJlri:re uno svago grnélito
ui 11uoi giovani in ,at·auza e toglierli dai pericoli
rlell'ozio, erllllo frutto del i,uo zelo. che non ro-
noReeva !Ù\\yvero tipo1<0. E quali sacrifici pPr
Don 11oHco in quolle gìte di dieci e più giorni!
Talv(lltu i traLti di stmda erano eccessivamente
lunghi, tal altra le int,owpel'ie li sorprendev::uw
in piena campagna; ~ppurc il Santo nor vi ri-
nunzinva, anzi si prodigava percliè ne 8\\Vantag-
!!ins.~o anche l'anima dei gitanti, eslasiati dnlle
sue 11mene ma edifica.nt,i conver;:azioni, e ne ve-
nif'l!O 1m gran bene anche alle popolazioni prellSo
cui 1,1j fermavano a compiere le loro divozioni e
o. da.re spettacolo teatrale e bandistico.
Sull'e;,ernpio del Padre, i nost,ri Oirip;enti iu-
dirizzemnno e guideranno con zelo i Cooperl\\Lori
all'apoatol/Lto estivo, snscil,nntlo tm di loro lo
pil,Ì geuiali iniziative; farnnno pure il po$sibile
per non sospendere i rit id mensili, tnnto 11Uli
per tener deeta la fiammn dc-ll'apostolato snJp.
siano.
iiolli dei nostri Cooperatori delle 110.,;tre
Cooperatrici sono genitori di ~Lud1;>11li in Yac:m,;n.
È nooe8.l!ario ricordare loro le l'Niponsabilitaì, obe
gravano su di essi oggi d 1e i pericoli si sono
moH;iplfoaLl: atnmpa, oine. costumi immodesti,
compagnie catlive possono Oll~ern veleni potenti
per le auime gio.-anili. Occorre chl' vigilino per
prevenire, tali pericoli ed e,·itare che le \\'acanze
diventino per i loro figliuoli quello che Don Bo....co
definiva • ltt vendemmia del diavolo•.
Un giorno il chierico Bernardo Vacchina, ùopo
aver fatto scuola per un lunghìsaimo anno sco-
lastico eri\\ cominciato il 15 ottobre ed er:1,
terminato il O settembre - chieae a Don Bosco
che concedei,~ anche a lui un po' di vacamm.
Tu le vacanze le farai con me - risposn
Don Bosco.
Fare lo vacanze con Don Boscoi Cho voleYa
dire! Tntanlo i giom.i pass:ivano; il chierico a11-
pena lo vedeva oomparil'o, correva o. baciar~li
la mano e lo guardava con occhi espressi.vi: mu.
nulla di nulla. Finalmente, fattosi ardito. lo
interrogò:
- Signor Don Bosco, quando e dove faremo
le \\·acanzc,!
- In paradiso!... Non tt piace!... In parn.
di.so insieme!
L'episodio rivela il pensiero cli Don .Bosco: nel
Ja,voro por le anime non c'è varu.11za, perchò il
nemico non cessa, d'insidiarle. E questo è anche
il pensiero ùei suoi figli Salesiani e deì loro Coope-
ratori, i quali, pur prend.endosi il necessario ri•
poso, approOUano del periodo estfro per conti-
nuare le loro conquiste spirituali. divenute più
urgenti per il gran numero di giovani morul-
mente abbandonati.

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ùa Spagna, che vanta tra i s1wi Ooop<!'l'atori la Serva di Dio Doww, Dorotea
da Olwpitea, ha te111uto nei giorn,i 3-4-5 maggio a i,rinio Oong•resso lfazio-
Il Cou~resso 11ale dei Oooperalori Sal.esiani, congresso clw per le personal-Uà interve1vute,
i'import,HtZ<J de·i ten11i trattati e i:z 1iwm<!'l'o dei Cooperatori che vi hanno
I..
partecipato, è riltscitQ Uln'à.(fermaziona salesiana di primo ordine. Il .Bollet-
tino del lug1tio ne riporterà wn'ampia cronaca; qui vogUam.o sok> stral-
di Madrid ciare dalie confe•renze (li S. E . il N'U1izio di 8'Ua So,ntità e del nostro
Ecc.mo ~'11ons. Oùuchea qualche pensiero che 7Jotrà esser letto non senza frutto
Un ben formato battaglione nell'esercito della Chiesa
I Cooperatori Saleai!l,Ill. - disse il Nunzio .Apo-
stolico aprendo il Congresso - costituiscono nna
associazione spirit'Uafo, f&rrnaUva e attima; asso-
ciazione spirituale nel vincolo della carità, f'he
si propone di esercitare con pietà e con fervore;
associa.zione formativa, secondo lo spirito del
Vangelo, cbe i Cooperatori vogliono praticare
conformandosi alle sue massime; e ii,asociazione
at,tiva per la realizzazione di un programma di
~ipere in favore del prossimo, per 1nigliorare la
situazfone di tanti bisognosi di aiuto e di assi-
stenza. I Cooperatori Salesi!l,Ill. - disse - oggi
più che mai debbono costituire un battaglione
ben Cormato nell'esercito della Chiesa militante.
Ri è dimenticato che il primo dovere dei cattolici
è quello dell'eaélllpio di una vita profondamente
cristiana. Si è forse dimenticato che la Chiesa
esige dai suoi membri e dalle loro associazioni
un perfetto accordo tra le idee e la pratica; che
bisogna praticare la religione, ma cominciando
daJ rispettare i diritti di Dio stilla società e i
diritti degli individui nella società per garantire
a tutti un'esistonza in conformità con la, dignità
della persona umana. Non si può onorare Dio
quando il prossimo giace, per nostra colpa, di-
sprezzato, trascurato e abbandonato. Di qui la
necessità. di formare degli autentici cattolici che
sappiano vivere secondo le leggi della Chiesa.
Sua Eccellenza il Nunzio continuava dicendo
cbe tali sono i Cooperatori Salesi!l,Ill. degni della
loro vocazione.
I Cooperatori nel pensiero di Don Bosco
S. E. Mons. Olaechoa, Salesiano, Arcivescovo
di Valencia, tenne un magistrale discorso sul
tema: Il Cooperatore Salesiano 1iel pensi-ero ,H
Don Bosco. In esso svolse brillantemente i con-
cetti fondamentali laaciatici dal Padre sulla na-
tura, sul fìme e sulla 1nissione della l'ia Unione.
Nn1ura - I Cooperatori non sono dei
bm1efattori delle Opere Sa1esiane, ma cristiarn
ferventi e apostoli di carità, secondo le parole
<li Don Bosco: «Verrà tin tempo in c'Ui iL nome
di Ooop<!'l'awre vorra dire vero c,:istiano. L'Opera
dei Cooperatori, l'opera del Papa,, è fatta per scuo-
tere dal languore n-el quale giacoimw t?,nti cri-
sti.ani, e dliOondere l'imergia della caritti• (Meni.
Riogr., XVIII. 161).
Fine - 1 Cooperatori non sono per
Congregazione Salesiana, ma per la Chiesa Uni-
ver;iale. Ecoo le parole di Don Bosco: in l<Yl'o
vero scopo diretto non ~ q'Uello di coadiiwa,re i
Sal-esiani, m" ,z,;, prestllre afoto aU.a Ohie8a•, alÌ V e-
scovi, ai parroci sotto l'atta direz,ione dei SaJ.es,iani
nelle opere di beneficenza, come catechismi, edluca-
zione di fanciiilli pove1·i e simiU... L'uni.eo che fi.nO'l·a
intese la cosa nel giusto sP11&0 è i7 V cscovo di Pa-
dova, il q'U.ale disse chiara.mente che non si deve
aver gelosù:i dei OooperatO'l'i Salesiami, p<!'l'chè sono
cosa della Diocesi, e che t11,tti i parroci dovrebbero
con i loro parrocchiani essere Oo<tperatori,o (Jllem,.
Biogr., XVII, 25).
M ission e - Quanto alla missione asse-
gnata da Don Bosco ai Cooperatori l'Ecc.mo Ora,.
tore illustrò questi dne pensieri fondamentali
clel Santo:
~ T,a missione dei Ooop<!'l'aton 8alesiwni è di
sant/4fì,card la proprie fam,iglie col b'Uon 88empio,
eoi doveri religiosi, impiegare le I.oro solleci~dfo,i
per ai'Ut(irB i Salesiani nelle CòB8 che de·11ono com-
pierlfi in mezzo al 8ecol.o e non è co11fl}&WÌ6'/ite che
iiiamo fatte da,'l.tm religioso* (_Mem. Bfogr., Xlll, 498).
~Don Bosco fece due raccomanùazioui: clle si
faceSllero le due conferenze annue, nelle quali si
facesse la questua e si mandasse l'elemosina;
che si spiegasse bene lo scopo dei Cooperatori,
che è di aiutare i catechismi, diffondere la buona
stampa, mandare i ragazzi a buoni collegi• (Jl{em,.
Bi.og·r., XVI, 412).
Queste idee, brillantemente svolte da S. JL Mon-
signor Olaechea, fw-ono per molti congressisti
una rivelazione e 11na prova novella della gran-
dezza di Don Bosco e della sua. missione.

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I
La guardia del corpo I Spunti per la
I confere nza m ensile
I
} • I soldati scelti, i fedelissimi, i pronti aUa
morte por òifcndere la vita di un capo di
SLato o dl un capo d'esercito, costituiscono lu
cosiddetta «guardia del corpo».
Sul piano spirituale e sul piano della -yita cri-
stiana in tutte le sue ma,nifestazioni, è così che
Don Bosco voleva i Salesiani e... i Cooperatori
Salesiani. È pure co-sl che vede Salesiani e Coope-
mtori il Sommo Pontefice Pio XII santamente
regnante:
~ Voi s·iete, all'omb1·a della FarMglia Salesi,ana.
la milia'ia leggiera, gli attfoisti deUa caiusa del
bene, che sparsi in tutte le clm,s-i ecl esposti a tutte
le p-Ui ?Jctrie circosla~e, lavorate con la vita, con
la varo/(!,, con l'azione, a 1-iparare le ro·v·im,e, a
preven,irc il male, a gettare negli animi i germi
della verità, delle,, virt1ì, della fede, dellti rel-igione
e deliri riietà» (Discorso del 12 seUembre 1952).
Quindi i Cooperatori non souo altro che «sa-
Jesiairu nel mondo», pronti alla conquista di bitto
il mondo al :r:egno di Cristo, alla sua Chiesa. I
Salesiani da soli saranno sempre troppo pochi,
hanno bisogno <li essere elevati all'enne.'lima po-
tenzà -per influire decisamente sulle masse e
realizzare il «mondo migliore». l Cooperatori sono
questà ennesima, potenza che moltiplica le energie
della base, costiLtùLa dai SaJeaiani e clalle Figlie
tli Maria Ausiliaitrice.
2. Non è del Lutto esatto il dlre che Don Bosco
ha fondu.Lo i Coop!lratori Salesiani. È più
ei;atto il dlre che li han fondati Don Bosco ~
Papa .Pio IX, il quale si potrebbe davvero chia-
mare Oonfondatore (lella Pia Unione.
Fu P io I X (speriamo di potervi premettere
presto Sa,nl) che diede per primo il suo nomr-
nll'Unione, che l'an:icchl di numerosfl indulgenzC'.
che di SU<'t iniziativa, con m<>tu proprio, volle
che essa fosse estesa all'elemento femminile C'On
le Cooperatrici Salesiane. Anche il suo successore,
l'immorta,Je Leone Xlll, si gloriava di essere «il
primo dei Cooperatori Sale.stani». Il Papa SanLo,
fs. Pio X è :mch'egli a, sua volLa il primo dei
Cooperatori, perchè il primo della, P ia Unione
coronato dall'aureola della santità.. E Pio XI,
il Papa di Don Bosco, non era certo secondo a
nessuno nel vafotare, favorire e 1:accomandare
la Pia, Unione. Pio XII ha legato ormai iudisso•
lubilmente il suo nome a,l nostro Ten1'0rdine con
il suo programmatico discorso di Castelgandolfo.
dett,o a ra,,,ctione la JlLagna <Jha,rta. della P ia Unione.
r Cooperatori Salesiani 11ossouo dunque vantare
in testa alla loro l1nione tutti i Sommi Pontefici,
da Pio I X a Pio Xll: un primat,o éli onore che
porta con sè un impegno di fedeltà che sapern
ogni altro o che dovrebbe arrivare fino alla te-
stimonianza del sangue, prnprio come per q la
guardia, del corpo». Nes~mna Pia Unione infatLi
può vantarsi cosi «papale» ne11e sue origini o
nel suo svih1p1w come quella dei Cooperatori
SaJesiani.
3. Jlarticolo 49° rlelle Regole dei Saleo;iani
rivela tutto l'att:i.ccam.en·t.o di Don Bosco
al Papa e il suo desiderio, anzi la sua espressa
volontà di perpetuarlo nella sua famiglia religiosa.
Dice letteralmente così: «I Salesiani avranno por
arbitro o per Supremo Superiore il Sommo Pon.
tefice, cui sal'anno in ogni luogo, in ogni lempo
e in ogni sua dispo.sizione umilmente e riverente-
mente sottomessi. Cbe anzi sarà precipua solleci-
tudine d'ogni salesiano di promuovere e difen-
dere èon t.utl.e le forze l'autorità e l'osserv:mza
delle leggi della Chiesa Cattolica e del suo Capo
Supremo, Legislatore e Vicario cli Gesù Cristo
sopra la terra,~-
Tutti i Santi Fondo.tori di Onlini e di Congre-
gazioni hanno fa, 101·0 nicchia e la loro statua
marmorea nel massimo tempio della cristianitì\\.
Chi, entrando nella basilica di S. Pietro si di-
rige all'altare della Confessione rasentando la m1 -
vata ili destra, arriva all'antichissima statua di
bronzo di S. Pietro in cattedra. Alzi allora lo
sguardo all'altezza del primo cornicione: i suoi
occhi si incontreranno con quelJj angelicamente
dolci di Pio IX, il Papa dei Cooperatori. Alzi
ancora gli occbi perpendicolarmente al secondo
cornicione e vedrà sporgere da una grande nic-
chia un gruppo marmoreo cli pì•oporr.ioui gigru,.
tesche: Don Bosco che protende il braccio destro
per additare a Domenico Savio l'a]t,are papale
o ]a tomba di S. Pietro.
Q1iella, wande nicchia era rim11sta vuota da. se-
coli in attesa di un Fondatore degno cli star par-
ticolarmente vicino all'altare della Confessione,
quasi Capitano della «gnardla del corpo>> dei
11<uccer;sori di l'iet.ro. Nel 1936 Pio XI non esitò
a porvi Don Bosco. Lo sculloro Canonica non
potevo. ritrarlo con gesto più éloqtLente che rias-
sumesse t11tta la v ita del santo e i1 messaggio ai
suoi figli: sempre col Papa e per il Papa.
E non a caso c'è lassù con Don Bosco anche
Domenico Ra,vio. Il santo giovanetto moriva oou
un solo rammarico, quello di non aver potuto
vedere il Pap,1 per riferirgli *cosa di grande im-
portanza». L'ultimo suo desiderio nel lasciato
Don Bosco r1.1 questo: «Se va n Roma si ricordi
della commissione dell'Inghilterra prei,so il Papa,>.
«Ah, se polcssi vedere il Papa prima di mo-
rire!». E Don Roseo l'ha condotto a Roma dopo
la morte, rna l)er sempre, lassù con lui nella su,:i.
triburui, d'onore, primo soldatino della guardia del
corpo e primo porta.ordini della grande mobilita-
zione delle forze del bene per un mondo mig-liore.
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ES EM
ROMA - Provvide e fruttuose
iniziative
11 14 marzo fu tenuta una riu-
nione di Zelatori e di Cooperatori
che sì preparano ad esserlo, preSso
l'Istituto delle Nobili Oblate di
Tor de' Specchi (l'Opera che tanto
favori Don Bosco, e dove il Santo
tenne la prima riunione di Coope-
ratori romani).
Meditazione di Don Favini. Pre-
senti il sig. Don Ricceri, l'Ispet-
tore e la Madre fspettrice e olti·e
settanta Cooperatori. Vi si di-
scussero problemi riguardanti l'or·
ganiz.zazione loca le.
Per miziativa delle Figlie Ji
Maria Ausiliatrice di Roma, si
svolsero tre ben riusdti c,;rsi ca-
techisttci quaresimali, presso i centri
di via Dalmazia, via Appia Nuova
e via T uscolana. Complessiva-
mente circa 2.30 , tra Cooperatori
e Coopera,rici, hanno partecipato,
mteres~ndosi vivamente, anche
con op portuni interventi, alle le-
zioni che sacerdoti salesiani svol-
sero sul tema: La Grazia.
l Cooperncori di via Dalmazia,
moltre, conclusero il loro coi:so
con una tre sere in preparazione
al precetto pasquale.
l;),.
BOLTON (Liverpool) - Ing hil•
terra - Il primo dovere d e l
Cooperatore
P resso il nostro Liceo si tenne
la Conferenza annuale con l'in-
tervento di 320 Coopera tori. Dopo
la funzione in chiesa, fu loro of-
ferto un delizioso trattenimento
nel teatro, d urante il quale il signor
[spettare approfittò per persuadere
tutti quanti che il primo dovere
del Cooperatore salesiano è quello
della propria formazione spirituale.
Il fruuo delle sue parole fu evi-
dente: il giorno dopo più di 200
dei presenti partec-iparooo all'Eser-
cizio della Buona Morte.
Cooperatori salesiani Scozzesi
Nell'ultimo ventennio il nome tutto il periodo delle vacanze na-
di D on Bosco si è diffuso in tutta talizie, pasquali ed estive. Cosi i
la Scozia, grazie all'attività dell'As- poveri ragazzi di Don Bosco tro-
sociMione Don Bosco 1vlaestri Cat- vano una mamma e un clima di
tolici, fondata ventidue anni fo. famiglia che li rende felici.
La festa del Santo è celebrata
Alrre signore s'incaricano di
solennemente io tutte le diocesi rammendare la biancheria. È un
della Scozia. Alla Messa pontificale, lavoro settimanale non indiffe-
con discorso di occasione, sono rente, e sono ormai cinque anni
presenti numerosi studenti con i che lo compiono.
loro insegnanti.
Un gruppo di giovani operaie
A Carfin, nella diocesi di Mo- di una fabbrica nel Lanarkshire
- - - - - - - - - - - 1herwell. c'è un santuario che si s1 sono messe d'accordo per tare
IMPIEGNO ~1ENSILE
Orienhu-e i C ooperatori " le Cooperall'i<·i
ad un 1>roiicuo i\\POSTOL I\\TO ESTIVO
scrvcnch)si allo scop o <lcgli Esercizi S pÌI'jl uali, de.Ha 2a.con-
- - - - - - - - - - - - icrenza, do,1e non iu anco1•a te nuta, e degU incontri mcusiLi.
potrebbe chiatnare " nazionale ~.
dedicato a San Cjovanni Bosco.
È il centro di raduno per le cl,.
mostrazioni ann uali degli studenti
cattolici; vi si fanno pure proces-
sioni settimanali col SS. Sacra-
mento. Non fa meraviglia quindi
che i Salesiani si siano stabiliti
ad Aberdour. Il fatto è un indice
della divozione nazionale a Don
Bosco. Numerosi sono i Coopera-
tori scozzesi che si impeflnano ad
aiutare i salesiani nella loro opera
a favore dei giovani bisognosi di
aiuti mareria1i e morali.
I presidi e gli insegnanti delle
scuole cattoliche frequentate dai
nostri giovani sono particolarmente
benemeriti per le a ttenzioni che
usano verso di loro. I Salesiani
hanno un particolare debito d i
gratitudine anche verso una buona
signora che provvede alle necessità
scolastiche dei giovani suscitando
la loro riconoscemm.
Vi è poi un bel gruppo di madr,
cattoliche
l\\llania ivlargaret
Group - che hanno aperto il
loro cuore e le loro case ai ragazzi
di Don Bosco La domenica o in
altri giorni l'estivi esse accolgono
i giovani nelle loro case per il tè.
Questa accoglienza si estende a
avere un pacco mttalizio " cia-
scuno dei nostri giovani. ln que-
st'opera sono ~iutatc da arniche
che fanno collene tra amici e co-
noscenti. Cosicchè a Natale le cioc-
colate e i dolci non mancano mai.
Alcuni insegnanti della Sco-t,,a
orientale, a costo di non 1ievi sa-
crifici, hanno provveduto la cap-
pella del mobilio e degli arredi
necessari. Tra le offerte persona!,
vi sono due statue della Vergine
Ausiliatrice. una grande statua di
Don Bosco e una di San Dome-
nico Savio.
Due cooperatori provvedono a
proprie spese a c-0ndurre superiori
e giovani una volta all'anno a
visitare la città di Glasg,ow.
Nell'occasione della visita an-
nuale alla città di Glasgow, 1
dirigenti dell'Associazione cicli-
stica di detta città riservano loro
dei posti allo stadio e non man-
cano di fare generose offerte. l
membri del club sportivo hanno
donato un completo alla squadra
di calcio dei nostri giovani e
ogni settimana mettono a disposi-
zione il loro autobus per condurli
alla partita.
Tutto ciò dimostra quanto siano
generosi e attivi i Cooperarori sa-

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pI
lesiani della Scozia. Col loro aiuto
i salesiani confidano cli poter con-
tinuare la loro apprezzata opera a
favore dei giovani poveri.
ROMA - Cinecittà - Un saggio
di letizia salesiana offerto ai
nostri Cooperatori
li Centro lspettoriale Coopera-
tori di Roma organizzò per il 9
maggio u. s. una ~ Serata fami-
1iare, a Cinecittà, allo scopo di
numifestare la ricorn;iscenza dei ti-
gli di Don Bosco per i loro oene-
meriti Cooperatori e far loro co-
noscere sempre meglio la genialità
del Santo, che faceva consistere
la santità dei giovani nello stare
santamente allegri. La serata fu
preparata dai nostri aspiranti ro-
mani, che presencarono una Rie-
vocazione musica/$ t;lella vita di
S. Domenico Savio nel r.e:11tenario
della sua morte in tre tempi con
:iori, assoli e orchestra. Tra un
arto e l'altro i piccoli attori trat-
tennero il pubblic-0 con allegri
canti e scenette.
ANCONA - Una lodevole ini-
ziativa
Per suggerimento e interessamento
del Delegato Ispettotiale è sorto
nel centro Cooperm:on un Labo-
ratorio filatelico.
Esso si propone la raccolta di
tutti i francobolli italiani e stranieri,
nuovi ed usati, antichi e recenti.
Mediante il lavoro lungo e pa-
ziente di benemerite Cooperatrici,
vengono lavati, divisi ed impac-
chettati e venduti ai coipmercianti
e alle case filateliche.
11 ricavato viene devoluto l'er
la stampa missionaria (Giove11ttì
1Vlissionaria, Crociata Missionaria)
e per la diffusione della buon~
stampa in genere.
Come attività specifica, stante
il pericolo protestante, viene dif·
fuso in numero rilevante (500 copie
per ora) il fascicolo Con Ronu,.
Esso viene portato da zelatori e
da zelatrici nei bar, caffè, luoghi
pubblici e viene distribuito gratui-
tamente nella parrocchia ai fedeli
durante le sante Messe nei giorni
festivi.
Da una circolare
del Rev.mo Ispettore salesiano di Roma ai Delegati dellap. U.
È in preparazione un grandioso l'ellegr•nauuin ispettori.aie, or-
rtanizzato dai Cçqperatori, ma aperto anche agli Ex allil!tli, amici
delle nostre opere ecc., per visitare i luoghi santi Salesiani e venerare
le spoglie dei nostri Santi. Si effettuerà dal 21 al 24 settembre p. v.,
ron un programma dettagliato che si invierà al più presto.
So che specialmente T>irett<m d'Oratorio e Parroci nel periodQ estivo
rempre organizzano pii} d'uno· di tali pellegrinaggi.
Li invito per mezzo vostro, ad a4erire all'anmmdato nostro Pelle-
grinaggio, anche a costo di dover un po' rinunciare a propri parti-
CDlari programmi. Si tratta di attività nostre, che debbono avere ogn,
precedenza, e che sono assai utili ai fini di una formazione sale-
•iana, quale la d.e.tt.deria1110 f)er i nostri Cooperatori.
Acqui . Alla presenza di S. E . Mons. Giuseppe Del1'Omo, Vescovo Diocesano,
e di Mons Giovanni Galliano, Oirenore Diocesano dei Coopera.tori, è stato
inaugurato i'ARCHiViO COOPERATORI, lr1Jt10 del saedflcf del Cooperatori e
delle CooperatrJcl di quel fiorente Centro della Pia Unione.
CASTELNUOVO DON BOSCO
Il Laboratorio e una " Tre giorni " per C0-0peratrici
Oltre 40 Cooperatrici e Zelatrici parteciparono al ritiro spirituale
di tre 1,domi, predicato da Don Pasquale. Da tre aruu funziona
il Laboratorio, composto di 12 Zelatrici, che si sono rese tanto
benemerite della Casa. che com'è noto, accoglie 1?iovani pro-
fughi liruam
**
Nel Papa è presente Gesù che parla
come nell'Eucaristia è presente Gesù che tace
SAN FRANCESCO DI SALES

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Giornata salesiana a RAPALLO
r Cooperatori salesiani e gli
° Ex allievi di Rapallo il 1 maggio
scorso parteciparono alla riunione
che ebbe luogo ne.Ila Basilica arci-
pretale, retta dallo zelantissimo
Prevosto Mons. Orazio Ratto, De-
curione, dei Cooperatori della zona,
per celebrare la festa di S. Dome-
nico Savio e per la seconda Con-
ferenza annuale.
Alla santa Messa delle ore 8,
cui presenziarono anche rappre-
sentanze degli Istituti religiosi della
città, le convincenti parole del De-
legato Ispettoriale Don Vincenzo
Colombara furono seguite con de-
vota attenzione da tutti i presenti,
col risultato che molte persone
vollero iscriversi alla Pia Unione
dei Cooperatori.
Nel pomeriggio venne proiet-
tato nel grande salone del cinema
Augustu1, il Documentario a co-
lori del viaggio del Rettor Mag-
giore nel mondo, che suscitò
grande entusiasmo, tanto che molti
giovinetti vollero iscriversi tra i
Cooperatori, desiderio che non potè
essere esaudito, essendo . i richie-
denti al disotto dell'età prescritta.
Alle ore t 8 poi nella Basilica,
il nostro Don Fernando Salve-
strini, tenne l'attesa Conferenza
su ~ S. Domenico Savio puro e
forte•, trattando della santità vo-
luta ardentemente dal discepolo
prediletto di Don Bosco, che diede
la manifesta prova del come sia
possibile santificarsi senza per
questo rinunziare alla serenità e
letizia della vita.
PARMA - Per far conoscere
la Pia Unione
Il t4 maggio, festa di S. Maria
Mazzarello, nella chiesa parroc-
chiale di S. Benedetto, l'incaricato
locale della Pia Unione tenne il
panegir_ico della Santa illustrando
il lavoro apostolico dei Salesiani
e delle Figlie di Maria Ausilia-
trice in tutto il mondo. Al ter-
mine della funzione, presenti nu-
merosi fedeli, vennero benedetti
una trentina di diplomi di Coopera-
tori e distribuiti agli interessati
presenti, che erano stati invitati
mediante avv,so personale. La ce-
rimonia riusd familiare e simpa-
tica e servl a far conoscere la Pia
Unione al popolo che gremiva
la chiesa.
ROMA - SACRO CUORE
Lodevolissi-010 intervento
Martedl 28 maggio, presso la
4~ Sezione del Tribunale Penale
di Roma, fu tenuta la seconda
udienza del dibattito penale che
vede imputati gli autori di due
manifesti cinematografici relativi ai
film Zarak Ka11 e Miss Spoglia-
rello, denunziati dal Presidente del
Fronte della Famiglia Dott. Co-
lini e da alcuni genitori, perchè
ritenuti immorali e contrari aJJa
pubblica decenza e al pudore.
Nella prima udiem;a {11 aprile),
quella 4• Sezione del Tribunale
concesse la tiOStit11zùme di parte
civile nella persona di un padre
di famiglia, che era tra i t denun-
cianti • dei manifesti e che il 28
c. m. fu presente nel procedimento
come «teste di accusa &• I Coo-
peratori romani, particolarmente i
padri e le madri di famiglia e
gli educatori, hanno sentito la
straordinaria importanza di quesfa
azione legale che potrà stroncare
il deprecato sconcio di manifesti
immorali, tanto pericolosi alle ani-
me dei giovani e che potrà divenire
base di partenza per altri obiettivi
di risanamento morale in tutto
l'ambiente cittadino e naziçmale.
Perciò, invitati dal loro Dele-
gato Don Pasquale Angelini, fe-
cero pervenire ali'Avvocato di
parte civile, Agostino Greggi, molte
lettere, particolannente di padri
e madri di famiglia ed educa-
tori, affinchè detto avvocato po-
tesse provare al Presidente del
Tribunale che l'opinione pubblica
è veramente solidale con ltti e
che egli quindi la rappresenta ef-
fettivamente.
In tali lettere: a) si esprimeva
solidarietà per la denuncia dei due
manifesti immorali e pcr la co-
stituzione di parte civile; b) ~i
dicluarava il proprio sdegno e la
propria offesa per queste manife-
stazioni che offendono il pudore
e la pubblica decenza e danneg-
giano gravemente l'educazione della
gioventll; e) si citavano episodi
dai quali risultava la reazione della
gente onesta e soprattutto dei gio-
vani colpiti da queste manifesta-
zioni.
1Voi plaudiamo a questa. santa
crociata così tipicamente salesiana
e ùivitiamo i nostri Dirigenti a
favorire queste iniziative dirette a
salvaguardare nelle masse gio~11mili
il senso del pudore e della modestia
cristiana.
TORINO-CROCETTA - Eser-
cizi Spirituali 2r-23 maggio i:957
La sera del 23 maggio, vigilia
della festività di Maria SS. Ausi-
liatrice, s i sono conclusi, riusci-
tissimi, gli Esercizi Spirituali aperti
per Cooperatori e Cooperatrici
della Crocetta.
Il numero dei partecipanti su-
però il previsto. Per tre giorni
ben uo membri della Pia Unione
hanno ascoltato, con commovente
fervore, le tre prediche giornaliere:
due meditazioni e una istruzione,
tenute, rispettivamente, dal signor
Direttore e dal Rcttor Magnifico
del Pontificio Ateneo Salesiano.
Si è rivelato particolarmente
efficace per la preparazione degli
spiriti il pcllegrinag_gio al Colle
Don Bosco e a lVIondonio, com-
piutosi alla vigilia degli Esercizi.
la tutti g li esèrcitandi, nei Pre-
dicatori e nel Delegato locale Don
Giovanni Donghièrimasta la chiara
sen,sazione che- il Signore e la
Vergine Ausiliatrice abbiano gra-
dito e benedetto in modo partico-
lare questi santi Spirituali Esercizi.
RIVENDITE Meridiano 12
I Pubblichiamo 1111 4 ° elenco di Centri che hanno attualo l'i11vil/J
dell'Ufficio Centrale a istituire Rivendite di M, 12, mobilita11do Ze-
latori e Zelatrici e portm1doli su quuto piarn, di autentico apostolato.
Cl!NTRI PRESSO I SALE~IAN I
ISTITUTO
via M . Della Sale tte - Catania
ORA.TORIO SALESIANO
via Clfall - Catania
ORATORIO SALESIANO
via Teatro Greco - Catania
ISTITUTO (a mezzo Zelatrici)
Montodine (Cremona)
ORATORIO SALESIANO
via Circonvallazione - Messina
ORATORIO SALESIANO
Messina-Giostra
ISTITUTO SALESIANO
T-.iormlna (Meosina)
ORATORIO SALESIANO
via Commenda Milano
DELEGATO COOPERATORI
Lanusei (Nuoro)
PARROCO SALESIANI
via Sampolo - Palermo
ISTITUTO SALESIANO • Sondrio
• CENTRI PRESSO LE FtCLlE DI M. A.
CONVITTO
Vlgnol<> Borbera (Alessandria)
SCUOLA MATERNA
via Accademi;, • Alba (Cuneo)
ISTITUTO FEMMlNILE DON BOSCO
via Bre.scla - Messina
JSTITUTO MARIA AUSILIATRICE
Ali Terrn,e (Messina)
CASA MARIA AUSILIATRICE
Palermo-Arenella

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SPAGNA llella nuova lspetto~ia di_ Zamora la Pia Unione
avanza con passo g1ovamle
La giovane Jspetto,•ia spagnola fondata a Zamora nel 1954 ha già
al mo attivo u11 bel movimento di Cooperatori Salesiani. Stralciamo
qualche notizia da 1111a relazi<me del Delegato lspettoriale Don
Ignazio Diez.
Casa di Allariz (Orense). - Ha 240 Cooperatori e 8 Zelatori e
Zelatrici. Il primo venerdl del mese banno l'Esercizio della Buona
Morte e la Conferenza.
Casa di Astudillo (Palencia). - Ha 425 Cooperatori e 12 Ze-
latori e Zelatrici. U 24 del mese hanno l'Esercizio della Buona
Morte e la Conferenza, con grande concorso. Al Congresso di
Madrid parteciparono 34 Cooperatori. Essendo casa di forma-
zione, aiutano gli aspiranti. La popolazione è decisamente sale-
siana.
Casa di Coruiia. - Vi sono 120 Cooperatori. Si tiene ogni
mese l'Esercizio della Buona Morte in una parrocchia vicina.
Casa di Santander. - li centro conta 260 CQoperatori. Vi sono
Zelatori e Zelatrici. L'Esercizio della Buona Jvlorte ha luogo
in una chiesa pubblica, poichè si sta costruendo quella del col-
legio.
Collegio « S. Rocco» Vigo. - Vi sono circa r20 Cooperatori.
È un centro in formazione, che potrà svilupparsi assai.
Collegio « S. Mattia» Vigo. ·- Vi è un centro fiorentissimo,
che conta oltre 500 Cooperatori con Zelatori e Zelatrici attivi e
con un Laboratorio Cooperatrici.
Casa di Zamora. - Sebbene i SaleSciani vi si trovino da poco
tempo, vi sono già 315 Cooperatori con Zelatori e Zelatrici. Si
fa l'Eserci;i;io della B. M. con incontro mensile dentro e fuori
chiesa. Funziona un laboratorio. f: un centro Cooperatori che
potrebbe rappresenta.re l'ideale delle nostre Case come attività
Cooperatori.
Anoza (Palencia). - Non ci sono Salesiani, ma vi lavora il Dele-
gato Ispettoriale. Attualmente vi sono 60 Cooperatori. U Parroco,
che vanta il Diploma firmato dal Ven. Don Rua, tiene ogni mese
l'Esercizio della B. M. con breve conferenza. Vi sono Zelatori e
Zelatrici.
Valladolid. - Non ci sono Salesianj, ma un buon sacerdote coo-
peratore offre la chiesa per il ritiro mensile dei 40 Cooperatori.
Oviedo (Asturie). - Non c'è casa salesiana, ma c'è un gruppo
di Ex allievi e 45 Cooperatori.
Lugo. - Non ci sono Salesiani, ma vi contiamo 32 Cooperatori
diretti da un grande e illustre cooperatore, il Can. Montero.
Ovunque si diffonde con zelo il Bollettirw Salesiano, che fa a
meraviglia l'ufficio di precursore e di ambasciatore, preparando
il terreno agli zelanti Salesiani che curano lo sviluppo della Pia
Unione.
Vi romi(:(liamo questi libri
DON D OMENICO ERCOLINI
'restfmonianze e documenti di «salesia-
nità vissuta* presentati dal Sac. PAOLO
VASSALLO, S.D.B.
Scuola Salesiana dèl Libro - Catania.
~ Vivo t'tigegno, mente auimilatrice, comunicativa
invidiabile, r.etto giudizio1 raro discertzimentot
ma sop,attullo ienerosita spinta fino all'e,ofrmo
,,el mettere a vantaggio altrui, senza ombra di
ostentmriot1e, i tale11ti ricevuti da Dio e con
amore persever07lte colti'l}(ItÌ, sono alcune de/I.e
note caratteristiche, le quali distinsero l'uomo, il
,aterdote, il figlio di D011 lJosco. ln ogni ca•
pitol.o di questo libro ,i CWtJ1,;,mdano prove w
· prove dimostranti le doti non comuni che orna-
rono que/1'anima buona e che lo fecero ammirare
ed amare dai confratelli e da tanti estranei, ec-
clemistici e laici, alcuni assai qualificati per
autorità e sapere •.
1'AC. 2UGENIO CERIA
UMBERTO PASQUALE
ALEXANDRINA MARIA D A COSTA
Controllato dalla scienza un caso straordi-
nario, anzi eccezionale, del nostr,o secolo:
una vita alimentata solo di Eucaristia per
tredici anni e sette mesi.
Libreria Dottrina Cristiana.
, Pagine ora doh:i e soavi coma il canto di ima
mamma presso la culla del suo bimbo, ora forti
e paurose come il muggito di ,ma tempesta, ora
placide e sere11e coma 1111 campo fiorito di rose,
ora irsute e acmnìnnte come brulle giogaie
alpestri•·
P. Cl!SLAO PSRA, O. P.
MONS. FRANCESCO TONOLO
CATECHETICA PASTORALE
Manuale di pratica e di esperienze per
seminari e studentati religiosi.
Libreria Dottrina Cristiana.
Esperi,mze vim,te di vita parrocchiole presen-
tate nel qrutdro di ima teorica vasta e siC1JTa.
!SACCO GIANNINI
DIFENDI TUA MADRE
Editrice L.E.S. Genova Sampierdarena,
via Carlo Rolando 15.
È r,11 brioso e interes.wnte volumetto che raccoglie
le più comuni obiezioni protestantiche contro il
çulto di lVIaria, ha lo scopo di istruire i fedeli e
metterli in g,mrdia dal veleno clze, per opera dei
protestanti, sia insinuand,,si con sempre nutggiore
accanimento anche nella t1ostra catt,o/icissima
Patria. C'è da aug11rarsi cm possa penetrare In
tutte le ca.,e e produrre ta111i fr11tti di bene.
>f
GENOVA - " Don Bosco sa farci pensare all'anima in un clima di cordiale e serena familiarità "
La Direttrice dell'Istituto , Maria Ausiliatrice• di Genova, corso Sardegna, ci ~crive:
«Presso il nostro Istituto, nei giorni r5, 16, 17 aprile, si è tenuto tm corso di Esercizi Spirituali per i Cooperatori,
in prepara::iotte alla sm1ta Pasq_ua, predicati dal Delegato Is-pcttoriale, signo,- Do" Colombara, col seguente orario:
dalle ore 17 alle r8,45: 2 Con/ere11ze per le Cooperatrici
dalle ore 20,15 alle 21,45: 2 Co11fere11ze per i Cooperatori.
Hanno pruo parte u"a settantina di Cooperatrici e una trentina di Cooperatori. Forse per i Cooperatori l'ora fr,
poco propizia, dati i loro impegni, e sarebbero stati più numero,-i se invece delle ore 20,15 fosse stato dalle ore 21
in poi. Quuto cl servirà di norma per il prossimo mmo.
n Possiamo essere soddiifatte perchè li hanno fatti molto bene. Tutti i giorni aume11tavario di numero. e/re c'incoraggia
a preparare gli auimi in tempo e a fa,·e maggior propaganda per l'anno prossimo.
Parecchi srmo venuti di presenza e altri hanno mandato a n'ngraziare per la grande gioia che abbiamo procurato
loro. Ut,o di essi asseriva: e Non avevo mai voluto fare glj Esercizi Spirituali, perchè pensavo che fossero q ual-
cosa di tetro, di monotono, invece sono stati giorni di serenità, di gioia e di luce. Don Bosco sa farci pensare
all'anima in una maniera tutta particolare, ci fa riflettere seriamente, ma in un clima di cordiale e serena familiarità».
'

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·-
PIERA DELFINO SESSA
PADRE PIO DA PIETRA LCINA
nuova edizione
Volume in-8, pagine 256 . . . Lire 900
L'Autrice raccoglie, con sentimento d'ammirazione
e di devozione e con intelletto d'amore, notizie
sulla vita, la virtù, e, pur senza voler anticipa.re
il giudizio della Chi,esa, parecchi futti stt·aordinari
t•elativi al PadJ.·e Pio o attribuiti alla sua inter-
cessione in favore spirituale e materiale di quelle
-persone che si sono rivolte a lui
Il libro è pervaso da un calore tutto spiritua1e, ed
è una testimonianza di quell'aspfrazione al sopran-
naturale che an.ima. le folle e le attira dove esso
si manifesta.
~(I per
ordinazioni
rivolgersi
alla
TORINO
corso Regina
Margherita 176
conto correnle poslale 21171
BOLLETTINO SALESIANO
Torino (712) - Via Maria Ausiliatrice, 32 - Telefono 22-117
Spedizione in abbonamento posta.le - Gruppo 2•
importante
Per correzioni d'indirtzzo si
prega d'inviare sempre, h1•
sieme al nuovo, completo e
bene scritto, anche il vecchio
indirizzo
_., Si ringraziano I signori
Agenti postali ohe respin•
gono. c:on le notificazioni di
uso,i Bollettininon recapitati
Facciamo noto ai benemeritiCooperatori che le Opere Salesiane hanno
il Conto Corrente Postale 2/1355 (Torino) sotto la denominazione:
Ognuno può valersene, con risparmio di spesa, nell'inviare le proprie
offerte, ricorrendo all'ufficio postale locale per il mod1Ùo relativo
DIBIZIOBB &JDBlLB
OPBBB DI D01 BOSCO
TOBlliO (712)
.i.UTORJZZAZIONB DEL TRI13UNALE DI 'l'ORl:l"O 11! DATA 16·2·1940 · N. 403. CON AJ>l'ROVA1.IONR ROOLESIABTIOA
* DTRF.TT01\\ll1 RESFONSABI;J,_J,; l!AO, DOTT. PIÉTno ·&Rlll1!0, VrA l!Al\\.lA AUSILl.\\'rRJOR, S-2 'l'OR1NO 1712)
Ol'FIÒIXE GJlA.l'I OIIR BE I