Bollettino_Salesiano_193901


Bollettino_Salesiano_193901

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Anno LXIII • Numero l
GENNAIO 1939-XVII
Spedlz. rn ab!>onamento postare.
B LLETTINO
ALESIANO
,,

1.2 Page 2

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PERIODICO MEN•
SlLE PER l COO-
PERATORI DELLE
OPERE E MlSSfONl
DI S, CIO. BOSCO
BOllE~fTINO
S>\\lESl>\\NO
Anno LXIIJ - :,.J, 1
GENNAIO
:r939 - XVII
Spedizione 1n
nbbonamento postale
SOMMARfO: li IV SuceèSsore dl San Giovanni Bosco ai Cooperalori ed alle Cooperatrici Salesiane. • La Bearl-
fìcazlone di Madre Mauarello. • Tesoro spiriluale. • Crociata missionaria. Lettera di D. Giulivo. • Necrologio,
Il IV Successore di San Gio,11anni Bosco
a1 Cooperato ri ed alle Cooperatrici Sal esiane.
Benemeriti Cooperatori
e Benemerite Cooperatrici,
il 1938 è stato per la Fmni-
glia Salesiana un anno di par-
ticolari benedizioni e perciò io
v'invito ad innalzare con noi
L'inno del ringra-;:iamento a Dio.
Come avete appreso dalla let-
tura del Bollettino, le feste cin-
quantenarie riuscirono maestose,
e, ciò che piu importa, ricche
di frutti spirituali. le rese più
solenni la presenza di Em.tni
Cardi11ali e di Ecc.mi Vescovi,
ai quali vogliamo far giungere
ancor una volta i sensi della
nostra profonda gratitudine.
Motivo di grande soddisfa-
zùme per tutti, il coro di lodi
che ven11ero a collaudare, con
mlflnimità di consensi, i lai1ori
di ampliamento della nostra cara
Basilica, e soprattutto i maestosi
altari di Maria Ausiliatrice e di
San Giovan11i Bosco.
Dura11te e dopo le feste fu u,i
succedersi imp011e11te e commo-
vente di pellegrinaggi dall'Italia
e dall'Estero, guidati non poche
volte da Ecc.mi Vescovi e da
Em.mi Principi de/Jà Chìesa.
E qui sento il dovere, dopo di
aver ringraP:ciato lddio, di rin-
graziare anche voi, o benemeriti
Cooperatori e benemerite Coo-
peratrici, e di riassicurarvi che,
nella ampliata Basilica, conti-
nueremo, in unione: c<ii nostrigio-
vani, ad innalzare preghiere e
suppliche a Maria Ausiliatrice
- Lo te la della s.,a,a Mazzarello in gloria nella raggiera del Bernini
nella BaslUca di $. Ple1ro.
I

1.3 Page 3

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e a Sa.11 Giovanni Bosco per voi e per le vostre
famiglie .
Altro moLivo di prof011da rico1wscmza a Dio
è l'esito veramente consolante e proficuo del
XV Capitolo Generale clze rÌllSCÌ, non solo una
nuova e i11tensa manifestazione di fraterna in-
tesa é di filiale adesione al nostro Santo Fonda-
tore, ma al tempo stesso l'affermazione dt ,in-
novati propositi di volere sempre e d0'01mqu.e
co11 crescente slancio propagare le opere del
grande Padre secondo le sue direttive e col suo
spirito.
Infine l'amorosa PrOV'iJidenza dispose che le
Feste Cinquantenarie avessero il magni.fico co-
ronamento della glorifica...--ionP dellq Beata Mari.a
Domf!nica 11fa:::::arello, prima Superiora e Con-
.fondatrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Questa solenne glorificazio,ie che lascerà'in tutti
i più soavi ricqrdi associati a proposz·ti di bene,
è una luminosa riprm,a della poderosa efficacia
dello spirito del nostro grande Padre nel s11.sci-
tare fr11tti di sa,itità. La 1mova Beata infatti,
cresciuta alla sua scuola, 110,i solo riconobbe
sempre in San Giovanni Bosco il Fondatore e
il Padre, ma non ristette mai dall'esortare le
sue Figlie perchè del Padre imitassero le virtù e
praticassero lo spirito soprattutto coll'osservam:a
delle Regole che il Santo Patriarca aveva loro
dato.
A tutti è noto poi quale meraviglioso sviluppo
abbia avuto, a11che nelle regioni più. remote,
c01, prodigiosa e svariata molteplicità di opere,
la C011gregazione di cui fu prima Superiora la
Beata ~Maria Mazzarello, decorata dalla Chiesa
col titolo di Confo11.datrice. Sono 785 istituti
sparsi in tutti i contitienti e in terre di missione,
nei quali più di novemila Figlie di Maria Aii-
siliatrice co111pio110, in u14 lavoro fecondo ravva-
lorato da mirabili sacrifi.zii, opera di fede e di
civiltà, benedette da Dio e dagli uomini. È evi-
dente che il modo più profiroo di onorare la
nuova Beata 'Maria Mazzarello è q,1.ello di
cooperare efficacemente allo sviluppo delle opere
tanto care al mo Cllore ardente di zelo per le
anime.
l\\Ja finché viviamo nella valle di puwto, alle
gu>i-e andranno sempre associali i dolori, come
le spine alle rose. Ond'è che ci sa11g11ina il cuore
pensando alle molte case e ai numerosi Figli e
Figlie di San Giovanni Bosco tuttora in bafìa
dei rossi nella. torme,itata Spag11a.
A ,iclze le nostre opere della Cina ebbero a
soffrire le inevitabili conseguenze della gue"a:
ci arride però la speran;;a di vederle fra non
molto sistemate.
Una tremenda inondazione ha devastato la
nostra povera missione di Krislmagar, ed io
-2
spero che molti cuori generosi sz· muoveranno a
compassiMe di quei desolati confratelli e delle
anime loro affidate.
Ed ora sono lieto di presentarvi le opere mi-
zi'ate dura11te l'anno testè decorso coll'aiuto
della vostra catità.
NUOVE FONDAZIONI
Salesiani:
Vi tornerà gradito apprendere che la prima
casa fondata da Don Bosco fuori di Torino nel
1863 a Mirabello Monferrato, e poi lra.derita
a Borgo San i\\lartino nel 1870, è stata riaperta
e 1wtevolmé11te ampliata grazie alla 1mmificn1.za
dell'lll.mo Ing. Comm. Angelo Provera. Il
nuovo istituto è destinato alla f or111a::sio11e di
111issiQtll.lri per l'lspettoria Orientale ed ha a
fianco l'oratorio festivo.
Furono aperte inoltre le seguenti case:
In ITALIA: ad Agrigento mz orntorio festivo;
a Bolzano il Raincrum, istituto per studenti
di setto/e medie; a ave (Brescia) 11110 studentato
filosofico.
In BELGIO: a Lovanio ,ma casa convitto per
studenti universitari salesiani.
In CECOSLOVACCHIA: a Bratislava-Dornkapcln
U1l uratorw festivo con chiesa pubblica.
In FRANCIA: a Parigi a Rv.e Crillon un pen-
sionato per giovani artigiani.
fo INGHILTERRA: a Shriglcy una clzzesa pub-
blica in onore di S. Gi<Yl!anni Bosco.
In JucosLAVTA: a Cclje un oratorio festivo;
a U rosevac ima pa"occhia co1i oratorio festivo.
In LITUANIA: a Kaunas ur1à parrocchia con
oratorio festivo; a Sal<lutiskis 11n oratorio e
parrocchia con Ciasa di f om1a::tio11e.
In P OLONIA: a Kamicnny-Most una scuola
agricola; a Kopiec (Czestolwwa) un aspiran-
dato per coadiutori; a Kumo un oratorio festif.10;
a Rumia Zagorze (Gdynia) tm oratorio festivo.
fo P ORTOGALLO: a l\\'.logoflores un noviziato;
a Semide 11110. setto/a agricola.
fo SPAGNA: a Deusto (Bilbao) scuole pro-
fessionali; ad Azcoitia un orato,,io festivo e
scuole elementari; a Campano una scuola agri-
cola.
Nell'INDIA: a Madras- St-Gabriel ima scuola
con chiesa pubblica; a Madras-Poonamallee

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la direzione del gra11de semmario archidiocesmLo;
a Lillooah (Calcutta) una scuola professi.onale
con parrocchia intitolata a San Giovanni Bosco;
a Rurkee (Agra) una parrocchia; a Sonada
(Darjteli,ig) imo studentato filosofico e un na-
vi-dato.
In BRASl.LJ!: a Fortalcza (Cearà) un oratorio
festivo; a San Paulo scuole per esterni.
111 COLOMBIA: ad Usaquen il nooi::iato.
In CUBA: alla Habana una chiesa pubblica
dedicata a Maria Ausilitr-ice.
buco) semz-mternato, scuola 111atert1a, scuoù
elementari ed oratorio festivo.
In COLUMBIA: a S. Juan de Guamacayo
(Santander) internato per bamhi11i sani figli di
lebbrosi.
In EQUATORE: ad Amaguna (Quito) scuole
e opere popolari a beneficio degli indige11i civi-
lizzati.
Negli STATI UNITI: a Roseto e Easton (Pen-
sylvania) giardino d'infanzia, laboratorio ed
oratorio festivo.
Figlie di Maria Ausiliatrice.
Proposte pel 1939.
In ITALIA: a Basicò (Messina) 1m orfa11otrofio;
a Battaglia Terme (PadO'IJa) un pmsio11ato per
bisognose di cure termali, scuola materna, scuole
professio11ali, oratorio festivo; a Firenze 1m
pensio11ato per studrnti; a Isorelle (Alessandria)
un convitto per giovam· operaie; a Mombercelli
(Alessandria) una scuola materna di lavoro,
con op•re catechistiche o parrocchiali; a Pallan-
zeno (Novara)° im dopo scuola con oraton·o fe-
stivo; a Brescia v:nme aswnta la direziomt del-
l'Opera «Baldù,i" con swofa professionalo e
pensionato per giooanetle studenti ed impi.egate;
e a Pescia (Pistoi4) fa direzione del R. Co11Ser-
vatorio San Michele.
In Bacro: a Bru.xelles, scuole ed opere par-
rocchiali con oratorio festivo.
lt1 FRANCIA: a Wittenheim (Ht-Rhin) pen-
sionato ed esternato per corsi di Economia do-
mestica.
In GERMANIA: a Innsbruk una casa con opere
annesse all'istituto salesiano.
bi JuGoSLAVTA: a Lubiana un pensionato
per giovine-tte, con opere popolari, oratoriò fe-
stivo.
In SPAGNA: a Campano (Cadice) scuole el.e-
mentari per figli di coloni e piccolo amlJUla-
torio.
In INDIA: a Saharampur e a Shillong scuole
ed_ oratorio festivo; a Polu.r 1m oratorio fe-
stivo.
bi ARGENTINA: a Stroeder un estemato
scuole elementari e di lm,•oro e oratorio festivo'.
Ebbi la gioia di annunziarvi in altra circo -
stanza che ci apprestiamo a commemorare so-
lemitmente l'opera dei catechismi iniziata da
San Gwva11ni Bosco col giovinetto Bartolomeo
Garelli l'8 dicembre del r841 nella sacrestia
della chiesa di S. Francesco d'Assisi in Torino.
Orbene io vorrei che i lavori della Basilica f os-
sero terminati e inaugurati in quella fausta ri-
correnza. Per questo motivo vi faccio qtJest'armo
tre sole raccomanda...-ioni.:
Sostenete le opere esistenti e specialmente
i nostri orfanotrofi 'e le case di formazione.
Propagate cori crescente zelo le divo:sioni
di ll'laria Ausiliatrice e di San Giovanni Bosco.
Date il vostro generoso contributo per t1lti-
mare i lavori del Santuario.
Per stimolaroi ùi queste sante iniziative ri-
cèVerete col prossimo gennaio il periodico inti-
tolato « Maria Ausiliatrice ii. Vi esorto a leg-
gerlo e a propagarlo.
Ed ora, benemeriti Cooperatori e benemerite
Cooperatrici, accingiamoci con santo slancio al
ltrVoro. Vi conforti. il pensi.ero delle benedizioni
e dei premi promessi da Dio a chi coop'!Ta con
lui alla salvezza dell, anime, come pure il sapere
che ogni giorno, e ben possiamo dire in ogni
istante di>/ giotno, da tutti i punti della terra
s'i11nalzano a Dio dalle case e missioni salesiane
preghiere e suppliche per impetrare a voi ed ai
vostri cari le gra-::ie più abbondanti.
Nel nome di San Giovanni Bosco mando a
fatti la benedizione di Jl!Jar-ia Ausiliatrice men-
tre coi sensi della più profonda riconoscenza 111,
professo
Tol'ino, 24 dicembre, 1938.
in BRASILE: ad Anaplis (Go,yaz) esternato
e semi-internato, scuole elementari e normali ed
oratorio festivo; a Campo Grande (Alato
grosso) esternato, se1wfe elm1entari, e di lavoro
e oratorio festivo; a Recife-Varzea (Pemam-
vostro obblig.mo nel Signore
Sac. P. RICALDONE
Rettor Maggiore.
-3

1.5 Page 5

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-
4-
ARIA. MA

1.6 Page 6

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òi ffiaòre
A detta dello stesso Osservatore Romano
la Beatificazione di Madre Mazzarello ha
assunto un'imponenza singolare. Circonfusa
della luce di Don Bosco , l'umile CoofQnda-
trice dell'Istituto delle Figlie di Maria Ausi-
liatrice esaltata all'onor degli altari, oltre al
fasto della pompa liturgica del sacro rito nello
splendore impareggiabile della Basilica Vati-
cana, ba riscosso dalla folla delle rappresen-
tanze del mondo salesiano un plebiscito di
venerazione che non è frequente nella storia
delle beatificazioni.
Rorna, ai trionfi avvezza, ha notato lo stra-
ordinario concorso dei fedeli, pellegrini fin
dagli estremi del globo, a coronare il ciclo
delle glorificazioni inaugurato dal Santo Padre
con tre canonizzazioni e chiuso con tre beati-
ficazioni e l'ha giustamente attribuito al ri-
flesso della fama di S. Giovanni Bosco. L'en-
tusiasmo salesiano portato da falangi di gio-
vinezze, educate alla scuola del Santo e della
Beata, scosse la Città eterna fin dalla vigilia,
quando treni ed auto riversarono da diverse
stazioni le migliaia di alunni e di alunne, di
ex allievi e di ex allieve, di Cooperatori e di
Cooperatrici gareggianti coi Salesiani e colle
Figlie di Maria Ausiliatrice nell'ammirazione
e nella divozionc alla nuova Beata. E s'accen-
tuò verso le dieci di quel mattino, 19 novembre,
quando affiuirono in Piazza San Pietro per
godere dell'udienza pontificia che era a,mun-
ziata prima di mezzogiorno. La mole di lavoro
che strema il Santo Padre in questi tempi di
persecuzione ha ritardato la visione del Vi-
cario di Cristo fin dopo le 14. Ma, la lunga
attesa non ha fatto che acuire il desiderio del
«vecchio Padre n «dell'afliitto e stanco Ope-
raio ,, che, fra le perfidie, le lotte, le aberrazioni
e gli orrori del nostro secolo rimbarbarito,
La statua ènea di S. P ietro r l vesllta degli ornament i pon -
UlìcaH, e la statua di S. Giovanni Bosco illuminata ed
inghirl andata di fiori.
--- 5 ---

1.7 Page 7

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appare più che mat come un pro~igio dell~
sapienza, della bontà, della provvidenza di
Dio, e per noi sarà sempre • il Papa da Don
Bosco .
Augusto preludio: l'Udienza Pontificia.
Ammessi, per la Scala Regia, all'Aula delle
Benedizioni, gli oltre 5.000 privilcgiati l'assie-
parono fino all'ultimo vano. Pres."0 il trono
pontificio prc:,;ero posto, col nostro Rettor
l\\taggiore, sig. Don Pietro Ricaldon~, S. ~-
Mons. Lorenzo Delponte, Vescovo da Acqm;
S. E. l\\1ons. Peruzzo, Vescovo di Agrigento;
gli Ecc.mi Vescovi Salesiani: Mons. l\\fonerati,
di Volterra; Mons. Ferrando, di Shillong;
l\\fons. Coppo, titolare di Paleopoli; Mon~.
Seh·a, Prelato di Registro di Araguaya; 11
\\'icario Apostolico dt ".\\Iatadi, S. E. ì\\1on~.
\\'an den Bosch; Mons. Cimatti, ~Ions. Scu-
deri, ".\\lons. Rubino, ì\\lons. Pancinra, ed il
nostro Procuratore generale Don Tomasetti.
In posti distinl1 erano i nostri Superiori del
Capitolo e la Madre Vicaria Generale delle
Figlie di !\\[aria Ausiliatrice colle Superiore
del Consiglio Generalizio; i parenti della
Beata, sigg. Lorenzo e Secondo '.\\fozzarello;
il Parroco di :\\lornese ed il Podestà di Nizza
ì\\lonferrato; [spettori e Direttori Salesiani;
Ispettrici e Direttrici delle Figlie di ~ria
Ausiliatrice; e la miracolata Rosa Bellav1ta.
All'arrivo del Santo Padre fu un grido solo:
r \\"i\\·a il Papa di Don Bosco I ~. ripetuto in
ogni lingua, fro lo scroscio delle acclamazioni,
finchè il Vicario di Cristo s'assise in trono.
Allora un religioso silenzio sospese i cuori
all'augusta voce paterna che gli altoparlanti
diffusero anche alle altre sale ov'erano alt ri
fedeli e 300 coppie di recenti sposi.
La parola del Papa.
Il Santo Padre cominciò il suo dire con
un grande e cordiale benvenuto a ciascuno
dei dilettissimi figli e delle dilettissime figlie;
innanzi tutto, ai degnissimi Vescovi suoi Con-
fratelli, ai Prelati, ai recenti sposi, ai figli di
San Gio,N.mni Bosco, alle figlie e devote della
,.en. :\\laria ~tazzarello, della cui ~loria tutti
godevano ed c."ultavano.
Cosa si potrtbbe dire - soggiun,c quindi -
od aggiungere a quelfo eh.e già dicono le cose,
gli avvettimmti i1 Poichè è cori graude quello a
cui /ddio ci chillma a partecipare l'elroazio,,e
della Sua /cdrle Serva ai s11pra11i onori, che
ricl1iama110 a f.ei, da tutte le parti dd mondo,
- - la luce di S. Gi<n•an11i Bosco nella quale essa ri-
6
splmdl' - che og11i esprt·ssume è i11adeguata. ~ua
Santità non voleva pertanto se mm rnccogliere
d,ill'at'f!rnimenl<> ste~scJ, la parola cli(' ro11srgr1mm
olla 111, mo,ia d gli i11t1·rt·e1u1/I, alla loro p111-
tiw di b11011ifigli.10/i t' lmm1f' figliuole. Tutti siamo
qui ad1111ati - spiegava l'Augusto Pontefice
e ri adtml!remo a11rora dfJ111a11Ì, in ,ma ad1111ala
aurhr più solem1 , piti grandiosa, proprio p 4 r
gudrrr e gloriarci <mclu.> 11oi 1,ell'esalta.;:i,me e
giuria della .~ande Sen•fl di Dio. Dice, a: J!IO-
rù11ci allclie noi, perdi~ è giusto e dOfJ1•roso. La
Vm. J/a:::::arello è ddla norlra famiglfo t nm
siam11 dl'?la sua famiglia. \\i,.1/a Comu11ione dn
Santi, 11ellci unione del Corpo mistico di Crisi<>,
siamo, timi i fedeli, 11fJ11 su/o fratelli f' sore!II',
ma 111m1bri del medesit11fJ corpo, del mede.mm,
organismo )"Opramwlural,: clie m.ve. La stessa vita
di D'io, clte si trasfmuk in esso. E 11atttrah clu
figlu e fraulli si u110ri110 della gloria dt-llfl IIU~,e
e del padre. Ed erco lo .rp1mlo b11011u e prut1co:
gloriarci di questa 11ostra sorella, sta bene; pos-
siamo 11 dobbiamo farlo; 111tl essa ti sua t•olta,
ha il di,itlo più grmuit, (1lto, sovrano di pntusi
compitlure di noi, dt avrrf' in noi dei figli 11011
degmeri, ma fedeli ulla glori~ di quel Sm1g1u:
divino, che ha santijirata Le, e det·t far sa,ilt
a11che ,wi
Figli f1·deli al gru11 11omt tklla fmmglia c;i-
stiana che ci Lega a Gt•slÌ Cristo e a tutlt i ,",'a11t1,
co111i11rùmdo dalla Vi·11:ùw lmmacoltlta, dob-
biamo jurci. ,m dov,:re di 011cJrare, glo,ifirare
qul'sta grande f am(r:lia. Chr essa 11<>11 abbia mai
per 11ess1mo di ,wi a t1rrgog11arsi, ma semprt
possa .r:loriarsi di 11oi, dtlla 11ostra r~11dot~a.
ddla nostra viJa cristiana, che vuol dtrl' vita
sa.11ta, come è stata qurl/a della grande Seroa
di Dio.
Non a tutti è data la sftsui misura di gracia,
ma a t,,tti è drita q,~sta t1ocazio1u> di s,mtitiì.
Tutti siamo chiamati a qtttsla santità, apparte-
niamo ad una famiglia di Santi, ad un ro,·po
santo, quindi dobbiamo esserlo anche 11oì ,ud/a
misura della gra:;:;ia che non ci lascer<Ì mancar(',
purchè trovi fedele, genMOsa corrispondw~ll
11elltl nostra condotta. Che tutta la 11osll·a vita
- come direbbe l'Apostolo - con lt 11pi•rt• e
co,i le parole, sia perciò deg11a del gran 11ome
d,e portiamo, ddla gra11dr famiglia alla qual,
apparteniamo. Così allora avremo onorato
anche noi qfl.esta Seroa di Dio 11el modo rhr si
vuol,• dt1 ttoi, t 011che a noi potrà applicarsi
quella gratul.P parola, una delle più belle e pii~
gra,uii prommciate da San Paolo: Apostoli
gloria Christj ! Parola stupendammte bella,
sr1bli111amcute grande.
Q1usta è la vocazio11~ tutti i fedeli di es-
sere, nella misura che Dio destina ad ognuno

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con la ma nrazia: gloria di CriJto, rome è staia
e sarà nei secoli la s,,a nmile serva, ;llaria /Mm:-
:::arello. Ecro tma creatura che col s110 nome,
con la stta jtLma, col SllO esempio, l(Ìra do1m·11a
f[ià il mondo irittro, proclanumdo la gloria di
Cristo, il qualt• solu può compùre qursto mira-
colo: fare di ,m'umilt dorma, una ta/r. gra11de::::::a
e bel/,e::::;;a momlr dtL potersi coll<>rarr in alto e
costringere il mondo a decretarle ogni onore e
ogni gloria. È questo perta11to I'1wg1tn·o paterno
come frntto delle {!rtmdi solennità: figli e fratelli
di Santi, siamo à">'<mti m,che noi: la 11ostra fJÌta
somigli alla loro, ris-pecdù qualdic cora della
loro sublimità morale, sì da partecipare alla
gloria grande· tributata agli Apostoli, essere,
cioi, la gloria di Cristo.
Con queste esortazioni il Santo Padre chiuse
la paterna allocuzione e si levò ad impartire
l'Apostolica Benedizione.
Fatto il segno della Croce, l'assemblea scattò
in nuove vivissime acclamazioni cd accompa-
gnò il Yicario ùi Cristo, benedicente dalla
sedia gestatoria, fino al limitare dell'aula, con
un commosso omaggio di filiale devozione
ch'era eco fedele dell'affetto dei cuori.
La solenne proclamazione.
I treni del pomeriggio e della none del sa-
bato portarono il numero dei pellegrini ad
una cifra che non s'aspettava. La funzione
in San Pietro era fi'>Sata per le ore 10 ùdla
X.Xl\\' Domenica dopo Pentecoste, 20 no-
vembre. .:\\la alle 6 del mattino già brulicavano
in piazza sciami di Suore con~ balde schiere
di giovinette, an,iose di assicurarsi un buon
posto nella Basilica.
L'anim11.ionc della piazza si fece d'ora in
ora più intensa e San Pietro cominciò ad affol-
larsi. In breve scomparve lo spazio disponi-
bile deUe tribune, dell'abside, della crociera
e la navata centrale si gremì per un tru quarti.
L'ottimo servizio d'ordine procurò a tutti la
soddisfazione di un posto conveniente.
Alle ore 10 precise, <lopo il canto di Nona,
nello splendore della sacra porpora, fece in-
gresso neU'Abside Sua Eminenza Reverendis-
sima il Signor Ct1rdinale Eugenio Pacelli, Se-
gretario di Stato di Sua Santità ed .Arciprete
della Basilica, preceduto dal corteo dei com-
ponenti il Rev.mo Capitolo Vaticano, dei Con-
sultori, Prelati, l'fficiali e Cardinali compo-
nenti la Sacra Congregazione dei Rati. Con
Sua Eminenza il Cardinal Prefetto Carlo Sa-
lotti, notammo gli Eminentissimi Granito Pi-
gnatelli di Belmonte, Dolci, Verde, Rossi,
Kaspar, T1sserant, Pellegrinelll, Canali e 1\\lau-
rilìo Fossati, Arcivescovo di Torino, i quali
presero posto, « a comu Evangeli1 », in una
bancata decorata di arazu.
Nelle solite bancate erano numerosi Ecc.mi
Arcivei;covi e \\ 'escovi, tra i quali le LL. EE.
i ì\\Jon:;ignori: Yassallo di Torrcgrossa, Lari,
1\\lazzclla, Guerra, Cattaneo, Hanna, Der
Abrahamian, Lisson, Delponte, Trenta, Mu-
nerati, Ferrando, Faggiano, Grcnte, Olivares,
Frazioli, Camerlengo, Selva, Emanuel, Pe-
ruzzo, Rousset, Peroni, Ubaldi, Tibiletti,
Picha, Dereere, Balconi, Rotolo, Coppo, Co-
gnata, Pcrlo Filippo, l\\1angino, Perlo Gabriele,
Pa,;cucci, Capettini, Castelli e Yan den Base;
i Monsignori Rubino, Panciera, Cimatci, Scu-
deri, ecc.
Ad un cenno del cerimoniere, il nostro Pro-
curatore generale, Postulatore della Causa,
Rev.mo don Francesco Tomasetti, accompa-
gnato da S. E. Monsignor Carinci, Segretario
della Sacra Congregazione dei Riti, c;i appressò
al Cardinale Prefetto della ,ste$a Sacra Con-
gregazione, Eminentissimo Carlo Salotti, per
rimettergli la Lettera Apostolica in forma di
Breve , e rivolgergli preghiera di ordinarne
la lettura.
L'Eminentissimo Prefetto rimandò S. E.
Mons. Segretario col Postulatore all'Eminen-
tissimo Cardinale Eugenio Pacelli, Arciprete
della Basilica, per ottenerne la \\'enia » <li
leggere il Documento nella Basiltca.
Avuto l'assenso deLl'Em.mo Cardinale Ar-
ciprete, :\\lons. Grosso, Canonico \\'at'cano, sali
sopra un piccolo podio, espressamente ele•,"ato
nel prc.o;biterio, e diede lettura del Breve 11,
nel quale la Santità di Nostro Signore Pio
Papa Xl, dopo aver fatto cenno della vita, delle
eroiche virtù, dei miracoli e della magnifica
attÌ\\•ità apostolica della Venerabile, dichiarava
di ascriverla nel novero dei Beati. Ecco il
testo del
"Breve" pontificio.
LETTERA APOSTOLICA
CON LA QUAl.P, SI DICHJAI\\A lll{ATA
I.A VBSFIIAB.ll.ll SIHIVA Dl DIO
MARIA DOMENICA MAZZARELLO
co-.,oNOATIUCf:
DELL't:.nnJTo OKLLI! t'ICLII! DI MAltlA AV,,ll.lATRICE
PIO PP. Xl
A PERPETUA },IEJ!ORl.rl
Nell'a,1110 1934 Noi sol,mnemn,te derretammo
l'i1cri:rio11t 11rlf'albo dti Santi di 1011 G,ovamti Bo=co,
fondatore dtl/a Soeittà di S. Frtmusco di Sales e
- 7

1.9 Page 9

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Il Patriarca di Coslantjnopoll S. E. Mons. Rossi celebra il Pontiflcale della De,a1illcazlone all'altare della C alledra.
-
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J.a folla ammassata nella crocieo auorno all'altare della Confesslonè.
-

1.10 Page 10

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dell'Istituto delle Figlie di lYlaria Ausiliatrice. Q,~sto ghiera. Ammena gùn:inetta alla Mensa eucaristica,
santo, t,.ito peroaso di ardente carità e misericordia infiammata mbito d'amore ardente per Gesù Cristo,
per la giooentù, affinchè essa, ingminata dalle sO'I.Jerdn"e prese be11 presto a comunicarsi ogni giorno. Fralta11to
lodi con ctù si esaltava il progresso straordinmio delle aborrendo da ogm· vanità femmim'/e e fugge,,do i di-
m,ooe scoperte, invenzioni, 1ruicclii11e e dottrine 1110- vertùmmti 11w11da11i si occ,.pava con ogni diligenza
deme, 11011 dimenticasse i principii della sapie11za delle facce,1de domestiche i,i taso sotI() la guida della
cristia,ia e si all011ta11asse dalla Chiesa, con l'aiuto madre, oppure nella vigna sotto la scorto j,aterna
di Dio, compi a s,u, v antaggio e difesa opere veramente attendèfJa vole111i11n" ai lavori agricoli. _Nfa sui quindici
meravigliose. FormìJ inoltre 1110Lti ed idonei operai, a1mi, a causa di grave malalffo, da ~i fu colta, do-
rhe imbe'llUti del suo rpirito e seguendo felice111e11U le vette abbar,tlonare le Jaticlw dei campi e ciò le diede
sue orme, continuassero l'opera su.a lm•orandr, sempre motit•o di dedicarsi tJd imparare l'arte del mci/o, co11
alacri nella vigna del Signore, e
gutsti egli lasciò in eredità alla So-
cietà presente.
Ntl rostituire poi e !l'fJiluppare il
suo nuovo Istituto per le s,,ore e le
giovinette sotto l'i11vocazione di Nla-
ria.Aus11iatrice, il predetto Son Gia-
vmmi ebbe un validissimo aiuto in
ilfaria Domenica Mozzare/lo, la
quale, sotto il suo santo e saggio mi-
nistero, sebber,e fi.110 alla morte ella
rifrtlgesse al sommo per la sua grm1de
rnniltà, costrettovi tuttavia dall'ob-
bedirnza, prese fin dagli irti:ri la di-
rezione della 1111ova famiglia reli-
/(Ìosa e la resse con tanto discer-
1 i111e11to, benchè per lo spa:rio di soli
dieci anni circa, 11 con tale sollecitu-
di11e la sviluppò, che men"tatanumte
fu poi onorata dalla Sacra Co11gre-
t:a::ione dei Riti del titolo di Co11-
Jo1l(Jatrice. La vmerabile Serva di
Dio uacque in Mon,ese, paese della
Diocesi di Acqui 11ell'alto Mo11fer-
·rato, il 9 maggio 1837 da g,mitcri
di campagna pii ed onesti; nello stes-
so giorno fa battezzata ed ebbe il
1101111! di Maria Domenica. Fin dalla
prima età mostrò esemplare modestia
r,ef por/are, nel vestire, nel porta-
,n.,,,to e r,ei cost1'mi; obbediente alle
e11re m11orevolissime dei religiosi ge-
nitori, be11chè avesse avuto dalla
natura ingegno t·ivido e carattere
piutlosto focoso, osseq,,iente alla loro
volo11tà e docile ai loro comandi,
senza esitare eseguiva quanto le era
ordinato o semplicemeute consigliato,
quand'ar,che la cosa paco le an-
lJno scorcio dall'altare deUa Confession e alla s t atua énea dJ S. )è'ietro.
dasse a genio.
Col volger degli anni attese con og11i studio a con- l'inte'flto di poter poi radm,are in rma caso adatta
servare intrpo il giglio della s,,a p14rczza e ad ar,- altre giooinette del villaggio, alle quali" oltre l'arte
mmtare il fiorire della sua pietà, così che, tuttora
gi()flÌ11e1ta, si strinse cor, voto di castità perpet11a. Si
levm;a alle prime ore, muhe 11el rigido im;erno, per
del cucire, sottraendole ai pericoli, imegnare a cono-
scere ed amare Gesù per trarle quindi a Lui. Ave11do
po,: dato il 110111e alla Pia Unione di i',loria /mmdco-
a'1dare ogni giorno àlla parrocchia ad assistert! alla lata, trascorso alquanto tempo, incomi11c1ò insieme con
sa•1ta Messa, e 11011 teml!Va di aspettare a lungo avanti un'altra compagna della stessa U11io1111, a condurre
la porta della chiesa, f111chè si aprisse, sopportando una fonna di vita quasi religiosa, per poter pù't fadl-
pazientemente il freddo, il vento, la nwe, A(la sera me11te educare le fanciu./le a lei affidatt, ,1011 solo 11elle
poi, quando 110n le era possibile tomare i,, chiesa, ri-
volta verso di essa dalla finestra aperta della Cl.lsà,
ingù,occlnata in terra, passava lungo tempo i11 pre-
faccende domestiche e nell'arte del rucito, ma anche
11elle opere di pietà e di relìgio1111. Cosi prurNidenzial-
- - mente, come da piccolo seme, da questo genere di vita,
9

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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o poco a poro venr,era a costiwirsi i" principi. del futttro
htituto di 1J1aria Au.siliatrice.
Puichè co11osciuta tale maniera di vita di Jl,Jorit1
Do111mù:a e dt/11' s,~ r:ompagnc, sa,, Giovanni Bosco
rhe in quel tempo, a11d1e dietro cunsiglio del nostro
predeces.rorc Pio IX, nm•a pensando od una m1ot•a
Opero pBr l'edura:::ione delle Ja11ciulle, simile a quella
già da lui jo11datll per i ragazzi, porrM 110n gli ma,1-
COS$eTO le perso>1e adatte ad ail4tarlo sia nel fondare
rl:e 11el 111a11te11ere i11 seguita lo ,111ow1 lstitu.zùme diedi!
alla Sa,,a di Dio ed alle me compngntJ a/erme norme
di vita, e in seguito, ronstatnto il buon risultato del-
l'ini'Jiati'l.·a rhe egli ai·eua ideato, le dotò di opporttme
e stabili regole. Ma gli i11izii dtlla fruttuosa istituzio11e
f11ro110 molestati da difficoltà. di ogm" genere, sia pro-
v,mùmti dagli uomùri, perfino dagli sùssi genitori tJ
dai parenti delle mt<roe religiose, sia dalle nett!$sità
della ,:ita e d,./ 1wtnme71to, tanto che, specialmente
11ei primi tm1pi dell'Istituto la Serva di Dio e le sue
compagne fi,rono travagliate da gmnde povertà. à71:::i
da f'N'a indign1::,o, sebbenè fin d'alloro, imitando sa11
Giovarmi Bost:o, la Venerabile ponesse tutte le sue
sperm,ze co11 pienis.fimt1 fede i11 Dio, e 1111/la perdo
riuscisse o turbare la sua tranquillità d'animo e lt1 sua
fiducia.
Dr/la mm•M famiglia religiosa, costituito nei primi
tempi nel S1J.Q parse nativo, la Venerabile ]\\,[aria DIJ-
menico tenne dapprima il g<)'l)eNIO ron potestà vicaria:
ma già due tmni dopo la fo11do:.ione del/'lstìtuto delle
Figlie d, Maria AttsiliaJrit:e, ossia nel 1874, la stessa
Venerabile, con ttnom"me suffragio di tutte le Suore,
.f1t eletlt1 superiora genn-ale. Alloro appa,ve 11u111ifesto
di qu(mto spirito di prof1mdo umiltà lo SenJa di Dio
fosse animata, poid,è 11011fu potuta indurre ad accettare
il governo d~ll'lstit11tQ se non ili virtù di ubbidienza e
dietro le persr1asive parole di sa11 Giovanni Bo.reo, il
quale avevo assistito al Capitolo delle Suore, E mentre
tlla si stimava assolutamente impan· all'onore ed alla
carica di Superiora del tmooo Istituto, le su.e insigni
trirtù, la sua naturale e pronta abilità e praticità nello
sbrigare gli affari ed iTlfine la grm,de co11fide1,za da
!ti collocata in Giovanni Bosco come in lln smtto,
<i chi! dipettdeva dt1lla ma buona volot11à, docile ad
ogm suo cenno, e s; dat·a massima curo che le suore si
imbevessero del mo spirito di rarità, le co11ciliarono la
stimo e l'affetto di tutte le suore e di tutÌe le alumte.
Nel perfezionare poi e sviluppare l'Istituto appena
<i/l(Jra incomi11dato, sebbentJ quasi illetterato, diede
ottimi esempi di pn.«Je1,za, di solerzia I' di saggezza,
!empre- tllflOVio 111.0.rtrandosi madre aJJetl1wsa delle
:U'1re, e, all'otrnrione, piena. di umiltà. Nitmo 111/!ro-
i •1glia perciò se l'Istituto delle Figlitt di lvforia A1m-
lia1rice, tuttora vii•ente la stessa Maria Domenica, si
propag<) mirabilmente; e di poi, apprQ'Va.to e confer-
mato dalla Sede Apostolica, si sparse per quasi tutto
il motu;/o, e co11 l'aillto di Dio perfino ttelle 11,Jissiorù
tra gli i,ifede[i: cosi che parecchie migliaia di Figlie
di Maria Au.ti/iatrice ora a profitto delle anime, e
specialmente per la ed11cazion1J cristim,a delle fanciulle,
lavorino co11 molto frutto segwmdo gli esempi della
loro prima maestra e s,;periora. In Nizza Monferrato,
dove fa, dal 1878 era stata trasferita la Caso Madre
dell'lstit1tto, la Serva di Dio, assalita da grave ma-
-- IO
lattia, lieta apprese l'm.,viso della sua prossi,na morta,
e soppurtando co11 m1i1110 sottomesso e p(I.Zienfe i dolori
della rua Ì7tjermità, desiderando sciogliersi da questo
numdo e a.nirsi o Gesù Cristo, munita a pi,, riprese
dei santi sacranumti, invocn11do i santissimi nomi di
Gesù, Jl,laria e Giuseppe ro11 placidissima morte t•o/ò
olle nozze del celeste Sposo il r4 nmg.((ÌO 188 r, tJ14a-
ranfQ1/ttaltresimo 011110 della sua età.
Da molto tempo avtnia tJL!a 1l presmtù11tmto de/In
Stia prossima fine: ma 11è l'ùzclemrnza della staJfÌ011e,
nè le difficoltà dei vittggi, i dolori, ,iè la debolezza
del .rur, fisico potet'àJ/0 trntlettere la Venerabile S,m:a
di Dio dal recarsi a msitore ond1e le lontane case drf-
l'lstitufo per confortare ed esqrtare le suore nel lume.
Del resto ella sempre e in ogni campo m•rva co11dotla
tmo t1ita esempio.re. Semplice nell',~t:ìre, P<1rca ttel
cibo, ossidi,a nel di.rbngo delle stte numsioni, generosa,
bene/tè pot•erissima, 11el donare, prudente e forte 11tl
guidare le suore sebbene nel governo dell'lstitutr, Wtta
si affidasse a sa11 Gioi1an11i Bosco, piissima 11ell'ora-
zio11e, diligentissima 11el custodire il candore dtll'm-
11oce,,za e della puraza. Ardeva di vivissimo amare
per l'Ettcarestia come se vedesse cogli ocrfu Gesù p, e-
sente; con minore aJJetto ve,1erm•a la Beata Vergine
speci'alrmmte sotto il titolo di Ausib'atriu. 11--lostrò
q1uùche volta anche di ni•er il dono di conoscere le cose
segrete dei cuori, e di saper leggere nell'i11timo delle
anit11e. Perci/J la fama di santità che la 'f.!tmerobile
St>rt·a di Dio g()(leT•o. q,,and'ero in vita, dopo la sr,a
morte ed i moi /tmeroli crebbe se,r,pre pitì t•itia presso
tutti. Nmr è a meravigliare quindi se fin dal 191 t a/
1917 si svolsero i processi con l'az,tòrità dell'Ordittario,
e ,,el 1925 Noi stèssi di nostra m,;mo il 20 maggio
firmammo la Co11unìssio11e della I111rodttZtone della
Causa. Fatte le ricerche gitldi.~ioli mila vita e sulle
opere dello. Seroa di D10 secondo le regl)/e del diritto,
e r:0111pletatt1 og11i cosa seco11do dovere, ,Voi, essendo
compiuta la discussione sttlle vi, dellt1 V e11erobile
Serva di Dio, con det:rrto pub/Jlicato l'u moggio 1936
dirhiorammo clU! le virtù della Venerabile Serva di
Dio Maria D0111P.11icn Mozz(lrellò avevnno raggiunto
il grado ei:oico. Si affrontò in se,:ttito la questione d1
dtu! miracoli, che si diceva fossero stati opert1ti da Dio
per intercessione della soprodetta vergiue. E Noi pon-
derata ogni rosa con sei,erissimo giudi:::io, esse11do es~i
miracoli risidtati e did,iarati veri, dopo due Con,:re-
gazioni, tmtipreparatoria !'11110 e preparatoria l'altra,
e dopo la sussegue,rte Co11grega:::io11e Genl.'rale tenuta
alla Nostra presenza il I o mag.11;io di q1.es10 anno,
con decreto pubblicato il 25 dello stesso mese stabi-
limmo constare dell'u110 e dell'altro mirorolo, e che
perciò p,;,teva prorede,e olt,e,
Era rimasto d1111que a discutere soltanto se .•i po-
tesse con ogrri siei,re=a inserire la Venerabile Serva
di Dio tra i Betlli, Quuto dllb/;io fu. preposto dal
110.<lro diletto figlio Alessandro Verde, Cardmole di
S. Romano Chiesa, po11et1te, ossin relatore dp/la Causo,
nella Co111fre!fOZÌ011e generale dei Sacri Riti, te11uta
dauoriti alla Nostra perso11a il 19 luglio dell'a11110
corrente, e tutti, sia i Cardinali della S. Congregr,z,071e
dei Rlli, che i Padri Consrdtori presenti, all'1111011imità
rispostJro a.tferm~tit'llmente. Noi tuttavia, ili cosa di
ta,1to momento, differimmo t1 manifestare itt pruposito

2.2 Page 12

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11 nostro su1ti111r11to, pnua11do estt1t oppo1·/u110 rit1-
nrn•t11e le prrghhre pcl'Chè 11ell'r111rttrrf ,m g111,di'::;i,o
in affare ta1110 grm,r (i assicura.ssimn /'<1it,1n d,! Cie/n.
Il che fatto roll 01:111 premura, finalmmtc il 31 lt1Klio,
ouin /'(ltttn·a dommira doPo PtmtrrMtr, di l/Ut!Sto
stcao anm,, ,/,,p,, U1'tr celebrato il Sacrifirio mmriJtiro,
clumnati r p,nrnti i Cardcnali dt S Romana C/ue.sa
Camil/o /,,n•ir,111i, di buona rr.cnoria, all<Jra Puft'lto
ddlo Sacra C1J1111,egm:io11e de, Riti, ttl llnm11dro
T'trde, rdatort ,Mia Causa, n1mr/1è i Jill'lti figli Al-
fm,so Carù,rì, Srqretarìo della suddetta Crmgrega-
::ione e Salt•otorr Naturri, Promotore 1Jt•11t·ml~ tiella
Fede, dirhiurn.1111110 in forza della Nostr<1 autorità
pctus, ro11 ogm iimrr::::t1 prortdert al/11 mlv1111e bea•
tifica-zio11r dr/la V.nrrabìll! Sl!nla di D,o ,1\\,/arìa Do-
mmira ,Ha::::aullo. Sumdo rosi lr rose, rorritpo11dtndo
ai ooti na dcli'Istituto delle Figlie di ,\\!aria Ausilìa-
trìu sia dr/la Sorirttl di S. Franuuo dt Salu, a
te11ore dtlla prrsn,te ùtura, con la Sostra ,mtoritd
apostolica diamo fa<òltd rhe In Ver,er(ibilr Scrt'll di
Dio .'1arw Do111rmra ,Hazzarello, Confo11dntriu del-
l'Tstitutn dtflt F,:i:lit di Maria A,uiliatriu, sia per
l'ai'Venire rhia111alll rol nome di .Beato, che il mo corpo
e lt S1U ultq11ie, le q11nli tuttm:ia 11011 debbono esure
pcrtatt' ,iel/r prort'ssiom· solenni, 't't'11J!OIIO upastr alla
pubblica t·rurrtr1()11t'; rori puri! pem,rttwmo rltt' le
immagini ddl,, ltessa St!rt'a di D,o nano ad,,rnate di
raggi. lt11>ltrt', eon la mtdaima .Vostra autorità con-
udiamo dir della 1111m·a Beata ogm an110 tt reriti
l'Officio srrrmdo il Comune dt'lle Vergir,i ro11 le ln:toni
proprie dr1 No, appT1n:llle, e sì celrhri la .\\fessa sero11do
lo stesso Co111u11e co11 lt1 orazio11i proprte parimmti da
Noi npprwat~, rmer,,ando le apposite rubrirlte; so-
lame11tc /11/tai-ia nella dioresi di .l'ltqui, tssr11do la
Sert'a di {),o /1(1/n t passata a miglior t'ita ,iel Sig11ore
miro i ronfi11i di dttla diousi, 11011rltÌ" tll'llt rlneu e
ntlll' rapptllr, dfJf•llltqzu tdijìcatl! 111,f mondo, rlte appa,-
tmgm10 Sl(J a/l'btttuto dtlle Fzgl,e di J!oria .tlurilia-
triu ria alla Soridà di S. Frmtusro d, S'11lrs, da tu/ti
i fttkli tat1to suolar, che religiosi obbl,gatt a ruitarl!
lt Ort rt111011irht, t per quaf/Jo ril!lmrda le sanlr il lesse
da t1<1/1 i san,rdoti i quali com·m11a110 C11lt' mddctte
rltitu e rappe/lr ;,, mi si ulebri la frsta dl'flfl st~ssa
B eata. l11/i11e ronudiamo the sin ccl,,brata la /tsta
per lo 8 1'11t1firaz1ottr drlln venerabili! ,llarw Do111e11ira
.\\l=arr/lo, ossert·,mdo le dwill! prescricio,n': nelle
1opradet1r rl11est e ct1ppelle i11 giorm da duì,:1lhrsi
dalla ug,ttimn autnrttà rnlro rm anno dalla solmne
Beatiftraz1ot1t ulrbrata ndla $Qrmsat1ta Basilica
Palrit'lr<Olt' Vatira11a. No,r ostaTl/1 [t' Cost1ttt.::u,ni e
gli Ordini Apc,toliri, e i derreti pro,mll11ut1 ml 11011
culto, ed og11i altm qua/nasi rQ~II i11 ro11tmrio. Vo-
gliamo poi dtt t1qli eumplari di questa ll'tttra ,mche
stamp(Ili, p11rrM firmr1ti di mano del Segrcl(zrio della
Sacra Congrrf(aziottt' dei Riti e 11t1u1tt1 tll!I slqil/o dr/la
pufata Con11rtgm1ionr, sia data la suna fede anrhe
11elle dimi1siom de, tn'hu,w/i, clze si dnrl!bbe alla ind1-
ca::io11e dtlla .\\'OJtro t'Olontà trosmrssa con la asu11-
s,011e di qtu:~ta 11onra uttua.
Dato ù1 Roma presso San Pietro, ,otto l'anello
,lei Pescatore, il 20 llt'lfJf'mbre 1938, deeimosettimo del
Nostro Ponti/irato.
E. 'Card. PACELLI, Segrttariodi Stato di S. S.
La gloria.
Appena terminata la lettura tutti sorsero in
piedi e, mentre Sua. Eccellenza Rcv.ma l\\Ion-
signor Anastasio Rossi, Patriarca di Costan-
tinopoli, intonava il r,.. Deum, tra il com-
mosso e devoto entusiasmo delle migliaia di
religiosi, rdigiose e fedeli che assistevano al
Sacro RitC>, venne posta in venerazione sul-
l'altare una reliquia della Beata, e cadde il ve-
lario che ricopriva la Gloria nella raggiera del
Bernini.
Fu uno scroscio di applausi che l'organo
stentò a dominare per accompagnare il canto.
La Beaui sfolgorava in un trionfo di luci,
dalla tela del Crida, ritta nella pernona in una
festa di colori di cielo fra angiolt venera-
bondi. Dalla sua nicchia, inghirlandata di fiori
ed illuminata, anche la statua di S. Giovanni
Bosco sembrava riflettere la gioia del Padre...
Terminato il canto dell'Inno Ambrosiano,
l'Eccellentissimo celebrante - fotta l'invo-
cazione alla nuova Beata - ne cantò l'Oremus
proprio, e la folla proruppe in nuove acclama-
zioni. Incensata quindi la reliquia e l'imma-
gine, S. E. depose il piviale ed, assunti i sacri
paramenti per la l\\Iessa votiva della Beata
Maria Domenica Mazzarello - assistito dai
Canonici Vati<'ani Ili.mi e Rev.mi Monsignori
Gromicr, Prete Assistente; Dcscuffi, Diacono;
Fontenelle, Suddiacono - iniziò il solenne
pontificale, diretto da 1\\Ionsignor Croft e
dagli altri Cerimonieri della Basilica. Gli in-
caricati passarono a distribUtrc secondo l'or-
dine le biografie ufficiali della nuova Beata
scritte ùa D. Ccria, D. Favini e D. Caviglia.
La Cappella Giulia, sollo In direzione del
maestro Boezi, dopo avere eseguito il 1è Deum,
accompagni) con scelta musica liturgica la
santa Messa che terminò poco prima di mez-
zogiorno, radiodiffusa dalla Stazione Radio
Vaticana.
L'omaggio di venerazione del Vicario
di Cristo.
L'eccezionale concorso alla funzione del
mattino parve cosa da nulla di fronte alla ressa
del pomeriggio. La discesa del Papa in San
Pietro per venerare la nuova Beata richiamò
alla Bai;ilica una folla strabocchevole di per-
sonalità e ùi fcddi che, colle rappresentanze
della Famiglia salesiana, gremì l'immenso
tempio fino ad allarmare gli agenti dell'ordine.
Tant'è \\'ero che, un'ora prima dell'ingresso ùi
Sua Santità, sbarrarono i cancelli e chiusero
fuori sotto la pioggerella piu di cinquemila
J I ----

2.3 Page 13

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Il reliquiario coUa prexlosa rollqula d'un a vcrt.,bra
della Bcu111 Mazzarcllo do nato a.I Santo Padre Pio Xl.
dei nostri alunni e delle alunne delle Figlie
di l\\Iaria Ausiliatrice, muniti di regolare bi-
glietto. Veramente, un po' di spazio nelle cro-
ciere c'era ancora: tanto almeno da accogliere
quei poveretti che avevano fatto non pochi
sacnfici per portarsi a Roma a vedere il Papa.
Ma non ci fu mezzo di intenerire gli inca-
ricati dell'ordine.
Le cospicue rappresentanze.
L'abside del vastissimo tempio era adorna
dei preziosi damaschi di AJessandro VII e di
centinaia di lampadari. Ornata di lampadari
e di fiori era anche la slatua di San Giovanni
Bosco. La statua ènea d1 San Pietro era rive-
stita degli ornamenti pontificali.
In trihune e posti speciali erano il Rev.mo
- - Signor Don Ricaldone, Ret:tor Maggiore della
12
Pia Società Salesiana con il Capitolo Superiore
il Postulatore Don Tomasetti gli bpettori
d'Europa, d'America e d'Asia, i Direttori e le
rappresentanze delle Case italiane e della Cas.1
dello Stato della Città del Vaticano. Delle
Figlie di Maria Ausiliatrice erano presenti:
le Superiore generali: Madre Linda Lucotti,
Madre Enrichetta Sorbone la quale fu accet-
tata dalla stessa Beata nel 1872 e trascorse
con lei 9 anni, :\\-ladre Pentore, l\\1adre Yespa,
l\\Jndre Promis e ~ladre l\\lagenta, le Ispettrici
d'Jtalia, Inghilterra, F rancia, Belgio, Sp,1gna
Nazionale, Cennania, Polonia, Palestina, India,
Stati Uniti, Argentina, Para~y. Centro
America, Cile, Venezuela, Perù, e Colombia;
le rappresentanze delle 410 Case d'Italia, delle
Case d'America, della Cina, del Giappone,
del Siam, dell'Assam. Posti distinti avevano le
giovani Mazzarcllo Ercolina e Bèllavita Rosa,
che per intercessione della Beata erano state
prodigiosamente sanate da paralisi infantile
spinale acuta la prima, e da peritonite tuber-
colare, la seconda; i parenti della Beata, il
podestà di Mornese col Parroco, il podestà di
izza Monferrato ed altre personalità.
Lo stuolo degli ex allievi, di cui parecchi
avevano prestato anche servizio nel mattino,
em guidato dal Presidente I nternaz1onole
Comm. P oesio. Col Pre.-idcnte Comm. Ing.
Bianchi era pure un'eletta rappresentanza del-
l'Unione Insegnanti "Don Bosco ,.
Torino, rappresentata dallo stesso Em.mo
Card. Arcivescovo, aveva mandato un migliaio
di pellegrini. Acqui, la diocesi della Beata, era
rappresentata do un folto pellegrinaggio pre-
sieduto dallo stesso Ecc.mo Vescovo Dioce-
sano e guidato ùal can. Farina. Cospicui i
pellegrinaggi provenienti dal Piemonte e dalla
Lombardia e quello organizzato dal Comitato
Nazionale « Pro Palestina e Lourdes»; nonchè
gli altri giunti dalla Francia, dal Belgio e dalla
Spagna.
Poco prima dell'ingresso del Santo Padre
accedeva alla tribuna dei Principi Realì S. A. I.
il Principe D. Pedro di Orléans Braganza.
e lle tribune loro riservate avevano già
preso posto S. A. Em.ma il Principe Ludo-
vico Chigi Albani della Rovere, Gran l\\laestro
del Sovrano :\\Iilitare Ordine Gerosolimitano
di l\\Ialta; gli Ecc.mi Parenti di Sua Santità;
S. E. il :\\1archcse Serafini, Governatore dello
Stato della Città del Vaticano.
Nella tribuna dell'Ecc.mo Corpo Diploma-
tico, oltre a S. E. Mons. Tardini e a S. E.
l\\lons. l\\lontini, erano presenti le LL. EE.:
gli Ambasciatori d'Italìa, del Perù, Colombia,
Brasile, Belgio, Chile e Polonia; i l\\1inistri di

2.4 Page 14

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Cecoslovacchia, Repubblica Dominicana, Ro-
mania, Portogallo, Inghilterra ed Equatore;
i Signori Incaricati d'Affari di Lituania, Po-
lonia, Argentina, Francia, Ungheria, San ;\\la-
rino e Venezuela: i Consiglieri di Germani.a,
Ordi11e di Malta, 1rla1,da e molti altri Consi-
glieri, Segretari e Consiglieri Ecclesiastici.
In altre tribune erano le rappresentanze del
Sovrano )1ilitare Ordine di Malta, della Pon-
tificia Accademia delle Scienze, del Patriziato
e della Xobiltà Romana, dell'Ordine Equestre
del Santo Sepolcro di Gerusalemme; della
Peregrinatio Romana ad Petri Sedem
Al loro posto con'>ucto +o Ecc.mi Arcivescovi
e Vescovi.
li Santo Padrt: lasciò i suoi prh'llti apparta-
menti alle 17 precise, e, indossando la moz-
zetta e la stola roS!ia, discese nella Cappella
del SS. Sacramento nella Basilica \\'aticana,
ove era a rice,erlo il Rev.mo Capitolo con a
capo l'Eminent1ss1mo Arciprete Cardinale Eu-
genio Pacelli, che gli porse l'aspersorio con
l'acqua benedetta. Sua Santità si segnò e be-
nedisse gli astnnll ; poi passò alla Cappella
della Pietà scortato dalla Sua Gunrdia );°o-
bile, preceduto e scw.iiu, dalla Guardia Sviz-
zera, cd accompagnato dalla Sua 1'\\obile An-
ticamera Eccle.c,ia~cica e Laica, con a capo
l'Ecc.mo Maestro di Camera 1\\lonsignor Al-
berto Arborio Mella di Sant'Elia. Colle LL.
Eccellenze Re\\•.me i Monsignori l\\Iigone,
Elemosiniere Segreto, e de Roman1s, Sacrisca,
erano: i Camerieri Segreti Partecipanti Ili.mi
e Re\\•.mi Monsignori Callori di \\'ignale, Con-
falonicri, \\'eniru, T oraldo e Nasalli ~occa tli
Comeliano; S. E. il Marchese Sacchetti, Fo-
riere :V1aggiore dei Sacri Palazzi Apostolici;
il Marchese Serlupi C rescenzi, Cavallerizto
Maggiore di Sua Santità ; S. E. il Principe
D. Camillo Francesco Massimo; il l\\laestro
del Sacro Papazzo Apostolico R.mo P. Cor-
dovani O. P.; l'Esente delle Guardie Nobili,
.il Colonnello Comandante della Guarilia
Svizzera De Sury d'Asprcmont; e gli altri
Dignitari della Nobile Anticamera Segreta.
Nella Cappella della Pietà, attendevano il
Santo Padre 17 Cardinali: gli J~m.mi e Rev.mi
Granito Pignatelli di Bclmonte, Gasparri,
Dolci, \\'crde, Pacelli, Rossi, Fumasoni Biondi,
Tedeschini, Fossati, Salotti, Cremonesi, Ktt.spar,
Tisscrant, Pcllegrinett1, Canali, La Puma e
Cattani. Salito il Papa in sedia gestatoria, si
formò il corteo nell'ordine consueto. Appena
apparve :illa folla stipata verso l\\1trio, la molti-
tudine proruppe in W\\ delirio di entusiasmo
ed in altissime acclamazioni, che soverchia-
vano la , :\\Iarcia trionfale squillata dalle
trombe d'argento.
li corteo percorse la grande na\\·ata centrale,
volse avanti alla statua di San Pietro per In
crociera dei Ss. Processo e Martiniano, e pas-
sato dinanzi all'Altare papale, giunse nel presbi-
terio, ali'Altare della Cattedra.
TI Santo Padre discese dalla Sedia GeMa-
- 13 - Il Rc11or Maa1lorc coflli Em.ml Card. Lauri. \\ 'ude, S•lolll, L• Puma e Fossati, ln,.,rvcnutl al 1rlduo
nclla B'"lllca del Sacro Cuore.

2.5 Page 15

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toria e s'jnginocchiò al faldistorio. La Cappella
Giulia attaccò l'O Sacrum Co11miiiwn e sul
rronetto sfavillante d'oro fra miriadi di e-eri
,•enne esposto il Santissimo Sacramento.
L'E.mmo Cardinale Verde, Primo dell'Ordine
elci Preti, porse allora il turibolo al Santo
Padre, che incensò l'Ostia Santa. Qtt=ndi i
cantori eseguirono l'inno l es11 corona Vi:-gi1111m
e, dopo le invocazioni, il Vescovo di Acqui
S. E . Mons. Dclponte cantò l' Oremus della
magi.ne che esprimeva bene non solo la pro-
fonda spiriroalitii, ma anche l'energ ia che fu
una precipua caratteristica della grande Serva
di Dio.
Vite ed immagini vennero egualmente di-
stribuite agli Em.rni Card.inali, agli Ecc.mi P a-
triarchi Vicentini e Rossi, agli altri Prelati in-
tervenuti , tra cui le LL. EE. i M onsignori
Tarùini, Montini, Ottaviaru, Santoro, Ruffini ;
ai numerosissimi Arcivescovi, Vescovi e Pre-
L'urna colla salma ,:Joriosa della nuova Beata esposta nella Basilica
di M,arla Ausiliatrice In Torino.
nuova Beata. L'Augusto Pontefice incensò
nuovamente il Santissimo al Ta11t11m el'go, e
l'Ecc.mo Vescovo di Acqui, assistito dal Clero
e dai Maestri delle Cerimonie della Basilica,
cantato l'Oremus, impartl la Trina Benedi-
zione Eucaristica.
Riposto il SS. Sacramento, il Postulatore
deUa Causa, don Tomasetti, unitamente a
S. E. Mons. Delponte ed al nostro Rettor
Maggiore s'appressò al faldistorio ove era il
Santo Padre per presentare a Sua Santità una
reliquia deUa Beata racchiusa in un arti-
stico Reliquiario d'argento e d'oro adomo di
gemme.
Unitamente al Reliquiario offerse anche a
Sua Santità le immagini e le vite della Beata
riccamente rilegate in amoerro e marocchino
bianco e il tradizionale mazzo di fiori. Il Santo
Padre, nel gradire i doni, si compiacque viva-
mente per l'artistico reliquiario e più per la
preziosa reliquia che racchiudeva: una ver-
- tebra della Beata. Ammirò molto anche l'im-
lati presenti, al Corpo Diplomatico e alle altre
Personalità.
L'Augusto ·Pontefice si trattenne ancora al-
quanto in preghiera; poi risali in Sedia Gesta-
toria e, riformatosi il corteo, transitan.do di-
nanzi alla crociera dei Ss. Simone e Giuda
ripassò per la navata centrale, tra la folla plau-
dente che rinnovava al Padre amatissimo un'al-
tra grandiosa dimostrazione di filiale affetto.
Prima di entrare nella Cappella della Pietà,
all'insistenza delle acclamazioni che ripete-
vano specialmente il grido di «Viva il Papa
di D on Bosco)), il Santo Padre fece voltare la
Sedia Gestatoria e, alzatosi in piedi, visibil-
mente commosso, ringraziò a lungo con pa-
temi gesti d'ambo le mani, nuovamente bene-
dicendo fra indescrivibile entusiasmo.
Nella Cappella della Pietà l'Augusto Pon-
tefice, disceso dalla Sedia Gestatoria, ricevette
gli ossequii del Sacro Collegio; poi, accom-
pagnato dalla Sua N obile Corte, rientrò nel
Palazzo Apostolico Vaticano.

2.6 Page 16

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A Torino. Segul il Pontificale di S. E. Mons. Rotolo,
Appena avvenuta la proclamazione della
nuova Beata nella Basilica Vaticana, !':Economo
Generale Don Giraudi, al tenni.ne della :\\fossa
solenne, scoperse l'urna preziosa in cu1 erano
stati precedentemente composti i resti mortali
di "'.\\1adre !\\lazzarello: la ~tessa urna che aveva
servito al trionfo della salma di San Giovanni
Bosco fino al gnigno dello scorso anno. Agli
occhi della folla immensa che gremiva il San-
tuario di J\\tma Ausiliatrice apparvero allora
le dolci sembianze della Beata ritratte nell'ar-
tistica maschera del \\'Olto che cela il teschio:
l'atteggiamento delfa persona nella pace del
gloòoso r1po:.o, perfettamente imitato.
La breve cerimonia aperta dal canto del-
l'Inno delle Vergini, si chiuse dopo il canto
dell:Ore11111s col Magnifirat solenne a voce di
popolo. Tutto il giorno fu un continuo p~l~e-
grinaggio e, la sera, la facciata della Bas1ltca
venne sfarzosamente illuminata.
salesiano, vescovo titolare di Nazianzo ed Au-
siliare di ,-e-Uetn. La schola cantorum esegui
la ,liissa jubilarir del Vittadini a 3 voci dispar_1.
.\\ sera, dopo il Rosario, S. Ecc. :\\rons. 0'1-
vares salesiano, Vescovo di Sutri e Nepi, tessè
il primo panegirico della Beata. Durante il
canto del mottetto e <leU'i11110 <11/a Beata ,llarza
Jl,1a:::::arel/o del nostro M0 Don Antolisei a
4 voci, accedette all'altare l'Em.mo C:irdinale
Lorenzo Lauri, Penitenziere Maggiore, 11
quale, dopo il canto del Ta11tum_ ~rgo del D~-
Bonis a 4 voci, impartl la bened17,1one eucari-
stica. Lo stesso programma musicale fu ripe-
tuto ogni sera del triduo, variato con mot-
tetti del P alestrina, del Perosi, del Moreno e
del Fioravanti.
La seconda giornata cominciò con la Messa
della Comu nione generale celebrata daU'Em.mo
Cardinale Ycrdc, Ponente della Causa. Segui
il pontificale di S. E. Mons. O1,vares. Xel po-
meriggio, dopo il panegirico tenuto da S. E.
l\\lons. De Filippis, Vescovo di Veroli, impartt
Il primo triduo solenne la benedizione eucaristica l'Em.mo Cardinale
alla Basilica del Sacro Cuore.
Fossati, Arcivescovo di Torino.
li terzo giomo del triduo, celebrò la Messa
Il primo tempio a celebrare le feste in onore della Comunione ~encralc, l'Em.mo Cardi-
della nuova Beata, dopo la procla-
mazione, fu la nostra Basilica del
Sacro Cuore eretta da S. Giovanni
Bosco nella capitale del mondo cat-
tolico e consacrata nel 1887. La
mattina del zz, era tutto uno sfol-
gorio ù1 luci. Sull'alt.-ir maggiore
splendeva la tela della gloria tra-
sportatavi da San Pietro, e al fronte
delle n:wate laterali le tele dei due
miracoli. Sulla facciata, campeggiava
un'alrra tela raffigurante la Beata nel-
l'atto d1 assumere, per volontà delle
consorelle ,atificata da S. Giovanni
Bosco, il governo generale deU'~s_ti-
tuto delle Figlie di Maria Ausilia-
trice. All'altare di San Giu~eppe era
esposta un'insigne Reliquia. Fin dalle
prime ore fu un accorrere di sa-
cerdoti e.la tutta Roma per celebrare
la l\\Jessa votiva. Alle 7,30 salì l'altar
maggiore il IV Successore di San
Giovanni Bosco, sig. Don Ricaldone,
che distribuì la Comunione generale
ai nostri studenti di filosofia e di
Teologia dell'Università Gregoriana,
agli alunni dell'Istituto Sacro Cuore,
alle rappre.'lentanze degli Istituti delle
Figlie di l\\laria Ausiliatrice della
Città.
L a llru.lllca d el Sacro C u o re duran t~ 11 Triduo.
15 -

2.7 Page 17

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nale Curio Salotti, Prefetto della S. Congre-
gazione dei Riti, il quale rivolse ai foùcli una
fervida allocuzione. Tenne il pontificale S. E.
'.\\lons. Guerra, salesiano, Arcivcsco\\'O tito-
lare di Verissa. Il panegirico finale lo disse
S. E. Mons. Bartolomasi, Arcivescovo titolare
di Petra, Ordinario Militare in Italia. Chiuse
il triduo la Benedizione cucarii;tica impartita
- - IJ ::ian10 Podro J>to Xl nella Basilica di S. Pietro a venerare la nuova Deata ed a rlcevcrè la -81:ncdlzJone Eucaristica.

2.8 Page 18

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dall'Em.mo Cardinale La Pu-
ma, Prefetto della S. Congre-
gazione dei Religiosi.
Sempre affollato il sacro
tempio. Ogni giorno si cele-
brarono circa duecento :\\lesse
ai vari altari deUa Ba:;ilica e
del Coro e si distribuirono
numerosissime Comunioni. Nei
due ultimi giorni la schola ca11-
tor11111 dcli' [stiLuto cse~ul la
.llissa in houorrm Beatar lla-
riae ,l,Ja:;1:art>l/0, compostn ap-
positamente dal nostro 1\\10 Don
Antolisci, a 4 voci dispari, e
da lui personalmente direLta.
Ogni sera, illuminazione della
faèciata e della statua del Sa-
cro Cuore.
A tltttra:
11 S:an10 Padre Pio Xl i.n aucsa della
~nedlz:ionc Eucnrlstlca.
Sotto:
li Santo Pad,.., Pio Xl In aUClla della
Reliquia della Bea1a.
-

2.9 Page 19

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A TORINO
Il triduo e la festa nella Basilica di Maria Ausiliatrice.
Finite le feste a Roma, le tele della gloria
e dei miracoli vennero portate a Torino neUa
Basilica di Maria Ausiliatrice, che si andava
adornando pel triduo solenne fissato al di-
cembre. Rivestita la parte antica di preziosi
damaschi, la parte nuova sfoggiava l~ splen-
dore dei suoi marmi. La salma della Beata,
collocata fin dal 20 novembre, presso l'altare
di S. Giuseppe, nell'urna dorata, olezzava di
fiori freschi profusi dalle ex-allieve e dalle
Figlie di Maria Ausiliatrice. Gli àlu.nni elettro-
meccanici deU'Oratorio, disposta una superba
illuminazione all'interno ed all'esterno della
Basilica, installarono anche potenti apparecchi
per la radiodiffusione delle prediche e delle
esecuzioni musicali.
Il triduo.
Il dicembre, fin dalle prime ore, fu un
affluire di fedeli. Alle 6,30 sali l'altar mag-
giore S. E. Mons. Ciuseppe Selva, Vescovo
titolare di Metre e Prelato di Registro di Ara-
guaya in Brasile, a celebrare la Messa per la
sezione dei nostri alunni artigiani cui impartì
pure la Benedizione eucaristica. Alle 7,30 ce-
lebrò S. E. Mons. Ferrando, Vescovo di Shil-
long (India) per 1a sezione dei nostri alunni
studenti. Alle 10 i banchi erano gremiti. Tenne
il primo solenne pontificale il Vescovo della
Diocesi della Beata, S. E. Mons. Lorenzo
Delponte, venuto espressamente ùa Acqui.
L'assistevano al trono Mons. Da Casto, Di-
rettore Diocesano dei Cooperatori e il Can. Pa-
rodi. Le nostre scuole di canto dell'Oratorio
e dell'Istituto Teologico Internazionale svol-
sero il programma musicale preparato per la
festa. La giornata piuttosto fredda e nuvolosa
non impedì l'accorrere di torinesi e di fore-
stieri a rendere omaggio alla nuova Beata. Nel
pomeriggio scesero a Valdocco anche gli alunni
del nostro Collegio S. Giovanni Evangelista.
Dopo i Vespri pontificati da S. E. MollS. Fer-
- 18 - Il primo Po.ntiflcalc ad onore della Beata Muzarello ce!ebraco dal vescovo cU Acqui s. E. Mo.ns. OelPonle.

2.10 Page 20

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rando, il Vescovo di Acqui, S. E. Mons. Del- ca, Arcivescovo di Bologna, esaltandone le
pontc, tenne il primo panegirico della Beata, virtù singolari, soprattutto l'umiltà e la for-
rilevando con felicissimi accostamt:nti le ca- tezza e proponendola a modello di aposto-
ratteristiche analogie di natura e di grazia lato. Oltre ai Superiori ed alle Superiore e
c'.1e corrono tra il santo Don Bosco e la Beata ad una folla immensa, assistevano in pre-
Mazzarello: l'umiltà dei natali e della condi- sbiterio le LL. EE. :Mons. Coppo e Mom.
zione sociale, lo spirito di povertà, lo zelo Selva. Sua Eminenza mpartli pure l'eucn-
apostolico, la saggez1.a del go-
verno basato sulla carità e l'ob-
bedienza. Con profonda com-
mozione ricordò la divozionc
della diocesi che le ba dato i
natali e ne ba custodito la sal-
ma per 57 anni ed invocò l'as-
sistenza della Beata, oltrechè
sulla su.a diocesi, sull'Istituto
delle Figlie di Maria Ausilia-
trice, sul santo Padre e su
tutta la Chiesa. Dopo il di-
scorso, S. E. impartl la bene-
dizione eucaristica. Assistette
in presbiterio anche S. E.
Mons. Coppo. All'mcita, i fe-
deli poterono ammirare la gra-
ziosa illuminazione che venne
riaccesa al tennine della fun-
zione popolan:, dopo la pre-
clica e la benedizione impartita
da S. E. Mons. Ferrando.
Il giorno 2, celebrò la Messa
per la sezione artigiani S. E.
S. E. li Vescovo di Asti Mons. Rossi al Vespri pontificali.
l'Arcivescovo salesiano l\\lons.
Guerra, il quale impard pure la benedizione ristica benedizione e ripartl in serata per Bo-
eucaristica. Per la sezione studenti celebrò logna.
S. E. Mons. Selva.
Alla funzione della sera sali il pergamo
Alle 10, fece il solenne ingresso in Basilica S. E. Mons. Rossi, Vescovo di Asti, il quale
S. Em. Rev.ma il Sig. Cardinale Giovanni illustrò la vita della Beata, éucanst1camcnte
Battista Nasalli Rocca, Arcivescovo di Bologna pia, angelicamente pura, apostolicamente ope-
pel Pontificale, che si svolse con tutta la pompa rosa, ed impartt alla folla la benedizione
liturgica. In presbiterio assisteva S. E. Mons. eucaristica. illuminazione, come la sera pre-
Coppo. In posti distinti erano le DaD,)e Pa- cedente.
tronesse del Comitato Centrale colla Presi- Il 3, si raccolsero in Basilica contempora-
dente Marchesa Compans. La scuola di canto ne:imcnte alunni artigiani e studenti alla Messa
del nostro Istituto missionario «Conti Rebau- celebrata da S. E. Mons. Coppo. Alle 7,30
dcngo », diretta dal M0 Don Gemellaro, esegui la chiesa rimase a disposizione delle alunne e
la Messa X,"'{f di Don Pagella in onore di rappresentanze delle Case delle Figlie di Ma-
S. Paolo, accompagnata all'organo dal Maestro ria Ausiliatrice. Celebrò per loro S. E. Mom.
stesso, l'Ecce Sacerdos del Goller, l'E:rultate Rossi. Alle 10, pel wlcnne pontificale del Pa-
Deo del Viadana, il Praeparate corda del Gal- triarca di Venezia, il tempio era stipato per-
lus, l'O Salutaris Ostia del Perosi e il Tantum fino al passaggio centrale. Sua Eminenza il
ergo dell'Ett. Cogli alunni dell'Istituto mis- Card. Piazza fece l'ingresso da una porta la-
sionario al completo, interveMero anche i no- terale in cappa bianca, assistito da Mons. De
stri novizi dell'Istituto Sacro Cuore di Villa Secondi, e dai canonici Morino e Cottino.
Moglia (Chieri). Nel pomeriggio, dopo i Ve- Fecero servizio all'altare i nostri studenti <li
spri pontificati da S. E. Mons. Umberto Rossi, T eologia di Chieri ed i nostri novizi di Pine-
Vescovo di Asti, tenne il panegirico della rolo. In presbiterio erano le LL. EE. il Ve-
Beata Sua Eminenza il Cardinale Nasalli Roc-
- - scovo di Parma Mons. Colli e Mons. Coppo.
19

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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Gli Eminentissimi Si-
gnori Cardinali inter-
venuti alle feste:
S. Em. il Card. Piazza Pa-
triarca di Venezia, S. Em.
il Card. Nasalli Rocca Ar-
civescovo di Bologna, S.
Em. il Card. Fossati Ar-
civescovo di Torino.
- -20

3.2 Page 22

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U corteo dei Vesco,•I e CardinaJJ pel solenne pontificale della festa.
In posti distinti, le
!:
rappresentanze degli
Ordini e Congrega-
zioni femminili della
città; numerosa so-
prattutto quella delle
Figlie della Con.solata
colle loro superiore.
La scuola di canto
formata da alunne, no-
vizie e postulanti delle
Figlie di Maria Au-
siliatrice, sotto la Di-
rezione di Don Gros-
so, esegui il Saurdos
et Pontife:i: del Con-
cina, la Messa di Papa
Jlllarceflo del Palc..s;tri-
na ridotta a 4 voci
pari da D. Pagella e
il Filiae rég11m dello
stesso l\\faestro, con af-
fiatamento perfetto.
Nel pomeriggio, un
pellegrinaggio conti-
nuo di fedeli e di
Istituti religiosi fem-
minili.
Ai Vespri pontifi-
cati da S. E. Mons.
_Selva assistettero in
- s. E. Mons. Guerra ai Vespri poo1lflcall.
21
--.

3.3 Page 23

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presbiterio le LL. EE. l\\Ions. Colli, Mons.
Rossi, J\\fons. Coppo. La stessa scuola di
canto esegui antifone e salmi in perfetto
gregoriano, ripetè il Filiae regmn e chiuse
con I'E:>.ultate Deo ed il Tanlflm Ergo del
Pagella e colla lode della Beata musicata
dallo Scarzanella. Dopo i Vespri apparve
sul pulpito l'Em.mo Cardinal Patriarca di
Venezia che tenne il panegirico esaltando
la vocazione, le caratteristiche e la missione
della maternità spirituale della Beata Mazza-
rello. Termil\\lltO il discorso, Sua Eminenza
i.mparti la Benedizione eucaristica.
Alla funzione della sera predicò $. E. Mons.
Colli, Vescovo di Parma, il quale illustrò l'am-
mirabile eroica fortezza della nuova Beata e
chiuse la funzione colla Benedizione eucari-
stica. Suggestiva l'illuminazione della Basilica,
rinnovata come le sere precedenti.
La festa.
Sorrisa dal sole in un tepore di primavera,
che già, la yigilia, aveva attratto tanta folla
alla Basilica, la festa si svolse in un'atmosfera
satura di pietà e di fervore. Dalla prima Messa
delle 4,30, fu un succedersi quasi ininterrotto
alla sacra Mensa fin verso le 11. In poche ore
la folla dei pellegrini greml Basilica, cortili e
piazza, rinnovando quasi lo spettacolo dellefeste
dello scorso giugno. Alle 6,30, celebrò la Messa
della Comunione generale per le due sezioni
riunite di artigiani e studenti il Rcttor Mag-
giore, sig. Don Ricaldone.
Alle 7,30, per le istituzioni delle Figlie di
Maria Ausiliatrice celebrò Sua Eminenza il
Cardinal Patriarca di Venezia.
Alle 8,30, S. E. Mons. Colli, Vescovo di
Parma.
Alle ro, cominciò iJ solenne Pontificale di
Sua Eminenza il Cardinale Arcivescovo di
Torino Maurilio Fossati, coll'assistenza del-
l'Em.mo Cardinal Patriarca in bianca cappa
magna, degli Ecc.mi Arcivescovi e Vescovi
s:ilesiani Mons. Guerra, Mons. Coppo, Mons.
Selva e di S. E. il Vescovo di Panna Mons.
Colli. Il magnifico corteo, guidato dai ceri-
monieri Don Vismara e Don SchJapher, fece
ingresso in Basilica al canto del Sacerdos et Po11-
tifex e.lei M° Caudana. L'Arcivescovo di Torino
era assistito da Mons. Busca, da Mons. Benna
e dal Can. Baravalle. L'Em.mo Patriarca, dai
parroci di Maria Ausiliatrice e di S. Dalmazio.
I soprani e contralti della Casa-madre uniti
ai tenori e bassi del nostro Istituto Teologico
Internazionale eseguirono la Missa Solemnis
- - del Witt ed il Fi!iae rPg11m del Pagella. Se-
deva all'organo i.l 11° Don Bellone e dirigeva
il M0 Scarzanella. L'aspetto della Basilica era un
incanto. Nel pomeriggio, una folla di torinesi
s'aggiunse alle migliaia di pellegrini. La cit-
tadella dell'Ausiliatrice vide oltre 15.000 per-
sone passare dalla Basilica alle camerette del
Santo, e sostare a rivivere le pagine piu belle
della storia dell'Opera salesiana. Alle ore 15,
salì il pergamo S. E. l'Arcivescovo Mons.
Guerra che mise in rilievo la figura della Beata
gigante nella tempra della santità interiore,
nel talento del governo, nel fervore dello
zelo per la gloria di Dio e la salvezza delle
anime. Impartì la benedizione S. E. Mons.
Coppo. Lo stesso Arcivescovo Mons. Guerra
pontificò i Vespri della solenne funzione di
ringraziamento, · con assistenr.a degli Ecc.mi
Mons. Colli, Mons. Coppo e Mons. Selva.
Sul finire del Vespro giunsero le Autorità:
S. E. Giovara, Podestà di Torìno colla signora;
il Col. Rw,so pel Segretario Federale; il Gen.
di Divisione Comm. Loasses pel Coman-
dante generale del Corpo d'Armata; il Comm.
lghina pel Presidente di Corte d'Appello;
S. E. Ferri, Procuratore generale presso la
Corte d'Appello; il R. Provveditore agli Studi
Grand'Uff. Lagom.aggiore, il rappresentante
del Questore. Presente cordialmente in spi-
rito S. E. il Prefetto impedito da un inaspet-
tato contrattempo all'ultimo momento.
La scuola di canto dell'Oratorio e quella
del nostro Istituto Teologico Internazionale
eseguirono l'inno Jem corona virgimwi del Bas
ed il Ma,,1111ijicat del Dentella. Al termiire del
Vespro, raggiunse il trono l'Em.mo Cardinal
Patriarca di Venezia e S. Eminenza il Cardinal
Fossati sall sul pulpito per l'ultimo pane-
girico. L'Ero.mo accostò le figure lumi-
nose delle tre nuove Beate, Rossello, Cabrini
e Mazzarello, per rilevarne le caraneristiche
analogie e particolarità di vocazione e di for-
mazione alla santità e per riflettere sulla nostra
Beata lo splendore della gloria della sua esal-
tazione, premio e corona delle insigni virtù
della sua vita e del suo apostolato.
Terminat() il discorso, Sua Eminenza as-
sunse in sagrestia i sacri paramenti ed, into-
nato il Te Deum, impartì all'immensa folla l'eu-
caristica benedizione. Spettacolo incantevole!
Cortile e piazza fino al Corso Regina Marghe-
rita, una testa sola! Appena impartita la bene-
dizione, s'illuminò tutta la Basilica all'esterno
in una fantasia di luci e di colori.
La Beata Mazzarello aveva raccolto un omag-
gio di divozione che richiamava quello della
Beatificazione del santo Don Bosco.
Sfollata un poco la chiesa, entrarono i gio-

3.4 Page 24

▲back to top
\\"ani artigiani e studenti che avevano sacrificato
i loro posti ai pellegrini pci grandi pontifica_li,
e, cantato il 11.Jagnificat, ascoltarono anch'essi
una buona parola sulla vita e la cristiana edu-
cazione deUa nuova Beata. Imparù loro pon-
tificalmente l'eucaristica benedizione S. E .
Mons., Guerra.
Così si chiusero le trionfali giornate che
suscitarono tanto entusiasmo di fede e tanto
fervore di pietà cristiana.
Pellegrinaggi e rappresentanze.
Alle funzioni solenni assistette il Rev.mo
sig. Don Rìcaldone, Rettor Maggiore, coi Su-
periori del Capitolo, Ispettori e Direttori sa-
lesiani d'Italia e dall'Estero; la Superiora ge-
nerale delle Figlie cli Maria Ausiliatrice, Ma-
dre Vaschetti, con tutte le Madri del Consiglio
generalizio, Ispettrici e Direttrici di tutte le
parti del mondo; le ex allieve colla P residente
prof. Stopp:no; rappresen.tan7.e cospicue di
ex allievi, di Cooperatori e Cooperatrici sa-
leliane.
Pel triduo e per la festa le Figlie di Maria
Amiliatrice condussero a T orino numerose
rappresentanze di Suore, allieve, ex-allieve e
Cooperatrici dal Belgio, dalla Francia, dalla
Germania, dall'I nghilterra, dalla Jugoslavia,
dall'Egitto, dalla Palestina, dalla Polonia, dal-
la Spagna, dall'Ind:a, dal Giappone, dalla
Cina, dall'Argentina, dal Brasile, dal Cile, dalla
Colombia, dal Centro America, dal Perù, da-
gli Stati Uniti, dall'Uruguay, dal Venezuela.
Dall'Italia organizzarono imponenti pelle-
grinaggi.
Il 10 dicembre, ne abbiamo notato: da Ales-
sandr ia, Arezzo, Brescia, Carrara, Campione
del Garda, Chiavari, Colle Salvetti, Coneglia-
no, Cogno, Corned-:>, Gorizia, Crusinallo, F i-
renze, La Spezia, Livorno, Montebelluna, Na-
p::ili, Omegna, Padova, Pisa, Roma, Sampier-
direna, Varazze, Valdagno, Venezia...
Il z dicembre, presente tutto il Comitato Cen-
trale delle Dame Patronesse colla Presidente,
·l\\farchesa Carmen Compans d i Brichanteau,
altri pellegrinaggi da: Crova, Giaveno, mtra,
Milano, Scandelu.zza...
Il 3 dicembre, da: Aosta, Bergamo, Mede,
Arignano, Casanova,' Giave.o.o, Nizza Monf.,
Pessione, Chieri, Torre Bairo, Rosignano, Tre-
viglio, Viarigi, oltre alla falange di tutti gli
Istituti di T orino...
II 4 dicembre, da: Alba, Alessandria, Asti,
Acqui, Bagnolo, Borgomasino, Boves Rivoira,
Borgo S. Martino, Caramagna, Casale Monf.,
Cassolnovo, D iano d'Alba, Falicctto, Gatti-
nara, Genova, Giaveno, Grinzane, Mathi, .l\\li-
lano, Mornese, Nizza M onf., Novara, ~ovello
d'Alba, Perosa, Rifreddo, Riva cli Chieri, Rive
Vercelli, Rossana, Rosignano, S. Ambrogio,
Seiolze, Tigliole, T orre Bairo, T rino Vere.,
Viàrigi, Vercelli... Larghissima la partecipa-
zione di tutti i loro Istituti, Oratori ed Opere
della città e de lla provincia di Torino.
TESORO SPIRITUALE
I Coope(atori che, confessali e comu11icati, visitano
una chiesa o pubblica cappella (i Religiosi e le Reli-
giose, ln loro cappella privata) e quivi pregano se-
condo l'intenzione del Sommo Pontefice possono
acquistare:
L'INDULGENZA PLENARIA
1) Nel giorno in cui dànno il nome alla Pia Umòne
dei Cooperatori.
2) Ne.I giorno in cui per la prima volta si consacrano
al Sacro Cuore di Gesù.
3) T utte le volte che per otto giorni continui alte.o-
dono agli Esercizi spirituali.
4 ) 111 punto di morte se, confessati c comunicati, o
almeno contriti, invocheranno dÌ\\'Otamente il
Suntissimo Nome di Gesù, colla bocca, se potran-
no, od almeno col cuore.
OGNI MESE:
1) fn un giorno del mese a lorn scelta.
2-) li giorno in cui fanno !'Esercizi<> di Buonà Morte.
3) U giorno in cui partecipano o.Ila Conferenza mm-
sile salesi011a.
Nru. Mml! 0 1 GENNAIO A'NCHI!:
1) Il giorno 1 - Circoncisione di N. S.
2) Il giorno 2 - SS. Nome di Gesù.
3) Il giorno 6 - Epifania.
4) Il giorno 18 Cattedra di S. Pietro in Roma.
5) Il giorno 23 - Sposalizio della B. Vergine.
6) Il giorno 25 - Conversione di S, P aolo.
7) Il g iorno 29 - S. Francesco di Sales.
Avvertenza! Chi non ricevesse regolarmente il "Bollettino Salesiano,.
è pr egato di darcene sollecito avviso. Chi cam.bia residenza
s'afiretti ad avvertircene, inviando la fascetta colle nuove indicazioni. Noi
non ne sospendiamo mai l'invio ai Cooperatori ed alle Cooperatrici se non
in caso di decesso o dietro loro richiesta. Ogni irregolarità va quindi at-
- - tribuita o a disguido o, più sovente, a variazione d'indirizzo non notificata.
23

3.5 Page 25

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Futa d~lln B~ntn !ltnria ,,1a11::nr~l/o: li solrnne Ponllftcale: al momento dell'Elevazione.
- - Uno sguardo alla Baslllca durante lJ Pontificalo del Card. Arcivescovo di Torino Dal lato dell'Epistola.

3.6 Page 26

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Il Te D e11m di ringraziamento per Ja Ueawtc_:uaone M. Ma.uarello. Celebra l'&n.mo Card. Fossati; presenti
l'llm.mo Patriarca di Venezia coU'Arclv. Mons. Guerra, i Vescovi Mons. Colli, Coppo, Selva e 1uue le Autorità.
Dal lato del Vangelo.
-

3.7 Page 27

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Crociata missionaria
Borse complete.
Borsa BASOLI ROSA fu SALVATORE, fondata
da Zappnreddu Caterina in memoria e suffragio
della figlia defunta.
Dorsa EUCARISTICA DEL PICCOLO SERAFI-
NO GUSTAVO BRUNI, a cura del Sac. An-
zini Abbondio (61 ) - Somma prec.: 19364,90 -
Amalia Feregutti, 50 - Agnese Troietti, 50 -
Dalma Pastore, 50 - ì\\,larella Angela, 10 -
Mecca Emesra, 20 - N. N. 20,10- Readsboro C.
280 - Carlo Ghiglione, 155 - 1'ot. L. 20.000.
Borse da completare.
Borsa ANIMEDEL PURGATORIO (31 ) - Somma
prec.: 14134 - De Martini Pietro, 10 - Busetto
Alfredo, 20 - Vittoria Bargagli, 41,60 - Ca-
nepa Maria, 20 - Scatto Stefano, 25 - Drago
Gallo Maria, 250 - Sac. N. N. 5000 - Tot.
L. 19500,6o.
Borsa AMICHETTI GIUSEPPE - Somma prcc.:
zoo - A me;,;zo Don A. Bertolucci, 100 - Tot.
L. 300.
Borsn ANDRIANO DON PASQUALE, a cura
del Cav. Uff. Sylvester Andriano di S. Francisco
- Somma prec.: 2000 - Nuovo versamento a
mezzo Mons. Ernesto Coppo, 4000- Tot. L. 6000.
Borsa BALDI DON LUIGI, a cura della sorella
e della nipote - Somma prec.: 1680 - Offerte
varie. 200 - Tot. L. 1880.
Borsa BELTRrlMl DON ANDREA (4•) - Somma
prec.: 3210 - Carla De Mania, ,o - A. D. C.
L. 20 - Tot. L. 3240.
Ilorsa BERRUTI DON PIETRO - Somma prec.:
2643,50 - Rivoira Virginia, 25 - Canelli, 878, 45
- Carran1.a Pioquinto, 106,40 - CavaUi Don G.
601 - In memoria di Confortola Don Angelo,
21-.19,50 - Tot. L. 6373,85.
Borsa BLANDINO GlOVANNI - Somma prec.:
s 241 - Blandino Giuseppina, 50 - Blandìno
Pietro e Rita, 50 - Blandine Anna, Maria e Gio-
vanni, 40 - Dino Stella, 5 - Tot. L. ~560.
Borsa BUON PASTORE (2•) - Somma prec.:
500 - Sartori Ortensia e Maria, 100 - Tot.
L. 6oo.
Borsa BONETTI DON GIOVANNI - Somma
prec.: 36oo - In memoria di Del Favero Don
Giuseppe, 330 - Ex-allievi siciliani, 3300
FelTilvieri, 70 - T ot. L. 7300.
Borsa CAGLTERO CARD. GIOVANNI (3•)
Somma prec.: 1901,50 - Genovese, 200 - Lazio,
550 - L'esempio di Don Bosco, 800 - In me-
moria di Leone XIII, 2000 - Lustoza D. 1000
- Tot. L. 6401,50.
Borsa CARAVARJO DON CALLISTO - Somma
prec.: 1509 - Scovero Teresa, 10 - Chiotasso
Tina, 5 - Tot. L. 1524-
Borsa DIVINA PROVVIDENZA - Somma prec.:
9123,50 - Boglione F rancesco, .20 - Tot.
- - L. 9143,50.
Borsa DEL NEGRO MONS. GIOVrl.NNl, a cllr'<1
della pia Unione per l'adorazione del SS. Sacra-
mento nella chiesa di S. Spirito in Udine- Somma
prec.: 3167,50 - Rina Collo, 35 - Salvina Gior-
dani, 5 - Sac. Pascoli Giulio, 50 - Socie S. Spi-
rito, 25 - Tot. L. 3282, 50.
Borsa DOGLIANI CAV. GIUSEPPE, a cura di
Po;,;zj Francesco - Somma prcc.: 4746,50 -
Nuovo versamento, 100 - Tot. L. 4846,50.
Borsa DON BOSCO EDUCATORE (4&) - Somma
prec.: 37n,50 - Rag. Guido Betta, 40 - Maria
Caudano, 50 - Giorgio Montano, 100 - Tot.
L. 3901,50.
Borsa DON BOSCO, PROTETTORE DEI GIO-
VANI - Somma prec.: 56o4 - Bice Gandolfo,
50 - Famiglia Chiodini, 10 - Perona Anna, 10
- Tot. L. 5674-
Borsa EMIGRATI ITALIANI - Somma prec.:
I 178, 15 - Offerte varie a mezzo Previdente
Antonio (Hayange), 100 - Casari Battista, 20,35
- Tot. L. 1.298,50.
Borsa ETERNO PADRE - Somma prec.. 3590
- Giuseppina Li Gotti, 50 - Tor. 3640.
Borsa EUCAJUSTICA IN PERPETUO - Somma
prec.: 2726 - Auµusta Carpnnelli, 50 - Tot.
L. 2776.
Borsa EUCARISTICA DEL PICCOLO SERAFI-
NO GUSTAVO BRUNI (10•), a cura del Sac.
Anzini Abbondio - Offerte varie, 400 - Lorenzo
Malberg, 50 - Emilia Conti, 50 - Clementina
Silvestro, 100 - Ermanno Viola, 50 - Lucia
Franco, 5 - Rugali Maria, 5 - F lora Ida, 90
- Tot. L. 750.
Borsa EUCARISTICA DEL PICCOLO SERA-
FINO GUSTAVO BRUNI (8•), a cura di N. N.
e in memoria di Giovanni e Teresa De l\\Iarie
- Somma prec.: 17.000 - C. B. N. T. 400 -
Pellanda Paolina, 30 - Tot. L. 17430.
Borsa EUCARISTICA MAMi'vJA DEL PICCOLO
SERAFINO GUSTAVO BRUNI, a cura del
Sac, Anzini Abbondio - Somma prec.: 16065,25
- Clotilde Monti, 20 - R. O. R. I. 100 - Re-
nata Brandolini, 20 - Emma Giovanelli, 20 -
Fabrini Rita, 5 - Peronino Caterina, 10 - Carlo
Ghiglione, 50 - Ida Strona Bertoglio, 10 -
Strona Teodolinda, 10 - Iride Givoretto, 5 -
Gariglio Pasqualina, s - Regge Cima, 5 - Capra
S il via, 20 - N. N. 10 - Giuseppina Caratti,
10 - Rugalj Giovanni, 5 - Viola Lucia, 20 -
Pia Mignone, 10 - Celestina Cattarozzi, 10 -
Balocco Carmelina, 50 - Sr. F. 5 - Tot. L .
L. 16465,25.
Borsa FRASS.1lTl PIER GIORGIO (2•) - Somma
prec.: 4922 - Emilia Capaldi, 20 - Gianolio
Luigi, 20 - Gianolio Paola, to - Tot. L. 497.2.
Borsa GEStl, MARIA AUSILIATRICE, DON
BOSCO (3") - Somma prec.: 6533 - Dèssilani
Luigia, 10 - Buffa Giuseppina, ,o - Famiiilia
Eusebietto, 10 - Pisano Giuseppina, 50 - An-
tonia Guzzo, Columbus, 255-Trifari Guglielmo,
30 - Dott. Ettore Siebaldi, .25 - La Rocca
Pietro, 25 - Tot. L 6948.
(Segue).

3.8 Page 28

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Lettera di D . G iulivo ai giovani. NECROLOGIO
Una buona spina dorsale.
Carissimi,
rome per San Gi01,amu Rose(), cos, per la Beatifi-
cazùmc di M'adre J\\l/a,-ia J\\1azza,-ello, la Postula:::ione
ha offrrto al Santo Padre Pio XI, ili u11 artistico Tl'•
liquiario, una t•ertcbra del corpo della llll(J'l)a Beata.
[I Papa la ricet•etto solnmement.e in San Pietro, dopo
la fm,.::ù)11e t•espertùm del 20 novembre 11. s., e sii 11t1
rompiacque perchè la pr<'ziosa reliquia gli. richiamava
la dirillura morali', la forlezzo. di carattere e l'energia
di ~•olonrà che s:0110 le doti caratteristiche della Con-
fo,idatrice del/'ls:tituto delle Figlie di Jl,faria Ausilia-
t,-iu. « Guardi Don Ricaldone - disse al 11ostro
Rettor 1',,Jaggiore - proprio come Don Bosco, an-
che t.Yadre ~i37,;,;nrello doveva avere una buona
spina dorsale! •·
.Mi pnre rhe il rilievo fatto dal Santo Padre possa
sernìrvi di or1e11tame11to 111'1/a vostra ed11cazione. Pro-
mrau anc/u, ••oi di formarvi una buona spina dorsale:
di crescere, riot, giovani di carattere, cattolici tutti
d'un pezzo; temj,re adamofl/ine, no11 bm1deruole zim-
bello d'ogni rapritcio di v,mto. Fermi nei principi dello
fede cristiana e della vita morale, non lasciatevi mai
tr,wit;1re dalle perverse dottrine del mondo ateo e pa-
gano che tentassero d'inquillare la vostra atmo~fera
;·pirituale. Voi vivete per Jor1w1a i11 Wt clima ancor
sn110; mo q1;m1tt1 idee pestifere viziano l'aria i,, altri
paesi, minacciando il contagio! Ricordatevi che siete
figli di Dio, progenie di Santi, di geni, di eroi, re-
d.enti t11tti dal Sangue prezilJso di Cristo che solo è
via, verit:à e vita. Ttttlo qu,mto m.,l'Ste a ieggf.'re, a
sentire, a ,•edere di contrario al Van!(elo ed ai del/ami
del Di•vino Nlautro, ricordareui, è errore o me,~ogna.
1Yo,1 vi lasciau i11gmmare. La vostra pietra di para-
gontt sza sempre il Va11geJo. Ciò che 110n forma le co-
srieu.ze secondo il Va11gelo è tradimento della verità e
rwi11a delle a11ime t de[la società. Affidatevi alla
saggia educazione dei vostri buoni ge11itori e 111<1estri e
seguite fedel111entt Nostro Signor Gesù Cristo, secondo
1[ monito di Virgilio a Dante:
Vien dietro a me, e lascia dir le genti.
Sra' come tor-re ferma, che non crolla
Giammai la cima per soffiar de' venti.
(Pr,rg., V, 13-15).
Cosl sarete sinm di sah1arv1 dalle aberrazr"oni dei
11ostri tempi e I rarrete il miglior /mito dalla Beati-
CQ;11io11e di Madre Mozzarella.
Vostro aff.mo
Don GIULIVO.
Salesiani defunti:
FOGLINO D. MICHELE, sac. da Nizza Mon-
ferrato (Asti), t a Piossasco ('ror-ino) il 26-x-1938
a 80 anni dì età.
Accolto all'Oratorio di Torino dal Snnto Don
Bosco, parti ancora chierico per l'Uruguay colla
quarta spedizione missionaria e, divenuto sacerdote
neJ 1883, fu dapprima direttore di vnri nostri istituti,
poi Ispettore delle nostre Case del Venezuela, del
Messico e degli Stati Uniti. Sorpreso dal male che
ne fiaccò per sempre la robusta fibra nel 1910,
trascorse gli ultimi 28 anni nelle nostre case di cuia,
esempio agli ammalati di cristiana rassegna?.Ìone, di
grande pietà e di profondo spirito di sacrifizio.
BERTONE ENRfCO, coad. da Torino, t a To-
rino-Oratorio il 28-Lx-i938 a 71 anni di età.
Un altro veterano accolto all'Oratorio di Torino dal
Santo Don Bosco. Trascorst· la sua vita prodigan-
dosi con ammirabile spirito reliqioso nei più umili
uffici d.i comunità e nella turn dei giovani dcl primo
Oratorio festivo, dissimulando i dolori del male cl-e
lentamente Io trasse alla tombà.
BOR-TOIJASO D. DOMENICO, sac. da Quinto
(Vicenza), t n Caracas (Venezuela) il 9-vm-1938
a 66 anni di età. Vcstito do soldato, col fucile e collu
zaino, bussò alla nostra Casa di Sampierdarena per
diventare sacerdote e missionario. E fu l'apostolo
delle vocazioni specialmente nei nostri istituti del
Messico e del Venezuela.
MACHADO ANT ONTO, coad. da Palmeira
(PortogaUo), t a Lisbona (Portogallo) il 27-x- 1938
a 52 anni cli età,
PENA A.MATORE, eh. da Cardeiiajimeno
(Spagna), t in guerra il 21-rx-1938 a El Toro
(Teruel) a 24 anni di età.
Cooperatori defunti:
P. ENRJOO ROSA S. J. t a Roma il 26-xr-1938.
Questo degnissimo figli<> dello Compagnia di
Gesù cessava repentinamente di vivere In sera del
26 novembre u. s., lasciando nel lutto i tanti che
lo circondavano di affottuosa stima e ammirazione.
Contava 68 anni, dei quali 52 trascorsi nella Com-
pagnia. TI male che ne troncò la preziosa esistenza,
lo n$Salse subito dopo che egli aveva fatto la sua
confessione settimanale e ascoltata quella di un !<UO
confratello.
Non è nostro compito dire della sua feconda
at tività come pubblicista, come apologista, come
storico e come ministro di Dio. Il suo nome, oltrechè
a ponderosi volunu, resterà legato alla gloriosa Ri-
vista la Civiltà Cattolica, PE:1" la quale in 33 anni
scrisse moltissimi articoli su questioni della mas-
sima importanza, avendone anche tenuto per 16
anni la direzione.
- 27 -

3.9 Page 29

▲back to top
A noi piace ricordare il suo grande amore per
S. Giovanni Bosco e per la sua Opera. Aveva da
g iovinetto conosciuto D on Bosco a Torino. Di
lui parlava e scriveva con vero trasporto. Si stim11va
felice ogni volta che poteva rendersi utile a qual-
cuno de' suoi figli. Partecipava cordialmente alle
gioie e ai dolori deUa Società Salesiana. Otto giorni
prima di terminare la sua laboriosa carriera aveva
avuto un incontro con il nostro Hettòr Maggiore
nella sede del periodico, mostrandosi poi lietissimo
d'essersi potuto intrattenere a lungo con il successore
di Don Bosco. Nessuno avrebbe allora immaginato
che dovesse avvenire cosl presto la .sua dipartita.
Noi lo raccomandiamo vh-issi=ente alle preghiere
dei nostri Cooperatori.
C.RlSTOFOIU GIACOMO t a Graunò (Trento)
il 24-v1-1938. Dirigente per molti anni in lavori
subacquei ad aria compressa, che richiedono sacri-
ficio e alto senso di responsabilità, vi attese con
passione in Italia cd all'estero. Uomo di fede, esem-
plare nella pratica della vita cristiana, devotissimo
di S. Giovanni Bosco, fu ben lieto di dare alla Società
Sàlesiana il figlio Don Martino.
ROCCATAGLIATA CLOTILDE t a Benevà-
gienna il 6-10-1938. Fervente cooperatrice, fondò
anche unn borsa missionaria a tutte sue spese.
CORSO ANGELO t a Fonzaso il 12-xr-1938.
Padre del nostro Ispettore dell'Equatore, D. Giu-
seppe, trascorse la sua vita nel lavoro e nella cura
della famiglia, edificando rutti col suo spirito pro-
fondamente cristiano.
BAZOLJ FELICITA Ved. PAPA t a Desenzano
del Garda il 17-x-1938. Zelante cooperatrice, bene-
ficò generosamente le Opere salesiane anche dal
letto di morte con la sua carità.
MARIA PIA GJARDELLI AONZOt a Firenze
il 27-x-1938. Anima eletta, cuore generoso, con-
sacrò la sua vira aJla cristiana educazione della fa.
miglia ed all'esercizio della carità, fulgido esempio
di preclare virtù.
MONS. Ca11. Prof. GAETANO ABBRATOZ-
ZATO t a Berlino il 31-vm-1938. Ferventissimo
sacerdote, prodigò la sua vasta culturà ed il suo
zelo pastorale nell'insegnamento della Heligione,
nella cura dell'Azione Cattolica e nell'assistenza degli
emigrati italiani in Germania, salvando tante anime
dalle insidie del neopaganesimo e dirigendole sa-
pientemente alla virtù.
IRENE CATTAROSSI t a Belluno il 10-x.1-
r938. Sorella di S. E. Mons. Vesc1>vo di Belluno,
era la manuna dei poveri e dei sofferenti, esempio
e modello delle più elette virtù cristiane.
Altri Cooperatori defunti:
Actis Caporale Caterina, Roda/lo (Aosta) - Aimaret-
to Sebastiano, Torino - Barberis Can. Cav. Giuseppe,
Pratrivero (Vercelli) - Bendotti Giovanni, Napoli -
Biasi Emilia, S. Floriano Valpolicella (Verona) - Bru-
nazzi Aclele, Casatico (Pavia) - Bufolo D. Vincenzo,
Dinami (Catanzaro) - Casseur Palmira, Ayas-S. Jaqu.1!Z
{Aosta)- Chironi Giuseppe, Cm.-ar.::cere(Venezia)- Ci-
valJeri D. Bernardo, Valmala {Cuneo)- C lerici Suor
Annunciata, R<n•e.llasca (Como) - Dani Eugenio,
Southòridge (U.S.A.) - Dho Andrea, Roccaforte 1Won-
dovi(Cuneo) - Dotta Anselmina, CortemilicI (Cuneo) -
Flaibaui Giov. Batt., Udine - Fosson Luigi, Bmsson
(Aosta) - Fraterrigo Giuseppe Ruffina, Vnllèlu11ga
(Caltanissetta) - Fre~ia · Eugenia, Torino - Graziosj
Franchini Annunziata, S. Arca11gelo di Romagna
(Forll) - Ibernale Adelaide, 1:'ori110 - Machetta
Paolo, Torino - Martinelli Elpidio, Modena -
Molteni Giuseppina, Bergamo - J\\,loraldo Giacomo,
Greppo (Imperia) - Napoli D. Pietro, S. Angello in
Gttarano (Cosenza) - Occello Caterina, Caramogna
(Cuneo) - Orlnnd.i Crescini Orsola, Domegliau1
(Verona) - Papa Salvatore, Frazzanò (Messina) -
Pasqualini Avv. Nazzareno, Legnago (Verona) -
Pellegrino Can. Lorenzo, S. Maria (Salerno) -
Pellerino Mariuccia, Castiglione Tinella (Cuneo)
Perla Maria, Ara11co Sesia {Vercelli) - Perosino Vit-
torina, Tigliole (Asti) - Raimondi Natale, Ceva Tor-
resi11a (Cuneo) - Repetto Can. Camilla, S. J"\\lfarghe-
rira Ligure (Genova) - Riverditi Caterina, Corte-
milia (Cuneo) - Roccatagliata Clotilde, Bml!Vagiem,a
(Cuneo) - Sardoni Aldobrando, Bolse,1a (Viterbo)
- Simontacchi Maria, Cavaria (Varese) - Turchi
Ghetti Maria, Faenza (Ravenna) - Vazzana Regina,
Mistrella (Messina) - Vìcario Beniamino, Tori110
- Zunino Isabella, Cartosio (A.less.).
LIBRI PER LE NOSTRE BIBLIOTECHE
Le biblioteche dei nostri Studentati filosofici e teologici, dei
nostri Istituti scientifici, delle nostre Scuole classiche, pro-
fessionali ed agrarie cercano libri di cultura. Chi ne potesse
regalare abbia la bontà d'inviarli al
Rettor Maggiore della Società Salesiana
Via Cottolengo, 32 - Torino :rn9.
-
-
Con permesso dell'Aulorftà EccJesiastìca. - Tip. S.E.L, Corso Regina Margherita, 176
Dlreuore r esPonsablJe: D. G U J DO FA VIN I , Via Collolengo, 3-a - Torino ,09