Bollettino_Salesiano_197906


Bollettino_Salesiano_197906

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BOLLETTINO
ANNO 103 N. 6 2• QUINDICINA 15 MARZO 1979
SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE GRUPPO (70)
___., _____. _____
RIVISTA DELLA FAMIGLIA SALESIANA FONDATA DA SAN GIOVANNI BOSCO NEL 1877
Cooperatori Salesiani: cattolici di qualità!
Riempite di Vangelo la vita umana;
portate nel cuore il "Da mihi animas" di Don Bosco!...
Don Egidio Viganò
Rettor Maggiore
UN P SSO AVANTI
Forse pochi se ne sono accorti. Ma da alcuni
numeri di questa edizfone del "Bollettino Salesia-
no" è stata cambiata una frase posta in calce alla
prima pagina. Per tanto tempo, da quando ha visto
la luce, il presente è stato indicato come "Bolletti-
no Dirigenti"; susseguentemente come "partico-
larmente indicato per i dirigenti dei Cooperatori";
ora - è scritto - è «destinato particolam1ente ai
Cooperatori salesiani».
Che significato ba questo mutare destinazione?
Significa soprattutto che la nostra Associazione è
diventata più matura, più consapevole, più dina-
mica, più dialogante e quindi più esigente. In se-
condo luogo significa che è stata avvertita l'esi-
genza di disporre di uno strumento che contribui-
sca a dare ai Cooperatori un aiuto idoneo per la
loro specifica formazione salesiana, apostolica ed
associativa. Mentre infatti il Bollettino Salesiano
nella normale edizione resterà fondamentale per la
formazione come membri della Famiglia Salesia-
na, il presente vorrà aiutare i Cooperatori a essere
e sentirsi tali, membri cioè di un Gruppo ben defi-
nito della stessa Famiglia. Vuol dire, inoltre, che,
per rendere questo Bollettino sempre più aderente
alla nuova realtà prospettata, oltre a provvedere ad
elevMe la tiratura per raggiungere tufli i Cooperatori,
è stato iniziato il cammino per la sua ristrutturazio-
ne, non grafica, ma di contenuti. Infatti un gruppo
di studio, appositamente convocato, ha già indivi-
duato alcune rubriche fisse, e si è assicurato la
relativa collaborazione, che permetteranno lo
svolgimento di alcuni temi che sosterranno il tema
di studio annuale, chiariranno l'identità del Coo-
peratore, proporranno concretamente i vari campi
dell'apostolato salesiano, illustreranno il nuovo
Regolamento, insegneranno come "diventare"
Cooperatore, e raccoglieranno, infine, esperienze
vive dalle varie regioni.
Forse un programma ambizioso? Non crediamo.
Lo considerian10 un passo avanti, un passo neces-
sario che riusciremo a fare se non ci verrà meno la
partecipazione e la collaborazione di tutti, princi-
palmente quella dei Consiglieri ispettoriali e locali
per. gli strumenti della comunicazione sociale.
Questi devono sentirsi mobilitati a divenire i "cor-
rispondenti" privilegiati del presente Bollettino
per renderlo più ricco di notizie, di esperienze, dl
fatti, di problemi vissuti, e per assicurare una pre-
senza più frequente di articoli degli stessi Coope-
ratori, a cui vogliamo destinare gli sforzi di questo
"passo avanti".
Salvatore Di Tommaso
della Giunta Naz. Esecutiva
D E STINATO PARTICOLARMENTE Al COOPERATORI SALESIANI

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"INDAGINE CONOSCITIVA"
SULLA
REALTA' DEI CENTRI E
GRUPPI
G cc T ~...A....
Per conoscere meglio la realtà del ramo gio•
vanile• della Associazione e quindi proseguire il
cammino orientati da uno STRUMENTO che aiuti
ad evitare errori e a fare esperienza d el passalo, è
stata avviata una " indagine conoscitiva".
In questi giorni sono pervenull al Consigli
ispettoriaJJ i relativi moduJJ.
I Centri e tutti i responsabili sono invitati a col-
laborare perché essa sia fatta c on serietà, since-
rità, esattezza, e perché siano rispettale le seguenti
scadenze:
Entro iJ 30 MARZO: inviare al Consiglio i spet-
toriale
Entro il 15 APRil.E: inviare aJ Gruppo Centrale
Entro il 15 MAGGIO: si riceveranno i risultati
globali.
Seminario di Studio e Esperienze
sulle Missioni a sostegno
del progetto Trelew
PRO<,K ,, L
28 aprile : scambio di esperienze; panoramica
e prospeLtivc missionarie clell'Associa;,ionc; sen-
so della «Proposta '78». LITURG IA DELLA PA-
ROLA: « La Chiesa è missionaria per iJ comando
di Gesù di evangelizzare i popoli».
29 aprile: DIMENSIONE MISSIONARIA
DELLA FAMIGLIA SALESIANA - SPECIFJCI-
TA' MISSIONARIA DEL COOPERATORE;
PROGETTO TRELEW: verifica...
30 aprile: SENSIBILIZZAZIONE NEJ GRUP-
PI LOCALl - VOLONTARIATO IN ITALIA.
maggio: CONCLUSlONl OPERATIVE - IN-
CONTRO CON 1 CONSIGLIERI NAZIO ALI
DESl l~ \\ Ut..: solo Giovani Cooperatori (o
1110!10 vic:ùii a divenirlo) se11si!Jili al discorso mis-
sionario in tutte le sue espressioni.
dalle ore 16 del 28aprile fino alpranzo
del I maggio.
SEDE: ROMA
PRENO"l A. !ONl il più presto possibile, ,na
I ~
no11 oltre
ROMA.
il
15
aprile,
presso
l'Ufficio
Nazionale
-
2
R pp
I
Vorrei incoraggiare...
Una delle espressioni ricorrenti nel linguagglo ecclesiale e
che ha avuto fortuna, è« in novità di vita•. Essa ha molto sapore
biblico e fa pensare a tutto quel proce.sso di rinnovamento e di
redenzione che ha per protagonista to Spinto Santo inviato dal
Padre e dal Figlio.
Rinnovarsi è l'ambizione più forte della Chiesa; Concilio e
Sinodi insistono su questo. Rinnovarsi, pena Il decadere e Il
morire, è anche l'insistenza maggiore degli ultimi Capitoli Ge-
nerali dei Salesiani e delle F.M A. Grande sostanza di rinnova-
mento ha dato all'Associazione Cooperatori Il Nuovo Regola-
mento. Il Congresso Mondiate poi ha presentato dette mete cos,
impegnative e ardite - quindi motto salesiane - che presup-
pongono un quasi totale rinnovamento di uomini, di mentalità e
di stile operativo.
Occorre però essere sinceri al massimo con noi stessi: se si
fanno bene I conti si vede chiaramente che molti Centri sono
impossibilitati a tenere il passo del rinnovamento • per fa con-
traddìzion che noi consente», direbbe Dante. Molti Cooperatori
e moltissime Cooperatrici. per altro assai benemerite per un
passato ricco di apostolato, sia per l'età, sia per scar sa salute,
sia per mentalità non aggiornata o per altri motivi, non hanno
più alcuna capacità recettiva di nuovi fermenti che li spingano
ad operare nel progetti nuovi e attuali. Costoro saranno sempre
oggetto della sirma e di ogni riguardo da parte dell'Associazio-
ne; nulla (gesti, atteggiamenti, espressioni) nel loro riguardi di
men che rispettoso; la loro preghiera, Il loro esempio, la loro
sofferenza se malati, Il loro attaccamento a Don Bosco, impre-
ziosiscono e danno incremento alla missione svolta dai Coo-
peratori più validi. Insomma non saranno mai considerati Coo-
peratori di seconda categoria
Detto questo, pero, bisogna aggiungere, con chiarezza. che
urge - perché non se ne può fare a meno - pensare a genie
• nuova• e capace. E' stato questo il motivo che ha suggerito di
dare Il via a quelli che ormai da tempo sono Indicati con l'e-
spressione Gruppi Nuovi (GN)
Cosa si intende dicendo Gruppi Nuovi? Questo Bollettino ne
parlò nel numero Febbraio-Marzo 1978. Prego vivamen1e
quanti leggeranno queste righe di riandare ad esso. Vi trove-
ranno spiegazioni abbastanza esaurienti sulla natura del GN e
linee metodologiche sufficientemente chiare per chi vuole fon-
dare questi Gruppi.
Per quanto mi riguarda e può valere la mia parola e Il mio
parere. desidererei ora insistere suita necessità di mettersi
subito al lavoro e tondare Grupp, Nuovi. Esorto, Consigt, ,spet-
toriali a studiare un plano di lavoro al riguardo: vorrei incorag-
giare quel Consigli tocai/ (e particolarmente Delegati e Delega-
te) che sono sf/duciatf perché Il Centro è statfco, non reagisce.
non·segue, anzi si fa trascinare. a dare inizio ad un GN Non
occorre puntare ad un gran numero di aderenr,. tutto sta a non
sbagliare lniz1almente metodo. a non cominciare male.
La Conferenza annuale nuovo stile, gli incontri di amicizia. i
pellegrinaggi (se riservati a nuclei familiari di età 30-45 anni), le
vacanze per Cooperatori e familiari che ogni Consiglio ispetto-
riale potrebbe organizzare nella propria Regione. offrono oc-
casione per avvicinare molte persone apostolicamente di-
soccupate e ricche di possibilità, per non parlare de, genitori
degli alunni delle scuole salesiane e degli oratorlan i
Chi ama veramente l'Assoclaz1one, chi vive intensamente Il
suo essere Cooperatore, saprà anche essere ricco di entusia-
smo e dì originalità per fondare un Gruppo Nuovo. Si tratta di
dare nuov, figi/ ad una Madre che non è affatto sterile: prova ne
sia che dove si è tentato t'esito non è mancato.
Don Armando Buttarelll

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"COOPERATORE,
DIMMI CHI SEI!"
Associazionismo in crisi
o in ripresa?
J. Aubry
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Sorella e fratello carissimo: sono stato invitato a farmi rego-
larmente presente In queste colonne per aiutarti a capire sem-
pre meg/lo la tua identità di Cooperatrice e di Cooperatore. Lo
faccio molto volentieri, e tenterò di farlo con semplicità, essen-
do convinto che ognuno dinoi guadagna molto ad approfondire
il proprio essere, soprattutto quando si tratta del nostro essere
più intimo. quello che ci definisce davanti a Dio.
Per oggi, ti Invito a «contemplare» la copertjna del tuo Ma-
nuale. Sul fondo rosso o verdescuro, vedi brillare In . oro» un
cuore con due maniche somigliano a una fiamma; e sotto, leggi
il titolo: «Cooperatori di Dio». Tutto un programma. questa
Don Carlo Borgetti, che attualmente lavora presso il
Dicastero della Pastorale Giovanile, offre qualche con-
siderazione e pone alcuni interrogativi su/l'Associazio-
nismo di oggi. E' una lettura destinata particolarmente ai
Salesiani e alle FMA. Seguiranno altri suoi interventi.
Anche con la collaborazione dei lettori, si vorrebbe co-
glìere l'Importanza della continuità e della maturazione
nelle proposte del gruppi giovanili salesiani. Da giovani
deg/1 ambienti salesiani a giovani impegnati con Don
Bosco, a giovani nella Famiglia Salesiana. Continuità di
proposte. maturazione personale e comunitaria.
copertina, e profondissimo!
La convinzione di fondo del Cooperatore è questa: Dio è uno
straordinario e attivissimo Imprenditore. / Giudei credevano che
Dio aveva lavorato durante i sei giorni della creazione, e poi si
era definitivamente riposato In un «sabato» eterno. Ma Gesù fa
dei miracoli a nome di suo Padre anche Il sabato, e si giustifica
con questa dichiarazione sensazionale: « Il Padre mio (non si
nposa, ma) opera sempre, e anch'io opero con lui» (Gv 5, 17)...
Quando San Paolo ha scoperto questa grande impresa di Dio ,
la salvezza (e cioè la riuscita totale) del mondo e della storia, è
caduto In ginocchio, pieno di ammirazione, di adorazione e di
In questi mesi ogni comunità educativa salesia-
na è impegnata a rimeditare il proprio «Progetto».
Il Capitolo Generale XXI infatti invita a cogliere
tutta la forza e l' attualità del Sistema Preventivo di
Don Bosco per esaminare le situazioni reali e l'a-
zione con cui si risponde alle loro esigenze. Non si
tratta semplicemente di ripet ere la solita domanda
talora inquietante, talora retorica: « Cosa farebbe
oggi Don Bosco?» Dobbiamo coraggiosamente
muoverci, conservare lo «stile» del santo, e con il
gioia di essere chiamato a collaborare (va· a rileggeriJ Efesinl
senso realistico del proprio tempo, che Don Bosco
cap. lii). Il disegno salvatore, frutto dell'Amore infinito, è Il tes-
suto segreto ditutta la storia: cammina edopera ad ogniistante.
Il Padre per mezzo del suo Figlio risorto, Cristo risorto per
mezzo del suo Spirito e della sua Chiesa non cessano di agire e
di «operare nel cuore degli uomini» (Vat. Il, GS 38), e special-
mente nel cuore dei giovani in questo momento decisivo della
loro storia personale.
La meraviglia è che Il Padre cerca e non cessa di chiamare
degli operai per la sua messe, per la sua vigna. Don Bosco si è
sentito chiamato, specialmente per i giovani, e si è fatto piena-
ebbe acutissimo, programmare impegni adeguati e
incisivi.
Credo che in tutti gli ambienti sia urgente inter-
rogarci in questa fase di analisi e programmazione
sulla realtà dell'Associazionismo salesiano.
L'importanza della vita di gruppo e di un certo
clima associazionistico, non solo nella prassi edu-
cativa, ma nella stessa spiritualità giovanile pro-
posta da Don Bosco, credo appaia evidente a
mente disponibile nelle mani di Dio. Il Coperatore, discepolo di
chiunque esamini la vita di Valdocco e delle istitu-
Don Bosco, anche lui si è sentito chiamato, al suo posto di laico.
E ha detto di sì, offrendo cuore e mani• per essere un vero e
val/do •Cooperatore di Dio». Un cuore sensibile, ardente, ge-
zioni successive fin dal nascere delle Compagnie
stodche.
neroso. Delle mani aperte, operose. instancabili...
Hai capito il significato della copertina del tuo Manuale? Hai
capito meglio la straordinaria profondìtà e grandezza della tua
vocazione di «cooperatore di Dio?»... Una g iovane Cooperatri-
ce mi ha scritto alcuni mesi fa: Vedo Dio mio Padre come un
grande artista. Con la storia del mondo, a poco a poco, sta
realizzando un immenso e meraviglioso mosaico. lo ero un
sassolino della strada, perduto, sporco, inutile... Mio padre te-
nerissimo è venuto a prendermi, mi ha pulito, mi taglia e mi fa
bello per mettermi al posto scelto da lui del suo mosaico. Devo
lasciarmi fare e occupare bene il mio posto!» Beata quella
Cooperatrice che ha capito in questo modo la sua vocazione
PREGHIERA
« O Dio mio Padre, non hai voluto salvare l'uomo da
solo, ma oltre tuo Flgllo Incarnato hai chiamato degli
uomini e delle donne che, rispondendo al tuo appello,
sono divenuti I cooperatori del tuo piano di salvezza:
Abramo, Mosè, gll Apostoli... Hai chiamalo anche Don
Bosco, perché donasse se stesso per la salvezza della
gioventù. Hai chiamato anche me a compiere la stessa
missione nella Famlglla salesiana. Ti rendo grazie per
la chiamata. TI chiedo di mandarmi Il tuo Spirito af-
finché sia Il sostegno della mia fedeltà e l'energia del
mio sforzo quotidiano. Per Cristo nostro Signore. (Dal
MANUALE, p. 487).
salesiana! -------------- ■-------------------------------
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Una decina di anni fa sembrava che le grandi
associazioni giovanili ecclesiali e laiche avessero
ormai concluso la possibilità di nuove valide espe-
rienze. Si moltiplicarono i piccoli gruppi spontanei,
molti giovani scelsero un impegno politico con
modalità a livelli molto diversificati.
Questi gruppi tendevano ad avere una precisa
identità, senza legami strutturali neutralizzati, ma
relativamente pochi riuscirono ad avere program-
mi chiari e una certa stabilità. Molti gruppi nati
ecclesiali lasciarono questa loro matrice proprio
nel tentativo di costituire una Incisiva presenza
socio-politica. Molti giovani nell'impegno politico
persero anche, con l'appartenenza ecclesiale
esplicita, ogni discorso di fede.
Si trattò di fenomeni sul quali sarebbe forse stato
doveroso riflettere con maggiore attenzione e mi-
nore sufficienza.
Da qualche tempo la situazione sembra capo-
volta.
Si verifica un fenomeno di stanchezza e di fuga
dal politico, e anche dal sociale, di nuova valoriz-
zazione, quasi di riscoperta del personale e del
privato.
Contemporaneamente rinascono associazioni
gloriose con una vitalità che sembrava definitiva-
mente compromessa. Nascono anche nuovi feno-
meni associativi e alcune organizzazioni giovanili
cristiane rivelano un d inamismo, uno spirito di fe-
de, una serietà di programmi e un impegno di cui
sono in tanti a meravigliarsi.
Il fenomeno è complesso, non deve trascinarci a
troppo facili e superficiali ottimismi, ma non può
non rallegrarci. In un mondo così carico di tensioni
è bello che molti giovani si sentano fratelli in un
rinnovato, schietto spirito di fede.
Sarebbe però molto triste se proprio gli ambienti
salesiani non sapessero offrire un'adeguata pro-
posta di ideali ai giovani che chiedono una ragione
valida per impostare la propria vita in un modo che
la faccia degna di essere vissuta.
Non possiamo accontentarci di ciò che è andato
già in crisi dieci anni fa, anche se i valori autentici
sono di sempre, del '68 come di oggi e di domani.
Neppure possiamo limitarci a offrire un'aria un po'
salottiera e disimpegnata a chi ritorna perché è
stanco e deluso, o a chi salotti e chiacchiere, come
semplicemente palloni o scuola, potrebbe cercarli
altrove. Come sono i nostri gruppi? C'è continuità
di proposte, intesa, coordinamento, vitalità, spiri-
tualità che cresce? La Famiglia Salesiana è un
punto di arrivo proposto a chi meglio matura e si
impegna? Riflettiamo e parliamone un po' insieme.
Don Bosco non è solo per le élites, ma impegna a
fondo ogni giovinezza seria. Ci invita a un discorso
delicato e complesso. Evitarlo sarebbe tradire l'at-
tualità del suo progetto. Don c ario Borgetti
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IN FAMIGLIA CON
STILE SALESIANO
Tanti motivi ci invitano quest'anno a occuparci
della promozione e dello staw di salute della famiglia
che si rif/e((o1w, in bene o in male, sui giovani.
C'è tutto un interesse dell'Associazione allo studio
e a/l'applicazione alla famiglia del progello educarivo
di Don Bosco, sollecitati a questo anche dalla
«strenna » del R etwr Maggiore. Non per nulla il
Consiglio Nazionale ne ha fatto ogge1to della prima
Conferenz a Annuale di quesl'anno, mentre il Con-
gresso nazionale dei GC.CC. ritenne che «si debba
approfon dire la vocazione dei CC.CC. nella situa-
z ione di fidanzati e d i sposi ».
Essere impegnati in questa linea è inoltre la 111i-
gliore nostra presenza alla Celebra,-:ione in corso
dell'«Anno del Fanciullo».
Alla luce di queste scelte si è pensato di avviare un
discorso nuovo su lla famiglia che vuole vh,ere sale-
sianamente e di cretJre opportuni strumenti-sussidi.
In diverse lspe//orie c già w1 'auività in w le senso,
ma in altre cisono notevoli difficoltà di realizzazione.
Inoltre un Gruppo ristretto d i Coppie di sposi, e
alcune di fidanzati, si incontreranno a Roma per
affrontare, insieme a persone qualifica1e della Fam i-
glia Salesia1ia, un disco,·.50 serio e costruuù•o che
ser vin:ì, in seguito, nelle singole ispetrorie, ad un più
ampio impegno in questo settore.
L 'idea le sarebbe che vi partecipassero almeno due
coppie d i sposi per ispetwria, che potrebbero divenire
sensibilizzatori nel proprio ambiente.
Fin d'ora ini•itiamo i Centri a tener presenle questo
impegno dandoci la vostra completa disponib ilità;
sarà nostra premura in viare al più pres/o il pro-
gramma dellaglialo.
Salvatore Fanali
della Giunta Esecwiva Nazionale
Dal 22 aprile pomeriggio al 25 seguente:
INCONTRO per COPPIE DI SPOSI CC. sul TE-
MA:
- VIVERE SALESIANAMENTE L'AMORE
CONIUGAL E
- COMPIERE CONIUGALMENTE LA MIS-
SIONE SALESIANA
Sede: FRASCATI (Roma) Centro Giovanni
XXIII.
Iscrizione tramite l'Ufficio Ispettoriale.

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I Cooperatori Salesiani e gli strumenti
della comunicazione sociale:
una tradizione centenaria
«Vi prego e vi scongiuro di non trascurare questa
parte importantissima della nostra missione». Così scri-
veva Don Bosco ai Salesiani nella circolare del 19 marzo
1885, riferendosi all'apostolato della stampa, allora si
chiamava «buona stampa», che considerava «uno dei
fini principali della Congregazione» (Cfr MB XIX, 322).
Considerazione altissima, tanto che nella stessa circo-
lare il nostro Fondatore aveva scritto: «La stampa fu una
delle principali imprese che mi affidò la Divina Provvi-
denza. Non esito a chiamare divino questo mezzo, perché
Dio stesso se ne giovò a rigenerazione dell'uomo».
Il fine, certamente, era la salvezza della gioventù, spe-
cialmente quella più povera e indiresa, e per aiutarla Don
Bosco non risparmiò energie cd escogitò lutti i mezzi più
efficaci per creare un ambiente propizio alla loro forma-
zione integrale.
Nel 1849 dette vita a un giornaleL 'amico della gioven/lÌ,
che al 61 " numero si fonde con «L'Istruttore del Popolo».
Mancano i mezzi e nascono le incomprensioni. Don Bo-
sco, da buon piemontese, è tenace ed aiuta Don Margotti
per « L'Unità callolica».
Nel 1853 fonda le Letcure cattoliche, opuscoli mensili di
circa cento pagine, formato tascabile, che subito hanno
un successo insperato per quei tempi. Raggiunge la con-
siderevole quota di 14.000 abbonali e la tiratura di 15.000
copie.
Nel 1859 ronda la Socielà per la diffusio11e della buona
stampa e nel settembre dcl 1877 fonda ancora il Bolle11i110
salesiano, che oggi esce nel mondo in 39 edizioni na7io-
nali e 20 lingue diverse, con una tiratura complessiva
annua di oltre IO milioni di copie.
Questo l'esempio di Don Bosco. il suo pensiero e la sua
azione travolgente!
Ma cosa fanno in questo campo i Cooperatori, an-
ch'essi fondati da Don Bosco?
Già nel « Regolamento dei Cooperatori salesiani».
scritto da Lui stesso nel 1876. si leggeva la seguente pro-
posizione: « Opporre la buona stampa alla stampa irreli-
giosa, mercé la diffusione di buoni libri, di pagelle, fo.
glietti stampati di qualunque genere, in quei luoghi e fra
quelle famiglie, cui paia prudente dj farlo» (cap. IV, n. 3).
Ora il Nuovo Regolamento, in piena fedeltà alle norme
del Concilio Vaticano li, stabilisce che uno dei settorì in
cui «i Cooperatori, ognuno secondo le proprie capacità e
disponibilità, svolgono la loro missione» è la valorizza-
zione degli su·umenti della comunicazione sociale (art.
8,6).
Cioè, nell'alveo dell'ormai centenaria attività di apo-
stolato per mezzo ed a favore della stampa cattolica, i
Cooperatori salesiani hanno accolto l'invito della Ch.iesa,
attraverso il decreto conciliare « Inter mi~·ilka» (JM) e la
conseguente istru.r,ione pastorale «Communio et pro-
gressio» ed hanno allargato l'orizzonte del loro impegno
in questo delicatissimo campo di missione.
I Cooperatori oggi sono chiamati - secondo le proprie
capacità e disponibilità- ad una formazione permanene
(teorica e pratica) che li abiliti non solo a conoscere gli
strumenti della comunicazione sociale. «meravigliose
invenzioni tecniche.. capaci di raggiungere e muovere
non solo i singoli individui ma le stesse moltitudini e tutta
intera la società umana, come la stampa, il cinema, la
radio, la televisione e altri dalle stesse caratteristiche»
(IM, l - trad. Baragli), ma ad educarsi e ad educare,
specialmente i giovani, all'uso intelligente, cosciente e
responsabilmente libero degli stessi strumenti (cfr. IM, 9
e 10; CGS, 455).
Padre Baragli, in uno dei suoi molteplici interventi in
questo campo, ha osservato: «I cristiani di fronte agli
strumenti della comunicazione sociale, spesso non si
comportano da cristiani». Ed è vero, altrimenti non si
comprende la colluvie <li stampa acristiana e anticristia-
na, la produzione massiccia di Cilms ostentatamente por-
nografici, le molteplici trasmissioni radiotelevisive di
contenuto contrario all'insegnamento della Chiesa. l cri-
stiani nei confronti degli strumenti della comunicazione
!>Ociale non sanno essere né liberi, né responsabili. La loro
rede non ha la forza sufficiente per resistere alla sottile e
persistente dose di veleno che ogni giorno assorbono.
Ecco il vasto campo di lavoro apostolico aperto agli
occhi ed alla men le dei Cooperatori.
La stampa à sempre veicolo di Idee, buone o malsane.
Nella foto: t Cooperatori di Napoli Via Don Bosco e Il loro •banco
libri •.
La tradizione ci esalta, ma non è sufficiente; dobbiamo
prepararci, organizzarci per questa «importantissima
missione». 1 consiglieri per la buona stampa dovranno
essere, dopo il nuovo Regolamento, i consiglieri per gli
strumenti della comunicazione sociale.
Occorre un salw di qualità e di quantilà. Dobbiamo
farlo Lutti. insieme.
Salvatore Di Tommaso
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Vita dell'Associazione -
prossimi incontri
DON BOSCO: il perché
delle sue
"Letture Cattoliche"
di Salvatore Gemmellaro
- Il 24 marzo a Roma riunione della Giunta Esecutiva
nazionale per preparare i lavori del prossìmo Consiglio
nazionale.
- Il Consiglio Nazionale è confermato per i giorni
scelti a suo tempo (dal pomeriggio del 29 aprile alle ore
14 del seguente 1• maggio). Si invitano i Consigli ispet-
toriah a riflettere su questo importante momento del-
1' Associazione. a individuare i punti, le proposte. le ca-
renze, ecc., dr cui debbono farsi portavoce autorevole I
Consiglieri nazionali, senza attendere ulteriori sollecita-
zioni. Si affida alla sensibilità del Segretario Coordina-
tore ispettoriale far preparare anche le proposte per Il
programma 1979/ 80 che sarà approvato nel Consiglio
nazionale.
Gli interessati, poi, si facciano premura di assicurare
la propria partecipazione a/ completo e per tutto il tem-
po.
- Nei giorni 11-14 marzo si è svolto a Roma un in-
contro dei Delegati e delle Delegate ispettoriali, presenti
Don Raineri, Don Cogliandro, Suor Maria Rampini, l'i-
spettore Don Salvatore De Bonis, per studiare il progetto
della Famiglia Salesiana e i modi di attuarlo.
- Le Delegate ,spettoriall della Liguria (Sr. Mana
Ariano), della Romana-S. Cecilia (Sr. Ada Crescenzi) e
della Veneta-Angeli Custodi (Sr. Emilia Zoso) hanno la-
sciato. dopo diversi anni di presenza zelante e Impe-
gnata tra i CC.• il loro incarico. Abbiano la riconoscenza
dell'Associazione e il grato ricordo. Molti auguri di fe-
condo lavoro alle nuove Delegate Suor Giacinta Brema.
Suor Anna Ronchetti, Suor Luigina Matteazzi.
- E' in atto la revisione degli indirizzi del " Bollettino
del Cooperatori" (già Bollettino per I dirigenti). - E' un
lavoro che, se esige pazienza e serietà di impegno. ren-
de però un servizio prezioso ali'Associazione. La revi-
sione cammina su tre piste: rettifica di indirizzi, elimina-
zione di invii a persone cui più non interessa la pubbli-
cazione,' invio di Indirizzi nuov,. SI tenga presente, a
questo proposito, che la meta è di far pervenire questa
edizione del Bollettino a tutti i Cooperatori, perché si
alimenti la loro formazione e il loro senso di apparte-
nenza all'associazione. - (I Centri restituiscano gli
elenchi ricevuti all'Ufficio ispettoriale; questo li farà poi
pervenire al naz,onaie).
- Dalle relazioni della prima Conferenza annuale si
può notare che è possibile senz'altro seguire uno stile
nuovo in questi Importanti incontri; infatti dove sono
state tenute presenti le indicazioni date, si è ottenuto il
risultato desiderato. Purtroppo però molti Centri sono
rimasti al vecchio stile, nella monotonia di sempre. La
seconda Conferenza prossima potrà essere per essi Il
momento propizio per un rinnovamento radicale.
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Come crederanno in uno di cui non hanno sentito parlare?
Come, poi, ne sentiranno parlare senza chi predichi?... La fede
adunque dall'udito, l'udito, poi. per la parola di Cristo» (Rom.
1O, 14-17).
Penso che Don Bosco avesse ben presente in ogni momento
della sua vita sacerdotale queste parole dell'Apostolo e quanto
prowidenziale sia stata fa sua opera In un periodo (XIX sec.)
che si presenta con una molteplicità di mutamenti sociali e
politici sempre più distaccati dal senso religioso e morale.
Egli vive in una società che, smarriti I valori veri dello spirito,
della trascendenza, di Dio, cerca di permeare di laicismo anche
gli stessi valori temporali, sociali e polltrci.
Si conferma e sviluppa un umanesimo materialista mentre la
cultura diventerà sempre più agnostica ed atea Don Bosco
prova, certamente, un senso di reazione... ma non vuole fare
una politica attiva; Impegna però tutte le sue energie, si fa
«paladino» della Chiesa; «evangellz.zatore» del Cristo con tutta
la sua dinamica di realizzatore, con le sue idee e i suoi scritti
Egli, diremmo oggi, «si fa parola, si fa messaggio, si fa col-
loquio». Intuisce che ti cattolico deve essere parte efficiente
della società, per una sua crescita umana e umanizzante; che
occorre che il credente comprenda di essere un Chiamato» a
penetrare di spirito cristiano mentalità e costumi, leggi e strut-
ture, a plasmare la nuova cultura con I valori del Vanelo, che
bene stigmatizza eon I termini -religione» e «spirito eattollco.
Si rende, pertanto. indispensabile assicurare la presenza
della fede cristiana soprattutto tra I giovani. Saranno loro Il
lievito per un cristianesimo vero, che sia una costante in ogni
esprimersi del vivere umano, negli organismi pubblici e privati,
iR associazioni culturali in cui l'Individuo si realizza e si mani-
festa.
Il Santo non ha a disposizione I potenti e prestigiosi mezzi di
comunicazione sociale di cui vediamo oggi una stragrande
quantità e una cattiva utilizzazione. Come Il avrebbe fatti frut-
tare... e in bene! Egli allora dà vita all'opera di educazione
religiosa e civile ., Istituendo gli oratori con lo scopo tniziale di
accogliere I giovani più poveri e abbandonati... e poi anche gli
altri,. da cui trarranno origine i Salesiani e , cooperatori. Da
queste opere Inizia il suo inesauribile dinamismo di penetrazio-
ne. Ma non tutti possono essere accolti nelle sue case. E' ne-
cessario che questo apprendimento della fede cattolica oltre-
passi le mura delle sue istituzioni e si espanda attraverso la
" buonastampa•.
Non dovrà essere una stampa «d'élite., ma una «espressio-
ne» che possa essere fetta, capita e vissuta da quanti più strali
sociali è possibile, e da quest, passata ad altri.. E' come una
catena umana I cui elementi ne restano impregnati... e, quindi,
ovunque domani la società Il impegnerà... avrà dei promotori e
dei realizzatori del bene umano e cristiano dell'individuo.
(Nel prossimo articolo, attraverso re • Memorie biografiche• .
tracceremo le linee essenziali dell'esperimento meraviglioso
delle prime Letture Cattoliche• di Don Bosco).
(continua)

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I I GENTE CHE HA CAPITO
M icrorealizzazione-Due:
TRELEW
Come colloco Mondo Nuovo•
Tiro fuori dalla mia borsa un libretto di Mondo Nuovo. Il gio-
vane incuriosito dalla mia faccia, sfoglia con interesse le prime
pagine ed io pronta a dirgli che... costa solo 200 lire, un quarto
di quello che lui stava sfogliando. Con tanta semplicità mi porge
le 200 lire e dice solamente • grazie».
Le occasioni sono tante e molto varie, ma l'importanza di
questa mia esperienza è quella di diffondere con amore e di-
sponibilità la stampa; presentarla con delicatezza. D' altra parte
l'interesse dei fratelli mi riempie di coraggio, ml aiuta a sorridere
ancor più.
Non avevo mai fatto un'esperienza del genere, credevo di
non averne la stoffa e nemmeno la convinzione per poter • ag-
ganciare» la gente.
Invece è così facile diffonderla che a volte non è necessario
aprire la bocca. Le mie vendite sono state fatte in gran parte in
autobus o alle fermate, In treno. in una sala d'attesa di un
ambulatorio...
Indubbiamente non faccio niente di straordinario e non vado
per la strada a fare la strillona». Sto semplicemente a legge-
re!... Il fatto è che le persone che ml sono vicine con curiosità
vorrebbero leggere •Stirando» il collo. Ed è così che lo mi
faccio avanti ed offro loro i libretti •·
(Da « Il Ragno• Sicilia - nov.-dic. '78).
Glusy
Reverendo Parroco,
Napoli 5.11.'78
Ho letto il libretto Mondo Nuovo «Avevo fame»...
E' allucinante. Tutti conosciamo questo grandissimo proble-
ma. ma spesso, troppo spesso, lo dimentichiamo.
Non voglio risolvere niente con queste mia Idea che espongo,
niente di importante; ma vorrei che gran parte dei nostri fratelli
che frequentano la nostra Parrocchia leggessero questo libret-
to. Offro perciò la somma di L. 50.000 acciocché possiate di-
stribuire nella prossima domenica a/le 7 messe (dalle 7 alle 13)
n. 250 /fbretti «Avevo fame... •·
Può darsi che, rileggendolo. qualcuno come me si ricorderà
del proprio fratello che «muore• perché non ha cibo... Si ri-
corderà che ciascuno di noi nel proprio «piccolo• può tare
qualcosa.
Se la mia idea Le sembrasse oltremodo balorda, distribuisca
la somma ai fratelli poveri della Parrocchia.
Dev.mo (firma illeggibile).
Montecatini, 10 gennaio 1979
« Grazie, grazie di cuore per il dono che riceviamo ogni volta
con i libretti di Mondo Nuovo• che portano in ogni parrocchia,
in ogni famiglia, in ogni scuola, un raggio di vita nuova!
Sempre vicina alla Vostra opera, dev.ma
Rosina Avanzati
,. S. Gregorio (CT), 19.1 .·79
Confermo la nvendlta di Mondo Nuovo (n. 50) e deiposters (n.
5). Stiamo cercando di coinvolgere direttamente alcuni parroci
della zona etnea. Auguri. Congratulazioni
Don Salvatore Barresl
L'iniziativa MONDO NUOVO, la nuova serie delle " -
Letture cattoliche", prosegue nel suo ritmo e trova ampi
consensi. Al 28 febbraio se., avevano riconfermato per Il
1979 n. 301 rivendite su 391. - Chiediamo sostegno al
Centri che non hanno ancora riconfermato e a queltl
che mal in passato hanno aderito a MONDO NUOVO.
La Provvidenza è veramente grande. Dopo Giuseppe
Belardo ha avanzato domanda di partire per tre tre anni
di lavoro a Trelew anche Oliviero Zoli. Un grazie vivissi-
mo ai Cooperatori della Lombardia per questo terzo
partente, e un invito alle altre regioni a imitare l'esempio,
sensibilizzando singoli e gruppi all'ideale missionario.
Altre offerte pervenute fino al 28 febbraio 19
Rimini (CC.)
50.000
-Napoli S. Cuore
(Laboratorio CC.)
100.000
Puglia (Exallievl)
20.000
Monserrato e Cagliari
(Centri CC.)
40.000
Molfetta (GG.CC.)
120.000
Nicastro Lello (Portici) 20.000
Fusignano (GG CC.) 130.000
Russo Giulia Nella
60.000
Bari (CC.)
300. 000
lspettoria FMA Monfer-
rina (Centri CC.)
50 000
Trino Vercellese
60.000
Santeramo in Colle
300.000
Ruggeri Fabrlzio (Ra.
ma)
20. 000
Veneto occidentale
(CC.)
17. 000
lsp. FMA Monterrlna
(CC.)
25.000
Associazione • UOMO-
PIU'
100.000
Rimini (Centro CC.)
200.000
Bizzarri Matteo (Roma) 100,000
Lazio (Centri CC.)
100.000
L'Aquila (Centro CC.) 50.000
Don Gennaro Luce
50.000
Famiglia Salesiana V&-
neto occidentale
Bizzarri Matteo (Roma)
M.G.
" Offertorio straordina-
rio" Convegno Naz
GG.CC.
Fusignano - Lugo (Cen-
tri CC.)
Vasto (CC.)
Chieri (CC.)
Villafranca D'Asti (CC.)
Novl Ligure (CC.)
Falovo Amalia (Roma)
Trieste Plcutl (Roma)
Matteo Bizzarri (Roma)
CC. Santeramo In Colle
GG.CC. Lombardia
500.000
200.000
10.000
497 500
20.000
150.000
100. 000
45.000
30.000
10.000
50.000
105.000
440.000
700.000
e; ITE - - - - - - - -
Pagamento spese 2'
spedizione ellettuata a
mezzo Ufficio Viaggi di
Torino
354.000
Pagamento spese 1•
spedizione effettuata da
Ufficio Viaggi di Torino 682.675
Raccogliamo francobolli
a favore di Trelew
E' una fonte Importante per ricavare mezzi fi-
nanziari.
Sono utili francobolli usati o nuovi, Italiani o
esteri, di qualunque epoca. I «commemorativi»
sono I più redditizi. Perché servano allo scopo, è
necessario che siano ben conservati, senza pie-
ghe e con I dentini intatti. (Se non sono già stac-
cati, ritagliarli dalla corrispondenza, con un buon
margine di carta attorno al dentini).
INVIARE a: Cooperatori SalesiarJi-Ufflclo
ispettorlale
Via Copernico, 9 20125 MIiano
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Spedlz. in abbon. postale • Gruppo (70) 2• quindicina
BOLLETTINO SALESIANO
Oumdkm•le di inlorm11zlone di cultur• ralfg/0111
S'invia gratuitamente al Cooperatori. Bene--
meriti e amici delle Opere di Don Bosco
Direzione e amministrazione: Via della Pi-
sana. 1111 - C.P. 9092 - 00100 Roma-Aurelio -
rei. 64.70.241
Direttore responsabile: Enzo Bianco
Redattore: Armando Buttarelli - Viale dei Sale--
slanl, 9 - 00175 Roma - Tel. (06) 74.80.433
Autorln. del Trib. di Torino n . 403 del 16 fabbralo 1949
C. C. Pos111la n. 2-1355 lntast1to a: Oire~lone Genertle
Opere Oon Bosco Torino
C.C.P. 462002 1n1. .L 1 01,. G..,. Opera O. 8oaco Roma
Per cambio d'lndlrlno Inviare anche l'lndlrlno preeoden1e
7
I I=
ATURITA':---
Hanno risposto all'appello dal 1° Ottobre '78 al 28 Febbraio corrente i seguenti
Centri:
NIZZA MONFERRATO-FMA (25.000); COMO (7.500); FORLI' (15.000); FUSIGNANO
(20.000); LENDINARA (10.000); CH IESINA UZZANESE (10.000); SAN CATALDO - FMA (15.000);
SAVONA (20.000); MASCALI (10.000); PERRERO (8.000); AIO MARINA (10 000); BERGAMO
(5.000); VERCELLI (10.000); RIVE (2.500); ORIO (2.500); RIVAROLO (2.500); AGLIE' (750);
CASABIANCA (750); TERNI POLYMER (1.000); PADOVA Parr. D. Bosco (20.000); PIEDIMONTE
MATESE (30.000); PAVIA-FMA (42.600); ROMA S. Saba (30.000); PISTOIA Alessandro (10.000);
BOS1O (5.000); LECCE (20.000); ALESSANDRIA-FMA (7.000); GENZANO (20.000); AOSTA-FMA
(20.000); SAN SALVATORE MONFERRATO (5.000); ROMA M. Mazzarello (15.000); LECCO
(20.000); CAVAGLIA' (15.000); MARSALA (10.000); TREVIGLIO (10.000); RIMINI (30.000); LA
SPEZIA-Canaletto (30.000); PALERMO Noce (10.000); TERNI-$. Francesco (30.000); TORTONA
(15.000); GUBBIO (10.000); GUALDO TADINO (15.000); TERZIGNO (15.000); CUNEO-SDB
(25.000); lspettoria CENTRALE-SOS (50.000); VILLAFRANCA (5.000); TORINO-Agnelli (30.000);
TORINO-Monterosa (50.000); CASERTA (25.000); MANDURIA (25.000); GATTINARA (10.000);
ROMA-V. Dalmazia (30.000); TAINO ( 10.000); COAIGLIANO D'OTRANTO (10.000). ERCOLANO
(20.000); FEBEGRO' (2.000);SORMANO (2.000); BELLEDO (2.000); ROMA-CENTRO Don An-
gelini (20.000); NAPOLI - via Alvino (30.000); MILANO-via Copernico (15.000); MONZA (10.000);
SEREGNO (10.000)
TOTALE L. 991.100
VACANZE PER COOPERATORI E FAMILIARI
La nostra Associazione è impegnata da un anno a questa parte ad allargare i rapporti con le
persone che conoscono solo margìnalmente la Famiglia Salesiana, ma che - sensibilizzate -
potrebbero entrare in rapporto di simpatia e collaborazione e quindi anche incrementare i nostri
«Gruppi Nuovi».
Le «Vacanze per Cooperatori e familiari» hanno anche questo scopo. Già nell'estate degli
ultimi due anni, hanno consentito a numerose famiglie di Cooperatori e non, di diverse regioni, di
conoscersi e fare un'esperienza di vita e spirito salesiano intessendo legami che durano nel
tempo oltre i brevi giorni trascorsi insieme.
Anche nel prossimo luglio, il «Soggiorno Alpino Don Bosco .. di Fontanazzo - Val di Fassa
(Trento) sarà messo a disposizione dell'lspettoria Adriatica per le« Vacanze•>. Per informazioni è
a disposizione l'Ufficio ispettorlale o quello nazionale - Viale dei Salesiani, 9 00175 ROMA Tel.
06/74.80.433.
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