Bollettino_Salesiano_195112


Bollettino_Salesiano_195112

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Bollettino Salesiano
PERIODICO QUINDIC CNALE DELLE OPERE E MlSSIONl D I SAN G lOVAN.'ll BOSCO
rrH LE C,\\SE SALES I A:S:E, I DIRETTOR I IJ I OCES\\'\\; ( I~ I 01.CU IU O'\\'I
OIREZIONF. GE:"IIER \\I.E TOR NO 170~1 - \\lf \\ CO T TOI..E:"IIGO 31 • rl?i,EFO'IO 11• 11 7
1 ~ GIUGNO 195r
C-.UMBRO 12
Convegni di Direttori Diocesani e Decurioni.
La d,tta J.:Ìuh!l,1rc del 75° ùdla Pia l"ninnc Jc, Coopcr:itori e ddlc Coopcramci Salesiane ha
inferrnrato la riprl·sa dei Conwl{ni rt·gionala e diocesani dei Dirctton e dc, Decurioni con caldo
interesse e gcm·rak so<ldisfaiioaw.
Sono giunte relazioni ronsolanu <lall'bpcttona Sicula, dall' lspclloria .-\\driatic:1, ùalla Ligure,
d.ùla Lomh:u-da e:: dalla '\\o, a rese.
In ,·an ccmri il cun\\'c:gno lrn esteso ,I suo prograrnm.1 ;1 giornate del clero, ricl11amandr> u1torno
a D un Bosco, oltre ai Direttori Diocesani cd ai D ecurmni, sac:1·rdot1 in cura d animc e religiosi, .,d ispi-
r;tre asc:csi cd .iggiornamcnto pastorali: allo spinto dl'I nostr,1 ,;unto Fond.:nore.
Al tri con\\'cgui son )!Ì11 indetti pci prossuni mesi e per l'au tunno.
'\\e siamo grati ai 1>1rettnr1 Dioccs,m, che appogi-:,ano le iniziali\\'e elci nostri Incaricau Jspctton.1li,
e ci ripmmett1amo unclu: un cffic:icc incremento di 1·oopcrazione salesiana.
Lo zelo dc, si ngoli Decu rioni pui> facilme nte cmnbina rc u na cclchrazionc del i5° in tutti I pat-s1
dn, e t·sil',(l un nucko di Cooperatori.
lhstuà con\\'oc:1rli in parrocchia o in un puhblic,, sa.loac pa m:r>nlar loro la <l;1L1 giubilare, 11 hcnc
wrnp,uto dalla Socicta Salc:siana, cui loro aiuto, 111 questi 75 anni e le opere raccomandate dal Rt:ttor
;\\lagf,'lore 111.:lla sua drwlarc d1 C;ipoùannu. Zclaton 1. zclatric, si prcstcr.mno \\'Ok·ntitcri per la riuscita.
Dow 1: possib1k gio\\'cr:i im·it.1re :mchc altre pcrsone hen t.lispn,tc e mal!ari tutta la popolazione, per
far conostl·re l'Opent e lo Spirito <li Don Oosco, illustrando gli ~copi ddla Pm Unione 1 1,mtaggi
spirituali t le Intluh,:cnzc concesse dal :--onuni l'ontr.:111.i, accoghcn: le nuO\\ e iscnz om da trasmettere
poi all:i no~tra Dire,dom: Ccncralc pi:r la rcgi~tr.tzionr, la :;pedizi,mc dei Diplomi e <ld Bollctti11, Sah--
sia110.
, \\ quu,to riguardo ci pcrmctllarno <li raccnmandare due 1.-"0Sl':
1) '), rita·,·i 1'1scriii,,11, formule (con richil'.,/11 ,li D1pfmn,1 I' .I,·/ Bollcttinn) sn/r, a a1/tJru che d,in11n
o(fida111r11/o m11pcmr1• 1j/rllii•,1111e11/e o con lt1 prrs:hin11 o con rifft-r!r, 11 cr111 r1i111i rd ollfri11i di ap,J.1-/,da/11.
~) Xdl'iuriare -~li t'/011 111/a Diu:.io11e G,11rrall' df'i Cor,pemtrJri, si ,·crir;a•w diiarammle gli ;,,.
,ltrh::i rw1 tulli i d,11i 11rcrss,m, compresu il 111mwr1> d,·I q1111rtiert' pnst,1/t• per le .i:rw1,l, Clll,i, e si ct·ill di
d1it'da11 duplicati del llol11'.t1inn tlor;1• ue ,,rrtrn già 111111 copi({,
.\\'Il. - l'er coluro chi: dt.>Si.lcrnno 5<>1tanto avl'rl! aktml' mlonllaz1•m1 <ldl'Opern S,,1.,,,i.1na, ma non ,ono
an<~m, .1..-ci~i a fnr,i \\ cri C'ooperntori, hastt'rà dti<'<h·te all,1 Dirl'zione Ct:netnlc I Ìfl\\ io <li qu,dchl• copia <lei
B,J/1·111110 a 1irulo infort1L1ti,·n.
'\\:ci l(randi n·ntri I,, cdc:hr:17.Ìon.: della d,t1d giuh,J.,rc pul, aa.sur(!cre u prvrx,rzioni .,dc(!uate con intcncnto
d1 1utor11/l rdil!iosc e civili a stimolo d, apostolato e di bcncticcnza
D1 tutto unendi,,n,'l rel,1z111ni partÌ<'<>larc~.iiatc.
E in1.1nto ci lèniamo a dispo,izionc per SU!?~crimenti, pro[!r,tmm, cd indicazioni O\\"unque possano occ(lrrcrc.
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Educazione e formazione inlegrale del giovane
nella porola d1 DIO Xli
« .Ètre à la pagc: s, diu o~gi 't"olenllai; mu o
c011di-..;onr di nr,,i lacerare c,m queslo prelt:stu il
libro prezwso, distruggnulo le pugùtt· prcadenti,
come si sltll'CWIII i fogli di 1111 ralemlario.
L'arlf dtll'Educa:::ione t infatti, per 1110/ti
aspetti, arie <kll'adatlan1. adaJ.tarsi all'età, al
tempera111c11t11, al caru/Urt, alla capacità, ai bi-
sogm e alle gmste aspira-::10111 del/'olu11no, adt1/-
tarsi u Ittite le rircos/011::e dà tempi e dei /1mxhi,
adattar.ti al ritmo del progresso generale de/f'11111a-
11ità. Perù, ciò che caru111·ri::::11 i11 tait• m/iJtta-
mwto la vcm educazione cristiana e che qucst.a
mira costantemente alla formazione totale del
fanciullo e <lcll'adolt-scente tLffinc di farne un
uomo, un cittadino, un c::1t1olico integro c<l c4ui-
librato, bc11 più che 1111 prelrso erudito co11 la ,nente
i11gomhrata da cogni::io11i mriclt>pedid111 d,sp,uate
r disordùwte. Svilllpparr secondo u11u s,11u1 pt -
dagogia fu e11/111ru i111ellr1t11ale, f:o!ersi ddlu .10-
11ità, del fJigort· del corpo e dr/la agilità dr/le mem-
hra, olle1111ti mtdia11te l'cd11razio11e fisica, 11 'l.'011-
taggio della prmtfez::.::a e drlfa d111tilitii cld/r, spirito;
affinare col fefict accordu dei sms1 e dell'ù1ttll(1tr11za,
11el/a fonnazim1,· artistica, tutte le f aco/tà p,·r dare
t1I loro esercizio grazia ,·d amabilità e q11i11d1 1111a
,jjicacia 11wggi1Jrr, più estesa, 111e.r:tio accolta: tu/lo
riò è assai brllo e buono, ma non anehhe valore
eterno soddisfacente pienezza, se la coltura
religiosa non ,enisse a d.m: con la sua ampicz.z.i
la sua magnificenza, a tutta l'educ.1.ziont\\ la
:;ua urutà l" il i-uo vem \\ ,1lon.·.
l Un errrm aswi co11m111• restringe /'etl11cazioru
n•ligiosa ad 1111 tempo drtcrminato, sin pure cm,
programmi cm11pleh· e S<11?(:i11me11te distribuiti. '.\\[a
la ,·era educazione cri1;11a.na esige ben Ji pii1:
l'Ssa Jc,·c essere un'opcm continua permanente
progretiSiva, dcvt permeare tutto l'inscgnnmento
anche profano, penetrare sino al fondo dell'a-
nima. Eua d11nq11e consiste oltre alla esposi::imze
metodica ddla dottrina, ,,r/ t·edere e far ndere
tutte le cose alla luce della grm1de e divma nrilà,
come nella ctJ11!e111plazio1ie della creazirme mall'riale
11011 si t·edono le cose bene, coi loro veri ctJ/ori, che
nel lume, anche se Ja/vof1t1 velato da ,mbi, dl'I bel
sole di D;o.
l/a la i-duca::ione sarebbe ancora incomplrla.
s1 t·ssa 11011 co11seguisse che 111w parte del suo scopo,
se cioè st rrstringrsse a promrare il bmr persu11ale.
fisico, morale, temporale ed eterno degli alwmi.
Rua deve i110/lr1· formarli e prepararli a eurcitare
sul loro ln11p11 r mila loro ge11era::ùme - ,111::i
a11die sulle gr11aa::ùmi future - u11·,~i1J11e sa/11-
lurc. i11 ,lfllÙtJ rht ess, utlrtlf'ersi110 il mu11du. !fl-
uiwzdo/11 d1drn di loro migliore pi,i dola e più
hel/o di q11el/11 d,e l'avt'llmm trO'llato.
P /; t/llt'sla l'utilità delle uperr writ<1ff"l•fJ!i. sociali r
1Jf'<Jst11lirl1e che ,•tJi 't'Ì studiate di prornuovert" f m
loro. Esse sono 1111 prrzioso w1110 tll<lferiale, .rpm-
11111/e, reli;t;ioso per tutti quelli che i v·oslri a/111mi
assi.itmzo, ma a11r/11' per loro strssi, prrchè, con gli
impulsi e I'al/mum,·11/r, rhe 11e ricet-mlll perfezitm,-
rumw 1,' mtcfesimi r $tJrt111110 i11 .t:rmlu di eserriture
più tardi I/Il bmrfico e profondo injlusso mllt 11,rn
/11111~r:lie, sui foro cmmsccnti e su tuttu la socicrà •·
(l'ì. 8. P10 Xli alla grande famiglia <lei Col-
legio S. Giuseppe - lstituto dc '.\\Icrode, dei Fra-
telli ddlc Scuole Cristiane. nel primo n·ntenarin
dalla fondaziont. - fi maggio 1951 ).
Il terzo centenario della nascita di
San Giovanni Battista de La Salle.
( 1651-1<)51)
Rtrnrre in quest'anno 1I Cl.'ntcnanu ùalla
nascita ùi S. G. B. de La Sallc c il 50° della sua
Canonizzazione ( 1900-1950). Tr:i i ft.~tl·g~ia-
menu a,·utisi oYunque in 4ue~1•a111111 /asalliw111 ci-
tiamo qui sopm, k· belle parole <lt S~. Pio Xli
m occ.1s10nc Jcll'uJ1c1v.il concessa ,li Fratel/1 d,.//e
Sru11h Crfrtiu11r Ji Rnnu. Tra l'illtrn SS. Pio X li
nel maggio del g-rnndio~o .\\nnn :--,mto tcstè Ùl'-
rorso, clcva\\'a il '-ìanto Educatore a patrmw tkgli
lru;cgn.1.mi di o~ni ordine, comprt.-:;1 i catechisti
e le catechiste:.
Quindi doppi.illll.'lltt. cara ritorna I noi la hgura
Ji qm•sto In~ignl· :'.lacstro che dl'I Catccl11smo
fu grande banditore e propugnatore e per il Ca-
techismo spese la Yita lasciando in eredità questa
nobile missiom· ai Fratelli dellt Smult Cris11a11e
<la lui fondati, 1 quali oggi, raggiungono la cìfr.1
cli l irca 20.000 con una schier,1 di mezzo mi-
lione di allievi in tutto il mondo.
San Cio,·anni Jln!lco come ,·eJiamn ricordato
in Cat1-d1es1-Sc1wl1• ,\\frdie <li ttucsto mese - ehhe
un grnnde alletto per il Santo dt: La 5aJJc e fin
dagli inizi del suo apostolato spese energie t.·
i.do come cunfcsson <: direttore di spirito tra 1
Fmtel/1, a Torino. Anzi, tra gli alunni - a lui
affeiionatissimi, comt.· ricorclan,, suggcsti,i t·p1-
sodi - dei Fratt'IH, t·hbe la ventura di trCJ\\ are
11 fanciullo ) Jicht:lino Rua. che fu suo bmcc10
destro e alter parr,u ddla Fan11glia Salesiana.
Come San Giovanni Battistu de La Salle chiama
cdut:ntnri e maestri a<l apprendere ùa lui lo zelo
e la squisita ditl.1tt1ca, così San Gio\\'anni !losco
• padre e maestrn <lei gimaru • chiama ad l'SSi
gh adolescenti. I due Santi dal Ciclo ci aiutino
sempre nella difficile e santa imprci:;11 dell'edu-
cazione del.le A"iovnni generaiioni !
L

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CAGLIARI Mostra Catechistica.
In occasione del Congresso Eucaristico Regio-
nale Sardo, si tenne a Cagliari un'imponente
mostra catechistica e culturnle, con l'intervento
del nostro Centro, che allestì il settore della
stampa.
Strnlciamo dal Q11otidia11n Sllrdo dd 29 aprile
scorso: <, Colui che \\·isita la l\\lostra Catechistica
inau!;Urata il 2-4 aprile da S. Ecc. Mons. Paolo
Botto cd alla quale hanno partecipato tutti 1
Vescovi della Sardegna e le massime autorità
regionali e provinciali, ha, fin dal suo ingresso,
moriYo <li rallegrarsi per la riuscita della mani-
festazione.
~ L'allestimento architettonico della mostra si
divide in quattro p.irti essenziali: Catechismo,
Arte, Artigianato, Stampa.
~ ... Animatore instancabile con la dottrina e
l'esempio fu Mons. Elvio Sitzia.
,i La parte catechistica (diocesana) rappresenta
lo scopo principale della mostra e si esprime
attraverso riusciti grafici, creati talvolta con arte,
tal'altra con ingenuità ed incsperienz.1, ma rias-
sumenti sempre l'amore e la dedizione all'apo-
stolato.
» 11 settore della stampa allestito a cura del
Cen/ro Ca1ec/1istico Salesiano di Torino per opera
del Sig. Soria e del Prof.. Kovelli venuli espres-
samente da Torino, si propone nella sua razio-
nalità di indirizzare lo S\\'olgimcnto catechistico
con le seguenti illustrazioni: Pcrfezionamehto
della didattica catechistica; Scuole catechistiche
parrocchiali, Oratorio. Gli indovinati grafici mo-
dernamente concepiti e signorilmente eseguiti
dimostrano a quali conclusioni educative possano
portare la buona stampa e quale , alon:: ùistrug-
gitorc abbia la stampa perniciosa nella forma-
zione delle gio,·ani coscienze>).
(G1·mo CA\\.\\1.1.ç,).
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Per le colonie csrwl! dif]ondete tra i giouani
.GRANDI
ALBI
VITE DI SANTI E VlSIONI DOCU/v\\ENTATE
DON BOSCO
/,a 'fila di /),m Ro~co, il mPran:t:liow ,<.,'tlulo drt .t:im•m11, ,n 'i.'i'iJaas.t1111i quadri
=a rolori.
Parte J: Il piccolo saltimbanco. 144 quaùri a 4 colori <lei
pittore G. GRILi.i, su Lesto di G. SETTI (roo0 migliaio) L. roo
C Parte Il: L'amico dei giovani. If+ quadri a + colori del pit-
ton· G. GmLLI, su testo di C. SETTL l"o\\11,j
L 100
C Parte 111: L'Apostolo della buona stampa. 1+4- quadri a
+ colori del pittore G. LM;~ ,, :-;u testo di G. SFTTI
L. 100
DOMENICO SAVIO
/,,, 'l'Ila del fe/,n1q•110 Ado/esrrnle •• n.t:f!1 BeallJ, w albo di grande fon11ato
ro11 illustm:;irmi, ori:r:i11alt a colori.
C 20 pagine con 64 quadri originai, a 4 colori del pittore E. FLORJO,
S\\I testo di G. SETTI (200° migliaio)
L. 100
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l1tler·esst1nfi
Dil e ttev oli
VEDIAMO PIER GIORGI
La t•1/a d, Pier Giorgi.o Frassat
con 140 ampie riproduzioni fot
~ Parte I: In famiglia - S:
~ Parte II: Gioia di viver,
morte. Pag. 64
COLLE DON BOSCO (ASTI) - LIBRERIK DOTTRIN

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ILLUSTRATI
DI AVVENIMENTI E UOMINI CELEBRI
**
L,ASSUNTA
Commento illustrato w•cond() la Tradfr:wnr Cattolica al do·•nzn drll':lss,111-
~ionf' di _\\Jr,ria Sant,ç_çi,,,a.
~ 16 pagine con ampit: illustrazioni <li F. :\\ loNzro CmtPAG'-0:--.1
e G. B. GALIZZI, commentate in Italiano, Francese, Inglese,
Spagnolo, Tedesco
L. 100
PIO X IL PAPA DEI FANCIULLI
na/J'i,~fa11-:ia al Pontificato. in :;6 z•ùiom sucrenfrr {Prt•idmnentr commrnta!P
~ 24 pagine in rotocalco. T esto di ANTONIO Ar ES:-1, disegni di
I SE\\'ERINO FABRlS. ( "1'0\\ LT\\
IJ.
.-) o
IL COTTOLENGO
/,a l'ila di San Giuseppe Re11nf1,tto Cotiolenf!o e la ma grmult- opl'lt1 per gli
ammalatt.
~ 20 pagme, 64 quadri originali a 4 colon del pittore E. f<LORIO,
su t<.'St0 dj G. SE ITI.
L. I 00
)
nel bnoso c.,mmento di DoN CoJAZZt: 2 Alb,
rrafic/1e.
ortivo - Studente. Pag. 52 I,. r50
- Religiosità - La vita dopo la
L. 1_:;o
/,efl11rc serene
I)'' '' fandulli
delle <'olmiit• eslit•e
l CRISTIANA
TORINO, VIA COTTOLENGO, 32

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ISPETTORIA SALESIANA NAPOLETANA -
Relazione della " Gara Catechistica lspet-
toriale " - Anno scolastico 1950-51.
Anche per l'anno scolastico 1950-51, nell' Ispct-
toria Ì\\apoletana è stata indetta dal Rcv.mo
Sig. Ispettore, D. Antonio R. Toigo, una i, Gara
C~techistic:i lspettoriale >> fra gli studenti della
.Scuola l\\ledia, <lell'ih\\ iamento Professionale e
del Ginnasio di tutti gli Tstituti Salesiani della
Campania, Puglia, Lucania e Calabria.
Ad ogni Casa è stato concesso d'inùare due
Candidati, vincitori nella gara catechistica locale, e
il giorno 17 maggio i partecipanti si radunavano
nell'Istituto di Torre Annunziata, sede dcll'aspi-
rantato e Studentato Filusofico dell'Ispctloria.
Quili, aUa presenza dei Direttori convenuti dai
vari Istituti, un Aspirante dava il saluto ai parte-
cipanti e riéonsegnava il Gagliardetto, vinto
nella Gara <lei 1949, al Sig. Ispettore, e questi,
ricevendolo, lo additava alla schiera giovanile
dei candidati come premio ambito. Per conqui-
starlo si sarebbero battuti in fratern.'l gara, sulla
quale si accing.:vano a domandare, nella <• Fun-
zione l\\laJiana », la Benedizione dell'Ausiliatrice.
Alle 17,30 lutti i candidati erano già impegnati
nclJa ProYa scritta, assistiti dai tre membri della
~ Commissione Catechistica Ispettoriak· 11; con-
temporaneamente il Sig. Ispettore presiedeva
l'adunanza dei Direttori, per l'esame e la discus-
sione di importanti problemi, interess~nti tutta
I' Ispettoria.
Il giorno seguente fu nino riservato per la
prova orale. Al mattino i rappresentanti del Gin-
nasio furono sottoposti ad un triplice turno d'in-
terrogazione su u11 Tcsario, compilato dalla Com-
missione ed JO\\'lato all'inizio dell'Anno :-icol 1-
stico a tutte le Case. I candidati mostrarono
una preparazione che, senza omhra di n:tonrn,
deve dirsi eccellente: esposizione chi:mt, pn:cisa,
esauriente, sicura nei primi due turni cli interro-
gazione, e<l una insospettata prontezza nel terzo
turno, in cui do\\'cvano rispondere ad alcuni:: diffi-
coltà e obiezioni, talora sottili e cap;iiose.
:\\'cl pomeriggio scesero in campo gli Studenti
della Scuola l\\lcdia: la gara si svolse col sistema
eliminatorio usuale, a~segnando a ciascuno, per
ogni giro superato, cinque punti. L'indomani
\\'ide tutti i partecipanti alla Gara, i Direttori, i
Chierici Filosofi, i NoYizi di Portici, gli Aspiranti
in de\\'oto Pellegrinaggio al Santuario di Pompei.
Al ritorno, il Sig. D. Toigo procedette alla
proclamaz1onc dei vincitori.
bnpnatore: Di Chirico Giuseppe, IV Ginnasio,
Venosa.
Principe: Saladino Benito, Hl media, Soverato.
1 Console: Di:: Maio Alfonso, Y Ginnasio, Vomero.
Il Como/e: Castaldo .\\niello, III Media, Vomere.
I Capitano: Pitaro Giuseppe, V Cinn:isin, So-
verato.
1I Capitano: Clemente Eman., l media, Caserta.
I _,I/fiere: :.\\Iarotta Felice, \\" Ginnasio, Castel-
lammare.
I I Alfiere: Bassotti Sih-io, 11 media, Brindisi.
Possiamo affermare che la Gara ha pienamente
raggiunto lo scopo che si prefiggeva: far sentire
sempre più , i\\'amente il problema catechistico
e fare dell'istruzione religiosa il fulcro dell'opera
educatrice salesiana.
A Dio la gloria.
Qumulo q11nln1110 si merm,igliara delle s1111
grnnd1 imprese, osserva-va D011 Rua, Don Bosco
11011 lo la,scimJa parlare mai, i11tcrrompe11dolo: t< rl
Dio e a !1/aria .-lusiliatrice si dn:e tutta la gloria
e la buona riuscita~- .4 sua crm(usùmr mccrm/ava
im,ece qualche aneddoto in mi ·apparii·a che non
s'na olle1111to ciò che per me::::o di lui s'era clzieslu.
Si c,,mpwce;,•a dr mcco11/are come a/Cimi nnendo/11
a lro'l'arc !(li tlicessno: •· Quella persona mnmaln/a
che le Jw racrnma11dalo è poL morta!,,, oppure: ,, .Von
posso far<' l(r<llldti offata, pcrdri: la grandint' 11011
mi /111 ri.l"parmia/11 ", o ancora: ,, Quella file e/re
le m·ern r,uwmu111lato è ,mcorn pN11le11!1• ,1, facendo
così co111prn11/ere che 11011 sL doveva confidare in
lui bcm·ì ntllu bontà materna di Jhiria. /usiliatrice.
(.U. H., X, So)
Superbia santa.
Parlando una i•olta alle more di ,1laria Ausilia-
lrice, Don Bosco diceva lorn: « I ·og/io i11seg11ar7.·j
fa superbia santa. SI, la superbia santa! Diti• ria-
sctma cosi: - lo ~10g!io essere la piri buona di tulle!
- però se1J-:;a credere di esserlo! ditelo solo con
fui/a la l111u11a 'l'o!m,tlÌ! Dite: - Non voglio 1mu
abbassarmi a commellere un pecrnto; e voglio mo-
rire sul lai•oro.1 - • l1°1't1• capito'( Ciascuna J>rocrm
d, divenire la piu buona d1 tulle, cull'evi1,1re og11i
colpa deliberata, e coli'essere lieta di morire sul
lavoro per la .ttlr1ria del Sr~i:rwre.' ».
(.H. H., X, 6.;S).
* (Dal rnlume II <lei Catechismo co111111enta/o co11
clet!i, falli e s,rifli di D. Bosco. E<liz. L. D. C.,
di imminente pubblicazione).
Au1011naz,one del Tribuna!~ d, Torino m data 10-2-1q49 - n. 403.
Con approvsz1onc EC"chlsrastic;a.
Oih<"1n• Grnlìche delle Soc. Ed. lnternaz,onalo Uircttore respons.: D. Gv100 FAVINI. via Cottolen~o 32 Torino (70•)).
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