Bollettino_Salesiano_193803


Bollettino_Salesiano_193803

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Anno LXII • Num•ro 3
1° MARZO 1938-XVI
Spedlz. In •b~onamltl'llo posta••

1.2 Page 2

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l'ERlODlCO MEN•
SILH PER I COO-
PERATORI DELLE
OPERE E MISSI01'11
DI S. GIO. BOSCO
BOllETTINO
SJ.\\lESJJ.\\NO
Anno LXII · N. 3
MARZO
1938 - XVI
Spedizione in
Jbbonameoto_poitalc
SOMMA RIO: Le atrandi velràte deUe cappelle l aterali aU'altar maggior e. • Sotto la c upola dell'Ausiliatrice.
ln famiglia: Italia, Cino, Egitto, Santo Domingo. Da,lle nostre Miss-Ioni: C ile, Cina. Assrun - li Cooperatore
salesiano Comm. G iuseppe Lo-Pa-Honir. - Lettera di Don Gi ulivo al giovani. • Grazio. - Necrologio.
Le grandi vefrafe delle cappelle laterali ali'altar maggiore
Dopo di (l'l)er illustrato le decorazioni del!.e umiltà e dolcezza; il Servo di Dio Don liii-
cupole del santuario basilica di Maria Ausilia- chele R1la, rivestito {l.ei parame11ti liturgici della
trice, (vedi Bollettino gennaio e febbraio) pre- santa Messa; il venerabile Domenico Savio, nella
sentia11w ai nostri Cooperatori ed alle nostre posa classica a tutti nota; l'eroico vescovo, Vi-
Cooperatrici, nella pagina centrale, le fotografie cario Apostolù:o di Shiuchow, l\\1ons. Versiglia,
dei cartoni che verranno riprodotti nelle grandi in cappa magna; il srw giovane compagno di
vetrate delle cappelle laterali all'altar maggwre. sacrificio Don Caravario, in abito cinese; il
I disegni sono ancor tutti del prof. Mario Bar- Principe Don Augusto Czartoryski, in costume
beris di Roma; la nprodu:.:ione m vetro verrà . polacco; il Servo di Dio Don Andrea Beltrami,
eseguita dalla stessa ditta Janni che sta curando nella semplicità della veste talare. Sotto ogni
le vetrate della e1ipola minore. In w1a cornice figura ve"à indicata la dignità e la data di na-
uniforme a disegno ornamentale, ritraggono scita e di morte. Così verranno immortalati gli
otto tra le figure più eminenti della Famiglia esponenti della santità e del'apostolato salesiano
Salesiana: il Capo della prima spedizione mis- sotto lo sguardo dell'Ausiliatrice, ispiratrice del
sionaria, la prima Superiora generale dell'Istituto loro zelo, dei loro eroismi e delle loro mirabili
delle Figlie di Maria
ascensioni nella via della
Ausiliatrice, i·l primo
successore di San ,Gio-
vanni Bosco, il primo
degli alunni avviato
SOTTOSCRIZIONE DELLE
COLONNE E LESENE
perfezione e della san-
tità. E, più che 11elle
fogge degli abiti e uei li-
11eamenh° del volto, rl-
alla canonizzazione, le
due vittime del satani-
MAGGIORI
sple11derar1110 ai posteri
nella luce dei loto esem-
smo comunista in Cina,
e i due .martiri della
L. 11.000
caduna.
pi, modelli e patroni a
quanti attingera11110 allo
sofferenza, il Principe
spirito di S. Giovanni
Czarloryski e Don An- 20 - T-e r e s a F e y I e s - T o r i n o . Bosco le nuove forme
drea Beltrami.
21 Angela Feyles - To r ino. di virtù cristiane, i nuovi
Tl Capo della prima 22 - Secondina e Amerigo Landucci - palpiti di apostolato.
spedizione miss1011aria,
Los Gatos (California).
L e t:elrale 11usure-
l'intrepido Cardinal Ca-
gliero, è in ahito cardi-
11ali::io; la venerabile
Madre Maria Mazza-
rello, 11el mo atteggia-
mento abituale, htlto
23 - Buzzetti Cav. G. B. - Torino.
24 - Michelina Buzzetti Oriani - Torino.
25 - Buzzetti Giacomo - Totino.
ATTENDIAMO LA SOTTOSCRI-
ZIONE DELLE ALTRE NO V E
ra11t10 m. 3,80 di al-
te:::za e m. 2,20 di lar-
ghezza.
Si offrono iD sotto-
scrizione al prezzo di
-L . 5000 caduna.
49
-

1.3 Page 3

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SOTTO LA CUPOLA
DELL'AUSILIATRICE
L'anno nuovo fu aperto dalla ~olennità della
Circoncisione, celebrata in basilica colle fun-
zioni liturgiche, adorazione del SS. Sacramento,
discorso di D. Cameri, rinnovazione dei ,·oti
battesimali e bcncdi?.ione eucaristica impartita
pontificalmente da S. E. I'Arcl\\'cscovo Mons.
Cuerra. La clivozione al Sanlo "l'ome di Gesù
preparò quindi la festa dell'Epifania, chiusa
ancora da Sua Eccellenza dopo un appropriato
discorso del sig. D. Puddu.
Le sezioni filodrammatiche degli artigiani
e degli studenti inaugurarono il programma
teatrale gareggiando cogli ex-atlie,·i in ottime
rappresentazioni. Sicchè il mese trascorse
nella dolce am1onia del fervore religioso e
della sana allegria, disponendo i cuori alle care
solennità di San FrJncesco di Sales e di San
Giovanni Bosco. Le belle giornate altlr-.arono
anche in gennaio un discreto numero di visi-
tatori. li 2+, giun!lero dall'Oriente il Prefetto
generale sig. Don Berruti ed il Direttore ge-
nerale delle Scuole Professionali Salesiane
sig. Don Candela, reduci dalla visita alle nostre.
case e missioni dell'India, della Cina e del
Giappone. li 26, cominciò il triduo in onote
di S. Francesco di Sales, predicato al mattino
da Don Mellica, e alla sera dal Padre Moiso
dei Predicalori.
Festa di San Francesco di Sales.
La festa del nostro santo Patrono, nono-
stante la ristrettezza di spazio disponibile in
basilica e la mancanza di riscaldamento, rag-
giunse tutta la solennità e la divozione tradi-
zionale, richiamando a Maria Ausiliatrice buon
numero di Cooperatori e di Coopenu rici.
Tolto il velario, l'antica cupola, illuminata con
gusto, sembrava riflettere un lembo di Para-
ùiso colla mera,•1gliosa apoteosi della \\'ergine
Auc;iliatrice e di S. Giovanni Bosco ideata e
dipinta dal RoUini e rimessa a nuoyo negli
scorsi mesi. Celebrò la Messa della Comunione
generale il Rettor Maggiore e tenne i solenni
pontificali S. E. l\\lons. Coppo. La Sdwla can-
tomm dell'Oratorio fusa con quella del no--tro
Istituto Teologico Internazionale ba ~c~uito
con fine senso d'arte il Sacerdos i-t Prmlife:i:
ed il Justm gemu·11avit del Carisio, la nuo\\'a
l\\lessa di mirabile armonia del M° Can. Gio-
condo Fino, l'Iste Confessor dello Scarn:rnelb,
il To11t11111 ergo e le parti variabili del Gollcr,
i So/,m dei Vespri in falsobordone.
P. "'.\\Joiso tenne il panegirico del Santo e
S. E. l\\Ions. Coppo chiuse le funzioni colla
benedizwne eucaristica.
La cara giornata ebbe il suo epilogo nel
salone-teatro colla r:ippresentazione della gra-
ziosa commediola La casa della Jortttna, com-
posta in due atti dal santo Don Bosco ed am-
pliata con un terzo atto dal nostro inesauribile
e veniale Don Ruffillo Uguccioni.
Ricevimento di
S. E. Mons. Roto lo.
-
:s. l'. Mons. Rotolo ••11vvln a l Pontillc:ale.
- 50
L'indomani giunse da Roma
S. E. J\\Ionc;. · Salvatore Rotolo,
ausiliare dell'Em.mo Card. En-
rico Gasparri per la diocesi ili
Yellctri, invitato dal Rettor :r-.Iag-
giore a tenere il suo primo pon-
tificale nella basilica di Maria
Ausiliatrice pel cinquantenario
del glorio~o transito di Don
Bosco. L'affettuoso ricordo la-
sciato da S. E. nella Casa-madre
nel tnennio della sua direzione,
1926-1929, fece accorrere a Val-
docco ccn\\inaia di ex-allievi al
solenne ricevimento organizzato
dall'l nione. ,\\Ile 8, un co,-Leo
di macchine si recava alla sta-
zione di Porta Nuova e lo con-
duceva trionfalmente a Valùocco
facendolo passare per l'itinerario

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ufficiale della nuova imponente Via Roma.
La massa degli ex-allievi frattanto s'era schie-
rata dinanzi alla basilica di Maria Ausiliatrice
cogli alunni interni dell'Oratorio attorno al
Rettor Maggiore ed ai Superiori. All'arrivo di
$. E. la banda sciolse un inno <li omaggio, e
Mons. Rotolo fece l'ingresso in basilica per
celebrare la santa Messa e distribuire la Co-
munione generale alla falange degli ex-allievi
cui rivolse un toccante fervorino esortandoli a
coltivare sempre la divozione a1 santo Educa-
tore per ottenere dal Signore l'assistenza e l'a-
iuto necessario in tutte le circostanze della vita.
Contemporaneamente nella cappella delle
camerette del Santo si raccolsero i soci del-
l'Unione Insegnanti Don Bosco col Presidente
Ing. _Bianchi per ascoltare la santa Messa
celebrata dal Direttore generale delle Scuole
Salesiane, dott. b. Renato Ziggiotti, il quale
poi tenne loro la conferenza commemorati\\'a.
Dopo la funzione S. E. sedette cogli ex-
allievi nel refettorio della Casa-madre; quindi
passò alla sede dell'Unione accompagnato dal-
l'Ispettore Don Fanara e dal direttore Don
Santini. L'assistente Don Pavese ed il presi-•
dente avv. Perlo si resero interpreti dei senti-
menti comuni di affettuosa devozione, e Mons.
Rotolo rispose ringraziando della dimostrazione
e del dono fattogli per la sua consacrazione
episcopale, assicurando il più fervido ricordo.
Cina • Llncbow. • L'lnterno deUa nuova chiesa
dedicata a Marin AusUintrlce.
Sotto: La nuova chiesa dedicata a Maria A~ il iatrice,
vista alJ'esterno, di fianco.
- - 51

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Nel pomeriggio S. E. portò la benedizione
all'Oratorio festivo che, nella cappella eretta
dal santo Don Bosco, celebrava la festa del suo
titolare S. Francesco di Sales, ed imparti pon-
tificalmente la benedizione eucaristica anche
in Maria Ausiliatrice, al termine della confe-
renza sales.iana tenuta con cordiale entusiasmo
da P. Moiso.
A sera l'Oratorio festivo chiuse la sua gior-
nata coll'interpretazione dell'operetta Jl,1arco il
Pescatore.
La festa di San Giovanni Bosco.
L'omaggio dell'Em.mo Card. Arcivescovo.
Ha superato ogni aspettativa! Coll'eloquenza
del numero e delJa divozione, il popolo ba di-
mostrato quanto gli sia cara e quanto ci tenga.
Il concorso dalla città e da paèSi vicini e lon-
tani ha dato l'impressione, in certe ore, della
festa annuale di Maria Ausiliatrice. Sorrisa
da un sole dj primavera, la giornata s'aperse
con un turno di sante Messe dalle 4,30 a mez-
zogiorno e un commo\\lente assiepamento
quasi ininterrotto della sacra mensa. IJ Rettor
Maggiore celebrò la Messa della Comunione
generale in basilica; il Direttore dell'Oratorio
nella cappella di San Francesco di Sales, gre-
®ta anch'essa di giovani e di fedeli. La folla,
che non potè trovar posto nè nell'una ne nel-
l'altra, scese alla cappella delle Reliqwe o sall
alle camerette di Don Bosco; siccbè l'Oratorio
nella mattinata parve tutto convertito in un
sacro tempio ove lo spirito di Don Bosco aleg-
giava con fascino ineffabile d'intenso fervore.
Alle 10, S. E. Mons. Rotolo fece il solenne
ingresso in basilica per la Messa pontificale.
Il rito si svolse in tutto il fasto liturgico, allie-
tato dallo- stesso programma musicale della
festa di San Francesco di Sales. Contempora-
neamente, altra messa cantata nell.a cappella
del Santo Patrono. Tenninato il pontificale e
sfollata alquanto la basilica, vi si riversarono
le alunne dell'Istituto delle Figlie di Maria
Ausiliatrice, segwte da altri Istituti cittadini.
Numeroso l'intervento del clero e del vene-
rando Seminario archidiocesano. Verso le 13,30
apparve alla porta l'Ero.mo Card. Arcivescovo
Maurilio Fossati accompagnato dal segretario
Teol. Barale. Ossequiato dal Rettor Maggiore,
da Mons. Rotolo e dai Superiori, Sua Emi-
nenza sostò in preghiera, quindi passò in cor-
tile ove i giovani gli si strinsero attorno in un
entusiasmo di devozione acclamandolo calo-
rosamente. Visitò poscia i lavori del santuario
e la cappella delle Reliquie, e si congedò la-
- - sciandoci la sua benedizione.
52
Nel pomeriggio la folla non fece che aumen-
tare. Si dovette regolare l'afflusso dei fedeli
ed improvvisare una funzione pei pellegrini.
L'Istituto ,, Conti Rebaudengo » prestò il ser-
vizio liturgico e corale.
Ai Vespri pontifica.Li, la basilica era cosl
stipata, che altrettanta folla dovette attendere
in piazza e nei cortili. E gremita era anche la
cappella di San Francesco ove i gio\\lanl stu-
denti facevano la loro funzione. P. Moiso fece
uno splendido panegirico di Don Bosco av-
volgendolo nella luce di N. S. Gesù Cristo,
tra il precursore S. Giovanni Battista e il di-
scepolo prediletto S. Giovanni Evangelista
con genialissimi accostamenti. La funzione si
chiuse colla Benedizione eucaristica impartita
pontificalmente da S. E. Mons. Rotolo. La
basilica rimase però aperta fino a tarda ora,
per dar agio ai fedeli di fare almeno una visita.
A sera, nel salone-teatro, proiezione del film
Don Bosco, alternata da graziosi omaggi degli
alunni e degli ex-alunni a S. E. Mons. Rotolo.
La conferenza salesiana.
Il 2 febbraio, Rettor Maggiore e Superiori
si recarono alla nostra chiesa di San Giovanni
Evangelista per Ja conferenza salesiana tenuta
dal Prefetto Generale. L'artistica chiesa era
gremita da elettissirno pubblico ansioso di
udire notizie delle nostre Missjoni della Cina,
dell'India e del Giappone che il sig. Don
Berruti aveva visitato negli scorsi mesi insieme
al sig. Don Candela. E fu un quadro interes-
santissimo della fioritura delle nostre opere
in quelle terre, fecondate dall'eroismo dei va-
lorosi rojsgionari. Ne daremo un largo rias-
sunto nel prossimo numero.
Chiuse la funzione S. E. Mons. Rotolo colla
Benedizione eucaristica
Duplichiamo i Cooperatori.
L'anno scorso, il Rettor Maggiore ha dato
quasi una parola d'ordine: duplicare il nwnero
dei Cooperatori e delle Cooperatrici. sa/esi.anc.
E lo ha fatto, non solo per richiamare alle
Oµere e Missioni salesiane maggior copia di
ajuti proporzionati a quel ritmo di annuale
espansione che importa tanto forrojdabili spese,
ma anche per procurare a maggior numero
di anime gli innumerevoli vantaggi spirituali
di cui è arricchita la Pia Unione. Si tratta in-
fatti di preziosissime Indulgenze, di preghiere
quotidiane di un ventimila tra Salesiani e
Figlie di Maria Ausiliatrice, di centinaia di
®gliaia di giovani e giovinette educati nei

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nostri lstiruu ed Oratori, dei meriti di lutto mente iscritti. Ne verrebbe stimolo alla massa
quel bene che la grazia di Dio ci consente di dei simpatizzanti che in quelle occasioni con-
compiere, specialmente nelle lontane l\\Iissioni: viene invitare per deciderli a di\\lentar anch'essi
un tesoro immenso che la Provvidenza divina veri Cooperatori.
divide fra coloro che ci forniscono i mc•z;,;i L'altra iniziativa ci viene dall'Istituto non
indi,;pcnsabili allo S\\liluppo delle varie opere. Bosco di Verona e vale specialmente per gli
:\\folti zelatori e molte zelatrici si sono af- htituti e gli Oratori Salesiani e delle Figlie di
frettati a riempire schede di iscrizioni ed a Maria Au:iiliatrice. Quei seicento giovani, ar-
trasmetterle al quano successore di S. Gio- tigiani e studenti, hanno riempito parecchi
yanni Bosco. Ed il Signore non m:mcher-~ di fogli degli indirizzi di parenti e conoscenti cui
dcompensarli. Noi intanto cogliamo questa l'invio del Bolle/lino Sa/esia110 potrebbe in-
occn~ione per segnalare due iniziative che ci citare ad iscriversi alla Pia Unione, e ca hanno
pare possano giovare anche più efficacemente trasmesso così un elenco di qualche migliaio
ad accrescere il numero dei nostri Cooperatori. di futuri Cooperatori. Se tutti gli Istituti ed
La prima ce l'offre l'Oratorio festivo della Oratori imitas.scro questo bel gesto e lo ripe-
Casa-madre.
tessero ogni anno, noi potremmo non solo du-
Tra le funzioni ordinate per la celebrnzione plicare, ma moltiplicare il numero dei nostri
della festa titolare e del fondatore S. Giovanni Cooper-.itori e delle nostre Cooperatrici con
Bosco, la domenica 30 gennaio, ha inserito una rapidità straordinaria e con un successo
questa bella cerimonia. Dopo la Messa della dawero consolante. E sarebbe l'omaggio più
Comunione generale, alla presenza dei giovani, pratico della divozione a S. Giovanni Bosco
l'Ispettore Don Fanara ha distribuito pubbli- nel cinquantenario del suo dolce transito,
.,
camente il dipoma ed il regolamento a 150 pcrchè risolverebbe gran pane dei problemi
nuovi iscritti alla Pia Unione, rallegrandosi riguardantj la prosperità delle sue opere.
con essi cd esortandoli a prestare tutta Ja loro Le opere clu colvostro appoggio io ho cominciato
cooperazione a vantaggio delle Opere salesiane. - scris~e infatti il Santo nella sua lettera-
L'esempio potrebbe trovare larghissima imi- testamento - 110n ha11110 più bi.sogno di 111t,
tazione in tutti I centri di azione salesiana. ma co11ti11uano ad uverl' bisogr10 di voi e di tutti
Invece di accontentarsi di inviare gli indirizzi quelli che, come voi, amano di promuovere il bene
a Torino, 1 Direttori diocesani e i Decurioni m questa terra. A t1tlti pertanto io le flfjido t le
potrebbero benissimo inserire nelle due con- raccomo11do. Accogliamo la sua raccomanda-
ferenze annuali anche una cerimonia per la zione eù aumentiamo al numero dei Coope-
pubblica presentazione del diploma e del re- ratori, assicurando cosl la vita e l'incremento
~lamento ai nuovi Cooperatori precedente- delle sue provvide istituzioni.
PELLEGRINAGGI
Da molte parti d'Italia e dall'Estero ci si segnala l'or-
gani::::::a-zione di imponenti pellegrinaggi per le gra11di
feste del prossimo giugno e ci si chiedono infonna.zioni.
Pre_glziamo gli organizzatori a rivolgersi direttamente
ed esclusivamente all' Ufficio Pellegrinaggi Sale-
siani, Via Cottolengo 32 - Torino 109. Am·ertiamo
poi fi,i d'ora che la Basilica di 1l1aria Ausiliatrice 11011
sarà in grado di accoglierli com:enie11teme11te prima del
9 giugno, perchè fi110 a quel giorno rum si potrà met-
- tere a disposizione la parte ampliata.
53
-

1.7 Page 7

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LA TRASLAZIONE DELLA SALMA
DELLA VENERABILE
MADRE MARIA MAZZARELLO
DA NIZZA MONFERRATO A TORINO
Il mattino del 9 febbraio u. s. veniva rea-
lizzato un vivo desiderio del Consiglio Gene-
ralizio delle Figlie di Maria Ausiliatrice,
espresso con lettera della Rev.ma Superiora
generale, ì\\Iadre Lui~a Yaschetti, in data 24
febbraio 1937, al noMro Rev.mo Rettor ~Iag-
giore: che, cioè, la salma della Ven. :\\ladre
l\\laria l\\Iazzarello, tonfondatrice e prima
Superiora generale <lei]'Istituto, fosse accolta
nel Santuario Basilica di Maria Au,-iliatrice.
Il sig. Don Ricalùone, con lettera del
mar7.o stesso anno, paternamente accoglieva
tanto gradita e significati,·a proposta, dichia-
rando che la presenza dc.:llc sante spoglie della
Venerabile accanto alla salma gloriosa di
San Giovanni Bosco era sicura caparra del-
l'unione indefettibile dei due Istituti i quali,
emanati dalla stessa sorgente, troveranno
sempre nel cuore del Fonàatore la ragione
e la forza della loro conservazione e del loro
sviluppo.
Madre Vaschetti allora inoltrava la domanda
canonica alla Santa Sede. E la Sacra Congre-
gazione dei Riti, in data ,+ giugno 1937, co-
municava a Sua Eminenza il Cardinale Arci-
vesco,·o di Torino \\faurilio Fossati che la
domanda della Superiora generale delle Figlie
di l\\laria Ausiliatrice, umiliata a Sua Santità
Papa Pio Xl, era stat11 esaudita e che si poteva
procedere alla traslazione nel• tempo che si
giudicasse più opportuno, seguendo le moda-
lità fissate dall'Istruzione appositamente co-
municata.
Pertanto, il mattino del 9 febbraio u. s., con-
vennero a Nizza Monferrato, nella chiesetta
dell'Istituto 1 . S. delle Grazie, in fonna pri-
vatissima, il delegato della Curia vescovile di
Acqui, quelli dell'Archidiocesi di Torino, il
rappresentante del Rettor Maggiore dei Sa-
lesiani e le i\\Iadri delegate del Consiglio Ge-
neralizio delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Compiute le pratiche del caso e con tutte le
modalità prescritte, la piccola urna conte-
- - 54
nente I resti mortali della Yenerabile Madre
Maria Mazzarello (esumati dal cimitero co-
mune di Nizza e collocati nella cappella del-
l'IstillltO N. S. delle Grazie il 23 settembre
1913) veni,·a affidata alle Madri Linda Lucotti
ed Angiolina Y~p.i, del Consiglio Generalizio,
ché partirono immediatamente per Torino,
seguite dai delegati suaccennati, e giunsero
alle r2,30 dinanzi al Santuario dell'Ausilia-
trice, ove, pochi minuti prima, s'erano rac-
colti Sua Eminenza il Cardinale Arci\\'CSCO\\"O,
il Reuor Maggiore col suo Capitolo e le ).ladri
del Consigiio Generalizio. L'urna fu traspor-
tata nel Santuario dnllo stesso Eminentissimo
Cardinale e dal sig. Don Ricaldone, e quindi,
per l'ampia e ricca nuova scala marmorea,
nella Cappella delle Reliquie, dove, dopo la
ricognizione dei sigilli, venne dalle Madri del
Consiglio Generalizio deposta nel loculo pre-
parato che fu immediatamente murato.
Sul marmo prezioso che è nella parte in-
terna della Cappella venne scolpita questa
iscrizione: Qui - le spoglie mortali - della
J'ent'rabile li/aria '1/a-::zarello - Confonda-
trice e prima Sllpcriora ge11erale delle F(tJlie di
Maria Ausiliatrice - alfe,idonn l'ora di Dio.
L'ora della glorificazione, che speriamo non
molto lontana. Come i giornali hanno annun-
ziato, il 22 febbraio u. s. s'è tenuta nel Palazzo
Apostolico Vaticano la congregazione detta
preparatoria della Sacra Congregazione dei
Riti in cui gli Eminentissimi e Reverendis-
simi Signori Cardinali, i Re\\'erendissimi Pre-
lati Ufficiali e Consultori teologi. hanno dato
il loro voto sui due miracoli proposti per la
Beatificazione. Seguirà a suo tempo la con-
gregazione ge,ierale, all'augusta presenza del
Santo Padre. Se questa a,,-à esito fa\\'orevole
permetterà la preparazione del Decreto De
Tuto che, appena promulgato dal Vicario di
Cristo, autorizzerà a procedere alla solenne
Beatificazione.
Affrettiamola colle nostre preghiere.

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Cina • Hong-Kong. Ce.tcbrazlone del decennio dell'O pera salesiana e premiazione degli a l unni.
IN FAMIGLIA
CINA - Hong-Kong. - Il decennio del-
l'Opera sales iana.
La premiazione e il conferimento dei diplomi di
compiuto tirocinio ai nostri giovani, foml una splen-
dida occasione per ricordare con una certll solennità
il decennio dell'assunzione dell'Istituto di Hong-
Kong da parte della Società Salesiana. I nostri
Confratelli entrarono in Cina nel 1906 e guidati
da Don Luigi Versiglia, il futuro Vescovo Vicario
Apostolico di Shiu Chow, assassinato 8 anni or sono,
avevano spiegato le prime tende a Macao, dove,
con una decina di bambini, iniziarono il grandioso
Orfanotrofio e la prima Scuola professionale nel sud
della Cina, dalla quale si irradiò l'azione salesiana
per tutto l'Estremo Oriente.
Ma, nonostante i pressauti inviti dei Vicari Apo•
stolici, non riuscirono a portarai ad Hong-Kong che
nell'ottobre 1927, qunndo Don Vincenzo Bemar-
dini, con pochi confratelli, prtse possesso del St.
Louis Tndustrial School, antico Orfanotrofio fon•
dato dai Padri Missionari di Milano.
Una trentina di orfanelli, alcuni catecumeni,
attcnde,·ano allora allo studio de! catechismo ed a
lavori di casa. Da questi umili inizi, in dieci anni,
uno sviluppo meraviglioso che attrasse nel cortile,
messo a festa da numerose bandierine, il 2 dicembre
u. s., una moltitudine di ammiratori, larga rappre-
sentanza di scuole e numerose personalità che fa.
cevano corona alle LL. EE. Mons. Enrico Valtorta,
Vicario apostolico di Hong-Kong, Mons. Ford di
Ka Ying e MoD11- Pachang, n uovo Vfo. Ap. cli Kong-
moon, P. Gallagher, Superiore dei Gesuiti e l'On.
Prior, Pres.idente della Soriety for the Protectio11
of Children.
Tenne il discorso ufficiale, l'On. Dr. .Il. H. Ko-
tewall, Delegato Cinese nel Consigljo del Governo,
ricordaudò Le rapide, gigantesche tappe dell'Istituto.
... Ciò che noi vediamo coi nostri occhi - disse
l'oratore - è veramente meraviglioso ed umana-
mente inspiegabile. P ensate infatti ai 35 bambini
trovati dal primo direttore Don Bemardini, dieci
anni or sono; immaginatevi l'antica abitazione di
cui potete ancora rendervi conto dall'ala che ri-
mane; ricostruite quella scuoletta e quelle aule
oscure e ristrette... poi, mirate invece la prima ala
del nuovo, imponente palazzo; contemplate il con-
fortante eserdto di questi oltre 520 vigorosi gio-
vani che vi han fotto udire i loro canti, gustare la
loro musica, applaudire i loro sagAi ginnastici...
Cosa non vi dice l'interessantissima esposizione,
da cui non ci si sa più allontanare, per l'attrattiva di
finissime legature, di stampe, di pitture, che rive-
lano tanti piccoli artisti r
Avete sfogliato le eloquenti statistiche?
La scuoletta divenne un collegio; i 35 orfanelli,
520 alunni: 80 intemi perchè l'attuale fabbricato
non ne capisce di più, 440 esterni, con scuole di arti
c mestieri, elementari e medie, ed un Oratorio fe.
stivo fiorente di 400 giovani che ha guadagnato le
simpatie del rione.. . •·
L'oratore non disse del lavoro di evangelizzazione
del quartiere, ove si hanno già un 400 cristiani, in
maggioranza cinesi, pei qWlli la cappella interna
del St. Louis funge da panocchia, in attesa di poter
- - ripigliare e condurre a termine la costru~ione della
55

1.9 Page 9

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nuova chiesa di S Antonio, che si dovette sospen-
dere - causa la crisi - alle fondamenta, dopo
una spes 1 di circa 40 mila dollari.
Nè fece cenno della Casa missionaria per &li studi,
ove sono raggruppati noviziato, filosofia e teologia,
che è l'opera più vitale della lspettoria della Cina.
Riepilogando, noi abbiamo ora in Hong-Kong:
la St. Louis Industriai Sclwol con 520 al unni, tra
interni ed esterni, più la parrocchia di S. An-
tonio.
Un Oratorio festivo frequentato da 400 ragazzi
in maggioranza pagani.
L'Aberdeen J11d11strial Scluxil con 300 interni.
La Casa missionaria di Shao Ki Wan, con novi-
ziato, studentato filosofico e teologico. Totale Sa-
lesiani 92.
C'è veramente da ringraziare il buon Dio.
EGITTO - Alessandria. - Omaggio d i
grat itud in e.
stolico Mons. Igino Nuti, circondato da distinte
personalità del clero e del laicato. Un elettissimo
pubblico gremiva il teatro. Dopo la Marcia Pontificia
e l'Inno Corale a Don Bosco, il salesiano Don Regis
rie\\"OCÒ le benemerenze delle venerande benefat-
trici e fece l'elogio del valente ingegnere. Quincli
S E. Mons. Vescovo presentò le insegne delle
onorificenze conferite dal Snnto Padre: alla signora
Lamanna ed alla Contessa De Tornich, la Croce
d'oro al Merito Pro Ecclesia et Pontific~; all'ing. Pa-
gano la Croce di Cavaliere dell'Ordìne di S. Gre-
gorio Magno. Cessati gh applnusi, 1a Compagnia
drammatica interpretò la • Madonna del Sorriso •
del compianto avv. Fino e la banda esegul Ollljpstrnl-
mente la marcia Farouk, omag~io del M 0 Ack.nd
per l'incoronazione del nuovo Sov,ano
Rep. di SANTO DOMJNGO - Ciudad
Trujillo. - L'increm ento d ell'Oratorio
salesiano.
La domenica 9 gennaio u. s. il nostro fiorente lsti-
turn Don Bosco ha voluto offrire un grnzioso omag-
gio di grntitudinè alle due insigni benefattrici si-
gnora Fanny ved, Lamanna e Contessa Carola De
Tomich, che colla loro munificenza l'hanno arric-
chito dell'artistica chiesa dedicata a San Gio\\'anni
Bosco, di un nuovo grandioso teatro, di nuove Scuole
protcssionali e dei locali per l'Oratorio fcsti,·o.
Colle due benefattrici hanno pure onorato l'ideatore
e direttore dei lavori di ampliamento cav. ing. uiris
Pagano, includendo in un fervido rin,C?raLiamento
anche tutte le persone che banno variamt!llte conco1s0
ali'incremento del] 'Opera salesiana. Presiedjjtte il trat-
tenimento drammatico musicale S. E. il VienrioApo-
La prima;;olenne premiazione dei giovani dcli'Ora-
torio festivo, che conta appena due anni di vita,
valse a documentare il mirabile incremento di
questa nostra ope,a, che raccoglie le simpatie delle
autorità e del popolo. 11 numero dei premjati rag-
giunse In cifra di duemila, che basterebbe d:i sola
per testimoniare il successo. !\\,fa bisogna I ilcvarc
che i premi riguardav;\\Jlo le frequenze alle lezioni
dì Catechismo; e questo veramente consola perchè
fa pensare alla cristiana educazione di tanta massa
di )!Ìovani. Li provvide un comitato di zelanti Coo-
peratrici, favorito da signore e si!,'11.0rine dell'Azione
Cattolica. Allo festa partecipò una folla di parenti
e di cittadini
-
56 - San10 Domingo • Cludad Trujlllo. • La massa del giovani oratorfanl 1n attesa delln premla2iono.

1.10 Page 10

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...
MAGELLANO
Il corteo degli alunni
ed e,c;-alunnl del col•
leal salesiaru.
L'lspeltore 0. Alibertl
conferisce la medaglia
commemorallva al su·
pcrstlti ex-allievi della
prima ora.
L'Imponente manife.
stazione davanti alla
chiesa ed al collegio
salesiano.
- 57

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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DALLE NOSTRE MISSIONI
Mons. Fag11ano.
CILE
Giubileo d'oro delle Missioni salesiane
nelle Terre Magellaniche.
Con grande entusiasmo e con successo su-
periore ad ogni aspettativa, l'u lugli.o u. s., le
nostre Missioni nelle Terre Magellaniche
hanno celebrato il loro Giubileo d'Qro. Tutta
la popolazione, senza distinzione di credo o
di classe sociale, partecipò alle feste dando
un' imponente dimostrazione di riconoscenza
e di ammirazione ai Figli di Don Bosco, i più
insigni benefattori di quelle regioni australi.
Su petizione di tutti gli abitanti di Magellano,
S. E. il Presidente della Repubblica, col pieno
consenso delle Camere, dichiarò festa civile
il ventun luglio per tutta la Provincia e decretò
l'imbandieramento della città. Il Municipio
di Magellano presentò pure le sue adesioni e
felicitazioni ai Salesiani per la loro opera
d'istruzione cd educazione della classe operaia
e pel contributo recato al progresso morale,
religioso, intellettuale, scientifico e materiale
- - della regione e alla civilizzazione degli Indi.
58
Tutte le nostre Case del Cile e molte insigni
personalità del clero e del laicato aderirono ai
festeggiamenti con telegrammi pieni di am-
mirazione e di simpatia. Numerose le rappre-
sentanze dei nostri collegi di Natales, Porvenir,
Rio Grande, Rio Gallegos e San Julian. Tre
mesi prima delle feste cinquantenarie gli ex-
allievi bandirono un concorso per illustrare
la figura e le opere di Mons. Fagnano e le
Missioni della Terra del Fuoco, assegnando
$ 500 come primo premio e$ 100 come secondo.
La stampa locale e quella della capitale esaltò
nelle sue colonne e lumeggiò con ottime illu-
strazioni gli eroici sacrifici dei civilizzatori
degli Indiani della Terra del Fuoco e fece un
magnifico elogio di Mons. Fagnano e dei
suoi collaboratori. I membri dell'Azione Cat-
tolica della città, inserirono nel programma
di partecipazione alle feste, anche la visita alle
famiglie dei poveri distribuendo molti oggetti
ed abbondanti alimenti ai bisognosi, agli in-
fermi dell'ospedale ed ai carcerati. I soci della
Società dei padri di famiglia vollero tributare
ai Superiori un omaggio che nella sua sem-
plicità manifestasse tutti i loro sentimenti, e
approfittarono di un'agape fraterna che fu
tutto un brindisi all'opera nostra. Lo stesso
fecero gli ex-allievi che, raccolti in buon nu-
mero intorno ai Superiori, ricordarono i giorni
felici passati nelle aule del collegio e bene-
dissero la memoria dei loro sacrificati maestri.
In preparazione alla fauc;ta data si tenne un
corso di santi esercizi spirituali per radio.
La vigilia, le campane di tutte le chiese an-
nunziarono colle loro note festive il giorno
memorando, in cui si notò, visibilmente di-
remmo, il potere del Servo di Dio Don Rua,
sotto il cui auspicio immediato fu posto lo
svolgimento del programma dell'anno giubi-
lare. Allo spuntar dell'alba tutte le chiese della
città furono gremite di ex-allievi, Cooperatori,
Cooperatrici ed ammiratori dell'opera nostra,
i quali nella santa comunione vollero unirsi
ai Salesiani nel ringraziare lddio per il bene
fatto e pregarlo a prodigare le sue benedizioni
celesti alle opere in corso. Alle dieci, due ci-
nematografi pubblici proiettarono per ragazzi
e ragazze di tutta la città le pellicole del nostro
Don Alberto De Agostini, che furono applau-
ditissime. Alle undici, si cantò un solenne Te
Deum nella chiesa vicariale, coll'assistenza
delle Autorità civili e militari, del Corpo Con-
solare, della Colonia italiana e di una folla

2.2 Page 12

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enorme. Diresse la parola l'Ecc.mo Vescovo
salesiano Mons. Arturo Jara Màrquez, che,
in una fervida allocuzione, fece risaltare la
figura gigantesca di Mons. Fagnano e l'opera
benefica dei confratelli. Un altro numero
schiettamente popolare fu la sfilata dei mem-
bri •di tutta l'opera salesiana dall'Istituto
«Don Bosco » per le vie cittadine. Fu un vero
omaggio collettivo cbe la città offrl alla Società
Salesiana. Una folla immensa acclamava a
Don Bosco, al Papa, a Mons. Fagnano, al Pre-
sidente della Repubblica, alle Autorità ed ai
Senatori e Deputati, che nel Congresso elo-
giarono entusiasticamente l'opera dei Missio-
nari Salesiani della Terra del Fuoco. Durante
lo svolgimento del corteo, tre ex-allievi coi
loro aeroplani, sorvolando a bassa quota, allie-
t.arono il pubblico con arditi volteggi. Dal
balcone dell'Intendenza due altri ex-allievi
diressero la loro autorevole parola alla folla
riscotendo fragorosi applausi. Quando il cor-
teo entrò nella chiesa vicariale, una commis-
sione di ex-allievi e le orfane delle Figlie di
Maria Ausiliatrice collocarono eleganti ghir-
lande di fiori sulla tomba di Mons. Fagnano.
Alle sei ebbe inizio la serata di gala. Vi parte-
ciparono le Autorità e, prima che si incomin-
ciasse il programma, tutti i posti erano occu-
pati. Molti dovettero sacrificare il desiderio
di assistere allo spettacolo per mancanza di
posto. Le rappresentazioni impeccabili riu-
scirono molto gradite agli spettatori. Partico-
larmente simpatico il momento in cui l'Ispet-
tore Don Aliberti impose una medaglia com-
memorativa ai primi alunni superstiti del Col-
legio salesiano, cioè ai veterani del 1887.
Riuscitissimi pure i quadri allegorici delle
Missioni Salesiane e del loro capo Mons. Fa-
gnano. La banda del Reggimento allietò la
serata eseguendo magistralmente diverse com-
posizioni. Alle nove si trasmisero per radio
vari canti interpretati a perfezione dal coro
« Santa Cecilia» dei Collegi salesiani e l'Ispet-
tore pronunziò un eloquente discorso ringra-
ziando Iddio, l'Ecc.mo Presidente della Re-
pubblica, le Autorità locali e quanti parteci-
parono ai festeggiamenti. I buoni ex-allievi
che furono l'anima di rutti questi atti comme-
morativi, per lasciare un ricordo imperituro
del cinquantenario, vollero si aprisse una scuola
serale per gli operai, cotanto necessaria in
questa città. Fu appagato il loro desiderio e
la scuola funziona annessa all'Istituto « Don
Bosco». Inoltre, per rinvigorire sempre più
il loro spirito salesiano, tennero tre adunanze
assai proficue. Nella prima discussero i te.mi;
« Studio sulla situazione economica dell'ope-
raio; mutuo ·soccorso; risparmio salario fa-
miliare; case per gli operai; introduz ione di
nuove industrie in Magellano». Nella seconda
trattarono della: « Formazione culturale cri-
stiana dell'ex-allievo salesiano" e commenta-
rono l'Enciclica Divini Redemptetris di S. S.
Pio XI completando col tema: « Studi sociali
e formazione dello spirito cittadino». Nell'ul-
tima, svolsero con eloquenza i temi: cc Gli ex-
aUievi, l'Azione Cattolica e l'Azione Salesiana.
- Formazione spirituale degli ex-allievi. -
Gli ex-allievi e la Buona stampa». [I primo
di agosto, dopo aver ascoltato la S. Messa in
suffragio dei Salesiani ed ex-allievi defunti,
tutti si diressero al Camposanto, a.I mausoleo
salesiano, per rendere omaggio ai loro maestri
ed invocare su di essi il riposo eterno.
- 59 Ma11ellano. Gruppo del padri di fa.miglia che presero parte atliva a lla celebrazione giubila.re.
-

2.3 Page 13

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L~ VETRATE DELLE CAPPELLE LATERALI AL NUOVO ,
JOANNES CAGLIEl't°O. Cardinali,i Arch. • 1838-19.;1>
60
MARIA MAZZARELLO, 1837-1881
ANDREA:. BELTRAMI, Sacerdos • 1870-189:,

2.4 Page 14

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LTAR MAGGIORE DELLA BASILICA DELL•AUSILIATRICE
AUGUSTUS CZARTORYSKJ, Saccrdos - 1858-1893
CALLJSTUS CARAVARIO, Sacerd05 - 1903-1930
61

2.5 Page 15

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Magellano. - tJ Comllato di ex-alllcvl che fu l'anima del festeuia.r:nenll eiubilarJ.
Il ciclo dei festeggia.menti si chiuse, il due il 30 maggio u. s. e la compi lo stesso Ecc.mo
gennaio di quest'anno, coll'incoronazione della Mons. Canazei che coronò il rito della bene-
statua di Maria Ausiliatrice nel tempio annesso dizione pontificando la Messa solenne. Quella
all'Istituto Don Bosco. La popolazione venne cristianità non aveva mai assistito ad un pon-
preparata alla solennissima cerimonia con tificale e n'usci commossa ed infervorata. Si è
una serie di sacre missioni predicate in tutte che Sua Eccellenza l'aveva anche ben prepa-
le parrocchie del territorio nei mesi di novem- rata, predicando ad una folla di parecchie cen-
bre e di dicembre. Fu un vero trionfo spiri- tinaia di fedeli e di pagani che si stiparono
tuale che sfociò in un fervido risveglio reli- nella chiesa durante il triduo e le solenni fun-
,,
gioso. Nella notte dal 7 all'8 tlicembre, nella zioni. Il Vicario Apostolico era circondato da
chiesa dell'Istituto D. Bosco si distribuirono cinque missionari, che con lui formavano un
oltre tremila Comunioni.
simpatico gruppo di quattro nazionalità diffe-
La preziosa corona che Mons. Vescovp un- renti, fusi in un sol cuore dallo spirito di Don
pose alla statua dell'Ausiliatrice, omaggio delle Bosco.
ex-allieve delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Il nuovo santuario è un vero prodigio della
assurse cosl a simbolo della corona di cuori Vergine Aus.iliattice che Monsignor Versiglia
fulgenti di grazia, che nella santa vigilia ave- dichiarb fin dai suoi tempi Patrona del Vica-
vano offerto il palpito più puro della loro fede riato. L'eroico Vescovo ed il suo giovane com-
e del loro amore a Gesù Sacramentato. Ot- pagno Don Callisto Caravario, vittime del loro
timo auspicio di più fecondo avvenire.
coraggio nella difesa della castità, massacrati
otto anni or sono sulle rive del fiume, mentre
tentavano di raggiungere Linchow, hanno
CINA
spronato coll'esempio del loro sacrificio mis-
sionari e fedeli a rendere alla Madonna questo
La chiesa di Maria Ausiliatrice
a Linchow.
grandioso omaggio. Sotto la guida del direttore
Don Cucchiara i nostri confratelli avevano
molt~plicato le conversioni a tal segno da ve-
Amatissimo Padre,
der;ii obbligati ad ampliare la povera chiesa
primitiva. Incoraggiati dal successore di Mon-
Il nostro Vicario Apostolico le ha dato no- signor Versiglia, S. E. Monsignor Canazei,
tizia dell'erezione ed apertura della nuova e come il caro Padre D. Bosco ponendo tutta
chiesa dedicata a Maria SS. Ausiliatrice, nella la loro confidenza in Maria Ausiliatrice, ne
città di Linchow, capoluogo del territorio in concepirono il progetto in stile cinese, eer
cui furono massacrati il compianto Mons. Ver- cristianizzare, in un luogo di più della vasta
siglia e Don Caravario. Io credo di farle cosa Cina, lo stile millenario dell'architettura cinese
gradita coll'aggiungere qualche particolare secondo il desiderio del Santo Padre e dei suoi
che possa interessare anche i nostri benemeriti Delegati.
Cooperatori. La funzione inaugurale si svolse Dopo la trepida preparazione, gli operai
- 62 -

2.6 Page 16

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lavorarono dicci mesi :,otto la direzione del- Bosco. Don Cucchiara infatti ha cretto poco
l'infaticabile architetto mi;;sionario, cd attua- lungi dal tempio, separato da un grande cor-
rono il progetto con vera magnificem(a of- tile di ricreazione, un ampio salone <lei me-
frendo degna sede al culto dell'Ausiliatrice ai desimo stile per gli onesti svaghi educativi
piedi dei monti di questo distretto ancor si che fan parte del nostro programm~. Aperse
poco cono:,ciuto, al fondo del Kuang-Tung. le sue porte il sabato mattino per una riu~citis-
L'armonia dello stile è perfetta tanto nella sima accademia. Sul palco, a semicerchio,
parte architettonica quanto in quella decora- attomiav-.100 S. E. l\\lonsignor Canazei auto-
tiva. Ma la perla simbolica disputata dai leg- rità civili e militari intervenute all'inaugura-
e gendari dr~oni in lolla sormontata dalla zione ulliciale. ll Direttore della scuola della
Croce. Nell'interno, il soffitto delJ'altar mag- missione, che è anche Presidente dell'Azione
giore sfoggia i vivi colori rosso, verde cd oro, Cattolica, tenne il ùiscorso d'apertura ringra-
che dìmno risalto ai simboli eucaristici r.tppre- ziando le autorità accorse nonostante le proprie
sentati con disegni orientali. Un dono generoso occupazioni e l'inclemenza del tempo. Gra-
di operai irlandesi ha contribuito alla bellezza ziose danze eseguite dalle bimbe delll\\ scuola
dell'altare. Nonostante le piogge torrenziali s'alternarono agli altri discorsi tenuti dal de-
della stagione, numerose delegazioni, guidate legato del «Mandarino», assente dalla città,
dai missionari di Tungpi e di Yungsan, si e dai capi militari, che misero in C\\'idenza l'ec-
unirono ai fedeli della città per a.~coltare le cellenza delle opere cattoliche. Il Yicario Apo-
prediche del triduo e sciogliere inni e canti stolico, invitato a concludere, ringraziò di
alla SS. Vergine. Invocazioni cine11i si anno- nuovo le autorità presenti di tanta benevolenza
nv.zavano gradevolmente a modulazioni sici- e di tanto apprezzamento e ricordò il dt.-siderio
liane. Come nelle principali feste, s'assieparono della Chiesa, di vedere ogni giorno più nume-
i conf~~iooali e gran numero di fedeli s'ac- rosi i fanciulli e le fanciulle approfittare del-
costò alla santa Comunione. Quale migliore l'istruzione dei missionari, che cosi potente-
prova d'amore e di riconoscen7,a potevano mente promuovono le \\"irtò inculcate dai Capi
offrire i nostri poveri cri5tiani alla ~ladre di della Repubblica Cinese: l'amore ai genitori,
Dio?
il rispetto dell'autorità e la lealtà nel servizio
l missionari di Linchow ebbero anche la della Patria... « Questi edifici - rilevò infine
consolazione di prc,;entare, in quell'occasione, - che onorano la ciltà, e che oggi vi aprono
più di 30 catecumelli al santo Battesimo. Tra le porte, furono costruiti, dalla generosità dei
essi, un'intera famiglia. Altri 30 vennero am- Cristiani del Yicariato, degli amici delle :\\Iis-
messi al sacramento della Cresima.
sioni, della Cina, dell'America, dell'Europa.
Affluirono alle funzioni gli stessi pagani, l:n coocorso veramente cattolico di tutte le
spinti da amicizia o da curiosità.
classi sociali... "·
Sicchè, tutto il giorno della dedicazione, la Dopo l'accademia, nelle aule della scuola,
chicsn fu mèta di visite silenziose e di medi- venne offerto un tè, e gli invitati ebhero così
tazioni salutari. Ho visto un -recchietto con occa,ionc d'intrattenersi in cordiale ìntunità.
due bambini, seduti nel primo banco, contem- Tanto la sera del sabato, quanto quella della
plare a lungo la bella Signora ed il Bambino, domenica, il salone si greml di num·o di pub-
che par che scendano su una nube dal Ciclo blico per assistere a varie rapprt.-sentazioni
sovra l'altar maggiore proprio come canta preparate dagli allic"i, dalla gioventù femmi-
l'inno: « coelo lap!\\a sereno... ».
nile, da~li anziani, e ùagli amici della missione.
Per grandezza e bellezza la Santa casa 11 - Il grande palco si prestò assai bene alla danza
come suona nella traduzione letterale il nome del leone, ai. giochi di boxe ed alle ~iostre, in
cine11e del tempio: Slut1 Tong-è oggi la prima cui i;::li atleti cinesi sono insuperabili. Gli attori
del Nam-Shiu-Lin, parte del territorio del rappresentarono un dramma storico cinese
Kuang-Tung, che costituisce il Vicariato di che illuc1tra la pietà filiale e l'amor fraterno.
Shiu-chow. Oh, possa presto divenire, come Appartiene al genere dell'opera, assai pregiato
quello di Tonglu e di Zosè, più al "Jord, un attualmente, con accompagnamento di tam-
luogo di benedizioni. i.love la Yergine SS. Au- . buri, di flauti e di cimbali. Gli spettatori ne
siliatrice versi abbondanti le sue grazie sopra uscirono entusiasti e stupiti di constatare
le e.ire popowioni I
come la Chiesa sappia dare a suo tèrnpo, sta
Intanto, cristiani e pagani della città e dei al corpo che all'anima, quelle soùdi-ifazioni
dintomi trovano :momo alla chiesa anche che accompagnano lu ~ua influenza educativa
quella sana atmosfera di allegria salesiana che e moralizzatrice. Ah, se noi avessimo sola-
gio,·a tanto allo spirito nel sistema di Don
- - mente la terza parte delle ener~ic dei vostri

2.7 Page 17

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/
Tezpur. - Bened izione della prima pietra della nuova c hiesa a San Giovanni Bosco.
missionari, dovette confessare il Delegato del
Mandarino a Monsignore - dopo la rappre-
sentazione di apertura - I.a Cina ben presto
farebbe stupire il mondo! ». Ma noi cono-
sciamo quest'energia, questa forza, questa spes
contra spem, questa speranza contro ogni spe-
ranza: è la nostra fede nell'amore di Cristo
che canta vittorie.
È necessario che venga il Regno cl.i Cristo:
Maria SS. Ausiliatrice lo prepara!
011, fortifichi Ella nella loro vocazione i
fortunati ministri del suo Divin ,Figliuolo,
scelti tra i fanciulli cl.i questo paese che è suo,
scelti nel territorio di Nam-Shiu-Lin che è
suo, suscitando senza interruzione anime ge-
nerose che si succedano a raccogliere la messe
nei campi: questa messe che, in file copiose
ed ordinate come nelle loro risaie, biondeggia
pel raccolto del Padre di famiglia.
Quest'è la preghiera costante del Vicario
Apostolico cl.i Shiu Chow! Vi unisca la sua,
amato Padre, e noi saremo sicuri della bene-
dizione di Don Bosco Santo.
29 giugno 1937.
Aff.mo in C. J.
Sac. ROBER'(O VETCH,
l\\ifissionario sa/esimio.
ASSAM - Tezpur.
Posa della prima pietra della chiesa
a S. Giovanni Bosco sulle rovine di
un tempio pagano.
Amatissimo Padre,
Il 31 ottobre u. s., festa cl.i Cristo Re,
l'Assam cattolica scrisse una nuova pagina
della sua storia e segnò una nuova pietra mi-
liare della sua gloriosa avanzata nella Vallata
del Bramaputra. Oltre 700 membri dell'Azione
Cattolica convennero infatti nella ridente cit-
tadina cl.i Tezpur e si accamparono sulla collina
ove sorge la missione cattolica ed ove presto
speriamo sorgerà anche una beli.a chiesa dedi-
cata a Don Bosco Santo.
Spettacolo commovente e consolante mi-
rare tutta quella balda gioventù, venuta dai
più remoti villaggi a testimoniare la sua fede e
a render omaggio al Re4{ei re. << Khrist Raja ,,
Cristo Re: Re dei cuori, Re delle famiglie,
Re dell'universo, fu il terna dei <liscorsi, dei
voti e delle preghiere cl.i tutti i congressisti.
Il Signore è stato tanto buono con noi l Ha
benedetto tanto largamente le nostre povere
fatiche ed i nostri sacrifici I Sono trascorsi ap-

2.8 Page 18

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pena cinque anni dal nostro arrivo in Tezpur.
Ricordo come fo:.se ora quel giugno del
1932 quando lasciammo il battello e ci stabi-
limmo in una ca-;etta presa in affitto, senza in-
contrare un amico, senza un benvenuto. l\\Ja la
nuova missione venne posta sotto la protezione
di Don Bosco e il buon Padre non abbandonò
i suoi figli! La lotta fu dura; gli ostacoli pa-
revano insormontabili; tutto e tutti nvc\\-':lno
congiurato contro Ji noi. ~on importa. Ci
mettemmo all'opera con tutto l'ardore dei no-
stri 26 anni, sperando contro ogni speram.a.
Oggi, sono q.ooo tra neofiti e catecumeni
sparsi in 130 villaggi ai piedi dell' lmalaya che
cantano felici le lodi del Signore I La Chiesa
Cattolica, ai trionfi avvezza, canta anche qui
sulle sponde del Ilr:imaputra uno dei suoi
pii1 bei trionfi.
Il nostro santo Fond.1tore dopo d'aver co:,l
abbondantemente e vi..,ibilmente assistito e
benedetto la nostra opera di espansione, ci
regalò nel giorno stesso della sua Canoniz-
zazione una ,·asta proprietà in una magnifica
po:,izione pro~piciente il fiume, con~ider-dta
il p<);to più bello e più fresco di Tezpur.
Sono due f>impatichc coJlinette che :.emhrano
i.puntare dalle acque de.I Bramaputra come per
go<ler~i il superbo spettacolo che le circonda.
Su una di es-;e sorge un vasto fabbricato che
,,enne trasformato nella attuale residenza mis-
sion:iria. Su l'altra sorgeva nei tempi passati
un tempio bindù a Kall, la dea della clisLru-
1.ionc e della morte. Il terreno era ancora co-
sp:irso di pietre levigate e di colonne infrante
i;u cui spiccavano le effigi di varie divinità pa-
r,.inc. Asportate e allineate lungo il viole di
tmtraw, ora servono ad abbellire il passaggio
del Re divino. Una di esse anzi, il 31 ottobre,
venne posta da :Mons. Scudcri a fondamento
della chiesa della ~Iissionc, simbolo del Cri-
stianesimo trionfante su gli ùèi falsi e bugiardi.
Non sto a clC$crivere l'cntusim,mo e la gioia
dei nostri cristiani nel vedere finalmente ini-
ziati i lavori della loro chiesa. Dit tanto tempo
attendevanQ quel giorno e innal?..avano fervide
preghiere pcrchè il povero capannone che ser-
viva da capclla si trasformas.-;e in una chiesa
capace e degna di Cristo Re. , Gli Hindù e i
l\\Iussulmani vantano templi e moschee im-
ponenti; perchè il Creatore del cielo e della
terra deve o.vere una miticrn capanna? ~ Cosi
ci domandavano con in~i'ltcnza, e noi per tULta
risposta li in\\'itavamo a preg.1rc perchè il buon
Dio mandasse in nostro soccorso dei generosi
benefattori.
I nostri neofiti organizzarono persino una
vera crociata di preghiere, e si diedero a rac-
cogliere aiu1i. Quelli che non poterono far
altro, o!Tcn,ero la loro opera gratuita. Fu quindi
possibile spianare la collina e incominciare i
lavori di sca\\'O. Ora, fidenti nella Divina Prov-
Yiden1.a, abbiamo posta la prima pietra che
quale seme meraviglioso dovrà far germogliare
la Casa del Sibrnore. L'anno che si schiude
segnerà il cinquantesimo anniversario del beato
tran'lito di Oon Bosco. Noi confidiamo che
tutti gli amici di Don Bosco vorranno venirci
generosamente in aiuto per portare il sacro
eJificio a compimento.
Ci benedica, amato Padre, e mi creda, per
tutti, aff.mo in G. C.
D. LolGI RAVALICO, Miss. sai.
Tt-:.pur-Assam, 15 novembre 1937.
- I c,xpur. I cristiani attorno a Mons Seul.Ieri, dOPo la runzlone.
-

2.9 Page 19

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UN APOSTOLO DELLA CARITÀ IN CINA
Il Cooperatore salesiano
comm. GIUSEPPE. LO-PA-HONG
Lo s,orso dicembre, qua11do la bufera della guerra
si era app1111a sedata nella zona di Sciangai, una mano
assassina freddm.•a a bru.ciapelo, mentre si prod(gava
a lenire le sa11g,,ina11ti piaghe aperte dal conflitto, il
Presidente Generale del/' Az1011e Cattolica Cinese,
r.omm. Giuseppe Lo- Pa-Ho11g, insigne Coc>peratore
1alesitmo. Disundente da 1m'ontichisti.ma famiglia
cinese ·contiertita al cristione,;imo tre secoli or so110,
ero I~ figuro più nota del mondo cattolico rinese: la
fama dello SI.IO carità aveva raggiullfo i confini del
globo. Una vera mole di opere di cristiana beneficenza
da 1,.; fondate, sostenute od organiz::sate, come 1111
prodigio di fede e di az ioue cattolico, gli aveva accre-
ditalo il titolo di , Ozanam dello Ci11a • • Cottole11go
di Scim,gai Don Bosco di Nantao •· E veramente
forano questi tre grrmdi astri che orientarono il suo
·apostolato; mentre S Giuseppe era il .:eleste Patrono
cht> riso/t•et;a h11te le llle diff'u;oltà.
Lo t•mera.,"'Ìone per Don Bosco e pel Cottolerrgo
lo portò a Toritto 11ell'oi:os10 del 1925, diretto a Roma
pel santo Giubileo, e, 11ei giomi che passò all'Orato-
rio Cl edificò col suo fervore e col S/10 spirito di piità
ese;npla:re. A(111atti110, di buon'ora, ero 11tl santuario
di Moria A,,.,iliotrice a seroire la sm,ta Messà e
s'accostava olla santa Comunione: trattenendosi a
l1111go in pregltiera. Visilando le nostre opere, ammi-
rmulo i ,rostri eiovani, co,rr;ersando coi •mperiori,
l'a11ima sua si apriva ad ima grandiosità di progetti
che avrebbero voluto recare alla ma patria tutti i
pitì moderni conforti dello civiltà cristia11a. Ci aveva
già aperto le porte di Sciangai pochi armi prima,
cltiamandoci alla direzione spiritunle del suo O.,pizio
S. Gill.sappe II preparandoci ima modernissima swolo
profe.,sionale capau di u11 1niglia1'n_ di allie'lci, rlte fu
poi travolta dalla guerra. Tomato in Cina, dopo
m:er acquistato il santo Giubilt!Q ed avuto una speciale
udienza dal Santo Padre, i11te11sificò il mo aiuto ai
11ostri co11frate/li e li mrimJ a roiluppare l'azio1w
so/esimia che si concretò rapidamente in qtJattro prov-
videm:iali istitJLti nella sola grande città di Sciangai.
Ma la cooperazione salesiana, lu11gi dall'assorbire
tutto il suo apostolato, tton era c.lte 1u1 riverbero del-
l'immensa attività. ch'egli molgevo per la dilatazioue
del regno di Cristo. Presidente del!'A,.,-ie11da Tram-
viaria di Scia11gai e direttore generale della Società
Elettrica Cilll'se dello ciltà stessa, della Cltapei Elactri-
city a,ul Water Wor/11 e della Società di Nm:igozio11e
del Fiume Azzurro, era il padre di t11tti i missionari,
il braccio destro d,i vescovi e del clero per ogni opera
bruma. Le navi della sua Compagnia, che batteva ba11-
diera co11 11110 stella d'oro in campo bianco, i11 omaggio
alla sa11ta Vergi11e , Stella del mare•, accoglievano gra-
tr,itamente t11lti i rnissio11ari, offretrdo og11i comodità
pèr la celebrazione della santa ]\\,fessa. La ma alta
posiz-iane sociale gli conferiv a pre.<ligio in /fitti gli
ambienti, e cristiani e pagani mettevano t•olentieri
nelle Stie mani ingenti somme per le opere di rarità,
permette11dogli di soccorrl're migliaia e migliaia di
derelitti. Nel solo Ospizio S. Giuseppe 111a11t1111m•a e
curava abitualmente oltre duemila infelici. Nel 1933,
qu,ando preparò il girtbi.leo dell'Azione Cattolica in
Sciangai (l'aveva orga11i=ata in città tra il 19r I e il
r 913 con 1m programma rii formazione spirituale clte
comprendeva la meditazio11e, lo lettura spiriwale e
l'esame (ii cosciem:a quotidiano) poteva già co11tare
una ve11tr'.na di rltiese o eappelle aperte al culto, 7 J
sedi di conferenze che O'Ceva110 accolto 363.7zo udi-
ton·, 7 scuole da cui erano usciti 2200 diplomati ed
educavano un comple.sso di 3000 olwmi, 5 ospedali,
19 di!ipesari, 2 orfanotrofi, 2 ricovtri per i vecchi,
che gli importava110 comple.,siv•amente 11,ra spèsa di
li Comm.. Lo-Pa-Hong netl'atto di b a ttezzare
un condannato a m o.n e.
- - 66

2.10 Page 20

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Lettera di Don Giulivo ai giovani.
li Comm. Lo-Pa-Honi: col nostro Renor Ma1ri(lore
a Torino n~l 1925.
oltre 200.000 do/lori cintst oll'am10. Queste o/re
nume11taro110 t!l!gli a11ni segue111i, contrastali! so/tomo
d1Jlla cri,dtltà dello ,:ue"a, rltt 11011 arrrst6 tuttavia
11eppure 1111 istante il sito apostolato. l,'msnssi110 lo
(()/se i11Jatti mmtre qzli attmdet:a al/'11,ganiz:::a:riont
di opere di soccorso. i\\,/a dù pud amtare il m,mera
,li a11imt da lui sal1•me? Portat1n scmpri: co11 se "1
borama roll'acquo lwtlt'si111nl11 td acco"eva nd ammi-
11i1trort il ,n11to Ba11f'limo a q1mlu11que oro. Era /'apo-
stolo dei carurat, t dti condamwti a morte. Q,,a11do
q11a/cu110 d, questi d1sgro:::iati si ostùurr,a a njfotan
la ((r@ia di Dio, bostffl/a chiamarll Lo-Po-Hong ti
r, nwcfro. Ta,ua fiamma s, alìmemava al 1aber11a-
ct,lo. Og11i 1tior110 egli stn.-i-ca lo santa ,\\ftssa t ordJ-
mrriammtr si romu11icm;o. No11 loscim:o mai il santo
Rosario e prtf!OV'O ro111im,ammte. Un t·ero prodigio;
u11 uomo di affari, imptgttato nrllt i11dustrir e nel -com-
mr:rrio più st anoto, d,e i·iver:o di preghitra e di apo-
stolato. Gimta1111ttlll' egli racrolse l'ammirm:ione del
mondo chr oro lo ri111pi1111ge.
Il Samo Pndu lo duorò dl'llo Commendo di S011
Grrg<1rio ,\\lax110 e 11tl marzo 1936 lo nomi,11) suo Ca-
mmere Srgreto d, Spada e Cappa scegliendolo pu
l'ultimo Co11greuo E11wristico Ttturrrazio110/e di .Vla-
11ila a far parte d,-1/a .llissionr Po11tif,àa al segwto
drll'Emitrmtiuimo Cordino/e Do11gl,trty, !,"goto Pot1-
1rjicw.
.lfa i riro11ouime,,I, del mondo rivi/e e dello Chiesa
cattolica 11(;11 sono cltt u11'ombro d~lla gloria clu gli
proitctu dal Citlo la l11t11 dtlla Jrde i11 mi lta vim110
, suoi 64 am,i, ferondi di tanto bene.
E ,roi, mt11tr11 ci 1mio1110 olla t111merosa ~ b,:nMinita
sua Jamigl,a nel profo11df1 cordoglio, mupic/ùa,no pu)
larghi rifleui di questo glon·o 1111111ortole.
Una bella iniziativa.
Cariasimi,
nel mese di ,,ovembre u. s- m, i girmta copia d'una
rircolare d,r mi t.•im propn·o a taglio p,·r r,cordaru
/'81° mmi,·usario della 111<1rtll dell'angelico Ven. Do-
menico Savio. Rl'cot•o il bo11do di 1111 contorso citi!
merita lutto il t1ostro plauso e lnrga imita:.1011e. Ve
la nporto tal qua/e;
BA:--.DO CONCORSO • DOME.'-ICO SAVIO
L'Ufficio diocesano nspiran ti della Federozione
Giovanile 'l'minese allo scopo di far mei.lio cono-
~cuc lu figurn del grande allievo di Don Bosco
e ùi proporlo qua!e modello alla gioventù, bondisc;
un concorso per iscritto e per disegno fra tutti !!'li
a"p1ronti della diocesi.
A ca1 fine vengono pro.-,ost1 due 1em1 mton:iti ol
clima nel quale è oggi impostnto il mcw1mento
aspirunti:
1) Domciriro Smio <.posto/o tra i compa,:,zi:
:i) Domrnuo Sm.·io aspira11tt caj>(J.
t. libera In ~cdtn di uno era i due terni. Ogni aspi-
rante potrli nlkg-are schizzi e di~cgnini illu~crativi
se lo crede opportuno.
Il Rcttor :\\fngi,nore cd i Superiori salcs10ni hanno
già doto tutto 11 loro appoggio.
Fr~ i partecipanti saranno sorteggiati dieci viaggi
gratu1t1 a C11~telnuovo D. Bosco (Dee.chi) ed o 1\\Ion-
donio, ten:-a natale di Domenico Savio.
Numerosi altri ricchi premi sono stari offe.rei dai
Superiori ~al~inni.
Si teni e<>nto soprattutto dell'odginnJità dello
svolgimento.
11 concorso si chiuderà il 15 febbraio 1938.
Allegato alln presente, il deleitato aspiranti tro-
verà dei brevi cenni biografici di Domenico Savio
che potranno servire ad 1llust:rare In figura del Ve-
nernbile...
Che ve 11e pou? La Fedtra:zio11t Tori1111st1 lta ben
capito /'intmzio11e t il desiderio del Sonio Padre cltt
ttel discoflo u11uto M' la proc/0111az1011t1 dtll'uoicitd
dellt1 virttì dtl ,·enerabile giOtJinetto, lo l,a proposto
comi! modello agi, ~hp1ranti di Aaione Cattolica!
.\\I, npr(m1et10 ti, informarri a ruo tempo dell't.sito
di t[IUS"to geniale t:011corso t di riportare q,uilc/1e tratto
dei lot,ori premiati. l11ta11101 st volete imitare il ,1e-
11erobile Dm11t11ico Samo 11ellt nu ,•irt,} i; nel mo apo-
stolato, t'Ì propongo, ollrt le biografie srritu dal Santo
Do,1 Bosco e do nltn amori, tl gra:,ioso opruroletto rhe
la F~d,razio11r Tori11tu allegò olle circolari. l~ edito
da/l'Ufficio Propaganda Salesiana, Vìn Cottolengo,
32, Torino 109, al pu:::o di L. :io al r:e1110 (:io u11-
ttsi1111 lo copio). li caro modello ,,; t presentato pro-
prio colle parole d,•l Papa. Porta per titolo: li Vene-
rabile Domenico Savio modello alla Gioventù Cnt•
toliea.
Il Signori! vi ait,ti ad imitarlo ,,, vita. per di-cidar11
poi ,m giorno ,011 lui la gloria immortale del Cu,/o.
f'os-tro o(/ mo
-- - Don Ciu1,1vo.

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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GRAZIE
attribuite all'intercessione di
MARIA SANTISSIMA AUSILIATRICE
e di SAN GmvANNI Bosco
R.accomamliamo vivamente ai graziati, 11ei ca~i di
guarigione, di specificare sempre bene la malattia e
le circostanze più importanti, e di segnare chiara-
111e11te la propria firma.
Non si pubblicmio i11tegralme11te le rela:::io11i di
gra:::ie anonime o .firmate colle semplici. iniziali,
firoft,go della Spagna con sette figli, tr<J'Va final-
mente alloggio dopo 16 mesi, per l(ra:::ia di Don Bosco.
- li settimanale cattolico londinese The U,,ì,urse
nel suo numero del 24 novembre u. s. ha pubblicato
una grazia singolare attribuita all'intercessione di
S. Giovanni Bosco. Un signore che, per prudenza
politica, nel giomalc si firma colle iniziali F. A. F.,
aveva lasciato Barcellona al prinlo scoppio della
rivoluzione comunista e, colla moglie e con sette
figli, s'era rifugiato a Londra. l\\la non gli riusciva
di ottenere in affitto nè una casa, nè un alloggio suf-
ficiente perchè nessuno voleva saperne d, famiglie
numerose. Per sedici mesi si scntl ripetere dagli
agenti nei due sobborghi Nord, Nord Ovest di
Londra: «Ì\\"ientc ragazzi I Noi desideriamo man-
tener!' il locale più quieto che sia possibile. Con sette
figli non ve lo potremo mai cedere•·
, Ma perchè? • domandava sorpreso il buon signore,
dopo aver più volte dichiarato che i suoi figli erano
bene educati e non o,•1ebbero dato fastidio. Le
famiglie numerose fanno abbassare gli affitti in
tutto il vicinato gli veniva risposto.
Or ecoo, la seconda settimana di dicembre, il
figlio maggiore riceve in cla11se un libro di vite
di santi. Lo prende a leggere, e corre dalla mamma:
• Mamma, qui c'è un sa.oro che noì dovremmo pre-
gare per trornre una casa. Anche h.1_i nessuno lo
voleva, a causa dei suoi ragaz?.i. Vedi? t S. Giovanni
Bosco •· Fu un lampo! Quella sero stessa tutl:a la
famiglia cominciò a ra.ccomandarsi a Don Ilosco.
L'indomnni ripresero le ricerche ed il secondo pro-
prietario a cui si rivolsero si dichiarò ben lieto di
ospitare la famiglia numerosa. Col cuore commosso
ringraziarono il Santo e resero pubblica la grazia
ottenuta.
Non c'era più nulla a fare. - Il novembre mja
sorella cadde gravemente ammalata e con febbre
molto alta. Il dottore le riscontrò un'infezione ma-
ligna della cistofele e la mancan?.n di funzionamento
del fegato. Le vennero prodigare tutte le cure, ma
non fece che aggravarsi con febbri sempre molto
alte, intermittenti. Il dottore curante .6.n1 per di-
chiarare che non vi era piìl nulla da sperare, dato
lo stato tossico in cui versava l'ammalata. Furono
allora chiamati a consulto un altro dottore ed un
professore che confermarono la stessa diagnosi ed
aggiunsero: Non c'è che il Padre Eterno che la
possa sah-are; ci vorrebbe un mirncolo ! •·
- - Allora io mi rivolsi con viva fede alla Vergine
68
SS. Ausiliatrice, invocando e pregando come inter-
cessore anche S. Giovanni Bosco, ed ordinai subito
un triduo nella cappella pubblica del Seminario
diocesano, dove si venera una bella statua delle
Madonna di Don Bosco. L'ammalata perb conti-
nuava a peggiorare fino a far temere la catasl!ofe
da un momento all'altro. Si diceva che non avrebbe
più veduto il mattino. Invece, l'ultimo giorno del
triduo, mentre si pregava per lei, ebbe un senso di
miAlioramento e cominciò a muovere e sciogliere le
braccia da tempo immobili e come irrigidite, ed a
voltarsi da se In breve fu dichiarata fuori pericolo
con immensa sorpresa del medico. Desiderò subito
un triduo di tingraziamento, e, quando potè alzarsi
e riprendere le sue occupazioni giornaliere, si recb
a rin~raziare la Vergine benedetta e $. Giovanni
Bosco.
Colla più profonda riconoscenza.
Sutri, 10-r-1938.
AGOSTINA SPRRANZA, Levatrice.
Guarito da tifo e meningite. - Tre mesi fa, mio
lì,:lio Tolmino si ammalb di tito e meningite, e lo
si do,·ette ricoverare subito all'ospedale, dove i
meJic1 constatarono la gravità del mal~ e dissero
che ogni speranza era perduta.
LTna sera, mentre, tornando dal lavoro, passavo
all'osped,1le per vedere le condii;ioni del malato,
eeco che t-gli, ten1;ndo in mano una immaginetta di
D. Bosco datagli dal panoco locale, mi disse: No,
no, non entrare: cht- devo parlar~ con n. Bosco •·
Io ~t1.1pito mi ritilai ancor più indietro as;;ieme
a mia moglie. l.\\'13, trascorsi alcuni istanti, rientrammo
e il nostro caro, mosrrandoci ìa imnu,Aiae e col àito
indicandoci la pre~hiera scritta, volle che assieme
la si recitasse per tre vol te con fede petchè diceva
che D. Bosco J(lielo aveva su~gerito colla promessa
che, fatta queaa preghiE'ra, sarebbe ~uarito. Noi
fiduciosi ci I ivolgemmo al caro Santo, e con nostra
consolazione potemmo constatare, anche a giudizio
dei medici, da qudla sera stessa un lieve migliou.t•
mento, che continuò fino a guari,Rione completa.
Riconoscentissimo
l',lfussoli11ia di Sardeg11a, 13-12-1937.
BETTl!CHELLA lTAt..0
Salva. dalla gra11dif1e. - Da vari anni la popola-
zione di Brovello si vedeva distrug~ere il raccolto
autunnale dalla grandine. Mi venne l'id~ che la
protezione di S. Giov. Bosco ce ne avrebbe potuto
scampare. E invitai tutti a pregare il Sonro promet-
tefldo, in caso favorevole, un 'offerta per le Opere
salesiane. Fu una "era ispirazione. La ~randine ci
risparmiò. E la popoln.z.ione, fatto un buon raccolto,
invia l'offerta promessa. Con riconoscenza
Brovello, 4-12-J937. MARIA DEL S1cN0RI!.
Una tragedia. - DomiciHata in Svizzera, nel
marzo scorso mi ero recata a Begna Porlezza da
una mia zia colla speranza di mjgliorare da una
grave prostrazione di forze fisiche e morali. Non
avrei mai sospettato quello che mi sarebbe accndvro
circa 10 mesi dopo. Lo zio, ateo, mi sorprese un dopo
pranzo, mrntre mi preparavo per partecipare ad una

3.2 Page 22

▲back to top
festa della l\\ladonnn, e, piombntomi nddosso con
un falc:etto, cominciò n percuotermi alln fnccin, alla
testa e al collo, Fu una , ccnn tTemcndn. In pochi
minuti venn, ridotta an uno stato che la11cio descri-
vere al dottore che mi accolse all'Ospc:dol<• di Cii-
colo , Rtnaldi • dt \\ ':il~o~da:
li ~ottoscriuo Dr. Luigi B.,n..oh c.:rtilic.t che
Rn:o On.-glin di :anni 21 da Jksina Porlc7.ta "enne
ricoverata il • luR'lio 1937 per fenta ampia dn raglio
reg. anteriore del collo e sul lato sini11tro delh1 faccia
e capo. Tmsporrnto d'urgenza in questo ospedale
l'inferma npparivn in stato preagonico con coscien1,a
conservotu, anemia spiccata da emormgio, vomito
alimentare dolln breccia aperta aul collo, Obietti-
,ui. ,•amente si riscontra,-a ferita da tal!liO che dal mar-
gine
della regione ioidea spa<.-ca\\'a la lnnnge
sulla tiroide e si 11pt:rde,·a sul margine dello stemo-
cleido rrut.\\toidro che era reciso sull'aponeurosi iino
o scoprire In \\'ena {lii golare esterna. La vena fac-
ciale era beante e snnguiname. Lo laringe cr8 ta-
gliata di nello 11im1 a, recessi farin~ei che ~i presen-
ravano aperti c comunicami col forini;:e. Al capo
un'ampia feritn nd 1mgolo scende\\'& dnl poricrale
sinistro &ino alln regione masseterinn e poi sino nl-
1'orbicolare sini~tro delle labbra. Anche durante
l'atto operati,rio per la sutura delln lnnnge, la ferita
,-eni,11 inquinata dal ,·omito continuo mi&to a coaguli
<:anguigni e mucosità.
Si rilascia ìl presente per obietti,ità grave del
caso, guarito aenui lesioni ,;tali e ~olo m parte ci-
catrizzato per seconda intenzione obblignua.
In fede Vfllsolda, 2-10- 1937.
li Direttore Dr. Lmm BAZZOLI ,.
Grata al medico per le solerti cure, io sento di
dover rendere pubbliche grazie a l\\larin Ausiliatnce
cui ricorsi 1,pas1mante fin daJ momc:nto in cui ri-
ce-.-eni i primi colpi. Continuai ad invocarla in tutte
le fasi delle operazioni, quando avevo già ricevuto
l'Olio Santo e tutto face,-a temere ch'io ..occom-
bessi. Ho in\\'ocato anche S. Giovanni Bosco e Madre
Maria l\\lnz:rorello, mentre nel mio cuore ho subito
perdonato BI disgr11zinto zio che dopo il delitto si
è suic,doto. lo sono pe1suasa che l'aiut1> ccle3te hn
fu•orito largumcnte le cure e spero che anche la
nuovo opcr111.ione che subirò in prima,·c,a, per la
ferita al collo, avrà lo benedizione del Signore e
l'assistenza dei miei protettori. Con profonda ri-
conoscenz.a
eondo (Sviz7-era), 22-u-1937.
A"ffLIA Rt\\1A
Salt-a ti 11110 caro ba11bo. - Da pnicccl,i ijio,ni il
mio ca,o Rn·1i'11ino, di 10 m~i, ero afTi•tto dn otit.!,
qwmdo soprng,tiunse una broncoi,olmonit<' con
febbre nlussima chr lo rid,Jsse agh l'Strcmi. An.,o-
sciatn, mi ri,ol~i ron srrande fiducia• San Giovanni
Bo~co di cui a,·cv-.1 una imma,lini-, m:.ndi,tami da
una cusrina Fii...fi:1 di ,\\.la ia ,\\rn,jlia.triec. R,-citai con
fervore h1 nnvcn.1 e promisi, <;e fossi s ! &hl e~udit1,
a I render pubhhca la i_razia e di fare l'offerta ptt
il battesimo dt un cinesino col suo nome.
Al quatto1dicesim1> giorno della suo malattia
la fcbb1e persisteva altissima. Venne il dottore e,
visitotolo bene, 11ovò ,uperata la crisi delln poi~
nitc, ma aV11nw1a l'otite col pu.~ ,1113~, 111 ccr-vello.
SC!rlzn darci speranze, ci con$igliò di condu1 lo subito
a Urescio, 11ll'ospedale dei bamb101, p,,r wnrnre un
atto opttatorio. Figurarsi il mio llato d'snimo;
dover aottopon e ai ferri un hambino si h:nero I In
tulio il , bltllio non fet.i che supplirnrc il mio caro
Santo Ehb,·ne, 11niva·a all'o.<pedule, lo pres.:a•ai allo
sp.-cialis1-i che gli fece un'accurata \\'isita e poi mi
di~qe; - Porti pure a casa t,anquilla il suo bambino
che l'oritc non c'è più. .E: rima~to solo 11n po' d'in-
fìamma:1.icmc alle orecchie e alla gol11; ma è gill in
vin di ~uariAione.
San Giovanni Bosco mi ovcvn p,oprio ottenuta
lo g1azia. Ricono~cente, adempio IR promessa fatta
e prego il buon Padre a volermi continuare la sua
valida protezione.
Crmmo (Brescia), 24 ottohre 1937.
ÙTERl:-A Tuiurrn.
Gut1ritr<' da pmnlia infontrlt. - La mio Assun-
tina, colptto do pa,alisi infantile, venne port11tR
all'ospeJalc: del Bambino G~ù di Roml\\, ove il
professore curontt. dichiarò il ca.so gn1vissimo. La
si5nora Bono m1 con.qigLiò allo1a d1 npplica1e l'ima-
gine co.o reliquio di S. Giov. Bosco alla ma.latina,
cd io lo foci con ferma fiducia di ottener~ la guari-
gione. Mi acco&tai quindi ai santi sacramenti e, dopo
soli otto Riorni, Il\\ mia bimba ,zià ritom""a in fami-
glia.
S0111,,·,10 (Roma), 18- ro-1937.
AL10llELLI Ot.c;A.
Il pfrrillo ra111111i11a. - L'età inoltrato m'aveva
quasi fotto perdere In sper8D.7.a di tanto gioia, quapdo
un bimbo venne ad allietare la mia caM, Oo,·eru
però subire un 'opera.:ione difficili1,;;imn con pericolo
di soccombere ambedue. Graz1c a Dio, 10 mi riebbi;
ma il piccino, malgiado mohepltc, a.-.~1duc cure,
giunto all'ctA dei primi pll5Si non accennava a muo-
versi da solo. Figunu:si la nootro u-epidaziane !
Solo la fede rni solitenne I Un giorno pen~ni di scrivere
per ottenere unn medaglietta di D. )losco e fui fe-
licissima quando potei metterlo al collo del mio
bambino Mi pareva d'essere sicura delln grazia.
Infatti, 11 111omo dopo, mentre mio marico ed io
_st:wamo in sciardino tentando di far camminare il
nostro piccolo Piero, eccolo slanciarsi da 50l0 e per
quasi un'ora continuare a percorrere in qua e in lii
la lunga tavola sulla quale l'a\\'evamo collocaco.
Quel ptimo suc=so aumentò la mia fede nell'as-
sistenza di Mnrio Ausiliatrice, del Santo Don Bosco
e di $. Ant1mio, E fui consolato o pumo: il piccino
si fortificò sempre meglio ed ora cornrmnu benissimo.
Promisi di invinre dieci lire 111 me~e, finchè il mio
bambino compirà dieci anni per ottenere che cresca
sano e buono. Jm·io intanto In somm.1 corrispon-
dente ai cinque m..si trascorsi.
Ricono~ci:nti~ima
Fu11znso, 28-tz-1937.
LtSA BF.RSARDI nei l\\ltSELLA,
lnlt!rt.'t11to stmibil~. - Il 27 no\\'emhre 11cor10 mia
sorella, rincasando dalla scuola, veniva investito eia
- - un tram e colpifa alla testa in modo gravissimo,
69

3.3 Page 23

▲back to top
Trasportata d'urgenza all'Ospedale, le veniva ri-
scontrata una ferita lacero contusa alla fronte, con
trauma, ematoma all'occhio destro e commozione
cerebrale; veniva quindi ricoverata con prognosi
riservata. Appena 11vve1tita dell'accaduto, accorsi al
suo capezzale e vedendola proprio in pericolo di
vita, invocai col cuore Mario Ausiliatrice, e aggiunsi
la promessa di un'offerta per il suo nuovo altare.
La sera stessa, mia sorella riprese i sensi; all'in-
domani riconobbe tutte le persone che l'andarono
a visitare; il terzo giorno venne dichiarnta fuori
pericolo e l'ottavo giorno potè lasciare l'ospedale,
percorrendone a piedi i lunghi corridoi e salendo
da sè le scale di casa sUJI. Una guarigione rapidis-
sima e veramente prodigiosa. Della disgrazia oc-
corsale non serba che una lunga cicatrice alla
fronte e una lieve frattura all'osso dello zigomo
destro.
C-0nsiderando lo stato gravissimo in cui era stata
ricoverata all'ospedale, la prognosi riservata espressa
dai medici, l'impressione riportata dalle suore e
dalle infermiere che temevano decedesse anche prima
di sern, mi pare che la pronta guarigione si possa
e si debba giustamente nttribuire all'intervento di
Maria SS., che, nel1'1mgoscia di quei primi istanti
io avevo cosi fervorosamente e ardentemente invo-
cata. Percib, con cuore _riconoscente e commosso,
adempio ben volontieri al voto fatto, inviando l'of-
ferta promessa pel suo altare.
Tori110, 6 gennaio 1938. CRISTrNA BORCHI.
Ringraziano ancora della loro interces-
sione Maria SS. Ausiliatrice e S. Gio-
vanni Bosco:
Rai•a11el/i Giuvam,a (Montodine) per l'ottenuta
guarigione della mamma che, colpita da appendi-
cite, potè evitare l'operazione.
Ferrario Mario (Biella) per la guarigione della
suocera.
C. T. (Torino) per la protezione e i conforti ri-
cevuti in penose circostanze dclla vita.
Boschini Primo (Sasso Marconi) per essere scam-
pato a certa morte nell'attendere a manutenzione
di linee elettriche.
l\\tlonetti Maddalena (Dronero) perchè, ammala-
titsi di nefrite, ricuperb perfetta salute.
Barbero Ercole (Villata) per Ili guarigione da grave
infermità.
Br11gag110 Cavalli Teresa (Torino) per un.a segna-
latissima grazia ricevuta.
G. S. salesiano (Roma) per la riassunzione al la-
voro del padre disoccupato.
Stroppia11a L~izia (Torino-Cavoretto) per essere
stata esaudita nei suoi desideri.
Giierra Berni Ida (Verucchio) per l'ottenuta si-
stemazione del consorte.
Ferranu Passalacq11a l\\'1aria (Salemi) per la guari-
gione dell'unica figliuola.
ScarzoÙl Giuseppina (Morsasco) per Ili guarigione
del marito.
D. 11,Jario Borella (Castelvetro) per scampato
pericolo.
--
Borio Emma (Villanova d'Asti) pel felice esito
di esami.
Elena Barlozzetti (Bordighera) per varie grazie.
Gal/iati Borgondo Maria (Crescentino) per la
guarigione del consorte che, dopo aver corso pericolo
d'essere schiacciato da una botte piena del peso di
4 quintali e aver riportata la frattura di un braccio,
fu dichiarato guaribile in 90 giorni.
A. G. A. Gltiglioui per una grazia segnalata.
Famiglia Testa (Savigliano) per la guarigione
della mamma ridotta in fin di vita da una fiera
broncopolmonite.
Famiglia G1,aldo11i /14 Giovanni (Turbigo) per la
guarigione del piccolo GioVllnni che, colpito da
gravi convulsioni proprio il 3 1 gennaio 1937, potè
rimettersi perfettamente gra.zie alla potente inter -
cessione del nostro Santo.
Boifa Giuseppe, ex-allievo (Diano d'Alba) pel
felice esito di esami d'abilitazione magiatrale.
Ambrogetu Ortensio (La Spezia) perchè, soffe-
rel'\\te da dieci anni per ulcera duodenale e sotto-
posto ad operazione, potè sopportarla felicemente
ed ottenere guarigione perfetta.
N. N. riconoscente offre a D. Bosco Santo il suo
primo stipendio.
Marti11i Felicita (Susa) perchè ridotta in fin di
vita da un'ulcera gastrica e sottoposta ad opera-
zione, n'usci felicemente e ricuperb perfetta salute.
Capitano T. T. pel felice ritorno dnll'A. O. I.
Atlaria C. C. per segnalatissime grazie ricevute e
per l'ottenuto impiego del marito e del figlio.
Una famiglia (Grazzano Monferrato) per una stra•
ordinaria grazia ricevuta, invocando continua assi-
stenza.
Calde,, }li/. pel ritorno del figlio dall'Africa.
Borghi Cristina perchè fu preservata da certa
morte, manda un'offerta pcl nuovo altare di l'\\IJaria
Ausiliatrice.
0rla11di Anto,iio (Vallecchia) pel felice esito di
una operazione chirurgica e per e~re stato libe-
rato anche da altri disturbi Jisici che lo tormenta-
vano da oltre zo anni.
Orla11di Tomag11ini lda (Vallecchia) per essere
stata liberata da un malore alla mandibola destra,
che le causava gravi sofferenze.
Famiglia Girdfrida (Torino) per l'ottenuto impiego
del capo di casa.
B. G. (Torino) per l'ottenuto miglioramento in
salute, invocando guarigione completa.
Famiglia Dr. Doglio Angelo ex-alliew (Lugano-
Svizzeru) per la nascita del primo angioleno.
Pa11liazi Luisa per la guarigione d'una persona
cara, invocando continua protezione.
Rotondi l\\1aria (Bareggio) per una segnalatissima
grazia ricevuta, in attesa di altra.
Pince/Li Terosa (Finale Emilia) per guarigione da
secia malattia.
Prof. Luigi Barberis (Vercelli) pel felice supera-
mento d'una grave operazione di resezione gastrica
per ulcera stenosante al piloro.
Famiglia Dellm•alle e famiglia A1111orato11e (Va-
lenza) per una grnzit1 scgmtlata.

3.4 Page 24

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NECROLOGIO
Sal es i ani defunti :
UN VALOROSO SALESIANO dife nsore della
Sindone e illustratore delle nos lre Missioni.
Tale fu DON ANTONIO TONELLI cl,e spirò santa-
mente il 3 febbraio scorso, appena ae~,antenne in quel
Liceo Vnlsalicc • dove e~li insegni> per quarant'anni.
Nato a Vcrl(ato ( Bolol(fla) il , 4 settembre , 877, fece
gli studi ginnas'ali nel n08tro col le)!iO di Faenza e nel , 893
chiese di entrare nella Soc età Salesiana. Mon•. Cal!liero
iili inlp0se l'abito religi0$0 1I 1° novembre dello StellSO
anno, e lo ordinò "8ccrdote ntl 1905. Tre anr,i prima,
l'Universitò di Torino aveva coronato i suoi studi colla
laurea in scienze. Dottissimo nclJ'intcJligcnza. r-ettissfrn.o
nella volontà, puro, pio, zelante nella vitn, lascia 111 con-
fratelli e a, moltissuni scolari un ricordo b,medello di
opere sante e alla storfa un nome legato allo ~tudio scien-
tifico, alla difesa definitiva e allo glorifica.>.ione amorosa
dj quell'ecce:.ionale reliquia dcli• Passione cht è la Sin-
done di Torino. E~li aveva t!reditato questa santa mis-
sione dal nostro Don Noguier, $UO maestro. li suo nome
è anche legato allo •tudio ~cicntifico del(I i indi ddla Terra
dt,I Fuoco e del Matto Gros.,o, frn i qua i passi> due anni.
Ora egli gode - speriamo - come dìsRC morendo
« In tJitta dcli~ glariose piogh, del R,d~ntore •, di cui aveva
studiato con ranta competenzn ll<;icntifìca e ,anta vene-
razione le impronte
LUCHELLJ D. ALESSANDRO, Sac. da ScaldMole
(Pavia), t a Torino Orotorio il 25 i,rennaio u. s. a 74 anni
di età. Nel fausto annodelln sua l\\lessnd'Oro, rt corona delle
fute tributategli in di\\'crsi fstituti ed al paese natio,
dopo intime gioie di fomi~lia, il Signore lo chiamò a
rlpo,are all'Oratorio, pal.,.ua di tonto suo fervore e di
ronrn arrivita salesinna, per prepararlo, in poche ore, :11
placido transito, nel giorno sacro alln devozione mensile
di Maria Aus,lio.trice. S'ern ulzato per tempo, il mattino
del 2.;, per ~cendere nel !l'lntµnrio a celebrarvi la santa
;\\le.s~u i ma, mentre stava per u,cire di C"'J.m~rn, un in-
suho ,ipoplenico lo ac~'SSciò al suolo. Solle,1no e rimesso
a lcuo. volle 41u.hito i fanti Sa.cramt'.nti e li ric:~c\\·ette con
pietà profondn, frn pnrole di ringraziamemo a D,o ed a,
confratelli cui rrpete\\'a: • Come •on contenw cli morire
nll'Orntorio! •· Dopo mezzogiorno, nonostante il pronto
affettuoso intcrven10 del mèdico. entrò in a11onia e dolce-
mente si spense nel primo quarto d'ora del giorno se-
guente. Era uno dei fortunati, crcesciuti alla scuola dd santo
Fondatore, ordinato sacerdote prima cl,e il buon Padre
morisse, il mese di marzo tlel 1887. Laureato in Lettere
e Filo~ofm all'Universitil di Genova, aveva consacrato
all'insegnamento tutto il suo bcll'in_gegno cd il suo grnn
cuore. Mn le altre preclare doti del suo spirito lo indi-
carono ai successori di Don Bosco per 1n direzione dei
nostri Collegi di Varazze, di Firenze, di Alassio, di Parma,
donde fu assunto al governo dell'Jspettorin Subnlpina
prima e po, anche di qucllu .Nov,trese. Dal 192.8 al r932
potè reggere ancora il Collegio dj San Giovanni Evangc-
ll$r,i in Torino, quindi prestò la sua preziosu espt'rien:zn
alle nostre Case di formazione a 'Pinerolo ed a Chieri.
Kel rimpianto ch'egli la11cia conforto la luce dcli" ~ue
,~rtù pn1rinra11i, della rettitudine del suo api:rito salesiano,
sempre fedele e g(~neroso. dcl"1 giocondo amabilità del
suo cuore.
ROSSJ D. GIUSEPPE, sac. do Molare (Alessandrin),
t ad Asti il 10-12-H)57 a 75 anni di età. Fu accolto nelln
Società Salesiano dal santo Fondatore e fu ordinato ,ia-
cerdote ntll'ultima ordina7,ione che si t=nr a Torino
prima della morte di Don Bosco. Si preparavn quindi
a celebrare In sua M.essn d'Oro quando la morte stroncò
improvvisamente la san preziosa esistenza spesa ruua
nell'educazione dei giovani e nella dirczion<· dei fiorenti
no~tri i•tituti di Fossano e Alessandria.
J.flGONE D. MARIO LUIGI, sac. da .Montevideo
(Urui:tuay), t a Pon Stanley (Isole Malvine) 1'1-11-1937
3 74 anni di età. Fu la prima vocazione sn lesiona deU'U-
mguay. Alla scuola di Mons. Lasagnn e di Mon~. C,,-
stnmnJ!Ila, di D. Vespignani, Cnrd. Cagliero e Mons. Fa-
gnano, djv,mne un confratello esemplare, un intrepido
eroico missionario, l'apostolo delle Isolo Malvine 11ve per
32 anni si immoli>, tullo solo, per la salvezza delle animo.
BRESSAN D. GJOACHJNO, sac. da Vigonovo
(Udine), 1 a Siviglia (Sp•lftla) il 4-11-1937 a 67 nnni
di etù. Entrò nell'Oratorio cU Torino prima che morisse
il santo Fondatore e nel 1890 parti per la Spnirnn col-
l'artuale Rettor Maggiore. N"ella Spagna tI1111éorsc tuna
la sua vita salesiana diriJ!endo importanti Istituti, ma
soprattutto prodigandosi nella formazione del personale
cui seppe dare il vero stampo di figli di D on Bosco.
GALASSJ D. CAMJLLO, sac. da Ln Spe?.ia, t a Bo-
logna il 3-n- 1937 a 67 anni di e1~. Direttore dclle nostre
case di Tr.,nto, di Lugo e dell'Oratorio arcivc~covilc cU
Ravenna, si cnttivò ovunque la stima e la fiducia delle
anime che godettero del suo prudente ministero spirituale.
AJXEROT D . GIOVANNI, sac. d:1 Martons (Fnlfl-
cia),t a Nizza Mare (Francia) il 1-2-2-1937 a 67 anni di età.
DOS SANTOS D. GIUSEPPE, sac. da Funchal
t (Brasile), a S. Paolo (Brasile) il 3- 11-1937 11 63 anni
di età, J\\Jodcllo di ,salesiano, dell'antico stampo, prodigò
la sua attività nelle nostre case del PortollllllO e del Brasile,
edificando con una \\'ito piissima, mortificata e generoso.
VALLE D. LUIGI, sac. da Tonengo Mazzè (Aosta).
t a Macerata il 14 - 11- 1937 n 61 anni di erà. Nel semina-
rio di Ivrea senti In vocazione salesiana e partl per la
Missioni delln Pata11onia ove , tette fino al 1927. L'ul-
timo decennio lo trascorse parte in Itnlia e parte in Fran-
cia nelln cura dei nostri emijlrati a Lione.
GAWLTTTA D. RJCCAIWO, sac. da Ko.rlsruhe
(Gemuinia), t a $1. Rupreclit-Klagenfun (Austria) il
9-12-1937 a 56 anni di eta.
MARJANJ ROCCO, coad. da Casale1to Vaprio (Cre-
m ona). t a Milano il 5-1-193& a 71 anni di ctii.
t FJTZPATRICK D. STEFANO, sac. da Aidnc (In-
ghilttrra), a Co,dey-Oxford (Tni:thilterra) il 2-12-1937
a 37 anni dì etit.
RlBALDONE ANGELO, eh. li? !,11 Monf. (Ales-
t sandria), a Torino (Sanatorio San Luigi) il 29-12-1937
a 28 oonj di età.
LAUltR GASPARE, eh. da Cottom,od (U. S. A.),
t a Watsonvìlle (California) il 25-11 -r937 n 32 a n ni di età.
tJUA ).Al,'/.ARES RAFFAELE, eh. da Palpa· (Perù),
t a Lima (Perù) il 26-10-1937 a 22 anni di etii.
71
--

3.5 Page 25

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LE PRIME VITTIME DEL COMUNISMO SPAGNOLO
Salesiani assassinati nel x936:
OR1'EGA ANIANO, coad. do Lautodilla (Spagna,
t a Ronda (Spagna) il 15-8-1936 a 26 anni di et:ì.
ALONSO TOMASO, coad. da Vitigudino (Spagna),
t a Malaga (Spagna) il 31-8-1936 a 44 anni di età.
t BLANCO GIUSEPPE, coad. da Snto (Spagna),
a Moron (Spnl,lt)a} il 21-7-1936 a 44 onni di età.
t
CABALLERO D. PAOLO, sac. da Malaga (Spagna),
a Ronda (Spagna) il 28-7-1936 a 32 anni età.
CANUT D. ENRICO, sac. da Llèsny (Spagna),
t a Ronda (Spagna) il 24-7-1936 a 62 anni di etlÌ.
Bosco, spes" la sua vitn, vedova da 30 anni, nel sacrificio,
nella preghiera e nella cristiana educazione dei suoi
figli, lasciando in quanti la conobbero imperituro ricordo
di virtù esemplarL
MARIA MADDALENA MANFREDI t0 a Pavone
Mella il r8 gennaio u. s. 11 77 anni di età.
Cooperatrice salesiana ed insigne bencf1mrice delle
Opere nostre, come già In defunta· sorella Teresa cd il
defunto fratello, lasciò tU\\1"1 i suoi beni per l'erl!Zione di
un'opera salesiana in paese. Tantn beneficenza le venne
ispirata non solo dall'affetto al luogo natio, ma da quello
spirito di cristiana pietà che alimtntò nel suo cuore le
piò belle virtù e che rese tanto preziosa la sua vita di
fede.
FERNANDEZ FERRO D. EMANUELE, sac. da
Tomeirol (Spagna), t a Malaga (Spagna) il 24-8-1936
a 38 ·anni dj età.
GARCIA STEFANO, coad. da Manzano (Spagna),
t a Malaga (Spagna) il 2-1-8-1936 a 35 anni di età.
GOM.EZ D. EMANUELE, 88.c. da Moguer (Spagna),
t a Malaga (Spagna) il 24-9-1936 a 59 onni di età.
ROSA GUOLIELMONE v~d. GR.AMONl t a Ro-
vasenda il 28 dicembre r937 a 78 anni di ct:ì.
!\\ladre del nostro Don Errulio, visse una vita esemplare,
illuminata dalln fede e sorretta dnlle virtù cristiane, nella
cura della fu.miglia e nel fervore della pietà.
HERNANDEZ GIOVANNI, eh. da Ccrraldo (Spa-
gna), t a Ronda (Spagna) il 28-7-1936 a 24 anru di età.
Altri Cooperatori defunti:
HERNANDEZ ONORIO, sudd. dn l\\lam;ano (Spa-
gna), t a Ronda (Spagna) il 28-7-1936 a 31. anno di età.
LIMON D. GIUSEPPE, sàc. da Villanue\\'a de Are-
sial (Spagna), t a Moron (Spagna) il 20-7-1936 a 44 anni
,di età.
MIGUEZ D. FRANCESCO, sac. da S. Maria dc Cor-
billon (Spagna), t a Mal•ga (Spagna) il 19-8-1936 a -19
anru di età.
Adrodegari Paolo, Chiari (Brescia) - Almerini .Barto-
lomeo, S. Rmw (Imperia). - Angeli Sercadimigni Te-
resa, Modena Annoni Innocente, Cara/~ Bria11za (]\\,fi-
lano) - Balestrini Paolo, Cantù (Como) - Da.rducci Don
Olinto - Barge Cecilia ved. ToTTetta, Torino - Benru-
celli Pietio, Palombara Sabina (Roma) • Der1oli Adele,
Udine - Bindocci Emilia, Perugia - Borio Alberto, CoftÌ-
gliole d'.Asri - Boffa Lorenzo, TD'IJìglia,io (Vercelli) -
Brenrana Dott. Dom,mico, Bo,,eg-110 {Drcscia) • Bu1ç1one
MOHEDANO D. ANTONIO, sac. da Cordova
(Spagna}, t a Ronda (Spagn11) il 2-8-1936 a 42 anni di età.
J110LINA D. MICHELE, sac. da Montilla (Spagna),
1' a Ronda (Spagna) il 28-7-1936 a 49 anni di età.
PACO ]). FELICE, aac. da Adahuesca (Spagna),
t a Malaga (Spagna) il 31-8-193(, a 69 anni di etù.
t PANCORBO D. ANTONIO, sac. da Malaga (Spa-
gna), ivi il 2<•9-1936 a 40 anni di età.
Domenico, l;l.ubitma (Torino) - Burroni Maria, Mede
(Pavia) - Cane Luig;, Altm1illa Monf. (Al<'l!s.) - Cabrio
Carlo, S. Snlvalor• 111011/. (Aless.) - Campugnn Fran-
cesca, Leonforte (Enna) - Cardani Maria, Jerngo (Varese)
- Carena Giacinta, Vesime (Asti) - Casartelli Pròf. D. Da-
niele, Como - Colombatti Metilde, Monca/ieri (Torino)
Corazza Arcangela, Castel/011do (Tre1llo) - Corbollini
Giovanni, MelegntJJto (Milano} - Costa Maria, Genova -
Crivello r~ucia, Mo11calieri (Torino) - Crovi Ec:nesta,
REYES D. VINCENZO sac. da Siviglia (Spagna),
t a Malaga "(Spagna) il 31-8-1936 a 46 anru di età.
TORRERO D. ANTONIO, sac. da Villafranca (Spa-
gna), t a Ronda (Spagna) il 24-7-1936 a 48 anni di età.
Borgolavezzaro (Novara) - Delogu Antoruo, Bitti (Nuoro)
• De Villa Giov. Banista, S. Pietro Cadore (Belluno)
J,,arina Antonio, Brembate di Sopra (Bergamo) • Floridi
D. Bernardino, Vigna/e di :Montaione {Firenze) • Fo,~iano
Felice, Torino - Freschi Caterina, Udine - Gallo v~rna
Cooperatori defunti:
Santina, Anzio (Roma) - Gn:r;a Olimpia, Arzago D'Adda
(Bergamo) - Ghigliazzn Not. Oregorio, Var@i:e (Sa-
vona) - Gnaga Bcmardi Teresa, iUi/a110 - GoneUa Giu-
Comm. IRENEO CERETTI t ad lntra il 4 gennaio
u. s. a 70 anni di etè.. Fil{ura esemplare di cartolico con-
vinto e pratfoante, legl> il suo nome o \\'arie istituzioni
di beneficenza che dalla sua carità trassero e traggono vita
tuttora. Fervente cooperatore dell'Opera salesiana, ca-
rissimo a Don Rua, a Don Albera, ed agli altri successori
di S . Giovanni Bosco, f-u felice di ,;aiutare l'apertura del
nostro Collegio in città e ne fu affez,onoto benefattore ed
amko ptr oltre quarant'anni. Ebbe com.e w,a delle più
belle consolazioni l'incarico di riprodurre su tçla il ri-
trauo del Scr\\'O di Dio Don Michele Rua, che venne poi
diffuso in tutto il mondo.
seppe, Agliano (Asti) - Imperiali Giuseppe, Borgofor1e
(Mantow) - Lettoli Eugenio, Verucchio (Forll) • Lnca-
telli Giacomina, Crema (Cremona) - Londi Francesca -
Lucangeli Giovanni, Porto Recanati - Maffiotti Anto-
niò, Bo,conero (Torino) - Marcuzzi Massimino, Udine -
Marini Giovanna, Rivoli (Torino) - Marocco Giovanni.
Marocchi (Torino) • Meaglia Domenico Bosconero (To-
rino) • Michetti Domenico, Torino - MoÙnnri Antonieua,
Co11ccirdia sulla St!ccht"a (Modena) - Morando Santina.
Fiunumero (Bergamo) Nicola Gioacchino, Arammgo
(Asti) • Omode.i Luigi, S . .Damiano d'Asti - Ongari Ro-
mano, Pelugo (Tremò) • PnRnnessi D. Luigi, Boriano
(.Bergamo) - Patrito Margherim, Chiari {Torino) - Per-
Comm. PIETRO VIOLA t a Torino il 17 gennaio rucbon Agn<'3~, C'1n111porcfirr (Aostll) • Poru:ello Marghe•
u. a. a 66 anni di etò.
rita, VerQlt!ngo (Torino) - Porte:si P ietro, l..ot,er~ (Bergamo)
La tenacia della volontà e l'amor del la\\'oro lo porta- Ravnnelli Chiara, l',,f0t1tadine (Cremona) - Reru:o Te-
rono dal nulla al prestigio delle grandi indus1rie. La fede rc.~a. Bassm,o del Grappa (Vicenza) - .Ritelli Concettina,
Jl'li ruede jJ sublime conforto di apprezzare rettamente Pestara - Rosso Suor Carlotu, 'J"orillo - Rossi Giovanni,
la \\'Ìta ed avvnlomrla colla beneficenza e colla carità. Strambino (Aosta) - RosRo Anastusia, Torino Snlvi
Cosi di,·cnne anche Cooperatore salesiano e si nffozionl> Avv. Comm. Luigi, Bergamo Scienza Federico, Por:-
all'Opera nostra con quella mngnanimità di cuore che lo zet,go (Alcss.) - Silva Maria, Bedonia (Parma) Spe-
inclinava alla generosità v1irso le pie istìtu,:ioni. li Signore ran:za Rachele, Genova - Spi~a Giusta, 1"1011serra10 (Ca-
o ricompen.w fin Ja quC01ta vita colla gra2i<l di una morte gliaii) - Stella Clementina, CatJag,wlo (Torino) - Ta-
cristiana, preparaUl da fen•orosc Comunioni e confortata glfarino Rosario, Valledolmo {Palermo) • Tallone Pietro,
dagli estrelhi Sacramenti. Noi lo ricordiamo con imperi- Udine - Tnmboriru Angelo, Neuchaul (Svizzera) -
tura !lTilÙtudine nei nostri suffragi.
Tu.cinetti Maria, Bosco11ero (Torino) - Valemim Maria,
MARIA COSTA Ved. SCLIJAFFI.NO t a Grnova
Urbù10 ( Pesaro) Vh•iani Martinn, Mocasi,ia (Brescia) -
Vonrlno Luigi, Rooscio (Cuneo) - Volontè Giovnnni,
I'11 di~embre 1937 a 70 anni di età. Sposa e madre esem- Cirimido (Como) - Zcmeri Giovanni, Sabbio Cltùfe
plnre, dcvotjssimn di Maria SS. Ausiliatrice e di S. Giov. (Brescia) - Zorli Paolina, Bagnacavallo (Ravenna).
-
72
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Con perincsso d e ll 'Autorilà Ecclesiastica. - Tip S.E.L, Corso Regina Marfl!h., J76-
Dlrellore responsabile: D. GUIDO FAVJNI, Via Cotlolengo, 3,i Torino Io9.