Bollettino_Salesiano_195312


Bollettino_Salesiano_195312

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Bollettino Salesiano
PERIODICO QUINDIClNALE DELL E OPERE E MISSIONI DI S. GIOVANN[ BOSCO
PER J,E CARE SA l.8S l ANE:,
DI RETTO RI DIOCESAN C E
DECOR[O:S f
DI R E 7.J ON P. GliNF R A I. E TO RIN O 17091 - VIA C O TT OL ENC- O, 32 TE L E " . 22, 117
AN!'>O LXXVII
15 GIUGNO 1953
~llMl'llO 12
Gruppo gen cr'Ale s ulla gradinata de lla Ba..-lJica d i Maria A usiliatrice, attorno a S ua Emine nza il Cm d inale Fossa.ci ,
al Re lto r Maggiore ed ag li EccJD..Ì VcscovJ. ( li fotograf o non è rlu..-.u:ìu, a comprendere le due all estreme).
L'omaggio dei Direttori Diocesani Decurioni e Sacerdoti Cooperatori
a Maria Ausiliatrice
Co nveg no Interdiocesane - 19 maggio 1953 )
D al r9J8 non era più stato possihilc raccogliere
a convegno nella Casa-ma<ln: i Direttori Dioce-
sani e i Decurioni. li Giubileo <l'oro della Inco-
ronazione ùi Maria Ausiliatri<.:e parve buona oc-
casione per riprendere anche questa cara tradi-
zione.
II Prefetto Generale, rev.mo Don .\\Jhino Fe-
drigotti, tli ritorno dalla visita alle Case salesiane
ddl'Africa e ùel \\'icino Oriente, estese l'i1w1to,
con apposita circolare, dall'Archidiocesi di T o-
rino alle diocesi vicmiori. Il Bollettmo del
15 maggio ne diede l'annuncio anche alle dio-
cesi più lontane. E la sC>llccitudine delle p rime
adesioni fece s ubito sperare in un consolante
'lUCCCSSO.
Si scelse un giorno dell'ottavario giubilare,
durante la novena di l\\lnria Ausiliatrice, il 19
maggio.
L'Ero .mo Cardin1Ic \\rci\\'cscovo <li Torino,
con paterna benevolenza, assic urò il suo inter-
vent(). Tre Ecc.mi Vescovi - J\\Ions. Rostagno
di lvr,·a, Mons. Allorio ùi Pa\\ia e J\\lons. An-
grisani di Casale Monferrato - accettarono di
dettare la meditazione e di tratta re due temi d1
grande in teresse: la cri.1lia11iz'<:azùme del 11wmlo
del lavoro e la cura spirituale dei ( 'ooperatori. li
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tema pcdagugu.:o ,·enn1; affidato al nostro Don to-
rallo, docente di pedagogia nel Pnntificm Ateneo
s~1ks1.1110.
Promist·ro pure la loro partecipazione: S. E.
\\lons. l·ranl'l'.SCU Bottino, Ausiliare di Sua Emi-
nenza cd il nostro Ecc.mo ~lons. J\\lichclc Ar-
duino, Yt.-:;co,·o tli Shiu Chow (Cina) chi:, ncll'at-
k.sa di poter ritornare alla sua diocesi, regge ora
la Parrocchia di ~Iaria A usiliatrÌl:c.
\\'cr:so la mctit di magg-.o, ceco l'clt·\\·aziom· al-
l'Epi~t:opato ;\\1ons. :\\laurizio Ra:;pini, zelan-
tissimo Prc\\'osto di Bellinzago Novarese, fatto
Vescovo di Oppi<lo l\\lamcrtina. Affezionato De-
curione e tanto devoto di Don Bosco da intito-
lare al Santo il modernissimo Oratorio di L1.1i ha
\\'Oluto dotare la parrocchia, ci confermi> l'adc-
~ionc. Sicchè il conYcgno ehhe l'onore della pre-
senza dell'Eminentissimo .-\\rci\\'escovo e di sei
\\"esco,·i.
.\\derirono con nobilissime lettere le LL. EE.
Rc,·.mc: :\\fons. Gio\\'anni Battist.1 Pinardi, Di-
rettore d1:i Cooperatori dell'Archidiocesi di To-
rino; l\\lons. Gaudenzio Bmaschi, Vescovo di
Pinerolo; \\fons. Dionisio Rorrn, \\'cscorn di
Fossano; l\\lons. Francesco ~laria Franco e l\\Jons.
Federico Emanuel, salesiano. Gli altri \\escO\\·i
del Piemonte incaricarono i Direttori Dioc4CSani
o i Decurioni ùi portare la loro adt.~ione e la loro
henedizione.
L'Inca.ncato lspcuoriale di \\Iilano, Don ~la-
gìstrelli, invio parecchie circolari ndl'Archidio-
ccsi Lomharda e ci portò una eletta rappresen-
tanza coi due Condirettori Diocesani: l\\Ions.
SchiaYini, Prevosto di Yarese, e i\\lons. Galim-
berti, Prevosto di S. Gio,·anni in Rusto .Arsizio.
Intervennero pen.onalmentc i Direttori Dio-
ci•sani: d, .\\equi, C:m. Galliano; di Alessandria,
ì\\lons. Sassi; di Asti, Can. Gamba; lii hrea,
J\\Ions. Cavallo; di Novara, l\\lons. Beltrami; di
Pinerolo, Can. Ottoncllo; di 8,ùuno, Can. Einaudi;
di Susa, Mon:,;. "'\\Iarrn; il Comlin:ttort' di To-
rino, :\\lons. Gorgcllino...
In complt:sso parteciparono I7] S:ll'erdoti. rap-
prcs~·ntanti delle .\\rchidioresi di 'l'orino, "'\\lilano,
\\·crcelli, Jcllt· ahn: Diocesi picmonh:si, di Como,
FiC$o),·, Pa, ia e Lu~anu.
Quakuno ~iunse la sera dd 18. .-\\Itri comin-
ciarono ad aflluirc all'Oratorio nelle prime ore
dt:l mattino 1wr cckhrarc la S. ì\\ lc~~a nel san-
tuario.
r.ranc> ad accoRhl'fli il Segretario <;enernle con
gli lncark:iti hpcttoriah Don Romc<1 'l'a\\'ano e
Don Oli, ini, Don Br.:,·ini e i Confratelli <lel-
l'Ulncio CrnlrJlc.
La funzione in Basilica.
.\\Ile 9,30 entrarono in Basilica e pn·sero post.o
nei banchi ri~crrnti della navata ccntntll'. In
presbiterio, le LI.. EE. Rev.mc l\\luns. Rostagno,
~lons. Angrisani, :\\lons. .-\\Ilario, ~lon,;. Ardumo
e :\\lons. R,ispmi.
Il Rcttor Ì\\IJgg1ore inizii, la Santa :\\Iessa al-
l'altare della l\\ladonna e In proseguì d1aloga11do
liturg1cmnente con l'imponente accolta. Servienti,
<lut· rnri ex alliev-i: il Teni. non Matta e il
Teo!. Don \\'ergnano, Prcrnsto di Casalgrasso.
;\\l termine <ld Santo ~acrifido, il \\'eocorn ùi
hrca, S. E. :\\[ons. Paolo Rostagno s'apprcs,;,·,
al microfono e Jcttò la medit,izmnc ricordando
la cerimonia della Incoronazione affidata lia
Leone Xlii al piissimo (\\mlinale Richclmy, al-
lora Arci,cscovo di Torino, t·d mfcrvoran<lo i
cuori alla Ji,ozione a \\laria sollo il titolo di
Ausiliatrice del popolo ui~tinno con L>sempi e
parole del Santo fondatore e dc, su01 succesi;ori
Conchiusc coi ricordi lasciati dal i:ompianto
Don Rical<lone: T'ivimt111 snnpre t' tutti 11el
cuore I' tu-Ilo spirito di S (,. lfosm. J·i,iam<> semprt'.
e tutti tU'l n1ore, ,u-1/o ~piri/I, I'' nrlla purt:::::a a11-
gelica di A/aria Allsiliatricr. l'i, iu11w sempre 1
ll1tti tU'I Cu,,re di Gnù, .<11/la HUI Crure. 11dfn
fia11mu1 del s110 amore rhr ri _f(lrà dernammtr fcfiri
in Pi1r(l(/iw ~-
li Convegno.
Dalla Basilica, Direttori. Decurioni e Sacerdoti
Coop.:ratori passarono nel nuorn ampio salone-
teatro pcl Con,egno.
lntcnenncro anche gli studenti del nostro
i-\\teneo Pontificio che, all'apparire tic! Reuor
Maggiore con gli Ecc.mi \\'csco\\'i, intonarono
l'Inno a non Bosco, mentre tutti i Convegnisti
sorgevano ad acclamare.
Alle 1,1,. EE. Re, .me l\\luns. Rostagno, \\lons.
Angrisani, :\\lons. Allorio, Mons. :, rduino e
;\\lons. Raspini si aggiunse l'Ecc.mo ,\\usiliare del
Cardinali.: Arcin:sCO\\"O di Tonno. :\\lons. Fr,m-
ccscn Bottino. Col Rettor \\I .1ggiorc erano: il
rC\\.ffiO Dc,n Albino Fedngott1, Pri.:fetto Gener.ile;
il re\\'.tno Don Puddu, Scgrct:mn del Capitolo
Superiore: gli Ispettori dcli.i S11h.1lpina e del
Bdgio, cd il re\\ .mo Don l'ielm Tirone.
Prest; subito la parola 11 Rettnr \\l.1ggiore, re, .mo
Don Renato Zigg1ott1. che diede 11 benvenuto
agli Ecc.mi \\'escovi cd ,ii {_ om c-:irnisti, li rin11:razii1
dell'omaggio n.:so a ~!aria SS. .\\usiliatricc d:t
cui il mondo c.:risriano atll'nde la p:Ke e la libertà
rctii;o~,,. cd aHiò la lrattaziont· <lei temi all'ordine
del giorno, prosp.:ttando l'urgenza ddla salnz:r.a
della giov1·nti1 tanto insidiata e tanto minacciata.
Cnloros1 applausi gli dissero tutto il rnnsenso
Jell'a~scmhlca. :::ìeguì la rclaz111nc del nostro
prof. Dnn ( ,mo Corallo sui problemi a/tua/i
di-Ila C'l/11m::ùme della gùn·mtti. Egli mise a
fuo.:11 la particolare p1,;icnl11g1a dcli.i gioventù
moderna a cui educatori L' pastori <li anime dé-
\\'Ono d,irc orientamenti cd impulsi cristiani, se
si ,uolc dancro assicurare un m1glmrc an~·nire
alla società.
La gravità evidente <le, problemi accennati
susciti> naturalmente il d<.'Sidcrio di pratiche in
dicaz101u per affrontarli e nsohcrh· si rese in-

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terprete dell'ansia comune lì. E. :l\\Ions. R.1spini,
che, alle risposte <lei relatore e del Segretario
generale, aggiunse la raccomandazione <li curare
la funzione fonnativa delle compagnie religiose,
fatte apposta, coi loro regolamenti, per port:ire i
giovani all'esercizio ddlc virtù cristiane cd al-
l'apostolato. Il Rcttor Maggiore insistette sulla
necessità <li dare un'educazione robusta, tlCnza
smancene, con quella delicatezza <li parola e di
tratto che Don Bosco esigeva rigorosamente per
la tutela della purezza, la fortificazione del ca-
rattere, la nobiltà del cuore.
S. E. Mons. Allorio trattò il secondo tema col
calore della sua 1,tranJe anima apostolica, ricor-
dando quanto fece Don Bosco per la redenzione
del mondo <lei larnro, per l'educazione e la ele-
vazione della gioventìt operaia, e quanto fanno
tuttora i Salesiani. Citò l'esempio <l1 Sesto San
Giovanni <love sta ~orgendo, con le scuole pro-
fessionali, quasi una borgata salesiana. Richiamò
l'attenzione sui contratti di lavoro che il Santo
stipulava cent'anni addietro per i suoi h1richini,
fino al 185 t in carta libera, nel 1852 in carta bol-
lata, precorrendo i tempi e fissando trattamento
tecnico, ecunomico e morale adeguato. Ne ri-
pro<luciamn uno in questo stesso Bolfettitw,
perchc se ne abbia copia fedele (1 ). Fece quindi
appello allo zelo cd allo spirito di sacrificio del
Clero per andare incontro alle masse operaie e
riguaùagn.trle a Cristo, l'unico loro redt•ntore e
di\\'ino bcncfattorc.
:\\ questo punto giunse l'Ern.mo Cardinale Ar-
civescovo di Torino, i\\[aurilio Fossati, accolto
da vibranti acclama7,ioni.
Mons. Allnrio conchiuse la sua rclnione in-
dicamlo il pieno imcccsso del sistema educativo
di Don HoscQ nella gioia del la\\'oro, ch'egli ha
saputo suscitare e s\\'ilupparc in tutte le sue
scuole profc~sionali e proponendola come obiet-
tirn della pedagogia e dcli'ascetica cristiana fra
le masse la\\'Oratrici.
L'assemblca disse a S. E. la viva gratitudine::
con prolungali applausi. Poi segui attentamente la
relazione <li H. E. :Mons. Angrisani sulla cura
spirituale dei Cooperatori. Lo zelante Vescovo di
Casale l\\lonfcrrato, con l'unzione del suo fervore
(I) CoPI.\\ 1w.1 COVl'HATTI DT LAVORO <'IIB
Do:-. Bosc:o SflPl,I ~'" l'El GIOVA~l Ul!Ll.'01uror110,
IN CAIUA SliMPI.U'R l'l'-0 AL I 85 I, IN l'ARTA llOL-
1..ATA N~L tli52.
ftt tiirlù. della pre.•t'lllt' pri1'flta srrifl11r<1 d11 />nlrrsi
rnsimwre <1 sem{>b,e nd11t•.<t<1 di u,u, del/, {>m/1, fatta
11..tla Casa ddf'Oruto,ir, ti, Sa11 FranreufJ il, Sulr• Ira
il rtl(. Cr1rln . 1111111,a rd il f!1m·11ne Gi11,rpp, /lr,r,/1111r
nllit'f'fl ,ii ,/,rto ()r,/ltJrtn, msulitn dal stiri t,111 .i1111nrin
ng. R,inu 1·;11,,,ir,, ,, è n,11n•mI1n quanto St'!/11<':
1 J 1/ su,!. Carlo J/11111,i,, rfrn·e cm11t' 11pprr11d1::::o
nrll'mle s11a Ji f•t'truio il i:itn·r111e Gi11srppr /Jur,J.,,,,.
m1tin, di Bit'llrl, prm11e//,· e ,i 11hhfigu di imr,:11urJ1fi ,,,
111edesim11 11eff<1 s(>fl.:111 ,li trr mmi, , 11110ft mTm11111 il
loro ten11111t· ro11 tutti) il 11111/t• ottocenlo c,nq111111tm11111/lm,
,I primn J1à111hre, 1• 1lflr1tli tl11ra11te il corso di·/ ,·110 np-
11,,,. prr11diz::(IJ!qw /,• 11rn•s.wm· istm::w11i e ft, 1111J!ltrJri rl'f:nlt
ri.Jtlll1rd,mti I' su11 t•d imu·me 11/i oppnrt1111i <1t'1•isi
r.-/,1ti.t·i u/1<1 mfl b11n11fl am,l,,tta, mn (l)rregJtrr/o, 11d
rma di qrU1/ch1" 111111um11rtl/o, con {>aroh r mm altrimelf/1;
t ,i ,,bh/il(a pure ,li r,«11par/1> ro11tmu,1111t11/r i11 lat!uri
rr/,1li.t·i all'arlt' m11 ,. """ nu,md ad "''"• ,,,,. m·rr rum
,.1,,. """ ecce,l<11111 alle s,1r- /111 ::e.
2) Ln <le.mi mm/rn ,;,,,.,,; lasciare (><'r i11trr11 lìhtri
/111/i i J!Ìorm J1•Iftt•1 d,·11'mmo ull'apprr11di::::11 11rr1nrrl11'
t1ossa m ,..,.ii 11/11·111/1•ri ,il/~ wae f1111::11mi, <1ll11 1r11ufr,
d,m,~11ir,,le t>d 01:li "Itri nmi dm•ai come al/11•n1 di ,'1·1111
Omturm. Q11altJr,1 /'11fJpre111h::.:11 p,-, ·,-1111.,11 di 11111l1111i11
(1> di <lllro nt1J/1t·11 ft'}:tllim,,) si mse11/msr dal .<lltl ,/11r•er<',
il mmtrn m·rtì dirilln u h1wrr1Jica:ri,ml!' pu /lii/o 1111rllo
spa-:i,, di trmft,) d,,. uudrr,ì li q11i11diri 1:i.,mi 11el rorso
1lrll'an110. Tale 111dn1m11l r-rn,i f,111<1 d,1//'<1['/>Ulldi::::o
om <1/trellm1ti gm111i Ji larroro q11amlo ,.,,,; fi11ito /'ap-
prendir:::a,egin.
,ì) La s/t'H11 mnrtm si ol,J,/ii:a di con1.,f><111d~,r giur-
11nlme11/e ,,ll'"pprnrd1::::1J ne,:li a,mi mddrlli, ri11,1 il
primo lire 111111, il wm11,/11 lir<' ww e ri11111uwt,1, il rrr::r1
lire due, in àasc111111 ..-r11ima11a; .recando /11 rr111.mN111l1111·
![li si concet/01111 rwu/11•tl1111 111111n , ~ giomi ,li ''llhttl~II I • ·1.
4) Lo ,,,,,.,, HJ!. p11,lm11c .ri obbltì:ll 111/im· ,I, rimr1111
,t, ,1,,. " mt,11 di Sl'J!llilTte sd1fr11,111u11t.: /u r,111Jo11" del rttfl ll/>f>rt·11-
,l,:::m s,,pra 1m fr,g/:,,
111/e "l{!fetto gl, t·,·,rti pn--
se111n10.
5) Il ,:iot·ll11e Gi111tf>f>t Bordmw promrlte r si ob-
bliga Ji pre,111rt· d1mmle tutto il /t'111p11 drll'11ppre11di::-
::<1gl(io 1/ s11n ,,.n,1;:111 al mastm suo p,11/rottr rrm prnm,•::za,
assiduità ,,,J 11/11111::irmr; di essere docile, rispettoso ed
ubheJ1el1/e al 111edrs111w e romf>QF/lll'II t·t•rs" Ji essr1 CO/lii'
il dm·rre dt b11011 ufl/)rt!llrli::::o rid11,.,k, r fl••r rr111/l!{<l e
gari111::i11 di r(llt</a 11111 obh!iga:-u,m prestn ili nm ,imrtà
il qm prese11te rd 11ue11ante s,g. R1twr 1 11/orio on'}ia,
il q1wll! .ti oh/,1,I!" 111 ristoro di fl,J!lli d1111110 r..-r10 il pa-
drrm.-, mmtrn, y1u1/,,rt1 ques/" d111111'1 t11'1.'t1tg11 f>tr ml/M
tlel/'11pprr11di::::o.
'•) Sr ,mn11iisl" il '"'" rl,e 1'11ppro1,lt:: :n mra"esse
;,, q11ald1e m/p,1 p,-r nu fosse 11umd11111 l'Ìu ,/11//'0rotorro
(us.wmlo 1111111 s,u, rapportn r11l ni,,·1wre ,lr//'()ratol'lo)
resurà ollom 1mrhr tlf:111 ittff11e11::ll ,, ,,./11:wne /m Il Di-
rel/1Jre rii d,·110 ()m1ori11 t!d il mtJSITIJ padr,,11~, 1110 se 111
m!/)11 del/'11ppn·11di~::11 11011 riJ1ette.,sr f111rtfrol,m11r11/e ,'J
mastro, dotnl esso rio11011osta11te dare t·su11zumt al pre-
ser,u co11/rt1/lo fallo crJll'appre11di:::::11 e 1/Urt/lJ compiere
,,tf <>,,:11i m,, ,l,,,.,.r,. t·usu ,/,.I mastra sùm 11/ trr111111r t'Otl-
reml/11 sollo /11 u,la .Ji,lrjussiane sopra pustaltl.
7) Il Dirdtore ,ltdl'Ornlorio pr11111elft' ,li prnurre
la sua aufrtnl:ll prl b11011 esito tic/la rnrtrlttlla ,/rl/'ap-
pn·mli::;;;u t' di 11ut1g/ir1t' ,.,.,, pre1111trt1 tfltllhi111i l11,:11an::a
chr 111 rÌ1f>t'I/Ìt•IJ /)11tlrmw flrrt1de1.1t• ,Jj far<' ,1 m~i1111e del-
l'appre11di~t<J prt.110 di /111 nm,·nar11. /,r,rrl,i' r,111/n il
mastro pmlrn11r che l'llJ>{>reml,;:;:m af/i,·1·11 m.,Ù/1/r, mmc
p,,,,,, ,1,., mp,·a, p,.,. qutt11tr1 11 r1t11·,-11t1r, dt essi spetto ,,,I 11pp11rt1ene,
promel/ri1111 tl1 t1/lr11rlrrr 11,I oest'lntrr ,111111
,la11111
Tonno, t1rlf-n11/ire 1!151.
Finn.11i: C\\111.0 Anu,o - (;n:,1-:rl'H fk>R•
ll<)!\\H - D. Giov. Bu1bt \\ \\'01.,, 'l'to-
G10,·A_,,,. lfl!!o - Rrr:-:ER \\'1no1u,,, ,a11::1r,1111Tlo -
O. Bosco
l)i,n,,,,I! ,J,.//'Ora-
tJJno.
(Mrm. Ui"fl'•• ml. IV, p. 295).
[*J S1 noti che la pai.:a di due lire seuimanuli, a quei
tempi, cnt lu fllllfil pit'1 ulta per l!h upprcndtni
L'On. Hapdli lu riportò integralmente rwllc Lettere
ai Lan>r~tl)ri di s.:cnlLlìo-fehhra10 ">5.1, ,, ,·onfmnto
col prol,lelto di lei:ue ,ulJ'apprcml1'>tatn d1c ,i,rnì pro-
posto quamo prirn.1.
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Parla S. E. Mons. Allorio, Vescovo di Pavia
e con cuore ùi e:\\ allic_rn <lcll'Oratorio, ricordò
il Convegno <li Roma in cui ebbe agio ùi tractare
esaurientemente l'importante argomento; poi sin-
tetizzando, per limitarsi al bn·,·e tempo disponi-
bile, l'ideale ascetico cd apostolico di Don Bosco
sui capisaldi del Regolamento, ne rilevi> la ùi-
scrczionc e la perfezione, in,·itan<lo i Direttori
Diocesani e i Decurioni a prestare volentieri le
lom wrc alla Pia Unione. Raccomanùi> le confe-
renze prcscrine, li esortò a<l invitare i salt!siani,
in occasioni <li mrnistero, a <lire una huona parola
ai Cooperatori, ed a fissare qualche pratica parti-
colan~ per la giornata della spiritualità salesiana,
il 24 di ogni m<..>sc.
Fcrviùi applausi gli assicurarono la compren-
sione e le unanimi disposizioni per l'incrcmi::nto
della Pia llnionc. Gli applausi si rinnovarono ap-
pena Sua Eminenza si levì1 per conchiudere. 11
Cardinale espresse la sua compiacenza per l'omag-
gio fatto alla :\\la<lonna con· un comcgno così
Uno scorcio della plalea con p.irlc dei Decurioni e I Confratellì del l'on1lflcio A1eneo Salesiano.

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imponente; e, col , i,o des1-
tkrio di dare al ministero
pastorale il pii, \\'alido im-
pulso e la maggmrc clficacia,
1..-sortò i sacerdoti a intensi-
ficare la 6:lntific.ii;tone perso-
nale, chiave di ogni successo,
perchè la grazia di Dio e:
l'assistenza materna di :\\laria
Ausiliatrice i: scmpn., adeguata
ai bisogni <ldlt: anime:. I sa-
cerdoti lo ringraziarono con
una calorosa o,azi~>nt: prot<··
stando all'evidenza il loro im-
pcj?TIO.
Uscitt dal teatro, i Conn·-
gnisti ritornarono in Basilica
al canto dc·l '111/?nijical. Il
Rtttor Maggiore k.si;l' ad alta
\\'OCc la consacr,11.ionc a \\Iaria
Ausiliatrice, e Sua Emmenza
coronò l'oma)!gro mariano con la bcncd1zinm: Ji
'\\1aria Ausihatrin· l,1 n:cita del R,·.J?Ùlll ('odi.
L'ultima prcghit:ra ai piedi Ji Gcsi1 Sacram1:ntat11
fu pel Santo Padre Pio XI I col canto dcl-
l'Oremus pro p,;11,ifin.
Souo i ,·cl·chi fronzuti ippocai:;tani dd l·nrtik
centrale, i gm,·am interni, artigiani ,. :;illdt•nti,
tributarono ,1 S11.1 Eminenza, a, Vl•scovi t·d ai
Convegnisti un':iffcttuosa dimostrnzionc con rnar-
cie briose dcli.i hand.t ccl il de\\'Oto indirino di
un alunno.
A mensa, Don F:t\\lni Jied..- lettura delle ade-
sioni scritte di S. E :\\Ions. Pinardi, Direttore dei
Cooperatori ddl'Arch1diocesi di Torino, e ,kgli
Ecc.mi \\Jons. Binaschi, Ycscorn di Pmerolo;
Mons. Borra, \\'t:SCO\\O di Fossano: e \\lons.
Franco. J Direttori Diocesani prcscnll portarono
a \\"Ot·c l'adcs111nl· e la heni::diziom dei rispetti,,
Ordinari. Elc\\'i1 4umd1 il pl·nsino al Santo Padre,
proponl'ndn l'in,io del scgucmc telegramma:
"iua Sa11fita 1•;,, X I I ('itt,ì l'at,r,mr,. DìrPttorì,
nemrirmi. Sa(l'rdnt, [ rmprratrm Sai, Jl{llll ::,a11
G1oi'fll111i Bosco, . lrd1idioas1 '/'1,r11111, l/i!aT10,
r·ercelli, Dwasi _lcqui, .~/ha, •llcmmdria, Asti,
Bid/11, Casali· \\/011ferralo, Como, Ffrsolt', Fosm110,
frrea, \\111111/rwl, Vm:ara, Pm·ia, l'inpr11/n, Sa-
/u:;;::o, S11s11, /,11_s:ano. 1ul1111ali r,m1·1-g,w Basilica
.liana l11Jihatrire, aureo Giubileu i11Ctm111az-io1u-.
presidenti Emirut1tis,imt> Carclirwl Fossati, Eccel-
lentissimi l'orot·i Rostag110, A11grism1i, A/forin,
Bottino, Arduùm, Raspini, i111111h:,111u ftrt•ide prt·-
li saluto della banda e degli alunni arllll3nl e otudenti.

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ghiere prr:::iosa cm1s,rt•11:::ùmt Sa11titti I·ostr11, pro-
testm10 mdefettibili' jilia/r droozio11e, -.:e/n pastorale,
implnrmuln apostulim be11edi:::ione. Z1cc;1c>1,.r, Ret-
tor :\\ln~gion.:.
P.\\rhmmo ancora: il Direttore Diocesano di
Nurnro, J\\.lons. Bcltnuni; di Alessandria, l\\lons.
Sassi; il Condirettore di \\lilano ".\\loru;. Schiavini;
cd il Prernsto J.i Rcvigliascu d'Asti, Don Siccardi.
Il Rcttor i\\laggiorc cspn.-sse infine la su,1 ricono-
sccm~a all'Eminentissimo ,\\rcl\\·escovo, ,1glt Ecc.mi
\\'cscon, a tutti i Direttori Diocesani, Decurioni
e Sacerdoti Cooperatori ,mimando tutti a filiale
fiduci.l nel materno intcr\\'Cnto di ·Maria Ausilia-
trice pcl trionfo d1 Gcsi1 nelle prossime elezioni
e nelle ~mndi prove della Chiesa. A cia:;cun
Conw~nista foce omaggio di una hre\\'e popolare
tratt.11.ionc della <lirnzione all'Ausiliatrice, com-
pilata dal nostro Dnn Berterto, d'una bella foto-
grafo dell'immagine taumaturga, di manifesti e
volantini di propaganda del culto a \\furia sotto
il titolo tanto attuale.
Il 2+, festa d1 \\Iaria Ausiliatrice, giunse la
risposta del Santo Padre col seguente telegramma
di 8. E. Mons. "\\llontini al Rcttor Maggiore:
PR1,:-;1;.'ITE [N ISPIIUTO SOLEN''E CONCRFSSO SA-
JESI \\~O lKDF'fTO TORINO BASTT,ICA ~IARL\\ AUSl-
1,l.\\1"RICE .\\t·cuSTo l'O!'o'TEFICE DA LF.1 l\\tl'LOR.o\\
SUPPI.le~: E FtOl'CIOSO DIH:SA E 1"RIO:-IFO CRISTCANO
FA'11CLIA P. ME.'ITR~· IN l.FI Rll'O:-JE CON f'!-.'R.\\-fA
FEDE COMUNI SPERANZE 1,'VOC.A DI CUORE PllO-
J\\lOTOHI E P.-\\R1'ECll'AN1'1 I:\\1l'LOllA1'A l'ATERNA
fll,:.'IEIHZIOè\\'E.
J\\Io:,s-r1:-11, Prnstgretario.
11 Convegno lascii, in tutti il dL-sideno di ri-
Lm, .1n1i SO\\'cnte nd nome di Don Hoscu presso
;\\laria i\\usiliatricc a ntcmprarsi nello spirito del
Hallto che aggiorna l'apostolato alle esigenze <lei
tempi.
cfl.'ese,,,pio. di <Volo,,e
Apprendiamo con piacere che gli Ispettori
Sak-s1ani preparano C'oll\\·egni diocesani anche
nelle rispettive Ispcunnc m Italia cd all'Estero.
C1 , caro concludere ljU\\.-Sta croru1t-a seJ(nahmdo
un bellissimo esempio di fcrYorc fonn,1tivo che
ci ,·1c11e dai nostri Coopcratori di Tolone.
// Bollcttino fr,111r1•u del mese di aprile d<l 11r>-
ti::ù1 cli uu'uttima 111i::111ti1.'<l per la cura sp,r/t11ale
d, i c·""peratori e del/,• ( 'ooperatrici, lanciata dal
prrsidmfr della localr L 111,111e E.,; allien, il si[f.
G11iugu1-rre, che, come ( 'nopt'Yatore, llf'M'<l p11rle-
c,paro al C'om.'eg,w rr111w110 dello sct>rso set/fmbre
ed era tornatn entuslosta ed amrioso di attuare un
efficact prugram111c1 di f1mna::.io11e. Si trc,ttll di
un'intera giornata <li ritiro, a carattere salesiano,
periud,camnlt, proffrrtll ai soci dr/la Pia llnirme
c/Je t·i acrnrrono con gra11 Jn-vore. La prima si
terme 11d 11/t'Se di ottuhre, la seconda i11 gnmaio,
11ell'llcro,[flimte caw tiri/e ~ Bonncs Dame:,; ùc
Saint-:\\laur •>.
l 'u1111 e l'altra co111i11ciaro110 co11 la S. ,l/e.•ra
celrbruta dal Direttore e .llaestro del 11nstrn 110,·i-
::;iafll di La Sm:arre, rrt•.mu Don P/Jilippou, e
srr.·1t11 dallo sti>sst1 Pri-sidmtr. 1·ari ca11/t·.m1ri 1"ra110
a disposi:::1011e dei Co11p1·rt1tor, e de/lt C,wprratrlCI,
rhe 11111111-rrisi si arcostarmw alla S. ( '01111111irme.
D11pu Hr.1.w, 1111 po' di re.ipim per la ro/a:ione.
Q11i11di, ll!lr. 10 111111 primu c,mfere11::a si;::111ftJ da
familiari dìsC11ssiu111'. .11 nw:::::<1gìrmm, prtm"::o i11
co1111111e: a capo d'ogni tm,o/a 1111 Salt-si111w, c/Je,
al ll'r111i11e della lettura, m1viava la cm1vrrs11:::io11e
a fl'IIIÌ di 11ttua/i1<ì.
S, sa che noi salesiani 111111 impomm1111 il si/1'11-::io
assoluto 111•ppure tll'gli nerci-:::i spirituali. La ricrea-
-::in11e, animata dalla p,·es,•n"::ll di salesim11 vPnerandi
per tm:::icmità ed espaien-;;a, disp,1se m11g11ijìmme1ite,
a11-::ichè distra"', 111/lJ sermullJ c(llifen 11:::11, seguita
da scambi di 'l1eclatt', mgge direttive e fume riso/u-
:::w/1/, suggellate dnlla /Jenedi.:::iotll' Eurar1strca.
Diresse le giomafc /11 stesso Jlaestm ,f<,i .Vovù;i
chr de//,) le 111edilm:i1111i. I.e co11fi>r1•11::e 'l.'e11nem
<(/fidate u due .wli-sùm, di /m111'ordi11c: i rro.mi
Dm, Ippolito Faure, gitì Ispettore clrlle Case di
Francia, t Don Ag<1.<titir1 .luffray, g,,ì Dm·tture
dr/ llol kttino frtmci-sr, bril/a11te ur/11,,,r ed ora-
t1m. Hssi tra/ltJrmu1, nella prona gùmmta, ,/ella
struttura ddla Società Salesiana e dr/lo spirito
e dci tloreri del Cooperatore SalPsiu11ri.
\\'ella suo,ula gùmwta, il/astrcm11111 la spiritualità
<lei Figli d1 San c;ioninni Bosco r le 15 Cause
Sale:;ianc di Bea1iliCJzionc e Canonizz,1zmne in
corso presso le 'l.'ar,e Curie e la Co11glt'ga:Ìtme dei
Rili.
Il l'resitle11/e dinlt ampi11 rela-:::i,111,· dt•l Ct1111•eg11u
te11uto a Roma ,idio U1JTS1J mi>se di settembre. E
le ,wti-::ie roma11e delle i1ulimenticabili .1:iuma1e,
p11rtatl' da 1111 trstimmrio ,·ivenft•, s11uitarmw dol-
cismne r111,,zi1111i.
/,1• cunfere11::e, poi, ro11d11tte rul brio e la genia-
li/a d, oratori spuwli:::-::ati nell'asreflm salesiana,
<lCIIÌrO/ltJ il desidtrin di altre giormlfe 11rimtatric1
ddlfl la:::a ,w,rtra F111mr:lm a/111 spirito di pirt,i e d,
ap11Sf()/11111 trasfuso da /),111 B,,sm 11r/la Pit1 li11io11e.
.1lw:11rim1w cordiu/1111'11/t' la più larga imifa-;;io,w
,mch,· altrove, mmlre ,., rallegriamo cm ,,,,stri cari
Crmfratdli di Francia rlre ci "ffromJ /'eumpio d,
ta11111 f1•N1ore.
Au1oriua7.1unc tlcl Tnbuna.lc d1 Torino lll dai. 111-Z•lfJ+<J - n. 403.
Con Approvnwno l~c•LllSllc.&.
Oll. Grat. S.H.I - Uìne11urc: 1>011, D l'll!TRO :l.1:111111\\U. Cundircu. respon,.: D. Gu100 F11v1s1. vu Cvt•ulcn~•• 1z - Torìn,,!70,, i.
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