Bollettino_Salesiano_197612


Bollettino_Salesiano_197612

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BOLLETTINO SALESIANO
RIVISTA DELLA FAMIGLIA SALESIANA
ANNO 100 · N.12·14·16 · GIU,-LUG,•AG. 1976
$pedlz. In abb. post. • Gruppo 2" (70) • 2& quindicina
. .. Rendere i Cooperatori sempre più coscienti delta loro identità:
- che cosa Don Bos co ha voluto che essi fossero;
- che cosa la Chiesa vuole che essi siano;
- a quali impegni sono invitati ...
CENIENAHIO
'ASSOCIAZIONE
COOPERATORI
REGOLAMENTO -~l,U.',lJD
PROMUOVERE
evangelizzando
EVANGELIZZARE
pro,novendo
EVANGELIZZARE vuol dire
portare la parola di Dio agli
uomini, comunicare loro la Vila
Divina, aiutarli ad aderire a Cri-
sto Persona, che è via verità vita.
Chi evangelizza in modo auten-
tico, favorisce sempre •la promo-
zione integrale dell'uomo, sia nel-
la dimensione sociale sia in quel•
la spirituale e trascendente.
Ma l'annuncio della Parola di
Dio deve essere sempre avvalo-
rato e reso credibile dalla testi-
monianza di vita.
La riflessione che è in corso
nella nostra Associazione sull'Im-
pegno nella Chiesa, nella famiglia
e nella società, vuole essere il con-
tribwo dei Cooperatori al Con-
vegno pastorale su « E vangelizza-
zione e promozione » indetto dai
Vescovi d'I talia e che si svolgerà
contemporaneamente al nostro
Congresso Mondiale.
La Catechesi, Il mezzo comune per evan-
gelizzare, sarà assunta dal Cooperatori,
con particolare impegno, nel prossimo
anno (nella foto ; una Cooperatrice di
Barcellona (Spagna) trasrnelle il mes-
saggio di Cristo).
PARTICOLARMENTE INDICATO
PER
I
DIRIGENTI
DEI
COOPERATORI
SALESIANI
1
(41)

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DURANTE LE VACANZE
PUOI FARE
MOLTE COSE
SE VUOI!
SOLIDALI
CO!N I FRATELLI
DEL FRIULI
2
(421
I
PUOI destinare alcuni giorni agli
Esercizi ;
..... risparmiare un po' di soldi e
destinarli ai fratelli del Friuli;
e ..... farti missionario in patria (il
centenario delle nostre mis-
sioni continua), stendendo la
mano senza rossore per i
Missionari (proiezione dei
nostri bellissimi documenta-
ri ; banco di beneficienza...);
. . . . . inserirti nella Parrocchia ove
ti recherai per le ferie e col-
laborare (presentati al parro-
co come cooperatore; offri il
tuo aiuto per animare la li- 1
turgia, per le iniziative in fa-
vore dei ragazzi, e altro...);
. . . . . leggere qualche libro di for-
mazione (non privarti del
giornale cattolico II Avveni-
re »);
PUOI e DEVI, soprattutto, TESTI•
MONIARE CRISTO CON LA
VITA, nell'ambiente che fre-
quenti.
I E' UN PROGRAMMA RICCO E DI FA-
CILE ATTUAZIONE!
Superato Il primo periodo dopo il terremoto,
con l'imponente invio di soccorsi di prima ne-
cessità, si impone ora l'operazione più difficile
della ricostruzione.
Il pericolo è che allo slancio iniziale segua
un periodo di disinteresse.
I Cooperatori, singolarmente o in gruppo,
continuino la loro opera di solidarietà, nei modi
e con i mezzi che la loro generosità saprà sug-
gerire.
Intanto si prenda conoscenza della seguente
i m p o r tan t e
COMUNICAZIONE
« Presso l 'Ufficio ispettoriale salesiano di
MOGLIANO VENETO (Treviso), è stato costi-
tuito un Centro di assistenza allo scopo di coor-
dinare e convogliare le forze salesiane per un
aiuto, specie per il periodo di ricostruzione, ai
terremotati del Friuli, con particolare riguardo
ai membri della Famiglia Salesiana.
Le iniziative in tale senso riguardano:
1) COSTITUZIONE DI CAMPI DI LAVORO ESTIVI
(adesioni singole o di gruppo)
2) RACCOLTA DI AIUTI IN DENARO
3) RACCOLTA DI INDUMENTI NUOVI (imballag-
gio distinto per tipo: abiti uomo, donna, bam-
bini, effetti intimi , calzature ecc...)
4) OFFERTE DI LAVORO O DI ALLOGGIO, SPE-
CIE PER LA STAGIONE AUTUNNALE ED IN-
VERNALE
5) OFFERTE DI MATERIALE EDlllZIO E ATTREZ-
ZATURE PER COSTRUZIONE.
Gli aiuti di ogni genere siano avviati al Cen-
tro lspettoriale salesiano di assistenza: Via
Marconi, 32 31021 MOGLIANO VENETO (TV) ·
tel. (041) 450297 • c.c.p. 9-25347. Al medesimo
recapito siano fatte segnalazioni di possibili in-
terventi

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OC-CORRE
ESSERE
COERENTI
SONO (I ••• SERIAMENTE IN GIOCO I GRANDI VALORI DELLA VITA UMA-
NA, DEL SUO ORDINATO SVILUPPO PERSONALE, FAMILIARE, SOCIALE E
RELIGIOSO, DALLA LIBERTA' ALLA GIUSTIZIA, DALLA GARANZIA PER UNA
RETTA EDUCAZIONE E UN DIGNITOSO LAVORO ALL'ORDINAMENTO DI
UNA CONVIVENZA SICURA.
A NOI PARE CHE IL PIU' URGENTE DOVERE SIA QUELLO DI ALLON-
TANARE DAL NOSTRO SPIRITO OGNI TENTAZIONE DI SMARRIMENTO E DI
APATIA, DI RASSEGNAZIONE E DI FATALISMO, CHE COSTITUIREBBERO IL
PIU' GRAVE PERICOLO NELLA GIA' GRAVE SITUAZIONE DEL MOMENTO...
... Al NOSTRI FRATELLI DI FEDE: EVITARE SCELTE CHE SONO IN APER-
TO CONTRASTO CON IL MESSAGGIO CRISTIANO E CHE POSSONO MOR-
TIFICARE LA COMUNIONE ECCLESIALE.
RICORDIAMO IL DOVERE DI FARE SCELTE COERENTI E DI EVITARE I
RISCHI DERIVANTI DA IDEOLOGIE E DA MOVIMENTI I QUALI SONO IN-
CONCILIABILI CON LA VISIONE CRISTIANA DELL'UOMO E DELLA SOCIETA'».
La Presidenza della Conferenza dei Vescovi italiani, 11 maggio 1976.
« OCCORRE ESSERE COERENTI: IL PATRIMONIO DELLA FEDE CRISTIA-
NA NON PUO' ANDAR SOGGETTO A MIMETISMO E A COMPROMESSO,
PENA LA SUA FINE; NON PUO' ESSERE CONGIUNTO A VISUALI TOTAL-
MENTE E INTRINSECAMENTE OPPOSTE ALLA SUA NATURA.
NON Cl SEMBRA CONFORME AL DOVERE CIVILE, MORALE, SOCIALE
E RELIGIOSO, E PERCIO' TOLLERABILE, CONCEDERE LA PROPRIA ADESIO-
NE, SPECIALMENTE SE PUBBLICA, AD ESPRESSIONE POLITICA CHE SIA,
PER MOTIVI IDEOLOGICI E PER ESPERIENZA STORICA, RADICALMENTE AV-
VERSA ALLA NOSTRA CONCEZIONE RELIGIOSA DELLA VITA».
Paolo VI ai Vescovi italiani, il 21 maggio 1976.
3
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ' (43}

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L'Ispettorla Meridionale (Campania, Puglle, Lucania, Cala-
bria) ha svolto l'Assemblea della FamJglla Salesiana nella
quale i Cooperatori hanno dato un posilh•o apporto di idee
e di presenze. ()-folla fo10: A Pacognano di Vico Equensc,
IJ.14 marzo).
L'AVVENIRE DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE E
LA SUA EFFICACIA DI VALJDI I 'IITERVENTl
APOSTOLJCJ , PASSA NECESSARIAMENTE ATTRA-
VERSO LA LI EA DJ UNA FORMAZIONE SPI-
RITUALE A TUTTA PROVA.
I Giovani Cooperatori della 1.ona Pugile-Lucania riuniti
all'Oasi di San Simone - Lecce, Il 28.3.1976, per una Gior•
nata di Spirltualllà.
ESERCIZI SPIRITUALI
« I Cooperatori sono i1111i/ati a
fare ogni anno almeno alcuni
gwmi ti, esercizi spintuali
(D. Bosco - Reg. CC)
,, Sopra/Il/Ilo 11 raccomaHdo di
respìrwe ».
(C. Peguy)
SE E' INDISPENSABILE CHE OGNI COOPE-
RATORE FACCIA FREQUENTEMENTE GLI
ESERCIZI, LO E' TANTO PJU' PER CHI E '
DlRIGENTE. E' QUESTA LA STRADA PER
UN RINNOVAMENTO SPIRITUALE DI PRI-
MA QUALITA'.
(Nel Bollettino Salesiano di maggio è pubbli-
cato l'elenco del corsi che si terranno nella
prossima estate).
PELLEGRINAGGIO A ROMA - IN OCCA-
SIONE DEL CONGRESSO MONDIALE ·
il 3 ~OVEMBRE
La Consulta Mondiale ha lanciato l'inizia-
tiva. /\\I Centri raccoglierla ed attuarla.
I gruppi, che si spera siano numerosi, par-
teciperanno insieme al Congressisti alla solen•
ne Liturgia Eucaristica in San Pietro, nella mat-
tina del 3 novembre, e all'Incontro con il Vica-
rio di Cristo, al quale ancora una volta sarà
riaffermata la nostra fedeltà.
(Ogni regione o g ruppo potrà fare un proprio
programma, riservando la completa mattinata
di mercoledì 3 nov. per le manifestazioni del-
l'Associazione. Anche per l'alloggio e mezzi di
trasporto, ogni gruppo dovrà provvedere per
proprio conto).
GIOVANI COOPERATORI - CONVEGNO
EUROPEO (2-5 novembre - ROMA)
IN MOLTI E BEN PREPARATI
ALCUNE INDICAZIONI
PER I PARTECIPA TI ITALIANI:
Il 29 maggio scorso si è riunJto U GRUPPO
PREPARATORIO con i rappresentanti delle
regioni: Veneto - Piemonte - Lombardia - Emi-
lia - Campania - Pugile - Calabria - Sicilia, e In-
sieme al Gruppo Centrale hanno esaminato le
risposte al 'questionario' diffuso per indivi-
duare una linea operativa che sarà comunicata
ai gruppi.
• Resta confermato che la presenza a Roma
dei partecipanti dovrà iniziare possibilmente la
sera del 2 novembre, per essere pronti per la
grandiosa celebrazione eucaristica e per l'in-
contro con Paolo VI la mattina del 3 seguente.
• Intanto numerosi gruppi hanno assicurato
di sostenere con un loro contributo, frutto di
lavoro e di sacrificio, la presenza di alcuni gio-
vani esteri, desiderando stringere con loro un
rapporto prezioso che va al di la dei confini
normali.

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CHE POSSIAMO
FARE NOI ... ?
Madre LETIZIA GALLETTI, del Consiglio Gener alizio
delle F.M.A.
Che possiamo fare noi Figlie di Maria Ausi-
liatrice, oggi, per una rjpresa e per una re-
sponsabile e cosciente azione fra i nostri fra-
telli Cooperatori?
Troviamo la risposta nella relazione della
IX Commissione del nostro XVI Capitolo Ge-
nerale:
« La FMA prenda prima di tutto coscienza
che i Cooperatori partecipano per vocazio-
ne al medesimo carisma con un particolare
ruolo;
collabori con essi, pur nella propria auto-
nomia, ricordandosi che sono agenti di pa-
storale;
conosca il Regolamento dei Cooperatori e
la particolare Convenzione, che in data 24
luglio 1974, venne stabilita fra il Rettor
Maggiore e la Madre Generale, per indi-
care i compiti delle Delegate ispeltori.ale
e locale e determinarne doveri e limiti... ».
Possiamo ancora aggiungere un paragrafo
dell'articolo 70 delle nuove costituzioni, che
dice:
« Ogni nostra comunità s'immette quindj
nella pastorale di insieme della Chiesa locale,
nei settori apostolici che sono propri del no-
stro carisma. Il carattere specifico della no-
stra missione di catechesi evangelizzatrice e
di educazione integrale ci richiede di essere
inoltre disponibili ad un costruttivo scambio
di esperienze con gli adulti che condividono
più da vicino la nostra attività, e in partico-
lare con i membri della Famiglia salesiana ».
Questi orientamenti ci devono spingere a
rinnovare la nostra mentalità, e dare nell'Isti-
tuto, a questo terzo ramo della Famiglia sale-
siana, il « volto nuovo» che già s i è richiesto
per il Movimento Exallieve.
Le comunità ispettoriali e locali devono
essere il centro propulsore di questa missione
specifica.
Il commento della Strenna 1976, che il Ret-
tor Maggiore don Ricceri fece in Casa genera-
lizia il 30 dicembre 1975, e che la nostra Ma-
dre presenta nella sua circolare di gennaio,
deve essere approfondito e meditato.
FIGURA DELLA DELEGATA CC.: impegno
e responsabilità.
La FMA Delegata è l'animatrice del Centro
Cooperatori, lavora a fianco di essi, e non so-
pra di essi. E' la persona aperta, intelligente,
serena, pronta al dialogo, equilibrata, entusia-
sta, di molto spirito di sacrificio e di una gran-
de vita interiore.
Si prepara al suo delicato compito
con Ja preghiera
con lo studio dei Documenti della Chiesa,
soprattutto di quelli che si riferiscono al-
l'apostolato dei laici
con !'approfondimento del nuovo Regola-
mento CC. e di tutte le pubblicazioni che
trattano di essi
- con il suo contributo di collaborazione, non
di persona « tuttofare», ma che sa « far
fare», incoraggiando, spronando, animando
nell'organizzazione, nelle iniziative al buon
funzionamento del centro.
La Delegata
• si preoccupa inoltre della ricerca di voca-
zioni a CC.SS., e, insieme al Consiglio, si
rende garante della formazione e idoneità
per l'ammissione dei nuovi, soprattutto dei
giovani
relazione di questo suo servizio aposto-
lico alla Direttrice, e tramite la Delegata
ispettoriale, all'Ispettrice
• mantiene cordiali e sereni rapporti di la-
voro, di programmazione, di scambio di
idee con il Delegato salesiano e i membri
del Consiglio
• attua la Strenna del Rettor Maggiore lan-
ciata in quest'anno centenario dell'Associa-
zione CC. rinnovando l'impegno di « cono-
scere - promuovere - animare - correspon-
sabilizzare i Cooperatori salesiani ».
L'anjmazione ed il sereno incoraggiamento
dei singoli gruppi di Cooperatori, da parte di
noi tutte, non sarà solo un servizio alla Con-
gregazione salesiana, ma alla Chiesa stessa che 5
tanta fiducia pone nei laici.
(45)

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A MADRAS (India)
NUOVI FRATELLI
Il 25 gennaio 1976 forse è stato un giorno qualsiasi per
tanta gente, ma non per 61 cooperatori della città di
Madras. Quel giorno infatti alla presenza di circa 500 tra
Salesiani. Suore e Cooperatori, essi hanno fatto la • pro-
messa• ufficiale e hanno ricevuto l'attestato di iscrizione.
Si sono presentati davanti all'altare addobbato a testa.
eretto su una piattaforma. all'aria aperta. nel territorio
della • Citadel •. La gente adunata era attenta ed entu-
siasta. L'Ispettore. P. Tommaso Panakezham. assistito dal
Delegato lspettorlale Don Benjamin Puthota e da altri
sacerdoti. prese posto davanti all'altare.
- Che cosa desiderate, fratelli e sorelle?
- Noi desideriamo di essere iscritti come Cooperatori
nella Famiglia Salesiana.
- Siete consapevoli che essere cooperatori vuol dire
essere chiamati da Dio a compiere la missione salesiana?
- Si, siamo stati scelti da Dio fin dal battesimo. Oggi
slamo consapevoli che lo stesso Spirito Santo che ha
suscitato San Giovanni Bosco cl chiama a continuare
l'opera salesiana.
La cerimonia è poi continuata finché il Celebrante ha
detto: Vi invito tutti a lare la promessa •. I Cooperatori
si alzarono In piedi. A uno a uno si avvicinarono al due
Inginocchiatoi coperti di seta, si prostrarono e fecero la
promessa ufficiale. Parole semplici, ma piene di signifi-
cato. Senza dubbio avevano afferrato quel significato per-
ché si erano preparati diligentemente. La folla ascoltava
e osservava commossa.
Subito dopo si avvicinarono a Suor Elena Fernàndez.
Ispettrice FMA. per ricevere l'attestato. Tornati di nuovo
al loro posti si udl la voce del Celebrante: • Nel nome
della Santa Chiesa e nel nome della Societa Salesiana io
vi ricevo come Cooperatori nella Famiglia Salesiana •.
E' stata una giornata indimentlcablle per i Salesiani e
più ancora per I Cooperatori di Madras che celebravano
contemporaneamente la festività di Don Bosco. Dopo la
Messa, un'accademia diligentemente preparata dai vari
Centri della Città e infine il pranzo.
Nell'India li movimento dei Cooperatori incominciò
nel 1955. Fino ad oggi circa 2000 vi si sono aggregati, un
centinaio secondo Il sistema di formazione dettato dal
Nuovo Regolamento. Uno dei primi ad essere iscritto è
stato Mons. Francesco Carvalho. vescovo ausiliare di
Madras-Mylapore, un cooperatore entusiasta. Un altro
ancor pieno di vivacità. l'ottantaquattrenne W.J. Fernàndez.
del Centro di Royapuram. Con una riserva di vigoria gio-
vanile prende ancora parte a tutte le attività locali e
lspettoriali.
Madras conta oggi 400 Cooperatori attivi. divisi In 25
Centri. La Strenna del Rettor Maggiore ha messo in movi-
mento anche altre lspettorie dell'India, particolarmente
Bombay e Calcutta Coloro che hanno fatto la promessa
il 25 gennaio sono pienamente convinti che essere Coope-
ratore salesiano è la risposta a una vocazione autentica.
Molti si distinguono per la loro attività in varie forme di
apostolato. Altri studiano la loro chiamata e si preparano
6 alla • promessa
(46)
(Da Salesiani Cooperatores aprile 1976)
,,QUESTA
ESPERIENZA
DOVREBBE
RIPETERSI ... >>
A Cordoba (Spagna) un Incontro
tra Cooperatori Insegnanti.
L'incontro si effettuò Il 17 e 18 gennaio. Ne avevamo
dato /'avviso. Volete ora che ve ne faccia un resoconto?
Forse non ne vale la pena. Vogllo però offrirvi qualche
notizia, raccogliendola dalle testimonianze di persone pre•
senti a/rincontro •.
Quali furono le attività? - Cl si attenne con preci-
sione al programma stabilfto. Il tema svolto fu quello che
cl eravamo proposti: Il Cooperatore - Insegnante vive la
sua fede e la comunica agli adulti •· Don Antonio Ca/ero,
Ispettore. svolse li tema con la competenza e la pro/on•
dità che gli sono caratteristiche. (Grazie mìlfe volte!).
Don Blas Cale/ero, delegato nazionale, ci onorò con la
sua presenza Ci ha fatto tanto piacere vederlo apparire
in questa• Spagna cosi poco e cosi mal conosciuta.
Riferiamo una delle Impressioni da lui trasmesse per
iscritto: L'incontro è riuscito fnteressante per lo stimolo
alla formazione. /'Interesse che v/ è stato messo, la preoc-
cupazione dimostrata. Preoccupazione per la formazione
personale e per un effettivo apostolato tra i giovani
Quale fu l'esito? - Offriamo alcune testimonianze:
• Ho trovato quest'incontro veramente bello, altamente for-
mativo e bene organizzato •. - • Meravigliosi i due giorni
trascorsi insieme. Il primo !asciò In me una profonda im-
pressione. Fu un risveglio della mia Fede e della mia
coscienza. Il secondo giorno cl arricchì straordinaria-
mente... •. • Ml ritrovai in un ambiente famigliare e
allegro... •. - • Per me il momento più Importante. senza
parlare delle conferenze e delle tavole rotonde, fu la
celebrazione della penitenza •, - • La tematica è apparsa
eccellente e anche fruttuosa e impegnativa . - Davvero
soddisfacente: infatti ci ha dato una forte spinta nel-
l'approfondimento della vita di fede. lo credo che è stato
un passo decisivo nella promozione della fratellanza tra
cooperatore e cooperatore, tra Cooperatori e Salesiani
religiosi •·
Suggerimenti? - Sono gli stessi partecipanti che cl
scrivono: Questa esperienza dovrebbe ripetersi spesso e
cosi darci l'occasione per approfondire temi cosl interes-
santi {questa è l'opinione di quasi tutti). - • Sarebbe
molto opportuna la presenza del Direttori dei Centri •. -
Invitate gli Insegnanti che fanno scuola negli Istituti
Salesiani. anche se non sono iscritti tra i Cooperatori:
susciterete nei loro cuori idee salutari •·
(da Union • • 801/. informativo dei CC.
Cordoba-Siviglla. febbraio 1976)

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~ ■El 1111111111
1111111111
SOCIETÀ EDITRICE INTERNAZIONALE
Corso Regina Margherita, 176 • 10152 Torino
...
CHE COSA E?
Il Cooperatore che la sostiene si
dimostra- fedele a Don Bosco
Vogliamo sentire ancora una parola diretta di D. Bosco?
Voleva che si eliminasse In certuni la smania di voler
adottare o preferire libri stampati da altre editrici a pre-
ferenza di quelli che escono dalla nostra. Diceva:
- Questo è un cattivo gusto. è una pazzia. un'of-
fesa. Facciamo conoscere le nostre cose ai nostri ra-
gazzi ed allievi, e guardiamoci bene dal censurarle •.
(M.B. VIII, 229)
(in ottava pag. presentazione
di alcune recenti pubblicazioni della Sei)
BOLLBTINO SALESIANO
DON BOSCO EDITORE
Scrittore Don Bosco lo fu per vocazione: editore lo
diventò quando capi che la stampa si affermava ogni
giorno più come insuperabile veicolo di pensiero e stru-
mento di cultura tra il popolo. Ebbe la stoffa dell'editore
di concetto e gran lancio, secondo i canoni dell'editoria
moderna, tanto che diede vita a quella EDITRICE SALE-
SIANA che attirò molti sguardi ammirati su Valdocco e che
fu forse una delle opere che, lui vivente, gli diede più
rinomanza nella penisola.
SVILUPPI
Nel ventennio che va dalla morte del Fondatore alla
prima guerra mondiale, l'Editrice Salesiana continuò a pro-
sperare, soprattutto con pubblicazioni in campo ascetico,
esegetico. religioso e narrativo. Divenne poi la SAIO
• Buona Stampa • (Società Anonima Italiana Diffusione
Buona Stampa) . Il complesso editoriale. giunto ormai alla
piena maturità. si affermò successivamente sotto altra
insegna ben presto rinomata: SEI, Società Editrice Inter-
nazionale, sempre con sede In Torino. Attualmente occupa
uno dei primi posti nell'editoria Italiana.
IL NOSTRO IMPEGNO DI COOPERATORI
Che scopo si prefiggeva Don Bosco che. nell'arte tipo-
grafica, voleva essere sempre a/l'avanguardia del pro-
gresso•? Egli aveva preveduto come la scuola e la stampa
diverrebbero inevitabilmente i mezzi più potenti di cui si
sarebbe valso il demonio per disseminare il male e l'er-
rore In mezzo alle moltitudini. Cosi egli risolse di educare
la gioventù e il popolo anche con I libri buoni. (M.B. Il)
Ora dovendo il Cooperatore, • opporre la buona stampa
alla stampa irreligiosa (Don Bosco), è necessario che
sostenga la nostra editrice, mosso a ciò non da interesse
commerciale bensì educativo. Dobbiamo preferirla, adot•
tando i suoi testi se siamo insegnanti, e diffondendo le
sue pubblicazioni (nelle biblioteche, tra le strenne nata-
lizie. come doni di ogni genere).
RIVISTA OEllA !AMI GLIA SALISIANA
BOllBTINO SALESIANO
Da cento anni anima e informa i Coope-
ratori.
E' un servizio che merita il nostro apprez-
zamento ed esige il nostro sostegno.
MA SOSTENERLO SIGNIFICA:
anzitutto LEGGERLO attentamente;
quindi DIFFONDERLO intelligentemen-
te;
infine SOSTENERLO economicamente.
_Nel mese passato i Centri hanno ricevuto
il materiale propagandistico per la campagna
" PIU' LETTORI AL BOLLETTINO».
Il tuo Centro lo sta utilizzando?
Molti si sono già mossi. E tu?
Un dirigente dell'Emilia ci scrive: • Per
quanto riguarda la campagna per una larga
diffusione del Bollettino Salesiano, ho fatto
del mio meglio. Oltre un centinaio di nuovi
abbonamenti fra gli alunni e gli studenti.
Una copia per la sala Insegnanti e Profes-
sori di ogni Istituto. E' stato ricevuto e letto
con molto interessamento, come strumento
formativo » (O. Denti).
L'esempio può trascinare all'imitazione.
7
(47)

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Spediz. ln ebbon. postale • Gruppo 2° (70) • 2• quindicina
BOLLETTINO SALESIANO
Quindicina/e di informazione e di cultura raliglosa
S'invia gratuitamente ai Cooperatori, Bene-
meriti e amici delle Opere di Don Bosco
Direzione e amministrazione: via M aria Au-
siliatrice, 32 - 10100 Torino - Tel. 48.29.24
Direttor e responsabile: Teresio Bosco
Redattore: Armando Buttarelli
Autorlzz. del Trib. di Torino n. 403 del 16 febbraio 1 949
C. C. Postele n. 2 -1355 intestato a : Direziona Generale
Opere Don Bo sco Torino
C.C.P. 1-5115 intest. Dir. Gen. Opere D. Bosco• Roma
Per cambio d'indirizzo inviare anche l'Indirizzo p recedente
PER
LE
TUE
FERIE
• PIERO GHEDDO
Vietnam
cristiani e comunisti
Collana • La Scala di Giacobbe" · L. 4.000.
• M i avete proposto di esaminare un modo dì
collaborazione. Ebbene sappiate che non c'è che
una sola autorità, la nostra, e che voi siete sullo
st esso piano del popolo e che II vostro atteggia-
mento deve essere uno solo, obbedire alla legge •.
Tale drastica affermazione ha concluso l 'udienza
concessa dal presidente del Comitato rivoluzio-
nario al vescovo di Kontum.
Questo libro testimonia, con imparzialità e ama-
rezza, la fine di una speranza: la col laborazìone
tra la Chiesa vietnamita e i comunisti al potere.
Non dobbiamo avere complessi
di inferiorità
L'Editrice SEI, la • nost ra » editrice, dà il suo
contributo alla crescita sociale e culturale del-
l'uomo dì oggi, su una linea di profondo impegno
culturale e a servizio delle verità.
A riprova di quanto sopra segnaliamo tre
recenti pubblicazioni:
• GIANFRANCO VENE'
Invece la verità - Controinchieste
Collana « Le Firme •. L. 4.500 .
Colpi di stato, poliziotti assassinati, mafia, crona-
che di guerra, scandali nazional i, lotta ai tumori...
Arrivano le prime notizie. Gli organi di informa-
zione le diffondono. Sono vere, false, incomplete?
Rispondono le controinchieste: un modo respon-
sabi!e di fare giornalismo.
• FOLCO OUILICI
India, un pianeta
Collana • Le Firme ». L. 8.000.
L'India : mezzo mi liardo di uomini, trenta milioni
di dèi. Il mondo della religione e della indiffe-
renza, di asceti e di ciarlatani, di immense ric-
chezze e di allucinanti miserie.
Un libro affascinante, illustrato da una eccezionale
e inedita documentazione fotografica.
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