Bollettino_Salesiano_196806


Bollettino_Salesiano_196806

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Noi non oi fermiamo ma.i;
vi è •empre oo• o eh.e in.oal20 cosa...
Dal momento ohe noi ci fermassimo,
la. nostra Opera.
comincerebbe a. deperii-e
DON BOSCO
BOLLETTINO
SALESIANO
Spedizione in abbonamento postale Gruppo 2 2• quind icina
EDIZIONE PER I DIRIGENTI
A. XCII. N. 6 15 MARZO 1968. DIREZIONE GENERALE: 10100 TORINO, VIA MARIA AUSILIATRICE, 32. TELEFONO 48.29,24
L,Episcopato Italiano
e la sua terza Assemblea generale
Dell'importante avvenimento svoltosi a Roma nel febbraio scorso, f: stato ema-
nato. a cura della Presidenza della CE/, un comunicato del quale sottoponiamo
alla considerazione dei nostri Consiglieri e Zelatori alcuni passi particolarmente in-
dicativi delle mete più urgenti alle quali anche la nostra Associazione deve tendere
« ... Fra i problemi pastorali più urgenti è venuto
anzitutto all'esame dell'Assemblea dei Vescovi quello
della famiglia nei suoi contenuti umani e cristiani,
nelle nuove condizioni nelle quali essa viene a
formarsi e a vivere, nelle leggi che ne custodi-
scono e difendono il valore perenne. I Vescovi
non possono non sentire sofferenza profonda per
quelle famiglie che o per superficialità nel formarsi
o per dolorose vicende occorse nel passare del
tempo, sono come focolari spenti e tristi, ma essi
aprono il cuore alla gioia pensando al grandissimo
numero di famiglie nelle quali l'amore si alimenta
ogni giorno di forze nuove e sono come cellule
vive e feconde per la società e per la Chiesa. Di
questi valori della famiglia saldamente stabilita e
provvidamente custodita i Vescovi si fanno di-
fensori a vantaggio spirituale e morale dell'intera
popolazione italiana.
Di fronte al persistere della campagna divorzista.
che attenta all'intima natura dell'istituto matrimo-
niale, e prepara alle famiglie dolorose conseguenze,
come è evidente là dove il divorzio è ammesso
e praticato, l'Episcopato italiano ha fatto e conti-
nuerà a far sentire la sua voce ed a richiamare
l'attenzione dei Pubblici poteri, e più ancora la
precisa responsabilità dei cittadini. Si rende in-
fatti necessaria ed urgente un'azione organizzata
ed estesa allo scopo di rendere sensibili al pro-
blema le coscienze dei cattolici e di quanti sono
consapevoli della pericolosità di tale insidia alla
concezione sana ed alla stabile esistenza della
famiglia.
In tema di una crescita del senso di responsa-
bilità dei cattolici rispetto al loro impegni nella
società civile ed in quella ecclesiale, la Conferenza
Episcopale ha preso in attenta considerazione gli
echi suscitati dai due documenti collegiali pubbli-
cati il 16 gennaio scorso col titolo Magistero e
Teologia e I cattolici e la vita pubblica. Tali do-
cumenti, sui quali si è espresso ancora una volta
il pieno consenso dell'Episcopato, dovranno es-
sere ulteriormente diffusi, apparendo sempre più
urgente e indispensabile la crescita del laicato
cattolico, sia nei settori delle scienze sacre, che
sino a ieri si ritenevano di competenza e interesse
esclusivo del Clero, sia sulla più maturata visione
e consapevolezza delle sue responsabilità nei vari
settori della vita civico-sociale.
Questo possesso più pieno e integrale della
verità cristiana da parte dei laici, sarà elemento
determinante delle libere scelte anche nell'ordine
temporale con la salvaguardia dell'unica coscien-
za morale, che guida il cristiano in tutto il suo
agire... ».
4!?

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ACQUA
VIVA
Anno della fede
Vita di fede
"Non creda l'uomo di oggi di
trovare altro nutrimento alla sua
insaziabile fame di vita, se non
nella fede e nella comunione di
Cristo Signore;
non creda l'uomo di oggi che
per conquistare il pane terrestre
di cui ha bisogno la sua vita
temporale, debba porre l'alterna-
tiva alla ricerca del pane della vita
religiosa e della fedeltà alla tra-
dizione cattolica;
non creda l'uomo di oggi che
il tesoro di fede e di bellezza che
gli viene dalla storia e dalla ci-
viltà cristiana abbia ormai un sem-
plice valore archeologico e folclo-
ristico, e non pensi di poterlo
degnamente conservare e conser-
vare come un cimelio prezioso, sl,
ma spento di verità e di realtà
interiore: diventerebbe cenere nelle
sue mani;
ma creda l'uomo di _oggi che
chi cerca, sulla parola di Cristo,
il regno di Dio innanzi tutto,
avrà pane, avrà la abbondanza an-
che dei beni naturali della scienza,
della tecnica, del lavoro, dell'arte;
creda l'uomo d'oggi che ancor
più di ieri Cristo gli è necessario:
risvegliati in lui i desideri delta
libertà, della maturità umana, del
progresso sociale, della pace, sap-
pia che non solo a possederli,
m.a a conoscerli nel loro vero con-
cetto cotesti ideali è necessario
il maestro, il Maestro divino che
solo li può far coincidere con la
verità e con la vita;
e creda finalmente l'uomo di
oggi che l'umile e fervorosa fede
che Cristo nell'Eucarestia reclama
da lui è per la sua redenzione, per
a sua salvezza e per la sua felicità."
46
PAOLO V I Messaggio da Orvieto
UNA SITUAZIONE DA SBLOCCARE...
È quella che presenta, in una lettera-quesito, un Consigliere di un Centro
del sud-Italia.
«Qitali ne siano stati i motiui e le carue, fatto si è che il 1mmero di coloro
che entrarono a far parte dei Cooperatori del mio Centro è piuttosto elevato
e di qualità (mi si perdoni l'espressione) poco pregiata.
S'i11tende, non generalizzo. Belle eccezioni le abbiamo, e costoro sono sempre
sulla breccia a lavorare sodo. Ma il centro è pesante, si muove a ste11to, ha
bisogno sempre di chi lo rimorchi...
Abbiamo allora inizi'ato tm lavoro di qualificazione attorno ai Coopera-
tori di anti.ca data. I risultati? Scarsi e pressoclzè mdli.
Abbiamo mutato allora la direttrice di marcia: cioè stiamo formattM mrovi
elementi, i quali entratw a far parte della Terza Famiglia dopo essersi resi
conto di che si tratta, di quel che a loro si chiede e si dà, insomma da persone
coscienti e coscie11ziose.
Tutto bene, direi. Ma quando si tratta poi di in11estare il ramo m,ovo sul...
tronco antico, siamo da capo. Il centro "stanco" fa mo il nuovo elemento, che
è spinto piano piano ad allinearsi con gli altri... ».
Come non essere grati all'amico che ci scrive? Ci dà l'occasione di chia-
rire idee e dare suggerimenti. E questo tanto più che la situazione che
egli descrive è un caso tutt'altro che isolato.
a) CHIARIRE LE IDEE A NZIT UTT O
<< Non si mette vi110 11uovo in otri vecchi»; è cosa risaputa; si corre rischio
di perdere il vino nuovo...
Dobbiamo persuaderci di un fatto: a tempi nuovi, metodi e forme nuove.
Quindi l'inserimento isolato di un elemento nuovo e giovane formato con
metodi più validi, in una massa amoda e sclerotica, è contrario ai più
elementari principi della psicologia e della metodologia ddl'apostolato,
e va tutto a danno del singolo il quale finisce per perdersi di coraggio e
diventare anche lui un... invalido al lavoro.
b) DARE SUGGERIMENTI
Occorre decisione e... tanta pazienza. In casi come quello presentato
sopra si dovrebbe procedere alla seguente maniera:
Con elementi nuovi, meglio formati (anche pochi, pochissimi) si costi-
tuisca un piccolo nucleo fresco, vivo, vitalizzante di anime generose, che
abbia però una vita distinta (non separata) da quella del Centro, chia-
miamolo così, tradizionale, con riunione mensile e attività a parte, ma
svolte con criteri moderni. Da cosa poi nasce cosa. Questo nucleo, che
inizialmente esigerà una cura speciale da parte del Delegato, senz'altro
attirerà altri elementi e s.i irrobustirà. Gli altri continuino pure per la loro
strada; sempre un po' di bene lo faranno. Non debbono, intendiamoci, es-
sere trascurati. Ma occuparsi di loro, senza preoccuparsene. Dedichiamoci
quindi alle forze fresche, disponibili, per esempio sposi giovani, inse-
gnanti... Basterebbe fare la prova con un gruppo omogeneo per età, menta-
lità, cultura, di una di queste due categorie di persone. Dopo un anno
circa di formazione apostolica e salesiana, di "tirocinio pratico", certamente
si avrebbero buoni risultati.
Sono da prevedere probabili reazioni negative da parte di alcuni ?
Senz'altro. Bisogna metterlo in bilancio. Ma chi non sa che quello che
vale costa? Ed avere un gruppo efficiente vale molto. D'altra parte la
carità e l'equilibrio non dovranno mai mancare in simili casi.
Quindi, avanti con l'operazione ~ Sblocco situazioni pesanti ►>.
Affidiamo ai Delegati e al loro Consiglio il compito di esaminare bene
la situazione del proprio Centro. Questo è ringiovanimento, è ridimensio-
namento, che è come dire: è questione di vitale importanza, di vita o di
morte.

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•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• ••••••• ••••••••••••••••
L a stampa - tranm quella didu·a-
ratamenle cattolica - 1wn 11e ha par-
lato molto. In più di un caso se ha
oume11tolo le sue colonne di piombo
su/l'argo11umlo lo ha fallo - come
è purtroppo suo costume - per in-
dulgere ad atteggiamentì o orienta-
menti che dovèf.la1w "far colpo", "fare
11otizia".
Per i 11ostri dirigenti e zelatori
nporlù11110 qui appresso in rapida
sinlesi, alcufle mmotazi011i in mar-
gilze allo roolgimento e ai conte1wti
dell'impurta11te Assemblea dell'intero
Episcopato italiano svoltasi ù1 Roma,
dal 19 al 24 febbraio scorso.
La conferenza.
episcopale italiana.
riunita. in
assemblea. generale
•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
La recente
Assemblea della CEI
ci riguarda da vicino
le frequenti esortazioni del Papa,
la stessa scelta fatta dalla CEI tra
tanti altri argomenti, lo dimostrano).
Sono stati indicati
alcuni obiettivi immediati
dell'Apostolato dei laici:
Il tema scelto lo conferma: «I
laici in Italia, dopo il C01u:ilio ».
Si è trattato cioè di «verificare
fino a che punto le direttive del
Concilio sul laicato cattolico erano
state applicate •, e di «alimentare
i fermenti di un grande dialogo tra
clero e laicato, da avviare volontero-
samente su scala nazionale, dioce-
sana, parrocchiale 1> (1.ett. del card.
Segret. di Stato al Presidente della
CEI).
Il laicato cattolico (e in esso le
organizzazioni di apostolato come
la nostra) è stato pertanto il centro
di intere8se delle trattazioni, delle
discussioni, dei gruppi di studio. A
noi hanno pensato e guardato i Pa-
stori, d i noi si sono occupati e preoc-
cupati. Essi hanno riconfermato la
fiducia al laicato che giuoca un ruolo
essenziale neU'attuazione del Piano
della Salvezza; lo hanno richiamato
al dovere di assumersi le proprie
responsabilità e di collaborare con
i Pastori in spirito di docile obbe-
dienza.
~ stata un•Assemblea
eccezionalmente importante
Almeno per i seguenti motivi:
a) li tema ~ altllalisrimo. ~ fuori
discussione. I documenti conciliari,
b) Si è dato il via a uri dialogo
proficuo tra Clero e Gerarchia. (Prima
dell'Assemblea la Consulta Generale
per l'Apostolato dei Laici era stata
invitata dalla segreteria della CEI
a fornire indicazioni concrete in
vista dell'Assemblea stessa. I laici,
per la prima volta, sono stati ammessi
durante l'assemblea in partecipa-
zione attiva ai lavori).
e) Si è s/udiato, tra gli altri, un
sottotema di interesse generale e
urgente: il coordina.mento delle Opere
di Apostolato dei Laici.
Gruppi di studio
in compartecipazione di idee,
indicazioni, esperienze
Furono otto, diretti ciascuno da
un vescovo. Oltre ad esperti eccle-
siastici ha avuto esperti laici. I temi
prescelti sono quanto mai indicativi:
Vita spirituale dei laici - Presenza dei
laici ne/l'azione pastorale - n coorài-
namerito delle organizzazioni di apo-
stolato - A.zio,ze Cattolica Italia11a -
A.zùme pastorale e fJifa sociale, con
particolare r1feri111~11to al mondo del
lavoro, al mondo della rultura, nlla
famiglia - L'azione pastorale e i
giovani.
Stabilità della famiglia
Moralità pz,bblica
Cultura
Mondo del lavoro.
Essi riflettono il particolare mo-
mento che sta attraversando l'I talia,
con i suoi rischi e i suoi pericoli.
Ed ora7
La nostra Associazione, in spmto
di umile servizio e con larghezza
di orizzonti, deve far suoi gli orien-
tamenti dei Pastori della Chiesa.
Sarà pertanto nostra cura e nostro
vanto cooperare con le altre organiz-
zazioni del laicato cattolico italiano
a che gli obiettivi indicati dall'Epi-
scopato itahano siano raggiunti.
Questo iJ nostro dovere del mo-
mento, in linea con le più belle
tradizioni salesiane ereditate da Don
Bosco, per il quale iJ desiderio della
Gerarchia era comando. E questo
tanto più ora che I Cooperatori
Salesiani saranno chiamati a mo-
strarsi uniti, come tutti i cattoJici,
nelle prossìme scadenze della vita
politica, e .nella difesa di quei valori
che si chiamano ~·tabilità e santità
della famiglia, p"bblica e privata mo-
ralità, cioè quei baluardi che difen-
dono la gioventù, la cui cura è la
principale ragion d'essere della no-
stra Associazione.
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E tu lai gli Esercizi?
GLI ESERCIZI SPIRITUALI
SONO UN INCONTRO CON DIO
* Questa definizione potrà sembrare
semplicistica ed anche strana. Sap-
piamo bene che tutta la vita del-
l'uomo è un continuo incontro con
Dio. Ma dobbiamo riconoscere che
oggi l'uomo è troppo preso dalle
occupazioni e preoccupazioni che la
dinamica vita moderna gli procura,
e pian piano è trascinato a vivere
quasi come un automa. li lavoro di-
venta estenuante e meccanico, non
si bada ad altro che al benessere
materiale, e Dio, se non viene del
tutto dimenticato, si ricorda solo
la domenica quando "si assiste" e
non si partecipa alla S. Messa. Ed
ecco, allora, il dono meraviglioso
degli Esercizi Spirituali.
* S. Ignazio di Loyola ha chiamato
questa pratica "Esercizi" perchè
per parteciparvi pienamente l'uomo
deve "agire", deve "esercitare" tutte
le sue facoltà, e non assistervi pas-
sivamente; deve distaccarsi dagli in-
teressi materiali ed essere sempre
attento e pronto a ricevere le ispira-
zioni divine. Visti così gli Esercizi
Spirituali sono una pausa benefica
nella movimentata vita quotidiana,
contribuiscono all'ascensione spiri-
tuale verso le più alte vette dell'amore
divino e raggiungeranno il fine per
il quale sono stati ideati, cioè quello
di spingere l'uomo a vi11cere se stesso
e a mettere ordine nella propria vita,
eliminando difetti e inclinazioni cat-
tive e cercando di comprendere e se-
guire la volotità di Dio nel pr()j)rio
mpdo di vivere.
Fine prossimo degli Esercizi è,
dunque, la scelta di una maniera
di vivere fatta sotto la guida del Si-
gnore; fi.ne ultimo e principale è
quello di render gloria a Dio se-
condo la vocazione e le possibilità
di ognuno. Da tutto questo si de-
duce che gli Esercizi Spirituali hanno
una notevole importanza nella vita
48 dell'uomo, che spesso corre rischio
di dimenticare il fine per il quale
è stato creato: conoscere, amare,
servire Dio.
* Naturalmente è molto importante
che gli Esercizi Spirituali siano stu-
diati e preparati con metodi diversi
secondo le categorie sociali a cui
sono dedicati, poichè se è vero che
il fine degli Esercizi è quello di dare
gloria a Dio e nutrimento all'anima,
è pur vero che gli argomenti da
trattare, la maniera di esporli e la
durata dei Corsi dovrà variare a
seconda dei partecipanti.
* Una madre difamiglia si era iscritta
al Corso con una certa perplessità,
perchè pensava che la sua modesta
preparazione in materia religiosa non
le avrebbe permesso di seguire tutti
gli argomenti trattati durame la pre-
dicazione, e perchè era preoccupata
di dover sottrarre tempo alle cure
della casa; ma poi fin dal primo
giorno aveva capito lo spirito che
animava gli Esercizi Spirituali e si
era subito accorta che gli argomenti
trattati, anche se molto profondi,
erano presentati in maniera semplice
e comprensibile e che quei pochi
giorni avrebbero poi dato molti frutti
per ii buon andamento della vita
familiare; ella avrebbe offerto a1
Signore le gioie, le pene, il lavoro
quotidiano con uno spirito nuovo.
Per un professionista gli Esercizi
Spirituali erano stati come (( una fi-
nestra che si spalanca su di un mondo
nuovo>>. Prima si preoccupava solo
del suo lavoro e dei suoi interessi
personali senza pensare agli altri;
ora aveva imparato ad occuparsi
del prossimo e ad aiutare con spi-
rito fraterno tutti coloro che si ri-
volgevano a lui. Questo fatto gli
procurava una gioia mai provata
prima, poichè ora aveva compreso
in pieno il comandamento d'amore
di Cristo. Non sono pochi i giovani
che, dopo gli Esercizi si dichiarano
più maturi e preparati a intrapren-
dere iI difficile cammino della vita;
molto soddisfatti dei problemi trat-
tati, dei colloqui con il sacerdote,
delle risposte avute.
Se qualche giudizio negativo c'è
stato sugli Esercizi, è venuto da
parte di persone che, avendo consi-
derato con molta superficialità l'im-
pegno preso, credevano che quei
giorni, tanto preziosi per la vita
dell'anima, consistessero in una sem-
plice vacanza, in un diversivo alla
movimentata o monotona vi.ta quo-
tidiana e quindi non vi parteciparono
con quel desiderio vivo di apprendere,
con quell'ansia di migliorare, con
quella gioia di ricevere, per poi dare
ai fratelli.
Per molti, dunque la partecipazione
ad un Corso di Esercizi Spirituali
segl).3 una tappa importante e a volte
perfino un cambiamento completo
nel modo di vivere; ma per coloro
che vivono una vita spirituale più
intensa, la partecipazione annuale ad
un corso di Esercizi Spirituali di-
venta un vero e proprio bisogno del-
l'anima.
1. Don Bosco, ben compreso della
necessità degli Esercizi Spirituali
per chi vuole dedicarsi all'Aposto-
lato li ha inseriti nel regolamento
per i Cooperatori, sia pure sotto
forma di consiglio. (( Sono consigliati
di fare ogni anno almeno alcuni giorni
di &t-rcizi Spirituali», scrive al ca-
pitolo VI del nostro Regolamento.
* La Quaresima è «stagione dello
spirito», tempo adatto agli Esercizi.
Nei nostri centri si stanno svolgendo
corsi di Esercizi cosiddetti aperti.
Frequentiamoli con impegno. Ma
soprattutto non priviamo la nostra
anima di un vero corso di Esercizi,
da scegliere tra i tanti che la nostra
associazione ha programmato per la
stagione estiva.
MARISA ROMANO

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25 APRILE
appuntamento
a Torino
ai piedi di
Maria
Ausiliatrice
·'In questo luogo... io voglio
che Dio sia onorato in modo
specialissimo...". Vidi poi una
grandissima chiesa con molti
edifici tutto all'intorno e con
un bel monumento in mezzo.
(La Madonna B Don Bosco
nel sogno del 1845).
O rmai i preparativi del nostro Pellegrinaggio Na-
zionale sono ultimati e il lavoro procede a pieno
ritmo. L'interesse per la manifestazione è grande
e tutto fa prevedere un'ottima riuscita del pro-
gramma fissato.
Ferme restando le norme date nel precedente
numero, desideriamo ora richiamare l'attenzione su
alcuni momenti previsti dal programma che do-
vrebbero essere particolarmente curati:
a) L' Offertorio della Messa ufficiale
del Pellegrinaggio vedrè:
/'Offerta della sofferenza. Alcuni malati, in rap-
presentanza di tutti i Cooperatori impediti a re-
carsi a Torino per malattia, offriranno al Rettor
Maggiore celebrante le sofferenze e la rinuncia al
Pellegrinaggio, espressa in una « cartolina-offerta»
che i malati invieranno prima di quel tempo;
l'offerta dei doni delle singole regioni: due Coo-
peratori per ogni regione offriranno al Rettor Mag-
giore i doni scelti e realizzati dal proprio Consiglio
lspettoriale. Saranno doni particolarmente signifi-
cativi e si riferiranno ai bisogni del momento, ad
esempio Borse di studio per vocazioni, microrea-
lizzazioni per i paesi del Terzo Mondo ecc. Con-
tribuiranno al dono anche i Cooperatori che non
potranno recarsi a Torino.
b) Mamme e papà di Salesiani e F.M .A.
a Torino
È desiderio dei Superiori che questi intervengano
numerosi al Pellegrinaggio e siano oggetto di
particolare attenzione da parte nostra. Tra l'altro
avranno un settore riservato a loro durante la
Messa e l'assemblea del pomeriggio, e saranno
ricevuti dal Rettor Maggiore. Avranno anche un
particolare distintivo-nastro che li distinguerà du-
rante le manifestazioni.
Ci si preoccupi pertanto che tutti gli interessati
ricevano l'invito; si tenga partiéolare conto dei ge-
nitori i cui figli «Salesiani o F.M.A. » sono de-
funti o in missione. Appunto perché in questa
particolare situazione, essi corrono il rischio di es-
sere dimenticati.
e) Consiglieri nazionali e ispettoriali
dal Successore di Don Bosco
in rappresentanza
dei Consiglieri locali e Zelatori
Sarà un simpatico incontro familiare con il Rettor
Maggiore e si terrà dopo la Messa.
Gli interessati si rendano assolutamente disponi-
bili per presenziare con il proprio Delegato lspet-
toriale al ricevimento che avverrà alle ore 12,15.
Abbiamo tutti interesse alla buona riuscita di
questi caratteristici e interessanti momenti del Pel-
legrinaggio. Rivolgiamo quindi un caldo appello
ai Delegati e Consiglieri perchè curino in ogni
particolare la preparazione spirituale e logistica
del proprio gruppo (non venga trascurata la pre-
parazione dei canti già segnalati: Credo li/o e
Salve Regina in latino; Magnificat, "Ausiliatrice",
"Sul mio labaro", "Giù dai colli in italiano).
Il tutto d'accordo e in stretta relazione con il
proprio Delegato lspettoriale, responsabile del coor-
dinamento nella zona di propria competenza.
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Vi ricordiamo che...
Ha avuto inizio Radio-Qual'CSima 1968 a cura
della Radio Vaticana. I struzione a domicilio sulla
Fede. Un totale di 10 ore cli trasmissione. Tutte
le sere cli Quaresima, alle ore 19,33 e alle 22,30,
verrà illustrato il recente documento dell'Episcopato
italiano: « Teologia e Magistero». Novità di que-
st'anno: le conversazioni (che saranno precedute dalla
lettura di brani degli scritti dei Padri Apos tolici)
saranno tenute da vescovi, sacerdoti e laici. Nella
Settimana Santa saranno 6 cardinali a concludere il
ciclo di istruzione reHgiosa.
Propagandare e organizzare l' ascolto, magari in
piccoli gruppi familiari, è opera quanto mai oppor-
tuna nell'anno della fede, e utilissima particolarmente
a quei Cooperatori che non possono frequentare di
persona un Corso di Cultura religiosa.
Nei giorni 23-24 nu,rzo si terrà a Firenze un Con-
vegno Nnziooale indetto dalla Federazione Organismi
di Laicato l\\fissionario.
Sono invitati tutti coloro ~he sentono come proprio
il problema di una presenza di laici cristiani nei paesi in
via di sviluppo. Al Convegno parteciperà anche una
rappresentanza della nostra Associazione. Sarebbe anche
opportuna però la presenza di un membro dei singoli
Consigli I spettoriaH, possibilmente il Consigliere per
le Missioni.
Iscriversi a Milano (Segreteria Federazione • via
Settala, 25 • Quota L. 3000).
La seconda domenica dopo Pasqua si celebrerà (come
ormai sta diventando tradizionale) la Gio1•nula l\\•lou-
diale di prcghicN1 p01.• le v ocazioni.
Verrà inviato ~li Uffici Ispettoriali - che li tra-
smetteranno poi agli interessati-il Diplon~a di Zela-
tore a coloro che sono stati chiamati quest'anno a far
parte del Consiglio e ne erano ancora sprovvisti. Si
raccomanda vivamente di distribuirli con particolare
solennità e soprattutto dopo la conveniente prepara•
zione spirituale.
_È stata curata la traduzione in italiano e Ja rela-
tiva stampa della fonnula per la Benedizione cli
l\\laria A u s iliall'iec. È consigliabile che almeno in
occasione della Riunione mensile si compia questa pia
pratica che era tanLo cara a Don Bosco.
Sono pronte le partine mu-sicali del Canto sulla
sfrudu, che è stato richiesto da molti per i Centri
giovanili. (L. 10 la copia. Richiederle all'Ufficio
Nazionale).
NOI PER VOI
-----------------------------------------
Servitevi dei nostri sussidi:
3. PER LA FORMAZIONE SALESIANA
1. PER L'APOSTOLATO STAMPA
Stampa veicolo delle idee è il titolo del volume di
R. Vignato « ... al quale auguriamo larga penetra7,ione
tra i lettori per la sua capacità di guida teorica e pra-
tica, di istruzione dottrinale e profess:ionale, cli valido
sussidio a chiunque comprenda il dovere di impegnarsi
I Coopet'atori Salesiani cli Don Bosco di G. Favini.
« Raccoglie una ricca messe di documenti storici e
di direttive del magistero pontificio ohe mettono in
chiara luce le fìnaHtà, i mezzi, lo spirito che debbono
caratterizzare l'azione dei Cooperatori Salesiani» (card.
F. Cento) (pp. 167, L. 500).
all'affermazione ed alla diffusione di una stampa cri-
l'erchè altri Cooperatori, particolarmente i giovani,
stianamente ispirata>> (R. Manzini) (pp. 376, L. 950).
si preparino a vivere anche loro lma interessante espe•
rienza missionaria, è stato pubblicato:
2. PER L'ORIENTAMENTO VOCAZIONALE
Vi presentiamo il nosb.•o viaggio Apostolico
0.1-ientiamo i giovani cli G. Clementel.
Numero unico, riccamente illustrato, sul viaggio
« Benvenuto questo lihro che si propone di aiutare
la gioventù nella scelta della sua vocazione e di mo-
strarne alle famiglie ed agli altri educatori tutta l'im-
portanza » (card. I. Antoniutti).
compiuto dai Cooperatori nelle Missioni dell'India,
nel novembre scor so.
Lo raccomandiamo particolarmente ai Centri e
gruppi giovanili (L. 130 la copia).
Ordinazioni all'Ufficio Nazionale, Viale dei Salesiani, 9 - 00175 Roma, servendosi del c.c.p. 1-5218 6.
pO

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di responsabilità, si sono impegnati a
portare avanti il delicato compito loro
affidato.
Due Convegni annuali per sacer-
doti Decurioni e Cooperatori del Lazio
si terranno a Frascati e Gaeta, rispettiva-
mente nei giorni 14 e 21 marzo. Sa-
ranno onorati della presenza dei Ve-
scovi Diocesani, nostri Cooperatori, mons.
Liverzani e mons. Gargiulo.
Nei giorni 10-11 febbraio. a Roma-
Tor S. Lorenzo, si è tenuta la prima
Riunione del Consiglio Nazionale prov-
visorio. Presiedette il Direttore Generale
don Luigi Fiora.
Presenti: don Armando Buttarelli (De-
legato Naz.) - don Stelvio Tannini (in
rappresentanza dei Delegati lspettoriall) -
dott. Gambardella Alfonso (Campania) -
avv. Magnano Nino (Toscana) - prof.ssa
Anna M. Papa (Sicilia ace.) - maestro
Pizzarotti Evelino (lspettoria Veneto-
Est) - dott. ing. Ruspa Carlo (!spett.
Subalpina-Centrale) - rag. Tosti Ales-
sandro (lspettoria Adriatica) - Inoltre:
prof. D'Ambra Ruggero - dott. Gian-
nantonio Giuseppe - rag. Lazzara Ago-
stino - sig. Montano Erasmo - prof.ssa
Romano Marisa.
Si è avuto uno scambio di vedute
sulla figura e i compiti del Consigliere.
nonchè sul funzionamento del Consi-
glio.
La seconda riunione è stata fissata
per il prossimo maggio
A Potenza il 31 gennaio scorso, du-
rante la I Conferenza Annuale, vsnne
solennemente consegnato il Diploma di
Cooperatore a S. E. Mons. Aurelio Sor-
rentino, vescovo diocesano, il quale, dopo
aver celebrato la S. Messa ai convenuti,
ebbe a dichiarare la sua soddisfazione
di entrare nella Famiglia Salesiana.
Il Centro di S. Cataldo (Caltanissetta)
ha organizzato il gruppo più numeroso
di iscritti alla Scuola di Formazione per
l'Apostolato dei Laici - Formula A: 30
partecipantr. Una parola di meritato
plauso con l'augurio di buon successo
in questo indispensabile mezzo di pre-
parazione all'Apostolato.
Anche agli altri gruppi (Torino, Roma.
Palermo, Bologna...) l'esortazione a voler
proseguire con impegno e costanza.
Un esempio da imitare:
Due giornate di spiritualit/J per Coo-
peratori e simpatizzanti si sono svolte
il 26 febbraio e il 17 marzo scorso
a Varese, a iniziativa del centro locale.
I Cooperatori dei Centri del Lazio
rinnoveranno la loro professione di
lede partecipando ad un pellegrinaggio
alla tomba di S. Pietro indetto per tutte
le opere Salesiane de'lla regione per il
24 marzo prossimo
Un 25° che non deve passare inosservato
Il prossimo 20 marzo il nostro Direttore Generale,
rev.mo don Luigi Fio ra, celebrerà il suo 25° di
sacerdozio.
La nostra riconoscenza a colui che dirige la no-
stra Associazione nel vasto mondo salesiano si
esprimerà soprattutto con la preghiera e con la
promessa di fedeltà alle sue direttive. Spiritualmente
vicini all'altare ove celebrerà la Messa d'argento gli
porgiamo i nostri più fervidi e filiali auguri.
CAMPAGNA ANNUALE
Ricordiamo i temi delle prossime con-
ferel']ze mensili:
marzo: Fede e salvezza
aprile: Si deve c redere 7
Il dialogo dopo l'esposizione (breve
e sommaria) del conferenziere suscita
l'interesse dei presenti, dà il giusto
tono alla riunione. consente di arric-
chirsi reciprocamente nella chiarifica-
zione dei dubbi e nella esposizione delle
esperienze.
Cinque incontri per Consiglieri e Ze-
latori della lspettoria Veneto-Ovest sono
stati programmati per i mesi di febbraio-
marzo dal Delegato lspettoriale don Gio-
vanni Cleriti, allo scopo di sensibilizzare
maggiormente gli interessati perchè a loro
volta possano animare apostolicamente
i Centri.
Giornata di Studio per Consiglieri e
Zelatori delle lspettorie Centrale-Subal-
pina (settore organizzazione e segre-
teria), a Torino, nel gennaio scorso.
Circa 40 partecipanti, i quali, con senso
Il 28 scorso a Genova si riunirono i
partecipanti al « Viaggio Apostolico in
India». Scopo dell'incontro fu quello di
fare una maturata valutazione sulla re-
cente esperienza, tirare le somme del
lavoro svolto fino a quella data sul
piano informativo e di beneficenza, ma
specialmente programmare \\'attività fu-
tura.
In tutti fu forte l'impegno a voler
sfruttare al massimo la "carica missio-
naria" ricevuta e a procurare a molti
Il dono di un contatto diretto con le
cristianità dei territori di Missione.
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il regalo della Prima
Comunione e Cresima
Spedizione In abbonamento po•
staia Gruppo 2° 2• quindicina
BOLLETTINO SALESIANO
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Il 1• del mBStt por I Cooperatori Salttsl•nl
1115dt1lmese porI DlrlgentideiCoopor•totl
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