Bollettino_Salesiano_195703


Bollettino_Salesiano_195703

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1.1 Page 1

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1.2 Page 2

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IN COP~HJ l~A
BAHI • Un momento deJ ,!randio~c, ricevime.n10 organizzato da Sua Eccellenza l'Anrivescovo a:i
m11azzl profughi Unither-OSI ospitati dal Salesi.lni. Alla stazione gremiti di popolo uno dei s:>-
ccrdotl salesiani ungheresi cbe li accompagnano scentle a rendere omaggio in loro nome al-
t'Arcivescovo, al Pi-efctto. al Sindaco e a tutte re Autorità presenti. L'affettu053. accoglienza
e le noie vibnmti delle bande musicali hanno fa1to rifiorire il sorriso sul voi!<' <lei gìovanl profughi.
T,ibri istr11tti1Ti e ricreati1Ji
Per i vostri ragazzi che sono alle prese con le far
ticl,e scolastiche, ecco una piccola scelta di ltbri
* che li aiuteranno nei loro studi. Sono vo-
lumi che istruiscono divertendo. Sono libri che
accrescono la cultura se11:::a annoiare. Sono i
volumi adatti per i giovani studenti moderni
Classici italiani e latini trascritti in prosa
CASINI 'I'.
Per loco eterno. Il viag.gio oltremondano
ili Dante 11arra10 in prosa. Voi. in-8,
pa,gg. 302, con ìllustrazioni . . L. 1200
BXCll!LLI G.
11 romanzo cli Enea. L' F:neide ùi Vir-
gilio narrala m prosa. Pagg, xu-:q.o, con
illustrazioni di L. 1'ot1,liallu
L. 800
SCIT1TO !t.
La Divina Commedia di Dante. Espo-
sizione critico-esegetica in prosa Jel poema.
P,1gg. 320, co11 illustrazioni
L. 750
UGOT.1'11 L.
I cavalieri e l'armi. Le .:roiche gesta
dell'Or/a11do Furioso narrate in prosa. Voi.
in-8, pagg. rv-336, con ìllustrazioni L. qoo
Capolavori stranieri narrati in prosa
fl!ANCOTTI A.
Il re Artus. Pagg. xvr-360, con illustra-
zioni a 2 colori di L. 1ìJg!iatto. L. 1200
GHIEREGHIN l\\1.
Eroi e dèi dell'Himalaya. Pagg. X\\ 1-192.
lllu~traz. a 2 colon Ji B. tle/ B<Jca L. 800
Aneddoti su scrittori e artisti
l"OLLI G
Gli amici della penna. Aneddou su
scrittori italiani e stranieri. Prefazione di
P. Bargellini. ,ol. in-8, pagg. 160, con il-
lustrazioni. Legatura cartonata L 550
GABRTF.T.LI G. LA:l'RON1CO G.
Lo scrigno dei brillanti. Racconti t
aneddoti 'su pittori e scultori. Yol. in-8
pagg. r50, con illu$trazioni. Legatura car-
tonata . . . . .
L. 800
1>e·t· onlinnzioni
1·it,ulyer:;1 nlla
SOCIETÀ EDITRICE INTERNAZIONALE
Coi-so Regina Margherita., l76 - Torino 712 • c. c. p. 2/171
Per le ~pese
dì spedizione
a1tgiu.n~ere
wprcul segnaci
n l0%

1.3 Page 3

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ORGANO DEI COOPERATORI SALESIANI
ANNO LXXXI · N. 3
F.EBBRAJO 1957
La famiglia assolve al suoi compiti, oggi?
<( Nel centenario della morte di San Domenico Savio, egli sia modello a tutti di fermezza Ji
carattere e di fedeltà nell'adempimento dei doveri verso Dio e verso il prossimo 1>.
Così il nostro venerato Rettor .Uaggiore nelfn strenna o.fferta ai ('ooj>eratori e amici di Don Bosco
per l'armo corrente. Don J:iggiotti parla <( a tutti>>, ma è emdtinte che le sue preoccupazioni - le stesse
del Santo della gioventù - sono soprattutto dirette ai gio'vani, che stanno .formandosi alfa vita. J,o
dice l'accora/o im;ito da lui rirnlto ai genitori e agli educatori. dalla rui opera educativa dipe11de in
gran parte I'r1vve11ire dei figli.
1 pensieri che seguono 11()11 sono che I'i11troàuzio11e ad una serie di riflessioni S1lll' eirgomento, che ci
suggerisce il cc11te11ario della morte del fiore più bello dell'educazione cristiana, e che andremo amman-
11ir11do nel corso di quest'anno ai nostri affezionali Cooperatori e lettori.
Prima di lasciare Roma, S. E. Mons. Comin, Vicario Apostolico di Mende,,: (Equatore), ., stato dcevuto in
privata udienza dal S. Padre il 2 dieem.bi-e 1956. In quell'occasione il Papa ha ascoltato con commQtimt attenzione
la relazione den•tntenso lavoro apostolico che i nostri missionari compJono da pjù di 60 -:inni in quelle terre, e b.,,
impartito di cuore a tutti i missionari, amici e benefaUori della MisSione la sua l)atcrna, Apostolica Beneùizlone.

1.4 Page 4

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La nostra è epoca di profonde trasformazioni.
Un grande pensatore i•ivente ha pot1llo scrivere
che non indubbi sono i segni che u11'èra è finita
e 1m'al.tra è già cominciata. Delle grandi novità,
e in atto e in vista, una delle più sintomatiche
quella che interessa il cuore stesso della civiltà:
la famiglia.
Nou si p11ò negare che in questi ultimi decenni
qualcosa di nuovo e di grave sta Mcadendo tra
le pareti domestiche. .Ma ,wn è facile formulare
giudizi validi in senso generale, tali e tante sono
le condizùmi della famiglia anche ,,elfo stesso am-
bi.ente e persino nello stesso pllese. Un discorso
d1Jvrebbe essere fatto per la famiglia benestante,
che dispone di w1 sufJìciente reddito fisso ed ha la
fortuna di abitare in una casa degna di qitestu
110111e, e un altro J>l!r quella che è sprov?.,fsta del-
l'uno e dell'allro conforto, e un altro ancora per
la famiglia clze 11011 è stata raggiunta, anche i11
misura mi11ima, dai benefizi della cultura.
E; facile però concordare su alcune co11c/11sio11i
valide, se 11011 per tulle, per la maggior parte al-
111e110, delle famiglie. Per un lento e quasi inav-
vertito influsso esercìtato da una diffusa conce-
zione materialistica e laicista è d1iaro 1w pro-
gressivo i11deboli.mento del carattere sacro, o per
meglio dire, divit10 della famiglia. Nella fase
preparatoria del fidam,amenlo, come in quelfa
della realizzazione, si tende a dare una impo-
stazimie che, se non nega, presciiide dalla visione
cristiana. Il criterio che guida la scelta per lo più.
non è sottoposto alla riflessione e al. cnrmglio, e
qua.si per nulla è l~uidalo dalla preghiera. Come
risultato si ha una co11siderev11le quautità di Ja•
miglie nate sotto il segnQ del capriccio e quindi
della iristabilità.
La ma11ca11:,:a di una profonda impostazione
religiosa ha le sue logiche conseguenze nella preoc-
ctlf!n.nle assenza di motivi religiosi trell'ed11caziar1e
familiare. Si sa che i pi,ì efficaci ed11mtori dei
Jì.ffli sono i genitori. e che raramente avviene che
!t, mancata formazio11e f amilwre possa essere
sostituita in pieno da altre persQlte o da altri
gmppi. Noi i,1 questo ravuisùmw il punto dolente
della 111alattÙl del secolo: La famiglia oggi non
assolve ai suoi essenziali e insostituibili compiti
eùucativi, perchè non sente il carattere sacro
e sacramentale della sua missione.
~eridiano 12
llBONllTEVl
UGGETELO
Dll"FONDETELO
"Le o.ssociaiionl anucotto~iche sl gloriano di spargere
lro I cattolici o mll!onl o milioni I loro ,orlttl corrompi·
tori, e noi cottolli:,1 Yorremmo lascla,ll vlncuel"
DON BOSCO
La Chies,t, l'Oratorio, la Scuola, le associazioni,
qualunque sia il foro nome e il loro metodo, ·vedono
fmstrata in gran parte la loro opera perchè la
famiglia 1w11 Ira posto il fondame-rito o perche
demolisce, anche inconsapevolmente, quel tanto clze
essi hanno potutQ faticosarnenle costruire. Il che
equi'l!ale a dire che la famigli.a deve essere in qual-
che modo essa stessa ChiC$a, Oratorio, Scuola.
li dèsti110 cristiano della società, e la suà ripresa
dal/a paurosa china s11 cui precipita, dipendono
principalmente da questa urgente riforma religiosa
del!' Istituto familiare.
N 011 c'è altro rimediò per ùnmw1izzare la gio-
ventù dal.le torbide inff11enze della nostra ci.
viltà che la condanna ·4d e.sere ad.i.dia [111 dai
primi mmi della Ja11ciullezza. Dalla famiglia,
che deve riprendere singolarmente ma anche col-
lettivamente (a qua11do le m;[;anizzazio11i fami-
liari, le scuole per genitori, gli organi rappresen-
tativi di essi:?) la coscienza cristiana dei pmpr,
doveri e quindi dei propri diritti, potrà smgi:re
1111 effirace movimento c/ze esiga da chi di ragione
che si bandisca o almmo si mitighi l'i111per-versa11te
martellame-nto delle visioni con/urbcmli e provoca-
torie nei libri, nelle ri'l'iste, negli spettacolt, ue1
rapporti sociali. La restn.uraziuw cristiana della
f(lmiglia dovrà riportare il cmtro di gravitazione
di essa no11 nel be11esserl'. 1J nel Jiiacere dei roniugi,
ma nel frutto del loro amore: i .fif!li. E la rinnovata
coscienza cristiana s'interesserà e si preoccuperò
di injluenzare e ctmtrollare, come è suo diritto e
dovere, rmc!te l'opna educati•lJa della scuola, che
è da considerare strumetllo sussidiario e integrativo
della .forma::rio11e dell'uomo. F.ssa servLYÒ ancora
<l co1tciliare li: esigenze de.!l'autorità co1i qu.elle
11011 mmc> essenziali della lìbertà e del rispetto
della personalità del fanciullo e del ginva.11e. E
perdzè tutto ciò si reali.zzi in forme adatte ai tempi
non si potranno ignorare le conquiste della psico-
loKia e della pedagogia. L'ignoranza, la presun-
zione, l'imprO'V'Visazùme nulla ha,mo da 'Oedere
con la visione cristiana della 11ita. E 11011 si svela
mt mistero se si dice che questi tre mali affliggono,
CJm poche eccezioni, {e relazioni formative tra ge-
nitori e figli e, talora, tra educatori e discepoli.
La formazione di San Domenico S<lf:io, sim-
patico ed accessibile esempio _di giovw,e cristiano,
comùzciò 11ell'a111h-iente familiare. Nessuno è in
grado di dire che cosa sarebbe a·vvenuto di Do-
menico se Don Bosco 11011 av.esse trovato nei ge11i-
tori del sua piuolo tthmno i premrwri " i cn11ti-
1111mor1 di wrà cdu.cm:imie verammte aistùma. E
del resto Egli stesso 11011 dove1;a alla sua santa
ivlamma .'lla~f!lrerita se aveva potuto diventare
quello che fu 11g!i occhi di Dio e d1,] mondo?

1.5 Page 5

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Contrav1Teleno in \\rista
Alla fine delllo scorso ottobre, giungeva alla che trepidano nel continuo timore di vedere
Direzione del Bolltltino SalesiaJtO una lettera
con la dicitura: CA111ERA DEJ DEl'UTATl. Ne
pubblichiamo il contenuto: << llo fetta suf nu
mero del Il> luttlio un opportuno articolo dal ti-
tolo Veleni. Si parlat1a della darmosa diffusione
dei fumetti in mezzo alla gioventù.. Da tempo
mi sto battendo per Wl risanamento di questo set-
tore e da circa 1111 aw10 ho presentato af/a Ca11u:ra
ima proposta di legge per disciplinare tale ma-
teria; ma percl1è venga approvata occorre che ci
distrutto quanto esse costmiscono giorno per
giorno nella coscienza dei figli,
C'e dunque al Parlamento chi è sensibile anche
alle istanze morali e sa guardare al di dei
panatami politici e mirare più alto che non al
solo benessere materiale: a loro 'l'a il plauso
incondizionato di tutti i buoni. Salesiani, Figlie
di Maria Ausiliatrice, Cooperatori e Coopera-
trici, Ex allievi, diamo intero il nostro appoggio
a un'iniziativa così santa!
sia un grande app11ggio dell'opinione pubblica.
/,'opposizione degli editori è forte: essi si trince-
rano dù:tro lo schermo della libertà di stampa. S,:
il RolleLtino e la stampa salesiana parleranno di
questo te11/alivtJ, sarà più facile che vada in porto.
Vivamn,tf" sa/1ito. fiirmmn · EMANUELA SAvro >I.
Si appellano, gli oppositori, alla libertà cU
stampa. Ma si sa perchè; e si sa anche eh.i sono
gente che ha serie ragioni di vedtl"si impoveriti
qualora il male si corregga e il bene preponderi
Devono pur cedere, però, costoro: almeno pc1,
chè sono una minoranza. Nni, st:nza cadere ncll:i
rete di chi è abile a equivocar<.! su tutto, propu
gniamo, sl, la libertà di stampa, ma ci oppo-
L'allarme, Lanciato dal nostro articolo, è giunto
tlwH.J_Ue molto lontano e sianto ben lieti di mc-
niamo alla licenza di certi editori interessati
e vogliamo deliberatamente che a loro, veri
appaltatori dcl vi2io e del delitto, sia ne-
cogliere consensi cosi autorevoli. La On, Savio, gato il diritto di ingrassare con proventi ma!
conscia rappresentare una maggioranza di guadagnati, annaspando sulle rovine dell'inno-
ben pensanti, non da ieri ha presentato una
proposta cli legge su questo argomento. A Lei
si è affiancato un gruppo di altre parlamentari.
Esse, spinte dalla particolare sensibilità del loro
cenza.
FinchL' non si sia provveduto a termini tli legge,
non ci stancheremo di dire che è urgente prov-
vedere, percht· il pericolo è in atto e il campo
temperamento, guidate dal loro istinto materno. continua a essere minato: disgraziatamente ogni
hanno interpretato l'ansia di tutte le mamme tanto qualche vittima soccombe.
Esiste tntta una serie
di provYidenze µet la prc-
vem:ionc degli infortuni;
per impedire cioè che qual
cuno corra il rischio di
rompersi le gambe, di ca-
rnrsi gli occhi o di per-
dere la vita. Ond'c chr
un montacarichi non entra
in funzione, se non ri-
sponde a rigorose nom1e
e se non supera severi
collaudi. E una fossa non
può essere scavata per via,
se non ci si mette attorno
un recmto. Tutto giusto.
Fuori di qui, però, non
c'è obbligo di cautele; anzi
si possono preparare ag-
THA.ILANDlA - l Parl.amenl3:ri ,tallanl in visita alla Scuola prof~ssionale «Don Bosco»
dJ Bangkok, ln occasione delle rlunloni parlamentari intemazion.·ili nella capitale.
guati di ogni sorta, pcr-
eh&... c'è libertà di stampa.
4a

1.6 Page 6

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Pochi giorni dopo la lettera della On. Savio,
il stittimanale cattolico di ::.\\Tondovi. deplorava
che i ragazzi <li una scuola elementare, rinca-
sanùo, avessero affe1Talo un condiscepolo per
legarlo a un albero e sottoporlo a sevizie e mal-
trattamenti, stile fumetti illustrati. Più_ racca-
pricciante ancora fu il caso di Gian Franco B.,
impiccatosi ùentro casa il 7 novembre a Torino.
Accanto fu trovato un vasto assortimento di
stampa fumettistica con le formitlabil i imprese
<li Gordon, con fantasiose scene astrali, con
indiani sul sentiero <li guerra contro gb uomini
pipistrello; e poi la scena finale: un assaltatore
di diligenze impiccato.
Quando la fantasia è eccitata, tutto è possibile.
Non è escluso che Gian Franco, suggestionato,
si sia domandato che cosa possa provare un
impiccato. Ne tentò l'esperimento: ci rimase.
A 12 anni! Padre e fratello tleUa vittima. poi,
dovettero trattenere la madre, che costernata
voleva fare un mucchio solo ùd vari giorna-
letti e dar fuoco a tutto.
Povera mamma! K on poteva bruciarla prima
quella cartaccia stampata? Bisognava proprio
che la mina esplodesse, per capire che c'era
un pericolo?
Jntanto colorn che· questo pèricolo continua-
mente rinnovano çon le loro pubblicazioni, cir-
colano a piede libero e fanno regolari guadagni,
indisturbati, qualunque cosa avvenga. Se per
causa di un montacariclù capita un guaio, si
ordina un'inchiesta e qualcuno rischia di andare
in prigione. Ma se per causa di un giornale
galeotto succede una tragedia, nessuno ha nient_?
<la temere, perchè... c'è libertà di stampa. E
logico tutto ciò ?
Eppure è autorevolmente ammesso che fu-
metti e cinema possono dividersi la responsa-
bilità di traviamenti senza numerò tra gli ado-
lescenti. NeU'autunno scorso a Palermo si tenne
un convegno su tale argomento. Dopo il rela-
tore ufficiale prese la parola il Presidente · tlel
Tribunale <lei minorenni: nel suo int(:rvcnto il
dott. Piraino Lcto mise in risalto come, in
un'età in cui i'adolescente è portato ad agire
sul ri0esso cli ciò che vede, certi film (e i fu -
metti non diversamente) determinano delle ten-
denze alla criminalhà e soprattutto stimolano
la cosiddetta << vanità del male•>.
]E' per questo che, finchè non si sia provveduto,
non ci stancheremo di dire che provvedere e
urgente. La nostra speranza si alimenta sulla
mozione dell'On. Savio, che altamente afferma
<1 /'e$_igenza di un'adeguata vigilanza s1J hdta la
stampt1 destinata all'infanzia e all'adolescenza•>
e invoca (< una equilibrata soluzione legislatfra
che sia strumento valido per la prevenzione e
repressione di 1111 male che al,biarno visto aume11-
tare in questi ultimi anni in modo sempre piti
preoccupante •>. Aùdita inoltre in certa stampa
fumettistica un <1 veicolo di cotruzirme f! rlfrorien-
tame11to tra gli adolescenli, pere/tè cmi le me
continue esalla'!l}ioni della violenza e della forza
e sovvertitrice dei valori deT/a vita)).
Nella sicurezza di proporre norme serie, ma
non antidemocratiche, la mozione suggerisce
l'istituzione di Comitati di vigilanza presso ogni
tribunale e di una Commissione Centrale presso
la Corte cli Appello di Roma: a far parte dei Co-
mitati e della Commis:;ione Centrale siano chia-
mati anche un sacerdote, un padre e una madre
di famiglia.
Quando queste norme siano approvate e ab-
biano valore <li legge, potranno essere evitate
non poche sc.iag1.1re alle famiglie e alle anime.
Però nessun provvedimento legislativo di-
spenserà mai i genitori dal loro fondamentale
obbligo verso ì figli: l'obbligo della più assidua
-vigilallza preventiva.
PODEROBBA (Treviso)
Il Rettor Magglòre ospite di
Mamma Leonilde Ban>tto,
che ba donato 8 llgli a Don
Bosco (:, Salesiani e 6 Figlie
di M.A.).
ll 3dicembreall'lstituto «Don
Bosco ►> d1 Padova, nella pal-
pitante cornice di oltrt: 600
fresche giovinezze U Rev .mo
si2. Don Zlggloul appunta-
va ,ul petto del!:, gcncrosn
Mamma la medaglia d'oro
recante l'effigie di Mam.mll
Marghortta e la ..-crhta: ou,-
licr fortis -geu111W nWl1'1on.

1.7 Page 7

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Befana 1n·o .fanciulli nnglieres i
Il + dkcmbre scorso. presso
la l'asa l spcttoriale delle fl.
glie di :\\faria Ausiliatrice in
ROl\\IA, Si tenne una riunione
di studio per Zelatori e 'l,ela-
Lrici. \\'i partel'iparono 90 Coo-
peratori e Cooperatrici del La-
iio. Fu dlscm;so e co.ucietaLo
il programma dell'anno. che
comprende le segt1ent.i atti-
viU1: rumpagna. stampa, corso
di Catecliismo per Cooperatori
8 corso di ubilitaziv11e all'm
seg11111111·11ro ct11<'chislico pure pei
Cooperaton, nuoi,o m1puisn agli
f;urcizì Sj>ir:tuali, o·rg1111iz;a-
ziM18 tlel Treno Salesiano per
·1111 pe!legri11agg10 di Cooperalvr1
a Torino, BefrMa satcsituw ai
/Jt1111b111i 111,gheresi pro/11glii /11
1talw.
Si pensò s11bito a 111ettere
in allo lllle,~t'1ùU1ua iniz.i:itiva
percllè la più urgente. l Coo-
peralori ili Roma e ùel T,1udo
s'iinpe"U1Hono a fare in mo<lo
che i loro figliuoli spontam:a-
mente e 1-(euerosamcnte rÌllull-
ziassero, in t1uest'anno ùi grru1cli
sciagure, ai loro douì offrendoli
ad nn loro coetaneo ungherese.
E il 3 r dicembre, in llllU
èo111111ovente e simpatica ceri-
monia s,oltasi al ~sacro Cì.10-
re », il Sindaco Sen. Tupiui
presicùeYa alla ru.slrihuvoue
tlei pacchi dono a.i ragazzi pro-
fu_ghi ospiti della C. R. L iu
Roma, rappresmliutli degli albi
fanciulli profughi in Italia, ai
q11ali ,·enne spe<lila la ricc.a
Befana.
Erano prcscuti }tons. Zagon
élell 'Accàùcmia Ungherese di
Roma, il Dolt. Vinci, Presi-
ùealc Centrale della G.L'\\..C..
il Procuratore Generale clti
S,\\lcsiani Don Castano, e l'Un.
~en. V. :\\'Icug.hi, Cooperatore
Salesiano, che prcsenLò i doui.
J\\fosira 1.mgherl'Se eseR1ùta
111agistralmE:11te dagli allievi
salesiani del TeslacdrJ alli<>to
la cerimonia; mentre un'onda
eo=ozione suscitò l'Jw10
nazionale ungherese, cantato
dagli stessi profu.~hi.
Nelle zone periferiche
catet:hismi di periieiia co-
stituL5couo ogg:i una delle forme
più urgenti ili coopcra7jone sa-
lesiana. In podli nu:si rinno-
vano il volto di zone monù-
JUente abbandonate.
Questo & avn:nnLo a POR-
TELLA DI l\\IARTT. una loca-
lità a quakilc l'hilometro da
Palerwo. abitata Ja 700 an.irue
èhc 1100 aveva110 parroco,
ne sindaco, alcuno che $i
occupasse ùi loro. Da dm: anni
però le cose sono cambiate per
opera delle Cooperatrici, sa-
pientemente dirette dalle Fi-
glie d i l\\I. Ausiliatrice.
La cappelli.na, prima squal
lida e disadorna, pra è ben
fornita di arredi sacri e il
generoso l'arroco di Misilincr1
si presta ogni domenica a ce-
lebrarvi la. stnita Messa. Con
le funzioni sacre. giochi, tea
tri, accademie all'aperto. E
quanto catechistt1ol ai faudnlli
e agli adu lti, alle don11e e a,!.!,li
uomini; ma un catedt.ismo che
ii interessa, li commnove e con-
dnce a respingere ideologie mal-
sane e :ciù orientarsi verso la
Chiesa. È una gioia Yedere
come h 1tta la popohuione ac-
coglie le Cooperatrici e le Suore
al loro arriyo e corrispomle a.Ile
loro faticlle. In un allllo furono
-preparati i+ fapciulli alla prima
Comunione, 50 ad1ùti ricevet-
tero la S. Cresima, gente che
non era mai stata !Jt chiesa o
elle 1avent abhau<louaLa da
:io-.w auni, fu Yista piegar(' le
ginocchia al confcssimrnlc e a ll:1
balanstr<1. Tanta lllt:SSI! di b,me
in coromit:t çon 1111 mese rli
colotùa per le fam·itùle più as-
sidue a.I ,•ateehismo
ROMA · Ona blml,a Hali~na
offre la sua bambola au u na u nghcrese.
Parla il coopemtore sa•
lesiano On. v. Menghi.
Rin{!razlano
due piccoli n1agiad,
45

1.8 Page 8

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NO'l.'IZJE DALLA POl,ONlll
Dopo la liberazione
del CARDINALE PRIMATE
Pensiamo torni p;radito ai nostri C'oopom~ori
conoscere aJc1mi tr:.uti (li una lettera del-
l'fspettore Don (:iovanni Slo~a.rczyk ai Rr1,lesi:ini
della srni, lspcttoria, i.11 occiu,ioue dello. liberazione
ruazione a Regiua ùclla Polollia (,,elebrat<) solen-
ni8silllamente ncll'agosLo u. s.) ha volnto avvol-
gere la nostra PaLria negli splendori della li-
bertà e della rinascita,.
•' rP8tituzione alle low Sedi cli ~ua Em. il C'ard.
:"-fofauo W.yfzyn;;_ki, Primaw della Polonia. e del
nostm VC'$COYO, suo Atrnili:ue. Mo11~. Antonio
1 noAtti cuori di figl i di ~- GioYmmi Bosc.o
sussullurono di incontcmihile gioia e nconoscenza
verso Dio per ~ vt-re ritlonal,o :ùl:t riatria il Pa-
B,u;rni:1 k.
«Siamo a.rwora l 11!1,i vivamfni e perva&i della
store, dRgno continnatore dei g-rnn,li Primati
di Polonia e vern i1mico cl1c1lle Opere ~ule,;iane.
gioiu che rièrnJ1Ì il no~tro cuore il l11nerlì 2!l ot-
Completò la nm,trn gioia e ht coronò l'alt,rn
tobre ;,rorsn. q11:i,ndo si <liJTnse, rome 8l\\i11Ull11 notizia non menò Soffpirnta., che aucht• il uostro
!'leLt,rica. per hll t a la l'olonia la tanto smipiratn ama t-issimo \\ ei:;covo, l\\fons. Bant111ak, veniva li-
nul,ir.ia rhe il 1101'.iTo !'rimale ritornava aJ.hi ~uo hNnto e re8lit,uilo nella sua caril,:L
~~dr primazi:t((l per continuare a segmu·e alla
Ciò che è l'arcoh,ileno doµo la b111Ta-sca,, l'allm
l'olnnia cal tolica la vi:1 della libertà di Cristo. dopo iultt ulitte J)llia, la pi-iinavera rlopo nn triste
~I ilioui di cuori poli1cchi si rfrol,,ero allora n inverno. furono quei giorni 11er la cattolica Po,
Val'!l:ivfa, salut,mulo ln propria Guirln HJ'iritunli•. lnnin. la qunlc 11l!civa dalle ca!.t1•olJJfte tlegli
insignita nou più solu rfollu por11ora canlinalizi:i,
rrrn mwhe di IJUl'iln 11'•! mtn•tirio. Gli 1,t,es,1i mi-
ultimi t,re lustri JJer piantnre di uuovo la l'rocc
tli érifltO sulla sna csil-1tenza politica e religiosa f1
lioni di <·n0ri cattoli<'i mm graude rironoscenza l'.antare nelle ,me chiese clw l{esù /ier Mariani
~1 rivoll:lero aJ '.\\lontt> Chiaro ili C'zes1 orhmva..
alfa loro Regina Ansiliatrice per rin~rni,ziarla ui
v/111:if, rcgual, im,p1•r11/ in nwzw :1l ~uo p1 polo*·
Lf' rorcliali relazioni di Sua ~m. il Ca.rei. Wys
avere ''"nQ}tato relativameuLe Jll"l'l'lto le l1.1ro zyn~ki, Prilliate della Polouia,, con ('oug:re~a
111nili e fon,enti prl'ghiere. dimoslnrnclosi nella zivne Salesiana riealgono alla smt ,•isita all'Ora-
sua bontà. ver.,o tli essi !ifaare, A11siliatrice l' torio di 'l'oriuo, prima tlella s~co11da guerra,
Rog:ina . NPI ter1.o am1ivers,i.rio tfolla sua 1iro<'lu- quando uelfa haisilica di .!\\fa.ria Ausiliatrice, da-
vauti all'a.llare lii Sa11 niova.rn1i
Bosco, la cui imma,rdue e.~li porta
seruprl' nel limo l>rel'iario. con som-
run sodilisfozioue potè dare sfogo
al1:J, s11a ùi,1tlzio11e alla VE·rgiue e 11
Don Bosco. Quosle relazioni si fe.
cero :i,ncorn più ;,Mette e cordiali
quando fu a.ssnnto alla rlignità di
!'-rimate succeùendo al noRITo Ca:r-
d:nale Hlond, al cui sc~rretnrio,
!Jon A.ntou.io Barm1ink, a11ìrl<) la
rlirezione delfa Cancelleria Prima-
ziale, e che più l:irtli volle per-
sonalmente consaornre Vescovo.
11ollÙ.Ua.mlolo suo A n~iliare per l'Ar-
cliidiooesi di Gniozno. 'loltti altre
sono le proye della sna. henevll-
lenza verso la CongTPgazionti, ma la
pnì elo11uente è la lettern che egli
indirizzava al no~tro Ispettoro cli
N.,Jta Sede Prlrna~lale dJ VARSAVIA. Sua Em. Il Card. Wys7.ynskl, Primalc di
Poloni:1, dieci giorni dopo la sua liberazione, siede tra I Dlrlgcn!l delle due
!,apettorie ,;alesiane polacche. Nello sfondo il busco di Don Bosco ven~ralo nel
P".ùauo della Pcinta7ia.
Crat•-0via, ancorii dalla ,ma for-
zata climora di Rom:lllc,ze, il 12 feb-
hmin IOMi.

1.9 Page 9

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<< Cnro sig. Ispettm·e, ie sono 1rwlto riconosoente
di>lZa l>Qntti, <lel rirrmlo e specialmente delle 21reghiere
con 1e quali la Famiglia d·i S . Giovcmn1i Bosco
1ni sostie·,.e. Pieno di sih'>UL ver i l ymncle figlio di
Don Bosco, il Card. Augusto IIIoncl, oggi a,ncor
pi,ù streUmnenie sono legrilo a vai.. avendo la Di-
vina Provvidenza voiuto che unissi le mie soUe-
re;.ze, pro nomine Jesu, oor~ qiielle del caro ;l!ons.
Barnniak. Oggi l'at>ele con voi, ed io m,i sento
obbligato 1•erso rii voi:, perc.hè rn,i l!OBl,ili~iù! nei 11iilti
doveri ·Verso il ·mio .J.tiliil-iare e tarissimo Ooll.a-
boral-Ore. 80/o ron la preghiera e ron la 1rosseg-na-
zione alla volontà ddl' ,Htfasimo posso in qua/,ehe
modo pagarr i1 ·111,io il.el1ito 1>11rso rli voi . Prego /,a,
Famiglia f<ale.~iana di r.ontinuare Q/Ji.clte i11 ap-
pres8o a 1iOR/enef11l'i dm•a11ti a. ])io roll-e sue pre-
ghiere. _l lutti e tlue gU TRpettfll'i. D011 HnkUa e
Doti Rl-OStLT 'Z!fk e n l·I~t/.r.1 la 7i'trmig1ia Salesiana
es71rww il mio afic·tto f raler111> ed i11vi11 la Benedi-
zione P1·in11niole. a{fìtla11dnl'i nlla 11i,11dfrice, Virgo
Auxiliatrix.
!,T1•:FA-.io card. WYSZYNSJn»
Tanta ònllt.ì1 paterna, ver,;u i ligli ili Don Bosco
da parte dell'Em.mo I"rimaic di Polonia ci nc11isce
il de:ii1forio di averlo pre...to nuovamente tru. noi
nel suolo henc-dett o di Valdocco. devo1 o prlle-
grino al Sa,nl,tmrio di Maria AusiliuLrice, come è
nei diFcgni dell'eroico Po1·porato iu occasiono del
~uo prnsRimo viatl!io a Roma.
Una benemerenza
del Card. Cagliero
'.'fol t.re,rtesimo au1livf"'-l'Sa.rio (lella morte del
( ard . Cagliero, l'0711Prn ddl' .d mare [nfinilo. cl.Je ha
i l ~uo c·entro a Betanìa del i'-. \\'11ore i11 Vist·lw
(Torino), Lia voluio conunemorare dii rru stato
~lrn.111ento lii Dio per la wvez1w clcll'Opllra.
~ una pagina poco nota della vit11 del nostro
primo grande Ca.rciiriale.
Uo complesso di disposizioni provv,<lenziali pre-
parà1•ouo il suo incoutTO con l'Optwa della ~erv;1
di Dio Madre Luisa )fargherita Clarcl de laToucl1e.
Nel 1915. prima a,ucorn die Roma poteME' dire
la sua parola, la Fondatrice volllva. Ìll seno o
Dio; l'Op"m venivn coRì 11 trov11rsi i11 ,1110 dei
momenti più critici dE'llu sun osistrnza. ln qnel
1nede8imo anno il s,mto P11rlre Beuetletto .XV
elevava alla sacra Porpor:1. il grande evangelizza-
tore della Patagoni.a.
Il Cardiuule Ca;rliero, fra le altre eccellont,i doti,
ne aveva, ak.une preziose per il fut-uro dell'Opera,:
13ra. coU1J1aesano e amico (le} Vescovo d'Inea
1\\Ions. &.[al t~o .filippello. godeva ili un pres1,igio
immenso uella. Curia Romana, er a. stato il primo
Diret.toro dell'Istituto delle }'iglie ùi Mlll'ìa A.u~i-
lìatrice, era soprattutto Ull Uomo di Dio.
A Lui il Vescovo d'Inca indirizzò Madre Mar-
g!Jorita Reynaud, chl, era succeduta, alln Fonda-
trice nrl ~overno dell'Oper11 . TI Cardinale la rice-
vet.te con la consueta sua bontà,. T,e parole con
le quali la congedò ri,•elano il suo <',ara.Uere
schietto e deciso: «La\\lciate qui tutto: io esami-
nerò le cose. Se troverò che l'Opera viene da Dfo,
non avrete padre più affozionato di me. So non
vi vedrò nulli rJi spe<'iale, non vi aiuLetò in nulla&,
il Carclin:tle impiegò alclll1-i giorni a leggere
Lutt:i i documenti r elativi a.ll'Opora e quando
fu uonvi.nto che v:i era il dito di Dio, ne d ivenne
protettore e d.i.fem,01·e entnsia,sfa. Fe<"e c,hlàmare
la Su11eriora e le comllllicò il suo pensiero: lo
fondazione $i doveva a.~solu1,amrntE' fare, egli
l'avrebbe appoggiata, in tutti i modi.
E seuz'aHro si llll,!ti al.l'opera. Am~ilnU.o con-
sii;tliò la 8uper:iora di uon nmoversi r1a .RQillR
t)rima rl'aver ottenuto u.ua parola definitiva élalla
~ - -Sede; poi vollo cùo si facesse pretederr l':1.ppro-
vazio11E' della Congregnr.iouc Religiosa all'a-11pro-
va,ziom, flell' Alleanza Sacerclolale. cl1e sarehhc
poi vennta di <'on;1egnenv.a.
Prese a c11ore l'Opcn'I eo1110 se• ldtlio ste~ll(>
gli avmise purbi o o TI!' propugnò gl'interes11i
presso Lu Congregazionr dei Religio~i ,; pre,~so lo
stesao Sommo Pontefire, al <Jnale di.,~ts: 1 To lem.o
e stuùio gli scriLl,i di 11u!',.('auima (::\\faclre L1.1.it1a
.Margherifa). Sono u1111 mHavig1fa: <''è 1m aHo
ascetisuìo, u a teologia protouda. i:;ima, s01id11 ! 1.
Quaudu fitwlmPllk ut l,(,',11110 l'npprovazione, ne-
giubilò o ue fece ('Ornu11i<'azio1w ulla ~uperiora
con quest11 parole: • Il Card. C'agllero s.i.hitu,
hanedire la Superiora e le. d,\\ In, bella notizia
d'aver pm·laiu l'a.Jfare COIJ il ~- Padre\\ al punto
di salvezza. Dunque alleli1ja! •·
[l 7 lnµ'lio .1916 fece la sua prima vi~it,11 a
Visclie. l'arrendo, 1liRKe in touo profotfoo: (< L'o-
pera di Vische si ùiflonde.rà, nel mondo intero!».
Da allora ogrù vo!La t.hr t01·.nn.va in Pif•rno111r
UOll la,;ciav:1 di fore una vi,-ita alla « sun Retauia •·
Clliamava Jr relii-,,io~e di Hel aJ.Jia: ~ le mie figlio
couteru.plat ive ,, per distinguerle dalle Figlie di
..Ylari11 A usiliat,rice. d1e <•.r1nI0 le 1-:uc ,,:figlie attive~-
Quello clie mn,ggiormentc colpist"e nei contaW
d1e il Cii,rdinalr e].Jbe C'Oli l'O'}wm déll'Anwr,•
Tnfi11it(> è la, pie1,111 e-0ruprensio1w dello ~pirito
dE>l1'0pern e della snn 11rgeuza 11ell'on1 rlle volge.
Una Congregaziune rt'ligio,;a. tn1ta ronsocmta a
prega.rfl e Hacrili<:arsi per i sucerdoti, llll'A llem,zn
Sw•erc/1,t/l/(, U 11iv~•rsole <·fa· rn1isca spiritnnlmcute 1
sacw-do\\i c·1Ht.olici 11d Sn('ro Cuore dì Gl'!SÙ pm
aiutursi rtwiprocamtitdr a sauLilicarisi e per una
rna:tgiore r!Ticacin del loro apostololo: nulla di
più 11r.o:ente oggi dte il Sn<\\f'rdozio l;Ì trovu im-
pegnato in una lotta titani<'a comro 1wrniti ag-
guerriti. die tentano in ogni modo di scoronarne
la dignità e 11aralizza.rue l'aziono.
Quest.o compre:se l'animo granò.o do! Card.ina.111
Cag-liero. Perciò volle fare egli Fitr,e.i.so la Consa-
cra:r.ione all'Amore Infinito, con la quale si eutra
a fa;r piu:te tlell'Opr.ra.
Egli soleva dire che i fi_gli cli Don Bosco so110
nah1.ralmen.te aperti ad ac<'oglir~·e la ùol.t.rina
di Dio Amore che l'Opera professa, perchè im-
pegn.ati n rompe.re tradizioni op1)J'irnenti e gian-
seniste nel campo educativo, e affer mava: • T Sa-
lesiani daranno all'Opera tutto il loro appoggio~.
47

1.10 Page 10

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Il ·• ... t_y ): ..
·••· ·
I
IL RETTOR MAGGIORE ATRIESTE
11 2 ,lit·, 11,lm M'l>f•'" ti 11rT1t! Tril',;/r p11/~
snllllnre il Su, 1·exs11re di Dou ffox1·11.
l11 1·i//1Ì trii prrflCIYlll/1. p11frfil, 11a 1111
mPiw i,r 111· 111ulm·11 ,.,.!I i gion•«li, ol/11,
r ul/11 di ?'rit>N/1• ~ il> l11//p le Parm1•1•/ii1·.
/'{fr,·J,ì: lfl 1u1rl1·,·111tuio111i ufficiale r/d I '11-
11111111' 111111 /11 1·/11• /11 1•1111/ermll drn11 iji111•
pnl/11 11e111·m/1••
•I 1/ im 111tlt'I' il T:1 /lor )fo9f/Ìllf'1 tl1hC1
il 1n-1111o1 i11r1111/ro !'Oli qJ; 11111id lrir,-
,ti11i. n; l,ì ,•,1/ri} i11 ,·itt,i. 11rn,1111111
y1111tr1 ,in 1111 /1 ~lnxo t·orfrfl ,rflrt11•rr•n /,
ri•· Jlri11•·11111li. ('11111/,i//1• al/(1 t'/,irM• 1·r11-
lrnfo ,Ti S. I 11/1111 ro \\"ur,i•n, ·rtl/11 tifi .lin/1
..
~Ìf/lUU Orl'/•I), t/t'l'/l/'Ì/1111' tl/'i (.'oll/11 /'//IOl'Ì,
1n <·elr/11 ,j 1·011 l',1x1<ÌR/f/r~11. ,l(!/ ('/(,,r(I dr/ 81•
lllifl(/f/(/ I' di lii/ (1J/l11 [1lll1l,1i1·0. ,\\/1•1111i il
l!01enne ri,·,·1·11111·11/n i 11 ('1111111 ,,..,, 11rlla .\\/a/a
I>,,. ,le/ ('1111,iylin. ns. rr11l11 111/t' gm111/i 1111/11
rifà ,J,./ 11wm/11 1wliti1•<1 , milit,rr,.
rr111/i 11/ ('1,u.<iqli11 l'o1111tl/lll<' q11,r,i u/
rn1111•l1·/n 1/ Si111/11rr1 Uar/11/i />fil/lrt111·i,i 1111
,./pr111o ,li;;r"'"" ,. ,,,, f,•1•e 01111,!f'I"' ,li
Il Sindaco Banoll fa nmauio al Re11or Mag•
11lor., dello stemma e delb ,1orla di TRIESTI::
·11110 ,,/r11111111 fl/'t/t'll(fo rii 111111 sl11n11 d1•1/11
1·it11ì. Hi~po.,e 1>1111 Y.iyyiolli w .,cil111r,l1, 1111
La nuova Presidente 11/1111Ni, l'lJIIXC/lffi t' l'!>rl'l'llli di ~i111(111/i<I
1u·gli 11h111i11i di "!/rii xl'l/ore 11,,/itiM.
<,>11a111lo poi IJIIIIIM' (1//'0mlorio. lrnt·rl
I111a /11llu i1111111111·rri•a/P. ,.,,,, Il 1·11110 il
del Comitato Centrale Dame Patronesse Salesiane
l't'l!<'ll/'11, ;,, r1//f~11 ,/;l/'i,w111111r11:i11111• 1l1•/I<, .\\ sm·,·eòerl' ulla 1•ompiu11l:1 )I.sa Carnwn I 'n111p:111" ùi Hri
,o,un,. wt11I• r,tt~siuitl r prtuTid, 11::.iul,• 11111 rhan1e:m nrll., prcsid1·11zà ùel Comitato l'entntll' delle Dame
delrOr11l11ri1,, Il U1//,,r ll<rqgi11re lt1q/i1i Pal rouo:&,tt, il RM·.mn lfottor )fa~A"ior1• ha 110111iu:Ho la
il 1111.•lm r, S. /\\'. Jfòll>t. S1111li11 /,;•m·,/is<~t• ...i!J.rll Contr""'" Biauca di Chiusano ..111·,•a. 1..riò òel
i lm·11/i. t111111i/1'll/011d11 /11/111 '" x1111 r'l/I11· < nn;;idiu clella Yh-epri:~itlenza.
11i<w1:11zn d1 l',ulre ,. l 1w1/ore 1ier il /11·,1e Il :l+ 111Jl'ombro. clopo una ~oleune l\\Ie~sa f11111•hrP, t'f•i(•brab
1'11<• <'Oln11i//11t1 i /lyli ,li D1111 11ox,•v in u,•lla lfasilitlfl di J.luriu, A11siliatri,·t>, in iiuffrngfo clelln PrP•
In,•z::n 111/a yim,e11ti1 l l"i1•~tin(I..
>1i<h•11te él1•fun1tt. vi !'11 l'atlun,mza th•llo ll1ui11i. nena q11ale
L(I ri~ila (IÌ ltll'fl/i /11 Ullll SOl'/11'1'1/C~ d ltt ::!e!!'rl't:uiu tennfl una hrl've. 1·or1li11lr 1·0111ml'mnraziom•
,rna gioia l"'r lutti. Se//r, ,wla "Do11 Ho,i,•t• ·· 1h•lla 1l!'f11ntn Prei;itle11t1•. 1•he per 25 an11i dirP,;~t~ con zelo
auloritti e l'l'l'rlii r1111il'i 1wlrnrnn r,1•1·1r11111re il c;mnitato: quindi il Rev.mo Do11 7.1~iocti pre»entò la
ti Retto, ,llr,q11ror1 i11 rrn ìan1iliarr i,1,/1. 11111n·a eletta.
niwtfrnl,i/P 1111•11,1/ro••111rhr ll' r11ril' ,ls~11- 1.:i Conte:-s1 Bia111·,1 ili ('hin,;ano Par,:a rinj?raziil il \\"ener,1tu
ci,1zio11i 11e a1u·oll11r11110 la pala11a p11mfo. :-11p1•riore. cliie><C ullc Darnt- l'alro11c~1• la lurn ht•11e,·olenza
A/ICI 1mr/r11w ,1/i fu oLJi>rtn 1111 t·millon ,, il loru itppol{~iu, " i11\\·01iò ùlllla \\'.-rgi1w \\u~iliuLri,·e la lw-
"°"' tlt'lla el111::<i11P LP <'tlmpanc tLi ~nn n1u,-l11,
1·/u•. il111i1•mr
·i !lrini dt'l/11 ('il/r~,
8er-virtl n r1rm·tlt1r1• 11/ ~ig. UtJn Yiyyi,,1/i
11c,ltzionc sul prop;rnrnma ùi lavoro prr 111 Opl'!'e e .Uissioui
~:t,li',;Ì:1110,
('oro11ò l':tdnnnmm la, parola, :rnimatrire ~ ri1·01108ccntc del
,,,11111/o sin n111n/Q 1>1111 R11st11 ,, Tti,·,,/e. l-tuc,•e::;.~orc di Uou Bm•t•fl,

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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,, elfo ( 'usu ,!1 l>mr Llosoo
n•u~1t~ i .JtJ t'trfJ(l~:;:.i
p1·<1fuylli Ungl,e,·esi
llfJUHO ~Q)~l'iso.
lf c·enl>'o
i.I R,n,.1110 Retto,· 1'-ltt(Jg;u,·e
,•i•·t-.111,lnto
tlni Snlcsin,n' ,u,ylten,si
,•IH• llu,r1u, <·Hrn
111 omaggio a.Ila strenna del Rett;or Mag-giore
e~ e per com10eu111rare l'Au.uo tt!c hi;;tiDo indel to
li senso religioso tra irli stud,mti pag1mi è.
pi1ì difflL~() di quanLo Ri l',reifa. Anthe quelli l'!te
dalla C1erarcliht Uiapponcse, allo 1<tndentut.o ~a- 1:1i dicono atei o senza i:éligionu hauno un va1to
lesiauo 1Li Chofu-Tok,vo. 11(•i ~icrrni :1-4 ot tuJ>n•.
:fu tenuto m1 0011µ:rei:;.,o catccliiKtico nn,,sion:trio.
nonce\\Lo ùella ùiviuitù e il seu;;u del pN'<'iHo l'
del iuuJé, per propria l.'•l<]lél'ie11za. Il tiCColo XX
SvolHero i t e mi lis~a.t,i i migliuri e~J)011e11t,i rlPI Lw ri!cret,11110 i vf'c.c-1,i idoli, ma ~e n' è tahbri,•ati
ca111_1)0 catt>d.1isl.ico. scelti tr:i i ~ace1·!lot i ~ecol1tri <lei nuoYi (eulio 11i sè. danuro, hrn~mia), ,·ho hi -
é religiosi dell' ,\\.rcl1idi1H·1•Ri <li Tokyu.
~ogna prima disl mp:gc•re tlal c•110rf' ùrgli indi,irl11i,
Ecco i tre (,cmi lrnUati il primo µ-ior110: <"ome. µcr far.- loro acccUare il cal<Wlii;,mo. Trm:i tr:tl-
µrPSenlare il C11lel'!1i11m11 ai 1•otr,·u,111•11i 11i1r1111ou~.,ì. talo hrill:llllflmc•11tr .lai P. llù~<·h. ~- I., orùiuario
- E~e111pio 71ml i1ro ti i l,·z io11e 11 u 110 c/(1~~1i rii ol- di reli;òo,ie nell' !JnivPrnità r:1t rlllka di Tokyo.
/.iel'i p1.1r1rwi 111t <-h siì, Cri-'/"· - Lri J.'P/irfiiHH· 1·ri,li111lf/
Dnµo o~ui h'att.aziont' gli oratori erano invitati
-vi8lu da im i11telfolt1.wle yiap11r,1,e~e 1w11 rri.~/ill11r1.
a, risalil'c in ,~nit edn1, pPr ri,-pondere alle iutPrTO-
Queill'ulLiUtO argomento fn tn,tt ltlto rfal ~iu:. l. gazioni dei chieriri, d1e non volevauo lasciarr
Onoclorn, ispell ~ro srolastieu ,li ,1 usasliino, il ,.fnggirP la tmona orca,;io11e -per a vern ,ml1iarimenti
<11wle clie<1e 1u10 1;guanl11 tille antiPhe rl'ligioui e nll.eriori 11pieg:.tzioui S'n argomenti kUJi o intr'-
òel Giappone - ~bi11tniw10 e Hnddiilmo
e
re,;san(; e riL,ali per il loro -futuro upo~tola,to.
alle èUe rec•p1ìt.i, p~•r 1•rmdmkr<' ton la 11ece,;~it;ù
Contemporn11eame11te ern st.itn :lllestila, w1'ori-
della, reli(.\\ione o con p3ro)P rli :nnmirnzione pur il Jtiru1.le moHtrn ratec/1i,;lil'11, l'!it• ~où(Lisfot·e piena•
C11ttolic·e><inio e l<' ilue altivilcà 11PI 1·ampo edueutivo meute i numerosi cristiani e uou <·ristiaui che la
e socia]<>.
visìtm·o110 con iI1terc;;,se e :1111mfr,17,i,111r.
Tl sè<:01ulo giorno ,1omirn·iò
con nna intoros,:;antc ras11egna , . , .
degli ()11/11,toli 11:otÌ('i e 1>rafiij i
-,,
dell'a/tiwle cale,•/11',•i in GiaJ)-
71011r. ~!:l~IIÌ il temn 8,11·it1logi"
relif/iflS11 e ra.te«hesi. 1·he fn la.
relnzionc di nu'iucltie~t.:t t·ou-
dotla, iu 110 rione pag-auo deU,t
cittiì di Cliofo, l'ra :3i'i8 fmni~•lie
(89,'i iuluH,i).
Le tlomauùe pri11cipali <lel
que~tionario erano: I l',m,;i
elle la religione si1t 11ece~sariu l
Qnalp reli,:dou e pl'ofe:ssi ~ è i
tuoi p:u·e.ntit l~uan ,-,. volt.e
alrauno freq1te11ti il l,<'lllpio o la
r.]Jièi-ll l l r11<11Jtat,i rn1·coll.i ed
elaboràli dagli tit,rnlenti di lOO·
lo~iaJlll'<;lllO l.rovati ruoll,o isl ruL-
ti,·i. Il t.erzo tema fu il più i11Le-
re~sr111 t,e, pereliè µ r<,speU.a va Il
pro/,/e1lla, re/.iqioso Ira i giornni Nell'f:.sµosizlone Catcchlsllca di TOKYO la sala c:he anra,,,,e maggionnenu, la
b"tUdPrlli qiap/1ri11esi.
giovuntù giapponese Cu quella dei sµss:Jdi per Pinsegna.ment() del c-.itèchi,smo.
49

2.2 Page 12

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Quando si lavora
col ~ì.stema di, Don llosto
U Reuor MaggJore a BOLOGNA
per la solenne Incoronazione di Maria Ausiliatrice. La benedizione delle Corone.
Solenne incoronazione di Maria Ausiliatrice in Bologna
La, cappella del Collrg-io RaJe~iano di Bologna, rinnovato o iugranrlit.a
coAl ila poter accoglioTe frn le sue mura gli ottocento e più allievi
dnllo nost,rn Scuole, il 9 rlil-umhre scorso ohbe il s110 cleguo c·oro11a-
111ent.o con l'a.rtiRLint g-ranilio~a stafoa di Maria Aw,iliatrfre. S('ill·
! W"a in \\ogno clf'lie l-kuule salesiane di Rivii:tl:ia (~pagna). La. Atatua è
ùouo del tllltnifi('O Pres1den le Roirionalr degli ex ,\\ llievi comm. Fede-
rico Ceccoui.
La re.-.~a. dell'lmmacolala, i:uizfat.asi in rJima. tl'eulusiaRu10 con
l'accatlemia drl giorno 7, c1tlmi11ò con il ricevimento del Rettor
Maggiore, giun(,o nel tardo pomeri{l'.gio del 9 1>er In, solenne cerimo11ia
dell'I ncoronazio11e.
Quando il signor Don Ziggiotti pose sullo teste del Bmnbino Gesù
e cklla !\\la,<lonna Le pre~o;;e a,u-ree corone <' lo scott-ro nella mnno
ili Lei. nessuno potè contenere l'oni,usiasmo !I la <',0rrunoziono degli
astanti, rncutrc int.enninabili battimani e grida di evviva salutavano
la Regina Iucoronàta.. Jl canto del Corona l.ll!tre4 di Dogliani, le pa-
role commosso ùel Supcrio-re f' la bene,lizione della, J\\Iadonna chiude-
vano la grandiosa cerimonia.
*I SALESlANI A PIACENZA
TI voto dei Pùwenlini, di m•ere i Salesiani nella loro città si è realiz-
zo/o U 16 dicirm//r~ scorso. r111w1ilo i fi1Jli rli Don Roseo s0110 enlmti
in Piace-nzo prenc1endo possesso dr.Ila. va.sta 7111rroei:hfo <:ho Jia la ~ua
s«d-e nelùi gran/li' e 1•et11.~ta, Basi!ir.n di Bali Sepolcro. S. /~. r l rt'i-ve-
sr.ovo Mons. Mafohiodi pr<Js1.edelte •pnsonalmente alla cerim.011111 della
conseyna, 11ellii qu1ile 11/ prM·Mrr.o uscente .Jlons. À r'IIH1tli connwivò
la nomina a Cumer-iero seyretn di Sua Samtim., prl!11ìtio ben 1t1erilalo
nei 27 turni <H Zfllrnte ntti-vittl pastorale tra. i s11oi aUtzio1wti 1>C!M-QI'·
chiani. S1.1a F:r:cenen-.:a d4ede qu·indi il henven,uto al ·,mouo prei·o~lo
Dnn ..1lforian·t, rer,e-ntemente à.ecomto di muillglia d'oro at va,lvr cit1ile,
il qual.e t-rueciò a, gra11di, linee -il proqrnm11111 di la11oro che i S11lt'S1nni si
propongMw di si•olgere i·n meizo alla gfoi;cntit. Orn i sei figli di Dou Bo~M
- q11alfro sacerdoti e due co1idi1.1,lm·i - sono già. in pie1ia atlinlti,
i.Jlcornqgiati, r/(11/'nlmo~frra rli stmordin11ri11 heneMl1•11za che li rirèn11rla.
l:1110 del pii1 grmull e llom1U Orutori
FcstM ò eert,mrnnlo ~110ll0 della
cl\\pltnle cl&lla "ltEJ'UBBLICA OO~lll\\l.-
CANA, (1iud,ul 'l'l'Ujillo. t. irequ1!nt.1to
di\\ 11ià ili 2000 giOl'lllli. tb.o \\'I rl-
1>0\\ ono l'i~ll'Uzlone reli'1io~s e, dli•
runfi, le vacanze, -IOO I i nssl8to,ul
ullo lozioni quotldinne. Sono ben
orgo.niz2ute le compagnie religiose,
gll esplorntorl. 126 joristl. che
SH1lgo11<1 attlvU1\\ lu•nelldtj> Ln mtr.zO
oll'elomento operaio, quali fa scnoLi
sernle gmhlltn, In ~,•uolu di rom-
merelo. In Conrenmz" di S. Vin•
ronzo, e 32 itr11p11i di {'111 eehlsmo.
Per l;ori:imb:zazioue di queste ntti•
,ml t"Clll?losr, tnlt,ur•li, sllt'loli e
spm-th'o, l'Orntorio dispone di 3!;
cMed1istl e rii •Itri dil'igontl cre-
sciuti e tornmti Ul1lrnmbientt1 stesso
llell"Orntorlo. V,trill \\'Oll~ 11ll'm1110 fil
Pontemph1 il ht•llo spllttut'olo di rrimo
('omnnloni. prl'1111rnle 1•011 11.crnrnfo
Istruzione •·ahwhisti(•n, I c:iovnnl 11(1•
11nrh•111•111i nllH f'at~•·l1Mi o molli
sod 1Ml11 ,I.O.r. (G:01t•ntì1 Opf.rnin
{'attnli1•a) pr.-.1111111111111rtt. ogni 1111110 u
1111 ,·or~o tli F:~orrizi SJ>irlhrnli. f,<1
C11111pug1>ie r~lhriORO e,I I gl'Uppi ,11 F.-
splornlori hunno mensilmente il loro
ritiro. f;i or1rn11liz,mo pnre e;nTc !'a-
le•·histicb.e ~<>condo lo trndizlonc s11-
h•silu111. Flori~l'0110 sezioni spoi'th<•
,·on 011 insiomc di ~4 ,:rnJ>p(. (!nesto
Orl\\torio 1•i>stlh1lsN• 011.a prorn p:1lpu-
bil11 ili qunnto possono lo OJHlTO salr~
~Inne <1mmdo ~J hn·or,\\ 1•011 Il sis1M11J..
prewntl,o o lo spirito di &m Hio•
vnnni Ho~ro.
70° a Foglizzo
l.'oporn. solosit1n11 di ~•oglir,1,0 (Torino),
ro11dRtn porsonnlmentedn Don Boseo.
In dome11IM Odicemhro s<·orso lcsteg-
!l"iò Il s110 settnntcsimo. S. 1,:. ,rons.
Arduino, l11tcrvon11to col lt<'V.mO slg.
Don Antnl u prosied<-rt1 lo cplehrn1.ioni.
i' In ph) illnsfl•o dello nuuwrob~
1'1Hmzio11i Rllh•sim10 ~IJocriilt.e in p111>sc:
:H !;oJe~imli o o Fle;llo di lllarlll
.\\u'lilintrlco. Ln rlcorronzo cente-
naria di llfllDlilln lllntgb.crltn ~U!!'·
l!:e1·l U ~lmpntico oma~o ul ircui-
torl del snlcsiani; nel (\\Sl!i tu rls11rv11l11
nn•orn <li itllimità nPJln qu,Lle, spe-
chllmcnl~ nttrnvrr~o In pnrol" ,li
Snn t:rcelll)nzn e ciel si~. llou An-
lnl. qentirono rlì't ~in ht gìoin di
nrrr ,tonato nl 811?:nore nelln fnmie-lin
di non lto~rn i loro fll?llnoll.
5U

2.3 Page 13

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El
lrmtm
Giubileo d'oro
L'I spetloria Colombiana «]l.[a,1·ia Ansi1iatrice»
ha colebrato in l.\\'1cde1lin (Antioquia) il cinquan-
tcnu.rio della prima fonda.zione delle Figlie di
Maria Ausiliah'ice in dtt11..
Preparati da meRi, col concorde lavoro tli t:nt,te
le Cal:le, con l'adesione cordiale dell·rRpettoria
sore.lla, di lfogotn, e col T1hì fervido enhlRia.s:.mo
di alliov11 etl ex allieve. i feste,IU(iamenti riu~cìrono
s11periori a ogni a;;pett:itlvl\\. E ·tutto cmiftuì i.n 1lll
trionfale om;i.gg-:io d'amore e di 1!,Tlttituùiue alh
Cele~te 1ladre e Rc,gina ~Jaria Au~ilit1 ~rice.
La Bett.imana. celebmtivi~ si }tJlfÌ col Giorno
biam<;o per le prime CoruUllioul delle hawhiue po-
v,>re delle tre 8cuole popol,ui òrlla citlù. Sog-ul il
(',iorno della carità. iu onore dei benefattori e
rlelle beuefa,ttrfoi della giuvenl;ù povera e al.>han-
donat.a. :Nel 1wme1'iggio fu po1.1ta la J>rirua pietra
rli una casa ili carità intitolala $ Li focolarn *,
per g.iovaui operaie povere e sole, bisognose di
protOJ1ioue e di assistenzà morale e 1·eligiosa.
~ol GiorrlO delle allieve r oratoriane fn benedetto
il ruouumen ~o a l\\laria Au.;iliatrite, tla. esAe of-
fort.o come filiale omagl,l;io. Pn.rtiwlarmeut-e so-
lenne il Hiorno dellr .l illot·ità . iu cui \\'è1me inti-
tolata a )laria Ausiliatrice quella, che ern la
<•piazzetta dell'lllllipencleuza •. 11 Sindaco diede
letturn del decreto e il Prefetto scoprì il lllonn -
mento :t .Doll Bo:,co Pretto ~ulla st.es~a pfazza.
Nel fJionw del Nanio Vanyelo e del ('alechismo
S. E . .ìlom,. Caitetlo eblle il 1Jim·ere ili ùoronare
la gara ispottoriale e1rn,;er-,'1uU1do il gagliardetto
catechist.ic·o dell'Arcbidioccsi ttd uu'alllllUlcl delle
Figlie ùi )1. A.. viucibriee uolla, gnm UlllllllLlo
arcl1irlioC('srum. 11 Oi<Jrno tlell'J~li/•uto l'idc- fa, solen-
nissima iucoronazioHe della, prima. 8la,hta di )foria
A11siliat.ric.e giwtla cinquaut,'anni fa. i11 .c\\ut.iolj_uia.
Con un grandioso eorLeo, a nu pal'Ledpru-ono
ant:l1e lulLi i Coll~i ,;alesiaui, il ue11eùel,lo :;i-
mnfocro fu porlalo Lrioufolmento nollu. vai-ta
chiesa met:ropoli l,.uta. tlt>l'è, fra l' 01\\ Lusi1l~nrn
delb folla. si proda la rci1·alitù cli J\\faria S'L
c0TI!'\\llC-rl1,111lo al ~110 Cuorn Im111::.1.<•.(1l,1 l,o l,utte lt>
nperc delle Pi~lie di Maria A11sili:tlrice della
eolomhiu.
Quindi S..I~. ì\\lous. Caic-edo impose lo preziose
c•oronr e lo St•e(,t.ro d'oro clono mnnifrco clelle ex
alliov<'.
(;opra) s. E. Mons. Mathia•, Arclv. di Maùras-Mylaporc, pro•
nunzia il discorso d'tnaugura.zioaedeUa Colonia ~Pax Chrisli '.
(sotto) Veduta panoramica del nuovo lotto di case popo•
lari • Pax Chrlstl •. coslrulte al nord dJ Madra&.
Qllllllil.
La ~oloniu " Pax Clu·i"lli ''
,,er i povf"t•i cli l\\lndt·a.:
R. E. 110111:1. )lf.,tuiiii;, ArcivescoYo ili Mad:ras-
u~,lap01'f', prn;;<':nte il sig. Tlula.sunù.iram, l'om-
missario del Municipio e d:iatinte penmnatità,, ha
benedetto recentemente un ,1e<•onclo lotto dì
<.,'1,1.,;C po])l)lari co~truit,e nel noni della ritl:\\. .;Ile)
51

2.4 Page 14

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su.o dist:01·so òi apertu:r:1 Sna Ecr<>ll11nza, dopo
aV!ll' ricorda.to <'hP l'anno S('ol'><O f'tll'ono g-iit aperte
34 <'·Mt' in '.ltvlarorP, rlkevn ilel suo piano qn.iu-
qnenna.lo di costn1ire almeno 150 <li qneste ease.
per le !JlUl1i 8,VTÌI hiSOj!IIO di 1\\011 lUt'UO ùi 70
milioni. AIla, nuova colon.i,t À si ato ò:ito il uome
ili , Pax Christi ~- p erl'l.1-è .flnau.ziata pe.r 6 ca.se
<lalromonimo Comit"a10 frauec,,,e e per 16 da
ftlll"llo hclga. :Mun~. Mathia~ sottolil1eava, qnindi
<'ome la Chle11a Cattoliea sia sempre st.at,a al-
l'avangua,ròia nelle opere di 1•a.rità auche in
India.
TI RappTo.1entaute della l\\1nnieipalii:\\ nel suo
discQl'sO di ringraziaJnento, dopo essersi com-
piacinLo òPJl'011ore risen•atogli tli dichforare
aµena quella. irazios:1 nuovo. colouia, ap:giun•
~e,·:1: ~ T1itto l',rnnrc 6 il i/el1ito <li riNm<1S/'crtza
l!ti a S. E. ilfons. Mathias, che si è preooe·tipalo
<l:i 1t11.(lure fl71't·~fno ·r1rr ,·er,·arr i /011.cli 11e1•r..ssari
<i qtH1st11, opera di Mritiì. L'a.1/ivUrì dei .}/issio11m•i
f'11/101id nel ra.,►1,pn 11Pll'Mlti1·uzio11e e del m iqUor(f-
mn,to 8ht•ia1e è 1(17,, da non poter essere /al"ilnwnle
Ì!Jll<lra/,<r,. È moti1·n di lmfli e di e-mitl(lzìoHe q11c111to
i 11o~tri Missionari !tanno fatto q1ii per allei•iare
le m i,serie r1ci p,weri e rlci :ie11z(1/,el/o. ldt/in b&11e-
tlitto i/ loro genrroso sac'rifìNvr.~i e il nosrro po711'.lo
.~a1111ia. rq1prczzare Ia sq1riHil1.1 Nirilrì t/i qne.~ti m1~-
sio1wri irlrmiieri ».
Per rhi conol'lce il clirna politico delrin1lia
d'oggi verso i missionni-i, lo parole di quest'Au-
torità indiana souo vc,·nmente lusinghirre.
u-
Due Suore all'VNESCO
One Figlie ò.i M. Ausilintrice òella Oa.;:n. Tspet-
toriale ili Li-ma veirnPro nornfontc, co11 decreto
~overnaLivo, mmnhri rlclla Deleg:i.zione peruviana
al Conp:resso Internazionale òell'UNEf:.C"O.
Le As~emblee si t.cnnero nella grande sala. del
Parlamento. presentì i Ministri cli Edncaziooc
e i Delegati di t.utt.i i PaP,•i :imorita,ni; oò
ehlìero come tema ce.1tTale: f,'rduru,zio11e pri-
mnrù1 gratv,ita e ob/Jliqatoriti 11e/1'America T,a-
tina..
Le Suore fnrollo incaricate ili prepnr111·e ,
te111i pn le di,;;e11Rsioui e di ordi11are le propo~Lr
prestmtate, snddividemlole fra le vario Com-
misRioni di studio; rhbero pnciò nou poro
lavoro, prntratto non di rado fino 11. nntLe
ta rrla.
~la la loro pre-".'e111,a. in una co1<Ì imporla,oto
accolta, rueutre tornò di pa1·heolare onorP al-
l'ls,tituto delle Figlie di M. AnsilintrirP, vnlRe a
impPClirc o a far tacere aperti uHacrhi ,rnlircli-
giosi e proposte coutrane ai principi erist.iani,
tl1e µil'l voHe f<i tentò cli portare in rnmpo. Di
•1ue.~to sopra1 Lotto ci ralleuriumo: <lei cont,ribnto
di bene portalo in <:os, albt sfora al prohle.ma,
educativo.
La SOCIETÀ EDITRICE INTERNAZIONALE
ha pubblicato la settima edizione del
I l DIZIONARIO
GENERALE '
DI CULTURA
di A. BRUNACCI
L'opera, interamente rifatta e aggiornata, fa onore
all'Editrice primogenita di Don Bosco non solo per
la signorile eleganza e la finezza di gusto, pregi
universalmente riconosciuti alla SEI, ma anche e
soprattutto dal punto di vista morale, perchè colma
una lacuna fortemente sentita dagli educatori e dal
genitori. Il nuovissimo "BRUNACCI" infatti può
essere Introdotto nelle famiglie e dato in mano al
giovani senza timore che vi possano trovare notizie
o Illustrazioni che non rispettino la delicata sensi·
bilità propria dell'età giovanile.
Don Bosco che, preoccupato del pericoli a cui
sono esposti I giovani studenti nella frequente con-
sultazione di dizionari compilati da autori che pre-
scindono dai criteri morali, non si diede pace 11nchè
non ottenne che due dei suoi figli più dotti compi-
lassero un dizionario Italiane e uno latino da mettere
In mano agli studenti, quanto godrebbe oggi nel
vedere uscire questa magnifica enciclopedia, che ai
pregi artistici associa quello morale di diffondere
il punsioro cristiano, troppo spesso dimenticato o
addirittura deformato in lavori congeneri I
Ai nostri Cooperatori facciamo quindi l'augurio
che il "BRUNACCI" non manchi nelle loro
famiglie. Sarà utile ai grandi e ai piccoli: gli adulti
potranno servirsene per la consultazione, indispen-
sabile a chiunque non abbia una memoria porten-
tosa ed enciclopedica; i giovani vi troveranno un
dilettevole passatempo, che li farà spaziare util-
mente In tutti I campi del sapere: belle arti, bio-
grafie di uomini illustri, letteratura, filosofia, geo-
gra1ia, storia, mitologia, musica, religione, varietà.
Nella qnnrta pn/!ina della co7>f'rfina
del Bollellino
.1ono intlfrate le particolari /'acilltn:.iio11i
che fa Casa Editrice offre
ai nostri be11emeriti Cooperatori
per /'nc,1uistò del Dizionario

2.5 Page 15

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'i'ORiNO - U ('Jrt·olo « Au,;-iliom »,
fonduto d11I sorYo di Ilio Uon Rl-
1111ldi nd primo llrul'f1rio restivo di
[)on Iloseo, 111 dumenieu 23 dicembre,
lrn l'ltinso le eclobnzionl del "'"'
giuhilM d'oro •·on un'impon~nte 11du-
nuta 111·esi111lufo dul Re\\'.rnO Ret-
tor )fnggior~. L'un-. Cnrlo 'l'.1·11.bocl,o,
i:ià socio tiri ('ir~olo. tenne la so-
le111w ('(I\\Ulll~lllO?RZÌ(llle.
l'AUOVA - L'S dicemhre s1·or~(I è
stl1t11 lwneclrtfa 18 1irln111 pietm dl
un uuovo tempio. rht sarii dedit•n!o
n S. Gio,·o.nni Hosco. 1,rrebè sl de-
.~idern che sl dill'nllthl In <•ittù. 111
Ùi\\'(17.ÌOllC all'A1,ostolo dellu irh1V(111tì1.
oggi mi11,u·th1h1 dll nn tono di YHa
1iai::11noggi,mtn, 1•1l ,mcbo perel1ò in
11uelln zon11 si al.tende cho i Sul,•-
f'iùni (•ostrnisl'flno nnn grnnde Scuolu
11rn!~s~ion:11t•.
:IL'\\.117) UltlA ('f11runlo) - ('on l'ill•
tenento d; luttc1 h• uutorih\\ ò stoto
innu,;urufo Il « VUJ.lggio d~I 1<'1111-
ciullo », rapn<·~ 111 loO orl:mi hll,t•tni
o di moltissimi oslomi d1e 1·i !re-
<111enleranuo le sruole prolesslonall.
l.'LDl)l(menlo COlllJll~<,r<o, olferl.11 ni
s11lesinni. sorge sopru 11n">1rc"' di
21.t)OO metri q1rndmti. dOllllfi thll-
l'nv,. (li!unhnttistu Ar1u), ed ò 01rnra
d1•ll'incl'!)ll1tbìl0 fedi\\ tlel P11rroco
IUons. 'Yegllil.
RrE~OS AIRES - L'lìJ>iscopnto A.1·•
gentino in '"'lstn 1l~lln « necessitd
di sta1Jilire rou car,1lt.Me niizionnle
1u1'0r~1rnhz02lono che, Js11irnt11 11 110-
1 ila\\ di fornrn, prnUchi Il\\ rnril il ,li
tristo 11er niutnre i 11onrl e, gli
s,·enturnt.i o 110~:1t11 raggiuru.rnre cou
11w1."ltior ,unpiezza 11 1igore il ~1111
nobUll scopo», ha deciso 1U 1·iROl-
nrl11 per ntt•r.i:o del l'.A.('. <Fru-
lerno Aiuto ('ristfano, Fondato rtul
~alesiuno Don Pnolo ,\\J'naboldi). 0-
1,cru che l' Bpi~co11nto Jrn 1\\is1,ost,,
che Ai uo~tifuisl':I in tutlc le IJ1\\r-
ro<·d1ie l' diot·e•i dt!ll'Ari.ronl'inu,
lt,UU:G:~rrnS-Cll l,"i - ' l're noni or
sono i Snlesioni ini1.inro110 n Rnnu•-
l!'llles-Chln, nc,llo. diO('l!Si di T1mruai.
nn'opt!rn d11• ha lo $Oopo di ossi-
RICl'll ~11lritunlmontl! e 1011trri11l111(1nle
i gio,•1\\11i rifu~iuti dai 1.-'ntisi romu..
nisU. f}uc~t'unno si so1H1 raecolli
i primi rh;nltnti t•oncr~ti di <111~-
~l'istitnzioui), 1•bo in 1111 primo f11m1,o
11otè scmbra!'e audace: sono tJURt-
tordici tU11lonmti in mecN1-nlc1t, fllfo-
~u,mwri" e sartorio\\, Pm tjne!!ti vi
$011() l"nglLN·csi, (\\1eLLi, Sh)l'IIC(·ltl C
('roati. o tntli hanno giò. U loro
posto dl h11·oro.
l'l'A,IAI - Yc-nenclo htl'ontro nl de-
J;itl0rio MIia po110In1.ione tli Ilajul.
i S1tll\\8illni lUlllllCI IIS~(llllO lfl dire-
ziono del lorntle Wnnnsio l,iceo. 11-
norn st.atnle. rrimn eerlmotlill 110110
il cambio di direzione lu ht bene-
dizh1111• 1Lll~ S1•uole, foHn d,t S. E.
l'Arclvcscorn 1ll Florl11no11oli$. Al-
l'ini1,it1 del 1111(11'0 llllllO ~l'Ohl~tien si
!ot·e la fotturn del Re1folumcnto
~crillo chi Don no,co, lntrnmezzutn
1111 110,1 ~c•duta mu~ico-letternrin.
UEAS JH JIANA US - l.'A~~o1·i11-
1-.ionc Hon IIO$éO dt•irli ox ullie, l cli
t,eas, sN·ondo le <ll1·ettin d1\\lht l·'e-
1lornzio1w Nazionale. 111•1 dt•m1ri.o unno
si è resn bcnomcrltn d<'ll'insei::n,1-
1111•nto clel111 tt11ligio11,, introducoudo
11 t'ro('ili~~o in tut1o le scuole puh-
l1ll1·lrn e 1,rirntc •lolla rupilnlr (piì1
di acH►O crndli~si) 11 111·0111011•11d11
rnduni di cullolil'i in ~ee·no di np-
11r01U1.ionc elrn l'insei:;n,uuenlo rcli-
l!'ioso 8in stato lnl'lt180 nello Co~ti-
tuzione SI.Italo.
SAN1'A (:!,.\\HA - S. R lH11n~i~11or
E,lonrdo i\\furtillN Dnlmau 1111 ~nue•
detio LI uuo, o eollcJ.l'lo sulcslnno. dono
genoroso drl 1·1wperntorl' slg. l,uttmlo
f.'allu Honet. 11 monumentale etlifi,·io
c-onsh1 di due l)ruì·ci Il mburu me1.ri
HO x 9:.. In esso tro,·nuo 11osto tutti
gll 1unbie11tl neecRsnri 11~1· li perfetto
,n lunr.ion:1menlo
ntrn mod~r•u~
~(•uoln 11rofPs~ionulo, 1•111upl'!'s'i 1111"
bcll.issimn ca,,poll" ol centro o , usti
f'IUIIJli sporUl'i,
h'RISIINAl,Alt
L'll no11•111h1·0
~('0l'SII ,'iu1111gur1) il Ullet\\'ll R1Llo11r-
tra_tro 0111111Q~ dl 111rnsi lremllu per-
sone. ì•: lun~o 50 m1•tri per :w di
lnr~hezzn, sen:,;n colo11111l, con RPi
i::r1111Jnnt11 intorno II mo· ili nnnt~alro.
I.o scopo ili qnrsto salo1rn ,1 di
attirare moltn g~nte è ili !ur~i tle.~11
umit,i in tutti i (•et.i J~lh, citti\\.
l'or lu com1ilelczza dcll'o11era mnnc11
tutt,uvi11 111111 cos11 lmr,ort,ml(•: lu
« Sllln d1•I ont11chismo ». Arcanto al
teatro d1wrà 1111indi sorgere, t•on la
tnrità ilei lmoni. 1111~sto wt12zo im-
1wrtu11tlsstmo di lstr11zione 1·oligl0Ra.
ll''RI
)I
<--.
f'IPDAt> 1'ltl'.lrl,l,O Nell'oHohre
n. s. Rollo Rtut-i soleun(llnentt• in1111-
gurntl I 11110~1 [llldi!!IIOui tlt,llll S1·uolu
PrnfPs~ion11le. dono mnnilll'II del
slg. tir. Ru lflleli, l.eonld,1 'l'rnjlllo
~(olino, doeoruto 11u,1le R0n1>fattore
1lell11 rntria. ln un solo 1,adiidiono,
tluil'nrmalurn tut-tn In le1·ro, cho
111lsura ,uetri J7;; X 15. troreranno
posto i lnl1or11tori dell'urlo del l'~rru.
d1,f lel:"no. Mlln enrt:11 o ciel , e,tilo.
L._ _ ••1
l'I
:'iEW llOf'IIEl,LE - Por ini,infh·n
dellTlllclò l\\Jis;:ionl lll lc•~ln tli S. WO•
nmni lfoSrlJ ru prr1rnrntu d11 m1n no-
1·01111 ,li ~1111!0 ltlt>,.~., ,·eleJ1rnte 8tl'ondn
l',nte11,im11, dei 1111rlt•ci1u111ti iu vnri
ì.'0111i11ent1. Ebbe Inizio il 22 iron-
uni,, ,·ou 1m,1 me~,111 11(\\t,tn nel ~11O-
lllllri,1 di 11011 Bu$\\'.O in WES'I'
JfA\\7lRS'l'RAW. lì. Y. 11 1,-ior110
;,e!(nente 111 me~~n vo1111e relebrntu
1l S. PAOLO 11<11 llrn~il~. (!uiudl In
1101·m1J1 1•011tl11u,ì nell'Estremo O-
riento rcrmaitdo,l prillln uU:i chit1su
di N. S. (lel Uinppone in TOli'YO,
11oi SIIl)COSSi\\'8111ento lii (•olle~io 81111
1,uigi in IlON(l NONO, ulh1 Mt.ù
dei rogar.zl dl THU UUC noi Vlot•
num, ullll 1·ittà d,>i l'll~nzzi ili ~lAN-
DAJ,AY in Bimrnniu, 11l111 (•uttedrall)
di SHJLLO~G uell'lncl111. Pnssò quindi
nel :UNIio Orlrntr: l'ottavo ~iorno
turouo 1·elehrnle ~1u1\\~ M~s~o uol-
l'Orf,motn,11(1 ~ùlosiano di BE'l'LEJH-
ll.IB o il nono 111l'lstituto salesiano
1lol CAIRO. l ,n n0Yo111i fini il 31
in 'l'OUINO, ,1l1',11t,irll di D011 'Bosco.
~IEI.LO."iG - LI n(lstro f.e1•.mo ~lons.
Currotto. Vicario Apostolieo di lini•
lmrl, bn benedeU.o In 1111ov11 1:hii,s,1
roslruil,1 in ~fil•• slrunest• ~u dlsee:no
del suh1$iill10 llon t'e1,cru·cru. Bon•
t•bi• vi 1lonti11l l'nrfo moderu,1 ll111i,
la cbiesn si di lloi·en,.in sostirnzial-
mcnt~ tlulln 1m~od11 huddist.a. L1L ecllu
1·mn111u1nriaL , noto. l'Interno con 111111
,~w11Uoe Unta di sfoudo e i h:melu
ili !orhmn dicono 1•b11 l'o11er,1 hn llll·
1•orn his.,i)!;no Mll,1 ~arl1;\\ dei huoni.

2.6 Page 16

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DA CENTO ANNI
la. Mamma, di Don Bosco è morta.
m a vive nel ricordo e nell'ajfetto
di 1nilioni di cuori
~el centenario della s11a santa :morte il nome liaygero dli Lugo, Realtcl Politira di .Rom a, La
ili Mamma Margherita, è risonato in t utto il Libertà di Sassari, Ua Oroce di Napoli , La V ne.e di
mondo. Il Bollettino Salesiano con ll1l milione di Cal,abria dl Reggio C., La Voae Onttoiim di Pa-
copie diffuso in ventotto nazioni e centinaia d i lermo, Il Jliericlional,e di B rindisi e molti altri
altre pubblicazioni salesiane hanno evocato settimanali. H àn.no parlat.o di Mamma Marghe-
lu dolce figura nelle sue più fulgide c:uatLeri-
sticlle di rna(]ro e pl·ima coopeniLrice clell'Apo-
r ita moltissime riviste e periodi('i ~ettirnanali e
mensili. La Radio Vaticc~na, la HAl. e va,riti
stolo della gioventù. A queste hanno fatto e!'n Radio locali hanno Lrasmesso radioS<"('ne e com-
L'Ossen•atot8 1?-011111;110 e i prin-
memorazioni de11'imparei:i:gia.bi-
cipali q uotidia ui itaJin,ni e<l
1o mamma di Don Bo~ro.
oi-teri. Per limii,arci ai primi,
hanno r,saltato la, Mamma. di
Don Ilos('O i qnoti<l irl,Ili cli Ui-
tnno fJTl,alia e li Oorriere rlel/a.
Commemorazion i
8na, i l Popolo N1uwo e /.,a (Jrr,~-
zf'ltlL dei Popolo di Torino, il
Smt ~anlii"à Pio XU. il 18 di-
l'elllbre, ri!·C'VPmlo i nI 1:<HC·c·l··
N 1u)'!'O Oittarii,110 ùi enovA,,
L' A 11l'enire il:Tl.alia cli Bologna,
l,'l!Jco <li Bergamo, il Oi01·11(1le
dd .llaltitw d i Firenze. il Q110-
lirliano ùi Roma, li Qiwt-irlinno
.Sardo di Cagliari, Sicilin del
Po11olo di Palenno, la, Gazzell<i
d1Jl Srul di Messina.
doli novelli del eollcJJ.10 Ame-
rit'ano del Kortl, 1eune 11JJ
coru.moisso e cornmo,~e11t,e elogio
,foUe !lli1dTì dt>i ;.nccrdoti, elle
lumno donato alla Chie~a i loro
Il.gli, sull'esempio di taut!l omm-
me che la Chiesa ha glorilicalo
come !'lant,!l, llfonica. o che ri-
Anche i ijettimanali lntnno
corda con vcnorn,ziono eomr
pubbliuato largh.i senn.z1 ed
,1/wrgheri/.a Rui;co. (:on q1ietlto
estesi articoli. [/ Jzione (>Io-
richiumo a J\\fouuua Marirtwritn .
vara), I/ Lnformolore (Ilorgotnà-
il .:$auto P,ulro. che ue aveva gin
nero), i l Ve,rba1w (Lairo ;\\Jag-
tessuto l'elogio all'inizio del suo
g,ore) <1ono u.sciti con un eùitoriale d 1 8. E. Po11trncato. Ila pos1.o il più a.Uo suggello a ll1;1
Mons. Gilla Gremi,!rni, Vescovo di Novara. Il solenni commemol'azioni ceutenarie lennte nelle
Tù:ituJ lm riportato una commemorazione di granfli città,, come llCi piccoli centri.
S. E. 'Mons. Cado Allorio, Vescovo di -Pavia.
Per limita.rei anclie qui alle couunemornzioni
f/Arnldo LomelUno, rli ~- E . Mons. Luigi Bar- tenute in Haifa, oltre qut,lla solennissima di
bero, Ve.icovo tli Vigev11110, Vita Oas11lese, di Valdocco della quale abbiamo parlato, ne ricor-
8. "E• .Mons. Giuseppe Angti~ani Vescovo di diamo akune cli cui ci è !{iuntu, notiziR.
Casale. Hanno es:ùLato le viri ù ileJla Mamma
A ,1/ilano, presso i Salesiani. fn tennta da lla
di Don Bosco moltis,,imi all,ri setli1Un1rnJi, quali sìgnor!l> Rh1a }lus,;o del Consiglio C<►m1mnle di
ll Nostro Tempo e La Vnce del Popolo di 1'oriuo. Novara; presso le Fi~lie di 1\\1. Ausiliatrico, <lai
L'Eco tlel Chi,qone di Pinerolo, 111 a-azzel/11 d' 11///11., prof. AgMtino S1occhetli, preside flell.D ScuolH
Il Biellese, Lei Voi:o ti lessancb-inci, L'Et1,sebia110
n c..i Vercelli,
Monte Roffa di Vo.rillo, Mondo
media Card. Ferrari. A Torino. Orntorio i\\fichele
Uua, doJrOn. E1m1,1mela Savio; all' l~tit11!0 Ri-
('atloliuo di l\\fila.110, Lei Di/ella, del Po7)()lo ,li
Parlova. n Popu/.o di Pordenour, 17itli, Tr&111i1111,
V•ilt1 Nu,m.1 di Trieste, Vito riel Popolo di 'L'reviso,
ohelrnv da Don là'uvini. .\\ Lanzo 7'nrmese dalltt
rro.C. 'l\\fnril011a Sar(oretti; a Novara ,ln "· l!:cc.
I'on. Scalfaro. sot,tosl'gr<>tario :il }linist,mo ili
L'Ad,ye di Treuto, La Voce di 81111 Jla1·1·0 di
Venezia,, Da r oi:e rle,i Brrid ili Vicenz,a. La V o,·e
Grazia e Giu.illizit1,; a,l .,J /e~,;m11fria daLI'Ou. E-
doardo Martino; a Biella. dall"nvv. Orazio Qua-
del PoprJl-0 di Brescia, Viti, Catto1frll di Cremona. glia,; a Ven:t!l/,i, a, Infra e a P11llc111ze1,r1, da Do11
Il Resrgrme di Lecco, '"' Preal1dna ùi Varese.
Il R-isnegliV di Fidenza, L'OR11er,,at1Jte Tr>Sl'm111
ili Firenze, L'A m i.<:11 del Pnpnfo ili C:hit1ti, L'.Amldo
Lupano; a C111regyio, da Don T<>mporini: a Borgo
81111 Jfcwlilto, da Don Biffi,; e ùa Don Ca-
prioglio; a Pa,L'Ìa. du Don Penna.. a 'l'm111e/ln
di Volterra, TI Nuouo 1llo111e11/11 di I:forll, Il ,lles- dal rev.wo Canonico Pre,ost,o; a V «re.-r da
54.

2.7 Page 17

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1Ju11 llii\\giui nella ('il!lll i~p13Uoriale clellu Figi iH rii
11. .\\u~ili.Jtrice, chl' con foli<-e pen,;i("rQ ~ nlll•ro
reu1lt.•n1 omaggio alfo n111uune dei Salr::1ia11i o
ddlo F4.rlie di ;\\[. .c\\JL,iliatrice. 1lamma )lrtrgho-
ritu fu :mchl" comnumwnlla in yari 00111 ri i111pur-
ta11i i del YarN10Uo, c:ome I ,ulu,w 011,,m, /lri11zi,.,
Stwlflrall', Biz::oz~.-ru. JI rrixafr, Ou,111,rt/o. .\\ 'l'rr-
viytio l'avv. prof. Luì1.d ~fodiei tenno il di!lcor110
lll•Ua il:tln 1lel CollG?,"ÌO ùel-(li Angeli. A l,1:y11(111t1
p1trli, Don T"igualo. a ()Jii11ri Don Tii;l<.:ini, a
1,cxli il Dir!'t.lore Dioc<>11auo dei ~ooperaturi 1>011
l1. ~liU,lt.ziua e DP11 G. 13ru~uani; n 'fn/mr.:;;,,
Mout-. Ric•,•;U'Ùo Trav,mi. Ard11rete ilella ,\\h•t rn-
jlOlituua ili l'cliu0 o l.>in·ttore. Dirn..·><11110 ilei
l'oupcmturi; n B/!J/111111 llou Faviui 1wll· \\mlit.o-
ri11111 l'itf.n<iino; a Chior,yia, il DireMorn 1lidaltico
ùott,, [~!(idio F'rauzi11i: a l'riw.:in Tlou 1/i:11111Mo;
a l'rrmw l'avv. :0:;1rl.ori, l'rl"!>lidcnt.1• H<•;!io1111l<•
ex alliL•1·i: a Tn,11ln a Il111•erPfo Ln \\', Luigi
Ht:<·<~tr,1: a S. Domi cli l'icln• e a S,-/110 ll,111 Bo.
numi: ;\\ 011 <I.elfo ili t:mfr!J" e a C<1t1t,·I/ r1111m I'I'•
11cln Don V<·uc:o: a _..;,.,,,1,ier,lm1111J l't1vY. t:in,·:m11i
a, \\la.~l{Ì<•. J>rc,ide dcll,1 l'ruvitwia: .1 11111•11 il
llott. limno Orsini. ('on~i).'(lil'l'!l .Muui1·ip11l1,; a
fl'ir,,11~1• Don P:lltrinir•ri. 1~ l'i~11 0011 flhigliNtu,
n ,l/ari1111 di Pisa non l•'anto~t.i. a 1Slttl'ir1 <111~""
Ii111, 1>011 fl,•lmazz-a; .1 /folng1111 l'ìn;ii~'ll!' l!l'ril IrÌI'(' I'
po1litg,1,:::ist:i prof••Jol.i11,\\.1 CurvelL1t:i; n fieq,1it>
r, /.'mi/in Don C'erc,;.'l; u rmm la ruae.,lru :ll11ris.1
1-'ioraul'lli: a Forli il òir1111un, Uou l,nrhin: a
l'rr11r1i•1 I J,;pMior1> ><:11l""i:111u Don Zu11u1111tn11i;
:1 /,orci> l'!In. D1111ilo I111 l'oc-0i: u Jlru·1•m/11:
pto-1><0 i l-i11le;;iia11i 1>011 l-ichi11t·11riol. pn•!>l;;o k
J,'igli11 di ~L \\. Don ~ln~p••r; 11 Pod<11u·r11111li il
Jlir<'l ton, l>uu Guh•.at1i; Il /Ju1berlùfo Dou (':ma.
,\\ IU111i11i tenue In 1·0111m!'mora.z:ionl' lo ,,1r,;s11
1:rr.111,1 Al'l'i,T. ili Rn,·<'nllB ;\\fons. Suh-ntor,• B:11,
,lo,-;; uri. ])elle f'11111u1r111ornr.ioui tenut ,. u J:111,w
ricor,liaurn qnelle ,li 1>1111 <ìiuho Reali al • Sano
e u ire• ,. ,1,·lllspd ton• I >011 l'iora al 'l'<•st 11,·do ,.
1\\ Ue11:,111,1. A l,11,1 •.·,w1 (Nuoro) 1:i cmn11111I1111rcì il
co11s',1clic1·1• p ·ovinci.1le prof. ~era.fino :\\l:wc•:1.
,\\ .\\",11wlì i S.1ksi1111i a h.' l•'il.l'liu ùi :\\L A. 11rgaui.r.-
Y:1rl1110 ,·arie cc,rn111c111orn:Giuui per ( '11111wra tori,
Coopt•rat ri,·i o gellitoli 1h1gli alunni. A 8nlrr110
l'umile flgliu dei campi fu u~uHuta dnll'On. Ruf•
l'ael<• ,len·oliuo e a 8<111 ,'ll't';,r11 dalla !<Un ùi.,gui"
,;ÌlllJl, ('Ullsnrte l'On. ;\\lnri:1 ,Jcrvoliuo: a <;urlt1
d:ill'On. l'io Colini Lomh11r1li. Pre!lidcnh.• del-
l'Unione lntl"rnuzionale por )!\\ J>ifo,m della ,1o.
ralit à J>nù lJli1·a. A .'foi·t>ralo ,!on l\\farucc.elli ln
pre:,i1111tl> q1ml~ ~ .r.1,;ie.~1,ru, rli c·,11c('hiBmo di <Ho-
vauuino HoAco ~. prcpnr:m<lo il C'lima alla ao-
lenne c0l\\1!('_!,tna d.'\\ p:irf(' di s. 1.-:. l\\[ons. .l!'an-,,.,
J.rciv. ùi <'atunzaro. tiri <_;11;1:liardotto C'ate,·hi-
,;tico ni 1":1th'Ìtùli della Parrol'dù,, >1alcsiaua. Wt'•
ritato m•lla c:ara Catechi,..li<-a Dio<'.o~a11a. ~ua
Eceell1·11zu o,.,1lt.) la ~J11111ma ili Tlon 130,:,1•0 ,,
e1,1H'l1t,(I culi l'nu1~m·io cl:o pn•.~tn ~f' 11e iuLro<lnl':~
la c:u1,..ti h0Ht.ifìcu.zio1w. A /fo11n .1/ari,ur mm
Dicig1,11Io ,li A. C'. IA pr!l~1•u Iti nIle nrnm.ùw 111ìl
Umtro cill:i.<liuo e il uo,;lro l/011 <'apitm1io ul
popolo. e\\ 811rrl'11/11 per iniziai iv:i ilei <·01um.
P. l>'E-po~ito fu prc,ont.1la ai !rim•ani 1lu.llo
,-tntl!'t1t1i iu medicina F1111u:o :11:m•--ea• .Auchl\\ a
'J'am,1/o, H!lri. ('tt,;, rt,,. ('nri11lw1111 d'Otra11w si
,..ouo 1woll" 11olt•nni ,·1,111111!'11111razioni con l11rg11
J',u-ti,di,o~in11e di C'onµl'rnt.ori 1i n1uÌ<'i e cmi :tmpi
.,orvizi 1h•l111 <-1!,;uupa hi1·a Il•.
l.11 111111lu \\-1.unllla. pie111011lt•,;ll ehlie nmrwro8u
t' !lOh•nui ('OIIIIU!llllOT:\\Zioui nur]H' lll :-\\i1·ili:, .\\t,.
hiarno avuto notizia rli •1uull..' ti-unte ,1 ('11fo11id
,la llon l·'1wiui, 1lall:1 JJfOI. Ziliua t1emmcllaro
da l lon Di «:eunaro: u Jlmli•·" Ali,1 11:l Don
l'a...ulo: 1111 .lei Real, t• .1 Bi:mc.nilla, da Don
\\'eutin·a; 11 ('rrllayir,ni, tla. I >on Di FraurC11N1;
a 1 i11,ym 11d1• ,, :1 N 1111;:;iatr,. ila. Don Ruµ;o1ie~i; u
:{. Ur,•!fo,·io dalla doti.. l'urlt-111•-P,
La l11111itw·:1 ligura di J\\l:irglll'ri111 llo~•·n. 111·,1.
so11tntn rr11111 modello òi m1111111111, di c<ln<'atrirc
o ,li 1•u11111•rut ri,•e ,-.-iJe~i:111:i (11 J><•r tutti un lllÌ•
raJ.ilc ril'hi,111111 alfa ,-,1111 i1ò tll'lla famiglia ti nlln
cri,-ti:mn ,;11hli1111tù d<'lln 111i,-,iu11c matern/1; ti
11uant.i :u,~i,.11'1 tcrn all11 1·••l11hr:i1.ioui c<>.ntt•naric
r ('OlllJlfl'~l•n• \\:~ VNÌ1.à dellia parole• ..!rn s. ,-\\, l'io X I
rn·n1rn11:dì1 (Hll'hlndo di Don llo,.,·n: « La 11111r/re
1•/u: ryli 1·M1· ~1•iey<1 i11 !/l'l1t1 1mrfr il pmltl' 1·ht1
eyli /11 •·
CATANIA
* Il l\\even,ndh,imo
l>ignor Don Lulgl Rlcc,,ri,
il Slo<bco
e ahrc Aulorllà
nlta commemorulono di
Mammn Mnrahcrhn

2.8 Page 18

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VITA
SALESIANA
sullo schermo
:\\"el ma~1strale dh,corso <lel 28 ottobre r955
111 rapprcseutanli dell'industria cinemaLogrnfica.
!:iua Santità Pio XII rilev<ì che il cinema • 110n
può vemr iuiglello dalla CMe.w e dai suoi Pastori>)
e colse l'occasione per esortare i produttori a
diffondere film di ai.ione e rlocumentari_, dai quali
emani fmaltnenlt> "qualche riflesso del vero. del
0110110, dei vello. ni 1111a parn!a, tm raggw d1 Dio~-
Dopo l'autorevole iucitamento del Vicario rli
CrisLo, e tenuto conto delle trequenti pressioni
,ti molli perchè una serie film salesiani venisse
arl illustrare le opere di Don Roseo nel mondo,
11 suo spirito le sue attività ed imprese, l'ini-
1.iatirn fu presa in seri.a consìderazione. Ogg;i
una prima serie di documentari è felicemente
realizzata. fii tratta Ili 1111a rlocumenta1.ioJ1ecinema-
tob>Tafi.ca che ha la sua i111porLanza per la Chiesa,
,La Don Bosco voluta presente $li Lulli i fronti
-;ociali: dall'istn1zione professionale ed agricola,
all'a.~isteaza g-iovanile, alle missioni ecc. Dal
prrnìo di vista salesiano, esso for11isce nna cono-
scenza più immerliala ùi [onda1.ioni, cli opere,
d.i per.;oue viste sul campo stesso <lel loro lavoro.
[ sei fi.h:u attuati lì.110 ad ogg;i con criteri di no-
biltà e modemità tecnica, sono già in <listribn-
zione in rtalia. All'Estero drcola110 i cloppinggi
<n lingua francese, inglese e spagnola, mentre
l)er altre lin~ue s1 spern di fornire le copie al
più presto. La prorh1;r,ioue comprende tma serie
di veri e propri documentari e una serie di
cosiddette attualità. I primi sono quattro, <li cui
tre a colori. U Colle Don Bosco è. una descri-
1.io11e della genesi dell'opera salesiana sul éolle dei
Becchi, dove Giovannino Bosco crebbe nel timore
•li Dio ed imparò i vari mestieri. Que~ti ultimi
sono successivameute presentati in altri ùue film·
Ragazzi nei campi e Tecnici di domani
aei quali è descritta la dinamica vita delle nostre
scuole agricole e professionali. e la valorizw:r.ione
spirituiùc ùel lavoro ael sistema cli Don Bosco.
Della stessa serie fa parte i1 film Ragazzi ai
monti e al mare sull'organizzazione salesiana
per l'assiste117,a estiva ai giovani e la vita nelle
colo1tie marine e montane.
N'ella serie atlua/1tà, che si propone di traman
rlare cinemalografìcarnente le t'T0)1ache di parti-
cola-re importanza salesiana, figurano finora due
film. una raccolta clei ruomcnti più suggestivi
d.t>Jle feste a S. Domenico Savio l'anno della
sna cauo11iz?.azi.01.e, cou il tilolo: Trionfi di un
Ragazzo Santo e la visita del Rettor Ma~giore
Don Renato Ziggiolti :ùlt• opere salesiru1e di tutto
il monrlo, presentata col titolo: Con Don Bosco
attraverso i continenti. Di rssa è_ per ora iu
distribuzione solo h1 prima parte. da Torino a.a
Hong Kong, mentre ad opern compmta il film
avrà il carattere di un v.ero e proprio lung:o•
111ctrag1,<io ùi p:niicolare interesse.
Sem:a dubbio la serie attaalitri riveste una
p·utkolarc importanza, anclle se meno spetta-
colare, in quanto è cs;;a stessa 1111 docume11to
vi1•0 ùcll'altivilà salesiana nel mourlo, e una
nuoYa forma cli 1mnah. Duale gioia rroyeremmo
oggi noi se cli Don Bosco e dei primi Rale~ian1
ci fossero stati tramandati i viaggl, i trionfi, o
auC'lic s<>lo qm1khe frammeato della loro vita
familiare tra le mllla de.ll'Orntorio! Tutto questo
oggi è possibile docn111eJ1tarlo attraverso a quel
potenti5simo mezzo rli co110,;cenz::i che è il cinema,
Nei documentari di corto, medio e lun~o me-
traggio che tignatdano lo sport, il folclore, le
esplorazioni, i vi~gi, oggi si profondono di ,·olta
iu volta centinaia rli milioni: tanti lufaLti ne es.Ì/st
il cinema. e si sa quali ast1onort1ici.Jc spese iru-
porti la realiz7,azionc anche ~olo cli w1 semplice
documentario. Purtroppo i Figli ùi Don Bosco
11011 dispongono di altrettanto per lur conoiwere
e amare cose ben più preziose, quali le n1bsio1ù.
l'arduo e diuturno lavoro per l'edncazioue dei
!-,>'1ova1li e delle fanciulle iu tutti i continenti
Ma lo sforzo dei Salestani per la costruzione
del R.eguo di Dio, anche se iulravisto soltanto
attraverso i pochi documentari realizzati o che
si reallzzera.ru10 a Dio piacendo in futuro, sarà
sempre pit1 appre7.zato ecl t:1iutato da tutti coloro
elle scntono in cnore lo zelo e l'ardore per la
salvezw dei fratelli, vicinl e lontani.
PER RICHIESTA DEI DOCUMENTARI SALESIANI IN ITALIA
rivolgersi a( seguenti oen,rt d! distribuz1on,e,
Genova Sampìerdareoa .,. Ufficio hpettorialc Coop(•rat-or1 • 'via Rolando, 15 (d1si,on~ di copie m tonnato normate)
Macerata ,. Ufficio lspeuoriale- Cou~ratori Sa"l~iani (dispone d1 ropte in formato normale)
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Verona I... O C. - V,q i':ii:!:1~t~ ~ 1/.eno 1:1 (d,:ipani:- d1 copie in tom1nto nt.>r-m ,te)

2.9 Page 19

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DIARIO
di un parroco della giungla
di don VITTORIO MAURI missionario nell'Amm (India}
Li, ruia p,uToeehia si Lihiama La-Bhoi. IliL
1111'eslensione rii rirr·a 15.000 rliilunwtri rpindrati
e uni~ popolazio11e di nlmcuo li0.000 ahitauti.
lo sono l'1111ico parroco che ha Rtlllr hracein,
qnesi"o ut11tll)111w tenitorio. Me ne avcva.110 par-
l11tò comi' del regno della morte. I tem7lO\\'ali
fn riot'l.i !'it:onvoLgono q1iesl e terrn. le I.JelvP lt• clt'vèl-
s!,ano. Vi flCorrazzauo mandre di elda11t i Hel-
vntici; vi girellano <1mdche eo~a eome \\ig-ri e
or~i. Vi iu.lieri8<'ono le mulattie piÌI •lllicidioli e
la rnalu tia.
E gli nomini sono quel <·'lll' MUo: 50.000 a11ime
in h~liu. dt1i l.empot'ali. delle HcrC' e e.iolle m,,latlie.
Trr anni fa l'ohlu:iùie11za mi m,rnilò qu, come
p11rror-o. Chi11Ai il cavo e rabhrividii. Orn vi
11r•rivo da N,rn1rpoh. Ci ho g-iil f;i1.fo le OS0>a. Ho
cono~ciuLo mollo fla vicino qncsta povera ,t(en1e.
È una gente impas;,ihilc. forse la più impassibile
di tlitt~ la, Tt>na. Ricc,rrlo che i11conlrai un uuico
s11pf'r;;t.i1e ùi 1111 inl,ero villaggio inghiolti1o dalla
morte. .1.\\ me, die lo consigliavo tli lrnMerirf'i
altrove. risposè con un palliilo sorriso:
- Dove TTlOi <'hf' vad11, p::tdrcY Oio mi lrn pia.11-
t.ato qui, in que1<to pci:60 di terni.
Li cono~ro heue q11esii nomiTii; vivono con i
loro armenti. in lotta ron le hcl\\Tr. 1);1_1l'alto
delle loro capanne. sospese sugli alberi. sorve-
gliano i rarrolti. l<'ilauo e tessono. hattono il
ferro e lo lavorauo, <·ono8cono tome merli!'ine le
erhe 1<ilvf'slri f' i µra.s~i dei feliui. ~ono ge11iali1,~irui
ucll'uso del hamhù. Il l1amhù in mono loro è
proùigirn,o; serve a cos1mire c:ipamie. ~e1-Ye a
fiire an·hi, fre<·rr <' hmre, ;1 gettare p01iti l"ui liumj
Don Mauri davanti al portone sacro dei Marngar (,Nongpoh•
A.ssam.). Questo popolo è ancor tutto pagano e assai super-
stizioso. La preghiera. dei buoni aprirà al Missionario la
porta dei Joro cuori.
vorticosj, u, fablmcare l'inseparabile (l,1,111c1 o la
ce!,ra che acl'ompag-na. i loro rnnti tris~i.
Nel !;ÌJ'O di tm !H1110 110 P<'l'("Cll"~O 2500 ('ruln-
metri, quasi ,wmpre a pie'1i. l cJ'jRliaui sc1110 au-
mentali di Lreccuto unità. E 11uecen1o sono
cat.ecumeui che si preparano al batteRimo.
Conoscete i Nongtlubt
Vorre,i farvi iucontra.rP i mini N ougt lu11. ro.
noscete i '.'i!oogtluh'I Li vedeste! Come sono
81lelli, esnheranti e fauta;:iol(i! \\'ivpul) uel cuor11
ùella mia. parrocdùa, 1,. Llm◄lcu, doYe lrnnno 1•0-
~nuito in cirun, al colle unn d1ie1>etta ,ilpina.
Li ));nida ~mil. l'amrninistrntorn civilr. l'oadiu-
vafo dal fratello DioniRins. Emil e Dionisius sono
57

2.10 Page 20

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le midiori ca,·aùine nella caccia !li tori $elni,tici.
Quale.lui tempo ta Emil fu assalito da nno di
questi tori inferociti. ~tava per essere mass.aerato
a colpi di corna quando il fucilo, J)Ìcchin.ndo _per
lorra, fecc part,ire il colpo cbe, caso strano, Còlpi
la belva al cuore, fulminandola, di schianto. Errril
Yi riconobbe l'intervento deUa l\\iadonna, di cui
è divoLissimo.
I cristiaui mi vollero aocompa-l!nare a.i ruderi
della loro antica dttadella. Lì, un tempo, si ~a-
crifìc,tva, agli idoli. C'è aucom la pietra su cui
sgozz-avano le vit,time. Ora tulio è in rovina.
Alberi iriganLcschi si abbarbicano dovunque. I
<',antaatorie, al rii.mo delle chitarre, cantano le
vecchià Sàghe. Ne trascrfro una _strofa, come
l'ho sentita:
I nostri padri abita.vano queste ,,alli, ·pasco1wn(]o il
[glegge.
[Poi sceHero le bande mwu.1,te d.ei Thaiang e uccfaero
[i guerrieri.
Rimase il re a r.omhattere ,Ia sol/J.
Egli offrl la, ~·1w fe11ta in tlifesa del 8·/,W popolo ,
Q11a111io cadde, i ·110iltri padri glti eressero una Jlietra.
Siilla pietra sbocciarono d'lle {i-0·ri, e rl1.w giova.n·i
lt>e1111rro o rm:r.-0alierli.
Con 11uei fiori in mano, i fiori t1eTl',·ro11 11,r1'U11/(lro,,10
fso/d(ltì
e li ~rn.gliaroM c-ontro i 11em·ici, eon/?'O le ba11ile
[17..,.,: 'L'lwia 119.
Ei passarono tutti a fil d,i spa.dri. Poi 6<:esero al fìmme
a lavare te spade gronclan-1.i di sangue.
Per tre giorni l'aoq-ua <;ontfrmò a .~correre arrosRata
[di swnytw,
Chiaro di luna
Cout.inu.ando il rrrio pellegrinaggio entra.i fra
i Th.aiang il 23 dicembre, ver~o stwa. Si avvici -
nava il ~atale e i cristiani di M.awùilio uri atten-
devano. M.i .faeeva da, guida 'l'ommaso Jomin;
era un giovane appena iiposai.o che si n'!ca.va a
caaa della mamma per porta.rie in dono una
porzione ava,nzvt.a dal suo liancl1etl:o di nO?.?.C.
Tommitso ò il pretendente al trono dei Thniang.
Il dolore di un
Souo vecchio e le fo1·ze di questo 'l'nio
poue·ro co1710 no11 accomp(l,g1w1w 1,'ilì
qnelle dello spirito... Aneom ·ron-ei an-
dm·e pe1· fimni e fo1•este in ce,·,·a clelle
tribù cli sefoaggi che. oltre i Xatvmt.es,
alJittmo I.e 1·egioni clte ,lei questo Rio
dtcS M()1•ws r·omw al Hi() Colt1.ene e
Xi11.g1ì. no potuto b-OV(11•111i c-011 ,ireuni•
delle t.r·ibft elle vh,0110 sul Rio Xùiy,ì
e su.i suoi t1fl'l:1w:11ti: so110 i scl1viggi
1((1lapafo. i 1Imnaiu1·à, i l(oicm·o, i Gio-
1·ww ea tt,ltri. Tiitti dimosfra110 le mi-
glior-i tlispo:sizitm.i ucwso il mi:s!'lio11ario
e la 11a1·0l1i di lJio. 1tla il cum·e mi si
string,1 quafldo mi trOl'O tra qriei 1m-
·1:e·ri e buoni sefraygi e 7>e11so cl1,e non
1,0.,;;:sium,, fm•e ·1wll.a, run· loro. Oh, com.'è
Lo scimmione nero
Vi11itai la valle dei Mar.ng,ir. J M:irngar souo
popoli emigrati quassù dalla pianura, diver~is-
sim.i dai N,mp:I Iuli. Padano una lillgua sconu-
l!ciuta t' lavurauo rollettiva,me11tt1. Souo fiori e
snperstiziosi. Tut.li pug.ini. Non c'è tra lorn
ucmmeno un cristiano, prro1Jò ci manca un ca-
tec·hisln che c:onosra la loro dit'fil'ile lingua, Di-
mustrMO -però molta ~im1>alia per il ,~risliaue.
$Ìn'IO.
Trovai la loro ,allo irta rU pali a,!rlll'..zi o 1mn-
tnti, <'Ome per nno sbarramento i!ifonsivo di
cavalli tli Fri~ia. M'i.uform:u·ono rhe c'o.ra stato
il sacrificio dello scirumioue. Cen1 inaia cli gio-
vani si nrano inerpicati 1,11 per la roccia e a-ve.
vano catturato uno scimmione Doro. Lo avevano
legat,o a due pali incrociati e ut\\r.iso a colpi di
pietra.. Col ,saugne de.Ila vil lima. avevano spruz-
zato il portone del t.ompio e vi avevano atlisso
la testa e le zampe. Poi il popolo >'i era. abbau-
donat-0 a una danza, sfl'ena,ta, in segno di gioia,
sino a noLi,e fonda.
611
l\\fj meconi ava 11he la sua. clrna,stia era sLata del,To-
uizzata ncll:i fot Ia secol,ire tra. fa cal'là re:1Je e la
('à,;ta sa:c:.cr<lot11le. So~l,ai un po<·o in 1·a.t:1a di
Tomruaso e, verso l'iml.iruuire. "l"igili.1. cti Natale,
entrai a ::\\iawlaho.
Pregus(avo due lllOrhitli~'limi giorni dì· riJJOSO.
;\\fa. mi acc·oi·si elle le canaune riglligii.avauo,
come a Betlemme, di pellcgri:u.i <'ouvrnul,i per
la not.t-e santa. La temperatura ern miti' e pia-
cevole. Dolre e <'hilira notte, se.nza v.entol Imma-
ginavo il Nnt11,lc- in Europa, luci, pasiorali, neve e
1•r11•ilfon! Dovell i lllllllliniBtTai·p il l>a1 tesimo a,
ntrmero"'i ealecumeai; poi rimMi a~;ie1liato in
co11fes:;ioll1tle fino alla, meRsa di mezzanotte. Pal-
pHavauo le stelle e udivo i rauU dei fedeli. .A
mezzogiorno ci fu il granrle l,a.uc.lteli.o natalizio.
Poi. nel t·ap:mnont> addobbalo a fe,at,i,, dctlero
fondo a tutte le risorse della loro 11llrgria quasi
leggen<laria.
Il giorno di Ranto Stofa110 ripresi il mio viaggio.
Toccai vari paosi, aalutai amici e conoscenti,
parlai con i c,ristiani. AJ lrnmonto mi co,pitò di
va:rcarl' il colle Inp;saw, chr, vuol dire lncande-

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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,;;,-enle. Sostai 1·on il mio eatcchi,ta a co11le111plnrt'I
lo spett:lcol,,.•\\ uon1 l'Hirn11!aia. penncllatn di
Linneo. RC'rnhrova un cast-elio hahe1,co. Attorn,1
a uoi si s1cndnrnnc> dolci d~divi. TI ,;ole irn·P11r1iavn
il c.i1ilo.
- Vedi, pnùre - mi rlii-~t il c:itechista In
na pietra su 1·11i ijit!di
1111:1 storia. ln!!~aw. l'in-
c.nndci;eunt••· 1•rn nn tiranno drn l-en.eva ~o~gin-
g-111,1 col llc'Tr11r1· l'iu1em t·ontrada. l.:'n iriomo
il suo civ11h•, ~nicla1o dal RnUln tlt•l vent.n. lo
vecchio missionario
1•rH·o clre t,, m.esse è m,,tt,.i, ma gli
ope1•ai ·""'"' pm·lli, froJtpo JJOchi! I t·e.c-
chi derm10 ceclvn• il pm1to ai giorani,
e lo fmmo t·ole11tieri. nw ,.,e i qionmi
11011 t•i .-;mw. rhi ne ra.,•N>qli<• rerf'Hità
,ti apostol<tfo? È que..-;fft la 1>iii triste
JJena e il Jliìt ytat·e dot,u·e che alfliyye
lo n1i<i 1wrrlli'1iti: n~rle1·e lt.' f!ninw rii
r1twi pore,·i selrnggi. ave,·le i-ir-i,w e n<m
Jmter stnre> 1·1>11 esse 11e.1· t•tmdurle a
Ge.<iù! ,um m·,•re. al Jia11,·" nfonmi e ye-
11erosi missimrm·i e/te si s1>lnymw 1>er i
fiun1i e lt• )"m•e,;te ,illa c01u111i.,ta tli quellf'
mtime d1e ,is11e#t<,.,u, l'm~i ,ti n;oJ...
\\,11•41uUnu I ll1~to lin,/'O!'orl llr,1..llt,,
,mrpr~,;11 uddornwn1 alo ,m q11r1<I :1 pietra.: con 1111
colpo ùi 11p11,l,1 l{li ta!!:litì lu Il!bl.t ».
Ripre1-ì 11 1·arumiuo nl l'hìnrn di 1111a In.un •Jmbi
piena. f'n,i !'ce1u!Pm1110 fiuu :t IJmt!!':Hu. lJ11
,!!'mppo ci, !!iOYani ci a~pr.ttuvn prr darci il 1>1'11•
veuut.o. l ml~nin è il villa,l(l!ÌIJ JIÌÙ ft>rveurn d,•1111
w11~1. V1•ul,i11110 1·111-Nmmt•ni t:r:1-110 Hchiorali. pronti
JWr il hn\\tl'~imo. Sempr(l :11 chiaro della h11111 i
!.dovani :!ÌOf•arono nna partita di ealrio. in IIIIO
,pl'ttacolo da çio..t,i olirnpki.
Quelli ,,,rn sll•s-<a, con la lima d1e f:ir(•\\il eia
l.1ute-rn:1, i11i1.i11,i 1m'altra dt•1•i11n di l'liil,mwtri
verRo ~111I.
l.'omr Ò l'llllltllltico CfllUIJlilllll'I' <'011 la li111n!
Tntto bdlo. 1111 lo poetico, ma... ,•i 110110 .!!'li or.si.
.\\ un ePrlo punto scutii nu frusrio lm i t•e,-pnj?h.
L'or,-o n"m, 11 lcrriùile 1>,•,ti111w. •'1-a li. a pot•hi
pa><~i dn noi. Hnreollnnrlo. ~i :1 nrnz,> ,::n1~11P111ln.
To iuipngnnvo il furil<> r.nriro 11 pallini per le
li,pri: uo11 111,hi uPpp11rr il tempo ili l'amliinri,
Il• c:ut m•ce. la! :mtnueameutt• rlrd~i di 11011 sp11-
rure. L'nvr"i soltanto irritnto o pl"nRO rho, iu-
furiato. ci U\\'ft>hho ~tritolati. - :<1·appinwo -
11i1,~i ;ll i-atoch.ii;ta. - Sentivo alle spalle il ro~piro
pot<'nh• dt•I bei,tione I\\ il :suo pm1so alternato e
pesruik. Cento metri dopo il primo !lcut1o la,
belva SU\\iRl' l'im;eguiment,o r ri,•ntrò ne.Ila w11111-:la.
JJ cuore mi lrnttevu in tumullu. Ricarir•ui il fu-
rile e riprl•ndemmo n euuuui11are r011 1•11utl•la,
dopo r111t>l primo episodio ila epora del 'frrrnre.
Al diavolo il dùaro di luua e ogni rom:1111 i<·ismo!
La notte di S. Silvestro
Ncl picNiln villiu!gio di U mp:rnin i <'-rihliani
mi atl1•111lt>\\'Uno sotto un .,reo illnmiuato. In-
tonarono l'iuuo festo~o di ht·nvcnuto. foli1·i chu
io <lt>,-~i il via. alle cell.'hruzinni del loro Suuto
Naf.a,i<'. I, 1inr10 volgev11, pigrnment.e al l,N111i11e.
come le aeq11e di 1111 li111nù ehe Rfo<1i·1110 uel
mare.
L'ullimu fe,ta di l'fotale (In <pùnt.i) coiill'it1t1
rou J'nlli1110 i.•ioruo llt>ll';1111111. 1wl pne.;:et tu ,H l\\111\\\\ -
,·:,~a bri. don• fui URJlit,ato iu
11i Don 'lJ h'ano.
che ~[.1111i:1 t.eo1oi:,ria a T11rb10. Tanti R1tl111i
a lui I.' 1111alrho illl,(Uriu unrho Il. me. cho frKlr-g,-rìu
il mio 2:i anno <li rni"'-<i1111(J,
Gangsters e tambnri
La fp,af,11 rlPlle Pa.lm<· I.i piu,;sai in l rn~fort11,
"" pC'r lr ,lol1·i collimi '\\.likil'. Ju n11 1111<•~i1111 mi-
1111;,rolo. 11ecor•t·olato in ci11111 al ,,011,, ,•0111" un
piccolo 11;11•~t1 11whro. i 1•ri~1iani. troppo puven,
e-rauo n,ltlolomti di non pott>nui ott'.rirn 1111,ilcot<,1
da nwttPre ~nito i t!r11ti.•\\ 1111 t.rarto 1111 l:iughiule,
stnzzir-Mo ,lall'où<>rP 1h•ll,· ,,,·ntole, 1110-,trò il
mu;io vicino a 111111 [uul.111111. llue giov.1ui pio1u-
baro110 a, clirrul'lo: Vieni Kt1l.ii10 eol f1wile. -
Cinque minoIi ùopo. l'unim dr, impallinato in
piena fronte, era. rironto prr ""S&E' \\'IH·innto,
,·on c<mR•·gucnl i d.:1111.1• di giuia attorno al l"'n-
tolon<'.
Cau1muw. t·nmminn. c.m11ni11n. In upril,1 11.1
ter.m l1 ri:ir:,111, ~1·rPpolata 1lall11 ~irdtà 1-1 lornrialt\\
dagli in,•1•1uli. Ripa.rruulo per ri110MrP in 1111,1,
grotta, dopo rli essermi rli~sclato al fiume, in-
eontrni i rlu<' più terrihili 'l""!J>I, rs dello r~mw.
Accoccnlati per terra, fumavano l'oppio. Priffai
a iu,.i111rnw 1ll'l loro r-uore 111w lmona 1mrnli111 ,
wa mi nN·or~i che era fiat<l Rpreca.to. L'oppio
li dro~avn. <• li ro viu a vn..
l~1111rhd•1 il limne, ndii 11110 "trano rullo di
tamhuro. 1•11 nomo ,,·en,1.., n ,falla t•ollìun. sj
ferm,, vil'i1111 11 mP l' mi piàntò in vi"o duo ,,.-d,i
lucidi e s1,irit iti. l'oi riprPs,• a l'rtTTf'l'll pnzz:, 11 1·1111•,
110tt.o l1J ~r1,r1.11, dol wlc•, sn " i;tìù per i colli. ,,.,,.
,·ompagnalo ,ln rpiel luni.tn ,. l111111icta11!P rnlln ,li
taml1ur11. \\li i<pil'g;a:rnno du' i11 11nel morln l,•rHWll.
lonu1110 111 rnone da 1111 nomu che mori\\'a in una
capanna vicina.

3.2 Page 22

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Nuova Pentecoste
Ho vifllo 1tomin.i eh(, appartengono cert.11rueute
11ll"epota a11lidiltniana,, in 1rna vallata segreta.
So110 gli Urntah. Lavoravano iu un centinaio a
:wppare una risaia. EraJ.10 (111a~i l"ompletamente
p1:ivi di vr-8f,i. con i lunghl e folti <'a,pelli rnccolli
in eaRco sulla nuca, un 11etto cidopko su etti
poggia il collo taurino piC"gato in a.v::wli. I ra-
gazi<>tl i mi gmIJ"òavano i11<·miosili. l ' no di loro,
uua, spede di gigante, 1ru si avvfriuò 1ler salu-
tarmi e mi scoccò llll belli~1;imo sorri~o. Rono
rozzi. ma hanuo il enore lmono. _A ttenòono fa,
lnC'e del V::111p;elo.
f'r}j Jirang uwècr vi stanno i1rrivando. U Phol,
1111 giovanoti,o. fu il p1·imu t·n(eeUJ11eno. l.-li avev,1
lasciato 11l r1111i libri: il Van/:(elo. il eatecltismo e
il libretto ùoll<' prel!hiere. Rgl.i Rmh1tò fotta qnt>Ua
meJ"rr nPl c11ore dei snoi l'Ot1i11nei . Qnaudo, al-
r1111i mMi dopo . ri1 ornai tTH, loro, fnrono 12 i
batk~zali e nn ren i in11io i rttll'<'UlllOllÌ t,utto
merit,u del hraYo catechista, Stefau. 1n se1;1Lilo
Ile hattezz:ii allri 40. (ha lo :,:;1,irHo Sa11to ,-(,a
!loffianclo ~11gli ,lira11u- l'urairano tl('lla Pente(•oste.
n Si preannuudano gro~se convt>r~ioni. loro re
Jlli confid ò C"he ;:l,a.vii. pt>nsan,loci anclie lui. Vo-
1\\'vn elle noi lrbpia11ta.sKimo ancln' t rn !-(li Jirn11g lo
graulliosr OJl('I'(' che a nn-a ammiralo a, Shillong.
- C'aro 11111ico - gli 1i•posi - tul (,i dipe;uclé
dalla, str:illa. Qnm1do 'ri RIIJ'ÌI, ima c·am.i011ahile.
vi a,priremo una rflRiclr11za.
O ra mi itrc-or_!.(0 die è t,empo di i in1re i rt>irii in
haJ'C·n. T'em,o <·on tri~(c•zza alle lllil- 50.0(10 irnirll.o
in IJali,1 rlei l·emporali, dC11le ht,hc e Jellc rna-
laltie. Chi mi ainter:'! con la pre~l1iera e cou il
s1u·rifkio?
~'a ie ralern1 con questo 1111ime k111h111e. Vi ri -
cor,la e ]}l'<'l:W per voi
No,1111>07, (As~am-Irnlia)
1)011 \\'1'1°1'01<10 :\\Lnnu
mi~~ i 1111ti!'io t (1le,d1t110
r~
ssnm
(d11l/'olto )
Il vecchio llira Malhlas, Il primo convertito
nella missione cli Non~poh-Rhoi
Don Mauri con un ottimo giovane crlfitiano ~fikìr
D:,nzarocl T(hasi che banno onoralo ll misiilonarin
con le lorn danze...
Don Mauri LrA i J'~rvorosi neofiti Jirana
------ - ---- ----- - ----- -
1
Annu ario salesiano 1956-57
Questa picc11Ja c,,cidopedia I, un libro di e-0asultaz10ne pratica per o!lni mformaz,on~ sulla vita e
l'Opera di Don Bosco nel mondo e tutto ciò che ha att inenza <:on ess-a. Volume di 3co pagine.
Statistiche particolarcggì.ite presentare in ~rnfici a colorj. Aliante salesiano d i 2.2. carte n sei color,.
Edizione in ca-rta uso patinata. ric<.:a c.Jj o ltre 200 iJlustrnzmnt. Coperrina p last1cata4
!l1c b1ed erlo presso i'UFFICIO STAMPA DIR!;ZJONE GENERALE OPERE DON BOSCO. - L . 1800 ( sconto del 20~0 )
t.O

3.3 Page 23

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Lo sbarco della Banda musicale
Boro ro a lla Base aerea di CAMPO
GRAND E (Brasile). Al cen cro li
Comandante della Base.
i trionfi
DI UNA BANDA
DI BORORO
L'.Aerona11t.ica del Brn.slle ha celebralo la fe.o;ta,
1.1,unualo dell'Ala con J}artfoolare en!,u~iasmo e
solennit-!\\, perchè nella medesìrn.1, ocr·asione com-
memorava, ancl1e il cinquantenario del primo
\\TOJo del « più peRante dell'aria~. fatto a Parigi
ilal hrn.Kiliano Santos Dumont, morto nel 19!{2.
GinRtaruente il nrasile ricorda l'impo1·t,10te av-
venimento, chè nell'aerooauli.ca h1J, tTovato la
soluzione del gra,ve problema delle comnnicazi.oni
nel vastissimo tcrri Loriu nazionale. Parte pre-
pon<lemnte spet.ta all'iwiuzioue militare, cl.Je se-
mina i snoi campi il i a.tt ei-raggio in 1u Uo il Bra"
sile. ancl1e neJle zone più impeueLrnhili e sco-
uosciufo. Per que8to suo SJl-irilo di pe1111i nudone,
ùavvero provvidenziale, le sono riconoscenti
anc.he le "\\llissioni caJtoliche, per(;hè nella maggior
parte di esse l'a•riazione mflit,::m'\\ ha buoni rampi
di atterraggio dove, anchr scttimam1,lmrnt:e. si
posano i snoi aerei, mettendo il mis8ionario ~,
contatto c·ol mondo c·ivilf'.
F'. hl foTze aeree, nelle attuali rc~t.ivif ìi, 8i ri-
cordarono di t.nnti centri mi~,;ion1ui da, loro vi-
sitati e rli 1,'ì volli>ro toi.clierc nn elemeuf,1 cl1e
alla solennità associas;,e la nota esoi iPa. Cc,sl
la ba.-,e ).1.erea cli Campo Crande, nn11 delle più
importanti del Brnsile. anùò pro11rio nelle mi~-
11ioni tlt>J 1-lat,o GroSso a prenden1 la desid1m1f,a,
not.n festiva. 1 suoi bra'Vi piloti, posando fo~le
le ~et timane uei eampi della mi8sione. sentono
il ptilpii,o di vil,a e cli progresso di tprnlle lon!.ane
~oasi,, UJ:,ieme c0i c-i:rn Li ~iulivi è le not.e fe,,it.ivo
drlla hm1d.a musica.le dei Bororo cli l'.lleruri. for-
ma.La ilai figli e 11ipo!,i tli 11uelli clic• in un'aJLrn
festa naz.ionnle, nel 11108. ~i erano rPcati alla
c.api1.alc fa<:e-ndo $ l lll'Ìl'fl con lr loro ui,c<:uz-ioni,
a soli sci amii rlall'iuizio rlella missione.
TI Comandaute dclla Base di C'am_po Orandfl,
maggiore Ageno1· de B'Ìj!;ueh'edo, lron'i facile
comllim1,re tnlto cou l'ulluale dirci toro di qnella
mh;~ioue Don nnwo Wi!1t1iowski, JJ;ià i;uo sn.periore
nel collegio Don Bosco di 'luella ciUa. Il trasporlo
dei 1':.wdiE'lti fu f111 l,o per \\' Ìll aerea. Fu nu avve-
nimento strnorrlinario per tutti. speeialmcn1c por
i .~uon.tlori, i qua.li. pochi eccef(,11111 i, vinggi:\\VA1lO
per la prima volt11 per via aerea. Li irncornpn-
gn,wa il diret,1orE' rlella m:i~Rione e l'iu{atic.abile
coadiul-0N Giovarmi Rocro.
1 l,ravi musici corriRposero µienamon te alla
genera.le aspettativa con J'impi>r-cnhi\\ifà rkllc rse-
flUZioni e con il loro colllp'ortarneuto. Oltr11 i nu-
mc1i <lei -prop·awrua 11tliciale, Ri prn;-1ti1rono a
conccrt,i per il JJUhhlko a11·a11ert() nel rnntrn
della 1·iLI ~.
DID·ante la permanenza dei Roror,l in Campo
Grande, tla1la. lnutamL mir;,,ione di H. Tflresina
:irriv,) Dou l'ietrn f-;har,lelloH,o 1H·com1)agn/l1.o
ila due i,-iovauotU Xarn11l,e:,. I due indi rla,lla
lnnga càpigliotum spiovt>Ì1te sulle i-palle. con
nel mrz;r,o la cari.tl,erist ka e l>e11 l'isibile ton-
1111,-a, cui ~m·ril';o R"<·hiet,1-u clic rnet.lr.va, in mostra
la l'a.ndida, e 1uwrct tn, dcntn t11ra. si :1t,tirarouo la
i,impat ia gencm1,le. I.;t Provvick1rnu divina fa.
crva, irwontrar!', in una, moderna e mo,-imeut,ll&
e-ittà, meml)ri di dne trib1ì c·he fino a porlJi anni
or son() erm10 frriil.11c-,ihili nemici e met,teva di
fronte dnf' mi~sioni: qnella ilei Bororo dell'11,1f;.
JlÌano orie11ble del ~fato Gro~so nrlla sua tomplet:i
mat11Tità. I'- <111.ella tlei Xa.vanL-e!\\, uneora al RllO
inizio, ma a~sai 1m1mette.n l-e. L~1. oom.iLiv11, era,
appena ramata dai rricmti d i <~:Lllll)O (}rande,
qmt.1.1ùo dovette di bel nuovo rime(,le.rsi h1 ,"Ìaggio
1>er Cufabà. L:\\, il 12 uovmuhre. si (lovevauo
c·hindere i l'esteggià.meu!,i ci111p1tt11tc11,u·i e l'Ecc.mo
Goveru,tlore dello ~l,nto di )lat,o Grol:!so vollo
anche per· la ca.pi tale la, hancfa Bororo. I 1,ravi
rnui,ici n ncora 1u1n \\' Olh1 ~i pre;:,en taro110 al pub-
'blieo. !'Orrispnmlewlo alle as1wt.!ative di Lut.ti.
AR&ai a,pprezzatc le <'Rer.nzioui. ma auch e gl!
a.t1n1e11ti numeri di va1·ieln con danze e cant.1
propri clella t,riliù, rol tiro ù'an·o e freccia.
Con qm•sU n.Uori la han11a 13ororo chiude il
ciuquan 1,t'trnrio rlol\\a ,rna, fondar.ione e. rin forzata
di nuovi ele.o,cnt.i. eo11t,inuer:ì acl r,;sere l',lllcgria.
clcll<) fl'sl,e (kll:i 111i,;f\\io111}, diwdu novella prova
delref1icacia t rat-l'orma t,1·ic-e a1~1la cat.echosi reli-
11:iosa.
C'ar11710 Oro.11dP ( BrMile)
fì!l(', f'E:5-ARF. AC,JHSETT L
m i ssi11,111r1n -~alesimw
61

3.4 Page 24

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piccolo MUNONGO
Poco piu d, quarunt'011111 fa i
Salesiani :JJarcavano nel Congo.
Una mattina un piccolo ne-
gretto dalla 11cllc lucida e nera
come una locomotiva ~i nusrose
cautamente vicina a un locale
do dove pnweni1,a un garrulo
coro di voci giovanili.
Dette un'occ/1ìata J, contrab·
bando: un iriavanl'! rh1er,co dalla
barba biond", \\!on Heusden,
ancora studr11te d, teologia, stm·a
fcu:endo 1cuo/a ai ral(azzi piu
grandicel/1
Cun,; ,w IJC1nrl11 , ragazzi
scrivevano. Il pretino dallu bC1rba
bionda spiegava e il 1(1/t sc/terzava
~ulla parete co11 ch,uzze di om·
bro e di luce. l'm u Pon· alta ,
giovani rh-om111nai-a11u a legf!ere.
Il p,ccolo negretto cwrrhbt vo-
s, luto essere anche /u, in mezzo a
quella çco/artsru do cui spri-
gionava una r?ioio /anta conta·
!(iosa Mo comi• fare? Appog-
l{idto a una fc~.wra, da una po-
sizione na1caMo e incontrollata.
spiava con atten::,onv
Pa.~ una veste hiancu dt
pretr, incrodandolo.
Come ti chiami?
,\\lunongo.
/)a dove vieni?
Da Bunke}•a.
Sei coHolico o rutecu111eno?
No, sono protesfar,/c Sono
,ttlfo cd11r11to alla mfssio11t 11ro
lr.stu11te.
Che ci 1·ieni a fare q111"
\\ orrei venire alla 1•0,trc,
sc110/n e imparare un mest,uc.
- Viem rnn me rlre t, 11r.:-
,enfo al DirP.ftare.
Il piccolo negrettn, du~il oc-
chi wriasi, sorrlst con un /urgo
~c111l1//m dei suol denti bia11chis-
,,,,.,, 111wnJo padre Sai., il di
rettore, gli fece una care:-za e
lo av1•0Jse col suo sguardo buono
come ,n una luc~ di amore, Fu
accellutu come irrtcrno e amme.~.\\o
allu ,cuoia di tipografia.
0111•/ funciullo, avventuroso co-
me T om S()rvyer, pro1•e111va dalle
~c/i•e del 1-<atango. Ma il lcun·
11egg1are degli (),:chi irrequ,eft
e la sagomo •nrll" della puson
cina tradwano ,n luì la discen-
denza rf.'galc · ero il pronipote
,fel grande CCI/IO M'siri, il piu
,,ntente Ilei Ra\\'cki, il re dei rt
di tutto 1/ l<ntcmqu.
Un po' di storia
Cenf'011111 /n "" 110111 ,li car-
ciatori Bc"umbua, e/re ob,ta·
vano al centro Jtl J ungnnir<t,
braccando un defunte ferito, 51
/'rana spinti sino ulla riva me
riJionalc dd la,:o T anganica e
di sino alle miniue rhiamate
Stella def Congo•, nei dintorm
di fllisabeth1 1ille. Pn la prima
~·olta i loro occhi ~tupefatti .-e·
de1·ano lingoHi .-/1 rame e 1Jggeffi
d, rame. Interrogati, risposero
con orgoglio: o No, Jtamo cac-
ciatori •, che nella foro lingua
suona così: l'udi Bavel<i. //
nome Bayrki, cacciatori, resto
{Jer sempre legato n quel po,,olo
audace chr. nei ~11oi s11ostament1

3.5 Page 25

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L•e,c alll~,·o Antonio Munongo, ~ubun
dopo l'ln,·c<tllura a Gr3ndc Cap<> tlt-1
Bayc,ltl 11-.,t.tnga-Congo Belpl.
(a ,11m/r"! La moderna Scuolu pri-
maria dol Vlcurfato Apo,;colh:o di S,,.
kanla CK11fubu-Conl!o Bcil!,11
e migra;:icmi, tcrrori;;;:ava tutte
le oltre Irib,ì.
Quanda quel paio di cac<"iu
fori fu di ritorno al paese, m11~/r1l
ai propri compatrioti alcuni lin-
m,- gotti e braccialetti di rame. Quel
minerale detuminò la spinte,
,raforia della loro tnhù.
[d ecco wrgere un uomo,
M'siri, a soggiogare tutti I dtspofi
del f<atrrngo. lo ~0110 - ti/
ceva con l'anto - lVTushHli (clw
vuol 1/lrt Tutta lo terra»). La
storia l 111cr,rico di ch,amurlo
Mm,hidi, \\1nrl'landogli il nomi!
in ,\\1's1r,.
Aveva intelliflenza, ~rallre;::a
e une, fnr;;u sfroordinuriu. Con·
q11/'.(fò le colline più rirche ,lì
u11nerale. Si vedevano alla 11ofte,
ai 11/t•c/i ,lei colli, danzare fiamme
verd, e 11zz11rrine che fauvc,no
colare in recipienti la pregiata
acqua di rame. •· ,Sola lfo•
zemba, un grande cono, <1S<i
misurarsi rontro M'siri. Voleva
<oppinnlarlo; con queslu i11ten·
z111ne or11onizzò una ~ped,zi,,ne
punitiva e invase il territorio di
M'siri, t1ftacc:ando i guerrieri ,li
~ Tutta la terra •. La baHag/l(l
fu spietata. \\lime M'siri e uc-
cise l<uzcmba. Una folla di pie·
coli ca11i chimi la testa, ricono-
scendo il su11 dominio.
I ntanfo st1n•c,no urrivandu g/1
europei: ingle.~i e belgi. fasi si
contesero I favori e l'amicizia
del gronde cc,po M'siri. Egli rin·
graziava con un sorriso scaltro
e sornione; ma non cedeva i ~uoi
diritti, non (Ìrmnva amici;;.ia, nun
ra~segnavo dimissioni, non ba
raftava. 1rrcmovibile sia co11 i
belgi Leo11oldn I I che con gli
inglesi cli Ceci/ Rhode:;.
Il q d,cembre , 80 1 un11 ,pe-
dizione beige,, al comando Jcl
capitano Bodson, si prese11t,i u
lui per tratture. ,W'siri, dal
sorriso sta/tra e -<>rniunc, ti·
f,uto di negoziare. Una vec·chiu
profe;:iu lu nvirNtiw, Ji dif//dure
di og11/ slrcmiern che l{it1ngcs>~e
dal'Est. I.a discussiune ebbe mo·
menti Jrummatid. A un certo
puntn M',iri abbandonò la sua
calma e, in un11 5COppio di col-
lera, minucciò il cupita110. Bod.,on
fulminem11e11tc impugno la ri-
volte/In e sparò su M'siri. Ca11
un gemito il turihile Tut/c, lu
terra rotolci sul pm•ime11to e .,i
accasci/, morto mentre i suoi f;di,
con a11a raf/11:a di fticìle, sfron-
cavoro I'ìmprnde.nte capitano.
Quando sepp,:Jlirono M'sìrl,
l'eredità tocco al fi'!flio M kanda.
A <1uesti wccesse l'intelligente
Muencla J<ltenika e, nel 1940,
Muenda Mu11ongo, padre cli quel
cucciolo sbora::::ino, che spiava
di contrabha11Jo la scuola Jì Van
Heusde11.
Grande Capo
Il negre'/ln fi, battezzato e
chiamalo ,\\nfonio. Rivelò un'i11·
lelligenzn straordinaria e pa!w'J a
studiare nel f)iccolo seminario mi-
nore, sulle rivl' del fiume Kofubu.
Nel 1020 accompal(nÒ Mons. Sak,
prf!{etto apoitolico, in Europa.
Fu a Torino e ,1 Roma alle frste
della heatif,ca:zione di Don Bo~eo,
SC-Orlatu !ii!mpre eia quel sorriso
abbaglìtmte dei denti candidissimi.
Fece in 13e/11io gli studi d1 f/
losofia; ini.~iò la teologia. Ma il
Signore lo fermo alle soglie del
sacercloào con grande rincresr.i·
mento d, ,\\·1ons1gnore.
Era diventato un formidabile
linguista: conosceva a perfe;:ione
il francese e u11 ml/c:chio di altre
lingue indigene, per cui svolse
un prezioço lavoro di interpreti!
alla Corte J; r,1111ello e d, inse·
gnante nel S,.minario minore.
Ne/ mageio ,/p} 1956 il padre
di Atrlonio mari, Sei e.rana i
probabili cunduluti alla succes·
.<ione. Ma il g<wu110 e i nofahili
appoggilmmo Antonio. Fg/J s1
schermi, p,o,.011enJo ul suo posto
il fratello GoflreJo. Goffredo ri-
{i1rtit C'itan,/o un proverbio in·
dige.no: Tu, Antoniu, ~, più
vecchio J; mc. Bene: io .wmo
le s11alle, tu sci fu te,ta. Le spulle
non po~,ono sor,wswre la testa •.
OoFefte uccclturr 1• assunse il
nome di Àntcmio Muemlu Mu·
nongo, Crumlc Caro dei Bn)1ckl.
II popolo ilei caccia/ori aveva un
~ovrano $ti/e moderno.
Gli e.:c ullie1•i salesiani, di cui
Antonia i presidente, lo invita-
rono a un rice1•imento. Egli ,/
commosse. Disçe in conf,denza:
La devozione alla Vergine .Au·
~iliatrke, che i Salesiani mi istil-
laror10, mi lw consen•ato sempre
buon cristiano,.
A qt•ei ricordi, una lagrinia,
trattenuta, 5embra, da anni gli
partI di lontano fra le ciglia e
11enne ad cumnorbidire il suo
sr{11arclo.
r Sac. llANCESCO LEHAE:N
Mìs~1C1nc1rio nel Katanga
(Cc,ngo Belga)
HlÌO ai·1•i.-u1, llf'Sliltll UOUIO dello HC(H'SO Hi!-
1•0/0 lw ln1·ornt,> Imito pe1· it p,-m;.çimo quanto
Dm, /tos<·u. mm solo mediante 111 s1m i11ffuew::a
11crsrmalr. um (lllcfle u1e<lia11te l'«/>fJ.,;lolata dt>1
.'ilWÌ m-01·11rigllttsi flyli.

3.6 Page 26

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MOLTE SPINE
di don EDOARDO LAGORIO
missionario nel Rio N egro (BrasiJe)
«Noll c1 sono metodi /acili per imparare
cose d{fftcili; l'unico metodo è di chiudere
la porta e di mettersi a lavorare>).
Ma la cosa più difficile che 1wi dob-
biamo affrontare nefl'ei,angelizzazione dei
nuovi popoli del territorio nord-()rientnle
e del Rio Negro la difficihssima lingua di
quelle tribù bellicose.
Per carpirne ii segreto avevamo escogitato
una serie di rrucchi. Ecco, per esémpio: ci
si avvlcina.v,1 a un indigeno, quello che
ci stmzhrava il più facile a essere lavo-
ll;lam ma cristiana dèll• Missione del .RfO NEdRO (Brasile).
Ah, _potessimo a nche noi - p,:nsano l missionari - par-
lare ai fanciulll col facile linguaggio materno! Invece cM
sudori per capire e farsi CllPirC!
rato, gli si mostrava un otgetto che si supponeva conosciuto anche da ,lui e, ron ,gesti e con
f,lllrole, gli spiegm•amo: - Noi, questo oggetto lo chiamiamo così. E voi?... Voi?...
Per tre mesi ahche l'indigeno meglio disposto ci ha storpiato le nostre stesse parole.
Non ,çe ne faceva nulla...
Aspetta1;amo la rzotle e, cautamente, quandfl li si udiva chiacchinare nella loro lingua, ci si ac-
costava per cogliere qualche parola; ma le loro orecchie di i11dios, sospettose e sensibilissime, a·v-
vertivà110 il nostro fnm:ìo e, di colpo, essi tacevano, murati in u11 silem::io glaciale.
Ci ve1ille in aiuto la Madonna. U11 giorno Don Sa/eri trovò un bel naso di tucano, Lungo quasi
venti te11tm1eh·i; con un pezzo di spago se lo kgò .ml viso e, così 11u1sd1erato, comi11ciò a saltel-
lare diuanzi a due di questi nostri amici, il cui ritratto èompar·vr nel Bollettino di aprile TQ.54.
Tro·vorrmo /o scherzo di loro gusto e per la prima volta sì lasciarono sfuggire 11e/l(l loro lingua
la parola <• naso i>.
Don Salen ehhe 1m grido di gwia e si precipitò ad anmmciare la grande scoperta. GH i11d1gP11i
si scm11hiaro110 1m'occ/1iata di stupore, in1uiro110 il nostro desiderio e da allora dme1111ero i nostri
i11segnrmti di linf/_ua straniera.
Vi assicuro che la loro e ima lingua terribilmente spt:nosa, diversissima da quelle, pure dij}icili,
d.elle tribù vicine.
Ci amta motto il dittafono; con questo miracoloso strumento bruciamo Le tappe per imparare la
lingua e metterci a contalfo con la gente delle selve. A Loro piace registrare al microfono le rm1-
zo11i e le le1;gende.
Verrà tempo (e ci auguriamo molto presto) che, armati d1 q11el prezioso strumento di contatto
che ela linf!ua, noi potremo registrare nelle loro anime le parole e i dolci insegnanieriti del Divù,
Maestro
Oon EDOARDO LAGORIO. s. D. B.

3.7 Page 27

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qfi{/JJ i1maJU/J-
delf' UI/Ll
Tutti i testimoni riconoscono che la
guarigione fu prodigiosa - M:ia madre fu
portata all'ospedale in condizioni gravissime. A
causa dell'estrema debolezza del cuore, i medici
non la poterono operare:: e le medicine che avreh-
bero potuto alleviare il suo m:ile, non c'erano
nelle farmacie. In queste condizioni si giunse a
un tale collasso, che I.e forono amministrati i
Ss. Sacramenti e poi s'incomin.ciarono le pre-
ghiere degli agonizzanti. Cùme ultimo tentativo
appesi al suo collo le reliquie di S. Gic,vanni
Bosco e di S. Dornmico Savio. Quindi in gi-
nocchio supplicammo '\\!aria Ausimttrice che, per
intercessione dei suoi servi fedeli, ci conservasse
la ma·nma. Quasi istantaneamente questa si sentl
sollevata e il mattino seguente il male era scom-
parso totalmente. Tutti coloro che furono testi-
moni della gravità del male riconoscono che la
guarigione è stata pro<ligiosa.
Gàmas (Ungheria)
D. GruSEPPE Fmrnm
Cessò come per incanto l'epidemia -
Una grave epidemia di tosse convulsiva con
successive complicazioni di broncopolmonite mise
a dura prova la missione, strappando alcune
vittime del fiorente villaggio di indi cristiani
Santa Teresa del Bambino Gesù. Iniziammo
una novena alla Vergine 88. Ausiliatrice, con
promessa cli pubblicare la grazia. Cèssò come
per incanto l'epidemia. Con vivo sentimento di
gratitudine alla buona madre cclestè, invio La
relazione promessa.
D. A~-ro:s:rKO Au=,o RooGERI
JvJ,ss,o,,e Salesin11à di Porto Snstre \\Chaco Pan1guayo)
Provvidenziali preghiere preventive -
Quando mio marito partì per la,·orarc come as-
sistente presso una ditta di Roma nei pressi di
Grosseto. gli consegnai un'immagine di :'.\\Ilaria
Ausiliatrice, invitandolo a pregarla ogni giorno
perchè lo liberasse da ogni pericolo. Anch'io da
casa continuai a invocare la l\\Iadonna per Lui.
Un mattino, mentre vigilav;1 il la\\·oro degli
operai, vide sulla catena della macchina scalza-
trice un proiettile di grosso calibro. Tutti rima-
sero stupefatti al vedere che non era e,;ploso.
Avvisati gli armieri di Grosseto, accorsero e.
perlustrando i binari, trovarom) altri 19 proiet-
tili tutti da esplodere. Il maresciaUo dei carabi-
nieri, felicitandosi con mio marito per lo scam-
pato pericolo, dichiarava che in tanti anni di
servizio non aveva mai visto un fatto simile e
che per lui la cosa aveva del miracoloso.
e ì\\!Iio marito, che fervente cristiano, è con-
vinto che ·Maria Ausiliatrice abbia salvato lui e
quanti lavoravano con lui.
Colle Sah!etti (Livorno)
::'lhRTA Gumr
+ Prima e dopo la novena - Da alcuni
mesi soffrivo agli occhi. Lo specialista che mi
visitò mi disse affetta da due ulceri corneali
con segni di cecità. l\\Ii rivolsi alle Figl ie di
Maria Ausiliatrice, che mi propc,sero di fare la
novena aUa Vergine Ausiliatrice consigliata ùa
Don Ilosco. Eseguii con fede tutte le prescri-
zioni e, al terrnine della novena, mi presentai
per un controllo dallo specialista, che mi trovò
guarita il 95 % e mi assicurò che giorno per
giorno sarebbe scomparso anche il male che
restava. E fu così. Ora sto bene e ringrazio
Maria Ausiliatrice, desiderando sia resa pubblica
la g1 azia perchè altri ricorrano a Lei con fede.
Cesano il,laclrrno (Milano) R ,
T'
INA Sf!DINI ~RE:-INA
Fu una corsa foUe verso la morte -
Si sccndt.:va in auto a Domodossola. Appena
passata la località Cagnone, l'autista, colto da un
improvviso malore, mandò un grido e cadde
svenuto. :-.rei cade1e aveva girato il rnlantc verso
sinistra, dove, io fomlo alla scarpata, scorre
impetuoso il torrente :\\1elezzo. Fu un istante
terribile, w1a corsa folle verso la morte. In
quel frangente una delle due Figlie di M. A.
sedute dietro lanciò disperatamente un grido
di aiuto: Maria, Auxifiwu Chrirtiarromm! Come
guidata da una mano mistcrio~a, l'auto rasentò
la scarpata, poi battè contro un parapetto prov-
visorio di legno e venne rovesciàta sulla strada,
ove si fermò. Tutti uscirono miracolosamente
illesi, mentre l'auto restava fuori uso.
Riconoscenti a M. Ausiliatrice, La ringra-
ziamo con pn.:ghiera di far conoscere una grazia
così strepitosa.
Suor TrnESA SrAOKOU, F. ;1,1, A.
Suor SARITA ZA-.;OLI, F. M.A.

3.8 Page 28

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* -Il professore stesso si mostrò oltremodo
meravigliato - l\\el maggio scorso mio fìglio
Giuseppe fu colpito da una grave forma di esau-
rimento: febbri, stanchezze, nausee, abbatti-
menti, succedevano a periodi di bt:ncsscrc. Fu
perciò costretto ad abbandonarc il lavoro. Visi-
tato dal prof. Giorùano, primario alle l\\lolinette
di Torino, risultò affetto da linfogranuloma avan-
zato. Ricon!rato d'urgenza e sottoposto alle piì1
moderne cuH·, non lasciava tuttavia molte spe-
ranze. Allora ci rivolgemmo con litlucia assoluta
a Maria Ausiliatrice, facendo voti personali e
promettendo il corredo per un aspirante missio-
nano.
Passato un periodo di pauroso peggioramento,
Giuseppe migliori1 di colpo. e dopo alcuni giorni
avt:mmo la gradita sorpn·sa tli vederlo tornare a
casa sano e salvo. [1 prof. Giordano stesso si
dimostrò oltn:-modo meravigliato. Ora, dopn
quattro mesi. ~ st.ilo consigliato a riprendere le
sue faticlw. Riconoscente alla buona Mamm 1
del cielo, l11 rrcgo a voler continuare la sua pro
tezione s1, mio figlio e su tutti noi.
Torino
CATElll:-.A TUA
~~'
G
'f. Per due volte salvo -..\\Iio fiidio Ci:tn Paolo
di non ancora ~ anni, mentre si trm;tulla,·a col
lratdlino Cristiano, cadde in una roggia piena
d'acqua.
<\\Ile grido dbpL• ratc del fratello acrnr:-t: la
madre, invncomlo l'aiuto della Vcrgin,· SS.: <• O
:vla.ria. salvat1: il mio piccolo!».
Fu tratto in salvo. Già il respiro era affan-
noso; un colore cianotico si era diffuso su tutta
la persona. :\\la all'arrivo del medico t11t10 1:ra
superato. :\\Iaria Au~iliatrice ave\\'a pre\\'cn11to
la scienza umana.
Ma anche Don Bosco protcg~cva la piccola
creatura. Un giorno il piccolo Gian Paolo rin-
correndo il frarell,no perdè il controllo e sci-
volò tra le sbarre a ~ezionc orizzontale della
scala, cadendo dall'altezza di tre metri e hartendo
pesantemente sul pa\\'imento. Fu uno spavento
generale; ma il bimbo si alzò incolume e s'ac-
contentò di piangere.
J\\lando la mia offerta con preghiera di pub-
blicare la duplice grazia.
/\\J1!a110
Dott. GtANC,\\Rt.O PEORTNT, Ex-alli<-vo salesiano
l\\.f:trla M~rrJ ();npolil non trova c•prc,si<1n1 ndeguate pd
esprimer.- la aua riconos,:en7-11 R M. A. per cs,11rc stata
lib.-rnta da uno terribile dcpwssirine nervosa che per du,
r«.- inni le
M1fl.rirc un inferno morale, c8USJIIO dalla cer-
t~za dt andare ,lannaa.
An1onJ11 Andreolli (Oon,hetto-Trcnto) rc,ntlc pubbliche irrnztc
•in 11 i\\J. \\. prr la ,n31ema os.si__stenza nccnrdou1 alla oipouno
m doloroso fnmL!enre.
Sanlln~ Pltzlllo Scelsi (Collesano-l'nlvrmo) ringrazia l\\1. A.
e S. G. Il. per In protczioòe <1vurn in vntic circostanz.e e
specinlmonte in una pericolosa cndu1,1 che a,•rehhe potuto
uvr-.rc urnviuim.r conseguenze.
Mor11bcrhn Cucco (Leal!Ue CiryTcl<a•) rende pubblica lo
sua nconusçcn:w a S. G. 8. e II S. D. Snvin pet la guari-
trion,· dr! ticloo d.1 dol<>ri insopportabili nllt> stomaco.
Conlu,il S.,ro1li• (Cin.zano-Torino) dich1a,-ano cne uno J,
es.,,. ridnttn in lin di ,·ita da vicMnta m•lania, riconendo :i
l\\l. \\, c P S G. 13., nc ott.-nn.- salute e ravndrmento
EIIM Marla ncr,:aml.nl (S. ~lici,dc-\\'cruna) nntrraria .:\\L \\.
e :-i. (; li. I'"' In uuruitrionc della •nrella • per altro segnn
lu1,1 ruvur~.
ConhurJ Rou,~o (l'ltniu !.I' Alha) invi11n11 u!T~rw per un•
J,!'ra11dL· µ-r111.1;1 ric:,•vlHn, implnr;Lndn nncor11 l:l prcHè2ionc d1
J\\I..\\. , <li S. G. Bosco.
Irma HouKun C'hi;Jpparolo (Gr.,ndnnc-,\\lcs.•rindtta) onenn,·
da '-1 .\\, rhe 1I bambino non ouhi..c con1('11uenz~ dnll'avc,
m~o1ato un Jle7.7.erto di \\·etro.
Ello Pl&'-t! (S. \\'cndemiano-Trev1<0I m un d(1loroso mci-
dente -,.trAJdllt.' rirtu~'"· incoluml" in\\ m-nndo c·on ft!ilc- ~l.a.ri..t
c\\u..:ilia,rwt-
France,,1:11 llolol[nlnl (V,-spolate-:-.:m·nra) oltt-nne la 1!1117.Ì•
della ,11lutr per intercc1<Sione d, i\\l .\\. • J, S, G. Bn,;e;o.
rnes Plnncn (llonwse~ia-\\ i:rtcll,) 11r11111 n \\lf. ,\\. e o S. G B
per ""'•·n· u•c1111 bene Ja un11 foctonda ln1ri,· tra, che av,:cbbc
pt1t1.1to u,·,·ri· <11cri1· Ct>nsej?Ucnzc.
Gluseppc ll.irbera ( Fiumefrcddn !i1cili11) i.:ut1nto LI, poi
mQnitt..•. rwr~is.tcndo una fehbrl" m,jterit,•ut, ◄i raccomando
• \\J ,\\ e nr. fu liberato.
Muta Rir.11111 (Ghemme-Novara) arl\\·OCÒ \\I•.\\. e S. G. B.
mcntr,· 11 1110 1>1ccolo '.\\(s..gimo cndr\\'11 ,l,1Jl'■lt,?:n di quattro
111e1ri. e lo rot.: rinhbraccinrc tllL-...
Evelina Tonolll (Cremona) ~ rirnno,,·~ntt• a .\\!, A e a
S. G B. per due i:raz,e ntten111e • fa1•nrc Id nirot.:
Miohclfna Trucco (1,orino) è. ruufonù1t1lH1ntl• ricnno:,,,Centt·
a !\\.1 i\\ 1• u S C B. per averlt- ()tft•n111n 1tnl'I. ur~ziu u.rnndl
e Ul~Jh·rot,l
Mnrl~ O,,llo (l\\lnntero"o-l'adoval raccom,mdandos, "
\\L \\ .• pntc ri-.olverc bene una ~ituu1.ionc d~lk~ta..
Be-.urlee Gu11llolminl (Rannio-:-.:ovar,tl co11 la pr,:gh1era ,.
là fc<lc v,va nella poten2a J"intct<<:Jsi"n" ,ii \\1 A. e d
S G . H.• ottrnne <lue se.gnalate l!ntzÌt'
Elena Toncllo in \\'olpa10 (Crocjc<htn J.,,ra-\\'urellil nn,
1lJ'rut1a :\\1, ,\\, e S. G. U. per la 1:uart1?111t1c dd fo:ltn e per
un'.-hrn urr11:ia t•flirs1tiale
"1.'lrin 1.lhorio (:\\111,mo) mvornndo S. C fl. nlli,nne il fo.
hoc e,;110 ci, un'operazione che In liher/1 <I~ un ma le cht:
l'avc\\·a ru.fo1u1 m f1n di vita.
Vairo M. I\\O"rn (r\\lussio) malara <l, c$.1urimon10, 51 racco-
malltl/, ,1 S G. B. e he11 prc,,10 mil!ltorli lino n i:unrigionc
completa.
Piera Emlli•nl (l'ivoli) dichiara d, non aver ma, 1"'·oca10
n. m,.,.no S. G. cd esprime La sua r,conoscrnu1 al Santo
~r due brllc Rt.tzie ouenute.
Mnrill F.r:onca Olia (Grosseto) de<1dcr11 rc,nd«n, pubblica
la SWI gratitudme n '.\\f. A. e a S. G. n., thc l'hanno sempn·
prntcttu e 11iutorn a superare eli csan1i d, nh11itazione ma-
l!ÌSII&lc.
Prlmln;, RnroRsc!U (Rocca Suselln-l'avla) mise il raccolto
dcll'nnnntu •otto la p1ote.zionc di '\\1, A, e di S. G. B. pro-
mettendo un'llfTcrtR, cd ehbe In l(ioia d, v~Jerlo assai su-
periore u <1uel10 del!li altri anni

3.9 Page 29

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Fwniglin Martinotti (Casale Monferrn.tQ) con la novena a
),1. A. e • S (;, Il. ottenne iu poclu giorn , la ,roarigione
del figlio colpito da tifo.
Maria Negrlnl (Torir,o) ess~ndo tribolato da fortJ dolori, s1
raccomandò a M. A. e a, Santi salesiani e ne fu libcr.W,.
Maria De r.orenzo in Totaro (Messina) ringrazia 1\\1. A.
per il bu()n esito di un clifficiliSHimo esame eh~ ha per-
messo a l iigtio il coronamento deglì studi d'ingegnèria.
Antonlella De Broi (Solìghetto-Trcviso) pr_cgò con fèd,,
M. A., Don :1,lichcle Rua e Don Filippo Rìnaldi è ot-
telll'le una grnzia ché $Oh> dall'alto poteva Spérarc.
Emma Ceéconi (Strado C.-Arczzo) più volte ,1elle sue an-
gustie è ricorso al grande S. G. B. e ne è stata sollevata.
Riconoscente invia offerta. fiduciosa dj essere ancor sempre
mutata.
Anna Maria Lovera (Cune_o) invocando M. A. e E Santi
salesiani i.:ua.r\\ da unn grave malattia lei e ottenne la gua-
rigiont" ùi un•aJrn1 muhu-:1 1travc, pcréiò è riconosccntissin1a.
Angelina Floreani Bortolottl (lVTajono-Udine) affidò 3 M. A.
la nipote j!'.ravenìentc lltnlhalnta causa ripetute pleurit1, e
In vide ,,-11,u1re perfettamente.
Maria Rosaria Verso (R,esi-Caltarusserta) rende pubblica
In prodigiosa g-uarigione della nipnte1 tanto grave che tre
medici uvevano dichi~ratcl non osscni più rin1eùio.
Giuseppina Polla (Torin-0) è lieta ui poter affermare che
M. A. e S, G. 8. hanno dimostrato la loro tangibile pro-
tczion~ cun la ~uari~ione ddla manun:a e t.On ah re IU'B7-ie.
Giuseppe Bernardi (l.anuvio-R•>ma) ringrazill M. A. per
l'itiuto concessogli nell'esame di abilitazione recni,a pe,
l{gon1e1n.
Bernardo Angelacci (Orauoni-Cnserru) cmgrazw 8. G. B.,
dj cui è devotissimo, per aver sca1npa.to da J)encolo mor-
tale il cognato m uno scontrn automobilistico che fu fat1tlc
pér altri.
Maur.t Milanese (C::ustellet10 Mc.rli-Alei<sandrì,ù diduar,i di
essl·rc !>C.mprc_ stata a.iutata da '\\Il. A., le cu i grazi~ u1m
sono mai a metù. Perci/1 la rini.rrazia col cuor~ pieno di ri-
conoscctl2;l.
Giuseppina Manolli ICassolnovo-l'a,·ia) rimirazla puhhlica-
111ente ]\\,f. .\\., S. 1\\1 i\\faz,rnrello, S. D. Savio e Don Rua
µcr la rt:.u.;cita di una bambina da tempo de~idtrata.
Famiglia Ratto (Asti) dichiara dj diivere ~ll'int.ervénto d,
S. G. TI. l"nsse.2na1..ion~ di un alto~gio l rts-Casa, a c1.1i si
frapponev2110 l?nl"i difficoltà.
[lasllla Oritl (Sorrentini d, Patti) tm<(.tazrn :VI. A. çhe, pCI
intercessione d1 D. Rinnldì, le ottenne il buon esito di
una difficile ore.ruzionl:..
Angela Vaj (Aramen~<>-AsLi) trattandosi ui spo•are k sue
figliuqle, le affidò a S. G. B. ed orn, piemtmentc <:s.audim,
invrt:B altri n ricorren.· a s.J potente intercessore.
Teresa M. Corbo (Canicntti) intitr,l,1 unu llorsa di strn.lln
a 11 '.\\·1. Au$ifiatric.e, Mamma nostra in dngrazfamt~ntn per
l'a.o:,s-i~cnza materna riceV\\,1ta in un ç()ncorsd e per una gua•
rJg-ione onenntn senza Operazione.
Giuseppe Cristino ('T'orini)) ringrazia ;\\I. .\\., S. G. B. e
S. D. S. per una µrnzia concessa a suo figlio.
Mauri1jo Momo (Torino) riugrazm lii A. e R, C. B. per
il buon t'sito cle1 suo1 esami ~ in1petra ancora I~ loro pro~
tez1011e.
Nicoletta 0uonello (GcnoY,1-Vo)rri) vèrsa,'ll m gravissime
condi,,inni per i:,,:raviuanz.1 diffirile e p~rill)nit~. RacconU1D-
tlatillli a M A,, il mii;li.,ran1<-11t<1 fu rapido e la l,!;uariidone
complcru
Emma C0&ta (Padova) colpita da par,iJisi nll'm:chiò ~mistro,
in·vocù C(Hi viva fede l\\1. A. ed oro ci vede benissimo.
Ines Quirino (Solero-Alessanclrfa) sofferente ds !lnn, di
vari ùisturbi, si rivo}~& tiduc10sa a ~- G. U. pron,cttendo
un►offt'rtn. e ne ottenne la ~uariuione.
Giovanni Zanetli (Torino) da 1en1po tr0\\'3\\'a penoso l<1
otud-10 per ceri, cl1sturhi n1:1·vos,; W1 i:iorno mvoçò M .-\\.
perd1è 10 aiutasse a supera.rii: da qnel tempo sta hcnc.
Suor Angiolina Lcmoyne F. '\\Il. A. (Alassio) soffriva Lia
<luc mesi r1:r unn fortt.~ n•~,,-n~i cardiac:.a Feèe nn11 frn•,,..
rosa novena " S. G . .li. e d'improvviso venne 1.ihcratn d-111-
1'angosciosa malattia. Ottenne rure un'altra ~egnnlara in-azia.
Coniugi Molinarlo (Torino) pec nove mesi con,;ccutivi pre-
garono fen·idnmente :\\f A., S. G. Il. e D. F. RinalcU per
una grazia. u l"ottc.tlilcro.
Emilia Gugllcl.metU (Scrr,walle Sc~ill-Vèrcclli) andnndo
sogg-ecta a fre<JUenti e pericolose emorragie, invocò M. A.
e S. G. B. e \\'cn11L prontamcnrc esaudita.
Sac. Giuseppe Anzèlmo (lfoverato-Catanzaro) rende pub-
bliche 1srazie a :\\1. A. e a S. G. B. per la loro particolare
protezio.ne, sperimentatn durante- un atto operatorio~
Giovanni Bifolchi (13nlog-na) racctJntn commosso che solo
un inter\\'cnto tangibile di l\\l. A. e di S. e;, Il. potè sal-
vare il nipotino di soli 7J giorni, :iffonn da ìnvaginamcnto
inti:s1inale,
Caterina Calderone ved. Crlgandl (l'otzo di Gutta-Mes-
sina) dichiara eh.e M. 1\\. e S. \\L Maz;mnllo fe salvarono
dalla morte il figlio Linn, soJTcrcntc di ailJ(ina peètoris, e
che Io aiutarono pèr una decisiva rlpresa v.cr~o la nuaria:t-ioné..
Giovanni Mosti {Montono Romano) a[]ido a 1\\1 A. e a
S. G. B. l'esito dj un concorso ndle krro,,c, reso cUfficile
dal '-!;rande numero dei c.qncn1Tenti t: dai nttn1cro lun1tnto
di posti. L'esito gli conft'.Tl11ò ancora una volta quanto siano
preziose le divo7-ioni a l\\T. A. e a S. G. !losco. Ora vccupa
il posto di sottllcapostazione a Genova P. 1'. e promette
di çolttvare sempre pi(: <weste divoz;iom.
Suor Virl!lnia Boccalalte F. M. A (Carro) rende gra~ie a
l'vl A. e a D. Rinnldi per aver Ottenuto la 1r11aril.(iOllc, com-
prov:1ta da ccrliiìcato meJiç,,, tln forti <liRturhi n~rvosi
dl'prf>Ssivi.
lns. Lidi::a. Calvano A\\'olio (Cosenza) RV(l'Va H n1arito tn pe-
ricolo di nta per tifo e cnnl.!'.cstione poln1onare. Prt.gù
S. G B. e do1)0 pochi .LlH>rni i n,eclki lo dichiuravnno ~uarito.
Ba1tis1a Ra!(a7.zo1Li {Carlenabhìn-Como) :111ribuiscc ad uns
seb'Jlalata grnzia <li \\Il. A. e di S. G. B. lu gunri~inne del
fi~lio G,nn Carlo, rhc ern stato colpito da UlliJ bomba.
Còrlnta Bo,.,;o (Tre,~o d'Alha-Cu11co) riconoscente rin-
l..'T.tzia l\\1. A.\\ S. G. B. e S~ D. S.\\pér l~ra..-.:ie nec,·uw.. invia
Oft°t'rt3 è invoca fa lnro t:ontmun prot~zione sulla fumhdia.
Maria Ponscttl (Cal11s0-Tori110) a,·eva la tiglia molto am-
m;-ilata, ~i nyoh;e u l\\l. A. t: a $. C. H. e - <"O$a 1·he parve
prodi~o - la vide gunrin'
Bcocdoua Vernazza (Vantzze) invia. offerta in ringraz-ia-
mt'.l>to per la i;u1trii,:ion,· tiri fratdk,.
Carolina Mosclùetto (Giaveno-Torino) è riconMtente a
:VI. A. per averne ottenuto la (!11arigmn~ da penosa malattia
Licia Bel17J e Maria Teresl! Duchini rllign1z1ano \\I. /\\.. e
8. G. B. per ttssere stntt.~ promos.s~.
Famiglia Fiorio Giuseppina fu Pietro (t\\fontnldo Torinese)
rlnl()'azia l'vl \\,, S. G. 13, e S. D. S. per grazia rìcevuta.
rutenutl' peT l'mtcrre..sri<me di ;1Jarw ..J.1Lstliarrfre e dr .'.-,'. Gio-
•·11m1i Tfosro, rli S. Ma-ria il>fazzart/11>, di S. Danrr11iro Savlo
rii ali-ri Sern di Dw - airnni ha,mo ,mrhe in,-iaro ,,Jfert~
t1d pfr11NHir1e per ,ruur •ir,,~·tt di 1i11qrn::ìa.11w11to - t rtl[ue11ti:
i\\lbanesc Antonicrt::i, - AUemilnd1 Fdlcitn ved Bro$,;o!ino -
J\\ntoniz:io Ermelinda - Bellone Cloriada - De.none Anoa -
Benotto 'Filippo - l.h,rnt•lt Cand1tlo - UordonC; :VL1r,Rhcritn
l:la,pQtnO - Uo1tc.ro GioYnnni - Br.1gaiun Pa.squin11 - Cil-
nali );lerco - Ci11ua .Pietro ç!l~K:ad Emanuele Ca;,;;i:ola
Ot!lht - Chiòla ln1,r1l$ina .. C~rott1 Giovanni Ddl"<Jro AJi:ne.ae-
- De f\\.fnnini Carmen - Destro Anton1n - Garru -:\\-lA.nA. Spato
. l\\larrini 1\\ll,argheril:1 - t\\t,~nokri AJhitrn • Meri~i:rl Luis.n ..
~l•!.!;liO Fran~ca - Nascimento r'nuicesc:1 - Ott1n-iàn1 AB·
suntn - Pusquinr Antonio - Ravera l\\ntoniett-a Ri:.:rni TuJHo
- Ro1t.goro lrmd Scrt1psa prof. Cn~tin.t C.:ono - VaC:Otlri
Bruna - Zu.mporo :\\feria. - Zumpièn Luigi.
U7

3.10 Page 30

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Vl~l~mtt
di S. DOMENICO ~AVO
LA MORTE, MA NON PECCATI
Guarita da tumore maligno - S. Dome-
nico Savio mi ha ouenuto una grazia che rasenta
il miracolo. Due anni or sono nell'ospedale di
Cosenza il prof. Concetti, dopo parecchie accu:
ratissime vù,itc. emise nei miei riguardi lln ver-
detto terribile: affetta da tumore maligno e
yuindi inoperabile. l\\Tio fratello Antonio volle
condurmi all'ospedale di Nicastro, dove il
prof. ì"u-gillo tentò l'operazione; ma visto coi
propri occhi di che si lrattavà, richiuse imme-
diatamente dandomi solo qualche mese di vita.
La medesima prognosi fu fatta a Roma all'Isti-
tuto Regina Elena. Allora affidammo la mia \\·ita
all'intercessione ùi S. Domenico Savio.
Sono pa~sati due anni e non solo vivo ancora,
ma sono guarita. n 5 luglio al I'oliclinico Um-
herto T ùi Roma, \\·cduto il mio miglioramento,
si volle fare un nuovo tentativo. L'ope1·azi0ne
durò quattro ore e mezzo. LI prof. l\\farniale, data
la gravità della situazione, era com·into che non
sarei soµnivvissula, ed erano <ldlo stesso parere
tutti i medici presenti, non escluso il prof. Cat-
taneo, direttore della clinica. :.fa, grazie all'in-
tercessiune di S. Domenico Savio (la cui re-
liquia porta.vo sul petto), l'operazione riusci c<l
eccomi ancora in vita, tra lo sbalordimento dei
medici nun solo, ma di turli coloro che CC)]Wsce-
vano il mio tristissimo caso. Prngo pubhlicare
t:ju..esta relazione a gloria del grande piccolo
Santo Domenico Savio.
Villanova (Cosenza) GINA BRUNl fu G10vA~1\\"I
Ero sicura che S. D. Savio mi avrebbe
esaudita Mio marito era stato colto da un
violento attacco appendicolare e dichiarato dai
medici in condizione grave. Per la perforazione
del peritoneo dovette essere operato d'urgenza.
Quindici giorni rimase tra la vita e la morte,
sempre con febbre altissima. Il professore di-
sperava ormai di salvarlo. lo continuavo a pre-
gare, sicura che S. Domenico Savio mi avrebbe
esaudita. Dopo non pochi giorni, cbhi la sospi-
raia grazia.
Crema (Cremona)
Fn.OMENA LOTJ"A
68
Grazia confermata dal medico curante
TI giovane Rigo Angelo di anni 17, andando in
gita lo scorso giugno sulla propria Vespa, cadde
malamente hattcndo il capo; la morte poteva
essere.: istantanea.
Dopo parecchi giorni di degenza in ospedal.:,
la sua vita era sempre in pericolo. La famiglia,
desolatissima, lo affidò a S. Domenico Savio fa.
cencio inghiottirt: all'infortunato una piccola re-
liquia dtl Santo. Con stupore di tutti i.I giuvam:
cominciò a migliorare ed ora è guarito.
li medico curante disse ai familiari: 1< Facciano
pure un CJUadro, perchè questa guarigione ha
del prodigioso)/.
Chieri (Torino)
l?ami,a.,lia Rrno
Prima e dopo la novena Una mia ni-
pote in attesa cli aver famiglia, avendo con-
tinui disturbi, volle consultare un valente spe-
cialista, il qualè pronostici, che la t:Osa sarebbe
fitata piuttosto difficile. Nel frattempo io lessi
sul Bo/letti110 Salesiano tlell'abitino miracoloso
ùì S. Domenico Sa\\·io e mi affrettai a procw-arlo
a questa mia nipote, la quale lo Lndossò comui-
ciando una novena al Santo. Cosa prodigiosa!
Al termine della novena lo stesso specialista
trovò tutto nonnalizzato. Poco tempo dopo na-
sc.:eva felicemente un bel bambino. La mamma
e noi tutti siamo pieni riconoscenza al gran
Santo Domenico Savio.
Cefalù
EMMA CAVALLARO
Maria Crespa (Udine) rende grazie a $. D, S. che le ot-
tenne la guarigione della mamma, per la terza voltfl colprta
da grave forma broncopoln1ou~re, con djsturbi cardiaci e
forte esaurin,entQ.
Rosa castelli (Custdnuc;iyo fi1n:zente-Como) aveva uno zio
dichiarato sp11cciato dai medici per tubercoll>si polmonarè.
Lt fu sHggerito di pregare S. n. S. e oggi -può diçhiararc
che lo zio è guarito.
Cristina. Glus.U (C1,golet11-Gcn<:n"11) auesrn che In rupote
pott:' e\\·frar:e un'operazione chlrurgicil dichinrnta n~cessaria
(erano già p-r,,nti professore e dottore) èd ehbe un bel
bimbo sano e robusto.
Suor Aurora Pasi F. M, A. (Vìgo d, Fassa Trento) rende
nora la pnuJigio:u1 J!Uuriuione di un njpotinu, <"he \\'t.~rsnva
111 pericolo di vita pc:r grave i)COtUttur~ e ~uccesstYt: crun-
plicoiioni.

4 Pages 31-40

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4.1 Page 31

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Per intercessione dd Servo di Dio
oon IRIPPO RIDillDJ
Grave frattura guarita in cinque g io rnì
LI z 7 dd mcs,· dì ottobre ,cl\\·olai ndla porticna dd
còllcl!:io S. .-\\gn,-se d1 S. l'a(llo nd Bni~ile hattcndu
foncm,mte sul panmcntn la ~pall:i e il braccio dc,tro.
Una radiografia d1c<lc questo r,·ferto: ' fr,1ttura e
,1sportazionc dcll'npolisi coracoide dclln scupnlu, con
fonnazionc di p1ccolo rnunmcnto, deviato ,>cr,;u l'alto •.
In base n questo risult;110 il dottore, mi immobi-
lizzò il braccio dicendomi di ritornure sulu dopo
~o giorni. Tom:1111 ali« mm C:1$'1. le con,nrcllc al vc-
dcrmi in 4ucllo stato rimasero addolnrattJ e comtn•
c1arono s-ubrto una novena a Don Rinaldi. Si ~peru, 1
molto da lui, nnch,· pcrcht• 1I huon Pudre mi 11, .,,-.i
diretta per (, nnm ncll't >rntorin di Tonno e gu1d,1lll
ncllu mia ,·oc-.-iz1011c. Aumentando sempr.- <li l'IU la
nostra fiducfo n,,1111 ,u.i imcrcessione, J ,olt 5 !llllrm
di disronza, fui sulttJ!lt:l<ta 11d una nuova ntdiogruli:t.
Sorpresal non c'cr.\\ piu trucc:ia d i fratturu. 11 !(1orn<>
seguente nuova ru11it:l!(r:tfit1 sènza fascia :1lc11n,1, cd
~>ccol" nitida a dim11,1ran che ogni milll' cm scom-
parso.
f>indw1,r111hn,1gctb,1 (Ur:\\~ilc)
Suor Gtm·A=.\\ C1:-o, F.M. ,.
L'effetto della reliquia di Don Rinal<li
in un caso disperato
l\\h:1 sordh,. nativu di Hclrasl, lrlandn, ero novizio
in un convento di l lastin11s (Inghilterra), 1111,rn<lu
1mprm visamo:nti: cadde .1mmalnm e ,enne portata
•,ll'ospetfale tn graw stutn. L'appendicite eru dcgc-
n.:rat:t in pentonite. [,'mfo?ionc sì era ,htrus.1 p:1ra-
li,:wndo l'int.:stino .11 cumplc1,1. li chirur!(o lcn• Jcl
,uo mé.gho, mn non 1li.:dc ,pcronw 11lcunu clr f.!U:l-
rig1one. E po1ch~ 1u ,orcllu p,~giorava .1,PT:tnd1·11wn1c,
ti Ci1$0 divenne 1!t~p1•ra10.
Fu allora che 1111 snccrdotc salesiano n,i diss(• di
rmnarle un'imin,1i.:1ne reliquia di Don Rmnlr.li e Ji
1m 1tarla a in,•ocur.- l.1 qu11 intercessione insieme ~on
<1u..llo di :\\Iari3 ,\\u,iliamce. Lo feci immedrntamm1e
e, ~nchè mia sotdla 110n a,=e rruu ~cntllo parlare
di Oon Rinaliii, Dpplid> la rdiquia sulla parte .,mmn•
tara. Da quel momento incommciò a mighornre cd
uni, gruZJe " que~to 11randc servo di Dio, c,;$,1 sl,1
btm e ha mJo~sato l'nh1to.
Siamo convinti che Dun Rinal<li l'ru gu11rir11 pn,-
r.ihi;imo ard(mtemcnlc che ,,os~:i prestt:l essèn innnlzuw
11,di onori degli Al111ri
Ch. G. Bt•ll'\\;s, ~- LI, U.
Evita l'operazione della cateratta
L'anno ~corso do\\'e,·o subm.· l'op1·r:1zione ,!elle
cawratte ma, consiglrata da mi.1 ,ort'lla hi:h,, di :\\lari"
c\\us1liatric·c, ricor~i con fiducin a Don Rinoldt e, ct:ln
mia t11CI.i,·i1th,1, In , ìsta non mi .si .1p11anno più. J\\Ii
rimane,11 prrn 11 bi.sogno d1 u5an• gli occ-hial1 Conti-
nuai ~ r,1cco111:indnrmi con fede " Don Rinaldi e
ott111mi !;1 gruzi:1 completa. Orn vedo mcilw benè,
senza occhi;ili e sl'nzn :wer subhn nlc-111111 orcrazione
S1ant:l rcst• gruzie nl mio m-ande l'rot ·rturc.
.liarcm, (\\'cn,·zia)
~niLt Cm:-Et,t.\\T<> ,,....i, C,\\'1PI:LLO
Non avrei saputo immaginare un in-
tercessore più buono
Sono molti 1 l,1vori che <la unni m• ottiene dal Si-
gnore 11 :-;c1-vo di Dio Don Rinu.lùi. 1\\111 i11 particolare
desidero rcn lcrgh pubbliche g-ra21t· pn due cause
pendenti da molto tempo, una d.dle 9u3h umannmente
era perduta e l'ulrra dt straordman.1 lnll'Ol'Wnz:i per
la mia fami"hu. l .e ,1tlidni n Dm1 Htnald1 111, 1ta11do u
prc11urlo Jc:li a,p1ru111i ,-alc,;iani di 1'11chl11, e per tutte
e Ju~ ebbi ,ent,·nza p1i1 che fa,·orcvok. Inolrre vari
problemi f.inulmrt, dni quali d1pendc\\'a l,1 pace e l'av-
venm, JcUa l,lllll~lrn, \\\\l i tllOt,\\'ano rorti:J'IWlltC preOC•
cupato. E nuovumcn u- il tiervo di Dio m i csaudi 1n
pieno. Non :ivru saputo i.mm.al!inan.• ,111 lnttrcessor,·
p1~1 l>uont:l e co11ù1sccndente per m< ,. per la mm
famiglia .
Pw,b/a (!\\lessico)
GroACR1,o (;. c,i: .\\c~nl><'
Suor AnnB l'clulTò (Pcsfiwne--Torinu) ri1wrnz 1a D. R. per
il felice cs1tn di un esame.
Mari.a Danlele I "lovcllo-Cunct>) colpit,1 d11 ~n1v1 disrurh1
ca.i ùiac,, uwocò I). R. perchè le tltltnc,w lu ,-:unril!inn•
e fu csa11d1t11. l'crcu) ronde pubbfa.-a la '"·' pro11111da riconc,.
"'""""• .:on lu prmnc,,u di aprire altri ~uuri 3IIJ lidu~ia tn lu·
Angelo Fab:1 (l-.rbtz<l>-Vcrnna) ctJlp110 do rnult1re mentu
lavora,·a "-lt J1 unn ru1ntn, cadd~ a h.:1n& riporl,mt.lo lo ror-
1ura di otto ('n:,,;tolt· e J., lesione d1 un polmont·~ 1 rigJ. lu
~ccoman,hlrono a U. R. t' ne ottconcrn la ~u:.ri~iont.: com-
plc.lil.
Mariella llcrllln.l ((;,11ova) rinl!'ra:da D. F. R, per averle
,mp~trntn ,lnl ln l\\lndonna la g-uaril(ione drt un mole od una
~ambat cht: tL ohhlo.nl\\'a n cammm-ar1: fnticox~un1.mte.
Anna Savlnn (~11m11111rivn Perno-C11ncn) in unu l(r11,•issim:1
C1CCcht.1nz11 111\\'Ut:'•'• ,•,liulo di l\\t. .\\. L' c.lt I Sc:r\\'1l di Dio
O. R. e tu cs1111ù11J Ili, onnscente rin11rnz1,1
1>9

4.2 Page 32

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invocando altri
SERVI DI DIO
Don ANDRIA BELTRAMI
'f Prossimo alla mio professione
religiosa, m'indebolii molto facendo
temere una ricaduta nella malattia
che mi aven, troncato il novi1,iato due anni prima.
Ricorsi perciò al Servo di Dio Don Tieltranù con
cinque novene consecutive e con fede crescente.
Nel giorno felice della nùa professione ebbi la con-
vinzione di cs~ere stato esaudito. Un esame medico
ne diede la con$olante conferma. Oni Don Deltrami
m'int,'rccda una seconda grazia ancor più grande:
qllclla d'imitome le virtù.
Pi1ul,1mrmhrm~11/w {Brusile) Ch. RAlMONDO lhCARDO
lf. l,.runo sluu me~i che mio nipote era tu~gno Lia casa,
e mm s, ,;apeva più niente. Avuta l'immagine dt:1
Strvo di O,,, Don Amlrt.'il Beltrami, mi ri,•olsi a lui
con la promessa di p11hblicare la grazi». ( )ra mio
nipote ~ tornnto e a me resta il graJito dovere di
rm~111ziarè il Servo d, Dio e rli mamlarè uffort.1.
St~r:z,mc, (Bern:irno)
.lf 1\\,lundn un~ piccola offerta 1>erchè si celt:bri qual-
che messa t.li ringraz1am<:nto al Servo di Dio Don An-
drea Beltrami per avermi assistito in un pl'riodo
particolarmente diflkile e per chiedergli di prnsturrni
anc-orn il sùu aiuto.
Limusn,w (Campobasso)
GtA"INA-...i-0:-110 Srs1N.1
'f Da parecchi unni ero uffiitta dA pleurite cro111ca,
da disturbi c-ardiuci e ,fa acciuccbi <liverni dnvur i
all'età, che mi costringevanò a letto ogni inverno per
mesi. Un ginrno, pensando a Don Andrea llel1rami
che tanto avèva sofferto, lo prcµai fervida111eme E
og~ pòsso dichiarare con la pi(, virn riconoscenza
che sono rre in verru chi? pMso scn za tenere il letto.
Mo11dovl Breo (Cuneo)
Ros,, FALcr•rmo
,,t'd%f)"fff
ZEFFIBIHO NAMUBCDBÀ
.lf Ero grnvememe informa e do-
·(f}f
vevosubire un'operazione chirur.i;.,ico,
la cu, necessità era stato confermata
da esame rnl'dico. Mi raccomandai al Servo di Dio
Zeffirino Namuncurà e, nello spazio d, 20 g1orn1,
per suo prodigioso intervento, mi trovai completa-
mt>nte l!uanra senza brso,zno di operazione.
1'ucumfl11 (Argentinal
011;sP.PPLNA l\\L\\n,-;L
70
-lf Avevo un nipotino gravemente infermo pe, rni:ie
malattie. Una mattina sognai Zeffirino Namuncurà e
pensai che quel giorno avrei ricevuto il Bollettino
Salesiano. Infatti poche ore dopo il portalettere mi
cònsegn1Jva jj B~f{etti110 con una lettera della figlia,
la quale mi comunicava che il bambino era spacciato
dai medici. Allora mi rivolsi a Zeffirino e il nipotino
cominciò subito a nùgliornre. Ogl{i si può dire gul\\rito.
Pognana Lario (Comtl)
ELSA ZllRllONI
'f Mio munto ,mffriva di ulcern allo stomaco e non
trova\\·a sollievo in alcuna medicina. Confidammo la
nostra pena a Zeffirino e lo pregammo con fede. Oggi
mio marito è completamente guarito.
811e11os Aires
lVlA 11 l..l)I·. l){{VOTO llP. MORAS
.lf Ho passato otto mesi u letto nuùuta di polmoni.
011gi m, rrovo perfettamente sana e forte, irrazie alla
mediazione del St:rvo di Dio Zeffirino Namuncurà.
Ca1ìad1111 Seco (Argentina)
MARTA DE V10Al..
Suor
TBBBSA VALSÈ PANTELLIRI
'f La kivaretta l .ind:i Manchi di
quindici anni, intcrnn della nosrrn
Miss1one, stava per morire. Chin-
mato un medico milifare, trovll che il ca~o cm
grnve. Per più di un me.~e ebhe febbre altu a ,+O",
forti dolori ai polmoni e tosse.
Essendo facile il contagio, si pensò aJl'JSUlrunento.
Intanto ~•incom.i:ndò dn tuttil la comunità uru1 fer-
vorosa mn·ena a S uor Valsè; le compagne recitavano
la preghiera con le bniccia aperte.
L'ultimo giornu della novena, alla sera, quando
pareva che la morte fosse imn'lintlnt~. l'nrrumùam
guardando le Suore raccolte attorno al suo letto,
J,mumdò: • Dov'è la Suora nuova che è venute oggi 1
L'ho visto camminare 11el cortile, ero un po' alta, non
tanto robusta• ·
Poichè non ero venuta nessuno suora, le mostrai
l'immagin~ttu di Suor Valsè, ed essa: • Sì, è q~resta,
dov'è andato 1•.
Da quel momcnrn la kivaretm Linda non ebbe più
febbre, incominciò a prendere cibo e a stare meglio.
Set:i/la Don Bosco (Equatort')
Sr. FILOMENA PA110=1N1, F. M. A.
.lf Urui Figlia d, \\.lana Austl,atrice ave,•u dovuto
interrompere gli studi per m,tl:mi.a e clesrnva se.rie
preoccupazioni per la sua salute.
La Suora, desidi,rosa di dare il contribui.o del suo
lavoro all'amata Congregazione dedicandosi all'edu-
cazione delle fanciull~, si rivolse con viva fìducrn
alla Serva di Dio Suor T eresa Valsè, affinchè le otre-
ne~se la salute necessaria.
Oggi, ricuperata la salute e terminati gli studi,
non ce.ssa òì ringraziare ldtlio di questll grazia otte-
nuta per l'intercessione di Suor Teresa.
S11la111a11ca (Spagna)
GrtJSEPPE A.Nr,111;s

4.3 Page 33

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Salesiani defunti
S. E. MONS. FELICE AMBROGIO GUERRA
I a Gaetn d 10•!· 1<)57 a 90 anni
(,~ po,lt.:r,·mn ,,/ prouirr..o mutu•l'O)
Sac. Gllocppc Jacquun.in, t a Liel!'1 (Bd,-io) li 28-x1- 11151,.
Sac. Ernesto 8uson, t a L>1ll\\JI ti 1-t••v57 "- llIUl1.
Coad. cario Dcmlcbclis, t • Tonno 11 ~ ~11-1956" 79 ann,.
Pa.650 mezzo tccafo th \\ un We.siana all"Oratorio di Yal<lM1.·o.
Di questa gr111ìa 1i .:rloria~ m2 ancor pila di ;aver con01nuto
Uon Uosco. 11 ~Anto onor.,va dcli.I 5U4 i"untn e 11.n1j.c1~•• 1•
fRmigli3 Dem1chd11, ta invitava alle accaJ.,·m11: che 111 tt.•
llt"\\'.mQ .aH"Oraturio e nl c-ermjne tlt t'Ué •'introttcncvn pua.•
ce1r·ol m ènte col prof. Darnichrli8. ponendo le sue marn ha..
nctlCtte sul cap11 ~h.. i tigLiuo.li. In un11 J1 quus te drcvatant.t,
l>OS;Jndo la m.tno 1ul ca.po del picc.oJo (;h1-.cppc1 disAe: e lJuc ,te,
'-"•n\\ mission:ariol t. P,,Jrè Giu-scypc ncmicht'li...- della Cmn•
paania di Gt."tf1 fu mas,,on.rri.o 1n C,na per 4'1 anno. Le mani
dcl Santo -.i pusarono anche ~ul capo Jd no•tro confratello
m:a non ci conAU che gli -abbia. predetto il ruturo L" \\n,.
m1ru~traz,onC" e IA Oirl!'zione del llolltllfno Salniann. che lu
C!'bhero cOllàUor.icorc fcdcti,-.'limo, Jcpnna:ono 11uUa 1uo1 tan,ha
al fioT~ tle11a r1l"ono-.cNHC preu-hicra
Cooperatori defunti
«:an, Dott. Roberto Pa.ttori, t a Legnano 1\\,lilanu).
D.a tre anni C..i1,pc1lano Jel Conrilto !\\lnntf:tnlln: • t.h L~-
arnano. diretto ch.l10 1-'"i,rlit! di ~1anu Au,1hau·ic;e, fu sempre
prtmuro~o , <1t.!n11b1lc n tutte le in,zt~UITC dclJ'Open ~petc
In sua lan.:a \\:Ìta ntlJtnpoi;tolato dc-Ila RIO\\ r.nt(I e ndln: &<uol11,
duve nusci'\\•q a lcj,,.'1lrc a 1e le scol:1rc1.c.:lw. Hmto che di alunni
.i., n.on ::.olo lo rii onla,·ano con 1!1',1111uJ nt.:, mu a. lw ncurrc•
\\ 1nno anche
l'\\ allJ~\\'1, per a,•crnc i111J 1rizzo t' cnnic1uJio,
can. Francesco Marlnclli, Pa.rruc,, ,I, Purdln (Pcri111ln).
S:1c-0rdote zclarHiM!t1111u lh:.I bene ùtllt• oninh: e amntir,1Mn.:
~nruRiwn.a Jl Uon Ho,co e dcll'Opt'rJ. •un, s1 prod,~•> con
UHti i mezzi ■ tfinch~ il ~anlo dei ,.:,o,•am l0fl1: conosc-,uto e:
■mD.to da tutte le famiglie dei -suo, p1rro1.·chiar.:-
Sac. Giacomo Sl"norlnl, Din:Hon, doli' l'fiicio ammini•
•truivo della Cur1N \\"~se.ovile d1 UC"rgumo. t il 30..x11-19.(6
Don 'S1).[nor1t11 '-'fl1 uno dei i.2.cerduti piu III vi1Jta è pm h~-
1wmcriti della Uìocc11, Ja\\'c si era 1t\\.'4Uiatnto un cur1,ulo -.li
In nemerenzc non rio1o negli iacn:ric::hi cl, alrn r~pc.,ns.abilit1~1
mit unchc nel ~·.1mJ>t1 pll$torale e it1 quc·lln ~torn.nlis1in>,
Ex .alli~vc,1 111h·--dnn0 e 2ehlntl!l:wirno D1rt.:ttore Dinct.-1:.1,n1, lJci
l'o(Jperatori, era ~cmprc presente alfe confcren.z-o. nJlt et•
IC"bnuioni e a, , un, l'gni ic..ili:::1-iani. A1111cc.aci,.,imo a Don ffotu:o.
•·u1Ju1triav·• 1h :,.1utame con aeni mc.1•0 I~ opere.
Federico Simoncelll, t a Lùcuno (Tronto) ìl 2:1-n-19sl\\,
R,,&ClolIJ.4C.O :1f d1vmo Volere. vole\\ .i ('1do luC'1ando ._. Juoi
cari il be.U'esc.•mi.,10 di unLl nta tutu \\'ÌH'll.1 nella fede. e nd
1ac·rìtic10, Jnq~lidn tl1-•ll,, guerra JQt~•atl. fu padre W tret!ki
lli,rh Ji cui otto v1,•1mti; ed t:hhc lu t,1oia di donarne u1 Si..
11rtore due, m111HltU\\1"1 nelln ConS{f"1:1,fil1.1ctnt• S.d ~ioaa: Jon
( ;iwuo n Car11~"" cv,in,,li'.ucla) e don Catmtll) il Tokyo.
Massim.o Riva.
Llomo pio e j,{1Uttt')1 Jiud~ coo .u:crdie.io r tuoi dcre fiuh al
Sign<>re: don IJui111 e Suor Maqrhcrira nelle Fi)!lie di li! .l\\u-
1,li1trice. Fece un.a a4nta mortr., confo-rtaro dalla btnc<liz1onC"
Jd S. Padre e d,I \\'acoco Ji Suu.
Camillo Baronetto, t a ~•la Ji Gi.a,cno{'l'orinoIil 26·"-·r956.
Pa.dre profonda.mente rcli~ioso, scpp~ 1r.25fondcrc nella fa..
m1~lrn il suQ spirito di fede e dj <"ria1iu111 operositil e fu hc..
mali.-!'LtO dal Si1,mnrc ccl dono tlcll~t vnnuion-c di una ~uu
fi~I,uola tra lo Figlio di Mario Au1lll:11ri«. S i spense dul-
·c,nçnce co-n un:1 ~ertm1w che fu pr«."m10 -.1~1.ln sua fedo.
Conte Avv. An,:elo Gal-zo-Tarlno,Jmpcriatc, f ad
\\cqm 11 4-:u.. 1956.
'.\\"otul~ figura da vtro cristiano e '11 coopcnatore salesiano,
oomnò la :su• vu11. cc.hficante con unG t.ant11 morte.
OlU§CJ>pe Flnco, l a llolzano.
SUTbò per tUtlil 11 \\'Ìtfl il piu caro ricordo dcl1'educax1uno
n,·uu ne.Uu ,:ia.. ,t rl1 non fiosco e con n1nor,,91, cur.a cerco ,11
t.r4'1ml~tl..:;rè ;11 uoj fli:li qu-onto di hun11t1 11veva ìmpArnto doti
SalL..iani m (1uah ru sempre nf'l"e½fonot1,s1m().
Ida AvaJJone, t Il 11-'1-rq5.6 o I\\J,or,nu (N'npoli) n 70 .,nni.
Cooperatrice fin dall'in11.io ddl:i i•,:i l n,on~ in !'vJaru.no. fu
111:mpr<- fNfcle II Uon Bosco 11:J cnua1ula c.JrU"Operìlo 111lc..
11.,n.:1. Par,cdpdVO ":'I lune le iniz1al1Va di bene- • pm Oro•
luno• ed era b~nrlounce Je11e ~l11&1on1 S11.Fc.1nan~ ~11.mpra
rrc.-scnte
• nobiltà
a tu
d,·1
lle
cu
le
ore
non
, I.i
re teste-1 \\1
gen<l"OIIÙ d
1,ona,·a. con la J.tcr11
dl.- ammc bènc6che.
1
l
n
u
Ada Castegnaro, t a PadoYA p anni.
Anim.a ektt•• Jn1~t6 le dolcrz.1.e J~lln vita 1nu:riur.: e ,iucUc
dell'apostolato ira j poveri e i 1otfrr1:1ui. Coop.eratrita.' ~.tlè-
s illtta offozionnb1, ai 11pense otrrc-n do i ~uoi ncuti Jolud p~r
lu Con~rcw111.iooc: 1i>t1.le:!.lnna e per d noi.rro vcncr;Hri lhnor
.:\\ila1?'1'iOre. ,ti cui era c.ut!inn
Beatrice Min&f\\e1.II., 1 a 5. \\nJre" l'cl:ll:O (1\\loJcna).
SoTells del CQmp:h1nto ~:tcc.rJotc tales1:anu Uon (;iu•<'ppc
.\\lanfr~dini, per tanti anni 1nh.11c.ahtft: apostolo nelle cn0
saleti.me d"'·11• sr,agmi, quec.t11 uiu111. mamma ha s:cn~rQu-
mente- donalo •l a Constrc~'tlH"aè dt Don Ruttco JuC' fl~U
.s.accrdot1. t )rn è ritornata tt Uio, ln·tn Jrl suo ucr-1fic10, I.\\•
1u:iaJ'Jdo aulfo h'rru un esempio di \\·i t:i crltttinnR 1nt~N'.C'rrima 1
di squ1sit.n ,:i1rin\\ e di tenero 1,morc mntcrno.
Maria Arnerlt t u Ronco .SeriVh• ((;l.'r1ova) n 77 a1,n1
Ottima cri1'1Ì1Hl3; er a. aofi t11 fare l.1 ~. Comunione nporatnce
e l'hfur1uione ogni primo vc-nc:rJ\\ Jcl m1.'1"tt:. il chr po(\\.! tare
onche il Jtinrno m cui il s;.::norc la chi,1mò...\\mò Oun llotco
e la: sua Opera. a cui foee dono Jcl tuo caro ..\\lfn:1.lo.
Rosa Manacorda in Giolfredl, t • Mon1emo11no f,\\•ril.
C'ooper:arrite eia lu11ghis~uma dat.t, éccr onore lllU J1i11 l naonc
con In 1111.1 •ant11 ,·irn Ott1•ont.· l'I ,.,,axi:.t. i.;hic..-su, o lun.:o, 1.h
don1u·c al btiun U10 ne.Ila fnm 1uJrn di T>on Bosco uno Jci.ih
otto, trn hj_: !1 l' lh.rlic
Altri Cooperatori defunti
AiToldi ._\\mhrogio .. A1ben1 Tcr~ina - \\nnaratonr l.uuri
An~iena ...h!labcH& - Baia~\\.n C:arJ0111 - Ria2lioh J•u1ro -
R,ni Giuliano • ltnn1u,ruT11 .·\\ran;i tlraga2z1 l'ietru J-:rcol...- •
Urini Guu,cppu • IJutfann, I u1.:, • 1l11.u1 On»u.~Jlpt· - <"amo•
nìca Ap,o11om:s C'aruarini 1\\1-annu C'1lPf>r-11nul> :\\Jartu \\ri-
$fin .. Carant1 S1:u1111n C"tmnl1.1r1 J.d)i \\u2:u~t., • C-orho
Luigi .. ("oM.rnzo .\\t1)ss--;nn.dro 4 Crn·11hu P1enna - l'uni~Q l\\l11riu
. Unllorn :\\fon,nu - Del r.1u,lin, S1dano - 01 Po1i1.1.,·llo
H.ss~ V1:ntun1 - Duhl..inc \\nnu l>'lfnio Scb~:e;1i~11u) h1 rn
~dh G~luttino Pietto - G1nclll S(hrtstinno (; ;t.ch1m.1
r.. Emili.i - Ch •li prut \\ntnn10 - <,iondlnoto S:rnto <n1rl.1
D. Pi~tro • (.1m1mat1 G,ovanru 11mr3KDUlfli ( ; ..udm,:,,, •
La.ncjn1 Dnmen,c.a .. Ldli Fmm,l lk•cchhmano l...cmho
.Antonina .. Lls•nn Jorr.. Donu.·mro Loca1i G10'-anmn.,1,. ..
~tan.acordu. Rota - "-1Anini Tcr~• • ~lsnansri Pietro :\\111r-
dtt!;$-i ko'ioo - :\\lardtim Gino - ~1arcn-lt~j Il. \\lfonr.n • \\1:1r-
lil'."ra AntH•lit .. ~f•mni Rosh1.1 Curlr:lii - l\\Lturiu1J .\\mttlule
lv11~11.-ttn Ptiulo .... :\\.turni Cnh:rinu • Olivit cav. ~tl'fttru, •
Orsldi11i C,1nv:rnni - Ortari Al<lo - Ortol.1 11i ..-\\m-.~lia ~awum-
Nlto • Pt1~linn ;"\\fariuttn - Paloul l\\t.1ria - Palla,·idni Lu1~in0:
Pesanu: .:\\c.ldin.-i - Petrin~111 .r-,l;,n:.t - flicl!Ocinn Or1ml11 •
Picri .'.\\lana \\" Fhir1 • Pietren, \\•cronh-.a .. P1ove,,ana nurh4
- Ponzo .:'\\1.attc;o • Pozza ..\\. bria - 1hu1ni Rou - ftcz.tidorc
Carlina - Rma1d1 Pietrina Romauin Ro•n - Ronc-■111 !\\hria
- Ro,;;..;,1 l-\\.:.rd1n:indo - Ro~._j .\\lichdc- - Sala P1c1ro !ii:an!l
.\\nconio • ~Anfi11rr,o l·'"ran~caco ~•ntnui Ettore • ~cu1rini
Irma !"ÌL•tzhtY-l'-t ~g1dio - Sihilh1 UJrtolomeo - Tnrt.;aa:linuir:
GioY.nnn1""' • ' l'1;dçMC:hrni J\\iLl11Mmina T1,mll!it:lt1 l\\1° ,\\nJrca
.. Tornm11•ettì D. ,\\lc~santlro - ~rorn' Gi uscpriinn 11"11r-
ri.u:i:mi m4rrh. l\\lìuliore - Truc,·,, ' l't.r"<:sn ... 'l 'urc hiono r;rn:r.111
- Valt:-ncino Fr;1n.:e1ico .. \\t1si111lo L-im, - Veltri comm. Ph!'trò
- Vena::ri Achillt.• - Viola Nin<"ttA ~ Yh i11m Tcrcsu - Z:tnchi
l'lc:-ro - Zanan1 :\\l:1ns.ucto - Zo.nol1111 ld.t
L'IS'NTU-1'0 SALESIANO Pi;R LE MISSIONI cvn
seJ..- in TORINO, eretto irl Ente .\\Jurnh• ron
Dcn·cto 11 Utnnaio It)2-f., n. .2..!., 11uò lcJ.(.8lmc,rttL'
ric.,\\'ctc L1•1[tll{ ,-<I Eredittl. 1\\J cvit,irc po«sihilc CIHl•
tcs.tazi,,n, si crlnsialia.no le s,.•gurnti f()rmule:
s,.. trat1,ts1 <l'un Le,:aro: • •.• lascio all'lstilll/0 St1/e-
siano pa I~ \\finiani ,an srde rn r,,,ino a titolo dr
lel?at<> la somma di Lirr... (oppure) l'immobil,·
sito in.... •.
Se tra1t.ts1. invt.-ce. d1 nomH'lllr, crede di o.crni RO·
stfin7.a l'hrilUto, la fonnuln J>llltèhh,· essei qu~ta:
11 ••• Annulln n!-rni mia prccc.·<lcntc Jisposiz.ionc tcstit-
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t•~11Ì>è mio ., dr/ /ratl'ilo, a cura ùi A. E. (Asti) - Tut. .18.000.
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a cura <li e]( allievi dell'ama.to profe.~Mre - Canon ico Lui~i
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Autonzzaxione do1 friuuna1e d , f'orino tn data 10-2- 1q49 - n. 401. Coa approvattone eccles,amca.
Dìrett. resp.: Sac. Dott. PurrRO ZERl!rNQ via Vtari:1 Ausìliarrice. ,z. Torino 712 .. Off. Grafiche SEI
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Racconti del Golfo (<'mnp1111i11). \\'ol. in-8,
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