Bollettino_Salesiano_195511


Bollettino_Salesiano_195511

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1, ,.,,"~" rrs,.: Dalla soglia del Duomo di Milano s. E. Mons. Montlnl benedice la lolla accorsa a venerare San Domenico Savio
II TEMPO ALL'ETERNO DAL
una nuova collana
di pensiero
e di cultura
~
GORDANI IGlNO
Le feste
Solennità liturgiche e profili di Santi. l'agg. 287 .
L. 75°
Pa.role di vita
.\\fcditazioni sociali sui \\'angdi ksti\\'Ì. Pagg. 2J8
L. 600
Qwmli i11stJ(lllllllenli in qunti duL' ,wm•t /ihr, dii C,w1dam~ .\\'t'I pr!,,w nJ/,011·· /tJ lìfu. ~i,1 f11Jrlu
al 11ostro nmrt- rl('/ fllU pro.fondo im·~1u1mento quotidùuw. menlri tli i11d~i1.·i /1rofifi di Sauri 10,w
tnt.·duglioui mtu111i Ji flna imprtssio,wn/P l'IO.[utn~ll .rpirlt1u1lt•.
~V~{ suo11da ,1 V,m~tfo r i111nprt1atQ uttr,"·e-rso arult ur111Jin i.1p,rott da pc1rt1lfl ml'di.ta::t'vm,
(·he lr<11,1g1111fJ il /Qr,J 111t1t1·rialr dalla r·it<, e ,l"/l(, lotta sofù1lt Ji u~ui ~iarn.o.
f ,fw· libri dd G1,,rrlo11i rn·a,m 1111 c<1fore, una lurP., una rihra3im1r nrlrm,ima di ogm,un r rtsrt-
111;,omq ,1/l',•s.rc-n::<1 .ft'lla ,irn ,'/ 10110 d( ~pfrit,wlit,i d1t! ; lmon, t'Ol(lffl 1,nisttuleme11rt.' rhit•do1<lo,
ADOLFO L'ARCO
Itinerario a.Ila gioia,
Pagg. 285
L. 500
Srrr.u,uW r,,mt (md,; t.Jllr, l'fl/111,,;. f/llt'tlo itiuuurio 111/11 .i:w;o 9 ; il l,r,1·ituio iudisprruuhìl( ,1/-
r mmw u,/ir11w 1'11;,, ,·111·1um, ,·~rrll la )!iuiu ,u·i pt1ssutr111Pi e ud dù·~,tim,·11ti. 1 rri-cliuu; dn·two
1t'J11p1t t'S--'rTt' li"ti, godr-r,• tir/In -;rrfnit,l tilt' o_fjrt' il rfrhrd,1 ,ii Dio. Il 5u/tr,: pit1J1.tu11tr 11011 portu
{n,tlt'1 l 'nc1 M11wmdd J'tl5.~rgna ,l,·i nwlit·,- ddld gltJiu d,i un tÙllrtfro pt111u,·a,11u ,!ti problemi cri•
ti,-,-. ltint ,·aria nlln ,:foin , lprn,dentr - ,-,, 1m urlò seww - I'~ ltnu·r,1rium » di 81111 Bmw.•
r rul11f'1!, i1u(J,{llll ur:li ttomiui tOmt• , . i,•rf4• 11rlh1 t:rnia nmJWm1 ll'll'::IJ «1.tfitlti,,• il t'tH'/m ,ir.:li lflfl'•
f!11dm1·11l1 dr/ .-i'lt'b,·rnm,, (hl\\·elord lfauur. l,,11 1t1prtmt1 ,1t't•1·111m·,1 unt1111a f' !i/irrarri 1!tzl gitJJ!O
,/d rorpo. I•: dar,J 11m il rl'irtullo é Iure yd / rorriu: /11 Iure 1r,n.fi1t11rt•r1i lt, rord<I~
SANTANOREA LUISA
Bellezza segreta
Pagg. 108. Con illustrazioni a ~<>lori
L. 100
vu,mt, lltlllllili /Wtl(l/lr} fo lllth1htta ~ IIWil'OJldl)JrtJ il megJ,,, di iP, il jlltJ(O tltl loru '""'"' r;11,-eudit1
t,,,o d,llt,
m,;uw J Pt:rdn1 11011 ii rit ritmo? Timorr ,li q1u,1rtn li rirrmtdt1 "J l.ui<,, Su11tnmlrr,1 ri~
,,,u.. )pumle· dJ.!/i i11lt?11n;.:11ti,·i tnudm,tl,, in
to 1,tupr11do t·<Jlumt· /d hdl,•::.zu )',.J!ti•tt1 ,l~/ft, rQft'
,li 011' ,iumt1 fump11rtràp1 tJ)llll J:ltltlW, .Vr-1 mm,J,, trim ,.; ; (klstu .,,,lo p1.•r /11 pl'im,n·«·ra~~ 111ulu•
r;,n. ('TljeJ. tristt" ., ,li·mdrJr1tu. ,,,, Jr ltlé t"iig,u:e. A,·rrtl'1rid ,: t'fllllf)rt•lld4'r( lu ""''"" t' ;,,,,,,,,.,.l(t'tsi
r~J ,,,,, t''(llnl 1r1;:Ìf1 ,,,., rc·,tnn ""'"' !.p;,ifo.
lfldlf'rÙJ, i11/11tli. Pt·r e·Ht·r, ht·m·dtltO ,lrn1 o,ndurrt
,,Il,, ,·,'\\io,,,- ruprnm, ,di 1111 11111,,d,, mig/jqy,•, il ,,vmdn dnl quule rw>mo ; d1fomuto a ,ittJr,mrc .
TIBALOUCCI G.
Poesia, clell'universo
Pagg. r19 .
•'frg11<1/11fr, al " Prt111i11 ;\\'c1poli ».
L. J50
-~·ono paJ;!illr, ,li un lirirnu, rn<rollo e t iJ[ilato f" f><-r,•,utJ u:mpr,: d11 ,m pr11Jf1n,lo ,mt!lilu ~pfrit11,1J,
dh' ,l,i <1IJ1 t" schi1,,k ari:i::m,ti a Jk·1t.(it:ri t pdr'llt' ttflle da t,rofmtdf'. m1..1tlitt1:inm.
ti,, \\Jolti alpitoli del ,,,;Jum, luw,m .frunrmtnh- di p,iru pl)r,tiu ,. m1mw11ti di t'nlimi1 t'om11w:im1t. /.;
1111 libro t,,qgrrt nt'! iolit,,rio rrurogli,m·11to dr/la prt1pr-it1 routt--nJ, 1,,/i ton 11ni rh?.Ssi.
1•.-•· oi-flimr:im1i t'Ìrolye ,·si <1lla
l'Otl l l'lfl i :!,, - C'or,o ll1,gin11 " t11·d1fritu 1711 ,.• ,•• 11. :!/l i i

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A. LXXIX N. li
l• GWGNO 1955
1Bollettino Salesian~
rvaeanze temilo di e1nergeuza
Quando poi, 11el i•iaggll) di andata, ho 1•islo
questi _rt1ga:::::i mettersi a cantare con tanto vigore
e con tanta c1lll'gria - e fan rosì tutte le mattine -
ho proi-c1to 1111 senso di gioia e di tra11q11illità,
11011 pt!r me, ma per loro e per le loro mamme.
Li accompllg11a110 sempre, le mamme, alla corriera,
e, come SI" dot•es;·em partire per wz lungo viaggio,
fan,111 le lnro solite abet111nsr racroma11da:::ùn11:
« Fa' if brm:o, 11rm star troppo al sole, ubbidisci
a Don l,uig,, mm lit~rtarr... »; e alla seta, q11a11dr1
ritoma1111: ,, Ffai fatto il brat·o? hai ubbidito?
hai...?~ ecc..., ecc... Cosi lutti i giomi, perchè per
11110 mmnma, per 1111a bra11a 111mm11a come !r, sono
/io nostre, è snnpre 11110 preocrnpazione av.•ere il
proprio .figlio f1wn di casa, anche se poi, qulll1do è
partito, tirano 1111 respiro di sollie1:o: 1, Fùwl111e11te
staremo 1111 po' in pace ,.
La visione che Don Bosco ha del periodo estivo
è molto equilibrata: non gli sfugge, com'é m I io
a un cuore ,·eramente paterno, il pallore e lo
stirarsi del viso <lei suoi ragazzi, souoposti per
lunghi mesi al martdlamtnto ùi un logorante
ritmo ùi lavoro, e ristoro ~· <listensione concedt:
ai corpi e alle menti stanche con le lunghe gite
L" i lieti soggiorni fra i \\ igncti degli ameni colli
natii di Cai;tclnuorn. .l\\Ia la preoccupazione pit\\
1·i\\a è intlubbiamenlc per l'anima dei suoi g:io-
vani; i•e11de111111iu dt'l dim:olr, era la realistica
espressione, inl\\:ssuta Ji amara esperienza, con
cui definiva le rncanzc, e noi non ci crediamo
oggi autorizzati, col clima morale in cui sono
costretti a vivere i nostri ragani in estate, a
smentirla o ad attenuarla.
Abbiamo ripreso qu~sta scenetta
da uno dei tanti stelloncini gior-
nalistici su11é nostre colonic diumc.
:.\\Iotivi d'ultron<lc che si ripetono
a ogni ritorno d'estate, a ogni
fischiar di treno in partenza YCrso
i soggiorni marini o montani: rnlu
lieti e animi preoccupati di geni-
tori per i due problemi che pone
l'estate: la sanità fisica e queil,1
morale dei figliuoli in ,·acanza.
Due esigenze che non possiamo
ignorare e che costLturscono l'as-
sillo ùi quanti hanno responsabi-
lità <li anime giornnili: ~<:nitori
ed educatori.
Pochi hanno colto il prohlcma
delle vacanze neila sua comples-
sità e risonanze spirituali come
Don Bosco: le sue espn.:ssioni
sono diventate, possiamo dir cosi,
classiche in materia, e le sue rea-
lizzazioni sono state fra le prime
in un campo che cent'anni fa ap-
pena si stava aprendo.
Ricordi PER UH GIOVANETTO CHE DESIDERA
PASSAR BENE LE VACANZE
In ogni tempo:
Con la maggio,·
ti-equen,:a.
Ogni domenica·
Ogni giorno:
Mattino e sera:
Ogni mattino;
fuggi l'ozio, i catfiv, libri, i cattivi
compagni, i caltivi discorsi.
accostati ai santi Sacramenti della
Confessione e Comunione.
ascolta la parola d, Dio e assisti
alle sacre funzioni.
asco/la e, se puoi, servi la santa
Messa e fa· un po' d, lelfura spi-
rituale.
recita divotamente le tue preghiere.
fa' una breve meditazione su qual-
che verità della fede.
SAN GIOVANNI BOSCO
201

1.4 Page 4

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L" /J"''""' ayli inte,·~ssllli
~ono , ragazzi stessi a rendere testimonianza
a Don Uosco con espressioni rivelatrici di un
dramma intimo, silenziosamente vissuto e sofferto:
ùal tredicenne Magone :Vlichele, «generale della
ricreazione~ dei monelli ùi Carmagnola, trasfor-
mato radicalmente da Don Bosco, che si scher-
misce ùall'antlare in vacanza al paese natio perchl,
afferma, <( la buona volontà è una nehbia che
scompare man mano che vivo lontano dall'Ora-
tt>rio
fessa:
~~
a un ragazzo <lei
mentre prima la
nostri giorni che con-
luce <lella Grazia mi
appariva nitida e sfolgorante, più tardi non era
altro che 1m puntino opaco in lontananza», a
un altro che trepida mentre st.rive: forse una
nuova catastrofe spirituale incombe su di mc,
ma io ciò non voglio•>, scaturisce evidente un
complesso d'insidie e di pericoli chiaram~ntc
avvertiti dai protagonisti dell'avventura estiva.
Problema delle rncanze, prob/n,w di assistl'11za:
ecco in poche parole il pensiero di Don !fosco:
assistenza per allontanare i pericoli fisici, e assi-
stenza per neutralizzare i pericoli morali.
,\\'on (tbdic·ate!
È il compito ùe1 gcnitori che hanno COlicicnza
ùelle loro respon~abiUtà.
È imminente il rischio di , edere il lavoro
educativo ù1 un anno intero sbriciolarsi nel p;iro
di poche settimane pcrche non abbiamo tenuto
d'occhio i nostri ragani, pcrchc abbiamo al-
lentato imprudentemente le brigue. C'è il peri-
colo di una frattura grave nella continuità del-
l'opera educativa, se non vigileremo sufficien-
temente.
Vigilamm! t: la parola d'ordine che Don Bosco
ci fa risentire all'inizio di ogni estate.
Segnaliamo ai nostri buoni Cooperatori e
Cooperatrici le linee fondamentali per un'a?ione
vigile intesa a salvare, nella visuale di Don Bo-
Il (•altlo non autorizza
* ad entrare in chiesa con vestiti troppo
leggeri e succinti.
* a usare vestiti da bagno indecenti e im-
modesti.
* a lasciare la Messa restiva con la scusa
dei bagni o delle gite.
* a credersi meno obbligati che in altri
tempi ad avere rispetto a se stessi e
agli altri.
L'in.fallibili• villoria co11tro il dhrume del-
l'inap11rittì iT, q14e8fu d<1J<icm1> irarcl fa ,rforir,
di rlu rPcita ogni ~ior110 il S. ffo~ario.
202
sco, i loro figliuoli e per diffondere nel loro am-
biente:: questa preoccupazione di difesa e <li
salvezza.
1) Non permettete ai vostri figli <li tra-
scorrere in ozio le giornate di vacanza. L'ozio
è una lima che rode le energie fisiche e spiri-
tuali. Procurate ùi tenerli sèmpre occupati: il
tempo delle vacanze può essere impiegato util-
mente in tanLe proficue e istruttive attività che,
senza affaticare, servono a preservare dai gra-
vissimi pericoli del sistematico far nulla. Anch<:
il la\\'oro manuale può essere un prezioso alleato
<lei benessere fisico e morale dei vostri figli.
2) Vigilate sui compagni, letture, spettacoli
che frequentano i vostri ragazzi. Non abdicate,
in nome <li un falso concetto di libertà e <li
svago, al ,•ostro diritto e <lon,rc grave di rendervi
conto esatto delle amicizie e dci luoghi che fre-
quentano, dei giornali, riviste, albi che circolane'.
per le loro mani, dei film cui assistono. ()_gm
indulgente chiuder gli occhi, oltre a denunctarc
una mancanza di sensibilità educativa, pub
esporre a sorprese assai sgradite.
3) Dove è possibih:, indiriziate i giovani a
oratori, associazioni parrocchiali ben assistite,
dove possono trovare un ambiente sano e un
ciclo di attività che li impegni lungo tutta la
giornata. L'amicizia cordiale con un sacer~lotc
è la miglior sal\\'aguarJia per i giovani in vacanza
+) La parola e soprattutto il vostro esempi<'.
personale guidino i figliuoli alla fn:quenza ù71
Sacramenti, Rli'assistenza della l\\k~sa domeni-
cale. Purtroppo questo fondamentale dovere della
,·ita cristiana viene oggi facilmente trascurato, a
volte per il solo insufficiente motivo di gite,
escursioni, visite, ccc...
5) In tanta libertà di cosrume e di moda
che regnano ovunque, non diseducate il senso
del pudore e della modestia dei vostri figliuoli e
figliuole, permettendo loro una malintesa libertà
nel vestire. A giudizio stesso dei medici, tante
audacie della moda sono cffetth·amente più no-
cive che utili alla salute.
6) Fate opera di chiarificazione e persua-
sione presso i vostri conoscenti e amici affinchè:
nella scelta di colonie marine o montane, s1
tenga conto dei criteri morali dell'Ente assisten-
ziale cui vengono affidati i ragazzi. Non è ltcito
1.lendere l'a11ima dei figli per un beneficio esdusiva-
mente fisico. Si consiglino invece opere e isti-
tuzioni che diano sicuro affidamento morale.
Ai nostri Cooperatori e Cooperatrici l'invito
cordiale a farsi portavoce ddl'ansia <li Don Bosco
in queste giornate estive e a seguirne pratica-
mente le <lirettfre per un riconfortante ristoro
fisico e morale dei nostri ragazzi. La figura e
l'esempio di Domenico Savio sia al loro fianco
per proteggerli da ogni pt:ricolo e donare loro
la gioia <li vacanze Vl'ramcnte cristiane.

1.5 Page 5

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per la difesa della purezza
A comune gioia della famiglia salesiana ricorre quest'anno il venticinquesimo anai,·ersario della
eroica morte di Mons. Luigi Yersiglia e di Don CaUisto Caravario, caduti in Cina il 25 febbraio r930.
Don Bosco aveva intravisto in un mirabile 1,sogno-visione•, fatto nelle notti del 3, 4, 5 aprile 1861,
anche le glorie del martirio nella sua Congregazione. 11 Servo di Dio Don Filippo Rinahli, suo
terzo Successore, doveva avere '8 paterna soddisfazione di avviare le pratiche per il riconoscimento
ufficiale dei nostri due ;\\larciri, campion~ come egli si esprime,·a in una lettera a Don Lareno,
1, di quella che il nostro Beato chiamaya la Bella Virtù 11,
Subito dopo la notizia del massacro, amplissimi furono i commenti in tutto il mondo. « L'Europa
si commosse tutta», scriveva Don Rinaldi a Don Lareno, e altrettanto si clevc dire delle Americhe.
L'opinione pubblica, con unanimt: ammirazione::, considerò l'uccisione dei due Missionari come vero
martirio. La Civilfà C<lttnlica del 1934 se ne occupò molto ampiamente in questo senso, e in una
rÌ\\ ista diretta pure dai l'P. Gesuiti, si sostiene t·he le due vittime sono da considcran-i \\'cri martiri.
P1·esentimeuti di <>/oc(lusto
li l\\Iartirio è un dono di Dio. Si può dire, tutta\\ia, che la vita dei due predestinati a tanta
gloria ne fu una remota preparazione. Più inconsciamente, forse, per Don Callisto Caravario - nato
a Cuorgnè (Torino), 1•g giugno 1903 anima eucaristica, zelantissimo missionario, e di cui la lìnt
eroica diede la vera mi~ura ddla ,;rtù; più consciamente, a quanto sembra, per l\\1.ons. Versiglia.
i\\ato a Oliva Gessi, diocesi di Tortona, in provincia di Pa1·ia, il 5 giugno 1873, entrì1 all'Oratorio
Salt"Siano di Torino, vivente ancora Don Boseo, nel 1888. Si laureò in Filosofia a Roma nel r892,
alla Pontificia Università Gregoriana. In quel triennio romano, attesta un suo compagno, il chierico
Versiglia si distingueva, alle recite ricreative che si davano per i giovani dell'Oratorio festivo, nel
CINA • L'anaolo più descrlo e oascoslo del fiume dt Lin Cbow, do,·c ru-
rono assaliti e barbaramente uucldnd Mons. VeuJgl.la e Don Car:wariu.
203

1.6 Page 6

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I/ Servo di Dio
S. E. Mons. Luigi Versiglia
col fig/io(CiO GiuseppeSze H itJ Tong,
cooperatore salesiano
<•0110)
/ I Sen•o di Dio
Don Callisto Cara,•ario
cadtJto per la Fede in Cina
con Mons. \\ ersig/la
a soli z 7 anni
i;ostenere /t pari, clet marlm dtzi·anli ai 1irn1111i, quasi presago <ld $UO martirio. Più tardi, ~ià maestro
i,, <lei 110\\ izi a Genzano di Roma, fu uLlito piì1 volte dai suoi novizi a esprimere il desiderio <li morire
11uutirl' C'intl. Partiva, infatti, come capo ùel primo ùmppello verso il Celeste Impero, il 19 gen-
naio 1906. Ed eletto, quattro anni clopo, Pro-Vicario tiella l\\lissionc di Heungsan, ,i fu accolto a
sass(lf1,. Corse anche pericolo ùi morte, coi suoi missionari, per il nollo della casa. Nel 1918 i Su-
periori accettarono la Missione <li Shiuchow. .i\\100s. \\ ' ersi!{lia ne fu il Superiore e nd 1922 primo
\\"icario Apostolico. :-.:cmostantc la sua intensa attivitli apostolica, nella sua umiltà ripeteva spesso di
essere buono a nulla, che aa 11ecessttri11 una vittima, e che la villima dmil"l'U f'ssa1· lui.
'1'1·<1yico im·onl 1·0
Da sette anni \\'icario di quella missione. voleva fare la \\'isirn pastorale a Linchow, dO\\·e si trovava
Don Cara\\'ario. Torhidi civili e politici lo avevano sempre impedito. Ancora, infatti, nel dicembre
del '29, Linchow skssa era campo di battaglia tra Choug Kai Shck e Chong Fat Kwai. Nel fob-
hraio del 1930, Don Caravario andò Lla Lù1ehow a Shiuchow per accompagnare il \\'escovo a
Lind10\\\\. Era il 24 del mese. li \\Ìaggio fu fatto in treno fino a Linkong-how. L'indomani, 25 feb-
braio, proseguirono in barca finchè, a Pakgnunhang, a,•,c1rne l'aggressione e la tragedia ad opera
<li 12 uomini, soldati i;handati dell'esercito comunista di Chong Fat Kwai.
La comitiva era composta di nove persone: con i due Missionari Yi erano due maestri, una
vecchia, un fanciullo, e tre ragazze, rispettframcntc di 16 anni (Paola), di 21 (Maria), e di 22 (Clara),
maestre o catechiste della missione. Si noti che l\\Ionsignore aveva deciso di non far viaggiare le
t·atcçhiste da sole, perehè era avvenuto che ri1.:c\\1:sscro molestie dai soldati.
A mezzogiorno, detto l'./11ge/11s, i dodici armati dalla spopùa del fiume intimano il fermo e
richiedono 500 dollari, pena la fucilazion<:. Mancando il danaro sufficiente, i pirati escono in urla
feroci: « Bisogna ammazzarli. quei due stranit·ril ~- Poi, viste le donne nella barca. tentano di rapirle
fra risate oscene. lndcs..:ri,·ihili L: sc1:nt, strazianti, durate ùa una a due ore cìrca, con spari di ri.-oJ-
tclle e di una mitraglia sul fianco della h,m:a. I tiri sulle persone andarono a vuoto. r diu: :\\fi.,sin-
nari sulla barca spingono gli assalitori fuori della cabina, c ostniiscono l'entrata con le proprie persone.
204
(continua a pag. 2o6)

1.7 Page 7

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L'ottava cro<·iata. q uellu dei
fllnciulli, Ì:' fonw una leg-gemla.
uon 0~e11dod veri e propri
doc•umNIIi d1•J terupo. Non così
la ('ral'i«/a d1•i Nn•tilie'fli della
bautà, ineletta il 3I ~ennaio J0/\\5
a Hiluno.
L'arruolamento 111 iniziato
fin da <111el giomo tra i fancinlli
della Parrocchia Ji R1mt 'Aw,-
~tiuo. L 'tt11dici fehl,mio i crn-
l'iali vhe ric'eve-vauu 111 te&1N':t
cli ricoun.sl'ÌlllMtto enwo 17:?0.
t-utt.ì solduli11i dai st•lte ai
tJU:l1tOl'dfri :mt1i. L'i111peg11n t•rn
fintutl o p1•r 70 1,•iorni, d1ùla
re.sta tli l >un 130~1•0 alla fr,-ta
di nome11il·11 :-hivio ( l 3 marzo)
~i <'hi11111,1va noda/(1 perd1i·
ril'lumlen, 11nli111eulo e lmo1lll
vvlontiì in I utti i ,ieltori: ,·asa.
1scuoln, 1<lrac1a. Ln'or~aniz1,a.
zioull <·apillar1> ili agenti SE"·
/!l'tll i•, uomini e ùo1111e ùcl Pra-
tn110 ,\\itHo l'ri><tiauo (F.A.l '.).
i:-arantiva il controllo immediato
ile!!li alti ili honti,. con ,u;~r-
!{1tazio11e •li ,;pec-iuli I hollini, o
«pullti• e t·ou ~e~nalazio11e te-
lefo1ùeu cll.'lle p;o~b1 m.i./!liori al
ijuartier f;euerale.
'l'tllli qnei l 100 l'U)!nzzetti
riu.srirono difatti a n,attert• in
,;nbbu.glio le ;;0011 famiglie della
Parrorl·hiit a!li1fata ai Sah•>!i:wi,
perrhè erano i genitori qttelli
<·ho ùovevauo moralmPute t10V•
vettziouarn la ero<'iala. L'e!lHto
ri;poi,lo i11 lutti i tlt'gori pitr-
Iava rhi11rn: • (;l'nifori, uiula-
leci ad cs•·ere l1tw111 •• flrmutv:
, I ,.,,,,tri /iq/i •·
E i t'l\\\\'lllieri rurouu ,!!,~•ero
dègui 1li,J loro nome: non pii"l
1·1ivuliori del f'u "\\\\'est l'Ull h1u·-
1lat uro d11 eow-tw11~ 1• m,1-
ueggio di rivoltPlle, ma ra-
gazz.1111 1'ompili..ssi111i fr11giati <ii
rnm stello alpina in 1mrnpn
,l'oro. simbolo delh1 11uhihn
tfolle Ll1C11• eia rnl!giungen·: e,;at.
IPz?.a uòl proprio <lovl'rl' t auto
in rasu rlw u >1euola. ~1mcrnsilù.
n,,tf';iiutar() i malati, i vecd1i,
I' i hiRO,!tllOt<Ì il'O!!lÙ spet'it•.
pronl(•zza ut-1 ,i:.icrifiruri> un
1lolce. un ri~pul'mio, un divftrti-
11,entu. l':\\0110 fatti di 1·rn11n<·tt
i eavalieri
dELla honlà
hiuurltiHsiina, veri fiori di lllllll•
dorlo.
llopo 1l110 llll'>!Ì bi (•rodata.
per la coni'lpondl'n?.a generoRu
e ,;pnntur11'" propria d1->i raJ!'azzi
elw <·i ,i t'raut> l111ttuti :rnima
(\\ 1·oq11,, N';I ,1iVf'111ll11 ,li do-
111i11io pnhhli,·o. l'f'r In prinm
volti, tn·llo ~t1,1iu i vecl'hi.
trntiemm1lu a ~t.•11to 1111a la
rrirn;1 11<':,tli ;1.11golì delle <·iQ'llil,
1lovetlNo l'Onfo...,nra t·he i 1'1\\·
gazzi d'uggi • <lOllo for~e mi_dlvri
cli tp1c-,Ui , di uua ,•nit a». E al
Rettuo ilei Vf'rt•hi fe!'eru 1wu 111
Raùio e le ruu,-~imo autorit/t
r(lli.p;jose e rivi!i della llletro-
poli lomlrnrda.
La domenica fi marzo. da-
vanti a 1200 picN.1li c:wulieri
adunati nel C'inema 'l'm11le per
tulll .,11elta<·nlo ri~l'l'\\'11 lo ,1 loro,
il 1·1Hnm. Pozzi. r!lJIJll'••~111t!:1111 l-1
del ~indaco 1l0l1n 1•iHi1. rivnl~0
loro 1111 1liKr•ornu d,e l(\\sti111n11ia
l'entw•ia,;1110 ,;u,eil.ato cht,Ua
crociat:t in t II t Ii i 111rmhri ,lel-
1',\\m mini.,;lrnzimw.
li 13 mal'zo, fost;1 tlul Ra.-
g-azzo più buono I" piìl santo,
fu lo shl!lso .\\ l'C'Ì v1•s1·ovo )I 011-
~Ìl!tH>r Montini <·I.te prol'lami,
la ,-ittoria tleil,1 1·rol•iuta e h11-
nedis~e i premi u1<sP,g-11:1ti a piÌl
1H rnillc1•i11rpuacm1to t:tl\\'iÙÌari.
Premi, 1-he i 1·ro1·iut i r;1vallero-
l!<'tlt11enle otfrr~ern alle h•ro
llltllllUW pn•~t'lnti. l,pn !!Il•
pendo t'he più <lol cinrprnuta.
per rento 1fol merito d!'lla
loro houtì\\ era 1lov11lo 11U'i11-
llm1~0 ,li llllWIIIHL i-: r:i t·ummu-
venl;i~~itnu vedere q11<-sli rng:iz-
zctti ofl'riro il loro µre111io allll.
mnmnHt 1•on llll ht'I hni·io in
fronti'. Fu 1p1eUa /11 l11>nt/111 Jl
,·he sng-g(lllb l'e~itn f1•lil'e dell11,
Cll> che plù coni.a per quesll piccoli " cavnJ.Jt,rl
della bon1à" è ru1turalmen1~ In parola BONTA
205

1.8 Page 8

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nocinla. l pkrnli rovalicri ~i
senliv11110 u;iì, ripn~ati a io~a
clitlfa, ~ma :ll'l0<•<1a in lnro
dalle hunlll' ,1zio11i compit1h· 11
dn11:i ,-i,·11rc•zza di aver co111p1i-
f'lntn l'nffetlo rie,U'Arrive11cnvo.
'N'l'l di,-Nll'HO lii :\\lollt,,. \\1011-
fiui, iufal ti. 11,liroun •r ,w~tu ns-
11i<n1rnzio1111:
~ .\\ R011w frC!Jnenl11vo l'l,-li-
f 111n :--ale,iano al Pre111·o1ti110.
ov,, ~01111 nlloJ!J!Ì:l ti 1111 1ni:.diaio
di ragazzi. ::-ÌOV!'lllo li vL~itu,·o
e prima !li IUl'l'.iurn In città.
t111•rna ho rr,galnt" lnrn 1111
hu~u> di Don 13ol'lro r!to mi
1•ra molto rtuo. Venruclo n
..\\lita.no i,onto d1e amer<) 1l'oggi
iu nvnnti cou lu steaK•> affetto
t.uf ti i giovani dell'Istin1to o
lleJla Parroce.hin ili B. AgostiHo.
Yh a Don f-!C1<1coJ ~-
:,;!•mhrauo c•o;;.o ùa ìf,•dio<>vo.
u lo sono ùifatto.
li cozzo di 1111(' mondi, q1l!,llO
ht11fon-i1·-0 Il 11uello luti uo ,·i 11i<·cl1,
il .,1i,11ioe,.·u con lo sur eu 11 c-
rlrali, l:1 sua n11ità mornlr-. la
sna Cll\\'t11luri:t. li mira1•olo Ì1!
Opt'raLo ùal 1•rii-lt1mt>~ilnll rhl"
nJYa!leinò lo barb:n·ie l' 111> i;u.
b!i111t'1 la forza. (Tu aHro rozzo
cli ,lue ruondi ,.tn }Jl'r 1lard
1111 nnoYo ,1\\'(lioevo. E il mi-
racolo snrà operato UJlt•ora dalltt
f'hii•sa Catl<•lica. L 'i,,:;peri111t1nto
verln.~ogiro !ldln crnrialrJ ùella
fm111tì. riu,u·ito ili pi<>no uel-
l'amhilo rii tUL.1, l'an-ocdùtt
cli citbì . con 1700 rn,..,<Ttlzzi dai
.,f1tt,· ni qu11ttor1Lic•i anui. ii
nn indi,·e ,Li vit'ina prima-
vera cri,;f iana !liii vc•r•rhio <'.Oll·
!Ìlll'flte.
J411,,(J,U,,e ~ per la difesa della purezza •rr111t1111ia::1Q11r dt1 P".1?- 204)
Le alunne aJ alta mcc invocano Gesu, ~!aria e Giuseppe. Si tenta pure di incendiare la barco.
Battiture ,;oknte cadono sopra i due Servi di Dio, i quali si accasciano prostrati e sfiniti. ,\\ loro si
aggrappano come L-strcma ùifesn le gio\\'ani impaurite, ma <lt:cisissimc di morire piuttosto che cedere,
mentre gli sghcrn invadono da prua e da poppa per trascinarle con !'.C. Una di esse, ina$pettata-
mcntc, si getta nel fiume per salvare la sua virttì. Gli aggressori, tuttada, presala per le trcccic,
trascinano lei e tutte le altre sulla sponda sinistra, mentn.: :Mons. Yersiglia e Don Carnvario, k-gati
assieme con corde e hambìi, son portati sulla sponda <lcstra del fiume di Linchow. Le donne, frat-
tanto, prtgano col rosario in mano. Fatto ciò, i pirati <lànno fuoco a tutte le cose dei missionari.
,,re,rtit'i '1ella pm•e;:,-::u
L'odio alla religione, di marca prettamente bolscevica, era evi<lentc sia nell'operato l'Ome ntlle
dichiarazioni dei banditi.
Uno degli assassini, avendo scorto un crocifisso ndle mani delle giovani, lo strnppli via dicendo
a<l una di esse: Tu percltè flnti questo crocijÌsso? Non sai che noi siamQ arde11temen/l' scottfMli di Lui?
che <lrdentissùname11te ci opporrù111uJ a Lui? che di tutto cuore lo odiamo? che asso/111am1wte mm /,J
irogliamo'r... Noi siamo Cinesi, abbiamo la religione degli idoli: e ti"i, che siete Cinesi, doi•ete ndorar/i!
Mons. Versiglia e Don Caravario, mentre incoraggiavano le donne ad aumentare la fede, pre-
gavano ad alta voce. I pirati dicevano che essi facevano incantesimi. e che perciò bisogna\\'a am-
mazzarli. Infatti, poco dopo, chiesero al Vescovo: • Siete contento ùi morire?». Mons. Vcrsiglia
rispose: ~ Io non voglio morire, perché voi portate via le donne >>. Ma i due ~ervi di Dio furono
tosto internati nella foresta, <love cinque c;olpi di fucile ne stroncavano la preziosa esistenza. Gli
assassini ne seppellirono i corpi poco lontano dal luogo del martirio.
A..llJm·i ,li glm·itt
Il 2i febbraio, fu ritrovato Don Cara\\'ario, ancora legato, con lo zigomo smistro spezzato, e la
cassa cranica tutta frantumata. :-ìimilmente si ritrovò il corpo del Vescovo, col capo pure frantumato.
A Shinchow il 13 marzo sfilò un imponentissimo c01·teo, sotto un ciclo limpido e sereno, con rappre-
sentanze ili ben tredici nazioni. Vi presero parte, giunti appo,;i1amente con vagone speciale messo
a disposizione dal Gm·erno, i Vicari Apostolici <li Canton, Ji Honkong e di Kongmoon c.:ol \\\\!scovo
cli l\\lacao e altre personalità. Lo stesso ì\\landarino accompagnb la bara con la sua guarJia, e assi~h.1:tc
al solenne Pontificale. Henchè pagano, ammirato <lisse: i, È mera\\·igliosa la Chiesa Cattolica. che dà alla
società simili uomini, vittime <lei dovere, pronti a sacrificare anche la \\'ita per i loro tigli i;pirituali "·
Albori ùi gloria, anche sulla terra, sono già le molte grazie e guarigioni miracolose c•ttenutl'.
La lezione dei due eroici miS:1ionari non potrebbe essere più efficace. Col loro supremo sacrificio per
la Fede e per la Purezza, essi gridano altamente ancora una volta il messaggio cristiano al mondo mnder-
no, in tanta parte incredulo e indifferenti.', avido di danaro e intollerante d1 mortificazione, ipnotizz~to
da un'a~tissiantc atmo~fcra dì sensualità e superbamente pago di una ,·er~ognosa ci\\iltà lii pecc..ito.
206

1.9 Page 9

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nella casa del Padre i ftgll di l'RAHGIA
La sera del 12 aprile, 11atule dell'Oratorio di
('aldrJcco, quasi mille girJ'l:a11i deflt 11oslre Case
di Francia e parnllelame11/e -¼50 al!iet·e delle Figlit
di ,llaria . l11.1iliatrice gi1111gl"l1t1110 a 'l'orino pn
t•enerare i resti mortali del SaT1lo q11i11dicenne.
I/ malfi11u seg11a1/e h, .Hessa celebrata dal Prt-
fetto Genl'rale, Ref.•.1110 Do11 Fedrigolli, riuniva 111
111,usa .1:ùn•anile prove11ie11te da tu/te le regioni di
Francia, attorno a/l'altare di Jlaria Ausiliatrice.
li feri.'ore delfr preghfrr1•, l'art110T1ia dei canti, /(I
Com1111iu11e generale produssero la più edijicaulr
i111pressio11r nei prrsfllti. Cousllmtlfu la cola:::iii,11
nei cortili co11 una modesfl1 pagnutll,fla proprio
come soln•a fari• Do111r11ico !·,'ll-cio negli a1111i pa.,·•
sali a T'aldacm, si divisero i11 gruppi I' ,·ùitarono
i Luoghi stmli salesiani, ti.alle camerette di DM Bn-
sco alla chiesetta di S. Fuwresco, trstimrme del/r
estasi eumristiche del Sai·in. Nel pomericgio, alla
Benedizione Eucaristica impartita dal Re'l.·.mu
Don Bellido, la Basilica ris"o11ò ancora delle lom
soai•i melodie.
li mattino ,lei 1+ si .wolget)a 1111 solnme po11t((r-
calc celebrato da S. E. J\\lrms. A1·d11ù10. Ri111w-
t•a11do il cerimoniale dei ,l/011asteri del Medioei•c,,
1111a schiera cli So piccoli cantori in hia11clie tuuid1c
sfilò dalla sacrestia all'altare al canto litanico di
"" ùmo a Domenico Savio, la cui fi1111le a 4 voci
era ripresil da tulla l'asumbleu. .,.I[ Vangelu
Do11 ,\\lazé, direttore di una delle nostre rase cl,
Parigi, rivolse ai pelletrir1i 1111 t•ilm.mte appell"
" fav:ore delle v•nca:::io11i sacerdotali, religiose e
missionl'rie, cita11do l'esempio dello ,tesso Ecc.mo Ct•-
ltbra11te, vittima della persecuzi<me in Cina e $UC-
cessore di un autentico Martire, .7'.Ions. J'ersiglia.
Dopo u1u1 rapida refezione, ,ma teoria di 15 pull-
111t111 si dir~f!et'a t•erso .1Iundo11io. All'ntirata del
I.a giot•~r11,1 .scdt•su1nrr
r/1 Frt1ttcÌt1 ,, r·fll1ftluo In prima fila ~• notano Sua Ecc. Mons. Arduino e I Rev.ml Superiori Ma111orl presenti a Torino.
207

1.10 Page 10

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Una deUc post! plù carauerlstiche dei giovani pelle-
trini france:.i durante ta seduta di va-rietà otre.ria al
loro compa11ni di Valdocco.
(rnrro)
Mille 01tocen10 lljovanl, appartenenti alle Compagnie
della Glovcnlu Salc,,Jru,a del Piemonte, si sono r.,.
* dunaù a Todno, per celebrare Il loro I Conicresso
l~peuorlale. Dopo la S. M"'""• celebrala per loro
nella Ba"11ka di Maria Au,-Ulatrlce dal Prefetto Ge-
nerale, e reso omaggio al monumento <il Don Bos.:o,
s.J radunarono nel teatro, dova si svols.e J.a pute cen•
!J'ale della manifc,,tazlone, presieduta dall'l,,pouore,
* Rev.mo Oon Antonio Maniero, asslsfilo dai dit'l11enll
<lei mo\\'imcnco. Fu studlato 11 tema "L'Amil!o
* Gesù " nella vita individuale dei giovani e nell'atù•
vil2 or#ani~z.ata dello Compagnie. Al termino doli.a.
seduta J partecipanti si r-Jccolsero nel cortile centrate
per Il •olenne ricevimento dell'Urna di S. Domenico
Sa,·io, fondafore della Compagnia dell'Immacohtta,
reduce dai trionfi mllane,,l,
v.•illaggio si fermava per dar modo ai pdlrgrini di
salire a piedi, recitando divotamenle il Rosario,
alla pa,,rocd1ia e alla cameretta che fu testimone
clell'uftima !'Sfasi del Uiooanetto sm1to. Ouùuli
altro pellegrù1a,:gio al « Colfe Don Bosco•>~ dove
i giovani pellegrini provarono lo pi,ì profonda
emozione e fa più grande merta·iglia nel co11tem-
phirf' l'estrema povertà de!fa casetta natia di
Don Roseo e l'inaspettata gramlios1lt1 del/t, annesse
Sruole professioiu,li.
Tomati a Tori110, per q11a11tu sta11chi, t·olfero
offrire 11110 111lrressa11tissi11111 set/11/a di 'l•ariel(Ì t1i
foro compagni di I aldocco, i quali improvvisarono
1111 f ratcrno ricei·imento accogliendoli a suon di
ba11da e rii•nlge11du loro 1111 rumplimentr, in lingua
fm11ase, a cui rispose III perjt'llo italia1w l' Ispet-
tore di Parigi, il Rev.•.1110 Don Lt· Bo11lcJ1. 11/lo
spettacolo i11ter1:en11ero anche gli allu"11Ì del Pon-
tifiC/o Ateneo Salesiano della C'mcrtlfl e dell'lsti-
tuto RehatJdengo, slcchè oltre 2000 pnso11e anima-
rono il grande teatro. Erano presenti i Superion'
llaggiori e la Ret.'.mtl Superiora Generale delle
Figlie di M. Ausiliatrire, lladn- Lindtl l,ucofli.
'Velia pn·ma pflrte gmppi di di'l,·erse regioni ese-
guirono i11teressa1Jli canti popolari frtmcesi scem-g-
giati; la scronda parte im·ecl! /11 1111 nmcerlo spi-
rituale, c11/111i11alo nella merm:iglios« Cantata a
Domenico, che .wlle·vò un subi.so d, applausi.
U11'ultima Messa, celebrata la 111atli11a dd 1 ~
dal Rei!.mo D011 Candela, ri,1111 ancora uua volt;,
11el/a Basilica i peffegri11i, che partirono riporla1Jdo
e lasc,aìtd<J i più soavi ricordi.
208

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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Esm,nz, NPIUl1TALI Corsi organizzati
n elle I sp ettorie Salesiane
d ' I t al ia
per Cooperatori
per Cooperatrici
Torino - ,-illa Santa Croce - dal 19
al 22 maggio.
Acqui - <lai 25 al 27 giugno.
Torino - Yilla Santa Croce - dal 26
al 29 giugno.
IA
Genova - YillaS. Ignazio - dal 1°al 3 luglio.
\\
Caravate (Varese)- <lai 30 luglio al 3 agosto.
Caravate (\\'arese) - dal 6 al 10 agosto.
Castelnuovo Fogliani (Piacenza) - Dal 16
al 20 agosto.
Caravate (Varese) - dal 3 al 7 settembre.
Bologna - S. Luca - dal 15 al 19 giugno.
Bologna - S. Luca - dal 17 al 21 agosto.
Bologna - S . Luca - dal 31 agosto al
-1 settembre.
GaJloro (Roma) - <lai 27 al 30 agosto.
Castellammare (Napoli) - dal 17 al
21 agosto.
Soverato (Catanzaro) - dal 24 al 28 agosto.
Cisternin o (Brindisi} - dal 3 1 agosto
al -I settembre.
SIC
Messina - Istituto S. Luigi - dal al 7 agosto.
Venezia - Isola lli S. Giorgio - ùal 19
al 22 agosto.
AVVERTENZE I C'oopenitori possono iscriversi pn.•sso
il Rev.mo Delegato lspe ttoriale Cooperatori della p,ii
,·icina delle seguenti città: Tanno, Via l\\.l. Ausiliatrice, 32
Milrmo, Via Copernico,<) Ge111n;a Samplerdarena, Via Carlu
Rolunc.lo, 15 Bologna, Via Jacopo ùella Quercia, 3 Ve
rom,, Via Provolo, 16 - Not'ara, Baluardo La l\\1armoru, 14.
Roma, Via Marsala, 42 - Nnp11/i, Vin A. Scarlatti, 20 Pa
fermo, Via Sampolo, 121 - Catania, Vio Cifali, 7.
Le località scelte sono in po,izioni mcantevoh e offrono
un soggiorno delizioso, dove mentre s, ritempru lo spirito,
st ricrea e riposti anche il fisico
U lzio ('l'orino) - dal 26 al 29 giugno
Acqui - dal al 30 giugno.
Tortona - Istituto S. Gim;cppc - dal 10
al 14 agosto.
Torino - Casa l\\I. Ausiliatrice - daII' II
al 15 agosto.
Nizza Monferrato - dal 17 al 21 agosto.
CasaJe Corte Cerro - <•Getsemani,>
dal 24 al 28 agosto.
Varallo - Sacro l\\Joote
dal 6 al
10 settembre.
Giaveno - Oratorio 1\\1. Ausiliatrice -
dal +1 al 18 settembre.
Torino - Patronato - Via Giulio 20 -
dal 27 n1 30 dicembre.
Alassio - Villa Piaggio - dall'11 al 13 set-
tembre.
Rapallo (Cenova) dal!' li al r 5 settembre.
Rapallo (Gcnm·a) dal 15 al 18 settembre.
Triuggio (:\\Iilano) - dal 28 maggio
al 1u giugno.
Castelnuovo Fogliani (Piacenza) - dal r6
al 20 luglio.
Sant'Ambrogio Olona {Varese) - dal F
agosto al 4 settembre.
Milano - Via Timavo - dal 2 a l 6 settembre.
Cesuoa - Villa Tabor (\\.icenza) - dal
-1- al 9 luglio.
Cesuna - Villa Tabor (Vicenza) - dall'8
al 12 settembre.
- "J
Grottaferrata (Roma) - Istituto Figlie del
Sacro Cuore - dal 2+. al 27 agosto.
.t.!.. --IONALE
N apo lì - S. Aniello - dal 7 ali' r r settembre.
Catania - 1stituto F iglie di 1\\1. Ausiliamee -
dal 9 al 13 agosto.
Ali Marina (:Vlessina) - dal 20 al 2-1 agosto.
Taormina dal al + settembre
209

2.2 Page 12

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i catechisti
di PORTA
PALAZZO
I'hi non su ehe :1 l'ol'La l'uluzzo l il'llll il
piì1 l(nt11de, il piÌI bello, il piì1 ,;tori,·o nwr<•a lo
,li Torino1 Ci pai,>iavano, rnngari in laudò. 1·ospil·ui
personaggi ilei hncw tempo un1.i<'o e vi c•mumi-
navano, ma n piedi. anclte i Honti.
S. Cliu~oppe Cottolen~o avN n :1pcrto 11i"i pn">'i
la ,ma Piccola Cai<a; S. Giu"C>!Jpt' Cnfn><~o. il
prt•le ilei t•o111la1111nti a morte, lo attron,r~ava
,li riLoruo dall:l fornii dtt' si iru111l1.ava uu r,01•0
piit io gitL, al Rontlù. E <'Ì pass:n:,1 .e:iomal111011to
a11dlu 1)011 Hoi-;ro. il 11uulc• isi fenuav,1 a for ùno
1·hin<·,•ltit'fll t•oi venditori, n11,utru ;.,.'.rnla\\'n al-
l'i111 omo. t-1:)el·ic; iu dil'<'ziouf! di UJt cl1rl o Ieilt r.i.J11J
,li buralli.11i, dclliia di Giovanni t'al(licro. iJ
pii1 monello dei tiuoi ,innti fi~liuoli. Porta Pa
lnzzo col rttl:ttivo nltlreato è un c•eutro po11ola.re,
indi~c·u tihilmeutf'.
J::bbriu• fra quei 'l'"t'llditod di <'OS~ belle, di ,•osi'>
saporit<', Iru <jU<'l ln,•ciclrio di t-1toviglie e di cas-
""ruole. fm quel fh1tt11nre di indumenti o rii
Irù10 am,i,si. vivono. Yfntlono, parlano e Olll'Stll•
11u1utr- si gnaùagnano il pa.ue clelfa vit::i. nlcnni
I 'ooperatori e ('ooµeratri<'i <'he co11tituillco110 il
fior fiore• dolht Pia Uniono locale.
Essi si sono 1iu11iti a novembre 0 hnnno i,ta-
hilito di im1iarare il l,atechismo proprio belle.
l)gni clorneuic•.11, si rnchma.vano e propouevano le
,tifticoltìl im·onlrate ,turante la 'ICttiman11.
Un tale mi ha detto 11uc.~to contro la
roliJ:rione. lo gli ho rii1po11to qne,'lt'altro. ,·u
li,,11ot
- Ah, io ùo fatto addirilt.ura t,11·rre uno eh<'
hM(f-lUUUiav11.
E cnsl vin. Ln Suora ,ug~eriva le tikJ>Oìlfe e
poi ua.v:i 1111 prntfoo corn1,iLo ~E'ttill111uah·. Unn
rÌ>!pos1a cli eotucltlsruo, ritlott.o a ,;Jogau da ri-
Jlllloro agli avventuri 11 viciui. Poi il s:wenlnle
fiw,wa la strn hf-'llu lni11111> .. ri~po111lcva alle
210
ulJieiiuui. >-pe.~,;u ruullo auiU1:ttt,. !J11po ti ri-
i rovo nmidievole intorno a un tavolo in nna
,t11 uza m·i·o.i.:li1rnt e, ,wveuiva la <li1>trib11ilio11e <li
l,uon.t ktnlllpU ÙII tlilfoudt>r(l, UOIU'hr ili ..ule-
.,fottc• t'tll'ltuie.lle. Iuiìllll ~i d1iudc'l'"!l I ut (o <'(lll Il'
f1mzioni nella 'l'"iisina Ua,.ilir-a rii \\Ili riu Au~i-
lintrin:.
I:: t·.n"i ~eh imana per ,<o(tir11aiw. rlnr.rnle la
•Jll,U'P~ima, il ,·f•rhn cnh•t•lti,;tico ..i i• fallo udire
><o{ to ruolti pa1liglioni in furrna •li l'.,on azione.
.,li 1!11111au1la.. rii ri!\\p;,~ln.
I 'ora,e:gio1 Dio r'i•. ( 'i vnol ir!lc u IH'P~hiera.
Ehi. 111, monello. vfoni ,prn. Sai faro il
~e,!!nci tlelln l'rol'e? ~i fa tosi... proni...
:-;i, l'ignoTc, bisogun t·retler1•. ~<' l<'i uon
node in Dio, iu elle COll:t può crndere i
- Io, per me non ho die la mia fed~. La fede è
lnlt,o.
- Ln ditforemrn Ira uui l',l'i,-tinni <' voi co-
mnnii,tif Noi pensinmo all'anima e la ~ah•1,romo;
vc,i pensale ~olo al corpo 11 ,mdrete all'inforno
pc:,r 1-1ewpre...
- È vern, ia Irecldo .. t•'i• lll'YÌ>;d1io. :'>la oi
vuol bene un po' <li veuitcnza RO voglinmo ,1nlvar
l',mima. ('hP eos'è rrn J)O. di frcdòo in c-011fronlu
,lei Paradi1101
Qnesla ì· di,llo spazzino clui, pur 1u,n ,·1·1tdeudo
11ientt>, fa 11nr1t, ,kl gr11p110 e ,·ompit, il ,110 uJ}kio
1•011 11pi.rit.o ,:,opnmnn1 uralo.
E 111rnsti ,;ont> vuc:hi pc,(ali di un iutern 1sfar-
1liuo. l'ari. bravi oatedu~ti ili l'ortu Palazzo!
Dou Jfoseo è ,·ontt'ntn di yoi. tanto <'OntenLo!
~: ,,., lo 1111 fatto ""utir0 (lll&nrlo, n ro1H•l11,;io110
ilc,U:1 vu><tm q11are,i111n caterhislica, vi ~iel•• re-
u1 1·ati 1wllegrirm11:/rio :.Liln ~ua l!'n-1\\ uatìn.
.\\!entro 'l'"Oi, in 1m11ta lii pit'11i, rol fia10 """"ri;o
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2.3 Page 13

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'1. \\11,t1111lrlr1•. l'rr•,1• 1111in1ll l,1 1111rnh1
Il 11l1ì 11h111111,• mNnhru drlht tu11111fl1·11
r,1111hcl111, dl1'11inrando Chi' ''"" IIH'I 11
u,lulu 1•11,I rld,n·r Dlu 111 l111t1111u
n11·,•111tu in 11nrlla ,1.--,11 ll"ITil.
~el ~l'eondo Cou<·or..o ~:lzionnlP dt>lln P1·oc.lulth il:ì
la 11u,lr1t Srn11l,1 \\1m1rln di M11nl•rbl11rui:11lt1 (l'11rn11,) ha 1•on,1'lrllltu 11 l'rlmo
p1,•11ilo. trn h• :! lii .\\,l•ndl' ,·onl'orreuU d1•l~1 11ro1111"111. <' ,u<·re,i.,lnuurnlr Il
~1•1•1111110 prrmlo trn IP .hlr11d11 ,-lurllrh•I 1l1•lt~ i:urc• I"°' in1·1!1II 111 lntfo ha
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:\\1•!111 !tllt1 "• l:111 . li l'1ml. l.n1•,1rn ,I <'111111r1ihiln rhl lllrrtlun• drllu ,,•11111,,.
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posti. ill 11rhn11 pMr11 dr"" ·• ntt"
drl l,1n oTu p0r lt111C11tzl ·•, un 11111-
rrntoro romples~o di rdllll'I 1'11~ 1•01u-
11r<'11deruunn: h• ~••1111lt• n Uo111enl1•0
"•'lo• (ltr J;,O alunni, la l'11s1& ,,..
rl11l11 111'1' rrli U !liii~, I. DJI !fl'llll•le
IM!ru modPrrtu, on 1çr11n4• i<'llll'lu
a M. Auslllatrlce per tuUo Il riont.
I• SMJole prnff!!!Slonall I' In s~nule
di OrlP11l.1111f'nt o pr1 •1•11rt>11,l1,li.
A S.\\ \\lllllll' C'lil,:'I. l'llplt11fo ,M
Sllul1111d. fu hl14lllflltulo e hent>df.1111
1!11 S. fa,,.. Il \\ r.i•un1 111 'l'rl\\\\ iri 11u
1tl'llnrl~ 1<dlOl'lu rl1•,ll1111to ullu i:h,-
11•11ti1 11prral11 " •h11h•nl~,1•n. Svi
,uo ,11_.,,.r,.o Il 1,r..,,l1lt11t,• drl 1::al-
nt--trl d,·llu ,u, pffrr1111ì: "l}11r,t.1
l'll!!ll Pra 111111 lll't'l'S,it.l pM la no, ra
rrd,,ur r pn la 1•IUA. ~,m r, man
H,a rmrrnathM, 11111 lo LI ra,a , !u
I llirl! di "· l,h11a1111l 1111,1•0 l1Hnt:11
prr111m1tu 111'r 111 111..11 n 1tlo1 rnt ,.
••ho H•~ll1111111 ,~h,ruta ~111111 h11,l'
di ~ani 11rh11•ipt, 1101111'11~ c·rt•,ru 1:1•1
rl,11\\'llo Hllr 1rnlnrlhl, 11rU-u11111n· 111
1m"'sl11111. n~lla 1·11n1 lnilonr r•lrn 111
, 1111 nun i• ph11·1•n·, 11111 11d1•1111,twr11tn
1ltl propri do, trl. 1,o SLllo ha il
,loHre di 1lulnr,; qur,,1"11p1•r11 ...
l llfl der•n-lo dPI I I f1·hbrnlo tll;;:;
Il Gu1tmo nulonah, dtlla l'OlA))l.
Hl\\ 1111 t•r1•11l11 l'I nhrr,tt,\\ drl To-
1111111 (lhll!lllr) 1&ffid11nd11 111 fnrolh\\ di
,\\J(ronoiuln Oll !S11lr•h111l drlht Sruoln
Arcrurln «S. Wun::lo », 1'11r hn onuw n
lbng-ul• dli 111 anni. J,'inum:ur111lonr
Mllll t'•••olti\\ 1•l•h~ l1111go il J:l llllll"III,
rrr,..1111 '" 111,1,,hnf autorità.
\\ ,ruartf-l'asnhl•1•rn - M \\HCI.
l'O ., staio rrt,hr11to ..-on 111anifr-
•h1itlonl popolllfl Il >t111ldt111n.-,h,10
d,•11"11rril II del S•lesl11nl, riti' In 11111,,to
11u11rl11 di •l'l'ùlo, ron 1·1111110 di Jllo.
hnn1111 ~, ll1111p,1to 111,rrc• ,1,rt11ll. •<·uo!t,
1•11r,I prof1•,~lo1111U, orntllrlo lt••lilo r
ton1d1.11t11un,11•1tlr,11 r,m~J,lrr11t.i. ,·omr
111111 delle ph) h~llt• drll11 ritt,ì, rh1•
ltllOl'll D•m 11,..,.., rumt, r111r11n11•
•\\ riNirdu drl :\\X\\' 1Ml1& B~ati-
Rruion1> li.I Dun Tlo,ro IK 'i('.\\llX..\\
,11!PaSlan• hll fllll('l"flllO l'ardita Idea di
un11 woou1111·nllll1• ll1,i111111 di San
canrnnnl llo•ru nrll11 1•11pll,alr. 'f11l1.t1
ht fpmùzlin ~nlr.i;i111111 ~p,111nolu ~ ~toh1
111olilllLllu Jll'I' l,1 1tr,1ni1I01111 IIUttrl't!W.
1•111, 1uol 1•,,~rn 1111 !11lt0 <•ompluln
p,r il l!l;;II. \\ \\ V dPll,1 l'1111onln11-
1lonr.
211

2.4 Page 14

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-
~
,1f
IL CUO!E DI TUTTI I 2AGAZZI
" Questo adolescente non sa-
rebbe il giovane Santo da noi
onorato, se non avesse incon-
trato suJla sua strada il sacer-
dole, nelle cui mani si abban-
donò interamente. Senza il sa-
cerdo1e, il regno di Dio non
avanza e le file del suo esercito
si diradano. Il quindicenne
Santo è mandato alla nostra
gioventù per ricordarle due
suoi grandi doveri: purezza di
costumi e zelo di fede con•
quistatrice ".
Card Fx1 TIN. Arar tsrot·Q d, Pnni:1
Milano
La metropoli lombarda dal 19 al 25 aprile
onoriJ S. Domenico Sa\\'iO con celebrazioni chc
furono rcsl· più soknni <lall,1 prcscnu <lell' Urna
t·ontcnente le sacre spoglie del R.i~azzo santo.
,\\d an:oglil're le venerate reliquie provenienti
da Torino si trm·èi nitta la gio,·entÌJ cattofa-a
di Milano. Al lungo cortcn di man:him.: che
ave\\a accompagnato l'Urna nel via,g~io, sostando
ripdmamentc per permettere alla folla di ren-
dere omaggio al Santo. sottcntrb il grandioso
cortrn giovanik, fn:menk di cnlusiasmo, di
canti e di preghiert·. Tra le bande musicali notata
quella dei carabinieri della Legione, in alta tenuta.
\\Jna serie ,li celebrazioni civili e religi0se e
di conferenze ai sacerdoti, a~li educatori e alle
mamme, tenute da esimi or.llori, preparò la
giornata trionfale.
Luminosa l'alba <lei 2-1 aprile con la ~lessa
di S. E. l'Arcivescovo l\\Ion~. l\\lontini, che
ricordi> ai genitori il grav1; dovere di basare
l'educazione dei figli sulla Religione; lumino-
sissimo il meriggio, quantln il grande corteo
riuscì a polarizzare per alcune nrc la vita citta-
dina, pur così movimentata, ùi un giorno fcstfro
in clima di Fiera. Oltre 1 :;.ooo raJ.!azzi resero
onore al loro grande amic;1. accompagnandolo
dalla Basilica di S. Simpliciano al Duomo, tra
ali ininterrotte lii gente, che ha sostato riverente
lungo l'intero percorso dello sfilamento lino a
piazza del Duomo, gremita COllll' può esserlo
212
il centro di l\\lilano, in una magnifica giornata
di aprile: e per un gr.1mliuso ,lito di fede:. L
quando S. E. Mons.•\\lontini, nello splendore
degli ahiti pontificali appnrvc d:nanti al J>uomn
per ricevere l'Urna del S:mto, l'irnmt:nsa foll.1,
che .1mlava sempre piìa ingn,,,~amlo, proruppe
in un irrefrenabile appl;111so, che si ripctè in
Duomo mentre l'l ma avanza\\a verso l'altare.
.\\ll'.1pr,1rirc sul pulpito <li S. E. ~lons. i\\lontini,
Il· , nltc dell'immenso !l'mpi<> ricd1eggiarono un
.1hrn entusiastico applauso. L',\\rci\\'cscovo parlò
nwttrndo in evidenza i l.1ttori che resero possi-
bile .ti Sario l'acquisto di 1111 i:osì eccezionale
patrimonio Ji virtii. Primi tr:i questi la famiglia
e l'Oratorio. Oggi urge pownziare quest'ultimo,
perehè i.- il granJc strumento cclucatirn che la
Chic:s:a pone nelle nn~tre mani per garantire nei
secoli la fedeltà e fcconùità spirituale del no::-tro
popolo. Segui la Benedizione Eucaristica, <lu
rantc la quale, per la concomitanza delle funzioni
nell'interno del Duomo e nclln piazza palpitalltl·
<li folla, si è a\\'Uto l'impressione che l'insieme
costituisse un solo tempio, una sola pn.-ghiern
innal1,ata da un cuore grande come una città.
Onorarono le feste con la loro partecipazione
gli Ecc.mi ~Ionsignori lkrnan·ggi e Schia, ini,
Ausiliari di Milano, Camhiaghi \\·escorn di
( 'rcana, Zuccarino \\"cscovn <li Bobbio, Bosctti
Ausiliare di Brescia; il Prefetto Generale dl·i
Salesiuni, le Aulorit:1 cittadine e S. E. l'On.
prof \\'ito Galati, cht• tt·mw la commemora•
zione l·i,ile.

2.5 Page 15

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n trionfale corteo giovanile d.el 24 aprlle a MILANO In onoro di San Domenico Savio.
L'Urrui che racchiude le venerate spoglie dt!I Ra,auo santo esc~ da San Simpllclano.
, Parigi
Parigi ha degnamente onorato il santo Disce-
polo di Don Bosco. Tutte le case salesiane del
Nord della Francia furono mobilitate e .µo pic-
coli cantori nelle loro smaglianti luniche <li
bianco lino accorsero da ogni parte a onorare
il santo Compagno con i loro pott'nti cori. Il
triduo si svolse in tre chiese: nel Santuario <li
S. Giovanni Bosco, nella Chiesa delle Dame
di Villcncuve e in ::ìaint-Nicolas-<lcs-Champs,
santuario centrale vastissimo del secolo XV.
Le celebrazioni riuscirono di\\'otc e solenni,
soprattutto nel Santuario <li Don Bosco, dove
la massa corale rese particolarmente suggc-
sti,·o il grande pontificale celebrato dal Vescovo
Ausiliari.:. :':cl pomeriggio, alla presenza dcl-
l'Em.mo Card. Fcltin, Arcivcscorn di Parigi,
S. E. \\;fons. Courbc, Vescovo preposto a tutta
l'Azione Cattolica di Francia, per 50 minuti
affascinb l'uditorio presentando Domenico Savio
come capolavoro dell'opera educativa di Don Bo-
sco, campione di purezza e tipo <lei gim·ane
conquistatore, secondo la parola <l'ordint:: sugge-
ritagli da Don Bosco. sah;ar.~ sah•a11du i fratelli.
La Ca11tata e, Du111e11ico, su parole e musica
di due gio\\·ani salesiani, seguita da bre\\'i ma
opportunissime parole di S. Em. il Cardinale,
prepararono alla Benedizione Eucaristica. A sera
un concerto sacro offerto dall'eccezionale coro
giovanile affollò nuo,·amentc la grande e mo-
dernissima Chiesa di Don Bosco a Parigi.
AVO
Patrono dell'Asilo Savoia di Roma
Con d1spos1zione del Comm1ssar10 Go•
vernativo, • in data 21 febbraio u. s.. venne
deliberato d1 proclamare S. Domenico Sa-
vio Patrono dell'Asilo Savoia per· l'lnfant1a
abbandonata, e d1 stabilire gìorno festivo
per lo stesso Istituto la solennità liturgica
del Santo. Nel verbale d1 questa delibera-
zione si volle far risaltare l'efficace opera
educativa che vi svolgono fin dal 1917 le
Figlie di Maria Ausiliatrice, con piena sod-
disfazione delle Amministrazioni che vI si
succedettero, e notare corne il Santo Gio-
vanetto, in cui venne realizzato pIenarnenle
l'ideale pedagogico del grande Maestro
S. G1ovann1 Bosco, s1 presentasse quale ful-
gido esempio di virtù, per il raggiungi-
mento degli scopi educativi dell'Asilo, nella
formazione ali''' amor di D10, della Patna,
della civiltà e del lavoro". L'invesliLura
ufficiale, per cos: dire, del Santo a Patrono
dell'As, lo Savoia si compì. come abbiamo
detto nel numero precedente la domenica
6 marzo, con l'inaugurazione d1 un mo-
numento marmoreo eretto in suo onore
nel piauale interno dell'lstituw. Lo bene-
disse l'Eminerit,ssìmo nostro Protettore Il
Card. Benedetto Alo1si Masella, alla pre-
senza di un'accolta di personalità.

2.6 Page 16

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v "ure ◄00 fanciulli cantori In blanclte tuniche al solennbslmo pontificale In onore dl San Domenico ::ia.vlo,
celebrato da SUll Emin•=a Il cardinale Fellin nel grande tempio di San Olova.nni Bosco " PARIO!.
Madrid
Le feste in onore ùi Domenico Savio a Madrid
culminarono in due solenni celebrazioni.
Il 20 marzo, nel monumentale tempio di
S. Francesco il Grande, il Patriarca-Vescovo
della capitale tenne un grandioso pontificale con
l'intervento del Presidente <le 1, las Cortes 1), di
due Ministri e di altre personalità. I fedeli sti ·
p,1rnno la chiesa, mentre fuori i 7000 alunni dei
!-,alesiaoi ùi ì\\ladrid acclammano loro Com-
pagno santo.
La domenica seguente chiuse le feste la com-
memorazione civile al Cinc Rialto, presenti il
.\\lioistro <lell'Industria, il ~unzio di Sua San-
tità Mons. Antoniutti e altre autorità. L'illustre
aceademico Federico Garcia Sanchiz, il più ce-
lebre oratore cattolico della Spagna, tenne la
commemorazione. I nterpretè> diverse opere clas-
siche la banda del San Fernando, la stessa che
fu tanto applaudita a Torino nelle feste a S. Do-
menico Savio.
Fossano (Cuneo)
I a festa ùel Gio\\'anc santo fu la festa ùdla
gioventù fossanesc, che vi era stata pn:parnta
2!.f
nei quattro centri parrocchiali t: nelle scuole
cittadine. Sulenne il triduo nellc1 Basilica Catte-
drale, <love la domenica 13 marzo l'Ecc.mo
:\\Ions. Dionisio Borra, Yescovo Diocesano, rn-
lcbrò la l\\fossa della Comunione generale con
elevatt: parole d'invito a imitare il Savio nella
docilità al proprio Direttore spirituale. Sua Ec-
cellcn;r,a assistette pure alla Messa solenne e
intervenne con le autorità cittadine all'imponente
shlata della gioventù, inneggiante al santo Pro-
tettore lungo le ,ie nancheggiate dal popolo
devoto e orante. Al ritorno il Te Deum e gl'inni
in onore <lei Savio cantati con entusiasmo tlalla
massa gionrnile e seguiti dalla trina Benedizione
Eucaristil·a, coronarono la grandiosa celebrazione.
Loreto
Grande gioia e ambitissimo onore fu per la fa-
miglia sak-siana che S. Domenico Sa\\io fosse
esaltato ndla Pontitìcia BasiJjca di Loreto, he-
nc,·olmcnte concessa da S. E. l\\lons. Gaetano
l\\Ialchiodi, Amministratore della medesima.
11 quadro era stato collocato aùert:nte alla
S. Casa, nello sfonùo ùclla canùidissima ma.~:<a
mannorea, che ri\\'estc le mura dell'umile ahi-

2.7 Page 17

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New York - una grande mm1ifeslazio11e gio'IJa11ile -- circa 6000 lfÙJfla11i - ebbe IW>K() ,ze/la
rat1edrale di Sa11 Patrizio. Questi giova11i eran11 stati debitamente preparati da Sacerdoti Salesia11i,
invitati a parlare agli alunni delle varie scuole cattoliche della rilfà. La Messa fu pontificala dal
Vescoi•o Ausiliare Mons. Giuseppe Flannelly, alla presenza di Sua Eccel/e,,za Mons. Giuseppe Per-
mèo11e, e di 1111 gran 11umero di Prelati. Il Cardùzale Spellma,,, clze tanto si era interessato
di questa festa, non potè, a suo malgrado, irrtervenire per sopraggiunta indisposizione. Tessè il
panegirico il RC'iJ.mo /1.fons. Giovanni P. lfaverty, Direttore de/I.e scuole cattoliclte della Archidiocesi,
clic prcuntò Domenico Savio come modello della giove,,tù dei 11ostri giumi. Il ca11to dell'inno
O Valiant Youth, eseguito da tutta la massa dei giovani, chiuse la impressionante funzio11e.
tazione di Maria, quasi a indicare i due costanti
amori di S. Domenico Savio: la purezza e la
Vergine Immacolata. Dopo il triduo e le con-
ferenze per categorie di Don Favini, si svolse
Ùe\\'Ota la festa, onorata da Mons. Vescovo, che
celebrò e disse indovinatissime parole sul novello
Santo, e allietata dalle voci argentine dei nostri
aspiranti, che hanno la fortuna di vivere presso
l'insigne Basilica Mariana.
Alle celebra?.ioni si unirono con squisita fra-
ternità francescana i RR. PP. Cappuccini, che
officiano la Basilica.
Nizza Monferrato
Gli onori che la città di Nizza volle rendere
a Domenico Savio riuscirono più solenni per
l'atti\\'a presenza delle LL. EE. i Monsignori
Giuseppe Dell'Omo, Vescovo Diocesano, e Carlo
Allorio, Vescovo di Pavia, i quali si prodigarono
con zelo instancabile nel predicare la parola di
Dio al popolo accorso numerosissimo al solenne
triduo nella Parrocchiale di S. Giovanni, come
alle giornate specializzate per le mamme, per
la gioventù e per la fanciullezza. Memoranda
soprattutto la giornata 13 marzo che, cominciata
a mezzanotte con la messa degli uomini, ebbe
un crescendo meraviglioso fino a culminare nel-
l'imponente processione che si snodò per le vie
della città tra l'entusiasmo di tutto un popolo
e un gioioso echeggiare di canti e di musiche.
;';el ,·asto cortile dell'Oratorio, prima della Be-
nedizione Eucaristica, S. E. Mons. Dell'Omo
invitò ancora una volta a seguire gli esempi
del 8anto e a conscn·are il frutto di quelle gior-
nate indimenticabili.
Portogallo
Alle feste di Lisbona convennero anche gli
alunni di Estoril e di Evora, gli studenti di
filosofia e i novizi di Manique. Nella chiesa del
• Santo Condestavcl, pontificò l'Ecc.mo ~unzio
Apostolico Mons. Cento, che infiammo i cuori con
un entusiastico panegirico. Le celebrazioni furono
chiuse con una brillante accademia presieduta dal-
l'Em.mo Card. Patriarca, presenti Mons. Nunzio
e altre personalità della capitale portoghese.
Non meno splendide furono le feste di Oporto,
dove accorsero anche tutti gli alunni delle case
salesiane del nord del Portogallo. Parteciparono
l'Arcivescovo di Braga e i Vesco\\'i di Oporto
215

2.8 Page 18

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L'Ecc.mo Nunzio J;
Sua Santità,
Mons. Antoniutti, il Ministro
dell'Industria (a ~inislra)
e il Presidente Nazionale
Jegli Ex allievi salesiani
alle Jesle di
San Domenico Savio
a Madrid
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e di Vila Real. Tenne il discorso <l'ocL~.tsionc lo
scrittore e storico Costa Brocha<lo, dopo il quale
parli, anche il sig. Migucl Trigueiros, uno dei
piì1 rinomati poeti portoghesi.
Montevideo (Uruguay)
l_;n triduo solenne e un concorso letterario su
Domenico Savio ne prepararono la festa, alla
quale parteciparono oltre 7000 giovani. L'Ecc.mo
N uniio Apostolico Mons. Alfredo Pacim ccl<:brò
la l\\lessa per I"Azionc Cattolica. :\\'cl pome-
riggio, <lavanti a una moltitudine giovani ve-
nuti anche dall'interno della Repubblica. il Signor
I ,;pcttore Don Pascual celebrò la Messa al-
l'aperto, durante la quale 8. E. 1\\Ions. Antonio
Barbieri, " iI \\ cscovo dci giovani ". inforvor/1 la
massa giovanile all'imitazione del Savio. \\folti
sacerdoti, con a capo lo stesso Arci\\'cscovo, di-
stribuirono l.1 S. Comunione in tutti i settori
tra canti e preghiere: spettacolo <li fede indimen~
ticabilc. Alcuni benefattori pensarono anche alle
hrioches e alle caramelle per tutti. ~cguì una pro-
cessione çhe segnò l'apoteosi del Ragazzo Santo
nella capitale dell'Uruguay.
Asti
1I capoluogo della provmcia dal cui territ1mo
Domenico Sa,'ÙJ spiccò il t,olo per il Paradiso,
co/ehrò drg11m11e11te il suo grandt Sm1tino.
Una hrilla11t1• cw,jere11za del/'ÀV'lJ. T 1ttòr10
Chauz,e/ot r wr applmtditrsszmo m11certo della Co-
rale " St1fa110 Tempia >1 di 1'ori110. dire/fa dal
maestro salesiano Dou Bello11e, aper.~rro le a/1>-
brazi1J11i nel lr<mdr Trwtro A ljit>ri il 13 aprile.
Nei giomr .rfguentr s1 s•volse il triduo 11ellt singole
parrocchie. Domenica 17 S. E. 1lfo11s. Giacnmo
( 'urmonero, clii' av.,ei•a pn•parafo gH a11ilm co11 la
Lettera Pastomle dnlicata a S. Do111r11ico Sat•io,
ulebrò nella Catll·dralt 1111 sole1111e pontificale con
l'inten.·1'11/u delle autorità. Di.ssr il panegirico il
T)irr/l(lre dei C'o1Jperofori Ca11. prof. Gamba. Ve/
pomeriggio 1111' imponente proressio11e 11e (JU(Jmpa-
gT1a'iHl la reliquia dal Duomo all'Oratorw Don
Rosro, dove si cdebrava una '1/essa e .'::,'. E. il
l'csrqz,o con calda ed eloq11e11te parola prese11fov:a
'>. D1Jme111cu Savio quale 111r11lello di t•ita cnstianfl.
Chiuse /a mertwrgliosa gionwta 1111 co11certo delle
quattro bande die rwc"l.•0110 partecipalo alla pro-
cessione.
--------------- -
li gruppo degli allievi interni delle nostre Scuole professionali
1'- i, ,. • .à. ,i:...Ri.~-tt-)tt ,, ,111_J!'i11
VISIT OF VERY AEV FA P Zl'.;GtOTTI oP ~I)

2.9 Page 19

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Il ReUor Maggiore nella sua
visila all'Oriente Salesiano è
giunto alla Cina; ma ha dovuto
fermarsi alle sue porte. Le no-
stre fiorenti opere di Shanghai,
Pechino, Sii Chow, Kun Mìng,
eec., sono c:h.iuse. Dalla Diocesi
di Sbiu Cbow il Vescovo e
tutti i missionari sono stati al-
lontanati. Solamente 21. confra-
telli Cinesi rimangono nella
Cina Rossa; di questi però 12
sono in png1one o ai lavori
forzati. Ad essi sarà giunta la
benedizione del Successore di
Don Bosco, benedizione che li
avrà consolati nelle loro pene
ed avrà data loro la certezza
della libertà e del trionfo della
Chiesa, dopo la dura persecu-
zione di oggL
Alle porte della cortina di bambù
Un augurio del Rettor Maggiore
Spclt.a.colo veramente ec<"cziona.le quello d1e
ofTrl l'aeroporto <li Hongkong il 5 mar.r,o srorso,
quando s!'ese il hucccssorc ùi Don Bosco .\\c-
!'Ollo a suon rli ba11ùa tra l '11mruirazìone ,lei
presenti, ve1me subito accompagnato alla Casa
r.,p,,11,1rit1il' rlrlfr Figlie cli ;i,_ J11siliaJ11a tlo,·t
ricevette il primo oma~>io quello <lell'innoccnia.
~el porueriggio t.-crnlo con l'l_spd.Lore llon
Acquistapace, ali Istituto Salesiano Tu11,: l<inl{
Po, dal nome di.'! m1milko clonatore, 1111 pa-
gano cil1ese convertitosi al cattolkesimo. La
coslrulionc mo<krna e grandiosa sorge ai picùi
di una collina ed è dotata di Yasti cortili. Una
massa cli 2000 gio,·ani, rapprestmtanli <lei tiooo
l"Olllpa(!:ni educati nei cinque nostri isiit}tti di
llongkong, lo acdama 1:011 entusiasmo. H ima
marea rli te.-.t~. un pa11orama di , olti sorridenti
che non si saziano ùi ccmtemplarc il sorrbo pa
temo dd Rdtor }fa~iore, che a sua Yolt.i am
mira 1:01Illll1)s.-;{) quell'immeusa aiuola di fresche
giovinezze. l mgaz7.i dnesi, adl'atte.~a tlcl ~uc-
eessore ùi Don Bosco, si erano inunaginati di
vedere Wl uomo solenne e autori.lario; perciù
qtt:l.lldo lo vicforo affabile, sorridente, scherzoso.
come tutti gli altri salesiani, lo assediarono ld-
teralme11te ed ,·olle t11tta la paziente e resistente
fibra del Ret.lor Maggi.ore per <fare a tutti
modo di sfogare l'affetto :filiale. Al tennine della
lllagnifica ac!'ademfa il slg. Dou Ziggiotti, ri•
ferendosi ad un dialogo intitolato .ì/mu;o/i, au-
spkù da.Ila Vergilie Ausiliatrice il miracolo della
prossima apertura della cortina di bambì1.
Hongkong, magnlflco campo di apostolato
Il 6 marzo lasda la casu di l ang King Po
l·he si trova in terraferma nella penisola cli
Kowloon, per portarsi nell'isola di Hougkou~.
,\\ tLra\\'ersa. il braccio di mare su di una 1mYe
traghetto, da cui s1 può ammirare il grandioso
spettacolo <lell'am1ilis:--;i1110 porto e della colliua
tutta costellata di rnse !Juincli in auto giung<·
alla P<1rrocckia ti1 S. lnfùmo !'On l'annesso
ls/1t11to S. L111g1. 1 parrocd1ian.i accorrono in
H,:.. -:te.~;~•T a+3'.. a 1'v -=-.: ..s.. 1C.-
di HONGKONG con i loro Superiori altorno al Reltor Maggiore
9 .. ~ M '- R C ,._. I 9 ~ 5 t :! V.~ ,, "-.I t. l \\, E. ~ j t, t./ ,., ~HO T O G •l :O P 1-f J
2t7

2.10 Page 20

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grau uU1Uero e gli offrono caratteristici doui d- omaggio al Successore di Dou Bosco: si notauo due
nesi accompagnandoli cou indirizzi in cinc.,;e, Ecc.ml Vescovi :\\fons. Pashan e Jllons. O::.'te -
ingl~e. francese e italiano. Passa poi all'h;ti- i ùue Vicari generali, il Console (~1erale d'Italia
luto S. Luigi, dove viene circondato dai gioYani l,uido Relli con lo signora e i Vice Consoli,
che, presa confidenza, gli richiedono uu auto-
grafo. n buon padre pazientemeute scrh-e, scrive,
scriYe, fiuchè puù ritirarsi a godere l'intimità
i Superiori dei vari Ordini e Cougre1-:azio11i
maschili e femminili, membri del clero set·olare
e regolare, cooperatori e ttuùd. n Rcttor Mag-
dei confratelli. )rei pomeriggi.o ha la gioia di giore :si dichiara riconoscente e commosso per
vedersi rircondato da tutti i salesiani di Iloug- In generale henevolen7.a di cui autoritù e clero
kong. ai quali tiene conferenza rallegrandosi del circondano i Figli di Don BosC'O. Onora qnincli
munero imponente cli tigli di Don Bosco che il Couvegno delle Presidenze delle Compagnie
lavorano in quel lembo di terra c-Jnese, \\·era Relii{iose. È da notare che le Compagnie fiori-
oasi di libertà e di pace.
scono anche tra i giovani pagani con ottimi
risultati morali. rna delle impressioni più forti
e dolci pro\\·ate dal Rettor ).fa_ggiore fu appunto
Oh, come ogni giorno sgorga fervente dal mio cuore
Il ringraziamento a Dio per l'ispirazione che mi ha
dato di venire a vedere i confrateilì, le Figlie di Maria
il contegno devoto in chiesa e l'alto livello mo-
rale e disciplinare che reg11a anche tra gli allievi
pagani, molti dei quali, irresistibilmente attratti
dalla C:razia, si preparano o~i anno al 8atte-
Ausiliatrice, I giovani e i cooperatori di queste lontane
:,ÌlllO.
lspettorie missionarie!... Vorrei che tutti poteste ac-
!\\et pomeriggio la balda e fremente sclùera
compagnarmi per constatare tutta la bellezza e verità
del nostro inno: '' Cantiam di Don Bosc-0, fratelli, le
glorie, l'ardito pensiero, il cuore gentil, le lotte gi-
degli artigiani delle uostre Srunlé profess1outJl1
di ,1 /Jo-deen, che sorgono in una pittoresca in-
senatura dell'isola, lo festeggi.a con ima brilln.ute
accademia. Di ottimo effetto, qui come altro,·e,
ganti, l'eccelse vittorie: Don Bosco è un canto infinito,
l'umo al Rcttor :\\Iagg-iore con coro e banda
che udranno del mondo le mille città ".
i:hc. R1;S\\TO ZtGGIOTil
del nostro ì\\I0 Don Lasu~na. Dnrante il trat-
tenimento Don Ziggiotti conse1~ua i premi del
Concor,,o • Domenico Ravio ai dieci vincitori,
cinque elci quali sono giovnnelli pagani, che
A notte fattn, tornando a IJongkoug, ha wodo rirevono und1'cs;,i ,·011 gioia l'artistico l'rocifisso.
di contempla.re il iantastico spettacolo della
ritt:ì illnminata. Giunti all'estremità nord-ovest
dell'isola, ecco apparire il nostro St1*dentai() Fi-
losoficc illmninato. Intimità e gioia incouteni-
A Don Bosco vogliono bene
I raguzl di tutto O mondo
hile caratterizzano le ore che passa tra i suoi
figli rlùerici e i loro superiori. La sera del 7 marzo
è già tra i 1300 allievi interni ed eskrui del-
l'attiguo Istituto n. Filippo Rin11/di e n mat-
tino dell'8 celebra loro la S. Messa nel cortile,
cui se~,ue w1a cordialissima a<•caclemia. all'aperto.
J.'incontro con S. E. Mons. Lorenzo Bia.1Lclù delle
:Missioui Estere di Milano. Vescovo di Hongko11g,
l·ol Go,ematore della città e col Direttore Gencrale
delle Scuole, è improntato alla pii1 vh•a cordialità,
L 'intensa giornata tenniua alla parrocchia di
~ - .\\.u.tonin con la sugg~tÌ\\'ll cerimonia del Bat-
tesimo a 45 neofiti. Nel dare la +buona notte
ai ~o\\·ani dell'Istituto S. Luigi si compiace di
rilevare come i uoslri aluuui cim:.si preghino
all' un.issono, con nattrralezza e divozionc, e<l
esprime il desiderio che le loro preglliere, ven-
gano registrate per farle sentire a Tori.no e al-
tro\\ e, il che v-ieue eseguito a colllpleutento tld
magnifico film a colori girato nella Yisitn <h·l
Rettor :\\Iaggiorc
ì\\ra c'è ancora la grau massa dei 1600
allievi dell'Istituto S . !,uigi annesso alla par-
rocd1ia S. .\\ntouio rhe attende impaziente il
l,11011 Padre per manifestargli il suo affetto fi.
tinte. Vi giwige alle 13, r; cli quel giorno stesso,
a~~iste alin bella accaclemia nel cortile principnle
e riceYe il clono della Scuola, co11.Sislente in tm
artistico ponte cinese la\\·orato fu1e111cnte in avorio.
• Anche il mio viaggio - commenta il Rettor
Maggiore - assomiglia ad un lnngo ponte ,-on
le rlne estremità Torino e Xew'York. Hongkoni
al ceutro cli questo ponte ideale. Nel viaggio
ho i.ncoutrato ragazzi d'ogni razza. d'ogni lin1,.•ua
e d'ogni colore, ma tutti concordi nell'amar('
e venerare Don Bosco ~.
Quella ~ra. à completare l'operu, fu ,;e.rvita
anche la cena cinese con l'i1so dei caratteristici
stecdti.
Alle ore 10 dell'n marzo il battello d1e porta
!I Rcttor ~faggiore lascia il molo di llou~koug
e, cost~giaudo le isole che prote)!!!Ono l'impor
L'omaggio della città
al successore di Don Bosco
Laute colonia inglese, dopo tre ore e mc1.zo di
uari~azione, entra nel porto <li ).fal·ao. Rchierati
sui lre moli stanno gli allievi dd nostri tre L"ti-
TI " marzo resta cli S. Domenico ~avio. il tuti. Gli squilli della Landa salutano l'arri\\·o
signor Dou Ziggiotti canla la ì\\k~"a solenue del ~uccessore di Don Bosc-o nella colo1ùn por•
nt>lla l'illesa parrocchiale di S . Alltonio rla\\·nuti toglt1:se, suscitando la curiosità della gente. Ap•
nlla massa dei gion111i prm enieuti ,lai nostri pena la nave allrnC'ca, sal~ono i rappresent.anti
.....
cinque istituti. Pitt tardi autorità e pcn;onalit.ù
c<"dt.~iasliehc e ddli 11! Ho11gk011i rendono
dd Governatore l' del \\\\!sl'fl\\'O acl ossequiare il
Rettor :'.Iaggiore, che s<:end~ ~orritleute. accolto
218

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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d,l frenetici applausi. Quindi, pa.,,ando tra d1w offre 1111 rinfresco cl'onore al Reltur Maggiort• con }(l
l1111gbissi111c tilc di giovnni, sale su di 1111'nulo partccipaz.imw cld novematore t• cli 200 lrn anlo-
l'l1\\!' lo porta altrn\\'crso la città. Qual(• ,·011- rità e amìri. .\\Ile ore io riloma nll'Orfanotrofio
trasto tra il moviml'nto vertiginoso di Ho11gkn11!-:
e la calma di Mac-no, d1c giace sorridente ui pit'di
dcll'lmmacolula per versare l'ac'lua lustrale sulln
fronte cli I s neofiti e per cclehrarvi, il ~ionio sc-
di una collina, quasi dimentica dcll'insi,lim,o i,1enlè, la icstn di S. Domeniro Sa\\'io, l>ucwila
nemiro d1e la circllmla tutta!
per~ne os~btono alla )Ie·,,,a d,1 lui celebrata nel
cortile. r.li e.,:allic\\'i di )Iacao d1c 1111 singolare
affetto a Don Bo5ro e ai loro educatori c.listi11~11t·
Beallauionl salesiane a Macao e onora approfittano della sua presenza pt"-
l.'lsli/11/0 delle Fi,:lu d1 .\\ltlrw .411sdu1tr1u
lm l'onore della prima visita del bnon l'n1lrc.
clw gode <li n!dl•rsi d rconùato <la tanln i11110-
ecnza. Xel pomcrig.c:io è ricevuto con la piit
\\'im affabilità al l'ala1.1.o del 1;0,·erno da S. g,
il c;ovemntorc. Hrcolo quindi al Colleg,o t->oti
IJosco, dove ha lul)go il ricedmento rln parte
delle tre nostre .-•a,;c ,I i )Iacao. lnter\\'ìene a11d1e
il :rlg. J.obo, uo;.t:ro ma.<,simo l>cnefatt11re di )Iacao.
Gli allied. che• sono figli di portoghl.'SI o nalurn-
linati portoghesi, ,:odono ncll'nscolt.,rn il buon
Padre, che ricYOnt il suo Yia_[Q.(io in l'ortogallo.
l'icuii.,imn anche la ~iomata del u 11111r;,,0,
d1,• il Rettor ;\\[n~iore eomincia <"011 la Mc..,,;..'\\
al • Don Bosco•· t\\ssbtc quindi :il con\\·,~no
,!~Ile presidenze ilcllc Compagnie religiose e hc-
n<.·dict• le bunclietc, ,isitn i JlllO\\ i grnn,li locali
della Scuola proFcssil)nale, rice,c in prhnte
udienze i t·<mfr,1tclh, n-gala uua ~ua "isitn nl
,,ig. l.obo. part.<.-cipa ull'agape con I salcsi:u11.
otTri~li i loro doni e dar sfogo ai 1nm ,-.c11li111enti.
I soci rlclle (0111pa1-,ritie lo vo){liono 11110,·.:uncnte
in mez:t.o a loto. Il sig. Dou Z.i~iolli li stimola
all'imitndont: del santo giovani: J1ostro allievo
:1.Iak Kam Yun, il J)omen.it:o :--:1\\'io cinese. ,\\lle
ore 20 il Go,·cmntore della nttà In n10Je a
mensa con sè.
11 terio nostro btltuto di ~laca1> è il CoU~ic
l'uei 11',1/i eh,• nccoglie circa iOO esterni ed è
molto stimato ndln città, Il Rettor ~la~i:!iorc
,i passa il 15 111arzo, 1,cnedicc In 111wv11 cappella
provd.,;nrla, assiste nd una hdlri rl!Tllllcmia iu
suo onor<:, uelh quril<:' - n•ro 1111111i:ro ù'ecrc-
ziont:
1111 vcrchio cine:.c, c.•.1tc,•11111t,110, già
membro dd ::'lliui.-.lcro delle Finnnzc <11 l'ed1i110
kg_l(c uua sua c,lmpo,,iz.iou.- poebt~ sul fiore di
cotone, rhe prl.'alllllmzia la hella sl.nglone, con
una originale applicnzione al ~uccc.ssore ,li Don
Roseo. li sig. Don Zi~i;otti cl1iurlc auspicando
giorni migliori per la tonnent.ntn Cina
nllien e mat·stti esterni, e alle 15 ,. ~i,1 nll'Or/11
1111/mfio Sale~ 11111<1 drll' //11111<1rnlatc1, la casa 11111tlrc
ch•llc no:-tre ope1,• in Cina, d.1e cell'hra il suo
n commosso addio
d11<tua.11lenario , ,·ht· d,hc ,·om\\!' rcmcl:itun' il
.\\.llC' 15 è gì··, 11I port,,, ÙO\\·e sonn lon111ti II rlargli
glorioso 111art1rC' :\\luns, Vrrsiglia, \\I veiwmto l'nùdio i giovnni tld nostri istil11ti. )fci1Lre ìl
vbitatore , iene olfonn uu'acca,lemia, ,·ibnmtc vapore lasd1l il pic1.'0lo porto di ?ilactio, ,!alla
dt>ll'nffetto degli ,lllie~ i, ex all1l•\\Ì e orotoria111. banchina ima selva di fanoletti e rii braccia
l'm i 1lo:1i tigun1 una l.wlL1. pianeta con l'nn~dico al;,.ate salnt:um il Succtcs,;orc di Don llo!>co, d1c
n1lto «li S. I lomem,·o Sa,~io. li Rettor ~l.1g
ri,.11011dt• ,·el:mrlo la c.·ommozionc ,·ol sorriso e
giore ringr:17.ia tuth e :;i compim·e ,·on Ji:li nlll,•,·l col J!:esto patemo. scena im1ìmcJ1tk,d1ile.
dic hanno cretto l'ullarc
al t·ompaguo f.n11 no
llll'tÙco Sado. t·on ~li l'-.:
allievi che banno innnl-
1.ato un altare al pa1lre
r>ou Dosro. ,·011 le ilnme
patronesse chl• hanno 1!11-
uat,1 alla Mnumm ,\\u
silinlrice un maguifil'O
labaro. lmita poi tutti
:i. J)l<llSarc ull'nltnn• .,
.\\lons, \\'er:;!glia e a Don
Cara,·ario. dw spt·riamo
presto glorilknti rlulla
(hicsa. Ancora ndln stes
so !!iomo ritorna 111 Col-
legio Don lloS<'O, per
inan~rarc la nuo\\'O ula
di fahhrkato, prest'fltc
~. E . il ~o\\•ernatnre e
nitre illustri pcr...011.tlitil.
Alle .18,30 i!- già al
• (luh di Macno t, ritn,
yo ,Ii,Jl'élite portngl11•s..· e
macacse, on! il sig. I.obo
!ria le con,ol:u.lonl c:he Il l;ucccuore di Don Boscu ebbe 11 HONGKONG
cl fu anc-ht- qurlla lli rf-ccn~rnnr iati.a ernzl:a numerosi ,tlo\\.ìlncrti,
219

3.2 Page 22

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'l're ore dopo. rientra nell'ampio porto cli llongkong, ailra-
n•rsa per l'ultima \\'olta il braccio di mare che In separa. da
Kowloon e fa ritorno all'Istituto Taug King Po.
L'ultima giornata che passa in terra cù1ese non è meno in-
tensa delle precedenti. Il buon Padre vuole acconte11tare tutti e
non si risparmia: tiene w1a conferenza ai direttori salesiani e
un'altra alle figlie ili Maria _\\.usiliatrke assiste alla c·ommon:nt1:
accademia d'addio, riceYe l'ossequio dclle Suore indigene fondat!::
rlal c·ompianto :\\lons. Versiglia e s'intratticne con molti confra.
telli dt"lle rli\\'erse case, con i chicrid dello studentato e con gli
aspiranti. Xell ultima • lmoua uotte • matùfestn ancora una voltn
la sua ottima impressione, si compiac'e rlella C'Orrispond~za l'(e•
uerale del giovanetti cinesi, cristiani e pagani e si augura d1e
presto tutta la grande lspettoria cinese rn;n la :,,ua Diocesi rli
Slùn Chow, Jlossa riprendere in pieno la sua meravigliosa altivit:\\.
La mattina del I o marzo, spkca il yolo per J:'onnosa. clovt•
\\'iene osseq1ùalo ùall'Intemuuzio per la Cina, S. E. :\\-Ions. RilJcri,
e alle 19,+o C!lltra felicemente nd grande aeroporto di Tokyo.
ì
H.ONGKONG - Un gio~3ne cln~c Velolilo da mandarino mllllare olTre
al Reuor MugaJore un prnioso dipinto in seta con Màrla Auslliatrlce
e il dragone 5lmbolo della Cina. 1n mezzo ti Comm. Tang Kin Po,
nostro 11,rande btlnchtllore.
HONGKONG • Durante lo spenaoolo del draaone clnese - una ma•
schera di dr-a.Co abJlmente mano,rrata d.a un artista offerto in onore
d4'1 Reltor Ma,giore.
220
Lam a
A DON BOSCO
Il 1>ar,•oc·o rli 8. /•iefro
" Ce111<> { Fe,·1'(11°11), IJmi
Tinceuzo Lupo ('. PP.
S. C'Ì s("t'il'f':
« Da drc·n 14 mwi S.
Oio1·mmi Bos,·o fil (•e-
le1>-te t>C1fl•o110 tielle , l.'1-
sodnzi<>ni m<uwhili di
<Jllf'lff« l'm·tvH·cl,itr rf't-
ta dai ,llissio11a,•i tlel
P1v>z.nw Sm1y11e.
Of111i mmo la jt.>sfa del
Sa11to tlei f/ÌOt'lltli l'Ì(>lle
celebfflf<r c,m fwizim1t.>
spf'l'itile. 811I suo alttu·e
,iomi11a wm bella sta-
tua in lf'g1w che 1v1p-
p1·ese11tn ,<;. Ofo~•111111i
Bosl'O l'il'l·OIUlato tilt
,,.., yio1·a11f'tti.
~\\'('I 1Wtff"111br-e tlelt'm1-
1w st·or·so /11 ,1011uto al-
i'O ,·ato,,i o J>R "'"'"''hitt-
1f' <In/la siynom Ce11-
d11i l?n,e,<itfl, tn(t{fre
rl'u11 <'l1ie1•ico ,mtesia110
f' ,tali" ,,;iy11my1 Rosso
l ,i11dt1, tUtrtfrp d'u11 P.c-
"tlien1, 1111 bPllo ste11-
rlanlo cti S. Uiormmi
Rmwo. l>en etfPtfo 11'1I
llPtt01· M<t!JfJio1-e non
ZigfJiotfi.
,m l'e,· i11i,:i(lfi l'<l <lellf'
Sff'S,'lf' .'iÌfJIWl'f' (/a
1mfo tl'mmi è st"t" <H·-
c1>sfl atratta re clc>I Sm1-
fo '"'" 1<1111/1(111" rotini
11erpet1w c·m1 queslll
tit'dit-ll: " ,1 /). Bosco
s,rnto '" 111mu111e eletta
P,11-,.0,·c·fli"pen·hè 1n·o-
Wfl!I" e bem.>..dicu i lmv,
flr1fi e tutttr ta gio-
1w11tù ••. Di fm,to ;,,
lllllfo le sf('S,'lf' UUl/11-
n,e fa111w ,·el.Pl11'tlre 111w
.<;. _uess" ve1· i ton,
fiulirwli f' l'ol Loro zelo
te11go110 1•ira nei r1101·i
l<t fiamme, dell'c,mo,•e
11.t rm·o ,<;auto <·011 !I1vm-
de t·a11tcrggio dei fifJli
f' llelle umm me ».

3.3 Page 23

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( ('011/i1wazio1tl' del 1111111ero pr11·etle11/11)
L'Analllatrlce, Madre provvida
.Narra. S. E. :Hom;. O~le: • ~in dal priniu
giorno dell'arrivo elci :-\\alei,iaui a Ped1iuo. c·api-
tanati clall'lspettorn Don llru~a. :\\lal'in Ausilia-
trice fu propot1ln e 1wdaruata da tutti t·onw
Pati:oua tleUu t '11.~a. ,\\ !Ai F1iro110 aHi<lalP tutti•
le speranze e tutti i timori; a Lei f111·0111> otfor!r
tntt1:1 le pc,ne e tutto lt> gioie. Ed Ella ijpe,um
ha ricomrcn1:utlo ,·on favori t1tTaonli11ari la tirl11ci11
riposta iu Lfsi.
• Un gioruo. il -t 111·1 quinto mese luuarc. il
~uperiore. alla hnomL nottP, diceva <·on ama-
rezza, ai raw1zzi: -- Domani è ginr110 di rt>.~tu.
, \\ vrt>i volnto «1:in·i qnal<·ht· ,·o><a di ii11cwi1tl1·
,ic1me ~i 11,111 in 4 ues10 ricorr(•uz.e. ma lu 1•.1tll'III f'
a.ssol11tau1ente vnota... OITriamo q1wAtu ~ac•1;.
tiiliO al t-iii,iort' e ahbianio .-om111titu fìclnria nella
noslra 1·ar.1 :\\fnmma · ,•t•lt•Rtf'. Poi, iu1liri,,,i;,u1 .
ùosi ùirett1U11eIJlf" alla Vergwf" :-i--.. La ,mpplil'I\\
ùi ::wer pif'tiL ùei ~uoi figli.
• Nellu 1:1tc.<RO momeuto in mia !ami.dia catto-
~,rn. lica, agi/lt,1 1ielli1 città. il hahho, ritonrnto «lal-
l'u.1:1:iciu. dic·<>vU alla
Ri,i:-1wra 11 alla ligliu:
Ogi;:i ttvtwo l'iulenzioue ùi speuùere cp1a.lclrn
e-0utinaio di ,l.:\\J.1'. (mow•tu in 1•on;o) µe<r i•r(•·
p:ll'arvi ima bella feslu. p0r 1l0111ani. rna JIOÌ hn
c·nmhinlo paron• I' nou ho ,·nmpr:1(.0 t1t1lla.
.i (!IW~lt> parolt- 111 fìglia g1wnla il hahho murti -
til•,1 la f" di.tlillu.~a. Jla fHl l'Ù spifiga,
Tu ~ai
1•ù.e i nl)!llZZi di 1)011 BM1·11 sOUh 1wyeri. dli' 11011
luu11w 111111:1 per pa~sare allN.rrarufln!I' lu fot-ttu ...
\\'onei 11:n· loro il denaro rhe 1n•pvo dei,timtto
1wr 11oi. ( h(, up ,lite! Tutti :1<·1·on~e11tiro1111 (·<111
cntni<ia~mn e, all'indnmaui, cli buon mn.tti110.
l'elemn~iua r,1 pori ai;1 alJ'nrfauutrofio. 1lm ,. si
putì• t ra111•orrnrr a.Uflj.(nHirnnhi la ff"st-11
A PECHINO
nella .. Cas3
della Madon-
~ •• pOCO prima
dell'ulllma pro,
ceuione del 24
ma,il!lo.
221

3.4 Page 24

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Contro la " Tripllce Indipendenza "
« \\_ suo lfllllJ)O, av,wa pr1>detto Dou lloscu.
,i porteranno le no>1trn :Mis~ioni 11PUu <'inu
preci..1.1111C'nt11 a P1•1•hiuo... Là, u·:i popoli ,wouo-
~c-iuti l' ignoranti rlt>l ~-ero Dio, 11i vedrallllo lt•
meraYiglio tiuorn uon credute. ma oho ldùio
poleuto farà pnle.~i nl nwnrlo, ( .Jfem. Biogr..
1•0I. XVII, p. 273).
E lo • 1111'1':lviglie ftnora uou l'redute le alJ-
bia.1110 viste quaudo i no.•tri 150 alunni, ~li operui
e i co11frntelli formarono un hlorro 11010 per la
dilMn ,lellu loro fNie. Perqni,-.izioui, inlt:rrogll•
tori. 1·isit" 11nttunw pi>r :itrlll)p,1rn a fau1•i11lli
mozzo u.t,lonuo111ali llcll(l tin1111. una 11p111·otl,u·111w
a nulla.
Cedo nuon1!lll'lllf' la pt<llllll nl P:ulrl< Forltuiato
'l'ihrri D.l•'.\\I ., Jln!<lro O!lpite in quei gior11i.
t IJ1wlln mat t i11n, ~<•rivi', ~pirava iuturno a uui
e duutrn di noi l'nrin di llllU rhiam,tta Nuica. l~d
eravamo y1routiM•i.mi a t nito. i<Ì :mdw all1.1 morie.
l ;!ÌOY:ltti 1wlla (·hi1•s,1. 11il•1•1•la 111n helli,,sima,
sramlit-nuo 1·011 pii1 t'ntusia,-1110 il loro :,rim·aurnuto :
i.u:<uuiruina11• lo spada del peracclltore. )IÌUH0tito
thl' in..udkinr<' In 1·osrienza <·011 l'ilwhio,;tro !l(;lUa
li.una ert1I-Ìl'lllr>. I·: i fu tti 1•11rrispos!'ro a m11r11vigli.i.
; \\' 1•11ue il rli:tvolu ro~su, il luogoh•nente del
l;un·ruo popolaro. a 11ortaro la li.,t,a, da riemvin•
pur cl.t.iedt:-t·u l' l'-.p11h,io111• dclrinteruulli',io. :--. E.
-'1 om,. \\11 Ionio Ril,t11 i, T>i~1'c dJ.1• ~an•li'be I-ornai o
a 11,ez1.anottt•. ,, fu pre('iso ('onte llll urolui.,tiu:
mu iudt•.~crivibile il suo livoro nel vederla l,iu11-
rh.i,,sim1.1 N>lllC n11a co11s1•gm1. Non potf>,•a iughio1 -
Iin• le ragioni 1ltil di,.rettore 11ell11 ~eunla, il 11u,Ùt'
i<i sforz:wn ùi convincerlo dw aveva pre,;entato
la li:ita ai ~io vani e di.e li IIveva laRciati lihe
ri~simi di firmare. Poi->dhiloY Qui c'è puii:a
ilj 1•0111plotto! - E ,·1wle sYegliare i giovani.
Li iuterroga iudh-idnalmcntt>, iu segr('to, t.utli
riBpouclouo collie sottu ùettrtto dello Spirito
f:hmto!
• Un rngazzetto di l l 111111i gli fa o~ijMVare:
Koi 110n possiamo vendere l'anima con
11ua firma.
- Allora tu non ami la 11aLTia!
i-1, io amo molto la patTia, ma a quella
terreua preferisco la celeste: lo leggi della 11alria
io le 0;11:;en·1,rò tulle, purchò ~iano conformi a
quelle della nùa. <'hiesu., le quali proibiscono di
firmare; e t n non mi 11otr:t.i mai costringere ad
andare contro la mia c-o~deuza, perchè il uoi,tro
•· buon governo," tra le altre libertà, pl'e<liea
1tm•h1• quella di religiorte. Se il Governo vuol
,wai·,·iare il 1·appro>1eutru1t!' llcl Papa, ha, 1JOs~i-
hilità di fu.do. Porl•hù e•ig-ere la noRtrn Hrrnn!...
• Tutti ,folla RtCllRII tempra. i giovani formati
rr in lj uell'oa,;i di 11rodifozio1U' l'ite ('rlt ,-ti111t o
,"i11lesiauo <li Ptwhino "· ( b'<>nTm..no 'l'1R1m1, 0.1-'.;\\I.
t'o,ur 1/i1•P1111i 1•01111111i.,/(I , p. 1-2).
222
Pedeltà eroica
.\\foravii?lia nnror pii1 1,.>1·antlP fu l•r1m;tutur"
1·om1J i nostri ra~az:d, duruut11 tH• a11ui r0>ltarnno
foùeli nono,;la11le le trnppole ,li ,;pn·iulizi1.11i tlil1
lellit·i vermti apposta pf'r i111lottriuarti. mmoi;l:ml1-
lu prum,,,._~e nlhH•inanti di p,l:-,flg-i::tiatP, rinPm11.
piscine, ùivertimouti, ef'r.
• 111 tauto du<oricn{;auu.~nlu di aniuti ~,•rin·
aucora P. 'J'ihftri
e rol fa(•ilr :w,'.u11111ùur«i
1Jj moli ì :llln vo~lie ilc·i roq~i. ~l>i<'l':l tli lur.o ron-
I cinque gJo,'llni neobattezzatl Pechinesi. che Curono Cede•
11,;si.mj tra I (~dcli.
(o Jc,tra) l'i•lm1e <' reallà: Don Bosco nella celebre vl-
slone mls!Jonarla del 1886 aveva visto I suol Ogll missionari
a Pechi.no; q uesti, nel 1946 vi fondavuno la casa che do•
veva essere teatro di tante me.ravJgUe-.
forlante e h!'>ila t·nuanim<> corupc>rtamento d("gli
,ilunui ùeU·limtnto !-\\ale~i,1uo. Auebe in quella
l~asa ~i iHtitui un trihn11111P. di accusa, ma inn-
tilmento. r cinesini parll.lrono 1-eeondo verii:'t.
resiat1•n1lo a t.11tLfl le rminovre I' lusinghe (1(".gli
iriq1ù.~itori... I-'urono (•OU!il'A"Jlato pnt \\'oltc nl
Pre;;irlo della Scuola molti higl!et1i gratuìU pt•r
giov:mi del <'ollegio. per certi film unticleriouli,
rnn il comando di !!).);ci11rli lih<-ri; ma rH•ppun·
11110 se ue ,,11.be..• • (Padre Tmr.nr. ìllid., p. 00).
FaYorito dalle vncuuze e;;tive, w1 memhro
ilei • B'l.1rca11, ili Bonefirenzu •• ben noto pur avrtc,
1,rià , lil,emto • ulh'fl ù.tituzioui tiattolkhe (rouw
il .Ton To:Jr Tang) vm111r i.ti N1.sa noRlra per prol'la-
ma-.-e ni gioYarii la 11wg1w clwrta ùi uun V"ita nuova.
l'edo aiwhe qui la p<-nua n P. Tiberi:
• ... Allora iji tontò uu·attra vfa ri,-v<'glia111lo
uei ~iova11i ri,;l.into 1ldl'n11to11omia. Y1>111Jc• (•
purlò tw nlliciale. t1011 una gran bella 1•orifllrl'l1.z11
ai gioyaui por at·!'.endcrli e fa1·1i "l'nntan•" Nmtro
gli i~Litutori ~ profesRnrì.
~ Ora - ùic1w.i - d1t1 luttr) il pt•polo t•iuNm
lln KN)sso il !!io~o i11q1ninlisl11, 11oi 1wn 1lohhia1110

3.5 Page 25

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pili 1<<'11:tlirn i 11wtn1H (·m•r1•ith i rlt•~li i,trn11ÌMÌ;
1111i11,li s" yolt•lt• IIIH'Ìl'fl a pa,-s1•g1Ciu. nnrlall' 1111:111,lo
p.1ru I' piaci• a voi: ~,1 \\'olt•to a111\\:ir1• a Yisilur!l
i nastri familiori, i;i..t1, liht•ri. 111,s,11110 n i lo p11èi
prc,ihin·. t uru 1'110 ;uwbtl n•i ~o,linte t11t!u In
lihn1ì1 11..b1· il 1•111111111i,..1110 ,·i l1a r1•gnl11W1!
t 1,(1 porto ri11111~111·0 ~clllprtl llllMl(I, ma 11011 Ull
giov11u11 uo1ri di proprio rap1·ir,•io. Il merito di
,pui~tu sL11Jtolure 1•01uportamf!11to rl•·i ccmvit tori
\\'U t ntto ai l'n•lri ,aJ~iani... • (1'11,Jrn Tru r.111,
11,id., !'· liI).
\\I a 11ui. ,·ari ligliur,li, 1toi ,·h,, ~i111110 ,·rialiuni,
noi 1•h,• 1w1111iarno 1·h1• 11•,• uu l>io, 1111i l'lu• ,-iamo
®l't•ntlP11ti di mnrtiri ,, i JIIl·•lil••tti <li :\\la.ria.
non pnssfomo ns,:ol11t1111111Jltf' furl' oo,i.
lo hu rntto il mio ,lovr-r.., vi ho ,l,•110 chiilla•
lllf'lllt' 11• ,•0,1·. Yoi ora ~Ìt'lt• libNi ,li M·~IIÌII' 111wl
,..j~'1111rt', l'\\ì. flltu puri,, 1-1i11 dit 1lnurn11i im volPl.t·.
ma i11fdir.1 1·ol11i ,-)11, pr-r pi-i11111 f'OTiliTil'ia 11
tli,truggN·tt la CIL•R 1lt•lla :'llaclon1111! •·
1•11 fremito di eom111ozim1a pa.,;.,ò tra i J:ÌO\\"ani.
d1,• si 1w11tirouo 11iì1 fn111i dm 111ni u11lln loro frnlt•.
Un fremito di commozione puaò tra i gtovui
\\111 ,·erto 11111111-ru ili ~an,lfr1·1li p,·n\\ abhagliati
,l.1111· 1<110 JJ/lrolo 11 rlai suoi morii .1ttra1.mti. in 1111
primo h·mpo ~,•111hrt1110 l'ilHnrn ,, ri~,·hiarn rii ar.
fn111Jan,. Xella ,•rtllUWU dclfo 1·,t.~a ,.j legl,(11110
•111•~t◄1 ll<'rorot11 pnrole d1•l ])irnttore.: , Ol.t!
M!ìmmu. 1li,-truul,(1•n•lt1 lo vo,.tr,, l'a,a a in1•nmi11-
rì.1r,, eia O)!l,(Ì7! ,,
\\ln,Ko 11:tl suo al'll1•11t1• .télo•.11ln l,1101111 11111(1•,
il hnon pnùre t•(m•a 1·oraggioiò1111111•ut.r di darn
l'nuti,lolu: Si, ,·uri l.'iovani. 111wl 1,ig11on1 lrn
parlalo l'l}E\\!'(llltClllt'IIIO an .. KIIII illtJo. •rutto •l'lt'llo
d1t1 hn 1]1•tfo n1J,• l•t.lr lui: din,rtin;i, us<'irn lil><l•
ru1111111to, inirRllj.(NO j co111n111l11111Nl(i <li l)iu.
rn""""inrn OJ:ni prinl'ipio di u11turiu1... tutto
'lll••~lu ,·, log-ko Jlf'T ,·hi non 1•rt-1io o ,;i ,·unt,t ,li
,1i,ct•t11lnc dalla sciuuuia: Jl••r , bi non su ,li
à', r11 un'nuima ùa ,nh·ar,•: 1wr dii 11011 co1108('0
Iridio; 1••11' chi 111111 sn ,•h~ il Fij.(lio di llio l.tn ,·,•r.
,nln il i.llll pr,-z111sisQirnu ~an••nu per "llvarn
j.(Ji umuini: JH•r t•hi, rro,lNHIO ,•lrn uou la morfo
LUtiu llni,,.a. v1111I 11\\'l'n• il r1111wli•o ,1111:\\ tt•l'l'u.
I lllhl I i 11"pi11111ti 111Irm1u gc11f•r1111amt•ntr lt•
!uro pir1·olo ma 1·011ti11111> 11rov•• ,, ,;offc!n•u,:,• ,,..r
la 1•t•r~M·t•ru11za ,li Iulli Jl(•lla fr1IP.
l lrn Nal(•;;iani unu drw;;i, il <lin•ttoa 111·1 primo.
hanno 1111a tronlla ,li l(l'nin. Prt•1Hlo11n volon111-
rin1111·11t1• l'i1w:1ri1•0 ,J.,i lnnni piil 11t11ili. st,rvouo
m•I r1>(l'!lorio rlt>i r.1ic:~1.z.i. ,poh-n1111,lo, puleutlo.
Jayando h• ,-to\\'Ìi,tli,~ i.i riht'I nuw il 111011opolìt1
1l1•lla 1mlizia 1h1llo rìt irnt,• le pìì1 i11 11~•• o pt·u,-.,11111
:mdu• allu pulizia 1lt•II•• 1111l0 ,. th·i ,·urlili..\\1..-onr
uua volLa umiltìt "' 1•11riti1, hnMI<• ~u 111111 fiùul'iu
illi111ilr1t.1 uella \\'1•nrine :,-'\\., ha11110 vili miri t·om•
pllltll.
li primo n ,·011,,tntnrln ,, il fun:dounrio d1·l
H11ru111 ili Bt>111>fi,·1 nz11 . t·l.tn 1111 1,r!orno ;,j ~e11to
fowhìalo 11 111im1r,•iato.
Il ,1~11111<10 è 1111 i1woa,·i,•11l1• ,,f,., ri~••lriì, di fur,i
liuriaro ,lni ,•,m1pnl{ni " 11011 E<i pensi ui mi-
~liori
huli!.,'llati ,li sonlirlo (..>ridare nl loro
w•uernt11,.~. imo 11ir,•ttor : .Sei un impuiali,tn'
(t'<i////11/(11)
f-:11,.. :-,; \\\\ 1-:ntu FJ, t.S
mis~i ,, flrt11 1ml, im•o

3.6 Page 26

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da una lettera di
Don Tognocchi al Rettor Maggiore
Le notizie di ordine economico che ultima-
mente le sono pei-venute dall'Assam non sono
state molto consolanti. 1 nostri poveri cristiani
furono presi di mira dall'odio del maligno, che
vede i suoi templi spopolarsi e i suoi antichi
seguaci entrare a migliaia nell'ovile cli Cristo.
Il terremoto del 1950-5 1 rase al suolo o par-
zialmente distrusse città e villaggi. È facile im-
maginare con quale danno per il lavoro missio-
nario già fatto. Seguì una <.:arestia, i cui effetti
non sono ancora oggi del tutto scomparsi. Que-
st'anno speravamo <lì rimetterci alquanto in sesto,
quand'ecco una spaventevole inondazione, forse
mai uguagliata in violenza negli anni precedenti,
venne a portare distruzione e desolazione ovunque.
Qui sulle colline Khasi, insuperabili per bel-
lezze naturali e panorami incantevoli, si sofferse
as8ai anche perche la continua pioggia non per-
mise alla nostra gente <li bruciare la foresta per
fare la seminagione del riso. Tuttavia qualche
cosa era ,·enuta fuori, e si sperava almeno <li non
patire la fame. Ma il buon Dio a,-cva altri di-
segni, e a noi non resta che chinare la fronte in
umile sottomissione.
Durante i miei giri missionari trovo diletto
nell'interrogare i più vecchi del villaggio sulle
vicende dei tempi passati. E molto spesso la con-
,·crsazionc cade su tragedie di ordine economico
prodotte dal susseguirsi di carestie, inondazioni.
terremoti, invasioni di animali feroci e d'insetti.
Questi buoni vecchietti ricordano ancora e par.
!ano commossi di uoa invasione di immense mol-
titudini di topi che, circa cinquant'anni fa, di-
strussero letteralmente il raccolto. Essi sono con-
vinti che quelle bestiole fossero cadute dal cielo.
- Forse tu non crederai, padre - dice\\'a uno
di essi - ma li ho visti coi miei occhi, a migliaia.
- Ma come posso credere che i topi cadano
dal cielo? - obbiettavo.
- E come può essere diversamente, quando
alla sera precedente non c'era traccia di topo,
mentre all'indomani si vedevano a migliaia?
Avrei pensato ad una delle solite immagina-
zioni popolari, se io stesso quest'anno non avessi
constatato con i miei occhi un simile spettacolo.
Come cinquant'anni fa, i topi hanno letteral-
mente clism1tto il raccolto. Li ho visti. Non sono
topi comuni, poichè hanno la pancia bianca ed
una coda sproporzionatamente lunga, ed esa-
lano un odore così nauseante che nemmeno i
gatti rie::.cono a mangiarli. Ahbiamo tentato tutti
i rimedi per distruggerli, ma invano. Abbiamo
assistito passivamente e con le lacrime agli occhi
alla distruzione del frutto di tanto l!tvoro. Povera
gente! \\'i, ono di riso, hanno solo quello... e
anche quello distrutto!
Visito spesso i loro ,•illaggi, ma mi si stringe
il cuore nel trovarli spopolati: emigrano in cerca
di lavoro. Con \\'iva pena domando loro:
- Ma dove andrete?... Che cosa farete adesso?
- Saranno mesi brutti mi rispondono
e dovremo menare Yita randagia io cerca di un
boccone, specialmente per i nostri bambini. 'VTa
il buon Dio che pro,-Ycde alle belve della foresta,
avrà curo anche di noi.
Finchè hanno salute non si perdono di corag-
gio. Ma spesso la malaria li prostra, li fa diven-
tare anemici, abulici, inetti al lavoro. Poveretti!
Lasciando i _loro villaggi, promisi cli ritornare
e di portare loro chinino ed ogni aiuto che avrei
ùvuto dai buoni. Spero che la mia promessa non
sarà per loro una disillusione.
Anche se così duramente provati, non c'è al-
Lunchè da temere per la fede, che sentono ferma,
incrollabile. ì\\Ii dicevano: << Non ci sappiamo
spiegare il perchè di tante afflizioni. J\\Ia crediamo
~·he tutto è disposto e permesso dal huon Dio
per il nostro bene. Prega, Padre, che rimaniamo
forti nella fede~.
Amato Padre, pér<loni 4ucsto sfogo filiale .
.\\ssicuro lei ed i nostri amati benefattori del n-
cordo m10 e di tutti i nostri cristiani, che sentono
,iva la riconoscenza e hanno la bella abitudine
di pregarc molto per lo~o benefattori.
Jowai (Assam-Tndia)
Sac. l\\lARIO TOGNOCCHJ
LeTTURe CATTOLICHe
Plct,.o e l'aolo I due poU della Chiesa,
d, 11 l>ANIH. !tor~.
Con Dio l'Amore. J..t Prn1mF. 1.'ERl\\·fl r~
La Chlcso nel nostro tempo 1•vm cen•
tenario della cristl.anlzn1.1.lont della Fin-
landia, dt 1\\1. Cw,1,.nu
I:: ver.unente cambiato U clima da un
secolo; di <; \\.AMl!U<ONT.
Addio, Infanzia! Jj F. Gous'I'.
.Elnstèin. ùi G. CAsa;teR.\\'-lt'Ht.
r.. Pellcgrinu1u;1io a Tamanr""'"'• di ;\\1.A-
RINI.
l'rè,c11lJzmnc tld film: li Pnne Vivo su
so~ize1to d1 F Muuda..:. 3 cura di G. V.
Lu pari,· n111..rulc c.ld numero drJicatil a
<.:O'SVERTITl E t'.ONVER!ilONJ
Le conven;lonl, oggl, di OOMHNICO
l,M~so, S. J.
L•os~colo rru,ggiore alla conversione,
di ft'ITOS S1thKN.
Testimonianza e scoperte del convertiti
del XX secolo, di G. J3AJUlA
Crocicchio sulla strada dl Dio (dieci
ccmvcrsion,, nel loro àspètto ptculiare\\
dt G VME..~-11N.
i\\ltr, 11.rt,coli e solite rubrn:hc
224

3.7 Page 27

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dall'Oriente t}q11atoria,110
... Ve/l'Ami() Marfa110 lo 110-
stra Celeste ,lusiliatrice qui a
il/e11Jez ri Jw fallo dur gra11d1
gm::.ù1: ha reso più buone le 110-
str,1 kirarellt' e r1 lw prrser1N1/f'
dal morbì/111.
Tale ,,wlallia r <1s.wi lemulu
tl<1i kirart, pn·c/11~ i11 questo clima
tropica/,> .mde aggravarsi rrm
vt1rie m111p/ica::io11i, 111Ìl'le11dr,
molte ,·i1tim1.
Ques/'011110 fece la sua com-
parsa 11el/a vicina parroalua,
tl1'sta11lt' appeua t•f'11li minuti a
piedi. l kivari, spaventati, si
allo111a11aro110 i11al/r{l11dosi 11effa
foresta, sen:::a J,1rsi più 'i.'l!dtff'.
Solta11/o alc1111i rhe, a'l:e11do giri
avuto ilmorbillo negli a1111ì scorsi,
si rredei•a110 i111m1111i dal conta-
gio, i·e11i,·a11,J ·ct111tm11ente di
quando i11 qutmdo, al/r(l'Crrsa la
!itdtJa, sen~a passare per la
Itrada, prr i·ctler(' come andas-
sern le cosr e a1.•er notizie delle
pniprie figliuole.
Rarco11tm•a110 le stragi che fa
molatiio am/mJa fuce11do i11 altri
luoghi e specialmente nella km-
lana ,11issio11e del J·aupi, dfJ'/.•e
i morti avr.•ano rnggiu11to il 11/l-
mero di duecento, ri111a11e11do 11011
pochi i11sepolti, p,,rchè 11011 si
lrm.:m:a più chi li t•olesu: up-
/•tllire...
l!.' si 111erat•igliat•a110 nrl i•edere
che tra noi la malattia 11011 si
fosse neppure fatta i·edere.
li segreto'I Appma si era pro-
filato il pericolu, seguendo l'e-
sempio di Don Basco al tempo
del colera, m.•rvamo detto alle
nostre llit•arette. <• St• sarete
b11011e t: 11011 c011111wtterete pec-
cati, la ,'\\./odo111111 v•i preurv:el'à
dal morbillo... •>.
A,Oidandosi a questa prormssa,
mularono a xara 11cll',1rc1islarsi
m Sacr,l111e11ti, 1wl pregllrt• con
fen•ore, e nell'<!fjrire i loro 5(1-
crijìci, specir sul l,w,n·o nei ra111{>1,
dove la terra i1frm1ta parf"l'à
bruciar lor" i piNii.
La 11/atll//wa ri.l'pou rr_r.1al-
111ente; e rmrhe ora 111 care lu'-
varette co11tù11w11u " star hwe
,, ad l'SSf're sPrene e 111!1:1;re, .,i-
rnre tlcllll .wa mirabi!t pru-
le-::irJllf'•.•
Suor A1'1'A RAZZO! l, F.:\\f .A.
IJlll' I'es,•o,,i ili CUIIO(I!
S. E. l\\fons. Oppilin Rossi,
Nunzio Apostolico di Sua Sanlità
nell'Equatorc.
<I S. E. Mon.s. C. Rada,
Vescovo Saleslnnn,
ai traversano
le :tllitate acqul.' del Rio Upano.
*
I due Eccullentissimi Prelall
In ,·i!.ito
a una delle 84 famiglie l{jvarc
già cris.tlane di
"Sevi.Un Don Bosco ..
nell'Oriente Equatoriano,

3.8 Page 28

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--~kit__~
L.......,--~~--- ---------,-====------~-~-~-~--~- -
La testimonianza di tre illusu-i clinici.
Domenica 20 mar.r.o decisi di praticare un'esame
di orina, non richiesto dal medico nè da spe-
ciali ,,mdizinni di ~alute, a mi:1 figlii1 ;\\larialuisa
di anni dieci, du: nel novembre del 1954 ave\\11
solTcrto di una noiosa e persistente faringo-tra-
chcitc l' lon,illitc febbrili. In t:ill• c,·cnicnza ern
$lato pratit·ato per tre n,ltc tale e;,:m1c con esito
ne.i::,ni, o. Il 20 marw le orinc presenta, ano al-
bumina nella proporzione di un grammo per
mille. fatto inatteso e spit-gabile con una ria-
cutizzazione tonsillare. l..a bambina fu tenuta a
letto in nttt.•sa di un consult11 medico per deci-
òcn· cH·n111,1lmcntc la tonsillectomia.
Il lun,·di 1-ucccssivo. cio,· dopo ventiquattro
ore, fu ripl'tuto l'esame nd labotnrio della di-
nil·a dd La\\Oro e risult<1 completamente negati,·o.
i'\\ella giornata di domenica ernno state ri,·olw
intense prcghicre a San GiO\\anni Bosco perchè
intercedesse pres:.o .Maria .-\\u,-iliatrice. La grazia
intc:rn:nnc rapidamente cd in una forma cosi
chiara tln i.upc::rare ed annullare qualunque spie-
gaziont• diagnostica.
Si accludono le dichiarazioni ilei prof. dolt.
Luigi Pecora e dott. Nicolr> Di Vita.
Napoli, Vi;i l\\ lcrJ?cllina1 2
CJOVA"SXI CASO
!f Sen. P.rof. Giovanni Caso è Liht7o Do-
cmlc di lfedici11a dd Luvrm, ali'l'11frt'Tsità di
, \\ npoli f' ltfJ$/TII insii(ne bmef<11tort•. l'er srar-
sit,i di spa;;w 11011 fmbhlichianw le lungl,e t'
parlicnlar,·1:giate re/azio11i tl rni allude. Ci
limitiamo " dire rhf' il c/(J/1. \\',coli', Di f'ìta
a/fcr,,w lrnttms, di u11 " fatto del tutto $Or-
,;~cndentc e clinicamente inspiegabile". E il
prof. ,lo/I. /,u~i:i Pteora dichiara di 11t:, r con-
s/11/alo ·• con somma sorprcs:1 " /u (Comparsa
1!i-ll'illh11111i11a e dli', tl(JII SfJddisfatlfl. fece rip,·-
te,·,,_ a dùt,111-:::ll di giorni, /'1•w1111 da altri due
col/1·ghi, i quali lruvarom, m1d1'nsi 1111 rr/ierfo
IIOfl/l(l/Ì5sÌ1110.
" Noi ne conoscevamo il misterioso per-
chè ". - Alcuni giorni prima che il nipotino
:\\lauriiio si ammalasse:, sognai di \\'edere la ì\\la-
donna, alla quale chiesi akunr grazie che, s,·c-
gliatami, non ricordai. Per due notti const·cu-
ti, c sognai pure di ,cgliarc açcanto alla culla
<li un bimbo malato. LI giorno 1wgucnte corsi da
mia tìglia e tro,·ai il nipotino di 9 mesi con
fcbhrc altissima.. ~lisi subito wtto il guanciale
una reliquia di Don Bosco e un'immagine di
S. Domenico Savio, interponendo la loro in-
tercessione presso i\\laria Aw,iliatricc. Un con-
sulto ml.'uico non riuscì a chiarire la causa del
male. La febbre cessb, ma braccio e gamba
d<·str.1 non erano nonnali. l'ort.1to a Torino da
uno specialista, fummo confcmtati nel nostro
sospetto tr.ittarsi di polir,inidite, però fwnmo
anche subito rassicurati che il male si era ar-
restato. ~oi ne conoscevamo il misterioso per-
chè: quella infarti tra stata una giornata di con-
tinue ardenti suppliche a i\\1. Ausiliatrice, a
S. G. Bosco e a S. D. Sai io.
Treiso d'Alba (Cuneo)
CoR1Nn Bos~o
Bontà dell'Ausiliatrice verso una mamma.
Nella primavera dd 1950. a causa di un
tumore all'occhio sinistro, moriva il mio bimbo
(;iuscppc, di quattro anni. Con quanta trepida-
zione, 11,·uto dalla Pron-idcnza un secondo figlio,
nuo,·amcnte di nome Giuseppe, lo osscr\\'llVO
negli occhi, temendo che si ripe1e~se il tragko
m;1lc! Ed 4:CCO clw, all'inizio dell'anno passato,
u tratti rni sembrò di n·clnl' nel suo occhio
destro un bagliore irregolun:, un puntino bi.mco.
Invano i miei familiari ccrl'al ono Ji tranquil-
Jarmi: solo per confutare la mia • fissazione•
lo portammo a spc:cialisti dcll'(hpedale Oftal-
mico di Torino. E 4ui si ripctè la dura dia-
gno~i: incipiente i::limna. Grande fu la mcr.t\\ i-
glia ,lei medici nel sapere l·hc io <la sola avcrn
!H;Orto quel male, clw essi solo con strumenti
di prcdsione erano riusciti ad individuart.
Pur avendo don1to sottostare immediatamente
;11la enucleazione del gloho oculare, ora il mio

3.9 Page 29

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Giusèppc sta bene, e ha già oltrcpa.c.sato di qual-
che tempo il periodo critico dei dicci mesi, in
cui tali tumori quasi sempre sono soliti ripullulare.
Sono riconosc.:ntissima a :\\!aria Ausiliatril:c,
che mi ha fatto scorgere il male nei suoi inizi
e non hn permesso èhe si ripetc~sc.
Bei11,,srtJ ('l'orino)
0Lc.-. Bn~co Hl·,,1so
Provvidenziali le visite della Madonna I -
La signora ;\\Jantollo ~Iaria Grazia in Palaja
dal luglio 1952 soffrirn moltis;iimo per un per-
sistente dolore ai piedi cd era ormai scoraggia-
tissima: ngni cur.1 cr,;1 rimasta senza effetto;
incerk lt' diagnosi degli specialisti.
Il giorno in cui il parroco sottoscritto j(Ì1111sc
alla 1.-asa della paziente recando la fitatuctta del-
li Signore e la Dfrintt Madre
'"'" permet11•ra11no ,.J,e ai ripeta
i11nwo: 1!11rin, uiuto dei Cri•
1Jlit1ni. preµ11IP per noi
(:-an (;JO\\'~!>"'<I B11,to)
l'Immacolata per la l ·isitatio ~/aria~ dell'.\\nno
Mariano - era il 1; maggio Jt}54 - molte
persone amiche si unirono al sacerdote pregando
e facendo voci per la guarigione della buona
:\\faria nrazia, la quale piena ùi viva foùe anda\\'ll
ripelt.:nùo: , Cara i\\h1ùonna mia, se ottengo la
grazia, ritornerai in casa mia! •·
E la grazia venne. Perciò la famiglia l\\lantollo
Palaja si consacrò con commossa ricono:sccnza
alla \\·ergine .\\usiliatricc e Le preparò per il
24 mnggio una seconda accoglienza con una
solennità mai ,·ista in nessun'altra casa della
Parrocchia.
Sot·alllt1 (Catanz.iro)
~ac. Lmc1 :\\'/\\SO, s.n.n.
Parmco
Guarisce in 5 giorni da pleurite specifica.
l\\lia figlia ili 23 anni era in gra\\'issime con-
dizioni di deperimento organico e ,la due me...i
avcrn ft·hbrc continua. I I medico curante ci
1.'0nsiglii, di portarla all'ospedale, dove un pro-
fessore radiologo la dichiarò affetta da pleurite
specitìca.
Immersi in un grande dolore, il ~iorno stesso
incominciammo una novena a ì\\1. Ausiliatrice
e _a S. G. Bosco. Dopo 2 giumi. la figlia era
sfcbhrnta, e tlopo 5 mrna,·a già a casa, dove
contìnub a migliorare lino alla guarigione. I
dottori definirono il caso "molto ~ingoiare ".
.'i. Gabriele di Pio::umo (Piacenza)
r~snm Gmcn1111.-.
Altri cuori riconoscenti
Lul1I F11n3no (l·,~~1111) • p1ç110 d, ru-ono•ccnza a J\\1. ,\\, c
a :,;. G, IJ. per il ![r•11Jc aiuto cnncc••<.J!ll1 nel ~031cncrc
impor111nti rumi.
Luù.a Pcnn:, da lun11hl a.nni ammalata, in,=ando ;\\I, A.
ba ritrovato le fonc e bostance ulutc pc,- lasciare auoniu
i , ...,i donon curanti, c-he non le Ja\\'ano p,ù spcnmza al-
cunn J, ,:uar1.r10nL·,
Glui,eJ>J'IO doli. P11ec (:-. llunifacio di \\'•ronn) copcrun1·n1i,
l'~iuio m•oifcato di .\\I. ,\\. t Ji S. G. Jl, nei ~uoi Jtuùi,
lllnto <ho potè due 17 esami in !oli lii n1e i, oltr" la prr•
paraz,onc J<ila hurCll.
Faml1.lb Barbieri (bto) n,ccom:mdò II i\\1. A. e a ~. G. Il.
una flCl"MlllJt ,.,.,.. ~ 0 lpua da c<.Jllasso cardiaco e polmonllc
e 1p~dita da, ncdlc1 ottrncndone In ~muiw1one.
1
Gllbrhilo 'J'ar1a1lia (Aqu,lunia) cl'll 11111'1110 di ~wm,1.:0 ,la
un anno. lr mtd1c111c: n1>11 gh R"cvano rcaato alcun 1101hr,·n1
i medie, ,n;,.·.,ano "l'Crnrlo; lui prdrrl rl\\oli:=• 11 l\\l. A.
e a S G. Il. e no 011cnne lll i:uang,one.
GIUKJ>Pina La:n!nnchl (I.effe) rc,nJc 11ra.z1c n !\\I, A. e Il
;,, G. Il. d1c le Jlllllnruno 11 nipote Ja gru,c malama srnza
la con,ci:u1•11,a della oor,iir/a pronos11ca1a da, mcd1c1,
Maria l.arlna ('l'nrinu) ,tlli<II> a M .•\\. ,. a, Santi 111lc.,i•ni
il probknllt Jtl la\\·,,ro per il figlio 10rn11m dal nulnare ,.
fo p1en.anitnrc esaudita.
!I.tarla Ct-n1t:11rro (S. Dannano Macra) è r,conosccnt,; .,
.'i, G. B., che- 1., guarl il nuoto da gm,c c:,;,uruncnl<> na
'\\"OJo, che A\\·rrhbe potucn nterc truti conugueruc.
Valentino VaJpJni ll1il•g1u111t~ (,\\ijtt.1) d1l h1,,ta che i11 LtnCJ
c1rcO!-ltAnut um.;1n.1unc.~ntc '-h-,p,mta in,•o,h d1 ituorc- :\\t. \\.,
dmll., ou•lt~ fu ~~e.corso cou un tntcn·cnto mirncoloso..
Emma 'ramini mugn:,nlc (ConenQ), rolpatu da grave
malattia, •• ri,ohc fiJ~ntc a M ,\\, ms,cmc <con I suo, an,
" ne, <>!tenne b 1?Uorai:1one.
Antonl~II~ '1.fantoni (Sanluri • Cn11llan) e r1cono•ct111c a
.:\\1. .,.\\ ru.·r lln..l :S~j?nalllt., 1eroui1t.
tmanu~linll Aurell Frun,cn10 (Sa\\'0111) rn1grni:t S, Cì. Il.
che la AAh<• da mort., •·"""·
:',,larJrbcrha Al-1 io ~rata • :\\I. .:\\. e a S. C:. 8. ~• la pr >-
d11110u i;uarii;iònc dd mari1n ùa un 111111cco cardiaco.
S.U:. \\'incrnxo Donati. :-.I). Il. (Tnk) ") nng.-...:10 :\\I. ,\\, pN
a, l·rlo MH1tnfu u sup<"1arc:: 1,t'li ostacoli c:h(' fit oppone\\'onn
alln ~ua \\ uoviune tl,i_lC&:rdut~h.• e: mi ~imu1rin,
~•t•• Rcgfnahlo chlcrlco Rt.l§,a (l{ollario-Ari:,ntma) è l(rato ~Ila
Ve~in~ \\u>1l1•tnce pM" ,I buon
dr una d1ffiah~ima
opcrlllCl11c 1uh1tll da un •aru.:n.
Luciano e M.arb Clor,I• (Turino) 111tmnrro da )I, ,\\. la
1tuaril(i1mè Jd loro pi«·ol" ,\\lfn:do da l(raw forma di emor-
r.utia rr,~lot'rnn1ca.
l""bell.! GablnJ (;\\lodcn11) r1ni:r1121a S. G. U. che la guarl
da 1tr11,·e ma.latti,, polmonatt senza "f!cra%1l'lnè.
S:a.,•rlo O..bndo (Acqu.tJJPCU) rt'nde nc.>IC• che S. G. 13,
stli guarl la piccola Gi!l<ell4 da forte cmornlfia cerebrale,
tJichi.&arPtD mortalt·~
Pu Florfanl ved. Dc \\'Ivo ( llnSl<llno del <ìr•rra), raccomun•
dura,i Il M. A. e a S. G, li. per u1111 i:1111.111 che mn10 le
~til\\-U • cuore, Jopo tir ,tiorn, J.alta no\\crut ,·enne cuuJ1tu.
Bianca Rhierl (Vlasu) lnvucauJo 1\\1. \\, 011c1me J, C\\ iuiru
UD'Opt"r&2.lOOC.
Amalia l-1orani Dc Mnrt•hl (S. Vito al Tngl,a.mcnto) pr,-.
b'Rndn :\\1, A. e Don H,naldi u1t,·n111• un ln\\'nro al tti:110,
chC' cm 1h occ::upotu tla tre: anni e:• 8C.:lh: 1nr&1.
M=ill Gobbi (Trcnglio) alla ~taz1011e <li ',l,lano 11\\"'11 I~•
-.:mu m<.=toditn lu bonm cùn 30.000 hrt' e nlm ,·,tlort.
\\I ritorno non c't'ra pr/1, Oc,'<lnssima d, M. A., la r.upphcò
d, far11hcl• n1ro,,irc, il e.I,., 11" cnl\\11 due ore dopo m fol'TI\\ll
sorpr~11demr.
G. &•la (\\'i,:rloano d',"11) dichiara , nt I 1 •nrdln tadUlll
Jnl firntlC', da\\'D ffnl\\ i 111iturni d, c:m11rriilgi11 t·tettbralt:. Rur•
corrumdullÙJ a Don llosèO, dopo •1uanin1otto ore la ,•,dr
fuori d, pmcolo.
Pa1m1n SpWrinl (:,n,nmn) a,endo la tiiitu, ut cond1111m1
l,'18\\ ,mi; per un'infrz,one, la r.c.:omanùò :;, C.. Il e
çon 1110:a e fiClrpresa Lr \\ ,.i~ RWtirc.

3.10 Page 30

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Giovanni 13enolll (C,1steil11 Ji Annone) è 1:rntìs~1mn a '\\l A.
che h> !.iilhù da un grav~ pcrii.:olo.
Luigina Corar,a (Tt1rinn) vi,'llm~nt<' rinl(r,uhl M . .-\\.,
S G. B. < S. \\-t. \\I. per an·r assistito ltt mBmm I duranti:
un.a duloru.,o ,nalau,a.
Ele.na Mont.i in Ilow-o (Tom·n~<I Canavese) d,ch,arn che
Oon Bosco muto in formn C\\'idcnte il rnnritu il guarire c6
un n1ulc eh\\.': lo torn1entan1 <la r4 am1i.
Suor Maria Gratlll VJllani F. M. A. (Cntunial n>'endn unu
,ua ca.ru. parente in condi7.iclnt uravii-snne. la raccon1ando
a \\ l \\. l' tost" la \\'lde- riprendersi e l,lUUrin...
l',,larla Muzaoatto (Torino) i, ~'Tlllll a '\\L .\\. e a S. G. H.
pt·r un llTHru:lc- fa,nr~ uucinuto e- c.·hìc-dc pre-J,!hicrc per un'al-
tr.n ~razia.
Francesco M. Delpiano S. D. B. (lvr~a) r«ndc pubbli,he
l(ra,:ic a \\I •\\, çhc, per intcrces,,ione di S. G. B., ridoni,
sulutc al babbo riportando la ,creiutà in famil(l1.&.
Annetta Cabiale (Penango) tl,chiara: Un mu) nipotirH>,
culpitn tla tlifteot1te- con n\\tn..,o,;;sicaziunc e 1tiudicato inguari-
bile dai siinitari 1lctl'ospedalc lii l\\lilano, •ppcna \\"<lllitO a
.\\1. .\\. e n :,. G. Il., 11uari perictl11men1e •·
Maria Bianco In Tessarolo (G~lliera Vc11c1.1) uucnnc J,1
S. G. 11. J.1 gwiru.:illn., ùcl suu piccolo Rui:ucro Ùdllc con-
~cauenzc di una 1trnvt: cnJutH.
Mar,iherila Pi.ratto (Orhil,-.•uino) ~ gra1e a :\\1. A. e a S. G. H.
,:he. f.;u.:t>nJo trionfare la verità, hanno ~alvato l"oaori: della
til(liu, chiede preghiere per 11 marit()
Rosa BoUoU nng-razi.u. :\\l A. e S, C. H. per n\\o't:rril• sp~ri-
1ncntato la valida protezione ,n d1ver~ cn·ecn,,tonze.
Marin Rocchiettl invia offt:ru flt:r cs':i-ert: i;uarirn da ~ra\\·ç
malatti;1
Gra:tlosa Collot in De-Facci ( Pomaro l rcnde uraz,c a S. G H.
e a ~- '\\-I. :\\laziurcllo che le snh-arono la bambina, amnn•
larns, per ben tre \\'Olu· di brom:o-polmonite.
Gioachino Torrese (Romugnoli) dichi,tra 1hc le <Ue pre•
.!.!hicn• furono csauùitc e ,~oronS:te cl.1 unu bdla J{ti.12Ìl1..
Monica \\ lrdl•, lfrll\\'<rnemc nmrnal.11a, $1 ri\\'<>lse fiduciosa
~, Don llo...co, t.'he le .1pparve 1n sugnu 4.l"Ssjcurandr>le h gu.t-
TH?h>ne1 ha q\\tult- fu rndic.tle e con1plt-ta.
Oln3 Gentllln (l'h,,-nsso) pubblico la sua nconosoen,., •
'\\I A. e a ~- G. B. per ,l huon esito delZli esami del tii:clio.
Angelo Lattu:ula (RoHlla,cu) pdlcgrin,, al S.1n1uarto di
\\f. -\\. cun la ~P"'"- Lhieùondo la i:razi• della propria gu•-
ril.µm\\t,: t que-11a di an:re un fiulju: le ottenne tult'~ Juir:.
Emma Cori vcd. Carllnl (Sesto S. Ciov:umi) con In novena
a \\ I A. ott~nn,· In uuarigione della nipntma d,1 l(n1,·.: n11lla1tw.
ott,111,1, per /'i111,rcessio11e ,li Alari,, Amili11trir, t di S Gio-
,,a1111i 8osru, i/i S. Marta ,Ha:::sarrllo, rii S. DumtnirrJ Sa~•u
, tltgli altri Stroi tli Dio - a/r,,,rì lw11110 m,chr i11riato offnt,
~il tl,•mori11, pn sanlt .itns, tli ringm:iamMtn - i ,.gu,nti.
Abhatc A., .\\brìi:co G., Accoroni F., ,\\lcmt1 f., .\\I,.
\\·ctt, S., A~ris~no sorcllc, Ann.mni F., Au,;tacc, A., Ba<,!,
Tni:. M, Baracco Dott. G. B., Dnraui-Gnlli L., Barbero G.,
B~rbcru l\\1., Busilaro A.• Ba~ilc I. e I...•• R,:l1mmi D .. Be-
lus~i ( .• Beri;oLtlin E., Bèr•ia L., Bcrtàna 'I'.. Mertern G.,
Bertdlo \\1., Benolone P.. Rertoloui G., UettaLtllo P .
lliand11 M., Bianco E., Hiondi G., Boero l\\1., Bouc> C.,
Bramh1lla fam.• DranJBzr.i, Bria111 C., Dricarelln F., Dron-
z111u C., 8run A., Huccino f., D111udn R.. Celavi G., C~nd, S.,
Cannizzarn V., Conintlo I., Carosso D., Carrett<> A.. Ca-
selli l), S., Costelli fam., Castellino G., CastiLtlionc 'l'., Ca-
tdli A .• Cuv11dia L., Chio.botto C., Chiabom, N., Ch,csa M.,
Chiu,ano coniut!l, C:isi M., Coaloe '!'., Coll:1 f.im., Conte c.,
l'ordcro fam., Corino A., Corsino G., D',\\nnì11.11 S., Ua&So M.•
De Ga,,pen I•:.. De Julm M., J)clu C., Ucrlll A., 01 :--:urw F.,
l>, P1etrn C., Du11hera E., Ferrnri~ '8., Fcrrero S., Fochi .\\1.,
Frncchia E., fran,llne E., l·rJtu,cllo C., Frnla sordll·,
Frua frnrelli, Guhbn A. :\\I., Gallenn B., Uanbaldi I., G11-
ri1tlio G., Carino, Gny T., Gedda R .. GenoYese C., Gcn-
11le \\f., Gerosa A., Gerru :\\1., Gcn·.,,io coniugi, GhNti T,
Giordanino l\\l. T .• (~iu,tcno R., Golzio L., Greppi R.•
Gripr,a G., Guala A., Guo.su, •\\I., hnlà fom., Lon1.11 O .,
Lunn M., Lnpi E., .\\tnca1:rn1 E., Ma,::nctto coniulli, M•·
gnone .S., "vhlacc.1 l\\1., Manàssero l\\I., '\\-[archetti V.,
:\\1.,rra S., '\\tascrn L'.• :\\lassano T., :\\Icrlo S., .MillBS~o 1.,
!\\1inem J,, l\\londr, M., ~Jonii:1m ti., !\\!urti M., Monticone U.,
:\\lonzo G., l\\lorello :\\T., Mortara C., Mosseltr M., \\fotta ,\\.,
Negri .\\., Ncg-rì T .• ~ovares" (~.. Occht'tt1 O., Pale:;.t1ni (; .•
l'nrd, C., Patrone C., l"dissier V., Penno 8., f'erini ~:.,
P"·rini
gnocco
L,1
I\\(.,
Pianzola
Pngnunte
:\\l., PJardi
S., Quugli3
~-,
C.,
Pic-chin
Roggero
cr)niug,,
<.:., Rotn
P, ..
G.,
Rozza C., Ruffinn S., Sacchi E . Sant.1rcani:clo E., San-
rcro P., Scarn,·agl10 O., ~con.u. ..\\., !-ì~rah I., ~t.'rnarric.c R.,
tiforzit11 G., Silva!,'TIO G., Sinchetto T., Sola M.. SquillaceA.,
Stcllu :--., Talinucci G., Tc.s>11t1rc G., Tirone M., Tra-
bueco F., Villnnn T., Vcri:cnano \\., v.,~tigné f., \\liberti 1\\1.,
Vien i\\1., Vignotti L., Villa C., Virzi S., Visconti A., Vi-
s111l1 R.. Zaccllrul R ., Zumhdli E., ZarMini P.
Raccomandiamo ealdamente ·alle·preghlere
1.h lotti i 1Jn,,ori di ,.\\Jariu ~-luj•tli"tri,:r e rii ,.,',', Givt'<llmÌ 8oico
le p11rtholt1n i11tPn:iom de'llr- ugur11rl Prn"11~:
Abate A., Abba M., Aprile C., Artl1,:zonc frun., Ualbo G.,
Bat~sano
:\\1.,
Ucrtofjno
;\\1.,
Iliètto
G ..
Boc,~accio
I\\t.
1
Rosc-
!{10 P., Cauda G. 1\\1., Conlnvn I... Colla fam., Cornetto E.,
Cumm~tti D., Damossu E., Ferreng A., Fratucello C.,
(;allrnbert1 ',I., Garino, Gas.,mo ()., Giovare R., Giu-
liano G., Corno, A., Lunza ,\\1., L.inz~ O., Led, l~.• Lupi,
fam., Monti M., Moschino A., Ohert E., Pescatore P.,
Pia E.• Pi~chio comugi, Podiu C.m., i>revilJ C:., Rn~,etto A.,
Salvad,,rì El., Siancu '\\1., Serratrice ;I,!., Senatrice R., Si-
g)Ìano S., Trucco S,, Vid• ram., Z•cco E.
228
L'Arclvcacovo di Guada!Jljura • Messico
all'incoronazione solenne della statua di Mar!JI Ausillatdce
nell'ar1is1ica chJ5" a Lei dedlCllta
e rcccntcmento costruita a
COLIMA (Messico)
s><>r lo 2clo del Can. Doti. Enrico Ochoa, ardente
cooperalo.re s.·deshno che SI.li pr<lparan<lo da ann.i la
ormai pro~•ima
entrata dei Salesiani nolla Diocesi.

4 Pages 31-40

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4.1 Page 31

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"LA MORTE MA NON PECCA TI "
L'unico m.edict> efficace fu Domenico
Savio. - l\\,lio figlio Carmelino soffriva di un
male doloroso e ùelicato, che da tre anni resi-
steva ad ogni prescrizione medica. Dopo averlo
fatto curare da tanti dottori, lo feci , isitare da
uno specialista di Palermo che sentenziò: ~ È
necessario un intervento, a seguito del quale il
bambino potrebbe morire~-
Io con tutta la famiglia rimanemmo molto
addolorati e perplessi. Ed ceco giungere, il 7 no-
vembre u. s., il Bolletti110 S(lfesia110 ton le nu-
merose grazie attribuite a 8. Domenico Savio.
Subito tutti d'accordo ci rivolgemmo a Lui pro-
mettendo un pellegrinaggio a 'l'orino e la pubbli-
cazione della grazia. Al terzo giorno il mio Car-
melino era guarito senza intervento, sicchè- l'unico
medico efficace per lui fu Domenico Sa,io.
Inellprimibile a parole la nostra ril·onoscenza.
Rarnnusa (Agrigento)
La scienza aveva tentato di salvarlo, ma
senza frutto. Durantt: il mese di febbraio 195-1-
fummo costernati e in grave dolore per la sorte
dd nostro piccolo Agostino, colpito da scarlattina
e poi da polmonite. La scienza medica tentò di
salvarlo, ma senza frutto. Allora mandammo a
chiamare Don Dotto aflìncbè desse ancora una
benedizione al nostro piccolino, rassegnati ;l)Ja
volontà di Dio che avessimo presto un angioletto
nel Paradiso. Il missionario venne, gli diede la
benedizione, pregammo e poi ci disse ili avere
fiducia nella potenza di San Domenico Sa\\;o.
Ci diede anche una reliquia del Santo, che met-
temmo al collo <lei piccolo Agostino, pregandolo
di farcelo guarire. Allora successe un miracolo.
Per la festa di S. Domenico Savio il nostro Ago-
e stino era fuori di pericolo e adesso tornato
, i, ace e paffutello cd è la gioia di papà e mamma.
Tym1J11g-Cherrapltnjet' (A~sam-Tn<lia)
Coniugi l\\l \\ODALfu'-A-RAHEL W AUSA!
CoQet:lla ,udovlno (t hiaycnn11l <l1d11"ra ,h.,, J11\\'ent!.i
11ubin• 1:coi;trazionc c.hirurRic.:;1 di ,·ak'1li ul rc,-cato ri,t:onuati
Jà raJiogrnfia, fece una no,:ena ~ $, D. S.n 10 e otknnc 1.1
'-!razia di evit11rc l'opt.-raz.iorw.
l::nu:rul Allora (Torino), mamn1.~ di 11uattro fi11li e malata
di forte es.eurm,cnto ncrVQ50, ebbe h1 uunngiont: in, ocan(io
con /~e S. I)_ Savio.
Francesca Ambrogio (S. Gìlho Tortntsè) nffcrnln <l1 a, ,•r
OlttJlUto da S. D. Savio IA ~uarniion,· pcrfella delln nipote
.\\nnu dn ancmua pcrntciosa dichmrata ÌnL!uaribilc dal rned1cu.
Sandrina Pcrlnetto Farcito (Ro<inllo) rioonosrcn1c rin-
rn1zin li Gmvancvo Santo p,·r l'ottcnutn l!Wlnl(1on,
Filomena Chiara (Maddaloni) <lltenn<" da S. D. :O.ano
1.1nn grazia nnpQTinnrt: e 1ndi~pens.abile f1t..•r l'uH.,•vamt.·nto
d,I hrmho,
Af({cnlùta Glomblnl (Pcruirw) d1ch1ara <hc ~- D. Savio
le ha 1ruari10 ~ li1tlio :\\!areo l'llduto dalla moto.
Cfov;inna Garnerl (Tunnn) invi:t nffrrrn :tilt- \\ti,.,10n1
.;.nlesianc in rit.•c.mo,t.;C<-n7n n S. D. S-a,·io per ,t·~nà.l.ati favon
rnm:,.,,,i rtlla sua forniglia,
Anlunlo G!Jlli cr,unze) rende norn uno ~rnzm ,peualt:
nttc:nuta p<'r mtcrct·-s.~1onc di ~. Oomtn1cn Son 10, Il Parroco
,.1leirano O. TorqWl!O Tas." la conforma.
Luigia Fortunati t\\'arcscl essrn<lo nmmlilara, prri:ò ard,·n-
h:1n-..nh: S. D Slf\\'lc) e fu c1:11uù1t11. Ora lu pt,.'jW per ::1lrr,l
J.:Tl.lZJa. ,1cura dt t.·:-.st·rc nUt.)\\'.Olnt.:nt.> ;'l.'lC..:<~lt:ito..
Te.rCS,a Gouollno ,Tm ino) '.'.t1fht.·11Jo dj ~,nu.-sltt: c-011 f1..1rt1
llr~lnri, innx·.,·, con fiducia S. O. S.1, a e "it' ne sentl t"nmplc-
tamtntc lib,·nL
Lui,,il Viola (ì\\l1limo) nudatn d1 cuor.- Ja un anno. i:,r.', ùa
"" ospet!àl,· 11-d un altro mw,candu M . .\\. e :->. G. B.. mt1
~,mza mod 1orar1.:. Finulrncntc pt.·n'4.o che Ess,1 \\'oles..-;.cro (Cdf'rc
il po.sto al pn.:culo Savio, lo pregò dr cuore t.· aruun.
M;u-i:.i Negrini (Torino) im·rn .mdo ~ 1), ~avw gunri
dolle con,;ciru,·nzc, di una 1·a<lurn.
Venusta Garo1ti (Luuo} Jflt•rnnt che uma q11 ~orclla, oha
nascnn di una hirnb,t. pt:r m1provv1sa con1plit·o.z1Unc. bi è
lrovnt..t 1n fin dj vrta. ma che1 invocato S. D~ Savio, tutto :ò,1
è riRnhQ in bent.
Maria Norma Stirati (Vitc,rho) scio~J,.. la •un prnmessa
a S. O. Savio, dal quale ricenne qu,inw ..,1, nvevn dornan-
doto.
Assunta Ton.,cai rrcr-rinc:1) 1n\\·nC"nnJn S, n. S:n lO nttcOJ1l'
di i:uarire da un forte dolore alla spina dors:1lc, per cui le
nw1te cure non erano vatse nulla.
G. Love:ra Ì! ~rato A S. D Savio pt·r un'1111;.1i,?ne ~ruzta n-
cevurn.
Antonlett" Adomctù (Càmerotn) d~9i<lcra c,tcmnrc la «•11
,rm1i1udine n S D Savio cht J., salvi, l.1 n1po1in1t <l1 ~ annL
Assunlll Seodlna In Aramu (Terrnlha) pro(es-11 a S. D, :'>UYÌn
ctcmn rièono,c~rnm JlNch<} per ben due ,·olte la liberò tl.,
un male che nt,)sgun rinh:<lio aveva ntÌRlionuo.
lJlia Greppi (Anrona) rinRrnzia S. D. !',a, io rwr l:1 pm-
mozmn,· con~cl!\\11ta dalk tre figliuol.-, che prof.-<,anu VI\\ a
di\\·o:tiùnl~ nl Sunto.
Adele Neri (S. Lnzaro di Savtna) ,. , 1vnrutl1t< l(rarn 1
S. D. Savio J'<r l,1 pro1ez1onc ottenuta ~u dr un curu b11m-
hìno C::mJ1dat(> al saccrJoiio.

4.2 Page 32

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" Alzati subito, vèstiti da solo e Cainmina! "
La sera del 13 ottobre, nell'accomiatarmi dai Salesiani di
~apoli, ricevetti una reliquia di Don Rinaldi, alla cui potente
intercessione mi affidai, vivamente fiducioso. Alle -1-,30 del mat-
tino seguente, nel partire, in Piazza Vanvitelli mi si paralizzèi
completamente il lato destro e mi accasciai al suolo. Soccorso
<la un autista di piazza, riuscii appena a dirgli che mi traspor-
tasse presso il Prof. Leonardo Dc Luca, mio medico curante.
..\\ lui feci capire che desideraYo morire a San Severo. E giunsi
a casa mia alle 9,30 antimeridiane, accompagnato in automohik
dallo stesso professore, che mi curò con l'affetto di un figlio.
Trascorse circa un mese, senza che io capissi la gravità del mio
male. TI 7 novembre 1954 udii una voce misteriosa: A/irati su-
hiM, iièstiti da solo e cammina.' Attribuii quesla voce al Servo
di Dio Don Filippo Rinaldi. Confesso però che non osai obbe-
dire subito. Tuttavia qualche cosa di nuovo cominciò ad ope-
rarsi in me, e, con stupore di tutti, in cinque giorni, mi si di-
sarticolò tutto il lato paralizzato. li 13 no\\·emhre 195-1- mi giun•
ge\\·a dalla Santa Sede il permesso di celebrare la Santa l\\1essa
stando seduto; ma, confidando nelle misteriose parole udite,
volli celebrare in piedi e osservando con assoluta precisione tutte
le norme liturgiche, compresa la genuflessione, che feci come
faccio tuttora - con giovanile elasticità, pur con i miei ottanta
anni, tra la commozione di tULto un popolo. Ero morto... e sono
risuscitato I Viva Dio, Padre nostro, ed il suo fede! Servo
Don Filippo Rinaldi !
Sa11 Sroero (Fogg:iaJ
\\Ions. HER:\\ARDJNO Can.co TOTARO
* :--.c-110 scorso fehhrnio fui aifettu da un,1 gra...-e 111-fezìc>ne. n dortore
curante dichiarò che uriie,•a l'ùiten•ento chiruruico. '\\o! esclamai con
fede, la M:1donna sarà il mio chirurl(o. L,· consorelle, che prendt,~nu
viva pane nlla mia sofferenia, incominciarono con mc uno novenil alla
Madonna, chiedendo la grazia della guarigione senza l'mtl'n ento chi•
rurgico, per intercessione del Servo di Dio Don Rinaldi. Il quinto
giorno mi sentii meglio, scomparve o,<ni pericolo d'intervento e in hrC\\ e
potei riprendere il 0110 lavom.
•'lln,tina Fr1.111cn (Tur.into)
:o;uor Iou A~uru:ozzt, F. M. A
* Una mia amica venne n trovarsi in gravissime condi;:ioni cli sulutc,
per cui avrebbe dovuto sottostare ad una diflicilissima operazione chi•
rurgica. Le consigliai di mertere, con "iva fede, ~ull.i parte dolomnt<-
la reliqui11 di Don Rinnldi. Con gn1ndc sorpresa si Yide cessare la ne-
tel\\SÌtà Lldl'op~rnzionc.
Cn/11.w
Suor Otea Acevedo (Andes-Colomb,a)
ructomo.ndò a D. R. una sordh malata,
madr~ di S bnmbini, e n.. utt.-nr\\e pronta
itu:u-i,c-ionc.
I,uisa lndorlnD (l'slem,o) dovtndo com-
pi~re una mJ-..">1onc dcJjcato e non t.cn•
rendonc la forcc:a, invocò D. R. e pn1~
a,;soh·ere il lìl..lO c:omp1to con gìnìa t'
fì.crcnità.
Gioachino c. De Ace,·ecto (L'1icbl11-
:\\lt'ssico) in àllcsa dtl \\"Crdett" dell1
Suprema Cork di Gm,1iz1>1 sopra una
,cncnza nella quale lo perwr.ìtà umana
a,·cvn aiiito a suo danno, prciiò D. H.
che f-actfsse rrionfarc la Aiustizia t• ot•
tenne, contro ogni previsione, une sen-
r~nza f'll.,·orç1·Ql,·.
Antonietta Arril(oriaga (Sant.1 Cruz-
Cìtc-) rini.tna~in Ji cuore D. R. per t.1
•ua ,·alida protezione negli cs&mi llrwli.
Santina Raseui (Torino) e familiari rin•
11ra2iano D. R., al quale •Ì sono ri,·0111
~on no,·cns 01,,'lli ,·oha che urgeva loro
qualche grrueia pan,colnre, ottenendo
s.mprc il pieno compimento dei lt1r1,
desideri.
Balwna l'ea.no (l:leineue) ottenne da
D. R. di ~'Uarirc da un asces.;o che non
si chiude\\'u.
Enrica Cillo (L.,.,ce) pr-,gamlo D. R.,
uttenne la guaraJdonc della sorella Anita.
Mariuccia Gherdno (Rossana) in\\'od,
O. R. in una grn\\'e cuùu1a dalla bici-
detta e non ne riportò con"li~Ucnzc
dolorose.
GllTda Giuseppina (Torio()) rmgrazin
con rutto 11 cllore D. R. per a,·1·rlc
11ttt."OUto W. fdic.: ~uluziunc di una &ca-
hro:ia e difficile ~itt1a7,ionc famil,arc, ì;
puro: grau per la J.(uari'l1on1." del marito.
Lena Griffa (Saluzzo) in tante circo-
:o;.Lanz.e dolorose fece ricorsu a ll. R.
,. (u sempre confortata dsl suo prnnH•
mtervcnto.
Giuseppina Nar;I IHobur.mt) rronmdosi
inubllc ul la\\'oro, dopo anr bus,.110 n
pìù riprc:5t a \\'Hric porfl~. .9i rìvolSie 11
D. R. e fu ,•sauJira.
Suor Cru-lolta Borghero F. M. A. llie•
Jlo,-;1•Pc11li) a una sorell~ che dove\\U
::-.uhirt' un Jitficilc ,ltto operatorio, pro-
pose d, ri\\'ohcersi a D. R.. e c<IBI il
male fu \\'11110 con •crpl'endt!nte fociliÙI.
Giovanna Calleea,-i (Vercelli) da qu,mdo
~i 5enti ispiratd a t\\lt!_ij#crc D~ R. çomt:
suo ;\\\\,'YOCfilO per grinteress1 d, fatni-
A"li3, che d;_1 ten1Jlu non Jnd.unmn bene,
,·ide c11mhwr,1 raJicalmcntc I., 01tuaziom-

4.3 Page 33

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I+NOSTRI+MORTI+
Salesiani defunti
ltt ,1110 dei cc1111pi ,li ro11cr11tra111wto ddla Cecoslo-
vacchia il 18 marzo scor,o è perito il Snrerdote mlesio110
Adalberto Basownik.
1\\lette11do a frutto la soda preparazio11e all'apostolato
rlze avt"l,a potuto /art al/'U11ivrrrità Gugorinna di Roma
e al Pontificio At,meo Sall!siano di Torino. era riuscito
11n sap,e11tt p of,issore di teologia 11/f/ralt', 1111 i'll/mreg-
l(Ìabifr co11J,.,en:::icre, ,, 1w apost lo di11amico <1 amatissimo
dai ,:i11t•a11i dfi 11ostri Oratori, N1J11 ut'l'l'O a11cort1 ~J anni!
Don Giuseppe P_.nlnl, arc,prcl~ w LiZ<•n• (Trento),
t il 15-1-1055.
L-.t.':sserc staro nostro a1Lcvo, l'aver conosciuto 1l ven. Don Rua
e la J{Uariglonc prodi,do!g~ d.t malunia mortale per interccs•
,-ione ?\\t. Ausìlittricc, furono i vincoli pn;i.io!<..i c.hc lt1 tl!n--
noro strt:tto alln nostn. fa:migLn e lo fecero fe.n:idu prop.!Jta-
tore dèll~
qale&illne!.
nostre
Prima
divt>zioni
di morin·
e ardente apo~tQ)o ddh: vocazmm
ebbç 11 conforto ~u :riabbra..:na.re
J fr11teUo salesiano Don Carlo, reduce dal llrat>ilc.
Angela Tirone, nttUl a Cnlli•nu (Alti) e morta a Pon•ngo
ti ;S-111- •VB a 8~ anni.
·
OJI ,919 fu la l\\l•mma l\\lar1therit1 dc1 Salc,tan1 di Borgo
S. Pa:olu u Tnrìno. pol lii quelli di Cumi:inn <" ultimBmcntc,
11tìrutas1 a Penango, ccttilt du le.i molto beneficata diede la.
-.u-t coopc:ra.zione ollt:. :.uore. fino agli uhfmi mc•1 tl~U:t :e.\\J.t
laboriosa ,·itn.
Diede o,·unqu~ luminoso uscmp10 c.lt p1eUl, i.ttmcro~it.t e sacn-
Sac. Spldto PolledN>, t J Roma il 00-111-11155 • lls anni,
I.a nou,ia della morto Ji Don Poliedro ha suacita10 ,·ivo nm-
1,ianto nei molti~ilimi ex allievi &a1cttioni che lo c.•bberu rnne11tro
appn:.znto .: 2mato n~i iU01 60 anni d 'insegnnmento. Aveva
pa..•u;ato, stio\\·anc:uo. tau.auro anm con Don Basco ,;,ll'Orat,\\rÌ(I
di Valdocco, ,.tn lui avcvd ricevuto rabito tcclt!8iutico. ndle
hUe ~am aveva fatto 1u professione relìQ;josa perpt:tull; per
<JU<AIO fu 1u110 e ••mprc di Don Mosco, con qucll,1 lcdelt.à
aneonùi.tionata ~110 •pfrit<> del P:adre che caraueri2zò i primi
J..lunn1 cres:oiuu alle scuola. diretta del Santo. ·rre lauree nelle
tclçn?.c ctattc e una seria prc1,arazione culn1ralr-: imprt:✓.iosita
d1l1'csp1.·nl·nza foccro Ji lui l'inscyn:mte pt,rspicuo e solido.
ficio. Dai ~alt!5i.ani era cono:o.c:iuta col nome: Ji ::ù,. L~ nè-
comttndinmo .,n~ prcJi:hitrc dd nostri Coopcr•turi.
Cav. Jgnal..lo Lama, t a t:arbo11nano 1'11-11-1955 11 7R anni.
Cava.hcre del lavorò, incarnb in t~ i1 tipo dc?) lavoratore cri-
stiano. rttto. giu1tu. timorarn di Uio. Fu divoto <h ~111na.
Aut.11iatrict e di S. Giovannj Hosco e ne propagò la divoz:ionc
mcrHondo di Avari!' un tìwlio lioalcsia.no.
Notalo Glov. Batt. Bec:atUnJ, t il 7-111- 1055 a Firenze.
Gode-ttc la. anmn di \\\\JU.j per la boni.i:1 d1 animu e l'onc.ati pro..
feuion"h.• che In '1i3tinsero. Gnmde nf)11tro amico t! hcncfot.
IOi"(', profLLsc o~·unque l'ottimi!lmo e lo zelo 1pprc!-lo alln
H:1,.10111 di Don Bnsço.
apptei7.ato non solo dagli allievi ma Jt..Dche cLIUc aut<uiù tCO·
Comm. Avv. Gualtiero Fuaull, t a Rondano il 1•-111-1q55
lutiche, clu.- npctutamc.-ntt· lo i1ah..1rono a pancdparc atk
ll ~.; ~nni.
Commi,..10111 t.li !\\Iatur1b\\ Cla...:.tic.Q e Scil.,ntific.:a: rna don Pol...
Ex.allit-\\'O del prtmo colhuc10 salt!Jiawo in Siciha, fu pur~
ledro fu aoprnttutto cJucatore, ,acerJote, plasmatprc e a.al.
,tunno inu·rnu ùd Lieeo anlcsiano di , ..als3licc. ÙO\\'t.· ~onobbc
,-atort. ds -:.nime. Qut"11W avevn irripar.,tu da Don 80:1-<:u e
S. Gionmni Bn~co, ed ebhe inJt:~rn,nte uno Jl·1 pr1111ui<J1m1
,quca.to ru l'j.Jco.lc supremo dtlln auà lunua e s.2.nta \\'ila.
e piu 1Uu~tri di6Ct'J'l<'li dd ;,:;.into: don G. 13. Fruni:c11ta
Maria Laz.urini, f a Fhtline \\'.,ld:a.rno nc1 fobhr111<> u. ,i.
...
M• Enrli:o Scanandla.
n Riorno 6 aprite ~e.oNo $pira\\"• ,mprovv1S,.O;,ne,nte ''"Il• -1...:aan
~ Con.sacro la au.;1 vita ftl bene ddla. farnit,tlrn. che formò ullo
apì,-itu ç:ci!lli.snu. La ,-ua (et.le anlcmte "" ~I KT;sndc ;1mure che
Madn: il :\\I• Sc•n,anclla, Un alito anelli, dcl!J> catena -
Ji(')t\\lW:l n Don Uosco là rrsero inshrne benefattrice dt"ll'Op,•ra
C.awli.cro, Dogliam, Scarz.anc:.lla - 1°è •pczznltJ. Ave-,.·.i 76 anni.
nolitu in Fi1dine.
Entrato n~ll-o F,amlulia sale-siann nel 1897, dopo di O\\'crt:: a.l-
1cr111.to lu 1m1 dimor.1 frn 111 çasu di San Jkmg:no e la. Casa
~1:ulre, occupuntlo , arie Udicatc mantioni t sempre perfc-
àonando!iiÌ ne.Il.o. musica, ritornò stabtlmcnte all'Oratorio nel
192<;, •Uctcdcndu d) !Il' Oogli•ni nello JU'c;iont della Scuola
di CJ1n10 e de-110 bando.
\\Ila fin• del 1941, l11Sci1un la scuoln per la direzione della
CarmeUna Carnevale Maffè, t n Vii:,,v•no ,1 27-ll-llHS·
Xipote. 1'10rt-lla, 7.Ìa d1 tacerdou, ,·1ee di lavoro e di presi.hitra
oll'ombrn dt'll'altare. l\\fadrina <lei no!t.ut> dun E.1wrc Cnrne-
\\'a.lc, coopt:rb ul horire di altre voca1.:10ni s.acc-rdotali e sl\\le-
siane. All'offen.i1. di bont- missjoruarit ei:s.tiun"o quc:1111 p1u
pr(.•xio,a dcllt aue sofft"tt'OZC.
11pogmfi11 tc:.nnr fino Ji[l.:a mortr il pono di orga.ni1na della
1U'.J1Jtr11 HugiJica.
Diptornatosl in organo nl Conse:rvntorjo da Pann:1, il M 0 Scar-
Altri Cooperatori defunti
t,..ncll.a cccei..~ -.opruttutto nell'1oatg-namU1to del canto e nella
cJirr:z:ionc, degno allievo e succ~.store ili Dogliani~
~oto compositore, riuscì nel genere sacro e più 11p1ccata-
mentc: in (tuello profano, cantterix.z11to da una ven■ roc:lodi.ca,
fanLu.ios• ~ Yi~acc. Pur essendo Ji.:J\\c..rulmcntc. résdo alla
pubbhciti, laacia. uns note\\role prodW":.ione, stampata e inedita.
Durante l'ultim<> periodo della aua vit# si riHll> organi,ta
provt:.no apcciaJmtnlc come accompugns.torc., frutto di in-
aea:no e di gnmde cspericn,;a. Si presto sempre e volentieri
~ino 111 giorno prim11. delt.i sua morrc 1tl scrvi1.io dc.Ila cap-
\\lélla di musica. carne r,cr qu1lunquc nltrn fun:c.iont~.
lm-ieme e al dtsopl"8 dc.lle sue eccu:ionaU dott di arti,tn stn
la fiaurn montlc deu·uomo • dtl •~lcai,1110: allc11ro. ar~uto,
rn()dcsto, e tli 1odn pit:1il. J.a morte lo colau? all'impro\\.-viio,
forse proprio come. egli desiderava perchè afi'ermava di non
Atzeni Rosa - .8aci.s Domenico • 8.a.ldu1 Euroi.iO - BPWncl11
\\.1ario - Rellavita Adriano - BerarJ; Giuseppina - Broglia
Ettore ... Cancpn Dcn'\\"l!nuto !\\1'nTfo ... Cardtltinn F.mesto -
Cantino Emilia - Cheli Fiora vcd. F8\\!B - Chicco Zingaro
Rosa - Colli J..solr, - Colombo Francesco - Comitini cav. 1.o-
rt"nzo - Comp:1noni M•rfa - Fnnc:-ino Anuela ... Faven> ;\\h1l-
irimiliano Ferran ;\\1. Cat1::rin11 Mohnnrj • Gultiano Rosa -
Ghcmmi l\\bddaleru - G~rini Corcrìna in Cristim • 1'egro
Ro"" - Omodei Giu•eppr - Pn~Hncd Cnlon• Palma - Pel,u
Giuseppe. • l'ctghc..r (Jltirino • I'erneCJ.hele llarichcll0 .Eli,a -
Prandini Ottavin - Sconi Cl.t-1111 - Ritzi Guhìana ,\\nna -
Tovcll• Aiostin.a - TC$19 ,\\n11elo - Tczzi Enrico • Turconl
R•ch~I• - \\'alsccch, Ancilla,
voler • dietuT"\\>u.r~ nusuno •; m11 111 ~u;i vit.i piu, retta e di
lavoro ci n:s!'ticura d~ll11. •t111 sorte ercrn., e e-i conforta nr:l
dolore dello •u• perdite.
L'ISTITUTO SALESIANO PER LE l\\llSSIONl ron
Colld. Alfomo Tagliaferri, t a Torino-Oratorio l'tt•Ill•
1955 • 84 onni,
sede in TORINO, ercno 1n Ent~ Morale con Decreto
fJ R-ennam 1q24- n. ~z, poi) leJ:ohnente nce:,·cre
Legati cd Emlitti... Ad evitare possibili contestazioni
SJ consi1,diano le .a;eg-uenti formuk·
Cooperatori defunti
Se trntrnsi d'un l.r.ff,1fo: •.• lns<'io oll'/,1z11110
Sa/esùmo per le ,\\lissi,,ni <1111 ,e,lo i11 7'orì110 a titolo
Mom. c:an. Domenico Ollvero, t 11d Afouandr,a il 19-llf.
J 95S :a N5 :lJ''lnJ,
-.;;. C.ionnn1 ao~co. che l 1a'te,--:i :ti;t'oltn t!d educato 1t,t i 5.Uoi
di le(l'llto lu sommu d1 Lire... (n)>pure) l'immobile
MlO in.. lt,
Se. tntttwu. lll\\·t!ce, d1 nnaninnrr rreJc da o,gnj
hirichini Jdl'Oratorio Ji \\';1hlocc:o. gh a,·,·\\:• ,letto un "iorno
.,.,tanza l'lotiruto, la formula potrtbbe esser quc-
che T.t 5Ull Oioet.~i. lo Httcnd~va come s2ccrd01e t! nprn:tolo.
F.J egli Javc\\'a uhbidito cU ern tormtio alle "uc rene. Juvc
profu1e i tc,ori dei •uoJ 6:? :annl ,li aaccrJozio, occupando
ca.richc :thc ~ ddicate, quiilc- quella di direttore 1pirit11ole d1:i
,chierici, rettore dt"! Coilegin Vescovile e canonn~o pr-:vosto
Jtl Duomo. RkorJò s\\!mPr<-"' \\·olt!nt,cri , s111nti intl!1'ntilncnti
ricE!\\UtJ d!I Dun Boi1-cu e s,1r,ranuuo ne vu,sc gli esempi.
..,tn: • •.. \\nnuH,, o~ni miu prt·ct.-dentc di;;:r,~izionc
tl-11t.1mrntarin., :":on1ino 1nio r-rcdc universale l'Jsti-
lutn Saldi11110 f,€t le 'fissioni con ude ;,, Torino,
J.1sc:ianJn ad c!lso quantd m1 upparuenc a qrntl,u1s1
t1tolo •·
( Lu.ol!O e ,i,U,J)
\\Firma p,·r l"Slt.>-iQ)

4.4 Page 34

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CROCIATA
TOTALI MIIIMO PIR BORSA L. 50.000
Bol'se dn e ,
liorsa Anime del Pur~a,orlo, ., ~ura di N. N. (Fclcttol -
~omma prcc. 10.000 :\\Lazzolenì 300; Callì11llro A11neae
500; lnk l"•"•iezini-\\fazzucchellì 12.000 - Tot. 22.800.
Borsa Astori Prof. Sac. Mario (zl') • Somma pr~-c. 8200 -
CamhJ1ll(h1 Rnsa 1800; Rinaldi .t000, Cortcsi Orwla 10.000
- 1"ut. 22.000.
Ronsa Amadd D. Alfredo (2•), u curo di Cuìcchi Traiano
(.\\uconu\\ • ~omnl.l prec 11.000 • X. vers. 15.000 • To-
tale 36.000.
Borsa Aganl Sorelle Educatrici; Ceni U.mberto Prr,.
Smnla .'1,uanll (l'rcntMlll\\ - !'\\11mma prcc. 10.000 N.
, 1.·ns 10.000 Tot ..20.000.
Jlor:;a Anime del Pur,tatorio, a cura d1 :'vi. A. (Ravenna)
t0 vcrs. to.ooo.
Borsa Aq:pirante Missionario. pref;t p~r la rnia fam., a cura
dt C, .\\. ('I're,•1~nl - 1" vcn> ~ooo,
.lfor,a Anime del Purll'aL&Jio, pro1egge1cci, a s11.fJr, d,/la
111a1111m1 ,. dej1w1i, n cura dello lìi/1111 C. l\\t. • 6omma prec.
3,.000 - ~l1<·hdc1t1 l\\hnn 5000 • Tot. 35.000.
Bnr~ Amelotti Giuseppe, 111 m~moria, a cura dei fantiliurì
I crch/,c ùnl etc!<> r,re~h• e e, protc11ga (V11lenza) - 1" ,·cr-
samcntc-> 15.000.
lfor<a A Ge5u per Mru-ta, 11,l/',•J1wo .lft1rià111J, n ,u.JJr. dd
!iU(. S.IJ.B. e11f,,Krrn Collt)f!l'OS.tO ~ uc:u11do lr intrn.::.umi
ti,i rnni1111i P11Jq11al, ~ .11. ,1. Ca11d10, Collowosso (\\h:ssmal
- Smnnta prN.·. io.ooo - ~ vcn. 20.000 • Tat. 30.000.
llot,;a Auendo la f!i'llZ.l• completa, D. Bo.,,·11 t1111mla da/.
/',-/u1ilint1ia (!>"), a cura di Pa,1la C. (l\\l1lano) • Sc,mma
prcc. 311.000 • 1'. ,·ers. 10.000 - To1. 49.000.
llor,;ll Anz.lnl Abbondio (8") • :-iomma p<ec. 25.100 • Due
ma,·,trt 5500, Ai~sn Giovunni 300: ili.mdli U~na 300:
Strombina Eh1ra 100: ".: ~. 5000 - Tnt. 3tl.300.
Hnrirn Amlldel O. Angelo (3•), u ,·ura J, Zuc"a hall) (An-
\\:()naJ - Sumn1u preç. .11, Se>o - ~- \\crs. 4000, C,. Risiolio
1000 - Tot. 34.8oo.
Borsa Amadel D. Angelo, n,lla ,pirito di /J. Bm, o. S<>c.
..-\\Ima u-Ut" l1omecnico < Curs.1ni\\:n - :-;,unnta prcl:;. 15.000
· ;:\\'. nrs. 5000 • ror, 20.000.
i,, Hor.:>a Buffa LoreUit. a )JIJU di Cu~trin1 .\\,f. Br1111i. a cura
ddlu fnh,. Uuffo (Vcre,•11 il - , ,, \\ c,r,,. 20.000; Fam. Bona
J000 • 1°1)1 Zl.000.
llo"'1! Bianchi G. B.• , curn Jdlu :,;,g,T• Bian,lti - Somm,1
J>r~e. 10.000 • , . \\cN. 10.000 - 1'ut . .20.000.
llorSe Bosell.i D. Giovanni - 1• vccs. L"app.-11, prof, viu
seppe 5000, i fratelli to.ooo • Tar. 15.000.
Bursa Bllltlo Giuseppe. 11 cura d, llla,to Marion<:ela
1" w:rs. .;.500.
llor~-a Beltrami D. Andrea (4•) - Somma prec. 18.960 •
Anfossi :\\I. Teresa 5000 • "l'ut. 23,960.
BQfSII Beh.rami D. Andt"'1, n cura J, M Romu.ssi v~d.
Gatti (Asti) • Sùmma prcc. ;10.000 - ;-.; , , ~rs. ;ooo •
fot. 35.000.
Bor.sa Bertoldo Francc~co, ;,. suffr., a cura t.lella fi!llia Mi•
lena (Vic~nz•) - t• ,crs. 15.000.
Bor,10 Colombo D. S!s10 - Sc,mm~ prcc, J7,4~0 • :\\!orgnnti
\\faria 700; Cc,op... •nuci J.i Va.ru.z.zc 7090 · Tot. 45.i8o.
Barsa Chiesa del silenzio e suoi Martiri, a n'cuuit> di fil/ ti
[!l1 opprem ," \\'ers. 5000.
Borsa Crislo Opc,ralo, n cura di Guidi Giu,cppe, ricon, per
.iver uova10 la\\'Oro • Somma prcc. to.O00 • C.1rnu;n Pianta
!1400 • Tot, 18.400.
Borsa Cuore Immacolato dl Mari..,, u curo di Agatn Rizzari •
Somm11 prcc. ,.roo - Sac, Aldo Moru7,zi 5000; Ou,lico
(). Sebastinno 5qo • Tot 96oo.
llorsa Cuori SS. di Gesu e Mari.a, s. Gluse.Ppe, asmtetu1
in ~·ila ~ i11 mori~. a cura da Ca,·ulicn Maria (Manu,va)
Somma prec. 30.000 - , . YCrs. 10.000 - Tot. 40.000.
Borsa ca,.lSini Giuseppe chierico Sai. e~•), • curn di una
ll'tflrnma - t 0 Ve-~. ()000.
Borsa Calvi Dorote'1, a mezzo cldla Cnsa di Sanrcm<> •
rn veO'. 2 soo.
Borsa Consolal.l e M ..\\u,lllalrice, a cura ùci coniu~• P.
tO \\'Cl"5. t5.000.
lillrsa D. Bosco proiettore del pic.:oll e grandi studi, o
cun, Lii una m,1mma e ùuc ligliolctti (CB11li.1ri) • Sommn
prcc, 15,300 • :si. l'\\. 500, Tcre>a l\\h,antc 5000-1'01. 20.800.
AorH!l Dllti.'\\no Mlchelnngèlo Sal., m suffr., a cura ùci fa•
11uli1tr1 ~ coniu~i Emilio l\\1ar!lhcnrn n. - Summa prcc.
31.000 - '>; vcrs. >JOOO Saino '.\\1add,tlcM zooo; l\\lnJtllllcna
Giuvuuni 2000 ~rot~ ~.ODO.,
Bora
te
Bor~i A mia man1.ma, ,,, mtmo,111 t1 ,11t]r,, a cur11 dd tì~li~
R ,\\. (Ra,·cnna) L. 50.000
Borsa Gai Luigi, a cura della fiidiu ~ofo1 - L. 50.000,
Dorso. l o e ufir. dJ N=i.n.n.l Ceteetln:i e Catmlna Ale-ssan.drJ, 1
cura dèllo figlia e nipote Poten\\1 C. alorina (LI. H A.)
Somma prcc. 30.600 • ' wrs 19,810 1"lJt 50,410.
Bo~a lm.macolaca Reaina, secondo le inrc.nz1on1 d1 IJosatra
Giuseppe - L. 50.000,
8<1r,.a Craveco Suor Rina F. M . A. N~l 10• an,m•. d~/1"
unmparsa, a cura ddla snrtll3 Rt•nza .. L. ~0.000.
Borsa Poni Francesco rn mcmurit1 t su/Jr.. a cura <l1 v1i1.ri
uffc.r. e Cooperatori di Ft·11~:~ano - L. · 50.000.
Borsa Moscato coniugi, i11 111(Tr., a curu del fi~lio Gion?io
( Palermc,) - L. 50.000.
.,11,Borsa M. Auslllatrlce e Sanllsaleslanl, 111111,11101i11 ,f,I g,11. F11•
1'i1<1, a cur:, di M. B1111:1co,sa veJ. Fu~clli - L, so,000
llorsa S. G. Bosco (51•). a cura di"-· , (Caluso) - L . 90.000,
Bor~a Schuster Alfredo Ildefonso Cardinale, a cura d4'1la
l'rcposituro d1 S G E,•oni.:clista (G." irate) L . 50,000,
Bor.a Rl!SSla GjoVllllJ11, " cura Jel ficlio Alberto - L. 50.000.
llm:,;,1 Pianazza Vlttori11 in Ressla. a cura del figlm Alberto
· L, 50.000.
Horsu Macchi Felicina ( \\le"•ntlria), p,r 011,11,r, grazie ,pi-
rit1111/i e lrm{lorali L. 50.000.
Bors,, Gilli Mo.,.,. GhuepJ)<S r ,\\/mire Brighi,, .\\11g/ion,ro -
L. 50.000.
r,,,,,,, Horsa Riva.ira Francesco, .\\-li.urn,wnu, n nira Ji :'\\>1nn{hcnta R
• Sonno;, prL-C 10.000 • ' \\'CN, 40,000 •
50.000.
llorsn Maria Auxillunt Cbrlsuanorun,, • curu di una p,crnla
annua G., ,T. (hrea) - Sornma prcc. 30.000 - ;:,,;, vcrs.
~0.000 • 1 ot. 50.000.
llorsa Gradani Enrico, i,, ,u{fr,, n cura dei coniu.tt.1 Grndnnt
(Toriho) • L. 70.000.
Bu'"'• Cuore dl Gesù, M. Ausl11.,1r1ce, D . Bosco, S. Sale-
dan.i. stcondu I~ intenzioni e t1 cura di V1n?ln1a Bo~f!io-
Lcrn (Cawnia) • L. 50.000.
Jforsa S. G. Bosco e S. D. Savio, a cura di G. l\\1. · I.. 50.000,
Borsa S. Giovanni Bosco e S. D. Savio. m rico11osu11za pu
fnron rire1•11ri in 43 mm• d'imt)!11<1111r11to. a t·ura Jj ~lurtu
13u11n.ano ( \\,ti) - L. 50.000.
BOLLlITTJNO SALESIA~O
r•ornoNO 1955 ANNO LXXIX."· 11
,\\utorìu:a:r.ione del 'J'nhun.d. e di ·ranno in darn ,6-2·M411 - n. 4-03. Con appro\\1azione ecdesiwnica.
Dm:u. r1..1iip.: S,,c Ovu. P1vrno ZERBINO. \\'la ~1ari1 Ausili:1tricc, 1a. Tonno {709). - Off. Grnfichc SEI

4.5 Page 35

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O)tere varieI
di el eL'llla " ricrt>fltii;u lc•ttum
CAVALLERO GEMMA
Sorrisi di luce ed arte
Pagg. 122, con XIJ tu,olc fuori tc:,uo rìprnducmti o.pere
,l'art,:
•...••
,r,",,.. ."','om, ftdg,n, ,lt l>t·lln '""~,,
m·r,,t, ('1, o,,:,,,,,,,,,,a ,nnm.01ti ,l,ll11 11/d
t(nrit,wl~
GIULIOTTI DOMENICO Le due luci <Santità e poesia)
Lire 1100
,,~n·tt.,,r 11 niJlo
IOU(,no pt1nr ,,u~ttlmt'nlt" rnrt,11l0 t!IIJ, ,mm,{,,ndihilr. ruflt
,fut /ì,:u,r ,ru,,nm rhc p,u ~l1 r,a,,,,,u ,ln_•,i, J'atten::i,111, ,J r1111tu ,. ,1 po,1,1.
r \\ r 111110 "" lihn, i,,tf"rt•.Hmt1r1Hm1J.
I discorsi di Mosè. Deu teronomio
Tr.t<luzionc lcttcnilc ritmka a curn di li. l'itale. Pag~. lO:?
I.ire 700
Il lil,,o r,uro,:/ir r f'tt':St-llld 111 111w po,1101 r,,,du:,,m,, ,,,,,,;,,, , ,,,i,,,hrlt
,/iuorsi prom,,t::,o,ti .f,1 .\\lott 11/ f'O/>'•fo J'I ,rru/.-.
Il libro di Giobbe
....
T raduzion~· ,11 N. P11t1111,1• l ntroduwHll' di / '. /,. /)1 Rm·11.
Pa~g. H.J.
Lire 300
1),1/ p,mto ,/, t i11,1 Inurano 1/ l1bru ,/1 <,•,,~ t' ,nutmrnle u11,, dr, r,,U
hr//1, .f,,,u il p11, /i,:/111 tn1 1 fil;ri up,,-,,,,. /,,, (lrt>$.flllf' t•rrur,,,.,. p,or111,1 ti
p;,; ,,,.rn1m dri fil,,, sm·ri 111 uim1;m,1.o, f,.ild, , r n'll,-i n•n,.
MIL,VlO EUCLIDE
Come ti chiami?
I nomi proprii di persona nella s toria, nella linE?ua e
nell'uso. P,1J!:g. 234 . . . .
•, ••••
i; ,1 hb,o ,1,~ Ju«..,tblw Jrot•arr po,10 tttlla biblwtua d, "ti"' ,..,,,,, i-: 1m'ot,ct<1
di tnlt,ruanti n1rio1i1,1 ,1t·t,ll1 pr, argommfo i ,w,rti J, pent.m,1, la loro
nr1Ri11t't 1/ loro 11gwj1t,1fu, /11 lu,o swr,~a r l11 faro tu ti,,/,•
PEZZ~NI R.- G.COLLI
Poesia. a. due voci
Pa~g. -;o, con il111strazi11ni a due ~·olori lii /.. '/',~eliatt,,. l.t...
gato in li11son 1:on titolo 1• impn::;sioni in oro. Soprucopcrta
illust rnta a due l'fllori
•.•. ... . ... . ..•
{_Ju,110 intrr~$Jdnt, .., IU,l!te'Jtllv, /,hro, drj11utu u,w th, m.:;,/1,,111 ,t,in:vnur,
J1 porua ron1,mpt1r11nr11 mpit11 lo fJor.JÌd li 2\\l i,sillnar1t• di <:iurr/){H' f'olli,
t•l11di,iu Jd Pn"'fo /,1ftTIW!:imu1/r ,li l 1or:iiu lltoi111tr1ri,1 .e ./rf/,J 1111altf
1·rm111 Jatn snlrm,~ lrt111r11 111f,1 ,mliu.
I.tre fioo
SOCIETÀ IDITRICE IITERIAZIONALE
TOBIIO 7!5 • Corso B1g1D1 Margherita, 178 - o. c. p. Z/171

4.6 Page 36

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Perio~ic•o q-t\\indt çiua.l~·<!~e..~.l>!:.~-:e ~~s~i~ni:-~i_-~a.~-(t~ov:'"!~1 -~-o~~'-: -~~; su,~;glÌ'd1i.p.vi~·e··. ··.
DIRÈZIONE:· vrA M~lA· AUSlli:IATBJCE; 32 ~- TOBIHO- TE)UOHf1Z-.iJ'1~ :•à~çh&-1'.inf:lfi:;,zzo· vee-:·
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· chio i Siriµgrazià.noi
_.Sig. 4ge~ti ~osta.li che
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* AL i5 DtL:mEslf:"per) ~h>1:gentì d~1Ia :éi.A: l)'NIONE .
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r~spmgo_iio, _c~n ·1~ 1!,!)::-.
· · .. -. . · . . . • ·• - •• · · • ' . · .-- ~ · • . . . -. ·- . • .tific;i.zioni d'lis_o, i Bol- .
~yuppo . ._1lI lHVIA GRATUITAMENTE -.à _Sp!ldizioili ili ilbbo~~eiito pÒsta.le ~--
2_0
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_-ltltti;,_Ì·non -reca.pit a.ti•.
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DELATTE PAOLO
Una L'BVAIOBLO
attesissima
2• edlzione
DI NOSTRO SIGNOR GESÙ CRISTO
IL FIGLIO DI DIO
I****** * * * * * * * * * * * *
:tJ.
Tradusione di
G.MONTA.LI
I
**I *********
I %" edillone
Qu~.r;ta r<Jumumto al S',u-ro Ttsto nwl \\ittmJirnrr rht riti 11~/la t•ira i11Jfoitl11ale tlu 11ella vita di
rdw::io,w, 11,I go,,erm> della propria <lnimn rnme d,lla JamÌl!lia e dello rollettività, il Va11g~lo
drv'rssert 11orma s1J11:wnt, rlit 111prra I ttmpi 1,ii t di 1111/i i tempi, lua r guida sirum per
III
ltlllt Il' w11tm1..1 al/iv,~tti, unita sor~1mld dt' t!Ùulizi,1, rU pare, di ordine, di rrm1/X,>li;rione perf~ttcJ
I tra ron tr,Hlanli intrrtui, irr 11u,dn rhr la vt'ta sin dtfltlfl di essere t1i.ssuta cla11ft' 1wm111i di buona
Volume in-8 di
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vofrmtti, aspiranti al Rrl(IIO di Dio.
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ratri~i che le Ope.re S_al~si_~iìe~lianno . il. è~nt~.·c ~1:~ent~- P0!3tale·_
,_.. . · con
il-
NUME.BO
.2.-,1.
3-5
5
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nmEZIONE G~N'ERALE
_0~1wio·~11i :~1~-~~-è~e~c·o~ \\·ls~~~~i; ~i~~~a, ~~~r-;ivi~r~-;~~~;~;ie~~ ·
OPEBE ·urnoN BOSCO
TQRINÒ (709) .. ,
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