Bollettino_Salesiano_194311


Bollettino_Salesiano_194311

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la ~qui-, alle ctbpg1l t.lonl m.lnbtcrl11II per la llmlta,l"nc llcllft Cllr'tA t•c,U:.eh,nc Il 1llana IO~(lhalscc k altre cdlxl<>fll e.,l«e.
~l'f.''>I ZIO~I! CU.HUl ili li 1
Bollettino

1.2 Page 2

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f'EIUOOICO MEN-
SILE I'ER I COO-
l'ERATORI DELLE
llPEREEM!S$10Nl
DI S. CIO. BOSCO
BOttET~flNO
SJ.\\tESIJ.\\NO
AnnoLX\\ll-11.11
NOVEl\\tBRE
DICEMBRE <943
li, 01,equ.io olle di:{lo.<izioni 111i11istuiali per la li111itu:r:io111: dr/la torta, ftdi::io11e itolia11a soitituiue le o/tre edizioni esttrr.
SOMMARIO: B\\lon Natale e b\\lOD Anno. - E duchiamo la giovcnt.:.. - Sotto la cupola del l'Ausiliatrice. - In Camijflln.•
Tesoro spldtw,Je La morte del nostro Em. Card. l'rotettore. - Dalle nostrll MJssionl. - Necrologio. - Crociatu Miss.
Buon Natale e buon Anno.
Arrh•erà p1ll'lroppo mollo in ritardo il nostro
nitgurio ai cari Coop,•ratori ed alle bmemerite
C'oopemtrici, pere/il• dal mese di luglio siamo ri-
masti senza carta e 110n ci è staio possibile ri-
prendere la pubblicm::iime del Bollettino che
,:erso fa fine di dicembre..'Ila non è cerio 111e110
fervido e cordialr, animato mi::i dai sentimenti
della più rit'a gratitudine per la rarità che e.Hi
c; co11ti1111a1uJ anche con evidenti sacrifici, e dalla
p'il trepida p111'11>cip,1~iu11e t1!fe loro onsil1à ed
ai loro dolori.
Co11.dii·idia1110 injafli anche uoi - con un
v •ro c111111r!(I di rrJ<dm: - l'angoscia e lo strm::io
delle co11seg11c11::P di que.vta guerra che 11011 ri-
sparmia 11è inermi, 11è ùmorcnli. I nostri _prin-
cipali lstihtli, colpili dalle incursioni, le opere
nostre, :.troncate o paraliz:::ate, doc11me11la110 il
/tirgo tributo pagato dalla SocietlÌ Safpsiaua l'
dall'Istituto delle Figlie di 1lltll"in Ausiliatrice
alfa tremenda prova. Sicchè, 111e11fre moltipli-
rl1frm1r, le pn-ghiere e cerchiamo di stmlijicare
le s()_fj('ren:::e per la ris11rrc:tio11e dl'l!a Pt1trin
diletta, affrettiamo anche coi voti più ardenti
!'1,ra di Dio per tutti i nostri can·. La liturgia
ddl',lroento e del santo ,\\,/(1/a/1' ci ha fatto più
che mai sentire l'urgem::a dell'inter,:entt> del Dii•i11
S-1h•atore, in questi 111vme11li decisi.vi, pere/tè solo
il mo spirito di rnle,i:::ionc potrà garantire una
~·ern, gi11st11 e d11rnt11ra pacifirn:::ione. L'espf-
1i •11w dei secoli t:i Ìlw.gna i11fatli che tau/o
fra gli indii:idui, come 11ell.1• fam~r:lù', nelle so-
città e fra i popoli, è bm r·ww, 111e11dt1c1• ed
~Oì111i-r(1 ogni pMe clre 11011 poggi sulla onestà
dei r11ntrt11111li. B ù1 onestà .ri J,·11du s11 ~•irtlÌ ben
sode r definite che costit11isco110 i cardini della
ch·i!tii; fa q11(1!e 11011 è data solt<mto da! pro-
gl'es.ro d, Ila ru!l11ra e della lt'cm'ca, nè dalfa pm-
J.P Titcì d<•ll'i11d11stria r dt•I co111mc•rrio; 111a sopra
l•ilfo dalla educa:::irme ed ele'i·a:;iv11e 111orale de!le
p)polar.io11i. Ora, /;i i•era eli"i:a;;io11e morale ma-
l ,ra sv/ta11t11 attrm:ersç alla gra::ia della Tl!dl'll-
::io11r rri1·tit11w r/11 j>uÌ> portare la 1111/11ra w11ann
fino ,il/11 11wssi111a s1111 pnfe:::ione. Ringra:::iamo
pertanto il Signori' di arerei 1·iscnttali. con la
sua I11can1t1-::itme, Passio11è Hortt• I' Ris11rre:::io111',
dalla srhim:itù del regno delle tenebre e nobili-
tati alla tlignil<i di figli adoltid di Dio.
E, per pm1e nostra, studìamuri di corrispon-
dere a!l'<l:::ionc de/111 gra.:::ia c-!te tende a farci 1:i-
v;erc• rettamente.
L'apostolo S. Paolo, 11ella sua lettera tt S. Tito,
Tta tracciato in poche scultorie parole la sintt·si
dP/ cristitmesimo:
<• La Grazia cli Dio nostro Salvatore - lta
scritto - si è rivelata a tutti gli uomini, inse-
gnandoci a rinnegare l'empietà e le brame mor-
d:tne, ed a vivere con temperanza, seconc·o
giustizia e con spirito di pietà in questo secolo,
in attesa della beata speranza e dell'avvento
della gloria del gran Dio· e Salvator nostro
Gesù Cristo, il quale ha sacrificato se stes$o
per noi, affine di redimerci da ogni iniquità e
di purificarsi un popolo eletto e zelante delle
opere buone* (l. II, rr-r4).
Ecco il pra,grm11mn della t·ita cristiana, ecco
il sPgreto di ogni pacifict1 co1wi~•e11-::a, ecco il lie-
i·ito della vera àz•iltà. Tre 7,·irtù bastano ad as-
sicurare l'armonia dei diritti: e dà dcn:cri di /111/i,
sen::t1 far torto ad alc11110: lii temperanza, ltJ
giusuzia e lu pietà. La temperanza perfe-::io11a
l'i11dfr•iduo 111odrrn11do l'appetito dt'i piareri sc11-
sibili di fro111e olle nttratti-ce umfrarie alla ra-
gione. La giusti-::ia regola i' SIIQi rappurti col pros-
simo ed11ca11dolo a dare a ciascuno il suo. La
pietcì infeN.·ora spccialmenlc i suc,i rapporti con
Oio, ordinando tufla la sua co11doll// ai più 110-
bifi e generosi $tJ11ti111e11ti.
Se la pmticr1 di queste virtù qua!chr "<'olla ci
rnst,1, pm,fÌ111110 al lom i11esti,11ahi!e -ralori:, alla
loro fu11;:;io11e di i11cii•ifi111e11to I di l'fl"l.'<l~ioue; al
premio che 1111 gi1Jmo le coro11erlÌ. Redn11i d11l-
l'i11iq11ifà, conserviamo ih1ostro posto quaggiù fra
il popolo eletto che Gesù ha purUìctLto e fatto
suo impegnandolo 11e1/a più sublime missùme dt
bo11tà e d,: carità cri~tù11111; e la beata sper,m~a
in wi ora i·i-viamo dh.1errà di certo etFr,1a realtà.
169

1.3 Page 3

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Educhiamo la gioventù
TEORIA E PRATICA
In un'ora come poche altre <lccisiva delle sorti
dd popoli speciolmcnte in qu(;Sta nostro Europa,
genitori ed educutori devono sentire più al vivo la
gnmdcaa della !uro missione e il dovere di cunin:
con intdlctro d 'nmore la cristiana cducuz1one della
,zinnmtù di OJlRI che farà In soc:etit del domani.
Crediamo quindi utile richiamare qualcuno dei pre-
ziosi in5cgnamenti del nostro santo fondatore e pa-
dre Don Bosco. Fu serino erroneamente ch'egli ha
lasciato poco o nulla oltre i pensieri programma-
tici sul sistema preventivo, per orientare teorica-
mente gli educatori. l\\Ia clù scorra i diciannove
volumi delle .Uemorie Bio11rafiche vi trova tal copio
<U nurme, di suggcrirncmi, di indicazioni e di
t>scmpi, da farne assai più che un manuale di in-
terpretazione e di npphcazionc Jel metodo .:Juca-
tivo ru, lui preferito.
Uru delle esp1cssioni più incisi-"e del suo pe11-
sicro l'abbiamo nella biografia del giovinetto Luigi
Colle, morto rr Tolone il 3 aprile 188 r. La ripor-
uomo feddmtnte dal capo l1 d.,Ua prima edizione
apparsa l'anno seguente 18Sz.
TEORIA
Errori fatali.
Il pri'lilegio più grande di tutti i fanciulli,
di citi gli adulti //(J// disdeg11a110 d'occuparsi,
ubbassa11dosi al fom li-i:e/lo per addestrar/i all'e-
sercizio delle funzioni ddltl vita spiritJJale, è
lo sviluppo precoce dell'intelligenza. 11fo, troppo
spesso, nia11cm10 di prudenza cotesti educatori,
percliè mm co11osro110 la natura w1uma e la re-
ciproca dipenden::::a delle nostre facoltà, o troppo
facilmente la perdono di rista. Rivolgono ogni
sfor:::o a S'l:ilupp,m: la f11co/(à di conoscere e
quella di smtire, che, per tristt> errore, 111<1 dolo-
rou11ne11te troppo r:vmwu-', co11fondo110 ,-0,1 la fa-
coltà di amare. E, viceversa, trascurm,o co111-
pletame11le la facoltà sovrana, la volontà, unica
sorgeute del 'l.'Cl'O " puro amore, di mi la sn1si-
bilità 110n è clze una fa/sa immagine.
Se si occupano, talora, di cntesla pm·em vo-
lw:à, 11011 è tanto per regilaF!a e fortificarla
col ripetuto esercizio di piccoli atli di virtù
chiesti all'affezione dèl fanciulfo ed otle11t1li fa-
cibnente dalle buone disposi::.ioni del cuore, ma
col pretesto d,: dO'IJer domare una natura ri-
bèlle, si osti11a110 a piegare la volontà crm me::zi
violenti, e, così, invece di raddri:::::arla, I.a di-
struggono.
Per cotesto errore fatale, lurba,w l'armonia
dte deve presiedere al/o sviluppo parallelo delle
- 170
facoÌtà dl'll'm1i111a e guastano i troppi delicati
co11gegni, uffidati cd/e loro 11u111i inesperte.
L'intelligenza e la sensibilità, sovreccitate da
,ma coltur1,1 intensa, attraggono tutte le for::e
de/l'a11i111r1, m: assorbono tutta la ,;ita, ed acqui-
stano ben presto una 1•ivacità estrema, 11nita
alla più squisita delicate::::::a. li f ancinllo con-
cepisce pro11ta111e111t'; l'im111<1,1filtazium: suu ì: ur-
dl'11te e mo!J1/t'; fu 111e11wria fedelt>, rintraccia,
senr:a sfvr::fo e con scrupolosa esatln::za i più
j,iccoii dettagli; la sensibilità incanta quanti la
O'iJ'iJici11a11u.
,lfa tutte cotl-ste brillanti qualità uasco11drmo,
a stento, l'i11suffir1ew::a più vergognosa, la de-
bolez::a più fcltale. Il fanciullo - se più tardi,
purtroppo, il gifYi.•ane - trm;cinatr) dalla pro1'-
te;;za delle ct)llcezioni, 11011 sa pmsare agire
co11 criterio; mcmca affatto di buon senso, di
tatto, di misura, im,omma di «spiritò pratico~-
111 luì 11011 cercale 11è ordine, 11è metodo. Imbro-
glia tulio, confonde Lutto, ta11to nei discorsi
quanto nelle azioni; e 'fJi sconcerta con mos:e
{Jrusclte ed impetuose e cotL slrnne. incoerenze.
1eri vi afferma',!<L con e11f11sios1110 1111a pretesa
'l'erittì; dt)111a11i, cmi t'gllale incrollubile com•i11-
:::.io11e, vi .mtlerrà precisamente il contrario. La
ragìo11(', offuscala dall,a debole;;!;Ja della t•olollfà.
11011 gli permetti' pensare seria111eule da sè, e
ricerue lutti i g-irtdizi degli altri, e li fa suoi,
11nicm11e11te per il motivo che sed11co110 la sua
im111agi11azio11e o ne lusi11ga110 la semibilità, e
con la stessa leggerezza li abbandona, perc/1Ì!
11011 gli pincrio110 più, o perc!,è altre teorie più
setl11ce11ti lia11110 affascinalo la sua vulubile i11-
tellige11:::a.
Troppo agitato per !t:rt.t;ere chiaramente i11
fondo all'a11ima, non ne conosce che la superfi-
cie, cioè le commozioni passeggere, e, pronto a
coglieme i minimi moti, cred(' di aver decislJ
con f erme::fza lutto ciù d1e gli sembra di '/J'olr:re,
e, incapace d'imporsi a se stesso, si affretta a
metterl.o in pratica.
Triste e ridicolo ::rimbdlo dello .~pirito 11111li-
g110, che 11011 cessa d'i11ga111wrlo desta11dogli 11d-
l'i11terno delle impressioni, che rgli, povero cieco,
cnde propositi ben saldi e lu11ga111e11te meditati/
più 111! meno, come il suo pensiero ha la ra-
pidità del lampo, così egli si piega ad ogni 1110-
~.'imento, talora di 111al animo, perchè iri fondo
al cuore ha ancor un resto di rettitudine, ma in
flue si piega.

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FtlT dit·f1 ,<1111/'11tr, gli sembrerebbe 11umran:::a
di smcerità; t•twl essere al d1 f11JJn, qual è al di
dentro; ,((li parrebbe tm'ipocrisia frenare le pro-
prie passioni.
E rome eredt di t·olere dò che i11 naltà 11011
mole, cosi crtdl' di 11M f·olere rii, cltt' tjfdtiv:a-
meme 'lJ110/e.
la t•irtu lo std11rc, ma poicht• rip1~((1lll nlla
d, bolez::a dt•lla sua 11at11ra, interprrtfl q111•sta
mtema ripugnan::a rome una 'l:oluntù contraria.
ln_gannato dal/<1 propria stoltt :r::a. l'mfelice
s, dùpern di 111m potrr credert· o iwlue, ciò che
111 fo11dfJ, crl'de un·ecr, e ,11olt.
ln11ti/111rnlr !t [lra::ie più pu-.:mse radu1w Sll
q11Ht'a11i111a, p1 rr/11' 11011 puo TllfftJJ/it·rl,·. Lt1 ,ua
rosti.-11::11 , un 1111,rr i11 hurrauu, sront o/I", 11
t·1cnidu, dal/, rurn'll/1 pi11 co11trnrir.
Sdmrm tft-1 prnprio umort, ti d11:i:r1r:::1t1fo t•rde
o~ui msa rtllrm·nm la passwne c/11• /11 domina
111 q11ell'h,fu11/t Si trai/a di deridi-re si' dn:e
f art o 110 1111't1~w11e impt1rtllnte i' mt·ue d1 co11-
.1idrrm·e l'llzumc in se stessa, e di rst1111Ùwnu: i
moriti, le rirrosl(lll':::e. ti fine. 111/1 rrog" l'tJra-
rolo: la ma mtJua sensibilit,ì.
111 bafit1 al/, f>111pm impressio111. rhude II se
siesso: <, Clw 11u• Ili' /wrt' i'»; t', .\\·1•co11do l'uttraf-
tii·a o la rip11g11a11::a du· sente 11ell'm11111a, optra
tJ meno. H, m/1•,·fo, per lui è ri/letti•rt'!
E sr s1 1/1t1.f!llt1, g11"rdal1"C!i dlii rùtfarrtarl(li,-/u:
11011 ricom,scrrti mm di ,wer slmì(lmto; t dir,ì
,,.mpre d1 m·rr m:ito rome don"l:fl agire: Ilo
dx11to furt' rùì dw 1111 dice.:a Ili cosru 11~t1: ero
m buona ftdt 1 ~-
Pi11 fard,, It, 111 r,rrnsta11::;e diffir1/1, dmnl
dar saggit, di rarnl/1 re /1<m lanprato, 111111 a1pl'f-
tatcvi 1111/!a d" /111. ( 'apare d11,:li sla11C1 più
gwerosi, i>, 1m·rr1•, soggrllo atlt• più .vtrt1111· d,·-
h1,/ez:;;e. 1,a '1.'Wli11::u e l'osti11a::.1011t· sart1111111 le
111,ù:he 111,111i{Psfozu,11i di un" 1•ulrmt1i t/,,/,11/t·: e,
per ,:iunlfl, le t ·edrrte, sn11pre. prallrult a ro-
nuio.
Jfo al111r110 lr 1111a/Jtà del cuore ,0111pemr-
rc11mo tm//1 tliJ. lli.1 ,. la sensihilitèJ, lu11to colti-
i·Ma 11ri pn1111 11tt111. l'm:rà rcstJ il più t111rro td
amorf!'l•olt• dt•1 cuori!
Altimè.I ,111d11· 11111 lrrwiamo lo st1•Mo i•11ofo
che abbiam r,5nmlrato nelle altre jacolttì. Si
affe:.w,w factl111e11te, ma ,:011 la stnsa {11rdit,ì d1 -
mmtica. li .mo timore mm ha slah,/1111. Sr11-::a
mere reulnu'l/te rotthu. 11011 etmmr, alrm I, f!f!t'
d,t il ct1pncrio. V,m /,a mai saputo co11sert·111si
e d~li amiri, prrcltr non stato mm rnpart d,
1mpors1 q1111/rl11 nguardo -r:erso dr /11111, uw I,
hn sempre ferl/1, o co11 1111'allu.sio11e crndelr, o
<011 11110 lrt1sc11ratrz:sa sprez:::a11fl!, ,, f(l/1 una
punta amara, CJ con una freffialt1 i11rnle11te, o
m11 ur, suspl'llv, mfmuwto e 111r:111ruHo. E con
l11ttCJ riò egli s, stupisce cl,r f'mnicizia, 111isro-
1tosà11tll e ferita in quello che ha di più deli-
cato, si ritiri da lui!... P<Yl:rro essere mcompleto,
si lllg11a d't.ssrre sempre ù1rm11prcm!
Prerip,tazionr ed incost,111:m ~ ecco le lince
piit marra/e di questo caraff,r,. St' 11r t,'Q/1"{,·a
/are 1111 1101110, r 110n si e riuscili rhr a fume 1111
essere i11tdligente ed muanle, 11111 drbolr e irra-
gionri•ol,·: ù1 brei•e, 11110 sp,•cie di a11i111alr pn·-
fezio11att,.
l\\'011 si dirn che roteslo ritrailo è t•.ra::erato!
Guardiamol'i afforim, e, pmtmppo, ,:edrww dir
t:e 11e so1111 tanti! Q11011ll· 11e abhit1t11r, i11co11tmfr
011clu• 1101 di r,,t1·f/t' 11a/11rt• utlrm 111i, ma i11-
complt ft•, rlie /11 nostra pittura ,·,trar pufrlla-
111e11te!
A111Jia111r, al _(m1du de!h ,·ol, r 11r1111n,frerr1110
cltt' roltslo ,·11ot1J lnrri111N·11/i è frutto della
prima edum-;icme.
Il disprezzo <lei principi più e le m entari
di educazione cristiana.
Di1ppat11ffr1 SI drpwra l'111drholi11101tfJ dn Cll-
rattrri,• ma la rausa della dn-,111dn1::;a, almeno
i,, .:1ra11 pari(', mm sarebbe da ricerrarsi nl!!la.
dime11tira11za, <111-::1 nel dHprt•zzo dN /m11àpii
più l'irm,mtari di edura::ùJ11r. rnstuma :i
E do11dr rotnto dispre:::::;o? do11de rotrsto edu-
rn:::umc f olm r 111/JIIW? S, 11::;a duhbm dull'i-
g11orn11~11; "'" m1d1r, e sopmtt11/ftJ, da/l'rg,,imm
e dii """ ltnrre-:;::a male intrm.
.<,, ct rea di godae il fa11ri11/lo, 1mw1 di sa-
crifirars1 J>N l11i. e;,, che 1111'tl/Jl't::101// $111Cl'Tll,
s1f si v11(1/t, •11rt limitata, ,, i111pfl'1•1d, nit• m•I mo
incosà,·1111• eJ:r11.m111, do11u111da t11I 1111 b1111bo cosl
leneramentr 11w cierame11te 11111ato, ; 11ma,1:::;1
/111/tJ 1111 trw11J11 dell'amor pmpr,11, 111111 soddisfa-
:::u,11e dr/111 pmprw st11.,..ibilitci.
S, godi• d, /tue sfoggÙ>, dnpp r/tllto, del/t' qua-
lita pruoa c/1 I fmu-iullo p11,digiu1 . S, be-
1:ono m·ìd11111t11fr [!li eloJ!i du .r:.li ~,m fatti; lo
si loda pa•ii10 111wnd,, è prtse11f1, H·n:;n punto
accorgersi dei rapidi progrew dr/la sua 'Canità
1111scr11tc•, che dh·ù·ne ben preslu pres1111:;;1011e, va-
nagloria td 1,rgoglio i11soppa-rtt1/Jili!
Co1111111e1,u•11tt si tro•vo di!t Ilo e r, s, rulla
nrllr dimostra::rom affettuore, proprii del/'111-
dole ,M /ll11nì,llo S, ;, rapiti nrll'ammirare IL
me grll::ie 11ati1 e. Si rù:et:0110 , ~i pmt·Ol'ano i
suoi ..:e::::i. come si f arebbr d, lh• CilTt'Z-l' di 1111
cagnoluw; lo n tld11la preciwmmt, cu1111• s, fa
ca11 questo a11imale, e lo s1 ('(IS/1gn, pl'r ma/11-
more o p11r rol/aa, quando w111oi11 u ,,i rifiuta
di ohbl'llire o di star quieto. /,o si rnole a~·sai
- care~::N·uli·. ht'lle educato, 1.1tr111tu... r basta.

1.5 Page 5

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PRATICA
La via giusta.
Grcr:rie llilo spirito di Gwì ( 'risto cd alla
pratica della s11t1 111oralt dh:ina, i genitori di
Luigi, lungi dal dargli q11t•st'ed11ca:do1U' anima-
lesca, l'incamminarono subito e I'aiutai·o,w a
dare i primi passi per la ,·ia della santità, i
cui estremi sono: <• rinunzi,\\•> e <•generosità».
Per comunù:argli cotesto spirito di stu·rtjìcio,
1-frolsero le loro cure soprotllrtto a coltii·ame
la ragiu11c e la 'VO/onlà, sen:::n lrnscumrt' alr1111fl
de/li! alll'e facoltà, nè nlruna dt•llc risorse della
sua ricca natura e dellc1 facile e fiom1te dispo-
si:::i011e alle co11q11isie spirituali.
Fortijìcar,,e la -colontcì, e nl'l/o stesso tempo
renderla arreudevole e disposta cii bt111e, ,mn:è
111111. saggia disciplina; formarne la coscie11:::a co11
ln:ioni semplici ed l'Sempi attral'llli; S'i'il11ppare
i11 fui la pa.çsionr del be11e, l'odio al male e fflr-
gli co111pre11derr /'11110 e l'altro comi• effetlo dPll11
corrispondem:ra o ddla 111w1cw1r:;a di con/ormità
nlla volo111rì di Dio, di modo che il bem• ~'Ilo!
dire <( obbedirf' o Dio ,1 e il male ~ disubbidire a
Lui,>; riass11111ert l'Osi, in pratica, og11i dir1•::io11e
w, dt>l/'11111co principio di Dio da rwun-s.i sopra
1111/e le cose. r i11 tuttl• le cose, S<'roudo il q11a/e,
11f'I quale e pel quale ogni cosa det·r essere amata:
cMesto fu il ràmpiw, cui quei genitori aistiani
drdicarono l11lli gli istanti e co11sacraro110 tutta
1(1 loro s11gge::::::11 e v.•irtlÌ. La pia madre, special-
1111,11te, 11011 h·asc11ri> 11111/a per roltii·art' ed av1·i-
7•are in qupf ruore generoso In 'l.:iv·11 fiamma delta
Dii•ina Carità.
U giusto timor di Dio.
Troppo spesw l'ed11ca::;io11e crìstia11a 11011 · ri-
sponde al .wo scopo, pere/tè ispiro ai fa11ci11/li
11n timore <, eS<1gerato >) della presenza di Dio.
Q11esto Dio di bonttì •1,oie11 dipinto come 11110 spm1-
mcd1io, allo ad i11ti111orirli, 111e11fre il cuore dr-i
fm1ri11/li .l'i allo11ta11a f acil111e111e da ciò che li
mette in soggezione; e per tol modo l'amor di
Dio diminuisce e la soggezione e fa diffidenza
t'èl'so di Lui prendono il posto dell'espa11sio11e
fiduciosa e delfabbm1do110 giocondo e filiale.
Btm diversa era l'idea che la mamma di
Luigi studim:asi di formare nella tenera anima
intorno i nostri rapporti con Dio.
~Jddio, gli diaroa, è per noi il Padre più buono
e pili generoso. Noi dobbiamo al suo wnore ogni
cosa: l'esistenza, i genitori. tutto ciò che amiamo.
h'gli solo à co11se1"'1,•a tu/li questi beni, e /a· sua
/,011/à lo sospi11gP a darci sempre di più. E, in
compenso, altro 11011 chiede da noi dw l'amore
tJ le proi•e drlla 11oslrn rico11osr1•nza.
~ Per q11esto 11oi dobhiamo obbedire a quelli
du: Egli ci lia 1111•ssi d'artanto /Jrr ro111rmdarri
i11 suo 110111t, e ringraziarlo co11 tutto il rzwrr r
parlargli con co11Jidcm:a di quanto ci preocc111w,
e chiedergli quanto desideriamo, sr11.w timore di
ricevere 1111 rifi11to. Egli p11<i fare 1111to qu1•1!11
eh.e ~•uolP. Gli basla volere; ed !ta promesso di
tsaudirci. E se, per caso, noi gli chiediamo una
cosa che possa farci del male, Ej:li slt•sso hu
cura di cm11hiarcela con 1111'a//ra che ci sia 'l.'a11-
taggiosa.
>> Nt•lla Silfi grandt•:::::;::a infinita Egli 11011 tn'e'i.'a
nlcw, /Jisogno di noi, rra prrjl'ftnmente felice,
prima rlre noi fossimo; eppure lw ~·oluto an,rci
per ctvtre il piac(lre di r1111r1rci e di essfJ'e amalo
drr noi. '\\ 011 obborre chr una cosa: fu dimbbi-
die11::::a. Questa s11ffl gl'imp<·dirrl,l,e di amarci e
l'obhfigl11·r1•bbe a punirci pu il llfH//'() bene. Di
pili è tanto buono, elle se talora 111a11chiamo, si
e1jfretta a prrdo11urri q11a11do co11ft•ssia1110 lo 1111-
stra colpa, e gli 111os1ria111tJ !,.illcC'l'o pt11time11to e
dolore d'm:erfo disgustato.
» E 11ess1111C1 delle nostre a:::io!li può sful;gire
a Lui perr/ziJ Egli è dapperlulfo e 1;ed1• llllf<>,
a11d1e i pe11sirri più segreti. Ila sempre ,:li orrhi
}issi sopra di noi; 11011 per coglierci in fallo e
p111111'ci, il che fa sempre tl 111ali11cuore, 111a per
amarci ed i11cornxgiarci co11 la .ma pre.~t•n::a a
fare il possibile per essergli più .!!radili, e per
soccorrerci q11a11do ()crorre.
•> Vuol anche (liutarci i11ter11a111e11te <l fan•
t11lto il nostro do,:ere, tr<Ì<'/ldori quasi f>1'1' mano.
Pl'I· que.Uo ha ,:0/11/0 fissare fu sua dimura 111!!
centro dr•!l'a11i111a 11ustra, per rnllegrarci, ro11So-
larri, darci forza e luce a ben èomportarci, e ca-
/on• per amare /11/to cib cfll' dobbiamo amare.
» Pl'r di11mr.11r con noi, che l'm·1it•a1110 a_lfeso,
questo /)Il) d'tw1ore i·olle farsi uomo c1J111e 1101
e morire pn 11oi tra i più rrudPfi lor111enti. 111
questo modo J~~li stt•ssu Ila wddisfatto pn noi,
e ci lw 111Pritato di a11dare, 1111 giomo, accanto
a Lui i11 Paradiso, dove lo 'l'edrt•1110 e lo co110-
scere1110 perfrttamenle s1m::;a timore di pffderlo
111ai più. Lt.ì r'i11tratterre1110 familiam1r11te con
Lui; e tutta !fl 11l)slra felicità ,çarà 11ell'a111arlo
e nt'l co111p.re11drre qua11lo sia degno di 11ssPrl'
a111ato e quanto Egli ci umi,,.
Codesti i11seg11a111nrti, semplici e fa111ifiari,
erano impartiti a Luigi, 111m1 1110110 rlw si an-
dava svil11ppa11dD la sua tenera i11telligr-,,zt1.
L'ottima sua mamma glieli traduct"l.'a i11 quel
linguaggio del cuore, che sa11110 f>"rlare soltmtlfl
le 111a111me, e che è compTeso da fllNi i fa11ci11lli.
111 tal modo, dolcemente, so!fev:m:a all'm·di11e
sopra,maturale il cuore e la mente del figlio, e
IIJ dispo11et•a alla co11osce11::;a dei misteri della
Fede...
(D. G. Bosco, rifa di L. Còlle, t:apo II).

1.6 Page 6

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SOTTO LA CUPOLA.
DELL' AUSILIATRICE
La ridùa degli avn:nimenti ci ha tt:n11t1 in-
certi tutto il mese di scttt:mhrc sulla possibi-
lità di riprendere almeno i corsi professionali
per gli esrcrn, ndla Casa-madrl·. l\\la appena
delineò la speranza della normalizzazione
sufficiente allo svolgimento dei programmi, il
Din:tton: cominciò a darne annuncio alle fa-
miglie. E fu s11bito un affiusso di domande da
far presagire una fcn·illa ripresa. Purtroppt>
questa venne ancora ritardata dalle nuove on-
Jatc di bombardamenti d1c accrebbero il nu-
mero delle ,·ittimc e, devastando altri <1uar-
1ieri, p;cttarono sul lastrico tante altr<: povere
famiglie. Alle ansie quotidiane pei ripetuti
.11\\armi si aggiunsero tn:pida?.ioni speciali per
la salute del nostro Cardinale Protettore e per
la temporanea occupa;,:ione di Yari collegi
ov'erano sfollati gli alunni dei nostri Istituti
cittadini. La necessità di ulteriori spostamenti
consigliò di richiamare a Torino 1111 bel nu-
mero <li nostri studenti Ji Teologia a<l alfro,-
tare con noi i pericoli della situazione per f,tr
posto in Case di campnJ!Ila ad altri alunni delle
nostre scuole medie. Si sostenne il mornh:
colle celebrazioni liturgich1: del mcst: del Ro-
!'ario, coronate d:illa Giornata missionaria e
dalla frst:1 della Regalità <li :K<>stro Ri~orc
Gesù Cristo. Proprio in questo giorno il Prov-
veditore agli Studi autorizzò la riapertura Jelle
Scuole Professionali per i nostri alun11i arti-
giani.
La dolorosa notizia del sacrilego homharda-
mct1lo <lella Città <ld \\"aticano, accese nei 110-
stri cuori più fervide preghiere per la incolu-
mità del S. Paùrc. l'an~elico Pastor<: apostolo e
vittima dclla pacificazione univ1:rsalc.
Il mese di novembre•
La f1:sta dei S,:nti <: la comnwmorazionc <lei
fedeli <lduntJ in;iugurarono il mese tli nOYem-
hrc. Devote e fervide le sacre funzioni decorate
dal servizio dei nostri studenti di Teologia e
dalle esecu?.iom <ldla scuola di canto dei con-
fratelli che continuano a supplire alla man-
c:mza dei gio,·ani interni. li 7 a sera il Rettor
"\\1aggiore ci diede la triste notizia del\\a morte
llell'Em.mo nostro Cardinal Protertorc Yin-
ccnzo La Puma, esortandoci a copiosi suffrat;i.
Si cominciarono subito ad applicare numt:rosc
Sante l\\h:sse e lo stesso sig. Don Ricalùonc
mntt'> poi la :\\ lessa soh:nn1.: di RN/IIÌt 111 ,, 111 di,·
scptimo >>. Giunsero a tempo pci funerali a
Roma i Rev.mi Don Berruti, Dun Tirom: 1:
Don Candela dd Capitolo superiore. L'8 nn-
vembre 150 alunni esterni ripresero a fn:quen-
tare i corsi professionali. :;,\\la una Yiolenta in-
cursione mise subito alla prova la loro buon 1
yolontà. ~ella znn:i colpita pcrùeYa la v;t 1
uno degli alunni studenti tlella seconda :\\ Tcdin
Il numero degli artigiani scemò alquanto. C'i
altri alunni studenti della Cas:1-madn:, dopo
111 sconcerto <li due occupazioni, poterono pro-
seguire i loro studi nella Ca.<1a di Cumiana.
A loro si associarono gli alunni del nostro col-
legio di 8. Giovanni Evangelista sfollati a
Pinerolo <: sloggiati da l\\Ionteoliveto per l'oc-
cupazione della C,1sa.
Vittima di nuove incursioni e stato anche il
nostro fiorente Oratorio <• Edoardo Agnelli ~:
l'Oratorio modello inaugurato in occai;ionc del
Centenario dell'Opera Salesiana. Ouc bombe
hanno rovinato la chiesa cd altre hanno dcva-
~tato i diversi locali. Fu grazia di Dio che la
massa <li gente ricoYcrnta nel rifugio sia ri-
masta illesa.
li 21, festa della Presentazione di i\\laria 8S.
al tempio, il Signore chiamava ..ù Premio il
sesto Successore ùi S. Giuseppe llenedctto
Cottolengo, Re,·.mo Can. Gtlts<:ppe Talenti.
L'aveva visitato, il giorno innanzi, anche il
nostro Rettor i\\ laggiore che gli aveva espresso
l'affettuosa partecipazione di noi tutti alle pre-
-~hicrc <lei ricovaati della «Piccola Casa • per
la sua conservazione. Dividemmo quinùi frJ-
ternamente il lutto della «Piccola Casa~ e,
memori della costante carità usata ai nostri
infermi nei perio<li e.li degenza, partecipammo
con profonda gratitudine al tributo di suffragi
cd ::ii solenni funerali svoltisi tra le devasta-
zioni della prodigiosa Opera, colpita a p,ù
riprese dai hnmhardamonti.
li mese dei morti ci fu funestato da altre
angosciose notizie di varie Case d'Italia. !:e-
!{Uencl<> la ripctutc esnnazioni ùcl nostro ver.c-
rnto Rcttor l\\Iaggiore, cercammo conforto nd10
spirito di Feùc. abban<lonandoci fiJialmc-nte alla
paterna misericordia di Dio cd all'amorern'c
assistenza di '.\\!aria Ausiliatrice. l\\Tcttcmmt•
quindi il massimo impegnò per trascorrere
santamente il periodo dell'Avvento e prepa-
rarci bene alla festa dell'Immacolata e di.:1
Santo Natale. li ,0 diccmbrl! ci stringemmo
tutti in affcttu(lsa comunione di preghiere l
di auguri attorno al nosn·o Dtm Ceria che,
circonùato dai Superiori l\\lagi;:iori e dai con-
fratelli, sali l'altare dcli':\\usiliatricc per cele-
brare \\:i. sua , lessa J'Oro.

1.7 Page 7

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Funzioni di suffragio.
+ Il tlicl•tnlm: inn,11:,.amnm al Signore nuovi
suffragi per l':inima hcncùctta dlll'Em.mo no-
stro compianto Cardinal l'rntetlrire \\ inccnz~>
La Puma. l'ami, la '.\\lessa solenne di lrigu,ima
il Rcuor \\laf,!~iore il quale impartì pure l'a:.-
soluzionc 11 tumulo.
Yi as.c,1stc1tan, coi Supt rinri <-' Confia-
telli Jdla Cas.1-\\fadrc, Salcsi.111i l' Figlie
di ?lloria .Ausiliatrice dt:lle altre C:ase i.:iua-
clinc, Ex allievi c Cooperatori, Ex allic,c e
Coopcratnc:1, rapprescnianzc di alcn· Cungre-
s:a1,ioni rcliKiusc femrn111ili che hanno per
Sua l~m1ncnz;t spcçialt clo, eri ,li i.r,uitudine
e di ,cncrazi1111c.
Il 6 tliccmhrc rÌ<-'Onbmmo l':m11iver:-.1rio
della morte del term successore tli l>nn Bosco,
Re,.mo Don Filippo Rinalù1, scJ!uen<lo la
:'lfcs..sw, c.mtat,\\ ll.11 sig. Dun Zigginui, con
copio~i suffragi.
La festa dell'Immacolata.
La fosta tlcll'lmmaçnlata ci fc.:tL' ::cntire tutta
la nostalgia Jdlc l-are tradizioni d 1·1l'Or.1wri<1
quando oltre 1-1.·ttcccntc, giovani ;1)het.1vano la
Basilica, gremita di fedeli, col fervore delle
loro preghiere e dei loro cunLi. Offrimmo 111
Signore p1•r le ,mmi della \\ ergine Santa k·
nostre sofferenze irnplorand > lwned1zioni ùi
salvezza per la Patria dilett-1.
Ci preparammo, sccondt1 la traJizinnl', con
un triduo <li predicazione. La hasilk-a si atfollè,
fin dal mattino ùi ft.:<lcli che "i :11:cosurono in
numero consolante ai Santi '-;arramcmi. :\\on
mane,, neppure un'dett.a rapprescnumza dei
nostri gio,ani artigiani che pn•staronr> senizio
nel Piccolo Clero. Celebrò la J\\lesi,;n ùclla Co-
munione genl'r:ile il Rettor :\\laggiort·. Subito
dopo entrarnnn in Basilica i gio,ani del primo
Oratorio festivo a rappresentare a11ch1: tutti i
loro fratelli dispersi ed ascolt.arono b :\\lessa
celebrata dal Stl!;. Don PudJu accostand,1s1 in
massa alla Sant.i Comunione, rnfcr"orati dalle
sue paterne p.imlc. Cantò la :.\\h:bS:1 sole11nc il
sig. D. Ziggintu. La scuola d1 l'ant<) <lei nostri
confratelli t stmlemi di Teolo~w esegui la
l\\Iessa del \\'itt:Jdini.
~el porneri~gio, ùopo i Ycspri nl il panegi-
rico, il Rcttor \\I.tggiorc chiuse le sacre fun-
zioni colla Jkncdizionc Eucaristica, prcC'c<lut::t
dalla Cons:icr.11io11c al Cuore I llllll,tl't>lato di
:.\\Jaria dcttat,t <lai Santo Padre l'io X 11. :--:on
mancò neppure una modesta accac.kmia tli
omaggio alla \\ ergine Santa nella cripta <li
S. Pietro.
IN FAMIGLIA
R o m a - Solenne funerale di trigesima
per l'Em.mo Card. La Puma.
\\nchc il Roma nella 11u~tr.1 h,i,,1lit.'ll pn.rr11c-
chial1 Jd '-.;1cro l uor,· !-i ~· c.:ckhrato un so-
lc11111; funi;ralc Ùt 1rigcsim:1, il 3 diccmhn: u. s.
Cinti, la ;\\lessa di Ue,111it·111 il si~. Don lkr-
nttt Pn.fetto gcncrnle assistito 1L1 numcrn,-n
dcru. Oltr..: ai nalcsiani 1•<l alle Figli,· <li ;\\Jar:a
.\\11siliatri1·..: erano prcscnn alcuni familiari di
S1JJ Emincnza, numcrn:;i ulhl vi, e~ allievi,
Co'lpcrati,ri c Coopcr,ttnci. (:,,n le LL. I:.E.
\\!on~. Cucrr.i e ;1ons. Rotolo aano i Supc·
riori Jcl Capitolo Doa Tironi! e Don Can-
dela, 11 Procur.1tore gcncr.tlc Don Francesco
Tomas1:tti e l'lspcttor..: Don lk na, 1 Diret-
tori tielle C.1se <li Roma e <lei Castelli c<l i
Parroci salesiani. ;'\\otati ancor.i I' \\h:itc :--oots,
il Superiore dei Giuseppini, il l'. Eoycncchc
dei Cl:1rctian1, Fratcl Emcrich 1h,i \\Jnristi, il
Prof. D. /41liani. Happrcsc111a,·,mo gli cx aJlic, 1
il Presidente Internazionale Comi 1. .\\. Poc«in,
il Presidente <kll'Gnione ùi Ro111.1 Ca,. :\\fan-
zini. il prof. Paddlaro, l'ing. Lombardi, I
<."(>mm. Gessi, Longo, Santoro, il ~r. uft.•\\-:-
gclla, l'ing. Spazzacampagna, il cav. Salva-
tucci, 11 cav. ì\\lagri. Fr.1 gli amici e Coope-
ratori, ti prof. Giglioli, il prof. '\\ fa rio Cingo-
lani, il gr. utf. !\\lontcmurri, il dotl. Forte,
l'an Garofani, il ci,. \\.fartincni;o. Con g i
alunni dell'Ospizio Sacro Cuorl' cra•io pure
tutta i nudzi di San Callisto. Le ~faJri <ld
Con~iglin Generalizio delle Fil!li1: ili :.\\!aria
.\\u,,iliat1 ice erano accompa~natc d.111' Ispettrice
e d.11lc Direttrici delle Case <l1 Roma e del
:\\m·iziato di Castelgandolfo, con numerose
alunne dcli' lt;tituw ?llagistrule cd e, allie\\l'.
H.tpprcscnt.:1lc anche le Suon: del Preziosis-
simo San!!;UC e della Yisilaz:innl'. I.,1 corale del
nostro StuJt.!lltato TcnlOJ?i1..·o, dirclt:l da Don
.\\ntolillei, cscl{UÌ la :\\[essa a tre rnci <l<:l Pc·
msi. Lo slf.'s~o celebrante impartl l'a:,;soluzione
::ti tumulo
Notizie telegrafiche.
Dfll C11 I' il 9 dicembre ~ gl1111t1J 1111 mess11ggicJ
del D1rrtture della Casa di Fnrmuzium t/1 .\\Jacul,
D. L,,iii \\rgri, il quale, 111 dura 7 luglio 1943.
srri.-rnd11 lii Pnfetto ge,1ert1le fu p,,gm:a di prc-
sn1tflrt• i st1l11ti di tulli i Sal1•sw11ì al Rtttor
.1laggiorr ed aggùmgt!f.•ll: ~ l collegi, pieni;
vanno hcnc. Progresso materiale e spirituali:
coni;idcrevolc. Le vocazioni aumentano. Buona
174

1.8 Page 8

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salute in generale. La Congregazione sempre
più stimata. Disgrazie, grazie a Dio, nessuna.
Finora nessuna molestia ùa parte di nessuno.
:-ioi lavoriamo».
Dallt1 CtREKAICA il 1"1à1rio Apostolico S. E.
Jlo11s. /,uc,110 rm, mess<Jggio d1,/la Croce Rossa
Italiana datalo dal 18 mnggio e per1·e1111tu il
30 11rn·e111br11 scri'iJe'i,'a: « Godiamo tutti buona
salute, benessere. benevolenza. Nostro pen-
:-iero, nostra preghiera sono per loro. Assicuri
parenti. Preghiamo pn !C>ro. Ci benedica. Be-
nt·dico. ,_:, G10\\'\\NNI ».
Tor in o - Minestre agli operru.
Ilen mc·rit:lto plauso e profonda rico11oscc1w.a
d I parte ùcgli operai e delle opcrnie continua
a riscuotere il servizio che <la parecchi mesi le
Figlie di :\\faria Ausiliatrice della C'asa « :\\ladre
:\\lazzarello >► prestano con rdigiosa abnc1;.t-
zione alle mense a?.icndali di ben dicci diversi
stabilimenti di Bor~o S. Paolo. Sacrifican<l•>
anche le ore del già tanto scarso 1·iposo spesso
rnrbato dagli allarmi cd ankt-1stiato dai bom-
hnrdamenti, le hrnvc Suore moltiplicano l<:
lnro industrie per confczioruirc i generi offerti
clallc Ditte cd offrire alla massa degli operai
e delle operaie delle min<:strc !\\ane e sostan-
ziose che ,·algan<> a rifare le forze stremate
dal 1,voro e dagli innumerevoli d1sngi della
vita di ,guerra.
'.\\re servono ogni giorno oltre 600 agli operai
delle dicci Ditte summcntovatc, pi/1 altre 240
minestre gior-·llicrc agli '•pazzini municipa'i
Jdla città. Le ottime Suore mettono in questo
servizt<> non sol<, tutta l'abilità, ma anche tutw
il 101·0 cuore per l'affetto che portano alla classe
nperaia a cui hanno vouno il loro apostolato
e per lo spirito rcliµ-ioso appreso alla !-cuoia di
D. Bosco. E la soddisfazione de,gli operai e
llcllc r,pcraie è cosi virn che l'Em.mo Carcli-
n1le Arcivescovo di Torino ha voluto rncrn-
glicre nella Casa .\\lazzarcllo anche le nitre
Suore di diverse Congregazioni addette;: all'O-
pera )J°nzionale cli !\\ssistenza Religiosa e l\\fo-
rale agli nperai (0.KA.R.:\\'1.0) per \\lna gior-
nata ùì ritiro intesa a cbn: al loro sen,izio la
più nobile ispirazione e la mi~liore cflìc.-icia.
Sua Eminen7A1 ha scelto la <lomcn1ca 3 ot-
tobre u. s. Yi convennero Suon: di 8 Congrc-
irazioni religiose tutte impegnate in questa ma-
terna assisten:-,a nlla classl· operaia. Durante la
celebrazione uclla S,rnta l\\lcssa, lo zelante Pa-
store eomme11to il \\'angelo del giorno, osser-
vando che se le Suore non hanno ogiti la for-
tuna ch\\;hhc 11n giorno :\\ fartn di servire: Gcsi1
in persona, hanno tuttavia la gwm di servire
lo stesso Divin Salvatore nella persona di tanti
operài e d1 ta11tc operaie di cui egli ha V1.'lut<1
clividcrc l'umile condizione per hen trent'anni
della sua vita terrena nella mo<lesta falegna-
meria <li Nazarct.
fl Maestro Divino si è anzi identificato
con essi quando ha dichiarato che tutto quello
che noi farnmo atl ognuno di loro lo riterr.a
come fatto a se stesso: ~ Tutto quello che voi
farete al più piccolo Jci mit.:i, l'avrò come.
fatto a me stesso >).
L'Em.mo esortò quindi le Suore a mct-
tcn: nel loro servizio tutta la delicatezza della
lTistiana carità perchè operai operaie oh-
hinno a riconoscere che lo fanno per amore
del Signore e collo spirito del Cuore dolcis-
simo di Ges11. Infine le confortò a non temere
le umiliazioni, anzi ad umiliarsi con gioia nel
caritatevole servigio pcr trame prolìtto di spi-
rituale perfezione.
:\\i1gurandosi di poter moltir,licarc la prov-
,·:da iniziativa anche a favon· di tanti altri
operai cosi duramente proYati tlalla guerra,
il Cardinale .le corroborb colla Santa Comu-
nione e collo sua pastorale Jkncdizione. Dop<>
la co.lazione le Figlie di l\\laria Ausiliatrice
regolarono a tutte le intervenute la serie com-
pleta degli opuscoletti tiella nostra collana
,, Lux~- Quindi le Suore tornarono in cap-
pella per lilla fervorosa meditazione dettata
dal 'l'eol. P c~ ron sulle particol1:1ri condizioni
<ldl'ora attuale che per noi cnstian, dev'es-
sere proprio l'ur.1 della carità portata fino
all'croi!-mo. Alla meditazione scgul un'adu-
nanza di carattere pranco <lurante la quale
la Direttrice del la Cas'.I venne invitata a tenere
una COOYcrsazione sul tema: << Le minestre
c()me strnmento <l1 apostolato,>. /\\Lia interes-
santissima conversazione segui una pratica ù,-
scussione che portò a questi tre principati pro-
positi: 1) mi.:uac la mas~ima cura pcrchè la
con fezionc delle mincstrc rit-sca a soddi-sfa-
zionc di tutti; 2) ottenere, <lonmquc sia pos-
sibile, il permesso di farle se1T1re alle mense
azien<lali dalle stesse Suore, perchc abbiano il
conforto di prendere diretto contatto cogli
operai e colle operaie; 3) provvedt-rc le risorse
sufficienti per poter continuare la 1:-cncfìca as-
sistenza anche nelle ore più critiche;: e possi-
bilmente estendere il numero delle mense
aziendali.
Pres1ede,·ano l'adunan:-..a il ReY.mo P .•\\rnm11
8. J. incnricato <lai Delegato Arci\\·esrovilt:
Rcv.mo Don Po\\larolo per quest'opera di apo-
stolato; il Rcv.mo P. :\\lassimo O. F . M. pure
tlell'O.::-,;;..\\ . R.:.1.0. cd il sig. Don Scriè del

1.9 Page 9

▲back to top
Capiwl<> Superiore ddla n11stm ~ocietà, il
quale chiuse il ritiro colla sua parola ùi inc11-
raggiamento, rinirrnziando l'OS.A.R.:\\l.O di
,1Ycr aOìdato alle Suore una missione così con-
fonantc, e raccomandnnùo alk Suore la <ljffu-
sionc <lei foglietti e libretti della collana
11 Lux* per nutrire anche le anime mentre
provvedono a nutrire i corpi. La Benedizione
Eucaristica suggdlò i h11oni p:opositi infervo-
rando tutte le :-iuore a.I carilatcvolc apustolato.
Auguriamo di gran cuore che la bcnclìca
iniziativa sus.:ili larga imitazione anche in
tutti gli altri centri <)perni.
Dagli Istituti
delle Figlie d i Maria Ausiliatrièe.
Concorso catechistico « S. Giov. Bosco».
Jndctto tra ~li Oratori festivi d'Italia quale
omaggio al sig. Don Ricaldone nella ricor-
rew,a. del suo Giubileo Saeerdotale, si chiuse
il maggio scorso con queste belle e confortanti
cifre riassunti,·e: 17.857 concon-enti, suddivise
in 777 classi, appartenenti a 210 Oratori di
1z diverse Ispt:ttorie. Cifre che sarebbero state
certamente assai superiori se le dolorose vi-
cende del momento attuale non a\\·csscro in
p:1recclti centri troncate e disperse k più belle
attività.
1\\Iolti dei maggiori Oratori, purtr()ppo, d()pO
aver risposto con fcn·ido entusiasmo al banclo
del Concorso, resi quasi deserti <lai generale
sfollamento, non poterono più continuarlo;
quantunque nòtl abbiano lasciato t-li :wulgcre
un vero e intenso apostolato catechistico in
tutte le forme c,mscntite, cogliendo dai fiori
del sacrificio non pochi fruì.li ùi conforto,
attestati da qualche esprci;sivo spunto di rela-
zione.
Inoltre u1l'intera Ispc~tocià non potè parte-
ciparvi: la nostra cara Sicilia, dove il progrcs-
si\\·o aggravarsi ddle tragiche condizioni andò
paralinandonc via vi:i tutte le opere d'aposto-
lato giovanile, già così numerose e fiorenti .
•\\.I chiudersi del Collcorso, il lavoro di scru-
tinio delle giurie ispcttoriali e centrale, non
piccolo nè facile, portò alla premiazione di
8301 concorrenti, e alfa proclamazione d-.:i sin-
goli Oratori v ittoriosi di ogni rispettiva Ispet-
rnria, e di quello, fra tutti gli altri, meritevole
del Premio Giubilare. Riusci vincitore l'Ora-
torio ùi Cassofnm·o (Casa S. G. Bosco) del-
l'Jspcnoria Novarese, il quale presentì, 4+
con<.'<>rrenti, /111/e, senza ccctzione, sempre fedeli
alla presenza I! allo studio settimanale di cate-
chismo. ncmchè allo sY0lgimento dei temi
scritti mensili.
·
Dell'attività catechistica svolta in base al
Concorso, le Figlie <li :.\\faria Ausiliatrice rac-
colsero un ricco materiale <li compiti, registri,
quadri <li classe e d'Oratori, decorali <li bol-
lini, stelline e raggi; tutta un'interessante do-
cumentazione che, opportunamente disposta e
corre<lota da cari\\; geografiche illustrati,e di
ogni Ispettoria e regione, e Ja simbolici di-
segni grafici riassuntivi, permise di allestire
in Torino, nella Casa <• l\\faria Ausiliatrice~
un'apposita e bella l\\Iostra da presentare al
Rcuor :\\laggiore nella solennità <li S. Pietro,
in occasione del suo onomastico.
Settimana cli studio per le l avoratrici.
Qu,ùc fcl'\\;tL1 adesione all'imito del Rettor
J\\Iaggiore in faYore della classe operaia, le
Figlio: <li :.\\!aria Ausiliatrice promossero a To-
rino una settimana di studio per le.: lavoratrici
di Borgo S. Paolo, tenuta dal 5 ali'11 luglio u. c.,
nella Casa<• l\\L )lnzzarello •>, <love giù tla alcur,i
mesi avc\\·ano assunto la benefica opera clc.:llc
mense aziendali, per ,·ari stabilimenti tlcl borgo.
A facilitare l'intesa coi dirigenti delle divorsc
fabbriche, provvide il Gr. Uff. Alfrcùo Lac;:za,
Presidente del Consorzio ProYinciak Obhli-
g;1torio per l'islruziom: teCJùca di Torino, il
quale con apposita. circolare raccomanchn~.i vi-
vamente la bella iniziativa, per assicurare I.i
massima frequenza allt: lezioni.
Queste, inaugurate dal Parroco di i, Ges1'1
Adolesccn_te 1> alla prescr1za del sig. Dun 8erii:
del Capitolo Superiore e del Gr. Utf. Laezza,
ebbero luogo ogni giorno ùopu l'orario del
lavoro, alle 17,30, tenute da illustri oratori,
che svolsero i seguenti temi: La jr/miglia; mali
che 111i11accia110: ricostm;:;ione in Cristo La
fantralrice e fa sua missione :.___ L'uomo 11 nato
al fm:oro co11te l'uccello td i 1ofo - Il f1rro·ro
delle do1111e e dei fw1cit1ffi - Riposo Jestii·o -
Le istituzioni ita/irme di pr<!'1Jidew::a e di msi-
slcn::a - Neffa luce di S. Gi&,:. Bosco. Rivolse
la sua parola cl'incoraggiamemo e d'augi1ri<>
alle operàie anche il Presidente Internazionale
dei Cooperatori Salesiani, Conte Scn. E. Re-
baudengo che, accompagnato dal sig. Don
8erit:, intervenne alla confcrt:nza dell'Ing. F.
Cuala dcll'O..;\\ .:UL:\\LO (Opera ~azionale
Assistenza Religiosa l\\Joralc Operai), sul lavoro
delle d<>nne e dei fanciulli.
Il corso si chiuse solennemente la domenica
J 1 Iuglio, con la santa l\\ lessa cclchrata da

1.10 Page 10

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S. Em. Reverendissima il Carùinal Arcive-
scovo, il quale, sempre particolarmente lieto
di tnwarsi fra le masse operaie, prima di di-
scribuire la santa Comunione, rivolse alle circa
400 lavoratrici intervenute la sua parola di
Paston: e di Padre. Commentando il \\'angelo
del giorno sulla pi.:sca miracolosa, le esortò ali.i
fiducia nel Signore, certe del suo immanc..-a-
bile aiuto, se docili agli insegnamenti ricevuti,
rimarranno fedeli alla sua parola d'amore e oh-
b~dienti alle leggi ddla Chicsa, soprattutto alle
vive e ripetute ammonizioni per la modestia
nel vestire. Pitchc di numero di fronte alle
molte compagne, non conformi purtroppo agli
insegnamenti del Yangelo, le invitò a,si essere
pescatrici di anime, gettando nel nome di
Gcsì, le sante reti dell'apostolato cristiano nel-
l'ambiente del loro lavoro; concluùt:ndo cort
le parole che volle stampare sull'imagine-ricor<lo
distribuita a tutte: « f,(l'i'orotrid, abhiotP semj,re
CtJII 1:oi 1101 wtJre Gesù, se 1,•oletli rhe le 1:ostre
fotidu• .tia110 be/1(:ddtl' ,1.
Tcrminat.1 la funzione, gl'intcrvcnuti passa-
rono nel salone-teatro, dove vennero distri-
lmiti 105 premi in cll!Ilaro, offerti dal Gr. Uff.
Lac1.1.a alle lnvoratrici più meritevoli. S. Emi-
nenza se ne compiacque vivamente, e, aggiunte
alcun.e parole di plauso e <l'incoraggiamento,
suggellò i voti, espressigli da una <lclle operaie,
con l'invocata sua benedizione pastorale.
che la Chiesa saluta come Padre e l\\laestro
deLL, gioventù. Rispose l'Ispettore SalesianrJ
<lei Portogallo, Don Ennencgildo Carrà, rin-
graziando altresì, insieme al degno Provvedi-
tore della Casa Pia, S. E. il Sotto-scwetario
dell'Assistenza Sociale, per (a prova di fi<lucia
data- dal Governo alle Figlie <li Maria Ausilia-
trice, col chiamarle alla direzione di un'0per;1
di tanta importanza e responsabilità, e che esse
- disse - nssumcvano confidando piCllament.:
nella celeste protezione della Vergine Ausi-
liatrice e del Santo Fomhtorc Don Bosco.
Chiuso il semplice saluto augurale, le Suon.
s'i_nLrattcnncro in Cappella, per chiedcn: al
Signore aiuto e benedizione sul nuovo vasto
lavoro; passarono quindi all'as.c1istcnza della
bella schiera di fanciulle e giovanette, liete a
festanti d'averle tra loro.
Dall 'Albaoia.
11 q giugno 11. s. le Figlie di l\\Iaria Ausi-
liatrice di \\'ajguras, :t<lùette all'0spcùaleno
dcll'A.I.P..\\., le quali pllr lra i gravi pericoli
del momento non ,•olh:ro allontanarsi dal pro-
prio posto, per continuare la loro missione dt
carità, ebbero il conforto di ricevt:re da S. :E. il
Delegato Apostolico d'Albania la bella lettera
che riportiamo integrnlmcntc.
Nuova fondazione ne] Portogallo.
Un'opera di gr.indt! importanza Yl:nne affi-
data alle Figlie di l\\laria Ausiliatrice a l ,ùhr)lla.
con la dire1.ione di una grande Casa Pin, od
Orfanotrofio, capace cli 800 interne, con an-
ntssa estesissima Colonia Agricola. Le Suore
Yi fecero la loro cntratn in un sabato sacro a
l\\laria SS., il 17 maggio u. s. accompagnate
dall'Ispettrice dell'Ispcttoria Spagnuola ~ Santa
Teresa,, da cui dipendono le Case del Por-
togallo. Ycnnero presentate alle 376 orfane,
allora presenti, riunite nel grande salone in-
sieme a tutto il personale insegnante e cli ser-
vizio, dal Pnwveditore del1;1 Ca!¼!, sig. Pietro
dc Campos Tavarcs.
Ricordwdo il fine dell'Opera di preparare alla
famiglia e alla società, coll'adeguato e progrcs-
~in> insegnamento domestico, p(lggiato su· un.a
solid1 ha.'>e di vita cristiana, donne ,,eramcnte
degne dei futuri fcst ini della p:uria, egli disse
che tale programma di formazione morale e
professionale non aYrebhe potuto certo esser
meglio attuato che dalle l•iglie spirituali di
S. G. Bosco: il Santo Educatore per eccellenza,
Scufari, 14 giugno r943.
Reverendissima Superiora a Suore,
ron ~·fru piurere -::i farrio noto, d1e tn.:e11d1,
i11for111ato il Snnto Padre circa la 1·us11·n situa-
::1iu11e di dis{lgio e la •vostra 'i:olontà deci.w di
11/Jronlare sere11a1111'11/r tutto con spiritu 111i.ssin-
11orio nella certe:::::a di 1111 Jemndo domani, ellhi
da S. E111. Re-i·.ma il sig. C11rd. SegrPtnri11 di
Stato la seguente comw1ica::iu11e: <• E' stato 1110-
tii•o di paterna soddisji1::io11e per I'.-lllg11sto />011•
t1'fice il .wpue cl1P codestr Suore, pur fra li
molteplici e gr(lz,i difficolttì d1,f 1110111r1110, ro11ti-
1wa110 e si propongono di ronlinuure a s1·o(gi>rr
il lo1'0 apostolato con generosità e spirito di sacri-
jirio. S. Sa11til(Ì i11raricn /'Ere. l 'ostrtL di pm-
ture la Sua Patemt1 Be11edizio111', pere/il le 0011-
forti nelle prrY;,e che allrm;crsmw ,1.
Dal canto suo l'E111i11n1tissi111fl s~1;. Cardinale
Tùsem11t 111'i11((1rica di espri111rn·i il .lllrJ pla11.111
ed il suo i11coraggimne11to, 1111•11ire 6 lw11edirr.
CfisÌ alti nàmosri111e11ti d,,i 'i'OSfri sarrifiri e
così alte be11edizio11i 1·i sia110 dt sprone n 111a11-
te11ervi serene cd a guardare ol/'m"l.·r11irr co11
serena jìducìu: disagi, del11sio11i, a11wre::z11 som1
il jPn11e11t1, dt1lla PrlJt·~·idem::11 prr Il' Sue Opere.
-- 177

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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;..·dia g11n·1osiià, 11rlla soff1•rt11::a urrna, nella
speranza, lo Spirito Sanlo i'Ì c,mforli, f'i illu-
mini, ,·i dia tonpra di aJ,<>stfJ!i · con q111·,t1 t·oti
benl'dia11do-.i 1111~prnfrsso
Tn C.].
►:r Lrn~r G. B. ~1cR1s
Are. /Jrlrgoto .·lpmto/iro.
Spigolature di corrispondenza.
L'Jspcuncc ddlc Figlie di \\laria ,\\usilia-
tricc del Paù, in due lrLtl"rc del z.z ~iugno
e 12 luglio u. s.• scrivc,a <lclla j!ramle af-
fluenza Ji alunne ai ùi,·<:rs1 Cullcgi <ldl' lspcl-
toria, inl-apaci ili accoglu.:n: l\\lllè le ù,n11ande
d'isnizionc. ~otava pure il p,irticolarc incre-
mento che chbe in quest'anno l'Ospedale <li
Ln Huud, ùo,·c fanno un ~r:tn bene ;ti pnv<:-
rctti che vi giuni.:uno infermi di corpo e di
anima, av,·icinati tutti a Dio, St1lvo rarissime
eccezioni. Comun:cant cht: il 5 maggio scorso
,·enne inaugurato nella Ca~a Ji Cal/ao, in gr-.i.n
parte distrutta dal terremoto ili tre anni fu,
un nuovo braccio dell'edificio, fatto ricostruire
dal Governo pt:=r decreto dd Presidente della
Rcpubbhc-.1, il quale $i degnò d'intervenire p~·r-
sonalmentc alla cerimonia della benedizione.
a\\ggiungcva che va pure proseJ?Ucndo la fab-
brica del nuovo locale per la Colonia Agricola
intligl·na di P111tr1, situata di frnmc al lai.:o Titi-
,.:.ica a 4012 m. imi fo·dlo del man!, e C:3pace
d'accogliere 200 interne. l na prima parte
n~rrà inau1.,'1Jrata già col prossimo anno scola-
stico, pcrmcttcnd•> cos.ì di estendere subito
quest'opt•ra tanto pron;dcnziale per le care
in<liettt· tld Cuzco.
••
L'Ispettrice delle 1'1·m• '111g1lla11irltr con
ll'tlera del 22 magc:io u. s. inl"onnaYa chi.: nel
ritomar1; dalb ,·isita alla Casa d1 Puerto \\lontt,
l'Sseodosi fcnna.to du1: ~orni in un t.-anale tlel-
l'arcipclngo 1I pimsl-nfo su cui \\'Ìaggìava, t.'hbe
modo d'avvicinare non pochi indii .\\lncalufes
che. col permesso delle autorità, poterono salire
;t bordo. Da poco era passato di là il \\lissio-
nario Salesiano, e tutti pon.avano al collo la
medaglia ùi 1\\!aria Ausiliatrice: solo un ra-
gazzo n'cr-.i sprowisto, a\\'cndola lasciata nella
ruca ,1 (c.1panua). \\pprofitt<> del brevi.i in-
contro per far loro recitnrc le preghiere, can-
tare qualche lode alla :\\1adonna e intrattenerli
con pensieri di vita crisciana. Gli indii in quella
località sono circa qo di cui appena una tren•
una ùi donni; e fanciulle le qu;ili, perduta per
il frequente cnntactn coi civilizzati la natur.1lc
ritrosia, v.10 divcntand•> assai disim·o'tt
"'ella "lcss.i le1tcrn dava pure notizie ùcl fit,.
n.nte Orfanotrofio t• Saaa Famiglia II di />1m•
tarmas, dove la munilìca Signora lvlaria !\\le~
nt·ndez dc Campos fece costruire un,1 hclla
chicsina in stile oolonialc, che sarà inau~urau
prcsw, in occasione ddle prossime kslc ccn-
ll'l1a!"ie ùcllo Stretti, tli \\Iagcllano.
Recenti cmm111ic1zioni pern·nutc in questi
giorni di altri centri, rassicur:mo inoltre drCJ
le contlmnni <ldle Suore tlell' l~gaia e Tunisia,
nonche tlclll· connnziunali tld \\ord . Imam,
e delle \\lissionaric tll·lla Ci,w l' del (;ic,ppone.
l\\llte impl·c.natc nd consueto quotidiano lavoro.
e scmpn: spiritualmente con~iuntc nella co-
munione di apostnl;tto e ùi pn•ghicra.
TESORO SPIRITUALE
I Coop1:raton che, r111tfr~.ruti e cn1111111ira1,. "isi1;1no
unu chicsn D pubhlicn c11ppella R11hgrnsi e le Re•
l111iosc, lu lorn c.ippdlJ privata) e quivi prcjtllnn ~c-
condo l'int.-niume del So,nmo l'nntchce pos~on..
acqu-stnrc:
l.'INDGLGF:S-/,A PLE~.\\RI.\\
1 l '-:el momo in cw <Llntll) il nome 1111a Pii, ( '1111,, r
1/ri Coop.-rntori.
2) :-:cl g1<>mn tn cw per la prima volta ~i co11sacruno
al Sorro Ctmrt: J, Gtmi.
Jl Tutte le \\'Oltc che per otto 1?1orni continui at-
tendono :11:h Esercizi spirituali.
4) In punto di morte se, confess-ati e comuniçati, c,
almeno comriti, im·ochcrnnno divc,tamcnte 11
Santis~imn '-om'I! di Cci;ù, cqlfa bnccn, s,• po
trnnno, od alineno col cuore.
01;s1 MESf.!
1l In un giorno del mcs.· a loro scelta.
2) li giorno in cui fanno l' !ìsl!tà::io ,Mia ll11011a 1111Hlf',
3) Il giorno 111 cui partecipano alla C:rmfer/!11::;{l ml'II•
si/e.
No. MESB 01 Nove~rnRP A'-C'fJF.:
Il giorno 2 1 - Prcscnti17.ionc 1\\l.1ri.1 SS. al Tcmp,o.
11 i:iomo 22 - S. Cecilia.
Nu. MESE 01 D1~1111u 11sc11..E:
li giorno - lmmacol:1ta Concczm1w e.li l\\Lirill SS.
Il j?iomo 2~ - :\\arale di .:S-. S. Cc,i1 C.ris10.

2.2 Page 12

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La morte
del nostro Eminentissimo
Cardinale Protettore
I~'I mattina d...l ~ novembre u. s .• liol"O lunga e
Jlell0~.1 mnlattia ,;op1"1>rt:1t.1 cnn esc'l1\\phm: fortcz.o.
muntto dc1 SS. l'-ncr-.tnknt, e confor1m11 a p1i1 ri-
prcN<' ùnlb Bencd1zio111: del Santo l'adn:, spira,-.1
Sl'rt·nnm,·ntc in Roma Sua F.minemm ltl•v.m:i il
Sig. Cardinali: \\',nl',:nzo La l'unlft, noslm vcncra-
ussimn Protettore.'.
La notizia, giunwci con notevole ritardo n.-1 cl,s-
~l'~IO ddle comunicazioni. ci bn colpiti profond:i-
mtrtk. Fin dal primo annunci!! déllil tt1.1latu.1 ll\\'c-
,11mo innalznro frrvulc !IUpplichc nll'Au~1hn1ncc cd
n li. G 1ovnn111 Ìfosco per 1mpetrnr~l1 da D,o una
rupid,t gu:mgion<'. Fd 1I migliorame11t1> seguili> ci
nHva apert!> il curm.- nlln spernnzu. Ricch~ sh'n-
1.1mmo a cre<h·rc ali,: prunc mcertc \\'e►Ct lldla sua
lill"Al"llt:t
:\\la, punrnppo, nnnl" la conrerma uffidalc <' noi
-..:111,mmo nllora tulln la perdita. L'F.mìru:ntissimo
C'.1rù11u1l I.a Puma cm infolll per no, e p,•r l'hu-
tuto ùdlc Figlie d1 ~lana Ausilintnc:,· :1,sn1 più
che un J1 rotcttorc. Eni un veni Padre. D1votissìmo
d1 Don Bosco cd ,1ff,•z1on·1t1ssimo all'Op,·r11 i;u;l,
urr,·na ,·hhc J;il Santo Pndrc l'incarico di succ,·-
drrRli ndla pror-,ncma dt'lh• nnl'tre Cnn11rcg,1,d,mi,
at pr,st· talm1entc II cuore I nostri intcr,-ssi sp1n-
1u11li, che più non nncbhc proprio potuto fare.
111 ogni occorn.-nza no, pntt'\\'amo contnrc sulln sua
rakmn nssisrenni che c, i,rodigava la i,i(, cordinlc
hcnc\\·ultnz.'l. Accnndi~r,,~r perfino a! d('R1dcno che
a\\'c\\'amo d, vederlo ;\\ Torino e p<>r ben due ,·olre
11 somiro,c ai cl111l1g, cl.-! lunl,'o ,·ia1t11io per drco-
rare inclimcntic.ib,h cckhrnr.ioni.
\\Ile sue sollcc11udin1 dobbiamo tnnt1 scl(11al,1ti
fa,on sp1ritual1 che non gh saremo m:11 abbastanza
11nm. La nostra ricono~ccn:r.11 non si limiter:i qu,111.h
ni copiosi su.1Ira4i che il Rcttor l\\la1?giore ha tuhitQ
ìntlrttu in tutte I,· Case. cominciando dalla Basi-
hcn d1 :'Ilario ,\\us1lintr1cc ove lo stesso sig. Don
H1,11ldnne celebrò il runcrnle ,n d~ uptimo e qucll11
più flulcnnc ù1 trigesima. L:1 Pron·idclu:i WSf'O:.c
e· ,. tre Ù<!i Suprriori :\\Ia11g1ori si trovnsscro a Roma
,I 1-1mmn ddlc onnrunic funebri e potcs•ern cosi
S . Em. il Card. l,a PufflD.
portcc1p,irc nllo Cuppt.:l lu Card1m1I izia rcnurnst ,t
6 n1"'c111hrc 11.,1111 BìlSilic:n C(,~U111tininnn dei s~. X 11
Apo:nol1. Su1,criuri, confr:1tdl1 ._. Fii:lie di \\far"
Au..'Uliatr,cc ddla C11p1talc rinnm.1rono il pio crihutn
cli sufTrn,;10 n nome di n1tt,1 l.1 l'nmijflie Sal1'ltion.c
nnch<> al solenne funcrnle di lt1,tt'sÌmo celebrato
nella llahllirn del Sacro Cuore ( ncipcr:nnn e Con-
p<·rnrrici, cx ,11l1c,·1 ed èx nll,cvc SI unironu a noì
cd 11.i noHri alunm con spontaneo senso di i.ira11-
tudmc e d, v,mernzionc.
Ln mort,· ddl'Fm mo ('.1rd111al La Pum,1 lu
un w,m lutt,> nnchc P<'I S,1cro ('ollc2io pt•rchc
r..'f.!'l!<'\\'11 una del!.: pi,1 importanti Congrei;cv.iu1u
come l'rc.'lctto tiella Sacra <.:,mL.'T<'f.!:tzione dei Rc•
ligi!lsi.
Era mito n l'alcmlo 11 2.? 1,;c1\\naiu t8i+• Cu111-
piut1 !(li studi ginnasiali ,, lict•nli nel Sen111U1r:o
urc1,·t·!lco,·1ll• tk·lln sua c,1..;,, nd 18<)-+ mi:i:tmn,1•
Roma c vi frequentò i cor,1 ,k!l'Atcnco dell'Apolli-
nare crmsegucndo le luurcc J1 filosofia. tcnlo1,11a ,
diritto e1nonico e ch-ilt.:. Ottcnu111 quindi n,·ll.1
stc-ssa unl\\·entrn la caucdm ti, ls111uz1on.: ùi c.lmttn
canonico, ,., mrrndussc e mcor.1c1,1in ~cmpre lo ~tuth>
più nccuraro ,. scienLifico 1ft-llc fonti del lliri110
mcc!,"litnu, f:iccnùò inttmunwntc <'llnoscl.'TC l'c\\'olu-
z1on<· ,tnnc11 c scicntific;i d, qudl':1lr:1 dì~c1pl111,1,
sopmttullu ù.1ll11 mcta ùel 5ecolo ,,a,sr11n
Chuu11~10, doro parecchi tmn1, .,Ila canea th Udi-
tore clc:l111 Sacra Congregv.iune J~, \\\\•scu\\l e Rc-
f?Olari, , 1 prcs1<·dctte la Comn1is,1nn,• p<·r ~h 1Mt1Ut1
- rdigio,i, :1ll'applic11zionc dell~ CoRtituzione Cou-
1 79

2.3 Page 13

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drt11t' 11 Christ,, d1 Ll~lnc X 11 l e J, Ile • .\\'ur11111t litori.1 J,•I ,..hn110 dci n·li1,1iosi • che rl\\dll la sua
ÙtI n1o,Jesimo ~ero D1èll5tcro.
sp1ecial1zznta compt·tcnza e ml.!ntò ta1110 1111.. re,,c.
Jn Sl'guito al norùinanwnto delll' Sacre Canwc-
Per dari! o mnta. prezios,1 .liti\\ 1r'1 più ,u.,to c-ampo
1!:tZtoni compiuto nel 1908, fu assunto nella nuo,·a di c5ponsionc e <l1 frutti lo sc.-sso S:tnto Putlrc Pin Xl.
<J,i11arcu11,do11e dei Hcl1s.t1os1, dove, per molti anni, nel Concistoro del 16 dicembre J<JJ5, decorava
m:nprl l'ufficio d1 Soun5cL{rctario e d:tl 1925 quello del l:i Sacm Pprpnrit ;\\ l,m5Ìgnor Ln 1'11111.1. Cllnfc-
J1 Sciiretario. fino al Ju:embre dcl 1935.
r,·ndogh, nel :.ucu-ssl\\<> Conci:.ror,> ,lei 19 Jdl<>
Quale e quanto lx·nl•mcnlll sia &tau I'opt ra di st,-sso nw e, 1;1 Di;1corua dd Ss. Co'ill\\,1 e D.,mrnno.
:\\fon~. La Puma lo dimostrò l'dlicace a~sisten7.a
1'1i1 t,irdi 11 m:o l'rrnc,pc dell.1 Ch1cs.1 \\·cnn.:
dnt.1 .il continuo bnlur,p<> c.: fiorire ddlc.: fomiglie chrnmato ulln l'refouurn dellu st11ssa l ons.tn:ga•
n:l11{iosc nd mondo, lo <111cstò l'om:tl.!l(Ìn ~pcciafo zimw dei Rcligiosi, nella qunle in tunh: n11111icre ~i
a lui prc:;entato dai Procumton Gc1wmli ,li tutti cronn .ilformaw I.i ~uc prcclani 4uaht:\\ d1 ,oh:ne
cli Ordini rchgios1, lo rl(ll"terono le alte Person;1hù zdn, d.1 prudente t'd apprczzat<> corht!{lw, e, so-
Jdl.1 G~rarchia, che nl'I Jo110 Prelatn t·hb.·ro un pmltutto, ,lt fen·1df'J :,mnrc 1>er l,· anime.
vnlidissimo t. solerte cnllabor:ttore.
Prmettore, tra le ,·arie fom1glic rd1i:1nw. nnchc
Quimdo 11 Sommo J>onh:fice Pio X I ,.h v. m. del1'1n,11{nC Ordine <.lei "\\linori Comentu.tli, fu nel
tlec1se ù, fondnrc u1i ullìcio spec1nll! per le.: suore 1940 ud Assisi, a <:1.:kbraru, con rinnnnlln sulen-
mft•nnicrc, ne affidò lo presidenza a l\\ [ons. La nit:i, il Serafico Padre nominato poc'n11z1 Patrono
Pum.1. E J\\fon:,iwiore seppe organizzare tu provvid:1 Princip!llc d' fmliu.
uttivit,1 secondo le regole ass.:,mat._: Jnll,1 S. C1,n-
Sua Eminenza appnn.:11c\\·a anche ali., S.1cr11 Cnr.-
i:rt:1,>:1zione dei Rdigiosi, tanto d:i portan.• ul mas- l(rcµa1.1nnc per lo Chl(s,1 Orientale. :11la S,1cr,1 C(>n-
simo frr.ore la prc-1.:ios:1 canù delle suure ncll'as- grel{llz101~c dei ~kmmari e dt'lle l,;nl\\"<·n;it:t dc~lr
s1stcnzo ai malati.
Studi, nonchè al Supremo Tnhunalc della Scg-n.1-
Frn tnntc $v:iriatc cJ ns~illonti prcoccup,1zio1,i, tur:1 Apostolicn.
il Jefunto Porporato curò i.cmprc gli 11nUtt1 stuJi
Il Sii,,on•, che cnronu con munific<·nza ..th•ina
e tli t.-SSt diede nuo,o lumino,;o sn2g10. per r,cor- l'atu,·11i1 e In zclo pòl>itorulc dei suoi .-\\.pn,tolr, accolga
,lat<· un s«>lo c:scmpi,,, ul congr..sso i:iuridico inter- anche le nostre umili ma fcn·idc preci ncr l'aninu
nazionale del 193➔, cnlln dotto rd.1zionc ~u • la cl~11a e In compt!l1~i di 1:lc1rin in Paradiso.
18 0
L'Em.mo Card. La l'untu all'lnauguruiorie dt,ll"Orntorio "E. J\\1111clll >►.
-

2.4 Page 14

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DALLE NOSTRE MISSIONI
Ispettoria Orientale.
alle disposizioni per le comunicazioni del mo-
mento, quanto ahhiamo fatto. Yoglio indi-
Rev.1110 l'{/ a11111t.1110 Padrt•,
carle ora alcune caraucristichc.: della celebrn-
per henigna concessione delle autorità mi z1one del nos tro modesto Clìl1tt;nario.
tro,·o qui in visita delle Case dopo tre.: anni di
assenza. Per grat.ia <li Dio e protezione <li Dt>n
Bosco il morale Jci ccmCratclli è nito e conso-
lante. Anche i pnchi confratelli inter!làti c{mscr-
Yano inalterato le> spirito religioso e salesiano,
ed i sacerdoti compiono un'opera di apostolato
mnmirata e lodata da tutti.
Le autorità religiosi! ne sono cntushtste.
):umcrosissimi gli allievi che affollano i nostri
Istituti d1 Alessandria e del Cairo; in efficienza
anche la scuola di Porto Said. Si compie del
gran bene. morale, intellettuale e materia.le.
Finora la Prov,·itlcm.a ci ha S<"mprc assistici.
1n Palestina, ove ritorncr<> nel mese venturo,
siamo pienamente liberi; ma ci è concesso u.i
1) A11i111e che si co11socra110 a Dio. Pensare
alle condizioni mondiali del mom1:nto, 1: ve-
dere anime gicn·anili, che con slancio si con-
sacrano a Dio con i santi voti, anime conscic
dei sacrifici cui Yanno int'ontro colla Yita mi~-
sionaria, specie in questo paese, riempi<.: dav-
vero il cuore di ammirazione e di caldo e sen-
tito ringraziarnento a Dio, che dona ai :,.uoi
missionari tali consola1ioni. C'n buon numero
di Salesiani e Figlie Maria .-\\usiliatrice frn
sui anche giapponesi, nella data così cara aJ
se .,..nostro cuore, fecero l'immolazione totale di
stessi al Signore. Oh, come deve tl\\'<"r gioito
la Famiglia Sabi:urn del Parndi~o !...
l.1,·orare solamente nelle nostre campagne. Tut-
tavia anche vi è da \\ingraziare il Signon.:
per l'andamento religioso e materiale.
Ci benedica, amato Padre, e preghi per noi.
2) In tutte le case e residenze: giornata
catechistica, nelle formt: possibili ad ognuna,
per riconlanJ il primo cntcchi~mo di Don Bo-
sco. !-farci troppo lungo se volessi narrare le
aIT.mo in G. C.
sante industrie per <lare alla manifestazione,
f;ac. G. B. C.,:---.Li;, Ispettore
starei per dire, il colorito locale del primu
catechismo di Don Bosco... Oh, benedica il
.-1/esumdria d'E,git10, 24-Lx- 19+3.
Signore gli sforzi dei suoi poveri salcsian<;tti
ciel Giappone! ... benedica il Signore gli umili
inizi, il primo a,·\\'icinamcnto suo a qualche
anima, come avvcru1e in quel giorno, in luoghi
Caratteristiche dell'8 dicembre
in Giappone.
e condizioni assai più umili <li quelli del Pa-
ure nostro!... La società editrice Don llosco
a Tokyo ha iniziato per l'occasione una inte-
Re7.'.mo ed A11wtissi1110 Padre,
ressantissima collezione a c;olc>ri di quadri
c-aratteristici giapponesi. È il primo tentativo;
ci siamo s,·egliati quella rnattina col grido le lezioni catechistiche ne verranno certa-
1, \\'iva Maria 1> ripensando al cuore di Don Bo- mente a guadagnare assai con questo utile
sco in qucll'S ùìcembrc 1841, dopo Messa, . cd interessantissimo sussidio diùatticù.
nella quiete del coretto di S. Francesco d'A!'-
sisi a Torino, di fronte al suo primo figliuolo
3) Si sperava poter lanciare al gran pub-
oratoriano... Cento anni dopo, come si tro- blico in quella data la i-ìta. del uostro Padr,-.
vano Lutti i suoi figli, sparsi in tutto il monùo, traduzione dell',\\u.ffray; m~ un mmplcsso di
di fronte ai loro numerosi figli spiritu,1li, che circostanze non rese JJOSl'\\ibilc la stampa, che
nell'ardore dell'animo pieno di gratitudine e solo ora può iniziarsi e che <lesidcri3mo sia
di amore a J\\Taria, effondono nd giorno sacro pronta almeno per la fine deJl'anno. I~ anche
i loro sentimenti, le loro preghiere pii'.1 bt:lle, questo parte del nostro omaggio c:entcnarin a
i loro propositi più furti, e nel nome e <..·o) Don Bosco, che sar;1 pr<.:sentatn al puhbliw
cuore di Don Bosco li presentano alla :\\ladre giapponese. La traduzioni.: ma6nilica i; snita
loro tenerissima? E nel nostro Giappone? Ho 'fatta da un '1111ima che a.nehc attraYcrso la
nella precedente relazione: indicato in lince lettura e traduzione della ,·ita di Don Bosco
schematiche, richieste dal doveroso rispetto ha avuto la grazia della fede... Ricompensa
--- r8r ---

2.5 Page 15

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per noi piì1 amoita di qualsiasi ah rn ! La
collana drammatica 111 occa~ìonc della festa
centenaria ha preparato una serie <li puhhli-
car.ìnn1 (tre) che nel loro complesso presen-
tano i momenti piìi salienti della \\ itn e <lei
<livcnirc dcll'oper.t di Oon Bosco. ì~. sotto
altra forma, (può anche essere semplice profi-
cua lettura) una ,·ita sui gwcris del no:-.tro Don
Bosco. I la,·ori furono rappresentati in quel-
l'occasione; c si fccno un !?rande onun·, come
abili interpreti, i nostri cari t.:0nfruttdli gmp-
ponc~i. '\\ota simpauca richiamantt: i primi
tempi ckll'Ora1orio, l;i riau<liziunc <lc•lle più
belle romanze ùcl Ca!!licro... di l'lli :-i :-ta pre-
parando una cùizionl· in t?iapponese.
+) La dirn~,:a:::itJ11c d, Ila propa,,:rmdo sfl-
lrsim1t1 colla P/r, 1·11111111' dl'i Co()p1·ratori, I'. ls-
srxù,:.ùme dei di.•uti d, ,1/aria . lusiliatria, e
l'opera dtl S. Cuori• di Roma. Parve anche quc-
sw mJ.nifostazione ùc~n., del nostro centenario.
Si vanno allargando le fib, e sulla ha~c ùelle
\\'oca;,;ion, indigene e della cooperazione sa-
lesiana in queste varie fnrmc, si può cs,<;er<' si-
curi della stabilità av\\'cnirc ucll'Opcr,1 s:ilcsiuna
in Giappone. Non desisLcrcmo ,1;, questo im-
portante lavoro; e e, .liutt Don Bosco a rea-
lizzarlo m pieno.
5) l\\fo la caratteristica, che certo fu pm
gradita al Signore, si fu l:t rinnovata vo/011/à di
lutti di rssere buoni salniani secondo lo spirito
Jet nostro /oudat,,,, I' Padrt. E mi p.1rc che
tutti n si siano accinti di cuore, salesiani, Fi-
S?lie di :\\faria Ausiliatrice èd allievi. \\'o~liamo
che il centenario segni un vero perfeziona-
mento attivo di salt:sianità fra noi.
li nuovo anno che si :1v,'lcinn ci tro\\'ll se-
parati da tutti pcrchè le piccole riscn·c ,-anno
esaurendosi. Entra c..-osl ìn campo più forte
la Fede nella Pro\\'Yidcnza. La ncce!>SilÌI di
quante cose è ma1.:~trJ I Tornano m mente i
tempi di D. Bosco... 1., sue ùifficolui materiali;
le sue geniali iniiia1in:; ma più che tutto la
santità ddla sua vita e la sua confidcn;,;,1 asso-
luta e incrollahilc nella ProV\\·idcnw, anche
quando (come noi proprio or.t) trova,•a
molte, troppe porte ermeticamente çhiuse.
1\\Ia, avanti sempre nel nome di D11> e nel la-
voro per la sua ~lori:, e la salvezza delle· :tnimc.
Ci benedica tutù e specialmente il suo
aff.mo nd l:-ii.,'l1orl!
~Ions. Yr:-cc-zo Cn1 \\ITI.
Ispettore Salnit1110.
1'0/1yo, dicembre HJ4 I.
-
NECROLOGIO
Salesiani d efunti:
Siu. C.IFJGLJ.l .ll.lJERTO, da Tormn, t 11 8.i-
J!noln Piemonte (Cuneo) rl 3-xU-1<).iJ 11 ;:; .inm.
:-:ella sede di sfollam~1\\to <ld nostro Ate11,~, l',,n-
tthcto. .,,., 1,1 ero rci.-,1tu fh·r predicurc 11 1r1d11,, di
tntrodu;,,1onc al nuovo annn Rcolasticn e pl'r uo
bre,·e COf$o di /\\re heoloS(rn ~aera, fu s11rrrc~o J,1
u11 a1111ccn d1 parulrs1 ct'rehmlc eh,• In porti, r:lptd·1-
111e11te nlla tomba u,ghcndniih l'uso <ldl.1 p.m,111,
ma lusciamlo<!lt lino 11ll'uhin,o la lu.:ul11A •Idi., sua
bdla ,1c.:111,1 intdl11.ten1,,. Con lui e t><:omp.ir,a una
delle pili cnre e c11.r.111cnst1c.:hc hrnin· Jdln iamrµha
Sul,·si,1nu. Torinese ili nasciw e di 1,·mpru, era
st,1to accolto fanciullo da D. Bosco 11..lt'Omwrio
di \\ :ih.loccn. Ed 11 S:mto stesso, a, vi.1111loln al!li
studi. 1ll1 an,-·a prcdeuo I tutun succ1:s,1 con que,te
p,1rnle: • C.1, ,glia. <:a, 11:lia. far:. mera, 11,11111 I.i pro-
bcituì infatti bnllankmentt.- finn alla I.ture.a an Let-
tere. Fu quindi apprenoussimo rmfessorc 1tc1 Col-
l,·1t1 S,tlt•siaim di Tor1110-0rntonn. Lanzo Torinese,
Jo.sw, l'urma, Bor1t<> 8, l\\lur1inn, Rrn11tl!, fim> al rl}Of>
quumlo tornò a Tonno e concluse il suo rnscgn.a-
mcntu nel gi11ru1sio e.li S. Gim,mn, E,,,nl!dista,
assunwndQ pili tardi anche l<.>z10111 di \\rte Sacra
ndl.1 S~·uola di Ard11tctturn, e.li Rd11!itlnc nel
Liceo Arttst1co, dr Arte Sucra e dt Archco!ouaa
nd S<:minano Arc1n:scov1h• e nel no,trn Ateneo.
Jnuc.11110 versatile e vivucissimo, lusc1b un'impronta
aiT~th> originale, in 01ini sua applic.izm11e, supmt-
tuttu nel cumpo i.to1ico, 11n1st1co e lettcr,1T111. ;\\la
l',,p,:r-.i clw lo immorcalo nella storia della Sno<:tà
S.11,•,-iann \\! lienza Jubb10 la cura dell'c.:J1~1om· cri-
liua ,11:l(lt scritti Ji D,m Uosco editi cd inediti, chi'.'
comm.-1110 e puhhlrcò distinti in c111q111· serie:
Scritti Storici, Scrilll rd11(1osi, Scritu pcùaitngici,
Scritti morali eJ amc.,ru, hutuzione dell'Opero sn-
lc~ll\\no In quci-ta nnhil,· fatica, che ,;n~t,·nn,• con
:iffcuu d1 fiirlw, protu•c In 5ua ,·,c;w. crudi'.l:ionc, il
suo ,cnso cnticn e bt•1ricn, l'acume Jcl ..un 1111,K1!no
e l'arte del i;uo :;tilc. !',icchè i podcro~i volumi n-
nu,11gono il ,·ero monumento tldl.1 §U11 atti\\ Ila sto-
rica t lcttl•rt.1riu. ('on'lc :;cr-1,evo, C(l!;I fMrlu,·.1. I.a
sua oratoria inciSl\\'R, l(Cninlc- ed :ir1.tut.1, nitre In
cccc1.io11,1lc coml)<!tcll"1, lo fllcc,11 nccrcu r,· da .1:;so-
ciaz1on1 cd :iccadcmw ecdcsia.~cichc ,. ci, 1lt per ,llu-
!>t.nrc I temi più s\\'ariati; mn raggiuni:c, .1 la maf-
s,mo etncac1J1 sac.-rduu1li: nella sacra pr-,J1,-uz1on<e.
J\\lcmornndì i sun, C<lr5t di E~rc,z,: ar,nr,•,::i;ans-
sima l.1 s11,1 sagg111 <l,r,·zione ~pmtunlt- sp,•cr:ilmcnrn
rwl confcssionnlc <l,•llo chicso di Snn Cim,umi
E,·nn11d•~ta.
Ccldm'> l'nnno ~cor~n la ~ua :\\l~,s.1 ,l'Oro, 1n
un'.ttino,afera di fam1ltQrc tnnnutii puvaso J3llu
d,,lc,· 1·mnLionc dei ricordi dt'l santo P,~<lrc t' \\fa,·,tro
Dnn Bosco. :\\lori sullt1 breccia, da buon Snlc,iano,
ln\\'nrutnn· rntdligcnt,· e inddèsso, la:;c1a11dn ,n 1uui
11 p,ìi affettuoso rimp1u1110.

2.6 Page 16

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St1c. FR.."1CCIIIA PJETRO, da Rirnron,, (Ales-
sa1u.lria), t a Trino (V.:rcdli) il 21-x-19-1-J a So anni.
Gi,wi1\\clto studente nell'Oratorio di Torino, gc,-
d.,ttc lt: predilezioni di O. Bosco che compiaac,·J,-1
del cnntlore dell'anima sun ripetcndo~lì nei fre-
quenti incontri: , Frncchia, Fracchin, senza mnccl:ua •·
Snlesinno e superiore c<1nscr,·ò sempre qucllu <l,·-
licatezza di coscicnzn che distinse tutta la suu v11.1
di uposrnluto. 1\\Iusico Yolenn-. diresse per parecchi
anni In Cappella della nostr:1 Basilica del Sacro
Cuore in Romu, apprezzatissimo. Fu qu.inùi dirl'l-
torc delle nostre Case di Chieri I' di Pcrosa Argen-
tina. l\\fa la sua virtù rifulse soprattutto nei cinque
lustn dt nllllattin che sopporto con cu'ficuntc spi-
rito rcli!(ioso cd umiltì1 ••scmplan·.
,<;,,c. ORTEG,J GIUI,l~.YO. da Buenos An"s
(lll.'pubhlic:1 Argentina), t a Pio:;:;asco (Turino) il
0-IX•HJ{J n 26 anni.
C,Jnd. POLP.ll"ETTO S.-1 1·1so. tla Romonn
Canavese (Ao8tu), t n Fircn.<e il ~-vm- 1943 a
27 :tnn1.
Cooperatori defunti:
Altri Cooperatod defunti:
-~ndnolo G!o\\'~nni Battista, BtJrgo Sabo111w (Lit-
llma) - Bongmnmo Domenico, H11rg11 d'.lle (Ve,.
ct·ll1J - Bruno Biagio, Stref.'Ì (Alc~sandria) - Dur.zo-
liu 1 I rma, Artegna (L'din<.') - C.:aroh Domenica
Fae11w (Ravcmna1 - Fa.[!gi Giovanni, l'c,r/edo (Como)
• F:1ri11a PaQIO, S"rtirm.11 (Pa\\'ill) - l-'lccchia D. Fc-
dcnco, Biella (\\'crcelli) - Franlti Antonia, Portn
<:,·n•,io (Var.,sc) - G11y Dott. Giuseppe, Cuorg11è
(Aosta) - Gianctton1 Gu)?liclmo. Cr1111111bio (No,·arn)
- Giutlici :\\larghcritu. Clttsi:me (BcrJiamo) • Coglio
l\\laria, C:nmp,J Ca11nt·e.<e (Aost:1) - 1\\larchesa :\\,Taria
. fostfl :\\lanina Fdicita, Cornel(lia11r, ,'I'. //ha (Cuneo;
- Ì\\[ellerio Giorg1s J\\lartina, S . •Wariu Mngf(iore
(~m-ara) - ì\\}orhioli Annunziat:1, f"errma - ì\\Iorcll 1
Eu1.1cn1:1, Tor111n - Palazzolo Fra1u:o, G~rro Tm,w,,
(,-\\~ti) - P1·rci~inn :\\!olin Gioachina, 11/anio (Savona)
- Hapt!tc, Arnt'glio Giuseppina, Xi::::n (Asti) -
Ronco Giucomo. l'es.vitme (Torino) - $calarone
::\\lustro Pietro. h•~~liò (..\\asta) - S uino Giovanni
~•r,riu (Torino) - Tas~o :\\lurgh<:rit<t, J1/Q11ta11aro (To~
rmo) • TomJm1 LY-igiu, l'o/es~lla (Ro\\'igo) - Var.,i
Cuc. En:ole, G<t//iate (Xm·nr;i) - Yirctto ;\\-famina
l\\laria, lt-ren (Aosta) - Zorgnotti D. Giorgio, Mo11-
rnlil'ri (To,-inn)
S. E . .Hom. EL"GENIO BECCEGA'l'O. Yesrni·o
,/i
r 'ittOY/0
t0
/1/ll'lO,
-t
il
17 -XI
u.
s.
ad
8I
:mm.
P,1s1ore solerre t zelante della gloria <li Dio c
del l>cne delle a1'\\.Ìmi,, in oltre cinque lustri <li epi-
scopitlo pr,,fusc in Diocesi tutto il suo fervore apo-
stolico per l'elcvnzione spin tunl... tlt!l clt-ro e <lei
popolo. dando mirabile incrrmento nlh1 \\"it,t ed 11ll1;
18r·ruzion1 religiose che n,arur,1rono tonte prczÌ1J$C
,·ocllzinm. Cordialmente affcl'iona10 nll'Opern Sa-
lcsrnna, la promAsse e la sostenne SL'mpre paterrla-
mcnlc f11\\'m·c.:ndo soprnrrutto la diffusiono, <.Idio spi-
nto ili Don R oseo nella èducaz:one e nt'llu cura
ddlu qion:ntù.
Cmi. D011 GIUSEPPE '7'. llESTI. S11p1mni·,,
d !lla Pii-cr,/n C<rsa della I)j,1:inn Pr(lf:t:ùle11::u •. i' u
Torino il z 1-x1 u. s. a 79 anni.
Sesto s1,1cc("ssore dì S. Giusepp,: lk11e<ktto Corw-
lcngo in qu1:I prnJ.il.!io di carità che è la , Piccola
Casa d 'llu Di, m,t Prov\\'i,lcnza •. portò l'upera ùel
511ntu fon<lutore ad un mirabile incremento non
solo coll'mfcr\\'llracc lo spirito tradizionale J.i ussi-
•t<·n~.a u tutte le forme di soffcren:<a, ,no coll'ere-
zione cli num·ì moderni padiglioni clw ~li pcrmì-
~cro ùi numcnrnrc ,I numero dei ricoverati e di
prestnr IMO migliori cure sui1tcritc dal progresso
<ldln scienza. \\ noi continuò le nmorcYoli prcdi-
le:ioni dl'i suoi predecessori prodigando soccorsi e
cure ai nostri infermi ,n ogni nect:,"$1t:1. Gli siamo
qumdi particolarmente grati ed im•t>chfamo di gràn
cuore per l'anima suo i pii, copiosi suffragi dei
nostri Coopcratori.
r·ALSECCHJ I.PIGI, t n Colol;,;irit:1mc (Ocr•
i:nmo) il 2-x-u. s. ad 80 unm.
Pio, fen·cnre coopcrntore, fu hen lieto d1 vedere
un Jigliuolo chiamato nlla Socu,tù Snk·sm1111.
CONDJZIOm per essere iscritti alla Pia Unione
dei Cooperatori e delle Cooperatrici Sale•
s iane e per ricevere il "BoJJe ttino Salesiano ".
R1conli11111, r/111 per esurt CoJpemrori .S'(l/esia11i
mm ha.vin brn~/irare ili qua/11nq11t modfl le Opere o
le ,llissio11i Solesianc; 111n ocrorre e.ssere 1~(/ià(l/111e111e
isrriNt 11dl'U11io11c dei CQopemtnri. Solo così si pos-
sni,o .ttoduc i fm•ori spirillwli co1u:11ssi dalla Chiesa
alla Fa111ìglit1 Salesiana.
LE CO'\\JDIZI OXI SO~O:
1) Eti, 110n minore• ùi r6 anni.
2) Gotlc-r buona riputazione rcligiosn e civile.
J) Essen, in gratin di rromuo,·erc, per sè o per
mczzu di altn, con preghicn:, offerte, prestazioni
di lavoro, aiuto ,nnrnle o motl'riale. e-cc., qualcuna
dt:llc Orwrc o :\\[issio111 Salesiane.
L'Unumc non lega alcuno in coscienza, e non im-
pone alcuna quota d'i~crizirmc. contributi pe-
rindict, perciò vi pf>s~ono purtccipnre intere fami-
!llie e le comu.nitl, religiose, ,~tttuti cd ossocio:<ioni
per mezzo dei nspctt1,·i 1t<?mt1)r1 o superiori. •
All'.llto dell'iscrizione In Società Salesiuna invia
il Diplomo col Regolamento.
Chi pc;rtanto dt:sidem ioori\\•ersi tra i Cooperatori
Salesioni - ricc,·ere il Bnlleltino Salesiano - avere
chi11rimenti circa le Opere cli D on Bosco - inviare
offerte in lo-ro favore - s1 rl\\'olga al
Re ttor Maggiore de lla Società Salesiana, Via
Cottolengo, 32 Torino, 109, 1nd1cantlo bL•nc:
coi:11omc, nUn,c cd indirizzo.
NB. Il BOLLETTINO SALES IANO si invia gratul-
tanu,nte a l Cooperaror, ed alle Cooperatrici. Non t
un periodico ad abbonamento; ma l'organo u.ffi.
date deUa Pia Unione. Ben volentieri s i manda
ançhee In omaggio a c_hi si Interessa delle Opere e
delle Missioni di S. Giov. eo..co, senza esigere alcuna
quota. Basta richiederlo alla Dire~lon e Generale.
-

2.7 Page 17

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INDICE GENERALE DELL'ANNATA 1943
IJ\\ l'Al\\llG-LlA
PAC.
Il IV Succc!lt;orc di S. G. Bosco ai Coopcrn-
ron Salesiani .
La •Stella al merito, al J\\1.0 1\\Iutto,y
lI
Forll - Il ri1on10 ùci Salcsi:mi .
IZ
, , .O C ' . t Z l { H i . i
17
TI Santo Paùrc all'lst,tuto ddle Fi~lic di ::\\Iaria
usili:ucice
TI Presidente dclh1 Confcdc_razio111, Svizz,,rn al
Rcttor ?-.lagj!'Ìore
22
Celèbrn.zioni Giubilari
Zattabrio - Dcnedizionc ddla pietra an~•ilnrc
del Tempio di Mana A\\1$iliotrtcc .
La Strenita delln Spermtta .
Padre degli orfani .
L'omaggio dei giornalisti e scrittori cattolici a
San Prancesco di Snlcs .
Francia - 11 Giubileo d'oro di Villn J>a~tçé ~
Consacrazione Episc:opnle d, F. S. ::\\lons. Giulio
Cnicedo
+o
Granada - Pd Centenario Snksi:rno .
41
Il Giubileo Sacerdotale del Rc:ttor l\\ lngi:.:1on: 65
1!5, 107 e 130
Cirenaica .
La vita cristiana nelle Yncanz" secondo il pcn-
sicro di D. Bosco .
105
Il Rt!ttOr l\\ Lairuiorc Grnndt' l-flizi:1le 1lcll'Or-
dinc dei s~. l\\1nurizio c Lazz~ro .
1 ro
Roma - L'hm.mo Cnrd. Salotti con.,msmora
il Card. Caglicro
1, 1
Il cuore del Papn .
121
~uo\\·o Vesco,·o Salcsinno: S. E. ::\\f11ns. Cm-
seppe Turcios
I Zi
11 n.obilc gesto di S . E. l\\,luns. ltotolo .
127
Cile - Il Centenario d.:ll'Opern Saksi11n:i . t ::9
E4uatorc - Rduzione dèl \\'icario Aposto.hco
!-i. E. ~Ion,. Comin .
1 ]Z
Un nurncolo ché continua .
137
11 ," premio cU prosa !orina ad uno Fi~lla di
l\\lària Ausiliatrice .
1.p
Da oltr~ oceano .
14 7
Giappo11e - li primo <lccCJlllio delle ~ L~'tture
Cuttohch<·,
1 50
Il Scn·o di Dio 7.eflìrino N,tmuncurà
r53
La 11utwa Supu;ora Generale dell'Istituto di
1\\1:tria Au~ili:ltriCt' .
· 156
Dulia Costarica e dal Guatemala .
158
Buon Natale e buon Anno
169
l duchi:nno In l!iovcntù
170
Funzioni di suffroJ(io
174
1'.oti~,c tcle1Zrnfichè dal Cile
17+
Torino - 2\\lin,,str<;: a!-(li opcrm
125
Dall'Albania
177
Spiw1laturc di corrispond1:nza
178
Ln morte del nostro Etn. Curd. Protetti re
179
DALLE !'-OSTRE CASE
A~u,1cit\\n, ll+ - B,·ckford, 14-+ - C1:sun,1, 157 -
Concepcion, 11+ - Cori~linno <l'Otranto, 1z7 -
Forlì, 127 - Fra,.c:ati122 - Juan Lnc,1z(:, 56 - Larrn-
naga, 36 - Lisbona, 129. , 58 e 1;7 - :\\ladrid. qo
- l\\langa, 1 t+ - ,m·ara, 158 - P1ossusco, 10.1 -
Pisa, u3 - Roma (S. C.), s+ - Suntn Cru;, <l1:
Ti:nerifc, 146 - Siviqlin, 1+3 - Torino-\\·:,ldocco,
5, 20, 37, s3. ;;+. 110, 140, 15(), 173 - •rorino
lCn~a 2\\1. i\\!uzznrcllo), 176 - l_.dinc, 1.12 - \\'c-
ron.a, 113 - \\'i1Zo di Cadore.-. JIJ.
FIGURE DI C"-.E DI :\\11'\\JORI \\
Pu<lre \\\\'ladimirn L,·dtichowski S. J..
'.\\[ons. Dante ,'\\lunerati .
::\\~drc Amclin Di :\\ lcunn .
'.\\fa<lre Luisa \\':i$chctti .
;\\Ions. Luigi l\\lnnn Oli,·nrcs
S. Em. il CnnJ. L,i Pum.i
DALU: );OSTRE .'.\\IJSSLU:-:r
,\\ho Orinoco: 45.
A~sam: 1.4, 151, 163.
Cino: 42, R+, 151.
Cnngo lldga: 57.
E1_.-itto e, Palesti11a: +2, 83,115, 146c 181.
Giappone: 28, +3, 5<), 151. 163, 1ll1.
India: 29, .p, 58, 8..., t 1<,. 131, 1+~. 151, 159.
:\\fatto Grosso: S<J•
Thailandia: 30, 131, 16+.
LETT ERE DI DO::S: Gl Ul.l\\'O ,\\I GIOVAN'!
13. 3-0, lb.
SOTTOSCRl1/.JO'\\:E Pl-:R LA DFCOR.-\\1/..ION~
DELLA l3ASILICA DI :\\L\\HIA .\\uSILIATHICE
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L'atti,·,tà Cutcch1stic:\\ salesi,rna cd i Coopi,rn- P.IG.
tori .
+9
La Collana t Lu.x. » •
1~2
Concorso catet:.hi~tiro , $. Giov. Bosco•
176
Casanova di Cnnn:1g11olo, 11 - Lisbona, 41 - Vibb
Vnlcnt'in, 128.
SALESIAKf E COOPI:RATORI DCnJ~Tl
15, 31, 47, 63, u7, 135, 152, 165 e 18z.
Coo permtsso d, . l'Autoritfl E4'4'h',siastica. - Off. Graf. S. E. I., Cor~o Rcg. Margherita, 176
-
Dircuore respon ,11bile: D. CU I O O FA V l N I Via Cou oloogo. 3:, • Tor-lno (1091