Bollettino_Salesiano_198508


Bollettino_Salesiano_198508

1 Pages 1-10

▲back to top

1.1 Page 1

▲back to top
ANNO 109 N. 8 2• QUINDICINA 15 APRILE 1985
SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE GRUPPO (70)
RIVISTA FONDATA
DA S. GIOVANNI BOSCO
NEL 1877
LA LETTERA DEL PAPA AI GIOVANI
UN DONO PREZIOSO PER LA GIOVENTÙ DEL MONDO
«Vi auguro che le strade della vostra giovinezza si incontrino col Cristo»
«Ecco dunque, giovani
amici, io depongo nelle
vostre mani questa
Lettera... siate pronti
sempre a rispondere a
chiunque vi domandi
ragione della speranza che
è in voi».
« Sì, proprio voi, perché da
voi dipende il futuro di
questo Millennio e l'inizio
del nuovo. Non siate,
dunque, passivi;
assumetevi le vostre
responsabilità in tutti i
campi a voi aperti nel
nostro mondo».
J/49

1.2 Page 2

▲back to top
Nominato il regolatore
del Congresso Mondiale CC
Roma, 12-3-198.5
Caro Signor Garda,
la celebrazione del 2° Congresso
Mondiale dei Cooperatori Salesiani è
ormai prossima. La sua preparazio-
ne esige la nomina del Regolatore,
che condivida già fin d'ora le respon-
sabilità della programmazione e del-
lo svolgimento del Congresso stesso.
Prese in considerazione le indica-
zioni della Consulta Mondiale, e
dopo opportuno discernimento nel
Signore, scelgo Lei per questo ser-
vizio, a norma dell'art. 8 del Rego-
lamento interno.
Lei da anni segue il cammino del-
l'Associazione a livello della sua Na-
zione e a livello mondiale, dando te-
stimonianza di amore a Don Bosco,
e di impegno per l'Associazione.
Sono a conoscenza, d'altra parte,
che ha una generosa disponibilità al
sacrificio.
Certamente si tratta di un impe-
gno che esige dedizione e competen-
za: più che un onore è un onere. Ma
Lei sarà coadiuvato efficacemente
da altri e, soprattutto, illuminato e
sorretto dagli immancabili doni del-
lo Spirito.
La ringrazio vivamente, anche a
nome del Dicastero per la Famiglia
Salesiana, e della Consulta Mondia-
le, per la sua nobile accettazione.
Formulo per Lei i migliori auguri
pasquali, e affido con tanta fiducia
questo suo incarico a Maria Ausilia-
trice, mentre attendo una sua parola
di conferma.
Conti sulla mia preghiera e sulla
riconoscenza di tutti.
Con stima ed affetto in Don Bosco,
O. Egidio Viganò
I Cooperatori d'Italia si congratulano con il carissimo
Antonio Garcia e assicurano la propria fraterna preghiera
Il Regolatore del Congresso Mondiale CC., Antonio Garcla Vera, alla destra di
don Cuevas.
I CONGRESO IBÉRI
OE COOPERADORE
SALESI A N O $
Egregio Signore
Sig. Antonio GARCIA VERA
C. San Benito,4, 4B
MADRID
2/50
~
Antonio Gaccia, segretarlo coordinatore nazionale, presiede U congresso iberico
dei CC.

1.3 Page 3

▲back to top
VITA DELL'ASSOCIAZIONE
« Essere Cooperatore Salesiano implica rendere testimonianza
cristiana nel centro della vita umana.
Siete chiamati a fare esperienza salesiana nel cuore della so-
cietà, nel centro del tessuto sociale, economico, politico, familiare,
creaturale.
Siete invitati a preoccuparvi dei giovani, là dove si decidono le
politiche e le strategie che incidono sul mondo dei giovani: scuola,
lavoro, tempo libero, amicizia, cultura popolare, comunicazione so-
ciale, orientamento vocazionale».
(D. Cuevas Sergio)
,
-:#
.
r-.x - ~
.
~I.
.
-
I .,.
I\\~_)
_l l
//
/,
\\ "\\(
~ -'
,,- .'-.;r~ .-~
3/ 51

1.4 Page 4

▲back to top
Cresce
l'adesione
alla «PROPOSTA»
di
Cooperatore Salesiano.
Ai nuovi fratelli
auguriamo
di animare
la realtà di oggi
dello spirito dinamico
di Don Bosco,
della sua
spiritualità realistica
e del suo
metodo educativo.
Marina di Pisa - Centro CC. locale In festa per le nuove Promesse.
Marina di Pisa
Domenica 3 febbraio, 5 nuovi
Cooperatori Salesiani, dopo vari
incontri per la preparazione spiri-
tuale, hanno fatto la « Promes-
sa».
La cerimonia si è svolta nel
Centro Giovanile Salesiano delle
Figlie di Maria Ausiliatrice - via
Maiorca, 28 - alla presenza del
Delegato Regionale Salesiano
don Alfredo Biassoni, del Par•
roco don Giovanni Santucci e
della Direttrice della casa, suor
Rosetta De Sica, della Delegata
Salesiana suor Vera Carrai e della
Presidente Regionale la signora
Maria Barbieri col suo consiglio.
C'era anche un gruppo di sim-
patizzanti che attendono anche
loro di fare la promessa ormai
presto.
Dopo la cerimonia in un clima
di serenità e di fraterno colloquio
tutti i presenti sj sono intrattenuti
a godere insieme un momento di
gioia caratteristica salesiana.
Ai neo-Cooperatori, Baroni
Maria, CialdeUa Rosa, Fabrini Pie-
rangelo, Stefanini Emilio e Ste-
fanini Carla formuliamo gli auguri
di impegno apostolico e fedeltà.
Marina di Pisa - I nuovi Cooperatori... maturi e ricchi di esperienza salesiana.
4 152
Gragnano (Napoli)
li Centro Cooperatori locale
presso le FMA il 24 gennaio, in
occasione della prima Conferen-
za annuale, ha accolto la ((Pro-
messa» di un nuovo giovane,
Geppino Pepe. Dal testo della li•
turgia, solenne e significativa, ri·
portiamo la preghiera, sottoscrit·
ta dal nuovo Cooperatore.
« Ti ringrazio, o Signore, per il

1.5 Page 5

▲back to top
.,,, .
,
...,'
,,,,
Orio Canavese - Gruppo del Cooperatori della «Promessa...
dono che mi hai fatto di saper co-
municare con i bambini: fa' frut.
tificare ancora questo talento per
poter essere puro come loro nel
difficile cammino deUa vita •.
Latina
A Latina il Centro CC., già vìvo
e impegnato specialmente nell'a-
nimazione missionaria, catechisti-
ca e ricreativa, si arricchisce di
nuove promesse.
Il Consiglio lspettoriale del La-
zio ha sottolineato questa crescita
con una lettera di complimenti.
dazione e vi invitiamo a prose-
guire assicurandovi sempre tutta
la nostra collaborazione ma so-
prattutto la nostra costante pre-
ghiera.
Un fraterno saluto e un augu•
rio affettuoso a tutti i nuovi Coo-
peratori ai quali spero riserviate
una funzione solenne per la loro
"Promessa" ».
Orio Canavese (Torino)
Il 24 febbraio, in un giorno di
particolare solennità e in un cli-
ma di salesiana fraternità, sette
Cooperatori di cui tre nudei fa-
miliari hanno fatto la « promessa
di collaborare con i sacerdoti sa•
lesiani e con il parroco ad un im-
pegno cristiano neUa parrocchia:
Barbero Mario e Maria Angela,
Motta Livio e Giovanna, Robino
Domenico e Marcella, Piera Pon-
zetto, dopo un buon «tirocinio»
si sono impegnati pubblicamente
a condividere nella Famiglia Sa-
lesiana il Progetto educativo
Don Bosco».
U Delegato lspettoriale don
Tommaso ha concelebrato con il
parroco. L'Omelia della S. Messa
è stata tutta improntata suUo spi•
rito della prima domenica della
Quaresima e sulle Beatitudini
evangeliche che il Cooperatore
Salesiano deve approfondire per
essere testimone e presenza
evangelica nella comunità par•
rocchìale.
Quest'anno l'impegno è stato
preso da tutti con spirito di fede
per aiutare i nostri fratelli a santi•
ficare il giorno del Signore per
ascoltare la Parola dì Dio e viver•
la poi nella vita quotidiana in fa-
miglia, nell'ambiente di lavoro e
nelle opere di carità. Terminata la
S. Messa, don Tommaso in
modo solenne ha lasciato ad
ognuno l'Attestato Coopera-
tore e poi insieme... per la foto ri·
corde.
Congratulazioni!
E fecondo lavoro salesiano.
« Carissimi,
il giorno 27 febbraio 1985 il
Consiglio lspettoriale, nel pren-
dere in esame le domande dei
nuovi Cooperatori di Latina, ha
sentito il dovere di rallegrarsi con
tutti voi per il buon lavoro svolto
in questi anni, per la vostra fedel-
ai valori salesiani, per la forte
crescita a livello spirituale. Que-
sta è una grazia per tutta l'Asso-
In Sardegna si è rinnovato il Consiglio lspettoria-
le. Al nuovo Segretario Coordinatore Putzu Gio-
vanni, ai Consiglieri Flore Anna, Onorato Mauri-
zio, Trudu Maria, Calia Giovanni, Tamburin Osan-
na, Selva Ida, Peretti Amelia, Lella Pisu, Loi Gio-
vanni e Grazietti Mira, auguri di generoso e fecon-
do lavoro.
5153

1.6 Page 6

▲back to top
INIZIATIVE
LOCALI
Pordenone
In occasione del 60° di fonda-
zione del Collegio Don Bosco il 3
marzo si è celebrata la festa della
Famiglia Salesiana del Triveneto
Est.
Tema dell'incontro: «La Fa-
miglia di Don Bosco verso una
spiritualità giovanile salesiana».
Relatori: don Sergio Cuevas e
madre Rosalba.
Suor Palma Agnese, Superiora
provinciale delle Oblate di Mons.
Cagnata, ha commemorato i
cento anni della nascita del pro-
prio Fondatore.
La riflessione in comune della
missione giovanile è stata anche
un'occasione e uno stimolo, nel-
l'anno internazionale dei giovani,
a confrontarsi nell'impegno edu-
cativo tra la gioventù di oggi.
Don Bosco ha vissuto forte-
mente la passione e la comunio-
ne della Famiglia: oggi è un'esi-
genza indispensabile per una ef-
ficace azione educativa.
Molti i presenti dei vari rami
della F.S. provenienti dalle due
lspettorie delle F.M.A. e dall'l-
spettoria S.D.B. L'esperienza or-
mai decennale del tipo di incon-
tro ha certamente aiutato ad ap-
profondire ulteriormente questa
problematica.
Il tema, « Famiglia Salesiana
nelle nuove Costituzioni e Rego-
lamenti Generali S.D.B.», è stato
trattato con competenza e chia-
rezza da don Sergio Cuevas.
Il lavoro dei gruppi, la discus-
sione in assemblea, la ricerca di
Linee operative per una crescita
dei vari rami della 'Famiglia, sono
stati elementi utili per continuare
ancora con maggiore fiducia in
un cammino di comunione e di
fraternità.
Significativo è apparso anche
lo spirito di unità visto tra gli in-
tervenuti, nonostante la diversità
di esperienza che si VJve in con-
testi diversi all'interno della Fa-
miglia Salesiana.
L'obiettivo resta lo studio delle
linee fondanti del nostro carisma
e la condivisione, in alcune zone,
del Progetto educativo e pasto-
rale.
La Famiglia Salesiana
di Puglia
a S. Giovanni Rotondo
Continua l'esperienza di un
momento forte di aggregazione
della Famiglia Salesiana della Pu-
glia: meta ormai consueta un
santuario.
Nel bimillenario della nascita
della Madonna il pellegrinaggio è
fissato, quest'anno il 21 aprile a
S. Giovanni Rotondo. La giornata
è ricca di momenti espressivi, dal
Saluto a Maria, dalla Recita me-
ditata del Santo Rosario, alla pro-
cessione con le venerata statua
della Madonna di Fatima, alla so-
lenne celebrazione Eucaristica,
presieduta dal Signor Ispettore
don Amedeo Verdecchia e con-
Cassano Murge (Bari)
Sabato e domenica 9-1 O mar-
zo si è tenuto in Puglia, presso
l'Oasi S. Maria il X Incontro di
Studio sulla Famiglia Salesiana
Italia Meridionale.
6/54
Si invitano i Centri CC. a inviare relazioni, noti-
zie... della vita dell'Associazione - Testimonian-
ze... tempestivamente e possibilmente corredate
da fotografie.

1.7 Page 7

▲back to top
elusa con l'Atto di Affidamento a ne, con la chiara distribuzione dei
Maria.
ruoli, ma soprattutto con l'offerta
A1 clima di lode e dì preghie- personale della preghiera e del
ra... si unisce la gioia della frater• sacrificio, da essi indicata con il
nità nei momenti delJa mensa in significativo nome di « Banca spi-
comune e dei canti e giuochi. rituale».
È stato per tutti un momento
forte per riflettere, pensare, par-
Esercizi Spirituali per
GO.CC. e simpatizz.anti
Arcinazzo 8-9-1O marzo
lare con altri di tanti problemi e...
Pregare!
Serietà, serenità, partecipazio-
ne sono stati aspetti positivi di
queste giornate: l'unico ramma-
È stata una ricca esperienza di rico la brevità del tempo dispo-
fede per circa 45 giovani del La• nibile e la difficoltà di approfon-
zio la «tre giorni» vissuta ad Ar· dire alcuni temi proposti.
Arcinazzo - CC.CC. e slmpatizzand del Lazio a conclusione degli EE.SS.
cinazzo in un clima di preghiera e
di intensa amicizia.
L'animazione dell'incontro è
stata curata da un gruppo di gio-
vani, lasciando ai due salesiani
sacerdoti presenti il compito per
la guida spirituale.
È stata questa la nota forse più
originale dell'iniziativa: giovani,
preparati precedentemente con
ammirevole spirito di generosità
con lo studio dei temi, con la
cura meticolosa dell'organizzazio-
È apparso vivo a tutti il desi-
derio di rivivere con stile salesia-
no nel «quotidiano» della propria
vita valori umani, cristiani e apo-
stolici, ravvivati nell'esperienza di
Arcinazzo.
Maurizio Buri
*
Giornata di spiritualità
per fidanzati
DM 10-2-1985
NA Don Bosco
Domenica 1Ofebbraio u.s. si è
tenuta presso l'Istituto di via Don
Bosco a Napoli la Giornata di spi-
ritualità per fidanzati. Come di
consueto don Aubry ha animato
questo momento di preghiera e
riflessione. Così dopo la celebra-
zione delle Lodi, con la compe-
tenza e la simpatia di sempre,
don Aubry ha continuato il di-
scorso iniziato lo scorso anno sul-
la necessità di camminare bene,
durante il fidanzamento, per pre-
pararsi al matrimonio. Facendo
riferimento al suo libro «Testi-
moni dell'alleanza» voi. I, ha sot-
tolineato come è proprio Cristo
che ci accompagna in questo
cammino verso il matrimonio dal
momento che Lui, che è Amore,
si interessa alJ'amore di due gio-
vani e alla loro unione nel matri-
monio. « È importante - dice
don Aubry - imparare a cono-
scersi bene, durante il fidanza-
mento, per capirsi meglio. Così
dovete conoscere la psicologia,
la famiglia, la storia, la personali-
tà, il carattere, i gusti, le idee, la
fede l'uno dell'altra... Solo da
questa conoscenza più profonda
può scaturire l'accordo sulle scel-
te fondamentali da fare ora, ma
da vivere poi nel matrimonio•.
Ha fatto seguito alla sua rela-
zione la celebrazione dell'Euca-
restia e, dopo pranzo, le varie
coppie si sono incontrate separa·
tamente per un po' di riflessione
e revisione di vita su quanto pre-
cedentemente ascoltato. Ognu-
no, poi, (eravamo circa 30) ha
cercato di rendere partecipi gli al-
tri della propria esperienza, rivol-
gendo anche domande al relato-
re, nelJ'incontro di assemblea
con il quale abbiamo concluso la
giornata.
Liana Cuozzo
7 155

1.8 Page 8

▲back to top
Laboratori Mamma Margherita
Dal Centro S. Cuore
di Bologna
Il laboratorio «Mamma Marghe-
rita• del Centro S. Cuore di Bolo-
gna ha ripreso la sua attività uffi-
cialmente il 3 ottobre 1984.
Negli ultimi anni la sua efficien-
za, che risale a vecchia data, era
andata languendo per numerosi
motivi, primo fra tutti la mancanza
di locale, ma anche la malferma
salute e l'età avanzata delle Coo-
peratrici che vi lavoravano. Presso
la propria casa tuttavia molte per-
sone hanno continuato a lavorare
in attesa di forze nuove.
In seguito alla fondazione della
nuova Missione, da parte della no-
stra lspettoria nel Sidamo, un gio-
vane Cooperatore (Guido P.) andò
a Dilla per prestare la sua opera e,
ritornato in patria, accese nell'a-
nimo di molti, giovani e ·non, il de-
siderio di portare un aiuto concre-
to. Fu così che si cominciarono a
raccogliere medicinali, vestiario,
carta da macero e... venne anche
il locale, concesso dal Direttore
dell'Opera Salesiana di Bologna
(D. Facchini) locale che ben pre-
sto da magazzino si è trasformato
in laboratorio.
Alcune anziane Cooperatrici
sono ritornate al lavoro, numerose
altre se ne sono aggiunte ed ora il
gruppo, che si riunisce ogni mer-
coledì, è di circa 30 persone. Cu-
ciono, aggiustano, rammendano,
orlano. ognuna mette a disposizio-
ne le proprie capacità in un clima
familiare tanto che - affermano
loro stesse - se ne tornano a
casa «con il cuore pieno di gioia•.
8/56
Al laboratorio arriva un po' di
tutto: indumenti usati e tessuti
nuovi, cotone, bottoni, elastico,
ecc. Ogni cosa viene donata con
gioia e ricevuta con vero entusia-
smo; si lavora con alacrità, pre-
sente la Delegata del Centro; vi
sono momenti di spiritualità gui-
dati dal Delegato lspettoriale don
Giuseppe Bassi.
Per ora sono partiti 80 pacchi,
altrettanti sono già pronti per la
prossima spedizione in terra di
missione sia a Dilla-Sidamo che in
Patagonia. Ma anche nella nostra
stessa città ci sono tante persone,
e molti bambini che soffrono, che
hanno bisogno di tutto.
Quando si viene a conoscenza
di questi casi si cerca di venire
loro incontro e sono le stesse per-
sone del laboratorio che non ri-
cusano di portare il lavoro a casa
propria per poter, in breve tempo,
lavare, rassettare, fare del nuovo.
Il gruppo è sempre in aumento:
è un'esperienza che avvince e
coinvolge. L'ambiente è un po' ri-
stretto e modesto, l'attrezzatura
improvvisata, alle pareti tuttavia
pende il quadro di Mamma Mar-
gherita donato dal Delegato lspet-
toriale don Bassi nel «dies nata-
lis» della santa Mamma di Don Bo-
sco, a incitamento e sprone per
quanti intendono collaborare e se-
guire il suo esempio.
Carla Semprlnl
Dal Centro di Modena
«Il laboratorio "Mamma Mar-
gherita" del centro di Modena da
molti anni svolge la sua attività a
pro delle missioni. Sono circa 12
le Cooperatrici che vi lavorano as-
siduamente.
Oltre ai numerosi pacchi di in-
dumenti che si preparano e si spe-
discono di tanto in tanto, ogni
anno il laboratorio fornisce tre
pacchi dono: al Rettor Maggiore,
ali'Arcivescovo di Modena e al Si-
gnor Ispettore. Ogni pacco contie-
ne paramenti e biancheria da al-
tare.
Tutto questo lavoro è svolto nel
più vero clima di famiglìa, che in-
fonde gioia e speranza in quanti vi
partecipano».
Dea Goldoni
M. Eugenia Bonaclnl
Dal Centro di Codigoro
«Qui non esiste un vero labora-
torio, in quanto ci manca il locale.
Una Cooperatrice prepara e distri-
buisce il lavoro che ciascuna con-.
feziona a casa sua. Sono 12 le
Cooperatrici che si prestano per
tale opera, che funziona dal 1976.
I capi confezionati e il frutto in
denaro delle varie raccolte, ven-
gono spediti a diverse Missioni e
movimenti Missionari, non ultime
le Missioni Salesiane dell'Africa.
Annualmente vengono confe-
zionati un centinaio di capi.
Si lavora con tanto entusiasmo
e si spera per l'avvenire di aumen-
tare in numero e qualità. Tutto a
maggior gloria di Dio, nello spirito
di S. Giovanni Bosco».
Renata Parelll

1.9 Page 9

▲back to top
PRESENZA GIOVANI
La Chiesa sviluppa una pasto- VIII CONGRESSO NAZIONALE GG.CC.
rale missionaria in tutto il mondo,
portando il Vangelo a tutti e re- IL VOLONTARIATO MISSIONARIO LAICO
sponsabilizzando tutti dello svilup-
po e della promozione umana. Nel
lavoro della Chiesa aumenta sem-
Il tema di fondo del Convegno è stato presentato
pre la necessità di un dialogo con con simpatica e pro/onda linearità dal Consigliere ge-
la società sul piano sociale, politi-
co, educativo e di sviluppo. Nell'as-
nerale per le Missioni don
Luc Van Looy.
sumere la sua responsabilità di
Ne diamo un'ampia sintesi, preziosa per un ulteriore
presentare Cristo al mondo è ne• approfondimento.
cessarlo operare su diversi piani e
questo esige la necessità di operai
diversificati che possono comple- sabilità nella Chiesa.
1. IMPEGNI per i laici nella
mentarsi nella programmazione e La Chiesa è il popolo di Dio che Chiesa missionaria sono molteplici.
nella realizzazione dei compiti del- si responsabilizza dell'annuncio Importanti il legame tra la massa e
la Chiesa nel mondo.
del Messaggio di Cristo per tutti. In la Chiesa e tra la famiglia e la co-
La Chiesa si rende conto dell'ap- questo il laico ha un ruolo specifi- munità ecclesiale e l'assistenza so-
porto importantissimo dei laici nel- co, non è solo il compito del sacer- ciale, medica, educativa, tecnica,
la pastorale e del campo specilico dote o religioso di annunciare il politica, amministrativa, animatrice
necessariamente affidato a loro. Regno di Dio ma il laico ha la ca- per i giovani, gli anziani, gli am-
Nello stesso tempo crescono modi pacità di tradurre il messaggio nel malati.
diversi di dedicazione «ad tem- linguaggio di oggi. «La Predica si Il suo compito si realizza anche
pus• o permanenti per laici, dando fa messaggio grazie al laico im- nell'educazione all'amore, nella
cosl più possibilità di correspon- pegnato•.
presenza in associazioni a contatto
col mondo giovanile e operaio.
2. CRITERI di discernimento.
'E: una vocazione, non una curio-
sità: occorre abilità umana, aper-
tura, disponibilità e senso cristiano.
Importante la scelta del posto: ci
sia capacità di accoglimento da
parte della struttura locale e pos-
sibilità di inserimento del compo-
nente laico.
Nel volontariato si richiede un at-
teggiamento aperto al dialogo,
pronto a imparare (inculturazione!)
a vedere il Volontariato come un
arricchimento personale, psicolo-
gico, spirituale, sperimentale e di
conoscenza.
3. PREPARAZIONE. E: un punto
cardine. Si richiede un profondo
senso di Chiesa, di pastorale, di
apertura alle culture locali e di co-
9/57

1.10 Page 10

▲back to top
noscenza e contatto con la situazio-
ne concreta in loco. Preziosa è la
preparazione professionale (me-
dico, educazione tecnica, ecc.) e
qualificazione nel campo dell'a-
nimazione catechetica, ricreativa e
culturale.
4. DIFF1COLTA. Restano aperti
alcuni problemi da studiare atten-
tamente: l'assicurazione finanzia-
ria, sociale, la condizione di vita, il
salario durante il periodo di volon-
tariato e... dopo, la vita affettiva
(pur appartenente ad un gruppo di
lavoro rimane il senso di non-ap-
partenenza), i periodi di vacanza,
di riposo, malattie, i disaccordi
professionali ecc. le lingue difficili.
:E: una problematica da inserire
in un preciso progetto di Volonta-
riato.
Si aggiunga che il Volontariato,
come tale, avrà strutture diverse a
secondo del paese di partenza e
del progetto di inserimento e per-
fino a secondo della persona del
Volontario: ha una flessibilità
grande perché non è istituzionaliz-
zato, è aperto ad iniziative, cam-
biamenti e rinnovamenti.
:E: a lungo termine (membri di isti-
tuti secolari, comunità di base, im-
pegno per almeno un anno in un
progetto missionario) e termine
breve (per progetti concreti di bre-
ve durata, per le vacanze, solo in
gruppo organizz~o). Importanza
per l'animazione al ritorno.
5. VOLONTARIATO DI PER-
SONE DEL TERZO MONDO TRA
NOI. :E: un servizio ormai necessa-
rio ed in discreta diffusione (mo-
vimento riversato - servizio ed
apertura dell'occidente - arricchi-
mento della nostra cultura).
CONCLUSIONI E ORIENTAMENTI DEL CONVEGNO
Il. LAVORO DEI GRUPPI DI STUDIO
Un prezioso contributo per la revisione del Progetto mis-
sionario dell'associazione: necessità di un ulteriore ap-
profondimento!
• Si ribadisce l'importanza e
l'attualità del Volontariato laico:
occorre far crescere la sensibilità
tra i CC, specialmente giovani, at-
traverso iniziative locali e nazio-
nali.
• Il Volontariato laico missiona-
rio, non è espressione di occasio-
nale evasione, di curiosità, di fuga
dal dovere quotidiano, ma frutto
della maturità cristiana, apostolica
e salesiana, sperimentata nel quo-
tidiano del proprio ambiente.
L'importanza di una prepara-
zione seria e qualificata e idonea
alle possibilità del candidato e alle
esigenze dell'ambiente in cui è in-
viato.
· Penso che sia importante scopri-
re insieme il senso di questa vostra
presenza in questi giorni a un mo-
mento cosl vivificante per tutta la
Chiesa universale, che si raccoglie
attraverso la sua espressione più
viva, i giovani, attorno al S. Padre
per iniziare con lui i sacri riti della
Settimana Santa.
Ma la vostra presenza, qui oggi,
significa inoltre che avete poggiato
la vostra vita su basi solide, su una
roccia sicura e cioè su Gesù Cristo,
padrone vero della vostra esisten-
za e avete scoperto che è l'unico
che non vi delude mai, e che man-
tiene le promesse e che vi mette nel
cuore tanta speranza, che nessuna
parola umana potrà mai infonder-
vi.
:E: proprio in virtù di questo che
noi in margine all'Incontro inter-
nazionale dei giovani abbiamo vo-
luto parlare di volontariato, curan-
do in particolar modo quello mis-
sionario che non significa solo par-
tire ma significa andare verso l'al-
tro.
Sappiate, carissimi, che testi-
moniare Gesù Cristo nei paesi di
evangelizzazione, vuol dire aiutare
quei popoli ad uscire dal sottosvi-
luppo, dalla miseria, dalla fame,
dalle false ideologie, perché insila
nell'evangelizzazione c'è sempre la
promozione umana; ma avvicinan-
VI SALUTO
A NO:rvIB DELLA GIOVENTO
NAZIONALE!
Anch'io desidero dare il benve-
nuto a voi giovani cooperatori e
simpatizzanti, partecipanti a que-
sto VIII Incontro nazionale, darvi il
benvenuto a nome della Giunta
esecutiva nazionale e del Consiglio
nazionale italiano che io rappre-
sento.
10/58

2 Pages 11-20

▲back to top

2.1 Page 11

▲back to top
Si sottolinea anche che à in-
10stituibile l'invito da parte della
llssociazione, evitando esperienze
xffidate al caso e all'improvvisa-
!ione.
Si evidenzia anche il continuo
;rescere di impegni «missionari•
~el proprio territorio a favore dei
ontani, dei poveri... a conferma
:he il Volontariato trova spazi, se
;ntelligentemente cercati, anche
:,.elle proprie zone.
• Si prende atto anche di varie
.niziative di sostegno alle missioni
:iel Progetto Africa. operando di-
rettamente in stretta collaborazione
con le proprie lspettorie.
• Si condivide pienamente il
contenuto della relazione di don L.
Van Looy: qualità indispensabili e
irrinunciabili sono la gratuità, la
generosa disponibilità, la capacità
di dialogo, di sacrificio e di lavoro,
il tutto sostenuto da una forte fede
ed esperienza di salesianità.
Si invita l'Associazione a chia•
rire alcuni problemi lasciati aperti,
quali la posizione assicurativa, so-
ciale, retributiva, la vita affettiva,
la durata del servizi.o...
Enzo Man.no
doci all'alba del terzo millennio
dell'era cristiana, ci si accorge
ogni giorno di più che il vecchio
continente ha bisogno di una nuo-
va e costante rievangelizzazione
perché per troppi anni è vissuto di
rendita considerandosi la culla del
cristianesimo.
Perciò chi non ha in animo di
partire sappia che si è missionari
anche in patria iniziando quest'o-
pera di rievandelizzazione dalla
propria famiglia, per passare poi
alla scuola, al tempo libero, alla
fabbrica, in ufficio, dove volete,
dove il Signore vuole che voi testi-
moniate.
Prima di concludere vi invito a
leggere l'itinerario delle beatitu-
dini giovanili che il Rettor Maggio-
re con Egidio Viganò ha mirabil-
mente tracciato per questo anno in•
ternazionale dei giovani e la ma•
gnilica lettera che Sua Santità ha
fatto dono a tutti i giovani del mon-
do, ricca di spunti e stracarica di
speranza per voi giovani che avete
scelto il meglio della vostra vita e
cioè Gesù Cristo e non desiderate
altro che mettere a disposizione i
vostri talenti per far compartecipi
di ciò più vostri amici e coetanei
possibili, in modo da fondare e far
crescere ogni istante di più la civil-
tà dell'amore.
E ringraziamo perciò il Signore
di cuore per il dono di queste gior-
nate che ci fa vivere insieme a tutti
i giovani del mondo uniti nel sacro
vincolo della fede.
Paolo Santoni
CARISSIMI COOPERATORI,
Siate tutti i «benvenuti» a Roma.
qui al Centro della Cristianità,
dove avrete la fortuna e la gioia di
un incontro «unico• con il Vicario
di Cristo, oggi nella persona di
Giovanni Paolo II.
Vi penso qui a Roma con lo stes-
so amore al Papa e alla Chiesa
che contraddistinse Don Bosco e
madre Mazzarello.
Questo elemento di devozione al
Papa, questa dimensione ecclesia-
le che caratterizza la nostra voca-
zione come Famiglia Salesiana
emerge anche nella vocazione del
Cooperatore salesiano.
Si legge infatti nell'articolo 5 del-
le Costituzioni dei Salesiani che i
Cooperatori sono stati fondati da
Don Bosco e che, «vivendo nel me-
desimo spirito e in comunione fra
loro», continuano nella Chiesa la
missione da lui iniziata, con voca-
zioni specifiche diverse.
t duplice l'augurio che voglio
porgere a tutti voi in questo mo-
mento.
t l'augurio che l'incontro con il
Papa possa rendere ancora più
viva la fiamma del «da mihi ani-
mas• che già arde nel vostro cuore
a vantaggio della gioventù di og-
gi, cosi assetata di Dio e così bi-
sognosa di orientamento, sicurez-
za, amore.
E il secondo augurio è questo:
l'incontro che precede quello del
Papa, ponga basi solide e ricche di
luce e di speranza per la grande
assemblea che si celebrerà in que-
sto stesso anno, la prima a livello
mondiale.
Costituisca un punto di partenza
per un approfondimento gioioso
dello spirito salesiano, del valore e
dell'attualità del Sistema Preven-
tivo che, nella semplicità del quo-
tidiano, può riprodurre oggi lo stes•
so clima di impegno, gioia e santità
che ha caratterizzato Valdocco.
E come ultima parola di saluto,
voglio richiamare il messaggio del
Papa in occasione della 22a gior-
ll /59

2.2 Page 12

▲back to top
naia mondiale per le vocazioni. t:
un appello che accende di entusia-
smo e rende più viva la speranza:
Sono sicuro che
Cristo vi ama;
Cristo vi chiama!
Cristo vi manda!».
L'Ausilia1rice «Madre e Maestra
di ogni vocazione salesiana» ci ot-
tenga specie in questo Anno Inter-
nazionale della Gioventù, di tro-
vare le vie più indica1e per essere
presso tutti i giovani, sopra1tutto
quelli più abbandonati o meno cu-
rati, espressione concreta di questo
immenso amore di Dio e della gra-
tuità della sua salvezza.
Madre Let6n del Pilar
Vicaria Generale F.M.A.
I COOPERATORI E
LA PASQUA DEI GIOVAN!
Si era in tanti della famiglia Sa-
lesiana, ma non si vedevano, se
non attraverso qualche occasio-
nale incontro!
Eppure basterebbe poco per
creare una testimonianza di unità,
espressione non di una forza da
ostentare, ma di una comunione di
cuori, che vivono questi momenti
forti della Chiesa «insieme», per
gioire, per sentirsi e creare fami-
glia.
GRUPPI PARTECIPANTI
1. Alessandria F.M.A. ....... 9
2. Sardegna ....................... 36
3. Gragnano (NA) ............. 5
4. Salerno ........................... 1
5. Napoli............................. 1
6. Reggio Calabria ............ 8
7. Milito P.S. (RC) ............ 3
8. Satriano (CZ) ................ 4
9. Vibo Valentia (CZ) ....... 5
1o. Emilia-Romagna ............ 44
11. Rovereto ........................ 2
12. Torino Centrale ............ 3
13. Torino Subalpina .......... 3
14. Manduria (TA) .............. 8
15. Molfetta (BA) ................. 1
16. Bari ................................. 1
17. Sicilia.............................. 3
18. Ziano di Fiemme (TN) 9
19. Savona ........................... 3
20. Milano F.M.A ................. 12
21. Rimini ............................. 23
22. Livorno ........................... 4
23. Roma .............................. 23
12/60
Dalla Buona Notte di Olimpia
rientrata dopo oltre tre anni da Trelew
«La mia esperienza è stata innanzitutto un'esperienza di
fede, dell'amore di Dio per me... Solo nel seguire profon-
damente Gesù noi troveremo la forza di superare ogni
ostacolo nel /are il bene specialmente tra i più poveri... Il
Volontariato missionario laico deve crescere e maturare
prima nel proprio ambiente... per evitare il rischio di ri-
trovarsi in un lavoro mai preparato e del tutto nuovo... ».
Sul volto di molti si leggeva, an-
che se velatamente, l'amarezza di
una dispersione non solo fisica, ma
anche spirituale della Famiglia Sa-
lesiana. t una considerazione da
tenere presente nei tempi di revi-
sione e di progettazione.
I Cooperatori? Il ritrovarsi prima
dell'incontro con il Papa, ha cer-
tamente favorito, attraverso il con-
vegno di studio, la conoscenza, la
fraternità e la comunicazione di
esperienze umane e apostoliche.
Sotto questo aspetto il Convegno
dei GG.CC., pur nei limiti di tempo,
ha dato buoni risultati.
Altra considerazione è la presen-
za dei CC. nelle strutture aposto-
lice laiche, come presenza fattiva
di partecipazione. L'esperienza
nella fase prepara1oria proprio
della Pasqua dei Giovani non è
stata certamente felice: nonostante
la dichiarata disponibilità, solo ne-
gli ultimi giorni ci siamo sentiti
coinvolti in alcuni compiti specifici.
Con sacrificio si è accettato di col-
laborare al lavorio di segreteria
diurna e notturna e alla prepara-
zione della preghiera visualizzata
in S.ta Croce, la sera di saba1o.
Bisogna crescere in questa di-
sponibilità nostra nella vita della
Chiesa locale e nazionale: abbia-
mo tanto da dare e anche tanto da
ricevere!
t: certamente un motivo di stima
l'aver ricevuto ufficialmente, come
Associazione, l'invito a partecipare
di diritto al Convegno Ecclesiale di
Loreto.
Si conclude cosi l'esperienza di
Roma per i GG.CC.: non sono
mancati stimoli, riflessioni, ma an-
che l'invito ad approfondire i temi
trattati. Quale la strada? Un semi-
nario qualificato di studio con spe-
cifiche finalità? Per ora è una pro-
posta.
D. Alfano Alfonso
La Presidenza del Convegno GG.CC.

2.3 Page 13

▲back to top
COOPERATORI
SALESIANI
28 ottobre
4 novembre
1985
PREGHIERA
IN
PREPARAZIONE
AL
CONGRESSO
MONDIALE
O Padre, che hai ispirato San Giovanni
Bosco a fondare i Cooperatori come fratelli e
sorelle nell'unica Famiglia Salesiana, a ser-
vi.zio della gioventù, manda il tuo Spirito su
di noi e sui nostri Animatori.
In questo tempo forte di preparazione al
Congresso mondiale questo tuo Spirito ci tro-
vi uniti nella preghiera, impegnati nella testi-
monianza, generosi nella collaborazione fra-
terna, affinché possiamo raggiungere lo sco-
po di rinnovare la nostra Regola di vita e di
cooperare con maggior frutto alla missione
salesiana nella Chiesa e nel mondo, in santità
e operosa letizia.
Per Cristo nostro Signore. Amen!
Maria Ausiliatrice, San Giovanni Bosco,
Cooperatori Servi di Dio, pregate per noi.
Roma, 8 dicembre 1984
Mese di Maggio!
Io voglio che usiate due ali spirituali: la
devozione a Maria e la devozione all'Euca-
I/
~i( ~
restia. Con queste due ali non tarderete a sol-
~ . - - -- ......
levarvi verso il cielo.
~ o o \\ Man.a vluob e ene a tutti., mh a a una spe-
_ _ /I ciale predilezione per i giovani.
-///, C!l' _~ ..
(j..J 1'\\_~
---
I Coloro che ci aiuteranno nella formazio-
ne cristiana dei giovani saranno visibilmente
protetti dalla Madonna.
Chiamatela «Madonna Ausiliatrice»: Ella
gusta nell'offrirci il suo aiuto.
1
La Madonna non abbandona mai chi
confida in Lei.
Se vogliamo che Maria interceda per noi,
dobbiamo essere suoi figliuoli autentici e
non cedere al fascino del peccato.
Maria fu sempre la mia guida: quanto è
mai buona la Madonna!
(Don Bosco)
13/ 61

2.4 Page 14

▲back to top
SOGGIORNO
sulle DOLOMITI
On seMZIO organizzato
dall'ASSOCIAZIONE
COOPERATORI SALESIANI
per i propri Soci e familiari
Le vacanze sono organizzate allo
scopo di consentire ai Cooperatori,
preferibilmente con il loro nucleo fa-
miliare, un riposo in montagna, in cli•
ma di sana amicizia, nella tranquillità
di un ambiente sufficientemente con•
fortevole. Lo stile di vita è quello ti·
pico salesiano: familiarità, serenità,
gioia, nel quale ognuno dovrà sentir•
si a suo agio. Gli animatori dell'As•
sociazione provvedono ad organiz·
zare escursioni, gite, giuochi e incon·
tri di amicizia, privilegiando alcuni
momenti di riflessione e di preghiera.
3) TORNI SETllMANALI
(dal pranzo di sabato
alla colazione del sabato
mattino seguente)
dal 29 giugno al 6 luglio e
dal 6 luglio al 13 luglio
dal 13 luglio al 20 luglio e
dal 20 luglio al 27 luglio
Quote di partecipazione
ADULTI
(da 8 anni)
BAMBINI
(8·2 anni)
L. 196.000
L. 210.000
L. 160.000
L. 174.000
4) È possibile partecipare fino a
due turni consecutivi (possibilmente
Primo e Secondo/ Terzo e Quarto.
Eventuali amici della F.S. o per·
sone non dell'Associazione potranno
partecipare soltanto se ci saranno po-
sti disponibili.
5) Le quote indicate compren·
dono la pensione completa (bevande
escluse) per la durata di una setti-
mana intera. La QUOTA BAMBINI è
applicabile solo con la sistemazione
degli stessi in letti aggiunti nella ca-
mera dei genitori o di altri due adulti.
Norme:
1) SEDE: Soggiorno Alpino
« Don Bosco,. · 38030 FONTANAZ·
ZO (Trento) in Val di Fassa • Tele-
fono (0462) 67113 - Altezza m.
1400.
Sala giochi, TV, soggiorno e sala
bar.
Camere a due-tre-quattro posti let·
to con servizi e doccia. Non sono di·
sponibili camere singole.
2) MEZZI DI ACCESSO:
- TRENO: fino a Trento o Bol•
zano, poi pullmans per Canazei con
fermata a Fontanazzo.
- ALITO: autostrada fino ad
Ora, poi la statale Dolomiti.
14/62

2.5 Page 15

▲back to top
-- - '-\\\\ I I;
0
,....:.=:-
/V'-.
~- 1-JU:ttnl.llO IIN!t
_...
_..,
.,,.,
ou
-
ClllT
Q.IJll)f,U
""""'° •COStAL
..
■-CO
DOn<•o
·-
,
CAN&III
· ~ co,i
·..- ......u
Fonlcnau:o,
••
··--
-
I UIIO
6) Il soggiorno inizia il sabato con
il pranzo e termina il sabato succes-
sivo dopo la prima colazione.
Non è assolutamente ammesso il
frazionamento del periodo.
7) Le prenotazioni si ricevono per
corrispondenza indirizzata a: ASSO-
CIAZIONE COOPERATORI SALE-
SIANI · Ufficio Nazionale · Via Marsa-
la, 42 00185 ROMA ed hanno va-
lore soltanto se confermate dal me-
desimo Ufficio.
Dopo la predetta conferma gli in·
teressati devono versare l'acconto di
L. 50.000 (cinquantamila), a persona
e per turno settimanale, sul c/ c po-
stale N° 45256005 (indicare la cau-
sale del versamento) intestato ali'As-
sociazione.
Il SALDO dovrà essere effettuato
VENTI GIORNI prima della data d 'i·
nizio del soggiorno.
8) LE EVENTUALI RJNUNCE de-
vono essere comunicate, con lettera
raccomandata o telegramma, al pre-
detto Ufficio.
a) Se la rinuncia viene comuni-
cata 20 giorni prima della data d 'Ini-
zio del soggiorno, sarà trattenuto sol-
tanto l'importo di L. 25.000 (venticin-
quemila) a persona e per turno.
b) Se la rinuncia viene comuni-
cata tra i 20 e i 5 giorni antecedenti
la data d'inizio del soggiorno, sarà
trattenuto soltanto l'importo di L.
50.000 (cinquantamila) a persona e
per turno oltre le eventuali spese di
viaggio non più recuperabili.
NESSUN RIMBORSO spetterà in•
vece a chi rinuncia nei 5 giorni pre-
cedenti la data d'inizio del soggiorno
o a chi giunge a turno iniziato o lo in-
terrompe prima del termine, qualun-
que sia la causa della rinuncia.
9 ) Le tariffe alberghiere sono sta-
bilite in base ai costi dei seivizi in vi-
gore al momento della redazione del
programma. Qualora all'epoca dell'i·
nizio del soggiorno si verificassero
sensibill aumenti dei costi dei servizi,
le quote in parola potranno essere
modificate in proporzione.
1O) Nessuna responsabilità potrà
attribuirsi all'Associazione organizza-
trice per eventuali maggiori spese
causate da ritardo del servizio di tra-
sporto, oppure occasionate da malat•
tie, maltempo, scioperi, quarantene
od altro. Le suddette spese saranno
totalmente a carico del viaggiatore.
INFORMAZIONI
E PRENOTAZIONI:
Associazione
Cooperatori
Salesiani
Ufficio Nazionale
Via Marsala, 42
00185 ROMA
Tel. (06) 49.50. 185
(mattino).
15/ 63

2.6 Page 16

▲back to top
Spediz. in abbon. postale • Gruppo (70) - 2• quindicina
BOLLETTINO SALESIANO
Quindicinale di Informazione e di cultura religiosa
L'edizione di metà mese del BS è partlcolannente de-
stinata al Cooperatori Saleslanl. Direzione e ammlnl•
strazlone: Via della Pisana, 1111 C.P. 9092 - 00100
Roma Aurelio - Tel. 89.31.341.
Direttore responsabile: GIUSEPPE COSTA
Redattore: ALFANO ALFONSO Vie Marsala, 42
00185 ROMA · Tel.: 495.01.85; 49.33.51.
Autorlu. del Trtb. di Torino n. 403 del 1e febbraio 1949. - e.e.
Po•tate n. 2-1355 lntfftato a: Dlrulone Generale Opere Don Bo-
eco · Tortno. - e .e.P. 482002 lntesbllo a Dir. Gen. Opere Don
Bo,co Roma. - Per cambio d'lndlrllZO Inviare anche l'lndlrluo
precedente.
EUTANASIA
LA ccDOLCE MORTE,,
CIIE SIGIIIACA Il DIRITTO
DI •MIRIIIE CON D18NITA•7
Collana _ _ _ _ __
o
o>
::::,
z
llms. All!GIIII Rllloldl
o
25 ANNI
TRA MAFIA
E CAMORRA
oez
:E
LA TESTIMONlAKZA
DI UH VESCOVO CDWGIDSII
--............
---~ -
.--.-.--~
---------,
.,.
Il tascabile
che costa come un giornale
e che non si butta
come il giornale
Sette anni di vita, settanta
titoli, tre milioni di copie
diffuse in tutta Italia: una
collana che «ha sfondato».
Ogni fascicolo affronta un
problema «caldo» di grande
risonanza e attualità, letto
in chiave cristiana.
I grandi interrogativi della
fede oggi, il dibattito sui
temi morali più discussi, ì
problemi della famiglia e dei
figli, le tematiche della
pace, della violenza, della
droga, dell'aborto, della
scuola cattolica, ecc.
Uno stile agile e scorrevole,
essenziale, che rende
piacevole e facile la lettura
in ogni ambiente.
16/64