Bollettino_Salesiano_194906


Bollettino_Salesiano_194906

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Bollettino Salesiano
PERIODICO QUINDICIN ALE DELLE OPERE E MBSIONI DI SA N GIOVANNI BOSCO
PER T,E CASF. SALES I ANE, I DIRETTORr DIOCE8ANI F. I DECURIONI
DIREZIONE CENERALE: TORI NO (rO<J) VIA COTT OLENG O, 31 · T EI.Ef' ONO 12· 117
SOMMARIO: Don Oosco al)OS!olo della Confe<•
•Ione. Crocla1a Ca1eehlstlca: Veno,a • Per le
•w-le Diocesi: Tromello, Chlt!ll, Ma,,._. e can-ani,
Pl~dlmon1e d \\llf•. Montepulel:lnn, ChlU11a o
Pltn'"' Nizza ~ton!., Ro,1110. Omani pen-enutl,
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Anno LXXIII
15 MARZO 1949
Numero 6

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Don Bosco apostolo della Confessione.
Il 11ostrn D Bronesi, du dll qualdu· ltmpu cul- zone sul cocuzzolo della montagna; mc~lio po-
lahom alla cu111pila:siu11e d1 I Bnlldtino, ci manda che. soa\\'Ì, inc1sin:, di quelle che vanno a colpire
qursll' pagi11r r/11 rie'l:urnnr, l't1pustolato di Don il focolaio dell'infezione e ne sono medicina effi-
/Jr1sm nl'l sacro 111i11istl'm:
cace. Di fronte alle complicazioni serie o semi-
Una posa preferit2 sene la parola sa fa ancora più dolce per colpire
per la quale do, elle sostare ore e ore senza nu- nettamente nel segno. Per le anime che vanno a
mero, la più dc,ota, la più simpatica fra tmte è 1010, D. Bosco ha i suoi lie1 issimi tocchi di mano
D. Bosco, colto nell'atto di ricevere le confos- maestra alla base per garantire l'umiltà e al ti-
sioni dei suoi giovani. Ce lo ritrasse - e fu dav- mone per una spinta in avanti, e'l:ce/siorl E non
\\'Cro gran fortuna - il pittore Bartolomeo Bel- fu soltanto volo cli fantasia quello che , ade ef-
lisio, musico anche e maestro di Giovanni Ca- fettuato da parecchi dei suoi privileg1att anorno
glicro, il futuro missionario e cardinale. A prima al santo tabernacolo. L'arte e il merito perb stanno
,·ista potrebbe giudicarsi una positura studiata ncll'a\\'er rivestito di tutta la naturalezza e l'at-
lluclla di D. Bosco, mentre di studiato non c'è trattiva l'atto più ripugnante che vi sia per la
che lo sfor.to del pittore e del dagherrotipo di cui natura, l'accusa dei propri, falli ad un uomo, sia
si serviva, per ntr.ulo fedelmente. Cosl lo \\'idero pure ri\\'estito dei di,·ini poteri cd ermetit.-amente
tutti i gio,-ani, i lJUaJi non seppero mai cancellare chiuso dal sigillo sacramentale. La confessione
il quadro dalla memoria; ri,cùcn<lolo oggi non non può mutare la sua natura medicinale, ma la
nella ~iva realt~, ma in qw:lla fc<lclc riproduzione, si può, anzi la si deve addolctre con tutte: le for-
la stcna s'imprime indelebilmente ancora. D. Bo- mult· suggerite dalla carità.
:,.co appare nel fiore dell'età, seduto e attcggiam a
U lato più amabile
compostezza sovrana; il cap11 leggermente piegato dcli.i confossiom il nostro Santo lo mise m e, i-
n:rso il minuscolo penitcnt<·, quel Paolo Al- dcnza nell'accogliente affabilità che dilata l'animo
hera, che i francesi battezzcrunno più tardi felice- e lo fa naturalmente espa11s1vo. Il primo cuore a
mente " piccolo D. Bosco • e ne fu secondo essere dilatato al massimo però era il suo, che
i;uccl'SSOre, il quale :;i leva n far le sue confidenze, andava incontro a tutti con questa unica ansia dì
mc:ntre il santo accoglie amorevolmente ogni sil- dare alle anime la pace con Dio e con se stc:.se.
laba, tenendo la mano all'orecchio intento.
Ecco il filo con cui intesse tutta la trama elci suo
E dovunque intorno, stretti fino a toccarlo, indefesso apostolato. Appcnn ha dinanzi n se
a1idi e composti giovani in anesa di mettere a un'anima, inizia tosto il suo lavoro, che putrcmmo
contatto la loro piccola con la grande anima del d1rt•. d'esplorazione o di sondaggio, per il quale,
l'ntlrc. li quadro ne ha raccolto un grappolo con- occorre dirlo, tiene a dispos1zmne lumi e mezzi
Eidercvole, ma ognuno sa che accanto a quelli straordinarii, che gli consentono di portare delica-
raAì~urati c'è una lunga fila serpeggiante per la tissimamente il dito sulla piaga senza far gemere
sacrestia e le adiacenze fino al cortile in paziente il paziente; ma non sempre. Il soprannaturale
attesa del proprio nimo.
invece è per D. Bosco nel sacramento della miSè-
Tocchi di grazia ricordia e del perdono, al qu.tle egli come miot-
s1 possono definire quei gesti misteriosi che con stro, deve con tutte le risorse possibili facilitare
abbastanza frequenza compie il conftssore dei gio- la Slrada. Vi furono di quegli spiriti superficiali che
'.mi e che possono giustilican.i soltantn ton la s'at·costarono al Santo incuriositi di scoprin· il me-
:,.ua santità.
ra, 1glioso m lut, forse non port.1ndo neppure ruuo
'\\'on è raro ti caso di , edere l'uomo dt Dio il dchit0 rispetto al grande sacramento che ammim-
alzarsi dal suo umile tribunale, levare gli occhi stra,·a; e si sa che ~i ritirarono delusi di non aver
su la massa e passare tra loro, toccando questo e incontrato il toccasana, il profeta, il taumaturgo.
quello per in\\'iarlt alla Comunione senz'altro.
Do,·unque incontra le anime s'accompagna con
:\\lcno notato, ma non meno raro tra i penitenti di esse, prende le mol'Se dagli argomenti ptù cari e
sc:nun;c!o sostenere ambe le parti del peccatore pn.:ssanti come ncsù con i due discepoli sulla
che an:usa e dd confessore ,he assolYc e manda stnd.1 di Emmuus, ma alln prtma svolta senr.:1
via pre);tr> lieti e raggianti. llna funzione gencral- ~tudin e se112a sforzo da parte loro, ma C()n una
mt•ntc bre,·e, pcrche il tempo stringe, ma che n ·,n mirJ ben pn.:ci-.ti da parte sua, eccolo al cuore
ha nulla di affrctt:no; brC\\"c e completa, soddisfa- della questione· Come s//amtJ d'amma i' l',,-
cente per le due parti. È un S\\.'greto, un dono e gliamo oggiurtnre ì ronfi m11 Din? Fari' 1111 buu11
un'altissima prerogativa del santo apostolo delta buratoi' - Frasi comuni, ma dette con calore
confessione sacramentale.
che non ha nulla di comune e vanno direttamente
Le molte parole e col ritmo della tcmpcst:- al cuore. Qualche volta, per ragioni particolari,
fanno sull'animo <ld ~io,·ane l'effetto dell'acquaz- la frase dil'enta ardita e ha la forza di una frt:c-

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r
ci,,. '\\on c'c cempo da perdere e hi:mgna rnetrcrc
al sicuro un'anima. t un'ar<litcz:za che sorprende
noi dei lun~hi gin di parok a l'UOto e ci fa pcr-
rless1 riguardo al succtsso; essa tuttavia non ra1.:-
l'oglic mai nè la ,·iolrn1.a dell'insulto di D. Ro-
drigo ;1 padre Cristoforo, n& la negativa imperti-
lltntt:. La parola d'invito ha per al lora unn pro-
messa, forse , aga, ma frananlo essa sta fermen-
tando ttma la massa per cui tosto o tardi la gra:i:ia
1rionfera
L'arma divina
p,it a portata di mano pel sacerdote ~ il sacra-
mento della penitenza, cht: D. Ilosco :d ln s1.:uola
dd grande maestro 8. Giuseppe Cafasso hn im-
parato a conoscere e a \\'aiutare in tuu., la sua
efficienza; egli se lo terdi a portata d, mano, dan-
dogli n11ta la popolarità possibile e fissandogli il
posto d'onore 11t"lla sua opera di educazmne e di
rl·denzione sociale.
I ,e prime espenl·nzc sono nelle l.-arceri con
D. Cafasso, tra i condannati a morte. Qui però
il suo cuore non rl·r.mc a lungo e una bruua ,nlta
la sua resistenza s'infran~l' mentre sta condu-
cendo un gio"ane al p:1tìhul11. C'e un campo più
, ,1sto ancora, il Cottolcngo, in attesa che il Si-
gn()re gl, assegni 11 suo panicolare; ma la confcs-
siom· i. sempre 11 primo numero del :1110 pro-
g-ramma s:werdotalt·. Si sente prete principalmente
pc, spezzare le catene tic] peccato e donare la
hhcrtà dei figli di Dio alle sue creature. Per questo
111 , iagitio ,·a a sc<lersi acc:mto al , etturino hc-
~tcrnmiawrc e lo dispone a confess.m,,i non solo,
m.1 a toglil-rsi 11 pessimo abito della bestemmia:
1ltre volte 1mpartc l'assoluzione a compagni di
1 iagg-io; in altra circostanza se ne conducc una
truppa a Yaldocco e li rnnfessa tutti. Tn piaz1.,1
Castello a Torino s'imbatte in uno sconosciuto
chl· gli chiede danaro; lo trattiene su argo111cnti
scottanti e se lo fa qumd1 sedere accanto :,uJ
muro cht: chiude il fossato di p:llazw \\ladama
l' lo confessa, riman<landolo in pac~. \\Ila sua
borgata nel folto d'uno boscaglia trova un gio-
\\(Hk che gli sbarra il passaggio e gli chicdc mi-
n,1ce1os11 del danaro. È una vecchia conoscenza,
che non sa d'a"er da fare con Do□ Roseo, il quale
l'ha già salvato altra volta a Torino; e quando
s'accorge dell'errore rimane an·ilito e atfrnnto
11 "anto se lo fa sedere accanto, gli ridona la pace,
lo conduce seco a Torrno e gli trova un 1mpie~o.
\\ un gruppo di gio\\'ani che si dolgono con
lui per a\\'ergli la lunga permanenza in co1,fcssio-
n;1)l' fatto perdere la corsa per Torino, propone
graziosamente di occupare le ore d'attesa nell'udire
l.1 loro confessione, per cu, se li raccoglie nel , i-
cino albergo e li manda poscia nconcilian con
Dio e raggianti di g101a. \\gli stessi sbirri chc per
111.mdato del questort- st·cndono a \\'aldocco a
perquisirgli tutto, la ,·asa, la camera, la persona,
mmc lì11ale degli atti vandalici propone loro la
confos:.-1onc quasi sanatoria in radice, e ~i sa clw
neppur quella rnlta l'in,·ito cadde a \\7..loto.
:'\\ella Pasqua del 185.5 prl"dica un triduo .1i
giornni corrigendi della Generala e qui è il trionfo
del suo siStl'ma educati,n lllltO fondato sull.1
e Relig ione e su q uella cariti,, che non soltanto
benigna l' pa7.ientc, ma nspettm;a al massirnn dcll.J
dignità umana. Confessatili e comunicateli, ~,· li
puc'> condurre da solo, scnia aecnmpagnaturi, m
gita a St 1pinig1 e ricondurlr tutti alla loro pri-
gione a sera.
,,u Il miracolo del richiamo 111
<lei giornnc 1.hc
invano lo aH:va invocato al sun letto per confes-
sarsi e che era spirato parecchie ore p r ima dw
D. Bosco tomasse in città scnza :I\\ erlo potuto fare,
e la c<>nfcrma dd Ciclo del suo zelo per la prn-
llrn rldla cnnf,:ssionc.
Confessore sem pre.
Allorchè il suo Oratorio incipiente attra\\'crso
e le gnn i prm·c della prima ora ridono allo squal-
lore d1 1111 proto senza un tet to, senza una sicpt',
D. Bnscn trO\\a ancora un argine per sedersi e
msullan I il suo co□ fesswnalc, do,·c i suoi gio-
,·ani corrono a confessarsi t• s1 recano da l111 gui-
dati al , icmo santuario ckll.1 Consolata P"' IJ
:\\lessa e I., Comunion1:.
Il dono di accedere immcdiarnmenlc all".m1111J
infantile, sv<•latosi in lui s10 dai primi ,inni, i11
lui saccrdorc si deva al massimo della se11sihiliti1.
Egli c.• il confessore per eccdlcnza <lei g 10\\'ani.
Le ,arie Sl·zioni scolasticlw tenute dai bcneml·riti
Fratelli delle Scuole Cristi.1111· st: lo disputano "
una \\'Olt.a che non lo si tro\\ .i .1 \\ alducco, b :-;, -
zwne di Bor~o Dora in nrnMi;1 lo va a sco, .trl'
nella casa parrocchialt: d1 Sas:;1, dove il Santo
passavn un po' di convalcsccnza. La cronaca dl'l-
l'Oratorio hJ raccolto scenc e pagine che si di-
rc:hbero fonuistichc, se non a, l'SScro la più g;i-
rantita conf1.rma dal Santo :,tesso. [ suoi pii, glo-
riosi trionfi li celebra, a tr.1 I.i massa di gim J111
che lo assiepi!\\ ano in att,-;;a d1 aprire a lu, i st··
gfl•ti della loro anima. li sahaw e la , igili.1 <lclk
feste erano le sue giornatl· campali nelle quoli
passarn dicci, dodici ore a cnnfl·ssarc i gio\\':tlli
A notte giungc\\'ano gli operai, sicchè, dopo Il·
preghien della sera con l'immancabile buon.,
notte,, d1e versa,·a 111 <(Ul'Stt· occasioni sul gran
benefil'io Jdht grazia di Dio l <ldla confei;..stnm·
c.:hr la procura, riprcnlie, a a confl..,sare fino .,lit•
undici e a mezzanotte. I giol'ani. d1 -:;olito rnsi
inquieti, attcndcl'ano pazientl'mentc il loro turno.
Si dicck- pii1 ,olte il caso dw il Santo s'addor-
menta:-st confessando. 11 pl·nitente sospcndna
l'acc.:usa t' nell'attesa chl· il confessore si nsH··
gliass<', s'addormentava antht lui e il suo esempw
divcnta,a epidemico per tutti. .\\ un certo punto
la sacrestia si con\\'eniva in dormitorio. P,1ssa\\.1
qualche ora e il Santo si dc~tarn; rnlgl'\\ a lo
sguardo a contemplare quello spettacolo commo-

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ventc, giovani cioè colti dal sonno in tutte le
positure, e ne provava una stretta al cuore
al pensiero delle loro famiglie che stavano in
ansia. Riprendeva a confessare e frattanto giun-
gevano le prime ore del mattino e con esse i
nuovi arrivati, che prendevano il posto di quelli
della notte. La sacrestia era nuovamente invasa
e le confessioni continuavano fino alle nove o
alle ùieci. - Quante volti' - narrava Giuseppe
Buzzeni - vidi D. Bosco seduto ancora al mat-
tino seguente 11el/o stesso co11fessio11a/e, dove erasi
posto al lramonlo!
Avvenne che i giovani versandosi all'Oratorio,
non trovassero il loro padre spirituale, perchè
fuori di città a predicare. Cosl si diede il caso che
in massa muovessero a cercarlo quando lo sape-
vano poco lontano e si spingessero una volta sino
a Carignano, dove giunsero a piedi digiuni, stan-
chi e polverosi verso le undici, per confessarsi e
ricevere la Comunione dalle sue mani.
Capolavori di grazia
uscirono dall'opera di questo tli,ino cesellatore
a conferma che egli non era soltanto il confessore
che rimette i peccati. La testimonianza più elo-
quente a questo riguardo e la stupenda corona
di figli e di allievi, di amici e di ammiratori, che
lo segue fin dalle sue prime mosse e lo riproduce
nei lineamenti della sua grande anima. Si può
dire che i primi salesiani di marca genuina sul
tipo di D. Rua, Domenico Savio, il card. Cagliero,
D. Francesia e cento altri sono stati forgiati alla
di,·ina fucina della confessione, dove trovarono
O. Bosco integrale in quella paternità spir ituale
che non trova nessuna disarmonia nel d iscendere
alla paternità legale per la quale provvede col
pane dell'anima l'altro dello stomaco e dell'ap-
petito.
L'angelica sua anima pensa che questa fusione
della duplice paternità sia candidamente realiz-
zabile non soltanto in lui, ma in ciascw10 dei suoi
figli che sono chiamati a condividerla in famiglia;
essa è invece una di quelle sfumature divine che
la Chiesa stessa ritiene esclusiva delle anime sante.
Le due paternità per disposizione disciplinare si
scinùono e la sacra tradizione si spezza; a D . Bo-
sco rimane però sempre il merito e la gloria di
aver insegnato a tutto i maestri che la pedagogia
esclusiva dei giovani è quella divina, insegnata e
applicata da Gesù con la parola, l'esempio, i
mezzi cli grazia, primo fra tutti la confessione
sacramentale, che sta alla base di tutta l'opcni di
redenzione individuale e sociale.
AV V i S O - Si sta preparando !'EPISTOLARIO
di San Giovanni Eosco. Coloro che
possedessero lettere del Santo non ancora· c omu-
nicate, sono pregati di darne comunicazione a
D. E. Ceria (Piazza Maria Ausiliatrice, 4 Torino).
Crociata Catechistica
Venosa - La " tre giorni" catec histica all'Istituto
Salesiano. Nei giorni 29, 30, 3 1 i.tennaio, il Direttore
del nostro Istituto, per meglio attuare la ripresa catc-
chisti~-a nell'lspettoria, ha diretto personalmente l'alle-
stimento di uoa Mostra Catechisr,ca, alla quale hanno
concorso giovani e chierici, gli uni e gli altri gareggiando
con entusiasmo. L'ha inaugurata lo stesso Vescovo Dio-
ce..cmno S. E. Mons. Petroni nel giorno di S . Francesco
di Sales, il Samo che, organizzando sapientemente ,I
Catechismo, ne fu apostolo instancabile, <;be scrisse
u n catechismo durante la m 1s..~ione del Chiablese, che
si rec.wa anche da Vescovo, nell.: domeniche, a fare il
catechismo. Mons. Vescovo s, è detto felice dell'onore
che gli è stato riserbato nel tagliare il nastro della Mo-
stra; ed ha esortato, con cuore d1 padre e di pastore.
quanti possono ad abilitarsi a questo apostolato ed a
perseguirlo con zelo. Hn voluto che tutti 1 sacerdoti
delle sue tre Diocesi la visitassero e prt>ndessero ap-
punti per aggiornarsi in un insegnamento tanto impor-
tante. I giovani poi hanno tenuto agli ostanti rsempi
di lezioni per le diverse catego,~e di a lunni, dimostrando
disim·oltura. esattezza e facilità nelle spiegazioni. l..a
J\\,1ostTa è stata visitata ininterrottamente e ha riscosso
con~ensi e plausi del popolo e della stampa.
Nel pomeriggio, nel &1lone teatro, YCnn~ illustrata
dal Direttore anche una fìlrnina del nostro Centro Ca-
techistico, che incontrò unanime soddisfazione. Seduhl
st:mtc fu acclamata la proposta di altri raduni prr pro-
iettare filmine catcchisticrc.
Il 31 fu un giorno eccezionale. Tutti gli alunni delle
scuole. oltre duemila, accorsero dupprima in Catte-
drnle per la S. l\\lessa e poi ali' Istituto per la bcncdi-
z:one del nuovo jlruppo statuario di S. Giov. Bosco.
opera .mistica della Ditta Guacci di Lecce. Preghiere
coUetti,·e di a lunn, e insevnanti salirono al S1j!nore per
il Sommo Pontefice, ed in riparazione ddla violazione
sacnlega della rersona del Cardinal Mindszenty. Le
parole dd Direttore sullii tristçzza dei tempi e la per-
secuzione che attraversiamo hanno strappato 1srida di
viva il Papa, viva D . Bosco, padre dei gio\\'ani, du tutti
i cuori.
La giornata si è chiusa con la benedizione euClln•
stica.
Per le varie Diocesi.
Nostri Confratelli addetti alla proparnnda catechi-
stica contiouano a peregrinare per le diocesi per la
Crociata Cate.chistica. Dal 20 novembre a11'8 dicembre
si recarono a T romello (Diocesi di Vigevano) per una
mission e a cru·attcre prevalentemente catechistico in-
detta dal parroco rev.mo don Pavesi.
Dal 27 al 31 dicembre nel Pontificio Sernmarto Abruz-
ze.~e Pio X di Chieti: per una <)uattro giorni catechi-
stica che ha interessato 1 chienc, durante le vacanze
natalizie al grande prnblema.
l'\\on è mancata un.~ piccola mostra di libri e d , ma-
teriale cacechist:co, die ha <law m,>do a parci:chi d1
concretare, con qualche piccolo sacrificio, qualche buon
proposito.
Nella mattinata del 29 presen7.ÌÒ alle riun'oni Sua
Ecc. Rev.ma Mons. Marcante, Vescovo d1 Sulmona, 11
quale riparti in serata, dopo aver rivolto ai sem inartst1
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nutorevoli esortazioni allo studio e alla pratica delle
cose snidiate.
Il 3, presiederte ln seconda conferenza S. E. Rev.ma
Mons. Bosio, Arcivescovo di Chfo11. A conclusione della
Quattro giomi egli diede ai chierici la parola d'ordine:
• Sempre catechisti m azione•.
Riportiamo l'• o. d. g.• che può servire anche per
altri Semmari:
Ogni Camerata adotterà un testo del Catechismo
deJla L. D. C. (li mio Cateclwmzo) per una delle c lassi
elementari (1, 11, Ili, TV, V). Ogni chierioo preparerà
ogni settimana una lezione che svolgen) po, davanti ai
compagni come fossero alunni delle rispettive classi.
z0 La seconda teolog111 per turno, fonì, ogni do-
menica, si Vespri una lezione di cntechismo agli adulti,
in chiesa, hasnndos, sui testi delle scuole medie della
L. D C. e su • Amico ascolta!•·
1 professori del Semiruirio istituiranno un corso
per la formazione dei catechisti per Chieti e per rutte
le diocesi viciniori che vorranno mandarvi i loro ca-
techisti.
Un vibrante telegramma al S. Padre suggellò gli
rnrenti apostolici e i propositi pratici che erano sboc-
ciati nei cuori di tutti.
Dal 29 dicembre al 2 gennaio, 8. Ecc. Rev.ma Mon-
signor C:1rlo Boiardi, Vescovo di Massa e Carrara,
coadiu,·aro d1l prof. don Bruno Nobili, direttore del-
l'Ufficio Catechistico Diocesano, promosse un <'orso
di Orientamento Catechistico nel Seminario Mag ~iore.
S. E. partecipò a tutte le lezioni e i_'Uidò le d scussion i
intonando il corso a preparazione del Congresso e
Convegno Catechistico che è sua intenzione cli tenere
in data da fo;~arsi durante l'anno 1949 o nel 1950.
Il primo giorno fu dedicato all'attività catec'1istica
elementare e parrocchiale. È stato rilevato c' e il ca-
tech,smo nelle scuole elementari è uno dei mezzi più
efficaci per J'avv1cinnmento del fanciullo. È necessario
quindi che il sacerdote e specialmente il Parroco con-
sideri questa attività come uno dei suoi doveri piì1
gra,•i, come il mezzo che maggiormente contribuisce
alla formazione spiritunle dell'infanzia. Di qui impor-
tanza dcli' Ispezione da parte degli incaricati del con-
trollo dell'insegnamento religioso impartito dai maestri
e daJlc maestre secondo i programmi governativi.
Dalla prima lezione emerse anche l'importanza e la
necessiti\\ che nessun Parroco e nessun Sacerdote in-
caricato ometta le venti lezioni cli religione a integra-
zione dell'insegnamento che svolgono i maestri nelle
classi terza, quarta e quinta elemenrari.
Il pomeriggio della prima giornata è stato dedic.ito
interamente allo studio dei mezzi e dei modt per pre•
parare opportunamente il terreno al fururo Convegno
o Congresso Catechistico Diocesano.
il secon<lo giorno, all'insegnamento della Religione
nelle Scuole medie. J1 terzo, ad una più efficiente or-
ganiz7.azione dell'Ufficio Carechist:co D ioeesano.
Lo stesso cunfrarello che parlò a Massa, si portò
nel pomeriggio del 31 dicembre a CARRAKA, dontle
nel pomcr1gg10 del 1'' gennaio tornò a Massa per una
adunanza di tutte le Suore de.i due comuni, alle quali
spiegò la nobiltà della funzione della Suora catechista,
aggiornandole sopra i moderni mezzi didattici di edu-
cazione.
Dal 10 al r6 genruiio segui una settim1na catechi-
stica a Piedimonte d'A'ifo (Cascna), che interessò
Clero, Suort', Catechiste, Dirigenti di A. C. e Suore
di clausura. li nostro conferenziere parlò anche al po-
polo nelle chiese parrocchiali, alle imegnanti delle
scuole elementari, agli alunni del Seminario, del Con-
vitto e dell'Istituto Vesco\\'i(e parificato. Egli stesso
compl l'ispezione circa l'insegnamento della religione
in varie classi elementari. Le giornate del Clero si
conclusero con un ordine del l(iorno nel quale fra le
altre pratiche iniziarive fu deliberata l'adozione del
Jl.fio Catech,smo della L. D. C. per tutte le classi, a co-
minciare dal prossimo ottobre.
Una bella iniziativa fu quella dell'Ecc.mo Vescovo il
quale si profferse a pagare metà dell'abbonamento a
Catechèsi a tutti I Parroci che desiderano l'abbonamento.
Dal 19 al 30 gennaio, lo stesso propagandista risall
da Caserta a Montepulciano, invitato da S. Ecc. il
Vescovo diocesano Mons. Emilio Giorgi. Oltre alle
conferenze catechistiche tenne alcune conferenze d'in-
dole sociale nel teatro cittadino. Il 27, fu invitato dal
Vescovo di Pienza per una conferen7.a al Clero della
Diocesi <li Chiusa e Pienza. Alle giornate di Monte-
pulciano aderirono clero e popolo e furono coronate
da una solenne processione e una riuscita acca<lemia
all'apostolo della gioventù S. G,ovann, Bosco.
Quasi nello stesso tempo un altro nostro propagan-
dista si pMtÒ a Nizza Monfen-ato per una settimana
di conferenze-dialogo nel salone dell'oratorio S. An-
tonio con temi prevalentemente catechistici, ~eguiti
da un vi,·o interessamento della popolazione. Oli inse-
gnanti di religione delle scuole locali ebbero modo di
apprezzare il materiale catech1st1co della L. D. C. e
di infervorarsi ad una campal{Ila per la Buona Stampa
mediante la diffusione degli opuscoli L11x. Le giornate
tli Nizza s i conchiusero nel giorno della fesm liturgica
<lt San p,ovanni Bosco con la benedizione della ban-
diera delle A. C. L. l. ed una mngistrale conferenza
d, S. E. il Sen. Avv. Baracco che additò in Don Bosco
il precursore e l'apostolo del movimento sociale.
A Rovato, nella giornata della Buona Stampa, il
9 gennaio u. s .. l'infaticabile prevosto Mons. Luigi
Zenucchini volle pw·c un figlio di Don Bosco per dare
un'impronta schiettamente catechistica. Il nostro con-
ferenziere tenne a tutte le l\\fosse un'omelia sull'istru-
zione rehg,osa, e ali~ sera nell' m.signe preposnurale
un apprezzato discorso sulla Buona Stampa, ascol-
tato da una moltitudine devota ed attenta che gremiva
il sacro tempio.
Omaggi pervenufi alla 'Direzione
UBRERI .J DELLA DOTTRINA CRISTIANA
Direzione: Via Couol~n o, 32 - Torino (109).
Teatro giovanile:
U. ROMANI. - S'1Ldiro11n m llar,J SÌl1/,/Ulti, 3 atti - M.
N. FALOMO. - Questo è l'amore di Ja11ka, 3 attt - F.
A . MAI.FA I rr. - Arrivederci alle Hawai, 3 atti - M.
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