Bollettino_Salesiano_194902


Bollettino_Salesiano_194902

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BOLLETTINO 15 GENNAIO 1!14!1
Anno L XXIl1 - N. 2
SALESIANO
PERIODICO QUINDICINALE DELLE OPERE E MISSIONI DI S. GIO. BOSCO
PER LB CAS E SALE S IA N E , I D IRET TOR I D I OCES A N1 E I D E CUR I O N I
D i r e zione G e ne ra l e -• Torino ( 1 0 9) - V ia C ottolen11 0 , 3a - T e lef o no a a-11 7
DIREZIONE GENERALE
COOPERATORI SALESIANI
Via Cottolen go, 3a
TORINO
Ri benemeriti DireHori Diocesani
e Decurioni dei Cooperatori Salesiani.
Rev.mo Signore,
all'appressarsi delle feste di S. FRANCESCO DI S~ES e di S. GIOVANNI Bosco, a nome e per
incarico del nostro venerato Rettor Maggiore, rev.mo Don Pietro Ricaldo11e, richiamiamo l'atten-
zione di V. S . sulle indulgenze e sui privilegi accordati dalla Santa Sede alla Pia Unione dei
Cooperatori Salesia11i e pubblicati nel numero precedente del nostro periodico.
Essi sono un nuovo alto riconoscimento d,elle benemerenze dei Cooperatori Salesiani nel favonre
e sostenere le Opere ispirate e affidate da lviaria Ausiliatrice al nostro santo Fondatore e debbono
incoraggiarli a proseguire mila provvidenziale collabora.zione.
Preghiamo la S. V. di volere promuovere le riunirmi dei Cooperatori Salesiani tanto opportune,
anzi necessarie a cementarne l'unione e a ritemprarli nello spirito di S. Giovanni Bosco. A questo
mirano le conferenze annuali prescritte dal regolamento della Pia Unione e i Convegni salesiani.
Nella prossima coeferenza di S. Francesco di Sales, dando co11m11icazù;11e deUe indulgenze e d,ei
privilegi sopra accen11ati, voglia la S. V. rilevare i benefici, copiosi frutti della Cooperazione sale-
siana già raccolH e canstatati in tutto il mando; esprimere la riconoscenza di S. Giovanni Bosco e
dei suoi figli per i bC11emen"ti Cooperatori; e raccomandare il programma di azione tracciato dal
Rettor Maggiore nella sua lettera di Capodanno.
La preghiamo anche vivamente di voler promuovere e favon're la ripresa dei convegni sa/.esiani.
Man mano che le circostanze lo crmsentiranno si terranno nelle varie Ispettorie convegni di Decurioni.
Di più facile attuazione sono i Convegni di Cooperatori, chiamandoli a raccolta nei loro rispet-
tivi centri.
Se ne sono tenuti, con risultati comolanti, in varie città d'Italia.
L'esperimento ci incoraggia a consigliarli a tutti i benemeriti Direttori Diocesani e Decurioni.
I nostri uffici centrali e ispet.toriali si mettono a disposizione per norme, chiarimenti e aiuti sussidiari.
Fiduciosi che la S. V. i-accoglierà benevolmente l'appello del nostro Rettor Maggiore, con lui
auguriamo ed impwriamo ricompensa, grazie copiose ed elette benedizioni della i1'lado1111a Ausiliatrice
e dei nostri celesti Patroni a lei e ai benemeriti Cooperatori al suo zel.o affidati.
Dev.mo in C. J.
Sac..ALl3tNO FEDRIGOTTI, del Capitolo Superiore.
Torino, gennaio 1949.
Incaricato dei Cooperatori Salesiani .

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PER LA CATECHÈSI AGLI ADULTI
Il Card. Schuster, Arcivescovo di Milano,
con lettera del 4 novembre u. s. ha dato le
seguenti norme riguardo ai nuovi esperimenti
di Catechèsi agli adulti che si tentano in varie
diocesi:
In qualche diocesi a noi vzcma si va esperi-
mentando un rimedio estremo per insinuare a,1-
meno w1 po' di catechi.mw a quei molti, che,
pur assistendo alfa illessa domenicale, non fre-
quentano tuttavia mai il Catechismo per gli
adulti', che si spiega solitamente nel pomeriggio
dei giorni .festivi.
È stato pertanto ordinato, che nelle .~'lesse
domenicali più frequentate - quelle dopo le
Sant'ilmhrogio già commentava ai catecumeni
de[ suo tempo:
I. -
Il. -
III. -
IV. -
V. -
VI. -
Unità e Trinità di Dio.
Incarnazione e Morte del Salvatore.
I Sacramenti, canali della grazia.
I novissimi.
La Santa Chiesa Cattolica.
La resurrezione e la \\'ita eterna.
Il frutto dipende in massima parte dal modo
come verranno tenute queste brevi catechesi:
brevi, ma succose; brevi, ma con spirito, non
vane parole!
Dopo la catechesi, sarebbe utile di far recitare
insieme dai fedeli in italiano l'Orazione dome-
nicale, l'Ave .Maria, il Credo e gli Atti teologali.
Naturalmente, questa catechesi antimeridiana
PER LA FESTA DI SAN GIOVANNI BOSCO
Lunedì 31 gennaio, alle ore xo, la R.A.I. trasmetterà
da tutte le stazioni Ie d'Italia la MESSA XXX preparata d al compianto
M0 Don Pagella pel Giubileo Sacerdotale del Rettor Maggiore, che
verrà eseguita dalla Scuola di Canto della Basilica di Maria Ausiliatrice.
undici - sospesa la consueta spiegazione evan-
gelica, si tenga invece per dieci minuti un breve
corso di Caterhisnw.
Non essendo possibile di seguire co11femporanea-
mente il Divi11 Sacrificio e la le::ione di Dottrina,
l'Autorità Ordinaria prescrive che, durallte la
predica, il celebrante sospenda il Sacro Rito.
Co.fl pure, si omettano dal predicatore tutti gli
i1111tili preamboli, gli avvisi, le racco111a11dazio11i,
e si eutri subito iu argome11to, disponendo ogni
cosa in modo, che tra la S. l\\rlessa e la Dottrina
r,011 si passi la ·mez:;'ora... ( t).
La cosa - continua Sua Eminenza - va
studiata bene, così circa !a scelta del Cate-
chista, che potrà essere diverso dal celebrante,
come circa il metodo d'insegnamento, che dovrà
essere denso, facile, chiaro, devoto, come si con-
viene alla parola di Dio. Questo è il pu11to
più delicato della cosa.
Quanto agli argomellli, dovranno essere quelli
dello stesso Simbolo Battesimale, cosi come
(r) In altr11 diocesi, O\\'C non si può sospendere In
Messa, per ragioni locali, si predica contemporanea-
mente, dall'Introito fino nll'ElBVazione.
non dispensa alcuno da quella clze deve tenersi,
anche pergli adulti, in ciascun pomeriggio festivo.
L'ora è lasciata dal Codice al senno del Parroco.
Chi preferisce prima delle quattordici, chì l'ha
trasportata a dopo il trmrumto. Ogni tempo ha
i suoi inconvenienti e dubbi, mentre quello che
assolutamente è certo si è, che l'orario tradi.zio-
11ale, dalle quattordici alle quil1dici, è del tutto
inopportuno per la nostra gente che, dopo urt'i11-
tera settimana dentro lo stabilimeuto, sente il
bisogno di godersi un po' di aria e sole nel po-
meriggio festivo.
bi qualche parrocchia, l'anticipo della Dot-
trina per gli adulti prima delle 14, va dando
buoni risultati. Altrove, si preferisce di tornare
in chiesa pel Catechismo e per l'Eucaristica
Benedis:io11e dopo la passeggiata domenicale.
1ìttto dipende dall'ahitu.dine dei luoghi e dal-
l'opera dello :ielante Parroco.
L'Azume Cattolica potrebbe anche qui coadiu-
vare il Parroco nell'attrarre alla Dottrina festiva
pomeridiana o serale i più restii. Tulto sta il
volere seriamente; e qui si tratta di cooperare
alla salvezza eterna di migliaia di anime, le
quali per mancanza della necessaria i.stru::ione
cristiana corrono pericolo di andare dannate.

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Crociata C atechi s ti ca dal Bollettino defl'Archidiocesi di Lucca, (anno
XXVII, fase. 11, nov. 1948), nel qual~, in-
sieme ad un'accurata relazione dell'opera
È vivo ancora l'entusiasmo suscitato dai svolta durante il Congresso catechistico dio-
grandiosi Congressi catechistici toscani: Fi- cesano, del settembre ·scorso, dai nostri con-
renze, Pisa Lucca... sono tra le più splendide fratelli, è riportata, sotto il titolo La parola
tappe della nostra Crociata!
del Santo Padre al nostro Congresso catechi-
In occasione del Congresso catechistico dio- stico, la lettera che S. E. Mons. Mo.ntini, so-
cesano di Firenze il Centro catechistico sa- stituto, scrisse all'Arcivescovo di Lucca, S. E.
lesiano di Torino fu invitato a partecipare Mons. Torrini:
con l'allestimento di una Jllostra catechistica.
«Al Santo Padre è stata nuova prova <lel-
Un nostro confratello tenne pure, nei tre 1'attività illuminata ed alacre dell'Ecc. vosb·a
giorni del Congresso, le meditazioni ai congres- rev.ma, l'iniziativa da lei promossa nel Con-
sisti, nella chiesa di San Gaetano, sede del gresso catechistico diocesano sotto la dire-
Congresso.
zione del Centro catechistico salesiano di To-
La Mostra catechistica fu allestita nel pa- rino,).
lazzo Pucci (Salone Fiorentino) e venne inau- Anche l'Arcivescovo di Pisa, S. E. Mons.
gurnta eia S. Em. Rcv.ma il Cardinale Arci- Ugo Camozzo, dando al suo Clero il reso-
vescovo Elia Dalla Costa, il giorno 28 set- conto ufficiale del Congresso catechistico dio-
tembre. Folto pubblico si succedette per giorni cesano (30 sett., 2 ott. p. p.) così scrive,·a:
e giorni a visitarla mostrandosene assai sod- • <1 Ringrazio la Commissione e l'Ufficio cate-
disfatto. La radio cittadina ne diede a parecchie chistico ed in modo particolare i Salesiani che
riprese la notizia. La stampa cittadina fu con- furono l'anima del convegno». Le rclazioni
corde nel segnalarla riportandone i più lu- del nostro confratello, tanto apprezzate da-
singhieri giudizi con fotogrd1e.
gli uditori, sono state pure raccolte nel Bol-
Sua Em. il Cardinal•.;, , isitandola dopo letti110 Ufficiale per l'arch. di Pisa (anno Vlll,
l'inaugurazione, se ne compiacque vivamente n. II, nov. 1948).
ed espresse un elogio per gli organizzatori
della mostra, in queste parole scritte sull'albo A COLLE VAL D'ELSA
dei visitatori: «Elia Card. Dalla Costa plaude
benedicendo cli cuore ai degnissimi figli di Prima di lasciare la dolce terra di Toscana per
San Giovanni Bosco organizzatori della ma- puntare sulla Sardegna che li attendeva, dopo
gnifica lYJ:ostra catechtstica ».
le tappe di Bagnone, Firenze, Lucca, Pisa,
La mostra rimase aperta al pubblico fino al i nostri confratelli si fermarono a Colle Val
ottobre e moltissimi furono i visitatori che d'Elsa (Siena) invitati da quell'Ecc.mo Ve-
sostarono dinanzi alle dieci sezioni, ordinate scovo che voleva una giornata catechistica per
in un'armonica cornice di fiori e di luci. il suo Clero.
L'abbondante materiale della Libri:ria Dot- E parlarono alla maggior parte dei sacerdoti
trina Cristia11a fu molto apprezzato e lo- della Diocesi (una settantina) raccolti attorno
dato. Vi parteciparono anche altre librerie al loro Vescovo Mons. Francesco Niccoli, che
e case editrici. La (( Cine-Labor >) di Firenze coraggiosamente e con vigore si è consacrato
girava per· tutti i visitatori documentari a all'opera cli ricostruzione morale e religiosa
passo ridotto, quali Don Bosco ritoma, Visioni della regione, costruendo fra l'altro un magni-
di Paléstina, La scuola, ecc. Gli stessi relatori fico seminario nuovo.
del Congresso, quali il prof. D. Silvio Riva Frutto di questo convegno catechistico ( 13
e Fratel Agilberto delle S. C. visitarono in ottobre p. p.), fu la costituzione dell'Ufficio
parecchie riprese la mostra invitando i con- Catechistico Diocesano, e l'adozione del Mio
gressisti a fare altrettanto. Tutti lo ritennero Catechùmo, il testo curato dal nostro centro
come il più attraente numero del congresso, che va sempre più diffondt:ndosi nelle diocesi
pratica realiz~ione della grande crociata ca- e nelle parrocchie d' ltalia.
techistica destinata a ridare il volto cristiano Sua Eccellenza poi, dopo aver manifestato
alla nostra patria.
il desiderio di valersi ancora più a lungo del-
ALTO RICONOSCIMENTO.
l'opera dei nostri confratelli, scriveva:
«Invoco la più larga benedizione del Signore
Alle parole sopracitate dell'Eminentissimo su codesto Ceatro catechistico che sta svol-
Cardinale Dalla Costa va aggiunto anche il gendo un'attività cli capitale importanza per
prezioso documento pontificio che stralciamo la vita religiosa delle nostre popolazioni•>.
IQ

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IN SARDEGNA
sificare opportunamente l'insegnamento ca-
L'operosa terra di Sardegna, dove è ancor
vivo il senso della famiglia e della primitiva
vita cristiana, accolse i nostri confratelli ad
Iglesias prima e poi a Cagliari.
techistico tra i bimbi delle prime classi ele-
mentari. Frutto pratico di queste giornate
- che tornerà di grande importanza per l'jn.
cremento dello studio catechistico in Sar-
degna - fu l'inaugurazione della filiale della
Ad IGLESIAS (Cagliari), dal 18 al 24 ot-
tobre, per iniziativa del Vescovo S. E. Mons.
Giovanni Pirastru, coadiuvato dall'Ufficio Ca-
techistico Diocesano, in particolare da Mons.
M elis, si tenne il Congresso catechistico
diocesano. Il nostro Centro catechistico di To-
Libreria Dottrina Cristiana apertasi in quei
giorni a Cagliari, mentre due splendide ve-
trine catechistiche, ricche del più scelto ma-
teriale del Centro Catechistico Salesiano di
Torino, sono state aperte nel parlatorio del
nostro locale Istituto.
rino fu invitato a dirigere le giornate catechi-
stiche. I nostri confratelli predicarono prima
gli esercizi spirituali al clero. Poi si dedica- Cooperazione S.alesiana.
rono alle giornate catechistiche che furono
impostate su due meditazioni quotidiane di .
carattere ascetico-morale e due istruzioni ri- GRAGLIA BIELLESE . - INAUGURAZIONE
guardanti il problema catechetico (metodi, di-
DELL'ORATORIO PARROCCHIALE rNTITOLATO A
dattica, catechismo per adulti). A tutti i con-
gressisti fu data ampia comodità di visitare
la Mostra campionaria del materiale che il
Centro catechistico di Torino, con la sua
editrice Libreria Dottrina Cri.stiana mette a
disposizione dell'odierno insegnamento cate
chistico.
Alla chiusura del congresso, un ordine del
giorno fece voti per la costituzione e organizza-
zione della Congregazione della Dottrina Cri-
stiana in ogni parrocchia; per l'organizzazione
di un corso permanente per la formazione di
catechisti, mecliante accurato programma di
studi, esami e rilascio di diploma. Quanto poi al
problema del catechismo domenicale agli
adulti si pensò di affiancarlo alla spiegazione
domenicale del Vangelo, dando alla spiega-
zione del Vangelo stesso un forte contenuto
catechistico.
Il giorno 23, dirca 200 catechiste parteci-
parono alla giornata loro consacrata; e il
giorno 2+ - domenica in cui si teneva la
C iornata Missionaria - i due relatori sale-
~iani dopo aver nella mattinata parlato nelle
principali parrocchie della città sul problema
missionario, parteciparono all'Accademia ca-
techistica di chiusura del Congresso, che si
tenne nella cattedrale alla presenza di S. Ecc.
Mons. Vescovo e delle locali autorità. Sua Ec-
cellenza alla fine ebbe parole di grande elogio
per il nostro Rettor Maggiore suscitatore
- come disse - <' di questa grande e provvi-
denziale crociata catechistica, destinata ve-
ramente a riportare Cristo al nostro popolo ~-
S. G10vANN1 Bosco.
La cerimonia inaugurale fu inserita nel pro-
gramma di una .giornata salesiana indetta dal
rev. Prevosto, Vicario Foraneo, don Felice Maz-
zia e svoltasi, la domenica 21 novembre, col-
l'intervento del nostro don Antonio Fasulo il
quale parlò, la vigilia, dopo la benedizione ve-
spertina, la domenica durante la ~lessa ce-
lebrata nella parrocchia e nella chiesa della
Coufraternita.
Nel nuovo salone dell'Oratorio dove, nel
pomeriggio di una luminosa e calda giornata
convenne un'eletta rappresentanza della cit-
tadina con a capo il sindaco, sig. Giacomo
Buscaglione, in una cornice di fiori sorrideva
l'immagine di S. Giovanni Bosco.
Dopo la benedizione del locale, un giovinetto
lesse un indirizzo di omaggio al santo Patrono
e di ringraziamento ai benefattori dell'Ora-
torio particolarmente al munifico cav. Vin-
cenzo Bena, che aveva dato i mezzi per la
nuova costruzione e al quale il sig. Prevosto
consegnò per incarico dell'Ecc.mo Vescovo di
Biella il diploma di una ben meritata onorifi-
cenza pontificia.
Il nostro confratello portò la benedizione
del Rettor Maggiore e, in nome di lui, con-
segnò il diploma di decurione al rev. signor
Prevosto con parole di compiacimento, di
plauso e di augurio. Prendendo lo spunto
dai quadri del comm. prof. Gian Paolo Crida,
presente alla cerimonia, rilevò l'importanza
della missione affidata dalla Provvidenza al-
i'Apostolo della gioventù e attuata negli ora-
A CAGLIARI dal 26 al 28 ottobre si tenne tori festivi. Lo stesso concetto illustrò nella
una t Tre-giorni-catechistica>> per le delegate conferenza tenuta la sera a chiusura della
dei Fanciulli cattolici della città, onde inten- bella e-iornatà.
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)!ESSI.VA - CONVECNO Dl COOPERATORI
E COm-EIU!."17.P. SALFSIANP.
Promosso dal Comitato cittadino di Azione
salesiana in cui figurano i dirigenti delle no-
stre case e delle nostre associazioni, il con-
vegno si svolse con carattere di viva spiglia-
tezza e praticità il 27 novembre nel teatro
dell'Istituto Domenico Savio.
Coll'adesione del Successore di S. Gio-
vanni Bosco fu comunicata la nomina del
nuovo Direttore diocesano, rcv.mo Mons.
dott. Rosario D'Andrea, \\'icario generale del-
1'Archidiocesi.
L'ordine del giorno proposto dal regola-
tore fu trattato e illustrato in una interessante
discussione cui parteciparono i presenti.
Furono richiamati i compiti della coopera-
zione salesiana; rilevato il confortante sviluppo
dell'opera salesiana nella città dj :\\lessina,
dove prosperano tre importanti Istituti: il
S. Luigi, il Domenico Savio, il Don Bosco
e la parrocchia di S. Leonardo alla Giostra,
nonchè lo sviluppo dell'opera in Sicilia dove
le case di S. C. Bosco raggruppate in tre
Ispettorie, una dd- Salesiani e due delle Fi-
glie di l\\Iaria Ausiliatrice, raggiungono già
l'imponente cifra di 75; e furono prese delle
deliberazioni atte a cementare sempre più
l'unione dei Cooperatori salesiani e promuo-
vere il progresso delle provvidenziali istitu-
zioni e dello spirito di S. Giornnni Bosco.
Il 1,ostro infaticabile Don Fasulo che di-
resse H convegno, tenne riuscite conferenze
salesiane la domenica 28 OO\\•embrc neUa par-
rocchia di S. Leonardo; il lunedl 29 nella
parrocchia di S. Giacomo ad iniziativa del
novello decurione parrçco don Francesco
Picciotto e il martedl, 30, nell'Istituto S. Luigi.
Quivi per m:mifestare la loro approvazione
e la loro benevolenza all'attività esplicata dai
figli e dalle figlie di S. G. :Bosco nella città
di \\Iessina ai nostri alunni si degnarono
unirsi le massime autorità cittadine: S. E.
il Prefetto comm. dott. Paolo Strano, il sin-
daco comm avv. Giuseppe Basile, il Prov-
veditore agli studi comm. prof. Alfonso Cer-
rctti e il primo Direttore didattico cav. prof.
Gioachino Natoli.
RÉU.VION - I sole Mascare11e (Oceano l11-
dia110) - IL CULTO DI S. GIOVANNI Bosco
nell'isola Ri1111io11 ba preso in dieci anni uno
sviluppo straordinario. 11 ritratto del Santo
orna anche le più umili case e lo si trova
perfino nelle capanne degli Indi ancora pagani.
I buoni Creoli ricorrono alla sua interces-
sione in tutte le necessità della vita cd otten-
gono grazie straordinarie. Noi non abbiamo
Casa, nè opere in quel lontano possedimento
francese. Ma fu il Vescovo stesso, S. E. Mon-
signor dc Laugavant, ad introdurre il culto al
nostro Santo. ~el 1938 egli aveva consigliato
il parroco della cattedrale di S. Dwm"gi ad eri-
gere un'ampia sala parrocchiale per la gioventù.
l\\Ia ove trovare i mezzi ?
Affidate l'impresa a Don Bosco rispose il
Vescovo. Ed ecco ogni domecica dal pulpito
un bell'episodio della vita del Santo. La po-
polazione ne sentl subito il fascino e concorse
generosamente.
Sorse la sala, e la cattedrale si ornò di un
bel quadro di Don Bosco che continua ad atti-
rare folle di devoti: le comunità, le scuole, il
Seminario, le parrocchie vanno a gara nel di-
mostrare la loro venerazione e la loro confidenza.
Dalla Cattedrale il culto si è diffuso in tutta
l'isola e recentemente l'importante chiesa di
S. Benedetto ha dedicata al Santo una cap-
pena che è frequentatissima dai fedeli. Anima
del culto è lo stesso parroco, il qua1e ha pur
toccato con mano la potenza del Santo. Aveva
,tante riparazioni da fare alla sua chiesa, do-
veva costruire la safa parrocchiale, due scuole
libere, di cui una per 250 allievi, la canonica
ed una casa per le suore. I mezzi umani di cui
disponeva erano irrisori; ma affidata l'impresa
a Don Bosco, in breve potè costruire tutto.
OMAGGI PERVENUTI ALLA DIREZIONE
Libr eria
Dirulo11t:
dve;,l.laCoDuooltunrgino,a~C-rTlsotlrainn.oa..
VtSCEN'W l\\lJA"iO. - Peccato e penitenza. Tr11t-
ta1.ione sobria, ma precisa e completa del pro-
blema della colpa e del sacramento della re-
missione. li formato tascabile della collana
, Fides • ne fa un bel manunle istruttivo, CO·
modo e pratico, per fonnare le coscienze e
t1 ar frutto ·dalla confessione.
J ACOPO BoCCIIIALINl, - Disegno di un ordine
nuovo nelle vie del Cristianesimo. Piccolo di
mole, ma denso di sosranza, questo Quaderno
I delle , Ed1z1oni socud1 riflette nella giusta
luce i problemi assillanti del lavoro, sopra
tutto nel campo dell'agricolrurn, e l'onen-
tamento cristiano, eht- è l'unico onesto Ni
utile, per In valutazione e la soluzione.
Felicissimo adolescente. - Il volumetto rìtToe
il Ven. Domenico Sa\\·io come modello dei
giovani Aspiranti dcli'Azione C.:attohca, ser-
,·endosi dello. penna di quattro asptranti.
Pubblicu.one ,uuorÌnllta N• P 8o A, P. B.
Con approvu,one Ecduiutlca.
Olf. Cnf.d&lla Socic1' Edn:r. lntemamonalc Oirenarw ,-pooubile:: D. GUIDO FAVI.Nt, 'l'i& ConoleD!IO, 3a • Tonno (109).
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