Bollettino_Salesiano_195604


Bollettino_Salesiano_195604

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N oì non ci fermiamo mai:
è seni pre cosa che ìn-
calza. cosa... Dal m omento
che noì cì fermusimo,
la nostra Opera comin-
cerebbe a. deperi.re
DON BOl!CO, il 3 I n1•1!1tlO r875
PERIODICO QUfNDICL'-IALE DEl,LK OPERE
E MISSIONI DI SAN G IOVANNI 80!.CO
DIREZlONB GENERALE: TORINO r709) . VIA MARIA AUSILIATR!CB, J2 · TELEFONO U-117
CATECKISMO E CATECKIST.I
i Cooperatori vogliono lavorare!
Mentre s1 svolge in tutte le Regioni con lar-
ghissima e attiva partecipazione dei Coopera-
tori la 1a. Conferenza, dobbiamo pensare all'at-
tuazione del piano graduale e sistematico di
lavoro di quest'anno.
La parola del \\" Successore cli Don Bosco,
la ricorrenza centenaria di Milffiffia Margherita,
il periodo quaresimale ci richiamano un punto
fondamentale di tale piano, che risponde al
primo apostolato che Don Bosco assegna ai
Cooperatori: il Catechismo.
Non è questa la sedt: per dimostrare l'im-
portania e l'urgenza di questo apostolato. Vo-
gliamo solo indicare ai Dirigenti della P. U.
i modi più pratici ed efficaci per attuare questo
punto del programma
I Cooperatori hanno bisogno
di una solida coltura religiosa
Si nconli che la fede e vissuta e difesa in
prnporziom: della conoscenza che se ne ha. In
mezzo a tanti errori che pullulano da ogni parte,
com'c possibile mantenersi saldi nella fede, po-
terla difendere, se la cultura rdii;osa è solo su
!)Crfìciale e imperfetta ?
Diamo quindi il meritatissimo elogm ai Diri-
genti della P. U. che hanno organiZ?.ato corsi
di religio11e per cooperatori e cooperatrici. E di-
ciamo agli altri: Cercate di superare le difficoltà,
organizzate corsi di religione settimanali,
bisettimanali, per alcuni mesi... secondo le
circostanze, senza grandi pretese, ma con se-
rietà: ne r.iccogliercte i frutti
2. I Cooperatori devono
diventare catechisti
Don Bosco lo vuole. Non c'e però da spaven-
tarsi dinanzi a questa affermazione. C'è una
estesa gamma Ji possibilità nell'attuare questo
mandato, secondo le capacità e le condizioni
di ognuno.
a) In famiglia. I Cooperatori saranno ca-
techisti istruendo i figliuoli, specie i piccini. L'i-
struzione religiosa imparLita dai genitori resiste:
anche alla bufere più violente.
;\\,la i cooperatori s,uanno catechisu anche
curando che i loro familiari si istruiscano nella
religione, sia in casa fornt:ndo anche buoni libri
impegn
mensili
I. Inviare all'Ufficio Cen trale la l"lazione e l'obolo d ella
~nnuale.
2. Interessare i Cooperatori al
1
d~
organizzando, a lmeno in qualche centro,
corsi d i religione e gruppi di catechisti.
13

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e riviste (come Muidùuw 12) sia facendo fn.:-
411cntare la catechesi Ì1.l parrocchia o <.•\\·cntuali
cors, di religione.
h) I Cooperatori apostoli del Catechismo.
Uu certo numero d1 cooperatori e ùi coope-
ratrici può abbracciare un programma piu im-
pegnativo diventando insegnanti ùi catechismo
nelle parrocchie, negli oratori, nelle scuole.
Bisogna quindi che i Dirigenti ùclla P. U.
snidino i modi pratici di n.:alizzarc corsi per la
preparazione <li catechisti e catechiste. Quale
aiuto ai Parroci, agli oraiori, ~1ualc carità a tant.i
po\\'era gente che ha bisogno <lei cibo della \\'t'·
rità non meno di yuello materiale!
'.\\'oi sa.remo lidissiini di ScRnalarc ogm mizia-
tin1 al ri,guanlo, anche modesta. Preghiamo
anzi i Dirigenti della P. lT. di dare sempre rc-
1:izione <lcll'attivita dei centri. Sappiamo che già
si la,·ora in rnric parti d'Italia, ma dobbiain11
molliplicarc il numao dei cooperatori Catechista.
E per 411ei Cooperntori i quali non sono in
grado di darsi a l!Uesto apostolato?
e) Altri modi per cooperare all'aposto-
lato catechistico.
'\\lon è meno prezioso l'aiuto che possono dare
altri Cooperatori in, ian<lo r.1gazzi e fanciulle al
Catechismo, prestandosi ad aiutare material-
mente c,,Joro Lhe attendono a questo aposto-
lato: chi dà un'offerta per i prt·1ni Ji catechismo,
per acquistare lihri e filmine catcchistit'hl!, chi
mette la propria macchina a disposizione dei
catechisti di periferia, partecipa direttamente al-
l'apostolato catechistico. \\la lo zelo salesiann
saprà suggerire a Dirigenti e Cooperntori milll
industrie, sante e feconde.
.-\\ll'opera qum<li per trasformare Cooperatori
e Cooperatrici in catechisti; o se \\'C>letc, in vn-
lnntari tiella verità.
lspellorl, Delegati lspeuorlail e Olreuori delle due lspellorle di Madrid e di
7.amora, a convel!no con il slg. Don Rlccerl nella Casa lspellorlale tli MADRID
oi l!D11.1ig.lia111.o q11~1li lib.u
11,n11,~1co llEIHl:TTO - L'Immacolata e San Gio-
vanni Bosco. Su~ièti, EJ11rice lntemuz1unall·, 'l'nrino
l orso Rei:rmn .\\larahcnrn, 1;li
L. 300
t un nuovo contrihuto allo studio Jdl,1 spir11unlitì1
d, Don Hu,cn. l .•, 11.:si, .11npiamenre dim,1,trnta dul-
1'.\\uwrc, porta a qucs111 fonnula i.:nnclusm.i: /.' /111.
11111n1/t1ttt o.;1 rÌ\\'cia, 1n n1ndo se-1npn~ p1i1 lumino~o,
I' l11silit11rici• d1 Don Bosco, clcllc sue 1srituzmnì, d,·1
gm\\·anì ,. in gcn,-re di rutlc I,· m•çcssitit Jdln l'hirs;i •·
7,1
l.. ll<l\\1EU>Sl
pagg. 12-1
Tesoro d'indulgcnze. \\"ol. in-32",
L. 300
Tlreve " chmra cspo~1,in11e della uottrnrn dell<.' m-
dulgenzc e <ldle nomw f>l.'r lncrark•. Ef.,nco ,Id 1<··
soro• messo :, dispnsiz1unc dei fedeli ngm m.,,.,, ugni
4uindicina, ogni s1:tti11hl1lu etl ogni giorno dalla Chiesa.
Volume u1il1~simo pcr sncenlo1i, rdil(ills1 ,. fe<ld1.
l.ilir,•ri11 D1111ri11t1 Cr1</1t111t1, v1.1 ,'\\t.,ria ,\\usili.ttrirc, .12
Torino.

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Lo spirit della PiaUnione 1 per la lormulone
J dei Cooperatori
2. Unione con la S <>cietà Salesiam1,
Uu.iti fra loro, Cooperatori e
Cooperatrici, devono stare par•
tkolannente uniti ai Salesiani
come i Terziari del Canneto, di
'Sau Francesco, di Sau Dome-
nico, ccc. stanno uuiti e ùipen-
drmo d.ai Carmelitani, dai Fraa-
cescatù, dai Domenicani. ecc.
I Cooperatori Sall-siani e le
Cooperatrici. infatti, costit.ni-
scono la terza Famigli11 spi-
rituale di S. Ciovanui Bosco
e - come clisse anche il flauto
Padre Pio Xl l nella memo-
randa {ldicur.a di Laslelgan-
dolfo. il ti setterubre 195z,
usando le parole di Dou Do-
se..,
agisl'ono sutto l'alta
<l.ire.doue llci &ilesiruù.
f,; da 11ucsta unione e con
questa direzione che essi assi11ù-
lano lo spirito sah:siauo del
Fou<latore e ue informano la
loro aUivihi. l'erchè la Socielà
Sale.~iaua, cauonicaruente ap-
provata rlalla (hiesa rnme Co11-
1;Tegazionl:' religiosa, ha il tle-
posito del patrimonio ~piritualc
del Santo e lo pm) cflicace-
t11wte tra,~111eltcrc e comuni
care. • Questa Congyegazwnl"
- scrive Don Bosco ncll'intro-
<l1t1.ionc <lei Regobmenlo -
,·ssend() defimtivmnente cif>Pro-
vatti .lai/a Chiesa, pu.ù sei vire
di viucoi<, sicuro e stabile per
1 Co()peratori Salesiani •· lti-
cl.J.iaman<lo qumdi il sottotitolo
della !>1a u11ionc 1, Ossia 1m
mo<lo 1>taiico per giovare al
buon ~osrnm\\! c<l alla civik
societ.à ,, spiega cl.le la Società
Salesiana può servire <li vin-
colo perché «ha per fine pri-
mario di lavorare al benefizio
della gioventù, sopra cui è fon-
dalo il buono o triste avvenire
<ldlasodetà (Reg.Iutrodu1.. ll).
Sappiamo che il santo Fon-
d.ttore ùt:Sitlerava · che questo
Yincolo fosse tanto intimo cla
formare una sola Congregazione
ili Salesiani e Cooperatori (Sa-
lt".siani inll:'ru.i e :'-alc.-,iau.i ester-
ni) Quando la Società hale-
siaua fu appro,·ata dalla Utiesa,
nel 1869, le Costituziou i ili
esame a Roma contenevano
ancora in appeuclice il famoso
capitolo X\\'l, Dt Exterms. che
li consid.irava come ,,eri ~alc-
siani uel secolo. Non essendo
riuscito a far trioufare c,iuesta
sua grande idea, precisò il suo
peusiero 11el capo I V del Rcgo-
Latm:nto con quest.e parole; • 1
,,umbr, della C1mgrega1mme sa-
leszam, co,1:;r.der11no 1t,t11 1 Covpe-
rawri com~ 11ltre/lt111t1 /rat,:llz m
Gesl1 Cristo, e a loro s'indiriz-
1.era11110 ogni volta cl.J.e l'opera
di essi può giovare alln w.aggior
gloria di Dio e a va.utag~io
delle ru1itne. Cou la uu.·<lcsirua
libertà, esse11do1w il caso, i
Cooperatori si rivolgeranno ai
membri della Congrcgru.iom: S,l•
lt!SitUL.1 ~-
Nello stesso capo fis.'111 come
n1t>1.1:o di uniont> IE' C,rnfl!rem:e
umrnali, disponendo che se ne
tMgauo 1.1lme110 rlue nella 1i-
eorrcuza delle feste di San
Franct;;;CO di Sales e di :\\!aria
Ausiliatrice (Heg.. IV, 4),
La ragione è evidente: solo
nell'ù1tima w1ioue con i Sale-
;;iaai i Cooperatori possono
prendere il ,·ero spirito di lJou
Bosco ed an.iruare poi di qu~to
spirito il loro apostolato ov1111-
que lo sv-olgauo.
Occorre qu.inòi <'he i Delegati
si sforzino, auc.he con sacrificio,
di tenere il contatto, dando
alle Conferenze la dovuta im-
portanza e lcucndolc secondo
i criteri ùcl Santo .Fondatori:'.
Tutti i Salesiani poi devouo
seut.i.re la bcl.leu.a di questa
missione e prestarsi volwtierl
per trasfoudere lo :spirito del
loro l'aùre in mezzo al monùo.
Quanti :.alesian.i proicssori in
colh:gi e speciahm:11tc iu ester-
nati potrel>l>ero dedicare <1ual-
che ora a qut:Sta mis.-;ione nei
giorni festivi' Leggendo il H.e•
golamento <li Don llosco. 1 vo•
lwJ1elti sullt1 l1ia ruione. pos-
sono preuùerne giusta cono-
scenza. Lo zclo l:'romp~·rà spo11-
ta.11e<1 uci loro cuori <la11clo loro
la con;;olar.ione di e,;erdlare
una tomia di S.'lcro ministero
che ba il suo bel prognuu111a cli
ascetica e cli apostolato. Giova
far notare ai Cooperatori che
questo senso <li unione ha fallo
sk11<11c"rP ,, Ilon R, ,,u,•o In dispo-
suioue ri)!1.tartlanle j suffra~i
annuali, associamlo i Coopera•
tori ai Sales1a111 . con l'icleutico
titolo <li ronfralelli. uel suf-
fragi clel 30 gennaio. Con qucslò
scnso ,li unione egli 1lbpose 11
loro [avore cli tutti gli altri
vanlaggi elencati al capo V. E
con questa preoccupazione fon-
il Rollelltno '-;11/es11rn,,
J,'alta direzione clei Salesiani
non osi;acola le perso1u1li incli-
nazioni all'apostolato, ma dà ai
C.ooperalori il senso pratico e
il tatto salesiano, che è di evi-
dente ,,ffkacia e attualità.
Q.ueata edlllone del •llollettlno ' per voi.
Stllcllata In opl aaa r1111rtoa, rlapoade llle svariate ealgeue
della VOltrl attwltl nella p. V.
* Leggetelo een attlllllone.
Applllltlte le 0011 pllll lnter1111ntl.
Attuate le dlrttttve <.be vt al dlnno per la formul.one
* del Oooperatorl e per 11 loro apostolato.
Conservate ogni copia: vi 11rl sempre di pre1ioso aiuto
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La terza fiamma Spunti
p e r lu
c01~ft>rPTIZCl lll (>llSile
1. ;;11 l) _ ; _ !'_! !'_
I . Il i m,uzo pro:s:.i.mo venturo, Sua ~l-
lità Pio X 11 compirà 80 anni di età e .17 di pon-
tificato. es:;endo stato eletto il giorno stesso del
suo 63° genetliaco nel 19j9.
lu quel i;:iomo tutti i cuori dei cattolici e di
molti non cattolici rivol~eranno preghiere a Dio
per il 261° successore di San Pietro.
Essendo anche il 1° Venerdl del mese, sarà
facil.! ottenere WlQ viva partecipazione dei
fo<ldi. 1n modo tutto particolare le tre famiglie
religiose fondate da Don Bosco sentono il richiamo
di CJUella data per aver occasione di a limentare
una delle tre fiamme del loro apostolato: l'amore
a.I Papa, Del resto indici rivelatori del grado di
fonuazione salesiana ili ogni Centro clella Pia
1-nionc sollo indubbiao1eute la frequeuza ai
Sacramenti, la devozione all'Ausilialrice e I amore
al Papa_ Non pe.r nulla la Provvidenza ha su~ci-
t.alo Don Bosco proprio nel pl•riodo più burra-
scoso della lotta settaria contro il successore di
Pietro.
'rutta la sua pedagogia cuhninò ud formare
dei callulicl iutegrnli, inuaruoraudo i giovruù
clell Eucaristia. ùella Madonna e del l'apa. A
Pio IX cl1ç 1m giorno gli chiese: 11 !lii amano i
Yostri giovani 1 ~- Don Bosco potè ru;poudere;
• Sani.o Pa,lre, se vi amano?I \\'i hanno nel cunrel
li vostro nome lo portano intrecciato con quello
di Dio•· {Jfem. Hmg1 .. \\'li!, 7111).
).la 11 nome del Papa è pure inclissol11bilmeute
intrecciato con quello di 'M.aria .\\usiliatrice, aiuto
dei cristiani e soprattutto del Capo visibile tiella
Chiesa.
La stessa erezione ùèl Santuario Basilica di
Torino fu un coraggioso e filiale omn).{gi.o all'.\\u-
siliatrice in onore del Sommo Pontefice ud
XVITI Ct·ntenario del martirio del Primo Papa.
2. Da San Pietro a l'io Xll si sono avvicen-
dati sulla cattedra ili Rowa 21>l Papi, rli c.ui
ht:11 78 dichiarati Santi, quasi un teno di essi!
Di questi 78 Santi Pontefici 33 sono anclle
Martiri. Come si ,ede il primato della Chiesa
Romana è nn primato di santità e cli sangue
prima che di giurisdi7ione. Nessun'altra diocesi
del mom1n infatti puù vantare 1m simile numcro
di santi e di martiri fra i suoi Vescovi_ I,a tlim·esi
che più le t--i anricina quella di l\\lilano, che lui
30 Vescovi Sauti, csatt.1111eute la metà'
I Ve..covi sono i successori degli .\\postali, ma
solo il Ve:,;coyo di Roma è il sn,·cessore di S;in
l'ietro, c perciò erede oltre che del primato,
anche della promessa ùivina di quclla speciale
nssisten.:ta ùello Spirito Santo che gli assicura
l'rnjaltib1l1t,i i11 materia di fede e- di rostmni.
Anche qui un e:.awe retrospettivo cld venti
secoli di cristianesimo ia risaltare come solamente
i 202 Yesco,; di Roma non siano mai i:aduti
in errore nell'insegnamento dogmatico e morale.
Purtroppo 11011 si può clirc altrettanto cli altre
chiese anclte \\'CUerabili da cui sono nst'it i dei
veri ersiarclli. L'infallibilità peraltro non si-
gn ifica affatto impeccabilità. perchi> anche il
Papa si confessa e si batte il petto nel recitare
il Con-fi.teor.
a. Del reguaute Pontclice furoao l{ià stam-
pate biografie e profili, essendo una figura di
primissimo piano aclla storia di questi ultimi
l:inquant'amd.
Come uoi i11ddiamo coloro che banno potuto
conoscere Pio X a llOl1 minor rn1,>ione i posteri
i11 vidicram10 In iortuutL che abbiamo noi di es-
sere guidati rhù Pr1slore. A 11Kef,,-,,, la cui Yila si
è :;volta e ~i ,;.-olgc in un alone ,li J.."TuH,kua e
di sopranna.tnr:i da far meravigliare gli stessi
nemici ùella fede.
Cià durante l,1 J.,'l.lerra la sua opera t:t>nlKl'!io~a
e sulcrle lo additù all'ammiraziouc di tutti c un
gruppo cli frntelli dissidc:uti gli preconiz1.t't il
titolo di 1'10 li, fiR,,m,E, afli:mcando la sua
fiJ.?;nra a quella di San 1,eone :Uagno. Ma come
l\\lae~tro ùelJc genti pn<'> stare accanto nnC'he a
Gregorio Magno, cui tanto asso~l:ia aucl1t! per
la salute del rnrpo e per l'attidtà prodigiosa.
Ancl1e <li Pio XII si potrebbe ripetere qttello che
il BreYiario dice di Gregorio I: • udmirabilru s1tnt
q1111e di:ril, feti/, scl'lps1/, 1l/!crtt•1I, prae,çt•r/1m i,1-
fir111a se111per et at',:rc, 1•all'tttdi11e ,, (Brev. u marzo).
Data la sua salute sempre cagione,-ole fui da
giovinetto. ci semhra 1m miracolo che abbia
raggiunlo il tra1,,'11arùo 1h,gli ottn11l'am1i. Sap-
piamo difatti che w1a vera grazia ci fu: ma ci
fu pure la sua ..:ostante regolarità di Yita, il suo
Ja,·oro sempre metodko, La sua corrispondenza
a tutte le gnuic lkl Signore.
!Juello che in Pio Xll più .stupisce ,. il suo
illtl!r,ento tempGtivo e competcntissimo sn tutti
i proukmi religiosi, sociali, speculativi, kcnici,
sdentitlci e p<>dagogici. I suoi discorsi. stesi di
1,roprio pnf.!UO e mand,~Li per lo piìt a memoria
i:;ono racculli finora ìn 17 gros.'!i volllllli e fomitmo
11n tesoro cni atti11gera1u10 ctrtau1entl! anche i
f:ecolì \\'entnri. Pio XII è pure grandissimo conH•
rilonnatorc liturgico, dej.,'110 ,1i essere mt•.sso ac•
canto a San l'io Y e a San Pio X: i tre- Pii nel
scn::.o piÌI ctimologko tlcl nome.

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Convegni di Delegati loeall
Per attuare il programma t·onconlato nel
Convegno Delegati lspettoriali tic! scttemhrc
~orso, gli Ispettori di Roma, tli Verona e tli
'.\\lilano hanno radunato i Dirt:ltori e Delegati
locali delle rispcttin fapclloric. I,a mancanza
di spazio c;i ha impt'Jito di ,larne relazione.:
prima.
L'Ispettore: della Romana Don Ruggiero Pilla
indisse il Convegno per i Ddegati del I.azio
il 15 novembre; pl'I' quelli Jcll;1 Surdcgna, il i5.
li Delegato h;pcttoriale Don lluttarelli dircs~c
le discus,;ioni.
L'hpcttorc <l_dla \\ 'cnc.:ta Don ;\\liehelangdo
Fa\\'a raccolse Direttori e Delegati in tre rnn-
wgni presieduti dal Delegato lspcttorialc Don
,\\ngl'lo Conti, il 2; Jicembrc a Verona, il 2R a
\\'enezia, il 29 a Gorizia.
L'Ispettore della Lombar,lo-Emiliana Don
C'csarc Aracri li raduni> tutti il 28 dicembre,
nella sede Tspetwriale ùi :\\tilano, im-it.1ndo il
Sc~retario (;cntm1I,· da Torino ad illnstr:ln· le
,lirctti\\'e dei Superiori.
Ai \\•ad COO\\·cgni i Delegati bpcttoriali pro-
posero un 1.'Sa11riente ordinç ,Id giorno. Don
.\\fagistrelli, Delegato per l'Isp1:ttoria Lombardo•
Fmìliana, fece trm.irc, nel nunrn e ampio lJf.
fil"iu lspcttorialc Cooperatori, in~iemc con l'Or-
dine del giorno, anche eleganti cartdli per gli
imiti all'incontro mensile cd nlla corumemora-
:zione mensile di ;\\!aria .\\usilia1rice e ili S. Cio-
\\ anni flosco, materiale di ufficio, calt:ndarictti
e immagini cnn la htnedizione di Maria Ausi-
liatrice. Aperse il l'onvcgno l'Ispettore affidando
.1I Sq~rctario C;cnl·rale il salutn e gli auguri pcr
i Superiori e incukando la pii1 rapida attuazionl'
del programma proposto, che prese ad anali1.-
zarc punto per punto, mentre il Delegato lspct•
lorialc otfrirn le indicazioni pratiche per l'allesti-
mento Ùl·gli {11fa-i lol'ali e lri srnlgimcnto del
la,oro da farsi in OJ!:ni Casa Salesiana cd in ogni
Centro organinato. Don Favini, che il giorno
Jlrima a\\ t:\\'3 portato il saluto dei Superiori
ancht· al com egno di \\'erona, sottolineò il ca•
ratterc particolan• tlell'intcusificazionc del lavoro:
il nostro concor:-o nlla rcalizzu1.ione <ld .lfomlo
mhrliort•, che il Santo l'adrc ac.ldita come la vera
e piì1 alta mera son:ile a lutti i 1:attolici, fra le
aherrazioni dell'ora prcst'Ole. Don Bosco ha un
suo spirito di apostolato cht: l'esperienza accre-
dita tra i più ri,;pon1le111i ai bisogni ,ki tempi.
Siamo quindi impq:nati a dare il n1assimo in-
cremrnto alla organizzazione e .tllu \\'itn della
Pia Unione pcrchl'.· funzioni in n~ni Casa Sale-
siana, prt-sso ogni l°,L,a Jcllc Figlil' di !\\Iaria
.\\u-.iliatricc e in tutti i Centri tlon• il numero
dd Cooperatori con,.t·ntt: la rnllahor;izione al-
rapostolato unh·en;ale ddla Chic,-a nel nome e
con lo ~pirito ùi Don Bosco.
~cl pomeriggio, I' 1spcttore condusse cutti i
Ddt·~ati al no\\·iziato tli :\\lissaglia e poi a far
v~ita ad una località favore\\'olc pl·r C.tsa <li
Esercizi Spirituali. ~e la Pro\\'\\·idcnza verrà in-
contro, chissà che prc~tu l'lspcttoria Lnmbar<lo-
Emili.ma non possa llav\\'cro offrir(• la prima
oasi salesiana alla formazione :,piritunlc dei
Cooperatori e ùclle Cooperatrici d'Italia.
Convegno Delegate locali del Lazio
Per ùarc iusicmc un,, sguanfo nl g1f1 fatto e
nl da tarsi, la Re\\·.111:1 lspettriu•, ~lndrc 'l'cr<::>a
C.mzim1n, il 10 1lk<"111hrc -~'Orso, r:ulun,, nella
Casa !spi:ttoriale '..\\!nrfa .\\u:;ilia1rk~ • di Via
!>largll<'m, in Ro11111, lt• Delegate 1ldln P. 1·. ùri
Cooper.1tori ildk Case ,!clic F :\\I. A di lfoma e
del I.ozio.
Partedpb al Conn.-guo anche il Re\\·, Dcl,.'gato
bp<·ttoriall•, ('O} quale 111 trnL"Ciato il pro1,,rra1nmn
da s\\'olgersi nel IQ'ifr
111 l'otcnziare il layoro di tutte le Case ove
r. :-;ono 11· t'. (Eserci,lo di Ruona Morte • Di-
strih111.io11e tliplomi, l'CC. ).
i" l'ropaJ;:anda per la diffusirnw della Buona
,o Stampa.
Esen•i,.i Spirilnali· possibil11w11tc orgnniz-
1.amc dm· l'OT!ìi ù1 ....poche divel'S('.
1" Cnledfr,mi, nnche indhidunli, ni bambini
uiso1,,'110;;i, pt'r ottempcmn• ai desid.-ri del \\'en.mo
Rettor )lngs,-iore.
~" C'onJ,,'Tcssino ~oopcr:itori, in primavera,
con\\ isitll alll' principali DJit>rc l>alcsianc ,li Roma.
h " Ra,111110 u111111111,• e parellll del Saksiani
e delle Figlie di ~I. .\\usilialrice.
,\\ 'd ,,rossimo tttttm•ro ,Iart•mo r,•lazimu• "", coun•guo dP~li z~latori (' z,,fatrici
di N,qwli v tli ,,m•llo tJ,,; /Jin•ltori, IJelP(!(lti. Direurid t' lh•fognt" dt>/1<1 Sidlia
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ese1n I
Dalla Liguria e Toscana
A Genov:a In I a Conferen7.a
~'lnnuttlc fu tenuta ,hl :,cgrer,,rio
~"nernlc della P. li. Don Favmi,
JI 1•> gennaio nella gnindc chiesa
J, '-11n Siro, Jovc lo .,......, 'l.lnto
hmd.1tore avcw r..,dunnto piì1
vohl· 1 Cooperatori a conferenza.
S1·1111nta chierichc1ti dd piccolo
c:lem t la cantoria ùdl'Oratorio
di Sdmpil·rdarena n!1cro più SO•
1,•nnc la fun.:1onc, Dopo In bril-
lante ronfcunz.,, ,I Ddeuato lsp.:t•
1nn ,I~ d,·lla P. U. nngnu1ò itl'm-
r,·r "'"'Il, e fece lorn nl.:une CO•
m11111c11z1oni.
Tr.1 le conclus10ni 1m11ichc si
cbb.: •1udl.1 Ji una lesta esterna
di l>on Bosco con traJuo nella
~,c-s5ll chie~a d1 San Su-o, dove
c'è un bell'altare Jedia110 a Don
Hoscu. Inohrc, con la piena "l"
pt'il\\11,:mnc Jcl l'arrocu, s1 Jcci "'
di tc1wn· l'ultimo ~inrnn di ogni
111<·«· 1wllu m11~n1fict1 clii1~d il ri-
tiro 1•cr i coope111t11n.
I I 23 1:cnna10 il I>dcgnto b(l('t•
torrnle tenne un':tltna conferenza
per i C"oopcrmori <li S11mp1erd11-
renn e dulia Val Polrcveru. Anche
qm:,ota nu,cl hen1s,nmo e con
gnuule concorso.
Il 27 s1 ebbe 11ù Alassio una
bella rìu.ruone d, Coopc-raton, pre-
11.-du1~ dallo sres~ 11ig. Ispet-
tnr,. presenti 1I Direttore Du>ee-
s,u,o J1 Albl·n11u e il Parroco lo-
c:alc Era ~t>lto prcp.1mto un ,..,.
lonl·, con banco di presidenza, che
8i riempi d1 nffe2ion;111 coopcra-
lon, Dopo 1I s:ihm, del Dmmorc,
il l><-1..-~m IJpcttonllc tenne la
conferenza. Oui1•<l• ,1 ~,g, Ispc1-
1or,- bem,d1i"· : ,li1ll,., "' che lu-
nino sohmn<·rn,·ntc consc1o:nat1, l ,11
l>l·m·.Jizionc m chil·,.1 coronò 11
rìu,, 110 conn:l(no, eh,· chbe \\."Olllt:
cu11cluS1oni rrauchc; 11 rìtiw men•
stie, J., cura delle \\'orn1.inni e l.1
fonJuzionc <l, un laboratorio per
arr.-d, s.acn.
,\\ Vallecrosia le lli11lic di J\\L A.
uru.m1zzilronn urm riunmn~ di pro-
r "'"""-'~ per tutti i u.-r111ori delle
educande nel 1r.1tro splc·nd,<lam,·nte
p,rpunno c a1Tollati$liim11. li De-
legato hpe1t11n,1lc parlb d, ;\\lamm,1
Cllrtoline 111issfrntari,,
È uscita una serie di bellissi me carwline a sette
colori, di grandi autori cinesi con soggcui niligiosi·
DIRIGENTI DELLA P. U.
Sen•itcvcn.e per propaganda missionaria e sale-
siarua, usatele nella corris.ponden✓.a.
Fatele conoscere ai Coopcr-•tori e alle Cooperatrici.
Una serie (10 so~~ctti): Iire xoo
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via Mari.i Ausi.Jiuricc, 3z - Torino.
;\\l.1rl(heriL1 e della I' U. ,.\\I fonJtl
del 1ratro ,, nccolvm le ,scrizmm
e !(li abbon11rncntJ .1 ,lfrn"dim,o 12.
A iutti ru offèrta UnB copia del
Uolfrltmo Sr1l~sit1no.
Success,vamemc in una saletta
11 pìlrte conv.,nnero otto 7.elatrici,
un,1 per ogni «·ntro imponant•·
della rÌ\\'lcra. Le partecipanti - per-
sone scelr,- <' affe~ionatissìme ,i
l>nn Roseo ebbl·ro l'elenco de,
cooperatori ddla Jlr<>pris zona e
decisero <li fon, prc>rnotric, presso
11 parroco locale, Jd ritiro men-
sile e della lesta di Don Ilo:1<:0.
Il 29 gemu,io, fr~t• di S. Fron-
cesco di Sales, 11 tenne l.1llll a1or-
nt1t11 salesfan.1 ad Arez~o. ~d
dumno, alle <J, Jl.'lcss;, per 1 <.:<lo-
prnnori; ma anche nelle 11ltn,
&,1nte ;\\lesi,,• il Dd,·11,ir<1 hpel-
toriale parli> della 1'1a l,.;ruonc c
del magnilko ..uo ,11mpo di ,tpo-
110!,110.
Alla sera, conferenza per aol1
C:01,pcratori nella Casa delle Fi-
glll' ù, l\\1. Ausiliurricc, precedut,1
du canti, Fu 1>rc~1·11lt., il Ca110-
11ico l!anl11111, Arciprete del
I>uomo, zelanth•imo Direttore dio•
cc .ino. Ancl1<• aJ Ar.,u.o si de-
cisi• chc le, 51<'S:IO Direttore Jioce-
a:ino avrebhe tenuto 11 ritiro mc11-
11le nella f'!lpprlla ddla ~ladonn1
del Duomo s, org.inu.zò un ),1-
vnro tl1 p1•11clruzi1>1w i,or trnvar,•
nhri coop,·r·,1ori e li-tton JL·I
/fol/tttino " n,nne fus.i.ta I"-'
m.,RJtto una .:rand<' assemblea th
.unici e simi,a11u11ntì in un 1ca•
tto cittadino, ®\\'e s1 proiencrnnno
1kuni rr.i I più 1mcrcs.san11 do-
cum,·nwri ulesi.1111.
N,11:li nini centri kllllO in Clll'~fl
IL· l,onfcr,·nu-, 11<-ll-, 11unli fnrtnto
.:t·ur.o nei pros.sirni nu,ncri.
Dall'Italia Meridionale
St:ritre ìl IJrle,:at<1 hpetlllrifllt:
• Sono J3 i:1orm che ~,ro le
l'ughc " il :-.alcnto. Posso dire che,
con l'amto Jdl.1 \\'cri:me Au'tlia-
tri1·,,, qu.tlche coill s1 é: fuuo.
).'interesse: per la l'i:i Unione vn
cn-s.:cn<l•> qu:m ovunt1ue e, a,
111,1,1 pure u11'n,ksio11c p1u p1c1td
" hmiva ullc ùir,•11,v,· dei Supc-
nnn .. Si Mnnn fortdjll dei nu<ll'I
~tri: Capacc10, l\\o..,, 1..,oorn•
h>ndo, '.\\landurin, Gulhpoli, ccc.
~• è lavorutu anche per l'orJrj•
niu.:i:tìonc <ll·gh 'l.d.,tori e Jdlc
ZdJtrici, dei quali ogni ccm ro
\\'1s11mo ha Il ffuo pict."Olo i:nippo
,. Ht spcm l'he l'<"r In li11c d, qu,·-
i.t'unno soci.1lc gli Zch1tori 1•
Zelatrici sumo una realtà oprrontr
i I tum I Centri dcli' bpcttoria,
111 m0t.lo da pn1,•r tare, 1n un non

7 Page 7

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,,,,1,. ,/,' lontono do1nu111. un n1tlt'tJ:1W ,·r,r:Ìo•
7.rlt1tori r 7.rlmrici.
,\\ :--=apoh-\\'om,·ro, f>r<'SSO
l'l,1111110 JdJ._. 1:il,(li(' Ji :\\lnria
Au,iliutri.:e i: ~orto un horcnte
laborM,,ri11, al qu.ilo, p:irtccipono 11s•
siJuntn,·nci: una 411in,hcin11 cli C'oo•
pc-rnmà, ogni 1110\\c:Ù1 romcri11gio.
I ..i Sunr:1 in,-:1rio,1a la mir,11:oli.
Cosi pure ~i srern ,li fort' in nitri
centri.
Anclw la J1tfu,1onc <l1 ,\\lrri-
.li111111 12 e dr! [t,,flrlli110 non ~
Jimcnticm11... •·
C'Oll!GI.JA:-;O I>'\\l'J'R.-\\:--:'l'O
Uitl ; al 15 11cn111110 si t.tnnl' la
Sr//1ma,1a 1.ki <:"of><r<llori, ~'lllt' :i
Jirc un" ,('ne di incontri con i
C1>0[1crntnri ddln cim1dinn, di-
,·isi fl('r rioni. T.,(j incontri -'O-
nali pr,'"St>numo v11ma11gi non tra•
scur-Jbili, quali un mnl!!!ior :dfo1t11-
mc-n10 trJ i ~oci. u11.1 ùi~t.:us:i-iont•
più concrcrn ~ rrnficua ~u11li nr-
gome111 i propusti, una più prnfondu
cono,,n·nza <ldln spinto della Pin
t;nionc. ,\\nch,· fa i;ccltn di nuovi
7.daton f: Zela11ic1 n'NI più fa-
cile in 4uesti c<>m egui famili11ri.
La acuimunu fu chiu!,Q e coro-
nata dnll'incontrn ireneralc ndl.t
sala d~I t<"lltro d~n· Istituto, dove,
gli alunni Jdl'orfuno1rofio agnirio
offt"rstm1 una ~impntica rapptt•
sc,nrnzrnn<· educnt"'"•
BIZZUZl·RO
11 , ç 11cnnaìo i ( ·u,,peraton e k
Coopennrici dt Bizzozero (Va-
rcH') d,bt-ro la J:ioia <11 riu111r$1,
pa la pnma \\'Oltn, m 1,?ruppo a
Convegno a Trapani
Fu prcsil-"111to ila S. E. Re,·.ma '.\\luns. Corrado '.\\lli1go, \\'cs('ovo
di Trapani. F:wenUlo corona al Vescovo Il Ciantro <klla Cal
tedralc Mons. Can. 1;iovan11i .\\rclito, il I>irHtorc Uioccc;ano
dei C•x>perntori :Mons. Can. \\'iJ1ce11ro Fontt-, il Cau. '.\\lusso
St.--i,:rètario \\'cs~:odlc, il Can. l'rof. l;iuscppe Agosto .\\ssistentc
l>iocei,ano <~. I. A. C., il Ca,·. l'ktro Santino Prcsi1k11tc rno-
c1:su110 dl-gli Pomini di .\\. C.
l>it'de il saluto ai t·onvenuti il nuovo llirC"tiore ildl'l,.tituto,
l>on Calogero .1rouka.
11 nell•w,to locale elci Cooperatori, Don .\\ntoniuo '.\\I. lii Pnko,
lt·~ l'nrd<•ntc appello rld Retlor Ma~iorc·, per 1111a pii', in•
tt-nsa ol'J(a.nizza.zione della Pia t "ninne dei Cooperatori, pl·rchè
essi devono essere uclln sodl'tì, cl.-ì ,·cri ai,.tiani e dei \\'eri
apostoli.
Chiuse l'adnnanw l'apostolk.t parola d1 S. E. il \\'t•,;co,·o,
Clil· defìnl i l'oopcratori Salesiani ,, apm,toli di Azin1w l"atto-
lka per l'avn•nto del re1,.'llo cli I>io nel n1omlo •· ,\\1111 h<·ne-
,llzione clt•I Ve.scovo sq.,'lli la )lt•,..~a H-spertina.
~~. nel salone dcll'Urat<>rin lem•
minai..., e &Kolt.in·i 1:, prima Con-
fcr<:nrn nnnuolc, Jlrt'scritrn d.11 Re•
golumcuro, ttnu1a dal no~tro Don
1,aml<>ni.
Cinquanta frn Couprrnlon e
Cooperatrici furono presenti al ra-
duno, fr.1 14uah il Hnernmlo ,iJ?nor
Pnrrocu •" il rcv.rnn \\~it"!.1rin th.·tlu
PRrrocchia, ,·nt nimbi e, 111lic:,·i
~11IC$ian1.
l,'nratorc 111fon·oro nll.1 COOjk-
rnzion,· sale111arrn c parrucd11ale,
1:osi cnme In \\'ollt· I)on Bo,~o,
i!lu~trando lu strtnnn cll'I lk1tor
~to11111ore-, e non trascuro di for
apprcz:aire I r,:r111nli ,11ntngRt !<pi-
ntuah che I.a 1'1., l 'ninne assicura
111 suoi Lscri111.
I .a conkn·nz,1 ,1 d1111••• c:on la
lwnt·dizinn,· dr '.\\la1111 Au,ili,urn;c
,• l.1 fon1.inn,· rclrsvos.1, f.ttta nl'l-
l'11t111(ua 1':1rrocch1a. ,\\ tutll 1
,·om·enuu ,·cnn<' distnhuim una
1/llll.lf>S:l •1m11rn11mc J, l>on Bosc:o.
Sul vohll dt nµnunn "i nr-n:>
un,1 gioia 11110,11: quclln <11 ,,pparre-
n<'rt' nll.1 ll"f7..l crnndé l·am11Zlm
E.1l<'5ianll.
,\\ d1mostn1rc p<JI chl" l'app,·11<>
,t ,liffo11d1·n· l:1 huon.1 srnmpa,
nnn cadei<· ,l n1nto, furono ncqu1•
st.11<, h101Znifi< J, :\\lammn .\\lar-
r:hcrita e 11ltn• -t:mlp<' ulc,i,mc.
(c:ontlnualone del numeri pr-dentl)
Prr npp,rofonoimntto tu arl(om,ntì t·m-r
DOG.\\IA
U. IJARTMANN Manua.le di teolo,ìa do11matica.
3 voli., t6oo paJI, Edizioni Paoline. Alba, 1949, 1q50,
:\\I. J. SI. UKEBES - I miateri del cristianesimo.
:\\lorcelliana, Bre"l:111, 1Q49.
E. l>ll l.C'IIAC CattolicÌ!lmo. Studium, Roma, 1948,
I.. ,·os Ht moi I Piccola dogmatica per i laici.
l\\lo~lh:ma, Br~clll, 1944.
VARI
Il simbolo, comrm·tno m Xli volumi al
Credo. Pru Civitatc Cristian,1, ,\\ssi~i. 1,146, IQS.5.
SliR'llLLA:-c:.--r,;
Il catechismo degli increduli.
s.1-:.1., 'l'orino.
P. G1,w. Rrr--:~LUI
siero, 1«/S,.
I misteri di Dio. Vu.1 e l'en•
,\\TOR,11.E.'
KuG Le profondità dell'anima. .\\lur,.-111, 1<153.
l.lltl:t l\\lM"AU, O. F. .\\1. - Elementi di teologia
morale per i laici. \\'nl. r": I principi, pair. · +JZ,
Pall,1\\'11, 1,153.
T1suv.111 Lt 1'<1 - Fondamenti della mora.Je.
Du,• ,nll. Elle Di C,. 1<146.
FOR.\\f, IZIO.\\'lf PASTOR,11,F:
l\\lon~. ,\\-.:.;~:i.o 1;RA7.lot.1
La pratica dei con-
fessori nello ,-piri10 di San Giusepix- Cafasso.
Ell" Di l"i, T11r1nu, rll53. (3• ctliz.).
,\\TA \\'U,11.1
(><r In spirga::irmr ,irt Catrchirmo n/ p11{10lo
Catechi.smw. ad parochos, HJ1zimtc Launo-lta•
lian.i. Tipoi:r. .lei Senato, Ru111a, 1<)18.
Ctte1r.cJAl'RT Ca. Ace. Com.mentairc litur•
gique du catechù;mc. 3 \\Oll, OC"-sam, :\\1:tlines
(Belgm}, r9~3.
- l nn1i l\\>lanuali Jr / 1,·nm/,, c:,u1rg1111111, IJ1t•1w11t111/o,
Ca,n,i11,1Ji.

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un lilwo
per il nosfro
spi1·ito
,woità
&IOVADl JALLAII
PALBSTIIA
terra delle distanze
paflu 18', COD
llla11rulonl fotograllche a colar!
L 2000
Il libro dal Fallanl e Il v1a111110 clJ lln'llnlm.a c:hc rlh,ru,co I penaicn che
n..aoono nella menre e det1II Alfolll c:hè ,orcono In c1torc ~Il• vii.Ione dell•
1..-r1·11 'lllnllflcan, ualla pre&enLa di Cristo.
Un vlasclo dell'anlm.a con lo prospellive Mli 1empo prcwnre, con le •ttOK'
e la •per.tD.D per Il tu1uro dclla vlt.a um.u>.>, Lo scrlnore calcola I \\'lllorl
d•llo qrlrito o le dhlll!UlO tmmtr,_.., che•• - n o pen,ornre •rlrltualmrnrc,.
c,Qrulderando, come punto d"avvio. la Pal•tlruo
DI qui la noYltà del libro, cho 11 conduco attraverso a...erYll7.ionl ed nnch~
• (aul e memorie pcrsonall In quel 1,en1lerl del Vangelo che aono fonda•
ml.'nlllll per ca1>lro Il "•n•o della vita. Nel vcntl capitoli del libro (Il 1>rlmn
In Ira.Ila eh<, "bbl~ così rlec-a doc:umen,..,lono fotoitnlka • colori) l"Aul<>re
c:hluhcc cli ~urJ d'animo ,ucc-e,,l,i. oel quali .l puu a coni.atto con la
Terra S>nlll: al Clord:u><>, al r.e1,emanl, al Mon1e Olh-elo Rei.ani.., •
Nu:,.reth ,li Clllnrlo e Al !ùntn 'lepolcr n
/Je)· onlùwzfoni Mrt,/,,,.,,.. n/la SOCIETÀ EDITRICE UifERNAZIORALE
TorlJlo, corso Regina Margherita, 176 • c. c. p. Z/171
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90.no, con l• n.oUfi.cadoAl d.1
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ù Conto Corrente Postale 2-13615 (Torino) sotto la deuommaziono:
Ognuno può valersene, con l"ispnrmio cli spesn, noll'inviaro le proprio
offerto, ricorrendo a.ll'ufficio postnle Jooo.le por il modulo relativo
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••e •UTt.tllll.l.AllOS-K Uft'.t.. 1'JUIUì1'ALll UI J'OH.1~0 l?I OATA t6•f•1'.M~ a ?'. CO:!. QO!'( \\PPfC.0\\'47.101111 ~OCLlt&,USflC...\\
Ul•nTOs:.r at:Sl'0'-1HntLJ:•
noff P11n"ff0 'fRnt'.'.ln 'l'h IIIAiltl.l ,1,G51t,UTtllMS 3! TOIU'lò 1711J 'r orrrourr. QK4rl( fil: aa,