Bollettino_Salesiano_195110


Bollettino_Salesiano_195110

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Bollettino Salesiano
PE RIODICO QUINDICINALE DE LL E OPERE E MISSIONI Dl SAN G IOVANNI BOSCO
PER Ll· CASE SALES! \\'-E, I DIRETTOR I O IOCbS.\\NI E I OH.TltlO~I
D I R CZI O:-l.l! GE:-lE R AL E· TORl:-.O (70~1 • VI A co r r o t.E:-.Go ll TEl,(:;l-'ONO H l l 7
ANNO I .\\'\\\\'
15 MAGGIO l95 l
NUMBRO 10
Come Gesù vuole l 'alunno
e come vuole /'educatore
Una voce che è diventata richiamo, appello
paterno a l Clero, ai cattolici Dlllitanta e aglt uo-
mini di buona volontà, e poi grido d'allarme
e finalmente gemito, si e sprigionata dal grnnde
cuore dl!l Santo Padre: Sah;amo il fanciullo -
salviamo la fanciullcu.a •·
e Il problema non d, 0~1. Il Santo P adre ncl-
l'Enciclica Q11rmadmr1Clum (gennaio 1946) am-
moniva: ~ F ra le scia~urc senza n umero prodot te
dall'orribile t·onllagmzione, nessuna al nostro
cuore paterno ree.i 111\\a ferita più dolorc>ll:i <li 4uclla
che si abbatte :;u una moltitudine di innocenti
fanciulli, che a milioni, come ci è riferito, privi
delle cose necessarie alla vita, in molte reg1ont
cadono vittime del freddo, della inedia, delle
malattie... ••. ·
La voce dd Papa, è gmda sicura nello svolgere
il nostro pensiero sul come Gesù vuole l'alunno
e come vuole l\\:ducatorc.
li fanciullo.
Dai Yangcli rica\\'iamo il vero pensiero di Gesù.
Dice~- \\farcn (c;t1)11 X, 13-1h): E gli pn:$t•n-
ta\\·ano ùe1 hunhin1, pcrchc lt toccasse, ma i disce-
poli sgrid,1\\ ano dii glid i prc~cnta\\'a, (ì1.-si1, visto
ci<'i, si sdq~n•'• e l11~s1: l()ro. " lasciak che i piccoli
vengano a 1111.•1 non glielo impedite, perchè <li
11ucsti è ti Regno dei Cicli. fn verità, in Vt:ritit ,·i
dico che chi 11011 avr.t accolto il Regno ùi Dio,
comt· u1, fanciullo, non \\'i entrer:1" •· - Da qud
c:iorno il fanciullo è stato compreso a fonùo,
ha ottenuto la sua riahilit,1zi11ne nel cuore dd-
l'umanità, sal1·mlu al primo posto nel t·uorc Jclla
Chic.sa, come gii1 lo era nel cuore J1 Om.
E quand o fra i discepoli del :Vfal·strn Divino
sorse qucstin111.: di prioriù, Gcsu, per tutta ri-
sposta, chiamò un fanciullino, lo pnsc in mezzo
a loro, e disse: In verità, in veriti1 \\'i dico se mi
non vi convertirete e non diventerete come par-
goli, no n entrerete nel regno dei cieli. Chi dunque
si farà piccolo come questo fanciullo, ~rà più
grande nel regno dei cieli. E chi accuglie un fan-
ciullo come qut.~to, in nome mio, accoglie mc•·
(l\\lArr., 1S, 2-5).
Commenta giustamente S. Leone l\\1agno:
• Cristo ama lu fanciullezza che Egli sin dall'inizio
ha assunto nell'anima e nel corpo. Cristo ama
l'infanzia mai.:scra di umiltà, norma di innocènza,
modello <li mansuetudine. Cristo :ima l'infanzia,
sulla quale vuole ricondotta l'età ::-enilc; e prega
a seguire l'umile suo l'sempio coloro che poi
innalza al regno eterno,._
Ni: pago d1 tanto, Gesù premunisce e pr1.-si<lia
i suoi piccoli tanto amati, e tosto soggiunge:
(l\\1ATT., 18, 6- ro) « Chi scandalizzerà uno di
questi piccini che credono in mc, ~.m·bbe meglio
che gli ~i appendt'SSe al collo Ullil macina da
mulino lo si sommergt-ssc 1wl profondo ùcl
mare. Guai al mondo per c;m,;;t dL-gli scandali!
Guardate, i dal disprezzare alcuno ùi qm:sti pic-
coli, poichè vi dico che i loro Angdi, l.1ssi1, n •dono
commua1111•nt1,; il \\·olto del Padre che è nei cicli•·
Ed in 111\\c raccogliamo u n'afformazmnc che
conferma le precedenti (MA'l"l'., XXV, 3+-+o):
~ In verità, in verità v1 dico: tutte le Yoltc che
a,·cte fatto qualche cosa a uno di l(Ucsti minimi
tra I miei fratdli, l'a\\·ete fatto a mc •·
Dai hrnnì evangdici che ahhiamo citato riesce
facile dedurre che Ge:;u, etm una diYina intui-
zione riconosce la personalità dd fanciullo, la sua
anima canùid.1 e degna delle compiacenze ùd-
l'Etcrno Padre e dcll'assistemm premurosa degli
Angeli; ric.:onoscc la sua conformazione .somatica,
strumento visibile di un princ1p10 spirituale; 1
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generosi affetti, le disposizioni del piccolo, la
sua candidatura al regno etcTT\\O, Questa creatura
benedetta, accarezzata e prediletta dal Di,ino
Ma.estro, portiamola nella nostra scuola e segna-
mola col titolo di alunno, come nella famiglia
lo chiamano figlio e nella Chiesa battezzato.
Come dunque Gesù vuole l'alunno?
t facile la risposta. Egli lo vuole:
buono, come l'Angelo che l'accompagna;
docile alla sua voce di Maestro divino, ed al-
l'autorità <lei precettore che rappresenta Dio;
diligente nel compiere le attività scolastiche che
lo immetteranno pur esse nel regno di Dio;
candido nell'anima, la quale non deve patire lo
scandalo benchè minimo, nè la macchia più
lieve che oscuri la veste della grazia;
sano, nella mente, nel cuore, nelle tenere membra;
coraggioso, perchè possa, nel oome di Dio,
affrontare le difficoltà della vita e superarle,
per il vero bene individuale e per il bene della
collettività in cui vive, che in un primo tempo
è la famiglia, poi la scuola, poi la società.
Da rutto ciò le sollecitudini della Chiesa nei se-
coli. donde ben potè il regnante Pontefice dire:
f Essa in ognr tempo rivolse le sue sole"rti cure
materne alla tenera età, e a ragione ritenne questa
missione parte precipua del suo ministero di ca-
rità».
Carità spirituale, che suppone la formazione
soprannaturale del fanciullo, con l'iniziazione <lei
S. Battesimo, vero lavacro di rigenerazione. Ed
in tal modo il battezzato è un uomo nuovo, fatto
degno di essere tempio di Dio (S. PAOLO), un
piccolo Cristo in fiore (S. AMBROGIO) incorpo-
rato vitalmente in Gesù, un membro della Chiesa
corpo mistico di Gesù.
Siffatta dignità interiore aumenta col Sacramento
della Confermazione, con la purificazione e la
grazia della penitenza, e con l'Eucaristia, nella
quale l'unione intima con la più consolante delle
realtà, il Cristo vivo e vero, nutre l'anima, la
riempie di beni celesti, e le dà pegno della futura
gloria.
E questa condizione di fatto, in cui quasi uni-
versalmente si tro'\\--a il nostro alunno nelle scuole
d'Italia, potrà conciliarsi con la scuola laica, che
ne non vuole Dio, soprnnnatura, religione,
nb morale, nè sacramenti, precetti divini nel-
TEATRO DEI GIOVANI
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Missionarie: Fiume senza ritorno - Puma - S'uùirono in T-Iara singulti.
Papa: Arriba cl Papa! - Viva il Papa! (di Franz Schott),
Patriottiche: Mercato delle verità - Conte Diavolo . Ritornano anche i morti.
t
Sacerdotali: Prigionieri di un sCJgno - Tuili salimmo ai tuoi piedi - Le mani che tocca-
r
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l'insegnamento? Si potrà. ancora pensare ad tmJ
srnola puramente i11tellcl/uafe, nella quale si profila
l'alunno con i soli tratti della 1.:Upacità <li appren-
dere e di sapere; oppure basterà la scuola 1111wm-
e stiw. nella quale il discente 1, uno spirito teso
alla parola, al possesso dell'espressione linguistica,
all'imitazione verbale dell'adulto?•>. O ancora se-
condo lo scie11tis1110 e il positivismo, dovremo con-
templa.-e l'alunno << rampollo della natura, scicn-
ziatò in erba, amante del scnsihilc e dello spet-
tacolo oggettivo degli an·enimcnti (lezioni di cose,
lezioni per aspetto, espenmenti di scienze ecc.)~?
Sarà mai possibile sottoscri\\ere la conce:r,ione
delf'al,1111/fJ poeta, tutto fantasia e soggctti,·ità, ov-
Yero allinearlo unicamcn1e sulla scuola dPI lavoro,
la scuola del/'autogovPmo, la scuola del lrm1ail
par equipe?
llluminati dalla dottrina di Gcsì1 Cristo e gui-
dati d:ùl'esperienza ddla sua Chiesa, conclu-
diamo cht: occorre una scuola cattolica integrale,
basata sulla realtà fisica, morale e soprannaturalt.:
dell'alunno, che abbracci quanto di buono e di
saggio ci dànno i secoli, scuola che, iniziata ùallo
stesso Figliuolo di Dio, si espande nell'amore
del prossimo, e si sublima nella esperienza cri-
stiana tiella Comunione dei Santi.
rr
L'educatore.
Ed ora, quale sarà l'educatore voluto da Gcsì1,
il vero maestro che corrisponùa sostanzialmcnlt:
ai canoni della Scuola (\\tttolica? l\\1i sembra che
possiamo identificarlo s1:rvendoci cfol pensiero ùi
Gesù, delle definizioni por1t1tic1e <:: della bimil-
lenaria tradizione, che ùi secolo in secolo ha
sviluppato e concretizzalo l'annunzio di Bctkmm,'.,
il sermone della montagm1, il discorso della caritil.
Ricordiamo <t Gesù abbraccia i fanciulli, li ac-
carezza, li benedice (l\\lARC., X, 16). L'educazione
è missione d'amore. :Vfons. Felice Oupanloup,
nella sua pregiata opera intitolata J,'N/11razùm1· ,
e scrive: << li fanciullo l'uomo con tutto il suo
avvenire rinchiuso nei suoi primi anni; è la :;p1:-
ranza della famiglia e della soc1cta; è il genere
umano che rinasce, la patria che si perpl'tua;
è come il rinnovamento dell'umanità»; e Silvio
Pellico: «Ognuno deve nutrire l'animo suo l:OI
dolce sentimento dell'amore, volgendolo verso tutti
i fanciulli. Guardala con grande amore questa
parte novella della società, guardala con riven:o.za.
11 L'uomo non attentissimo a rispettare l'in-
nocenza di un fanciullo, a non insc.-gnargli il male,
rono il Signore - Concerto a l\\Iiralta - Nella tormenta - Doti Fortunato - E una
gran luce si è fatta in me.
Sacre: Notturno della vigilia - Verso la luce - San Tarcisio - Fantolino d'argento (Natale
- S. Giuseppe). - La palma nella steppa - li Conte Diavolo - Il diavolo si fece
ragazzo.
Salesiane: Pane nostro - La Colomba nel sole (Domemco Savio).
Drammi e Commedie varie
Drammi: Ergastolo - Lo scoglio delle sirene - L'oro questo nemico - Sono nato ieri.
Commedie drammatiche: L'anima dei fantocci - 11 Maglio - Ho ritrovato papà - Soli
tra la folla - I pirati del Sund - l Cadetti dell'impaviùa - Sangue zero - Torna
al nido - Sui ruderi del male.
Commedie: Arrivederci alle Haw.1.i • Sinfonia in La maggiore - Cine ,ivo - Se ci sei
batti un colpo! - Furto scnzJ scasso
Commedie storico romantiche: La cometa - Piccolo Lord - Sua Altezza vuole cosi •
Una notte a castello - Orfeo 111 convento.
Commedie a sfondo sociale: Ratliestesia - La vit:\\ è bella - Ilo ritrovato papà - Pietra
di scandalo - Di notte brillano le stelle.
Commedie gialle: Io l'ho ucciso.
f'er le Filodrammaticlte Parrocchiali abbo11atem a
TE.-1 'l'RO DJ::1 CIO l 'A i\\'1
P rniivraww i imstr, teatrini.
"TEATRO DEI GIOVANI" - VIA COTTOLENGO, 32 - TORINO
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a vegliare che altri non glielo insegni, a procac-
ciare che s'infiammi <li :mio amore per la virtù,
p11i, 1,.'Ssere la caus.1 che quel fanciullo diventi
un Ol(><>tro •· (Dot•tri degli umnilli - p,1g. 24).
0a così autorc,oli alfennazioni e da tutta la
pedaJ?O~a cauolil-.1 <lnhhiamo rica,·.irc l;i evidente
rwce!\\Sìtà di una p;uida hcn sicura per la tenera
pinnucella.
S. Giovanni Bmlco, il grande Sacerdote Edu-
catore <lei nostri tempi, col suo meraviglioso Si-
[
stema Preventivo fonùato sulla ragio11e e re/igio11e,
nel grande quadro <lcll'amore'Oo/ezza, riduce so-
stnnzialmcmc a tre le qualità dell'educatore: deve
,-sscre apostt>lo, di moralità conosciuta, deve cer- CARPINETO (Acqui) - Predicazione Catechi-
care di farsi amare se vuol farsi temere.
stica (23 marzo).
L'educazione è una missione vera, non un im-
piego statale; esige un apostolo autentico, ani-
mato da zelo, ùa :-acnficio, ùa fede incrollabile,
dalla conosccnz.i amorevole dell'oggetto delle sue
nohili fatiche (intcllc:uo, volontil, carattere, co-
stituzione fisic-a ccc.) e dal cosciente possesso
della !\\Cienza che deve sminuzzare. L'esempla-
rità dei costumi privati e puhhlici del maestro,
la pratica dei doveri religiosi e civili, la dirittura
morale lo collocheranno sul piedistallo ,lell'csti-
mazione comune, mentre la virtù e la scienza,
Il Rcv.mo Don ilcccuti, Arciprete di Carpi-
ncto, volle che la pn:du:azione solita a tenersi
in occasione ddlc SS. Quarantore in prl~para-
zione ddla S. Pasqua, fo:s.se eminentemente catc-
chistic.1. fu im-itato perciò il Rcv.do Dott. Don
\\ntonio :-:iuracì, Direttore del Centro Cm:chì~tìco
Salt-siano d1 Torinu, chl, assolse egregiamente il
suo comptlo preparando i parrocchiani, spl·cial-
mt·11tl' un folto gruppo di uomini, a<l accostarsi
alla mensa Eucansue1 per il precetto pasl(U:Ùe.
condotte sulla scorta del Yan~clo, lo faranno
cirrnndare di fulgida aureola e di tale amore, LANUSEI (Sardegna) - Settimana Catechi-
da promuovere un irrefrenabile slancio fra gli
alunni cd un deciso avaw..amentu verso ful-
gide mètc della Rdigione e della Patria nttra-
vcrso la Chiesa, la Famiglia e lo Stato.
Cli è di esempio Gc.-sù, gli è Ù1 gu1d,1 (;csi1. Ri-
cordiamo la dottrina del t sermone ddla mon-
stica Diocesana (1-8 aprile).
Stralciamo dii ~ L'Og-liastra ,> (qui11dicmalr caf-
ltilico locale) le pomlr ro11 cui l'Ecc.ma I·,•scot'O
n,,1asi1110 1l1011s l.orrw::11 Basoli d,wa 11011;:ia
del C011gresso.
tagna •• e gli insc~namcnti che ci \\'cngo11n dalle
parahole. Ge~(1, in tal modo, nella :;11.1 divina
semplicità ha trau:1ato al maestro di oggi, la
via da seguire perchè nei fanciulli s1 formi
quella che i vi~enti programmi di gtuùio per la
Snmla elementare chiamano «coscie1v.;1 opcrnnte »,
nel quadro dell'autogoverno, per la formazione del
carattere, per la definizione dell'uomo-cittadino.
, I lo ricevuto già ùdlc lettere nelle quali s1
C!<primc la soddisfazuinc e ti compiacimento ili
avere fra noi il Comegno Catechistico Dioce-
sano, e ho avuto conscn!.i da molti sacerdoti e
laici, i 4u.lli apprezzando l'utilità cd opportu-
nità dell'iniziativa, si ripromettono grandi risul-
e t'.tti per quello che intcres:ic e b1soizno fonda-
mcnt.1\\c della nostra , ita religiosa, cioi: l'istruzione
Ct1.stellt111111mrr.
O. GtOV:\\:--:-.1 C..\\LO\\'.\\,
e la formazione cristiana per meno <lei catechismo
bene ordinato, msewuro con
competenza, frequentato con
e e IAN HE VOCI
R,v,srA BIMESTRALF o, Mus,cA
f~sc,colo con 7 paclne di testo 111er ar1icoll, receosloru ~ruaJuion1 ccc. e
u, paalne di compo,h:lonl ma5fcaJI, .,.,., dlJirrlbulte:
8 pagine di ~IUSJC \\ SACR \\
4 pagine di ~Il .._ILA RICREA'! lY \\
4 pagine di J\\.JUSICA PER ARi\\JONIO OD ORGANO
assiduità, dalla totalitit o al-
meno ùalla maggioranza ùci
nostri hamb1n1.
~on llue--.tc le mi:te alle
quali vogliamo giungere con
qul~tll scnimana di stuùi
catechistici, dur.11\\tc la quale
avr1..·mo la fortuna di ,1wrc
011nl genere s0eue uno numc•u,:lone propria. l.'nbbon210 porri .:o,l dleporrc alla
flnts doll 'annaw di 3 fasclcoll per I 3 11cn<:rl.
011 abhoruun,nll ,1 rl«vono in qualunquu punto dell':uino e si ln-vtanc, 1 nu-
meri "'1'.:lrali. Quota di ~ole Ure 800 pc:, l'ltalla, e di lire 1400 per l'escero.
Ogni numero (anche In -..e11Jo) lire 150.
lrn noi il Re\\ .mo Prof.
Don J\\lessi, che è uno spc-
cialist.1 in materia e ha una
non comune competenza sia
Inùirizwrc a: Dmr.z10:-iF " \\"oct llt.\\:-.em, " - :!\\lt·s1cA
per la ,-.1stità della cultura,
Viu Co1tolengo, 32 - ToRJl'.O (709) - C.:omo con-ente post.ile, 2 /27:rg6
sia per l'esperienza ac4ui-

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rispctti\\'amente di cultura e di <lid.utica ehbe
inizio nel dicembre scorso.
La parte didattica n·nne affidata n Don De-
caroli del Centro Catechistico Salesiano.
L'esito fu buono ed encomiabile l'impegno delle
iscritte per l'assiduiti1 e il pmfitto.
7 ASTI - Giornata del Clero (18 aprile).
~cl Seminario si è s\\'olta, sotto la pre::idell.7.3
delle !uro Ecccllel\\7.c :'>lons. Rossi e :\\lons. Canno-
nero, \\'cst.'ti,·o Ausiharc, una giornata di studi per
stata in molti anni, attraverso la propaganda
catechistica da lut svolta m tutt1.; le varie regioni
d'lt.-tlia •·
La Sellimana si svolse ordinatamente con nu-
m(:rO!IO intervento delle varie categorie chiamate
a interessarsi del problema: gli Insegnanti delle
scuole element.'lri, i Sacerdoti, le Catcchistc, i
Gmv:mi, i Lavoi;atori ebbero particolari raduni e
conferenze, talune con proiezioni, fino al giorno
<lelln conclusione av\\'Cnuta solennemente in Cat-
tedrale e con protcssione e canto del Te Deum.
il Clern.
Dopo la meditazione tutta fuoco di Mons. Can-
nonem sulla necessità cd importa1v..a della ,·ita
interiore del sacerdote, ndla sala più \\'asta del
Sl!minario :;i riunirono in cento cim1u: nta Sacer-
doti per ascoltare dalla bocca del Dirl.'!ttorc dell'Uf-
ficio Catechistico Dioc,·sano una rdazione esau-
riente del movimento catechistico nella vasta diocesi.
Coru-olantissime le ~tattstiche e Jegnc di essere
propo,,~e a sprone ed esempio di molti, non sol~
le statisticlu: delle pr~-scnze, ma pure tJudlc dt:gh
edifici per la dottrina parrocchiale, qudlc.: dei cate-
chisti aiutanti dei singoli parroci, dt:llt• catechesi
CUGLIERI (Nuoro) - Giornata Catechistica.
li Rettore del Pontificio &:mmario Regionale
di Sardegna, P. Greppi S. I., a\\'endo appreso
che Don Alcss1 era in Sardeg1\\a approfittò della
sua presenza invitandolo a tenere una giornat11
catechistica ai Chierici del &mina.rio. Viva fu
la partecipazione degli alunni del santuario alle
le:1.1oni e conferenze dello spçcializzato maC$tro.
alle st:zioni di A C. n:c.
Il nostro D. Pasquale im,iuuo a tenere una con-
ferenza catechistica abbracciando tutto il vasto ar-
gomento della catecht.-si presentato .r base di
dati precisi dal Direttore dell'Ufficio Dmcrsano -
sottolineò quelle che si;mbravano lacune dando
orientazioni ed c:spuicn~ per un piì1 intenso
larnro del gm,e prohlcma.
1'.cl pon1enggto m una second.1 conferenza
parlò ancon1 sui sussidi in aiuto della lezione di
TORRE BAIRO (Torino) - Giornata Catechi-
stica al noviziato delle Figlie di M. A.
(24 aprile).
Il primo giorno dd 1\\lese di l\\Iaria Ausiliatrice
fu dedicato dalle brave Koviiie delle Figlie
di M. A. allo studio del problema catechistico.
catechismo sia agli aJulti che ai piccoli; dopo la
quale ~gui una ben nutrita disc=ionc coronata
dalla parola dinamica l\\lons. (annoncro che
fece appello aJ cuore sa.cerdotale dei presenti
affinthc il Catechismo occupi dan ero nella \\'Ìtl
di ognuno 11 primiti:,.~imo posto.
Il Rev. Don Suraci, direttore del Centro Ca-
techistico Sall!lilano, fu in\\'itato a tenere le le- TORINO - Giornate catechistiche alle madri.
zioni di didatuca spcc1fic-.a e mctodologia dell'in-
st:gnamcnto rt:ligioso, specie ai piccoli, prcscn~
tando alle future insegnanti d1 rdigione I vari
tiussi<li catechisuci editi dalla /,ibrcna DQ1tri11a
Cristzana.
Kel tc.itrino dcli'btìtuto • Domenico Savio• di
Sassi (Torino) per felice imziatini delle Figlie di
\\1. A. un membro del nostro Centro tenne due
conferenze c..li carattere pc.:c..lagogico ad oltre due-
cento ma.mmc.
D. Pasquale, nostro incaricato, parlò in modo
TORINO - Corso di didattica e pedagogia avvincente dclla l\\lìssìom: della donna come bposa
catechistica.
e come ~Lidre, sottc,hneando soprntw.tto la IDJS·
sione spmtualc della donna nella vita del manto
Per iniziativa dell'Ufficio Catechistico diocesano e dei figli.
di 'l'orino e in spcdc del direttore dott. Don I\\lo- L'aumento rilevantissimo di uditrici a<:wrsc alla
r\\elli, venne qul-st'anno dato inizio ai con;i bicn-
nnlt per catcchtstt e catechiste.
Il corso per le catechiste fu il primo a trovan,
prntica attuazione e con due lczilmi settimanali,
scconùa lezione fu la proni più p;ilp;\\bile del
piacere spintuale app,1nato all'anim.i <li tante
mamme, che si augumno più frequenti così prov-
v1dcw.iali lezioni.
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D.IGT,I STUnEAT./TI
MESSINA - Studentato Teologico Salesiano -
Compag nia dell'Immacolata. (Gruppo Ca-
techistico).
PROGRA~IMA l'P.R Il PFRIOflO -\\PR!l.F'-0TT'OIIIIP !()il.
!\\lotto - T"eritatem _/acumtes i11 charitate (Eph.
4, 1 5)-
l\\lonito - Trae mihi si 110n evangelizavero (S. PI.).
Scopi - Pratico - Fomralit'O - Informativo.
a) Studiare ora la Teologia in modo tale
<la saperla poì adattare alla mentalità dei giovani.
b) Raccogliere da Catechesi, riviste e gior-
nali d'indiriz;,;o catechistico, quanto potrà esserci
utile per l'aggiornamento e la formazione cate-
chistica.
c) Tenerci in contalto con il C. C. 8. colla-
horantlo nei limiti possihili a Catechesi e tencn-
doct informati delle novità dell'El/edici e dei mo-
Vlnti;:nti del Centro.
d) Cercare <li conoscere l'amhicnte che ci
circonda, informandoci sul movimento catedu-
stico locale presso !t: Curie diocesane, le Parroc-
chie, le istituzioni religiose.
e) Cercare di arricchire la Yetrina Catechi-
stica iniziata con l'aiuto del n!v,mo sìg. D. Rt-
caltlone, attrezzandola dì sussìtl1 più moderni.
f) Ricordare ogni giorno al Signore la nostra
comune intcnciizione, perchè la benedica.
/ldditiamo ali'esempio de, Se111i11an e degli Stu-
dmtati questa fervida atth:ilà catediistica d~i Chie-
rici Salesia11i di T('()/ogia cli 1\\lessinu.
Obiezioni solite...
E possibile che una creatura sia Madre di
di Dio ?
e Sì, possibilissimo. Difatti l\\Taria lo è. Ed
eccone la prova. li Vangelo scritto da San l\\Iattco
riporta gli antenati cii Gesù e arriva a ;\\faria
~ d,tlla quale nacque Gesù, che e chiamato C risto»
(I, r6). Se Gesù nacque da Maria vuol dire che
Maria è la Madre di Gesù. Però Gesù, da parte
e e sua, Dio, l\\Iaria allora, che sua madre, è
Nladre di Dir>.
/Ilaria ha generato dunque la divinità? :No,
perchè Gesi1 come Dio è sempre stato, però.
fattosi uomo e restando sempre Dio, incominciò
ad essere Uomo-Dio, nascendo da Maria la quale
perciò è la J\\ladre di Dio.
Santa Elisabetta, divinamente ispirata su que-
sta \\'erità alla vista di Maria SS., che cosa esclama?
<< E come mai mi è dato che venga a me la 1/adrr
del mio Signore? & {LUCA, I, 39).
La nostr.i mamma pur dartdoci soltanto il corpo.
essendo l'anima creata direttamente da Dìo, è
madre nostra, della nostra persona: anima e
corpo insieme. Nessuno penserà a <lire per questo
clw la nostra madre è madre solamente del nostro
corpo!
Così :Viaria a Gesù ha dato la sua cJ.rne e non
la divinità. Siccome però Gesù, Uomo-Dio è
una sola persona, (come noi anima e corpo siamo
una sola persona), :Viaria è Madre di tutto Gesù:
l'omo-Dio cd è percii, Mtulre di nio.
Gesù primogenito .
L'essere Gesù detto pri111oge11ito non richiede
necessariamente la nascita di altri figli tl.alla stessa
madre. Ogni primo figlio di una madre ebrea
prt:-ndcva il nome di primogenito, indipendente-
mente dall'esservi o non esservi altri figli dopo
del primo. L'e:-sere primogenito implicava dei
diritti ma anche dei doveri, qual era quello di
essere presentato al tempio, come fu fatto di
Gt.'SÙ (LucA, Ir, 22 ss.).
Maria e Giuseppe.
Se nel Vangelo (MATI EO, I, 25) si legge che Giu-
seppe non conobbe Maria <e Fino a qua11do diede
alla luce il suo figlio unigenito, che egli chiamò
per nome Gesù~ ciò non vuol dire che Giuseppe,
dopo la nascita di Gesù non abbia rispettalo la
verginità di l\\Iaria.
Anche nella stessa Scrittura si legge: <e Con-
viene che Cristo regni Jì110 a qun11do non abbia
messi tutti i nemici sotto i suoi piedi,, (f Cor.,
XV, 25). Forse che per questo si vuol dire che
dopo la sconfitta dei nemici del Cristo non con-
viene pii, che egli regni?
Come quando il maestro dice ai suoi scolari.
« State buoni fino al mio ritorno», intende forse
dire: ~ Quando poi sarò tornato potete stare cat-
tivi? ,1.
È troppo chiaro ciò, per pnter:;ene servire per
negare la perpetua vcrginità di Maria Santissima.
(Dai ~ Foglietti d1•/la Cv/lana U:-itn-; •> per la lolla a111iprotesta11tica, Edizione L. D. C.).
Au1or,2uz,onc dc, Tribunale do Tormo m dntt 16-2-1949 - n. 403.
Con approvaaoone E.cclesiast,cn.
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