Bollettino_Salesiano_193605


Bollettino_Salesiano_193605

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ANNO LX. NUMERO 5
1° MAGGIO
1936 XIV
Conto corrente con la posta

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BOLLETTINO PE:klODtCO MEN-
Anno LX - ::-J. 5
:ilLE PER l COO-
PERATOltl DEl~LE
MAGGIO
S A L E S I A N O OP.ERE E l\\llSSlONI
DI S. GIO. BOSCO
x936 - XIV
l'OlSTO C'ORIIBNTE
CON LA POST\\
SOMJl,lARIO: Plebiscito di amore alla Vergine AusUfatrice.• La Congregazione Generale per l'eroicità delle virtù
di Madre Ma-a:areUo. • Sotto la cup ola dell'Ausiliatrice. • Notizie varie: UaJia (B a r i, Roma , Venezia), Canadà
(Toronto). • Una pietra miliare... • Dalle nostre MissionJ: BJ-asJJe (Rio Negro), Ve nezu e la (Alto Or ln oco), Cina
(Macau Tsak Tsl T'am., Hong Kong). • Le11era di Don Giulivo ai giovani. • Grazie a ttribuite aU'intorcessìooe
di Maria AusWat tice e di s. Giovanni Bosco. • Necr ologio.
Plebiscito di amore alla Vergine Ausiliatrice.
LA SOTTOSCRIZIONE PER LE COLONNE
ESAURITA IN DUE MESI
La risposta all'appello del Rettor Maggiore
nella sua circolare di Capodanno (v. Bollettino
di gennaio, pag. 3) 110n poteva essere più
pronta e generosa. L a nobile gara di pietà fi-
liale ci riempie l'animo di commozione, mentre
pubblichiamo l'elenco dei sottoscrittori addi-
tandoli all'ammirazione ed alla grat itudine di
tutti i devoti della Madonna di Don Bo~co.
Sottoscrittori delle quattro grandi co-
lonne a fianco dell'altare di Maria
Ausiliatrice.
1. Suor Luisa Vaschetti, Superiora generale
delle Figlie di Maria Ausiliatrice - T orino..
2. Vice11te Gisbert de Alcoy (Spagna).
3. I Cooperatori salesiani di Valencia (Spagna).
4. Un Cooperator:e sa!esiallo di Barcellona
(Spagna).
Sottoscrittori delle quarantaquattro co-
lonne che formeranno la galleria in-
torno all'altare di Maria Ausiliatrice.
1. Nob. Cav. di Gr. Cr. Ailario Gertmazzo -
Milano.
2. Dott. Notaio Guido Val/auri - Torino.
3. Allievi dell'Istituto San Vincenzo di Alcoy
(Spagna).
4. Collegio San Carlo Borgo S. Mutino.
5. Allievi ed Ex-allievi dell'Istituto San Fran-
cesco di Sales - Faenza.
6. I stituto San Rocco: per la rressa d'oro del
Direttore D. Lor. Saluzzo - Sondrio.
7. Allievi ed Ex-allievi del CollPgio Jlla11fre-
dù1i - Este.
8. CoopPratori e Cooperatrici del CollPgio 1'\\,Ja11-
f redini - Este.
9. Studenti del Col!egio Convitto Astori
Mogliano Veneto.
10. Famiglia /11 Gù>va1111i Nigra - Torrazza
P iemonte.
Jt. Castelli Pietro e Consorte - Novi Ligure.
1 2. Al!iei>i ed Ex-allievi def!'lstituto Sacra Fa-
miglia - Treviglio.
13. Istituto San Vincenzo di Alcoy (Spagna}.
14-. Guido e Clelill coniugi Corti e Giuseppina.
- Pieve del Cairo.
15. Cooperatori, Allievi ed Ex-allievi del Col-
legio San Litigi - Gorizia.
16. Famiglia Calvi - Palestro.
17. Artigiani e Studenti dell'Ospizio S. -Vin-
cenzo de' Paoli per la messa d'oro di D. B.
Colombara - Sampierdarena.
18. Allievi ed Ex-allievi Collegio Sau Filippo
- Neri - Lanzo Torinese.
105
-

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19. Istituto Jlfaria Ausi1iatrice di Salamanca
(Spagna).
20. N. N. Cooperatore Salesiano - Firenze.
21. N. N Cooperatore Salrszano - Firenze.
22. Matilde Rub10/io Bose ved. Rasettl - Torino.
23. Collegio S. A11to11io di Mataro (Spagna).
2+ Allievi ed Ex-allù,vi - Buenos Aires.
25 Coopl'ratori e Cooperatrici - Buenos Aires.
26. C11,gi11e Novalf.>Se - Fontanetto Po.
27. Cooperatori e Coopl'fatrici dtd Canavesano
- Ivrea.
28. Le (a111tg/1e deg!, al1111m del Collegio S011
Gim•anni & •angelista - Torino.
2<J. Ex-al/ie,;.·1 dell'istituto Don Bosco - Verona.
30. Cooperatori cd Allievi del'Istituto San
Giuseppe - Modena.
3 I. Pierina de Douati,s Clementi, per la messa
d'oro di D. Lor. Saluzzo.
32. 1 fedeli della 1lfissio11e Salesiana i11 China.
33. I Cooperatori e le Cooperatrici Salesiane
della China.
3+· Maria AdeleA1anmcclti M11echi di C:ironno
Ghir:inghcllo.
35 - N. N. Cooperatri{:e Salesiana di Pisa.
36. Cooperatori e Cooperatrici dell'lspettorùi
Salesùma della Francia Nord.
37. Cooperatori e Cooperatrici dell'Ispettoria
Salesiana drlla Francia Sud.
38. Gli Allievi degli lstit11ti Salesiani de/l'lspet-
toria Napoletarta.
39. Le Dame Patronesse d.ell'Opera Salesiana in
N.apoli.
40. Sac. Salomone Di Pelùw, Canonico della
Cattedrale di Sulmona.
41. Cooperatori e Cooperatrici dell'Isprttoria
Stdesiana Betira (Spagna).
·
.µ. AL!iev:i del Col!egio della Jlladom1a del Car-
melo di Utrera (Spagna).
43. Istituto San Gùm,PJ>e, Conperatori e Coo-
puatn·ci di Barcellona (Spagna).
44. Allievi derte Scuole San Gio•1,>aJmi Bosco
di P.lmplona (Spagna).
!\\ella compilazione dell'elenco abbiamo se-
guito l'online <li tempo della sottoscrizione.
Non avencfo potuto appagare tutti i desiderosi
di partecipare alla gara, nel prossimo giugno
ne apriremo una seconda per le leséne.
-
Torino • Basilica Maria Ausiliatrice. - Lo staio del lavo.d nel m.ese marzo.
106

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SOTTO LA CUPOLA
DELL. AUSILIATRICE
La Congregazione G ene...
raie per l'eroicità delle virtù
di
MADRE MAZZARELLO
1121 aprile u. s. nel Palazzo Apostolico Vati-
cano, alla presenza del Santo Padre, la Sacra
Congregazione dei Riti ha tenuto la Co11Jrega-
::io11e Generale per la discussione dell'eroicità
delle virtù cristiane esercitate da Madre Maz-
zarellQ, prima Superiora dell'Istituto delle Fi-
~lic <li i\\1aria Ausiliatrice. Gli Em.mi Signori
Cardinali ed i Rev.mi Prelati Officiali hanno
cLtto il lom voto, e..la ratifica del Santo Padre lo
renderà definitivo in questi stessi giorni. Do-
lenti di non poter ritardare la stampa di questo
numero per attendere il Decreto ponti.licio che
ci permetterà, speriamo, di salutare la Serva
<li Dio col titolo di venerabile, invitiamo i nostri
Cooperatori a ringl'll7.iare il Signore per quanto
s'è l{ià fatto ed a pregarlo ad affrettarne 'il giorno
della beatificazione.
Le belle giornate della prima metà di marzo
incoraggiarono diversi tpellegrinaggi, non molto
numerosi, ma tutti animati da profonda divo-
zione alla Vergine ed al nostro Santo. .Partico-
larmente cara la visita dei Dc:lcgati missionari
delle Federazioni di Azione Giovanile Cattolica
del Piemonte che, tra una seduta e l'altra della
loro giornata di studio, scesero a Yaldocco J
deporre una preghiera p resso l'urna del « Santo
dei giovani »; e il pellegrinaggio degli iscritti
all'Associazione Giovanile di A. C. di Saluzzo
che chiusero un corso di spirituali esercizi im-
plorando la benedizione di Don Bosco. li r 5
marzo si tenne all'Oratorio l'annuale convegno
dell'Unione I nsegnanti Don Bosco ~ con
l'.Iessa e conferenza del Direttore Generale
delle Scuole Salesiane dott. don Bartolomeo
Fascie.
La festa più solenne fu quella di S. Giuseppe.
Gli alunni artigiani trasformarono anche
quest'anno i loro cortili con festoni e bandiere,
illuminandolo a notte con miJlfiaia di lampade
e di candele. La banda sostitul b solita cam-
pana per dare il segnale della levata, impri-
mendo ai giovani un senso più vivo della gioia
festiva. Ma il gesto più nobile fu quello di pro\\'-
vedere a loro spese alla ripulitura del quadro
del Santo fatto dipingere ancora da Don Bosco
nella basilica di Maria Ausiliatrice. Il Rettor
Maggiore li volle premiare celebrando loro la
santa Messa e distribuendo la santa Comunione.
Verso le otto nella chiesa succursale si raccol-
sero i poveri della parrocchia i quali santifica-
rono la felita con devote funzioni ed a mezzo-
giorno sedettero tutti, circa duecento, al gio-
condo banchetto preparato dal Parroco col-
l'aiuto delle Conferenze di S. Vincenzo che si
prodigano generosamente a sollievo di tanti
bisognosi. Nel pomeriggio, due processioni ad
onore del Santo: la prima organizzata dal-
l'Oratorio festivo; la seconda composta di tutti
gli alunni interni e della folla accorsa io basilica.
Disse il panegirico il nostro Don , Tismar.i,
Ordinario di Dogmatica e Liturgia all'Istituto
Internazionale Don Bosco della Crocetta.
La giornata si chiuse in teatro con un'ottima
rappresentazione dei Tre martiri di Cesarea.
Il mese di 1narzo ha segnato un buon pro-
gresso nelle opere edilizie.
È terminato il muro perimetrale d'interca-
pedine, per il quale vennero impiegati 500
metri cubi di pietre spaccate di ca,<a. Le mura-
- - ture di elevazione, raggiunta la quota di

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Torino. • PaJTocchla di Maria Ausiliatrice. Jstanr...- del PftDDl del po"ftri.
m. 6, cominciarono ad accogliere le armature
dei solai per il cemento armato: armature costi-
tuite da pilastri e archi che hanno richiesto un
quantitativo di mattoni pari al numero di
250.000, con 600 quintali di cemento. Il lato
sinistro del presbiterio, ultimata l'armatwa di
legname, ha ricevuto il getto dei .travi armati
compresa la soletta che copre i blocchi laterizi
cavi, per una superficie di 400 mq.
Lo sca,·o deJ terreno per dare luogo ai grandi
saloni dei pellegrini e alle cappelle particolari
destinate alle confessioni, raggiunse la cifra di
7000 mc. di sterro. Il ferro per le armature,
già in oper.1, è di q.li 150, il legname per le
armature cli 50 mc.
L'urna <lei Santo è tornata all'altare dei
Santi Martiri per permettere ai muratori i
lavori di consolidamento delle fondazi<mi e
la preparazione dell'altare definitivo. In una
apposita sala a pian terreno sono esposti i
bozzetti e i disegni del progettato amplìa-
wento io tutti i dettagli.
Azione Salesiana.
Continuano a gtU11gerci rdazioni tiella festa
di San Francesco di Sales e della Conferenza
Salesiana, che quest'anno ha assunto particolare
fervore in tutti i centri pel cordiale interessa-
mento dei noot.ri Cooperatori all'ampliamento
del Santuario di Maria AusiJfatrice. Ci manca
assolutamente lo spazio per dare anche solo
- - una brcvis;;ima cronaca di tutte. :J\\Ia sentiamo
108
il bisogno di ringraziare pubblicamente gli
fan.mi Signori Omlinali, gli Ecc.mi Arcive-
scovi e Yesco,; che si degnarono di presie-
derle, gli zelanti Direttori Diocesani e Decu-
rioni che le OigllD.ÌZ2an>no, e gli esimi oratori
che fecero la pane di Don Bosco informando i
Cooperatori de:J bene compiuto coUa Joro carità
ed accendendo i cuori a nuovi palpiti di gene-
rosità per le opere iniziate e raccomandate dal
Rettor l\\faggiore. A Roma nella Basilica del
Sacro Caore sall il pergamo S. Emioen2a
Rev.ma il si~nor Cardinal Carlo Salotti che
strappò più volte gli applausi all'immensa
folla esaltando l'Opeu salesiana con impareg-
gìabile eloquenza. Gli Ex-allievi approfittarono
della circostanza per festeggiare la elevazione
ùi Sua Eminenza alla Sacrn Porpora ed i Sate-
s.iaru per esternare tutta la loro gratitudine e
venerazione. TI nostro propagandista Don F~-
sulo ha strappato a S. Eminenza un autogrnfo
pel Bollt,ttmo che pubblichiamo con profonda
riconoscenza a pa~. 11 r,
U mese di maggio torna propizio per la se-
conda Conferenza annuale prescritta dal Rego-
lamento e ci raccomandiamo caldamente ai re-
verendi Direttori e Decurioni ed a tutti i Zela-
tori e Zelatri~i perchè approfittino dell'occa-
sione per attirare amici e conoscenti aUa Pia
Unione, invitandoli ad iscriversi fonnalmeote
per gudere dei favori spirituali concessi dai
&mmi Ponte-frci, e<.I a tra.~mettèrne poi gli
indirizzi ben scritti alla Direzione Generale
per l' invio del Bollettino.

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NOTIZIE VARIE
BARI. - Consacrazione dell'altar mag-
giore nella Chiesa del Redentore.
li 9 febbraio u. se. S. E. l\\Iens. Arci,·cscovo
l\\Iarcello lviimmi ha consacrato solennemente
l'altar maggiore del nostro tempio al Redentore,
celeb~anclo poi Messa basso-pontificale. Le
funzioni vespertine si chiusero colla commo-
vente cerimonia dell'abiura di wm famiglia pro-
testante che ha abhracciato fervorosamente la
fede cattolica.
ROMA. - La R. Accademia d,ltalia per
la spedizione di D. De Agostini.
Nella seconda sessione annuale della R. Ac-
cademia d'Italia La classe (( Scienze fisiche, mn-
1.ematichc e naturali ,> ha assegnato diecimifa
lire alla spedizione scientifica che il nostro Don
Alberto De Agostini ha compiuto in questi
mesi nclle Ande della Patagonia, plaudendo alla
attività scientifica dell'illustre Fi~lio ùi Don
Bnsco.
VENEZIA. - Unca scuola intitolata a San
Giovanni Bosco.
L'i:oi%iativa de!Je due Unioni locali di Ex-
allievi, coadiu,•ate efficacemente dal Presi-
dente dell'Istituto Coletti, cav. uff. Pietro
Asperti, grnzie all'int-eressamento del Podestà
di Venezia, b.a avuto pieno successo coll'aper-
tura di u.na nuova scuola al Lido, in località
Ca' Bianca, intitolata a San Giovanni Bosco
La benedisse il Parroco D. Tizianello, alla pre-
senza dd R. Ispettore 'Scolastico Capo cav.
Attilio Dusso, del Direttore dei lavori e proget-
tista ing. Maraffi, del R. Direttore delle Scuole
di Lido, prof. Lazzarorto, di tutti gfi I nse-
gnanti cd alunni, circondati da parenti ed amici.
Compiuto il sacro rito il Parroco esaltò in una
fervida allocuzione l'opera del Comune ed il
valido patrocinio di S. Gio'vanni Bosco, cui è
~data la scuola. Rispose con nobili parole
l'Ispettore Capo.
TORONTO (Canadà). - Una nuova sta-
tua di San Giovanni Bosco.
Il 23 fehbraio u. s. nella chiesa tli S. Agnese~
S. E. Mons. Arci\\·escovo, in rappresentanza del
Delegato Pontificio, ha benedetto solenne- ·
mente ed inaugurata la nuova statua del nostro
Santo Fondatort: alla presenza dtl Vice Con-
sole, del Segretario del Fascio, cli molti conna-
zionali, divoti e cooperatori de¾l'Opera sale-
siana. Tc1me il panegirico il Parroco D. Balò.
In serata gli alunni della Scuola Italiana inter-
pretarono assru bene PrùM Sole, commedia in
tre atti cli D. R. U guccioni.
·
La nuova copertina del Bolle1ti110 è disegno
del prof. Cima, con Don Bosco dcl prof. Grida.
CO·NQUISTATORI D'ANIME
è il titolo del nuovo fllrn preparato dall'Ufficio films "Don Bosco" (via Cot-
tolengo, 32 Torino, 109) per commemorare il SESSANTENNIO DI FONDAZIONE
DfLLE MISSIONI SALESIANI:.
Condotto secondo gli ultimi progressi della tecnica, sonor9 e parlato, rico-
struisce gli epìsodi storici più commoventi del/'attività apostolica del Card. Ca-
.. g/iero, di Don Balzola, di Mons. Versig/ia e Don Caravario, intrecciandoli con
episodi minori di grandissimo interesse che conducono gli spettatori attraverso
alle Missioni Salesiane di tutti i continenti con suggestive visioni di terre, di
razze e di costumi, illustrando l'opera dei missionari che, nel nome di S. Gio-
vanni Bosco, lasciano ogni cosa più caro per prodigarsi alla evangelizzazione
e civilizzazione degli infedeli. Si apre col sogno di Don Bosco e la guarigione
del piccolo Cag/iero e si chiude colla visione della statua del Santo nella Ba-
silica Vaticana. Le prime proiezioni hanno suscitato il plauso universale e molte
richieste in ogni porte.
COOPERATORI,
Avete mandato la vostra offerta per l'ampliamento della chiesa
di Maria Ausiliatrice ?
- - 109

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UNA PIETRA MILIARE...
Il 1000° fascicolo delle "Letture Cattoliche"
(Marzo 185 3-Aprile 1936).
L'Esposizione mondiale della stampa cat-
tolica.
Il 12 di questo mese, suo giorno onomastico,
il Santo Padre Pio XI inaugurerà ufficialmente
l'Esposi:1011e I11terna::iona/e della Stt1mpa Cat-
tolica, allestita nel bramantesco Cortile della
Pigna, Città del Vaticano, per celebrare il 75°
di fondazione de L'Osservatore Romano.
Figureranno fra gli espositori: editori, ùiret-
tori e scrittori di pubblicazioni cattoliche quoti-
diane e periodiche colle rispettive organizza-
zioni; opere, istituzioni ed associazioni in ser-
vizio della stampa cattolica; enti, istituti, orga-
nizzazioni cattoliche nella loro specifica atti-
vità produttiva di stampa cattolica. Saranno
ammessi j?iornali, riviste, periodici stretta-
mente cattolici e militanti, che, come voce fedele
della Chiesa, apertamente propagano e difen-
dono la dottrina e la morale cattolica, ispiran-
dosi costantemente alle direttive dell'autorità
ecclesiastica. L'Esposizione
sarà quine.li la più ampia
documentazione, la più elo-
quente illustrazione e la più
grandiosa celebrazione del-
1'attività cattolica nel campo
della stampa quotidiana e
periodica. Perciò anche Ja
più degna celebrazione dei
quindici lustri 'di vita glo-
riosa del principe dei quoti-
diani cattolici: I:Osservatore
Romano.
Vi concorrono oltre cin-
quanta Nazioni, tutte le Dio-
cesi, gli Ordini, le Congre-
gazioni, Missioni ed Asso-
ciazioni cattoliche che por-
tano qmùchc contributo
all'apostolato della buona
stampa.
e
-
1 IO
-Aulo"raro del Reuor Ma1111lore.
ll nostro contributo.
La Società Sa/esùma ayrà
un adeguato reparto fra gli
Orilini e le Congregazioni
Religiose e vi parteciperà
con tutta l'anima: illustrando
anzitutto le molteplici ini-
:i:iative e.lei Santo Fondatore
nel campo della buona stam-
pa; quindi l'organizzazione
delle sezioni di Arti Gra-
fiche nelle Scuole Professio-
nali Salesiirne secondo il
concetto, le direttive e le

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finalità di D. Bosco; infine il pro-
gressivo sviluppo dell'attività tipo-
grafica e libraria fino al giorno d'oggi,
presentando in ~rafici documentari:
a) le 120 Tipografie Salesiane;
h) le 25 Case Editrici così di-
stribuite: Italia: 1)Torino-LaS.E.I.
colle succursali di Milano, Genova,
Roma, Panna e Catania; 2) Sampier-
<lareno; 3) Firenze; 4) Roma; 5) Bo-
logna. - Belgio: Liegi; Francù1: Nizza;
Germania: Monaco; Jugoslavia: Lu-
biana; Polonia: Varsavia; SJ,agna:
Barcelona e Sevilla: Unghma. Ra-
kospalota; Argentina: Buenos Aires,
Cordoba e Bahia Bianca; Brasile:
$. Paulo; Chi/e: Santiago; Colombia:
Bogotà; Mesrico: l\\Jcssico; Pmì:
Lima; Urucuay: Montevideo; Ci11a:
Hongkong; Giappone: Tokyo; India:
Calculla;
r) i 25.-450 operai per Arti Gra-
fiche fo rmati nelle Scuole Professio-
nali Sal~iane;
d) i 4.r25 allie, i che attualmente
frequentano le stesse Scuole;
e) le 477 Rit'iste Salesiane, grandi
e piccole, compresi i foglietti perio-
dici, che si pubblicano in 40 diversi.
Stati dell'Anùco e '\\Juo,·o Continente.
La provvida genialità del Santo,
che precorse i tempi, apparirà così
non solo nella serie delle puhhli-
cazioni da lui direuamentc fondate,
come le Letture Cattoftclte, il Bollct-
li110 Salesiano, In Collana dc>i Classici,
la Biblioteca de/fa Gioventù studiosC1,
le Lrllure Dram111atirl1P, ecc.; ma
anche nella concc-,tione e nell'or-
dinamento dcli<.: St!zioni di Arti Graficht:
nelle sue Scuole Professionali, coll'intento di
provvedere alla formazione cli veri tecnici della
Stampa, dalla fabhricazione <lt:lla carta fino alla
vendita degli stampilti, attraverso il saggio coor-
dinamento delle Cartiere, Tipografie e Lihrerie
Salesiane. Alcuni metri di film riprodurranno
al vivo il funzionamento delle nostre Tipografie
e richiameranno i visitatori alla realtà di un
progresso che conserva Don Bosco, anche in
questo campo, all'avanguardia, con quella
santa ambizione ch'egli confidava nel 1883 a
Don Achille Ratti, oggi Papa Pio XI, impe-
gnando Salesiani e Cooperatori all'allisl;imo
apostolato della buona stampa con tassative di-
sposi7ioni dei rispettivi Regolamenti.
TI Bollettino prospetterà tulle le sue edizioni
in 17 /111gue, coi dati più r~ccnti di diffusmnc
che solo per l'ltalia ci dànno 1;2.000 copie
111en.11/i.
Le " Lettu.ce Cattoliche ».
:\\1a lu pubblicazione che <lo, ra suscitare un
particolare interesse sarà la collana delle LN-
ture Cattoliche. Non pcrchè abbia maggior dif-
fusione; ma perchè offrirà al pubblico, fresco
fresco, l'ultimo fascicolo del mese cli aprile
il quale porta un numero abbastanza elo-
quente: 1000! Una bella pietra miliare sulla
via drll'apostolato del Santo per la buona
stampa I Che, mentre vanta un primato :isso-
luto su tutte le altre pubblicazioni, canta la
---- storia gloriosa di ottantatre anni di vita inin-
I II

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terrotta, attiva, e feconda, sovente battagliera, stiana educazione specialmente della gioventù.
per la difesa della verità e della fede contro le Prime nell'ordine di pubblicazione tm i perio-
insidie della eresia.
dici fondati dal Santo, e prime, fincb'egli visse,
Fu_wfatti l'irrompérc impron':iso della offen- nella sua mente e nel suo cuore, prime passa-
siva dell'errore che ispirò a Don Bosco l'ur- rono anche ndl'ercdità di opere che raccolsero
genza di una controffensiYa in grande stile con i suoi successori. Ed il Sen10 ili Dio Don !\\Ii-
letture apertamente cattoliche. di palpitante chtlc Rua se le prese a cuore con affelto spe-
interesse, comodo formato, e modico prezzo, ciale trasmettendole a Don Albera colle racco-
da diffondere a piene mani nelle famiglie e nel mandazioni di Don Bosco. La guerra europea
popolo per salvare le anime dalle insidie della e la crisi dell'immediato dopo guerra ne ridus-
prop~mla pcrv.:rsa. In anni di estrema carc- sero la diffusione, ma non ne ~inscro la pub-·
Hia di stampa cattolica, quando non correvano blicazione. La beatific.,zione di Don Ilo~co nel
nè bollettini, foglietti parrocchiali, cd i H}29 offrì a Don Rinaldi l'occasioue propizia
pochi giornali cattolici erano soverchiati da1 per un nuovo impulso che l'attuale Reuor !Vfog-
settarillJJlo della stampa quoùdiana anticli:ri- giore pC'rsegue con tutta l'anima. Ottime pen1~e
cale al cento per cento, l'iniziativa del Santo iu della Sc>cictà Salc:<iana, valenti scrittori del
uua wra provviden7.a. E basterebbe l'acco- clero e del laicato già risposero generosamente
glienza del Papa, il Santo Padre Pio IX che, al suo 7.elo rialzando il prestigio tlella collana
rice\\'uto l'omageio delle prime annate, le volle co 1 interessanti pubblìca--,ioni d'indole morale,
personalmente riporre colle sue mani nella religio~a, apologetica, con letture amene ed edi-
biblioteca salendo egli stc."~"m l'incomoda sca- fica.11ti. Lo zelo poi di parecchi Pan·oci, Rettori
lcl.ta, per dimostrare quanto opportuna essa di Seminari e di Istituti, Presidenti ed Assistenti
fosse e qual bene la Chiesa se ne ripromettesse. Ecclesiastici di Associazionj cli A. C., gareggiò
Come basterebbe l'ira delle sette che attenta- con quello dei Salesiani e delle Figlie di Maria
rono ripetutamente alla vita del Santo, annata Ausiliatrice, accrescendo in questi anni discre-
e
mano, per prO\\":lre l'efficacia dcJ prezioso apo- tamente il numero degli abhonati e degli amici.
stolato.
La S. E. T. ne m.ighon'> notevolmcnt<: l'edi-
:\\1a il rooo0 fascicolo (1), che ci ritrae le zione e, nonostante l'angustia dei tempi, o-ffcr$e
pagine più eroiche della ,·ita di Don Bosco speciali faciljtazioni e premi ai propagandiHi.
" apostolo della buona stampa"• ci ravvh·a s,1- Epperò siam ben lungi dalla méta agognata dal
prattutto la coscienza della sublime missiòne Santo. l\\Iemre quindi Salesiani ed Editori si
ch'egli s'era propo,;to colla modesta collana e propongono sempre nuoYe industrie per man-
ci ripete l'appello appassionato, ch'era come il tenerne cd accrescerne l'interesse e l'efficacia
ritornello di tante sue conferenze e di tanta contano ansiosamente sulla propaganda dei
sua corrispondenza: aiutate, sostrn.te, propa- Cooperatori. Il numero di aprile ba segnalo
gate la Ltt111re Cattoliche.
la prima pietra veramente tm7iare su una via
Poichè, nonostante lo ~·iluppo della buona che Don Bosco intraprese nel fior degli anni
stampa in questi .ultimi anni, grazie soprattutto e che non intende mai più i1bbantlonare. Eredi
al valido concorso dell'Azione Cattolica, sta. il del suo spirito e della sua missione noi ci dob-
fatto che le Letture Calloliche consen'ano an- biamo quindi impegnare con tutte le nostre
cora non solo la loro rai,,rion d'essere, ma forze perchè egli sia sempre all'avanguardia, e
benanche l'impronta caratteristica di attuanrà migliaia e migliaia di copie si diffondano men-
e di utililà pratica che seppt ispirare S. Gio- silmente nel mondo colla massima tiratu_ra per
,·anni B()sco. Tornano quindi ancor care e m<iltiplicare i frutti del suo apostolato.
provvidenziali nelle famiglie ed io mezzo al Ci incoraggi e ci sproni la benedizione del
popolo, contribuendo efficacemente alla cri- signor Don Ricaldone che, come Successore di
Don Bo~co, ce la trasmette coll'autografo sopra
(1) D. L. TERRONE: 1000. I mille fascicoli ùelle
Lem1re Cattoliche fondate ùa S. Giovanni Bnsco,
:\\Iese di Aprile, S. E. I., L. 1 ,so.
riportato; mentre il Santo ritorna nel ricordo
della prima udienza pontificia, quando alla do-
manda di Papa Pio IX: dn che cosa vi occu-
...lb/,011ammto ammo alle Lettu.-e Cattoliche: Jta!ia pate?,,, rispose: Santità, io mi QCcupo 11ella
e Colonie: L. 12,50. Estero: L. 15,50.
istruzione della giove11tù e nelle LETTURE
Amministra::iorre: Società Editrice Lnternazionale. CATTOLICIIE! (V. LE!uoYNE, Vita di Sari
Corso Regina \\lari;:he1itn 1;6, Torino (,og).
Giovmmi Bosco, Voi. I, pag. 545).
- ---- Trovateci nuovi Cooperatori e mandateci l'indirizzo preciso.
II2

1.10 Page 10

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DALLE NOSTRE MISSIONI
Vedu ta (leneralc della Mlfllone di J11u arc16 (BJ'1lSlle),
BRASILE
Vita missionaria nel Rio N egro.
Amatissimo Padre,
Sicuro cli far cosa grata al suo cuore paterno
per le amorose cure che si prende di tutti i
suoi figli missionari, le mando alcune notizie
di questa importante missione.
L'anno 1935 cominciò tra le sofferenze, n1a
terminò - grazie a Dio - con grandi soddisfa-
zioni morali, coronato dalla grandiosa festa
del santo ratale. Il nuovo personale, da lei
mandato sul -finire del 193+, giunse tra noi
in gennaio e ci tro,·ò già in via di migliora-
mento d~li attacchi di malaria, che avevano
,·iolentemente scossa la missione; ma una prova
ben più dura ci portò il mese di m.1ggio:
una terribile malattia, la «grippe,, si sYiluppò
improvvisamente tra i nostri poveri indii, spe•
cialmente delle residenze di Taracua e Jauareté.
Stravaganti notizie si sparsero sull'origine di
quc,-to male. Siccome nel mese di mag~io erano
arrh-nte a Jauareté due casse di medicinali
dall'Italia, alcuni indii sparsero la voce che
proprio entro quelle c:isse fosse venuta la
«grippe •• e solo per distruggere la loro razza,
pcrchè i Salesiani e le Suore non la contnte-
vano. Cosi, alcuni si allontanarono subito dalla
missione; altri volevano internarsi nella fo.
resta, lungo i numerosi affluenti... E ci ,•olle
del bello e del buono, tutta la e,"llngclica pa-
zienza del nostro povero Don l\\Jarchesi, per
convincere gl'indigeni della falsità delle loro
teorie e persuaderli che i Salesiani e le. Suore
n'andavano immuni, perchè usavano tutte le
precauzioni igieniche necessarie. Tuttavia qual-
cuno, credendo più alle imposture dei Pagés, o
stregoni, ritirò i figli dalla missione.
La crisi durò tre lunghissimi mesi ma, grazie
alla straordinaria abilità di Don Marchesi e
alle amorevoli cure delle Figlie di Maria Ausi-
liatrice, si ebbero a lamentare poche \\'ittime.
A San Cabricl invece l'anno trascorse benis-
simo riguardo alla salute, ma non mancò una
pro\\'a di altro genere.
Il vaporino Auxiliadora, nel mese di giugno,
durante la maggior piena del fiume, naufragò
nella terribile cascata di Camanaos, essendosi
spezzata la fune, con cui alcuni uomini l'aiu-
tavano nel superare la cascata. Fortunatamente
non si lamentarono vittime: il personale addetto
si salvò a nuoto, e il nostro Ispettore e l'lspel-
trice, che viaggiavano in quell'occasione, si
trovavano già sulla riva, discesi dal \\'3porino
per precauzione. L'imbarcazione, sbattacchiata
qua e là dalla violenza delle acque, restò incli-
nata su un fianco tra due scogli (come da
fotografia); e, con l'aiuto di molti uomini ed
alunni, si potè ricuperare quasi intatta, e in
breve tempo rimettere in condizione di conti-
nuare il suo pre-✓-ioso servizio.
Voglia, amatissimo Padre, unjrsi alle nostre
- - povere preghiere per ringraziare il Cielo che,
II3

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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in lunghi e pericolosi viaggi, ci ha sempre pro-
teui e salvati da pericoli che a volte, umana-
mente parlando, dovevano esserci fatali. Come
!ìpiegare diversamente il fatto che i tre vapo-
rini dc.Lia missione, percorrendo mensilmente
parecchie mi~liaia di chilometri tra scol!li di
Oj.,'lli genere e dovendo spesso superare rapide
correnti e cascate vertiginose, non siano mai
stati spettatori o vittima di quakhe disastroso
incidente, all'infuori di quello, senza danni
rilevanti, narrato or ora ?
VJ!-lTE Dfil: SUPERIORI.
Desideratissime furono le visite dei nostri
Superiori immediati. Quella dd signor Ispet-
tore, benchè hre,issima, confortò tutti; quella
poi di '.\\fons. '.\\Ial>Sa, che protrasse a lungo,
fu di grande incoraggiamento. Egli predici, nelle
quattro residenze gli Eserci1.i Spirituali alle due
Comunità separatamente, con quella facilità,
abilità e unzione che tutti gli riconos1."0no.
A Jauareté inau~urò solennemente il nuo,·o
\\ illa~io, sorto per iniziativa di Don '.\\Iarchcsi
e che riunisce, sopra un poggio magnifico, di
fianco alla imponente cascata, una ventina t.li
famiglie di TarianO$, che \\ ivevano sparse lungo
la sponda del fiume. Xci centro tlel ,·maggio
cumpeggia una grande Croce, rjcordo del rrf
Centenario dclln Redenzione, ìnaugun\\ta il
g-iornu di Pasqua. Il villaggio porta il nome
- Don Bosco •· ).on fu su,qgcrito, questo nome,
dai missionari, ma voluto dal buon Tuchaua
!\\fonoel. ~lons. :\\tassa benedisse pure il nuovo
cimitero e pose solennemente la prima pietra
della grantlc chiesa (-1-0 X 16), e incoraggiò
tutti gli indii ad aiutare i missionari nt'lfa co-
stn1zione. O~ni domenica, dopo la seconda
J\\[cssa, tutti gli uomini e tutte le dnnne la\\·o-
rano un'ora a rii.mire le pietre per le fonda-
menta. Con l'aiuto di Dio, durante il 1936
speriamo d'inaugurarne almeno unn parte,
pcrchè .l'attuale cappella prov·visoria è di paglia
e troppo piccola. Quindi :\\lom,ignore hcnedis,,e
anche il nuovo ospedale della mi~!-lione di
Jau.1reté, di cui in\\·io fotografia, perchè ella
po!<sa ammimme la bella cn!\\truzione, tutta in
kgnn.
Dopo la vi~ita di Jauareté e Taracu.i, .:\\Ionsi-
gnor l\\.Iassa m'invitò ad accompagnarlo in una
lunga escun1innc sino alla fronuera del \\cne-
n1cl.1, e poi sul Riu Issana, ):!rande affluente del
Rin Negro..\\ Cucuhi, ove ri:-iedc un disucca-
mcntu militare hr.isiliano per protegge.re la fron-
tiera, 1\\,Tonsignore fu accolto con ::,-an fo~ta dai
1;oldati, con spari di bomhc e morta.retti. li
Comandante, ~ignor Omar T. Guerriero, non
- - wlo ci colmò di ~,ttem:iom, ma preparo tutti
1t4
i suoi dipendenti ad aderire all'invito di :\\1on-
signore. Cosl tulli i so!Jati e le rispetti-ve fa-
mi~lic si accostarono ai Santi Sacramenti della
Confessione e Comunione; an7-i, 17 ricevettero
anche 1a Cresima, e altri 7 la bencdi.iione
nuziale.
Terminata la missione del Cucuchf, risa-
limmo il Rio Issana, dove vivono i Banivas,
in<lii più civilizzati degli altri pcrc.hè in contatto
continuo coi bianchi, ma finora più abbando-
nati in fatto di religione. La scarsezza di perso-
nale e le difficoltà dei vi~gi non permisero
fino ad oggi che due risite ai Banivas: una fotta
dal compianto cd eroico '.\\lons. Giordano
nel 1919 e l'altra dal sottoscritto nel 1927.
Quindi '.\\Ionsignore si sottopose ben ..-oltm-
tieri ai disagi di questo viag~io per cooo:;ccre i
Banh-as e scegliere un luogo adatto per una
futura residenza, che spera di fondare quando
avremo rinfor.1-0 cli personale. li posto infatti
fu trovato e si chiama Tunuhf, a 350 chilometri
da S. Gahricl. t un incipiente ,-il.laggio con
dieci case, sulla sponda sinistra del Rio Is~ana,
dove rugge di continuo u11a bellissima e im-
ponente cascata. L'accol!,lien:r,a dei pochi inclii
presenti fu molto fredda dapprincipio, ma
quando seppero che più tardi si sarebbe sta-
bilito fra loro un missionario, si mostrarono
molto contenti.
In questa lunga cscur;.;ionc abbiamo toccato
con mano lu protezione del nostro P.1drc.
Il rnporino , Don Bosco •, g-iunto alla cast.-ata
l\\falacacheta, lottò venti minuti contro la
fortissima corrente, con la prua tutta immersa
ncll\\1co1ua. Nell'imharcazionc c'era solamente
il pratico n, il motorista e l\\fonsi_gnore; in
mi trovavo $ulle pietre della sponda a tirare Li
fune con due ex-allieYi. Dopo dieci minuti di
sforzi inauditi, vedendo che il vaporino cor-
rcrn serio pericolo di essere tr:no]tr) dtlll'im-
petuo~a corrente, im·ocato con fede il nostro
Santo D. Bosco, abbandonammo la fune, che fu
rnpidamente raccolta dal motorista, e il pilota,
un hravo e impavido "cabodo ,, del Rio Negro,
con manovra pronta si scostò dalla riva e ~uidÌ>
il vaporino nel meno del fiume. Se il motor~,
nello sforzo tremendo, s1 fos:;e formato per
qualche a\\-aria, la catastrofe sarehhe stata
ine\\'itahilè e fulminea. '.\\la Don Bosco ci .ui-
sisteva. L'imbarcazione coniinuò la lotta fu-
ribonda, avanzando con una lentezza che ci
facc\\',1 trattenere il respiro li.ilio s.pa,ento; ma
finalmente riuscì a super:ire la cascat.1.
Il 5 novembre, alle ore 4 pomeridiane,
giunqemmo a S. Gabricl, tutti sani e salvi,
dopo avei perror,,o 1500 chilometri. Eppure
:Monsignore, invece di prendersi un po' di

2.2 Page 12

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riposo, quella sera stessa cominciò a predicare
gli Esercizi ai confratelli, quattro volte al
giorno, infaticalbilmente...
Ex-ALLrnVT.
Un servizio veramente prezioso ci fanno
gli antichi allievi, improvvisandosi catechisti
dove non può giungere il missionario per
mancanza di tempo e cli mezzi e per la vasta
estensione del territorio in cui deve svolgere
il suo apostolato. Cosl avviene nei 35 villaggi
indigeni fondati da Don Marchesi. Così a
Taracua, ne!Ja festa di Cristo Re, Mons. Massa
potè ammettere alla prima Comunione trenta
adulti; cosi un fratello di questi ex-allievi
potè ricevere consecutivamente quattro Sa-
cramenti: Battesimo, Cresima, Comunione e
Matrimonio. Sempre a Taracua, a Natale, vi
fu un raduno cli indii veramente straordinario.
1-lolti vennero alla Missione tre settimane
prima per aver tempo di essere istruiti nella
religione e poter ricevere i Sacramenti e poi
« vivere con Dio 1> come essi dicono. La vi-
gilia di Natale furono battezzati 24 adulti,
fra cui un « Pagé II o stregone, e nella Messa
di mezzanotte si distribuirono 300 Comunioni,
di cui 25 Prime-Comunioni di adulti. Fu-
rono pure benedetti 29 Matrimoni. E tutti
noi siamo quasi meravigliati d'aver trovato
tanta buona volontà, specialmente nei vecchi,
sempre apatici, indifferenti e pieni di supersti-
zioni.
UNA SCOSSA SALUTATI!!.
Si tratta di un fatto veramente straordinario.
Nel villaggio cli Ananas, vicino a Taracua,
una giovane sposa di un ex-allievo, in una notte
del novembre scorso, si svegliò di soprassalto
grjdando come un'ossessa. Al marito e ad altri,
che le chiedevano il motivo del suo spavento,
fece il seguente racconto: «·Ho visto San Giu-
seppe e San Pietro. Erano molto serii. M.i dis-
sero: - Se volete che il Signore vi benedica
e allontani da voi le malattie, dovete fare
tutto quello che v'insegnano i Missiouari,
dovete p.regare più so,·cnte, specialmente nei
giorni festivi. Alcuni non hanno ancora re-
golarizzato il loro matrimonio, altri non s'in-
teressano per essere istruiti nella religione e
vivono come i «PoterlcaruIB >• (selvaggi che
abitano l'interno della foresta come veri
animali); il cimitero è quasi abbandonato:
non l'avete pulito e non pregate per i vostri
morti... Se continuate cosl, il Signore vi casti-
gherà. San Pietro recava in mano una lista
cli nomi di quelli che non rispondono ai
richiami del Missionario ».
Questa relazione, fatta da un'india ana!la-
beta e che recita appena qualche orazione,
produsse enorme impressione e fece il suo
effetto. Vi fu ~n grande risveglio nella fede e si
ripresero le preghiere in comune, nella cap-
pella, guidate da un ex-allievo. La notizia
si propagò rapidamente anche in altri villaggi,
e tutti presero la cosa proprio come un avviso
del Cielo. Quelli, che per insufficienza d'i-
struzione non furono ammessi ai Sacramenti
nella festa cli Natale, già hanno chiesto di po-
te.rii ricevere a Pasqua, disposti anche a recarsi
alla l\\tlissione alcune settimane prima per
prepararvisi degnamente.
Come vede, amatissimo Padre, la Grazia
cli Dio lavora fra questi poveri indii. Ma, se
da un lato noi ci rallegriamo nel veder coro-
nati i nostri sforzi e sacrifici, dall'altro proviamo
una gr-a.11 pena per non poter attendere a tante
necessità, data la scarsità del personale. Ad
esempio, il Rio Tiquié, centro dei Tucanos,
in tutto il 1935 non ebbe la visita neppure di
un Missionario; e là vi sono ben otto villaggi.
Soltanto ora, approfittando delle vacanze,
Don lVIarchesi e Don Leone Braun partirono
per una difficile escursione l1mgo tutta la fron-
tiera della Colombia, spesso tr.ascÌllando la
barca fra terribili cascate e peticoli d'ogni
genere; e, per guadagnar tempo, passeranno
da un fiume all'-altro, attraversando, a piedi,
anche lunghi tratti di foresta vergine. Dio
voglia che possano fare molto bene, e Don Bosco
li protegga perchè non si prendano la malaria
o qualche altro malanno.
Ci raccomandi, amatissimo Padre, alla pro-
tezione della nostra Ausiliatrice, alle preghiere
e alla carità dei nostri benemeriti Benefattori
e Benefattrici, e benedica tutti i Nlissionari
del Rio Negro, in particolare chi si professa
Gennaio 1936.
S110 aff.mo Figlio i11 G. C.
Don ANromo G1ACONR.
Missio11ario Salesiano.
VENEZUELA (Alto Orinoco).
Primi frutti.
Amatissimo Padre,
sono ornai quattro mesi che mi trovo in
missione e mi gode l'animo di poterle dire che
s'incomincia a veder qualche frutto del .nostro
apostolato. Anche qui i cuori si aprono o.mai
al Signore ed incominciano a venerare e ad
amare anche la.Vergine Ausiliatrice ed il nostro
- - Santo Don Bosco. Abbiamo celebrato con fer~
n5

2.3 Page 13

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vore il mese del santo Rosario e le modeste
funzioni furono allietate da cori di fanciulli
e di fanciulle che c.antavano in. ottimo grego-
riano. I canti dei piccoli attrassero presto anche
i grandi e gli adulti, i quali si affacciarono dap-
prima attoniti alla porta della chiesa, poi ac-
colsero il nostro invito ed entrarono. Non dico
che abbian fatto subito degli ~tti di fede, perché,
poveretti, erano ignorantissimi in fatto di reli-
gione. Ma a poco a poco cominciaronò a com-
prendere ed a seguirci nell'istruzione che li
porterà tutti, speriamo, ad una buona vita
cristiana.
La festa di Cristo Re segnò un piccolo trionfo
con tre prime Comunioni. Per l'Immacolata ne
preparammo altre sedici tra ragazzi e ragazze.
Tre ne dovemmo ritardare fino a Natale perchè
i candidati non avevano vestiti e si dovette
prima pensare a provvederli del necessario. Lei
sa, amato Padre, quanto grandi siano le nostre
strettezze; ma non osiamo fare appello ai
no:;1tri Cooperatori per non distrarre la loro ca-
rità dai lavori di ampliamento ~ella basilica di
Maria Ausiliatrice in Torino, donde anche noi
aspettiamo tutto l'aiuto e il conforto per la
nostra missione. Ci raccomandiamo tuttavia
alle loro preghiere, mentre segnaliamo questi
pàmi frutti che ci fanno fondatamente sperare
per l'avvenire. La popolazione ci vuol bene e
promette di corrispondere alle nostre cure. Ci
benedica, amato Padre, e mi creda per tutti
La Urbana, 30-XII-1935.
Aff.mo figlio in G. C.
Sac. GTOVANNJ AFFANNI
Missionario Salesiano.
CINA (Macau).
Nuovo edificio scolastico e teatro.
A.malissimo Padre,
Il 12 ottobre 1935 ha segnato una data glo-
riosa rer l'Orfanotrofio di Macau. S. E. Mons.
)osé da Costa Nunes, vescovo diocesano,
corcondato da sette Vicari Apostolici e assi-
stito da S. E. il Dr. Pereira Barbosa, Governa-
tore della Colonia, presenti tutte le Autorità
locali con un'eletta rappresentanza delle più
distinte famiglie, benedis!ìe e colloco la' prima
pietra d'un grande edificio in costruzione; e
subito dopo S. E. il Governatore gettò la
prima calce, dando solenne inizio ai lavori,
che proseguirono alacremente.
Trent'anni di lavoro nella prima fondazione
- salesiana di questa vetusta CoJonia Portoghese,
116
vera porta della grande Repubblica Cinese,
hanno sviluppatò e fecondato il piccolo seme,
cresciuto di anno in anno in albero gigantesco,
che non aveva più dove protendere i suoi
rami. S'~ra iniziato nel 1906 e continuato,
per dieci anni, in un'antica e inadatta casa
della Missione. Ma già nel r915, l'allora Di-
rettore Don Luigi Versiglia - che divenne
poi l'illustre eroico Vescovo, Vicario Apostolico
di Shiu-Chow - gettava le fondamenta di
un vero e propòo Istituto sull'area del grande
giardino attiguo alla casa. Le ali del vasto
fabbricato si susseguirono a brevi scadenze,
coll'accelerato sviluppo dell'opera e l'accre-
sc~rsi della famiglia. Scomparve cosi il giardino
colle sue adiacenze, e nel 1935 si poteva dire
compiuto l'Orfanotrofio in tutte le sue sezioni,
reparti e installazioni necessarie.
L'antica casa però non era totalmente ab-
bandonata: vi rimanevano le aule scolastiche,
sebbene ridotte in uno stato tale di deperimento,
da costituire un vero continuo pericolo.
D ' altra parte, alla primitiva sezione artigiani
s'era aggiunta la sezione studenti, che portò
conseguentemente l'ammissione di esterni.
Di qui la necessità di provvedere locali adatti
alla. st:uola ed un teatro indispensabile pei
nostri 200 alunnL Fummo quindi costretti a
demolire Ja vecchia abitazione, conosciutissima
sotto il nome di « Sedici colonne i,. Rispetto,
devozione, dovere, avrebbero consigliato di
conservare quell'umile edificio, che fu la culla
della Congregazione Salesiana in quest'im-
menso l'aese, testimone della dedizione e del
sacrificio dei primi missionari, e il santuario
delle -virtù eroiche del primo Vescovo salesiano
in Cina... Ma i locali, abitati ordinariamente
da Mons. Vcrsiglia, erano già stati demoliti
fin dal 1918 per imposizione dell'Ufficio dei
Lavori Pubblici a scopo di pubblico bene; e
quindi la casa aveva perduto molto del suo
interesse storico; e, d'altro canto, la sua
·conservazione sarebbe divenuta ora un impe-
dimento allo sviluppo dell'opera.
La crisi economica ci fece ancora tentennare
un po'; ma la impellente necessità di fornire
i locali per una scuola cattolica da contrap-
porre alle 72 scuole pagane della città, vinse
·ogni nostra titubanza. Amici, ammiratori e
cooperatori gareggiarono nel procuraci i mezzi
'necessari alla costruzione del bell'edifìzio, che
orchai s'aderge verso il cielo sulle antiche
macerie, e sarà pronto per l'inaugurazione
all'aprirsi delle scuole nel prossimo autunno.
È un nuovo passo decisivo dell'Opera sale-
siana di Macau e risulterà certo il miglior
edificio scolastico della Colonia.

2.4 Page 14

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-f
II vaporl,,o 'Marl:;i Au•
~
xiliadora." In bnlia delle
acq ue.
MISSIONE
SALESIANA
D EL
RIO N E GRO
I A U A R RT t! - Il nuovo
o,JJ~ale visto di fronte.
J\\.IOn'i. Mash fra un
l[nlppo dJ Ban iv-a,, del
Rio lssana.
1
Il vaporlno rlm"550 In
c.-qu Illb r lo.
Gruppo generate dopo
I' lnn u e1Lr a>: lono della
C roc,e II ricordo del-
1'Anno S:;into X IX Cen.
1e nQr lo delta R eden-
zion e.
- - II7

2.5 Page 15

▲back to top
A suo tempo le daremo, amatissimo Padre,
la cronaca dell'inaugurazione. Intanto ci be-
ncdi_ca e mi creda per tutti
Macau, 1-2 1936. aff.mo in G. C.
Sac. GtoVANNt GUARONA.
Tsak Tsi T'am... - Dopo due anni di
scuola.
Amatissimo Padre,
Per la solennità dell'Epifania la cristianità di
Tsak Tsi T'am, tutta di neofiti, organizzò una
festa della fraternità (Ha11 1'cl1'an Oui) per
commemorare il secondo anno di vita feconda
della scuoletta locale, e suscitare maggior coo-
perazione tra la famiglia e la scuola. Il pro-
gramma si svolse io tre giorni ed ebbe ottimo
successo.
li primo giorno, convegno dei capi di fami-
glia,' alla presenza delle autorità e notabili del
In fine uno dei notabili a nome dei capi di
famiglia ringraziò il maestro per il lavoro com-
piuto e il progresso ottenuto.
Il giovane maestro ringraziò commosso, ri-
versando ogni elogio sulla Missione Cattolica
che eresse la scuola e la sostiene, e mfae in evi-
denza l'insegnamento del Catechismo racco-
mandandolo con queste parole: «La Chiesa
Cattolica ha però un desiderio: che tutti cono-
scano ed adorino il Padre celeste, lddio Creatore
dell'universo e che si salvino l'anima. Per questo
si studia la dottrina cristiana che insegna a
diventare buoni figliuoli ed ottimi cittadini •·
La giornata si chiuse colle proiez.ioni sulla
vita di Gesù, seguite da tutti, grandi e piccoli,
con vivissima attenzione.
Il secondo giorno fu consacrato ad una so-
lenne funzione di ringraziamento per i bene-
fizi concessi clal Signore nell'anno scolastico
trascorso. L'anno scolastico qui va dal prin-
VIOLENTO INCENDIO NELLA NOSTRA MISSIONE DI SHILLONG. - Due laconici telegromm,
di S. E . .l\\,[011s. F,"ondo e tkll'l,,pettore D. Sroderi ci l,a,mo recato, il giomo di Pmqua, questa trt1gico 11()-
li::io: Studentato, Noviziato, Episcopio e Cattedra.le Shillong completamente clistrutti fuoco -
Tutti illesi - Danni inunensi - U rge aiuto. Daremo i particolari nel prosiimo numuo. Intanto i,roo-
chiomo pr.,ghiere w qnito do Lurti i nortri Cooperatori.
luogo, in maggioranza ancorn pagani, sotto la
presiden7,a del sig. Chan, il quale nel discorso
d'apertura si congratulò col maestro per la
buona riuscita degli allievi, poi caldeggiò presso
i padri di famiglia la più larga cooperazione per
integrare l'opera della scuola controllando
giorno per giorno l'applicazione e la condotta
dei figli.
Speciale attenzione atttasse la maestra J'eresa
Ning della Scuola femminile cattolica di Lin
Chow, che ricordò come la scuola di cui si
celebrava così solennemente il primo biennio
di vita fosse un'opera fondata. e stabilita dalla
Missione Cattolica per il bene del paese e per
felevazione morale e religiosa degli abitanti.
S'indugiò sulla necessità di curare l'istruzione e
l'educazione delle giovinette, ancor troppo
trascurate da molti cinesi. A conferma dell'effi-
cacia dell'educazione che i parnnti de-.0110 e
possono dare ai loro figliuoli riportò l'esempio
della madre di Mencio, che un giorno davanti
al futuro filosofo che aveva marinato la scuola
tagliò con un colpo netto di forbice l'orditura
del telaio che stava tessendo, ed al bambino
che a qudl'atto aveva sgranato tanto d'occhi
fece rilevare che come quel taglio sciupava
tutto il lavoro cosl le sue interruzioni nello
studio gli avrebbero fatto sciupare la vita; le-
-zione che il piccolo Mencio non dimenticò più.
II8 ::::::
cipio alla .fine dell'anno lunare ed è perciò che
si chiude in gennaio e non in luglio. Nei centri
maggiori si è già adottato il sistema europeo
anche per l'anno scolastico da settembre a
luglio, ma l'uniformità generale non si è an-
cora ottenuta in Cina. Per la prima volta il
missionario in vcste di capo religioso di tutto
il paese, offerse, per tutti, l'incruento sacrificio
della :Messa. La piccola Residenza Missionaria
(una casa affittata) e la sala, che deve forzata-
mente fare anche da cappella, era addobbata
a festa. La scolaresca fece il suo ingresso sole11-
ncmente, bandiera e tamburi in testa, e si di-
spose intorno all'altare. Le autorità, i capi di
famiglia, i notabili attorniati dalla cristianità
gremivano la sala. Il piccolo clero, (quattro
ragazzetti novellini che per la prima volta
servivano all'altare in forma così solenne), de-
starono l'attenzione e l'ammirazione dei com-
pagni e la compiacenza delle mamme. S i cantb
da rutti il canto così popolare tra i nostri fedeli
l o son cristia,1<>, e poi, dopo la recita del Pater,
Ave e Credo, il catechista Vu Andrea spiegò,
man mano che si andava svolgendo sotto i
loro occhi, il significato del sublime sacrificio
della Santal\\1-essa. Tutti ascoltarono con reli-
giosa attenzione la spiegazione e le parole che
io rivolsi dopo il Vangelo.
Fu davvero un'Epifania, una manifestazibne

2.6 Page 16

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del Signore ai Gentili; il Signore si servi, come Hong-Kong. - Nuovi edifici nell'Istituto
di stella, della scuola per attirare autorità, no-
tabili e padri di famiglia che pareva fossero là
per offrire a Gesù che ridiscendeva sull'altare,
Professionale Salesiano:
Am.alùsimo Padre,
doni più preziosi di quelli dei magi, i loro fi- Uno dei più diffusi giornali di Hong Kong
gliuoli. La funzione si chiuse con la lode a Maria - il « Telegraph, - jn data 25 gennaio 1936,
Ausiliatrice «Oh, amabile aiuto dei cristiani... » pubblicò un bellissimo articolo per richiamare
Ho oi tcheun kao tchi yao, e con lo sparo dei L1 carità dei benefattori sol nostro Istituto
tradizionali pao uhe,mg (petardi a ripetizione). Professionale « S. Luigi ", che sorge poco lon-
Un'ora dopo, gara catechistica. Per quanto tano dall'Università.
essa rassomigliasse a tutte le gare catechistiche Rilevando il contrasto fra la nuova Scuola
d'Europa, nel senso che i gio\\·ani venivano ad Professionale di Aberdeen, che la generosità
uno ad uno interrogati e man mano eliminati del Governo e la munificen7.a. di alcuni si-
dall'inesorabile campanello appena f;,llin la gnori cinesi provvidero d'una bella casa e di
memoria o si impappinavano, aveva di Òrigi- risorse sufficienti, ricordò le benemerenze della
nale la giuria e il pubblico: poichè in giuria, sorella maggiore che, dopo .essersi trascinata
a controllare l'esattezza delle domande e ri- in precarie condizioni per qualche anno, si
sposte, v'erano, oltre al missionario, il Podestà è lanciata ormai arditamente alla rinnovazione
..
del luogo, pagano, ed un altro signore pure pa- di tutto l'antico edifizio inadeguato alle esi-
gano che, col loro bravo catechismo in mano, genze moderne. Quindi conchiuse:
facevano a meraviglia il loro ufficio! Anche tra La casa fu costruita circa settanta anni
i padri di famiglia parecchi seguivano, con at- fa, ed ha sofferto molto per le rovine del
tenzione, sul libro, lo S\\'Olgersi della gara.
tempo e per quelle più temibili ancora delle
Aveva ragione Don Bosco quando vaticinò formiche bianche. La maggior parte della
la rigenerazione della società anche pagana per fabbrica si dovette ormai abbattere ed il
mezzo della gioventù. 11 lavoro infatti che si prezzo della sua riedificazione s'aggirerà sui
svolge negli Oratori, nelle scuole diurne e se- 6o.ooo dollari.
rali- non rimane entro il recinto della Missione; • La St. Louis Industriai School continua
ma raggiunge, per mezzo dei figli, le famiglie. tuttavia il suo lavoro magnifico sotto queste
I pagani ascoltano volentieri chi si interessa precarie condizioni. All'Orfanotrofio, che ad-
dei loro figliuoli e quando in un paese il cate- destra gli orfani ad un mestiere che li renda
chista o il maestro può avere dalla sua la gran atti per un posto onorevole nella vita, è an-
molla dell'amor paterno, allora può fare un nessa una Scuola Popolare per 1a classe più
mondo di bene.
povera del Distretto. Al presente sono circa
Il pomeriggio fu tutto pei giovani: piccole 250 gli alunni esterni, che frequentano la
gare sportive e \\'3.l"Ì giochi, coronati da piccoli Scuola pagando una modicissima retta.
premi e regalucci procurati dal comitato loc-a.le. »Una nuova fabbrica sta sorgendo a rimpiaz-
Il terzo giorno "; fu Ia distribuzionedei premi zare la parte demolita l'anno scorso, ma i fondi
agli alunni migliori, con opportune parole di mancano, a meno che questa piccola sorella più
addio. Un'agape fraterna chiuse la bella festa. anziana vinca il favore di alcuni generosi mem-
l pagani stessi che qualche mese prima ave- bri della Comunità che abbiano a cuore l'edu-
vano speso un 300 dollari per il la tsru (sagra cazione sociale e morale dei poveri e degli or-
della pagoda) dissero che la nostra festa l'aveva fani. Alzerà essa un giorno il capo nella prospe-
superata di gran lunga per aJJegria e per utilità, rità e nella gioia, benchè non sorga come la sua
avendo a base una scuola educatÌ\\'a formata sorella maggiore presso le ampie autostrade
dalla grande.educatrice dei popoli, la Chiesa do\\·c è facile guadagnare il gentile sorri.c;o di
Cattolica. Speriamo che l'impressione si dif- qualche amico del proprio fratello meno ab-
fonda e fa,·orisca l'opera <lei missionario.
biente ? Essa spera che almeno una piccola
Quanto più si potrebbe fare se disponessimo misura di quella generosità che i signori cinesi
di me-1.:zi e di un buon numero di missionari. dedicano alla più giovane sorella in Aber-
Il $. Cuore ispiri i buoni Cooperatori a decm valga a sollevarla e a donarle una vita
venirci in aiuto, e lei, amato Padre, ci benedica serena >1.
e mi creda
Fin qui, amatissimo Padre, il giornale pro-
Tsak Tsi T'am, 10-1:-1936.
testante, che rende omaggio al la,,oro dei
J\\ff.mo Figlio in G. C.
Figli di San Giovanni Bosco. Ma una parola
Sac. CARI.o ANTONIO KrnscnNER noi possiamo aggiungere ancora su un'altra
J\\lissim,ario Safesùmo.
-- --- opera che ogni domenica accresce la vita di
Il9

2.7 Page 17

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4
MACAO Orfanotro0o Salesiano. - S. E. Mons. Da Co,ota Nuncs fra gli alunni. • Gruppo generale, inse11nanti
- - cd alunni. - s. E. Il Governatoro actta la calce sulla prima pieu-a del nuovo edJ6clo.
120

2.8 Page 18

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questa Casa, voglìo dire l'Oratorio festivo.
Dal quartiere circostante, il West-Point, uno
dei più popolati di Hong Kong, i ragazzi si
precipitano nella nostra Casa, o per le porte
rcgol:tri o scavalcando anche i muri se trovano
chiuse le porle, e diventano padroni di casa.
T cortili sono tutti come un vivaio di tenere
pianticelle giovanili, i nostri cari giovani dcl-
l'Oratono festivo.
I confratelli, ridotti di numero, dopo a,·er
lavorato tutta la settimana, o nelle scuole o
negli uffici o nei laboratori, si riposano la dome-
nica col Jedicar5i a queste centinaia <li raj!llZzi
che vengono a trovare la gioia e lo svago e la
sana educazione dai missionari di Don Bosco.
D'inverno, verso ,\\atale, arrivano ad esi;crc
artche cinquecento circa, nella maggior parte
e pagani; ed spettacolo interessante e commo-
nmte ii1sieme, alle due e mezzo pomeridiane,
al suono della campanella, vederli assediare
le classi loro destinate e pigiar:1i tutti nei lo-
cali, ristretti per s1 gran numero, ad udire la
Dottrina Cristiana. È una ressa, un pigia-pigia
all'entrare che ha dell'inverosimile. La scuola
di religione dura esattamente una mezz'ora, e
dopo si ripigliano i giuochi. Pel S. Natale, si
fece la premiazione, secondo il libro delle pn:-
senze di ciascuno; e circa 500 raga7,zj della
straùa, pagarti e senza erudizione, si dovettero
premiare per la loro cost:mza alla scuola di cate-
chismo. I premi furono gentilmente forniti da
un gruppo di generosi sottoscrittori, lra i 4uali
non ultimi i cari allievi di Frascati, ai quali i
nostri oratoriani inviano un dvissirno grazie.
Avei,simo cortili c<l aule sufficienti, questi
500 ragazzi potrebbero facilmente dh·cntare
1000, che rice,·ono adagio adagio, coo le norme
educative, l'insegnamento cristiano, che per
molti potrebbe col tempo preludere alla fedc,
secondo le disposizioni della grazia.
ì\\Ia occorrono anzitutto gli npcmi, perchc gli
attuali sono proprio pauci, e poi i mezzi, spe-
cialmente la chiesa di Sant'Antonio, con an-
nessi e conncs,i, che sarà faro di fede e carità
cristiana, sotto il sorriso di Don Bosco Santo.
Quod fru.-it De1'Sf
llong Ko-ng, 26 gennaio 1936.
Suo afLmo in G. C.
Sac. UMBERTO OALl\\lASso
Jlfissionario Salesiano.
Lettera di Don Giulivo ai giovani.
Giova!)ni Battista Pergolesi.
Il 16 111orzo Il. s. ricorreva il secondo centenario
i/elio morte di Giovanni Bcutisro Per~olesi, il celebre
compositore dello setto/a 11apo[,.ta11a e/re a 26 armi
di età fascim•a s11fla lerrn wra fuma immortule. ,Ve
a-crete certo se111ito parl<ire e ne st111tirete ancora i11
quest'anno, perchA sono in corso co11unemora::io11i
nffiriali del grande 1t111.,fÌco i11 tulto il mondo. No11 so
però se i11 tulle queste commemorazioni si mt!lt.t!f"à
ln n'fie,:o lo pietà del ./IIIaestro che fhbe u11a divo-
zione speciale per lu V"gine Addolorata. Il suo
capolat;oro che non potrà mai aver l'uguale
iJ nel campo dell'arte• conie ha detto Be//i,,i, ~
in/alti lo Sta.bar Maur. Fmtto 11011 solo del suo xwo
ma sopratlul.ùJ del suo grande amore a Maria, /tt /p
ifor::o supremo rh« gli troncò la t•ita. l\\!fa la sua morte
hm vale tLllll predira del mese di maggio. P.linato
dal male rlre non perdo11a, tluuse la ma gi0?.•i11e:i:za
di 26 anni in una modesta cella del com1enta fra11u-
srano di Pozzuoli, portandosi da Napol.i due soli
oggetti tra i pirì rari: il s,w gravicemhalo ed u11 qruz-
drctlo dd/'Addolorata, dte lt, mamma mormdo gli
m:t't'll lasciato çnme ricordo dicntdugli: , ln tutti
i tuoi affanni, nelle ore di tristezza, di sgomento,
di 11bbandono, tu rivolgi i tuoi occhi, il tuo cuore
e le tue preci a quella Madre celeste, che fu sempre
la mia confortatrice quaRI(iù in terra •· A.ppma
s'aunr.se cl~ ~ cuu della scie11za ,ion sarebbero 'f:ais«
a salf}(IJ'[o, pregò il medico d1e alme110 l'aiutass« a
1:h·ert' tanto da f,oter finirt> lo Stabnt .Mater. Il mediro
c-ristianis.<imo lo im1ilò a co1rfida.re in Dio e gli racco-
ma1u/l, assolfLto riposo. ,lla il J,fae.stro no11 si u:ppe
rmseg,,ore: Il rip<1so, mio caro dotto-re? E comi' po,so
riposonni? Se nrm mi affretto, la morte mi coglierà
primo che io abbia Jiriiu, fo Stabar! •· Semlmn.:n
che lo presttll.use. Giunto infatti n scrit•ere le p'rime
11uu dell'ultima strofa Quando corpus morietur •,
come un tollmte i111pet1toso, l'tJ.timo sbot:co di ran,:ue
gli tolst1 le forze inondandogli lo rart.a di musica
che at'Ul'O di110.ri::i. Non potè più parlau. C/ue.se coi
ce1111i gli estremi t:011fort1: d,,lla religione e poi srri:sse
su tm foglio di cario a matita: ~ li mio raro At1fossi
finùca l'rdtima strofa del mio Stabat « const'gni il
lavorQ olla Congrego del.la SS. Vergù,e dei Seue
Dolori. Rarcomruuio alla et1rità di q,trsti /1110111 re-
ligiosi la pm.:era mio fmrte A11astasia; cd alle loro
pred racc<1mando t'mrima nua. Resti in questo con-
vento, come mrmoda di me, il quadro della Vergine
Addolorata sospeso al capezzale d~ mio letto... •·
La sMa d,d 16 marzo la rampa11a della cattff}rale
mmunziara il suo trapa.sso.
11tim' cari amici, resti anche nella t'O$lra mmie e
nel 'lJOslro uiore, come memoria di QUt!sto grande
11,faestro crisciano, il (J1u1dretto de[['Addolorala per
dirvi, col sru, genio. la sua dit·ocrione alla Vt•r,!ÌI~
Santa e ricordaroi cl,e I.a Rc,iina dei Santi è anche
lo Mndrc dei Grandi•• I'• ispiratrice del genio••
la musa dell'arte •, ma sopral/tJlto ll conforto della
nostra vit.'l come gli disse bette. la sua mamma, ed il
gran conforto della nostra morte, ,ome disse il Ven.
Domcnùo S«vio a S. GiovaJ111i Bosco 11el afebre
sog,w d~l 6 dicembre 1876.
Vostro o.ff.mo
-
Don Gmwvo
I2I
........____

2.9 Page 19

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HO.NG KONG. • Interno dl un'aula
dcll'Is11tuto Professionale s. Luigi .
Sagg.l dl rilegai~.
Gruppo eenerale.
- I22

2.10 Page 20

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GRAZIE
attribuite all'ioterceasione di
MARIA SANTISSIMA AUSILIATRICE
e di San Giovanni Bosco.
G111mtn do stltutmia. - Ai primi di gennaio
u. se. la mia figliuola, che frequenta come alunno
interna l'lstituro l\\lngistralc delle Figlie di Maria
Awulintrice a Torino, si ammaliwa niigrnvandosi
precipnosamente. Il medico curante, dopo qualche
giorno di dubbio, In dichinrò affetta du seu:icemfa
•della forma più grave. La febbre si mnntcnne allis-
s:inu per uno settimana tenendo la pazienle sospesa
tra la vnn e la morte e noi in .ingosciosa anesa. Le
compagne interne, che p,irtccipnvano Vffameme
aUa nostra trepid02ione, pregnrQno con fervore San
Giovanni Bosco pcrchè volesse conservnre la com-
pagno oll'affeuo dei parenti. E la grazia non si fece
attendere, poichè 11 male si risobe nella forma meno
attesa con memviqlia del dottore curante.
Og!(Ì la mia bmnbina ha ripreso gli studi e conti-
nua II star bene.
Rendo pertanto pubbliche vrazie a S. Cio,-:mru
Bosco, ul quale promettiamo unperiturn ricono-
scenza. In fede
Rt1•igliasco d'Asti, 3 febbraio 1936.
COLOMBA 1\\1\\'OLO.
Una bella grn::ia! - ln 015.l mia da molto tempo
non c'era più pace. Ricorsi fitluciosa alln potenle
Mndonna di D. Busco con unti fcrvorosu novena:
con me pregarono altre pie persone, ed ecco che,
proprio durante la novena precedente la airu solen-
nità Ji Maria Jmmacolara, la persona molesta si
trasfcrl altrove.
Riconoscentissima mando un'offerta per l'amplia-
mento del santuario di Valdoao.
MORl!LLO PAOLINA.
Un buon impiego. - Da tempo desideravo trovare
un impiego di mio gusto. Ricorsi fiduciosa a l\\laria
AusiJintrice e a San Giovannj Bosco ed ouenni di
essere nchinmatn m un ufficio ove ero giò 11ata per
quattro anni. R iconoscente invio l'offerta promessa.
Abbiategrasso, 2-1-1936.
RIVOLTA TllRl'>;INA..
Salt•o mio marito dtùla ren'tà. - 11 r8 settembre
1934 mio mnrito fu operato nelln Clinica Sunatrix
di Torino: gli venne tolto iJ cristallino contenente
la cateratta. Ma disgn.tziatamente, q1mttro 1tiom1
dopo l'operazione, mentre gli levavano i punti, mio
marito si mosse causando una emorragia all'occluo
che lo rese perfettamente cieco, essendo anche l'al-
tro occhio nffetto da cateratta.
Con pazienti cure il prof. Grilftlolo riusci 1:radata-
mente a fare riacquisturc la vista nll'occhi°loperato
ma la pressione del snnl!Ue sulla retina In fece stac-
care e mio marito rimuse completamente cieco. Alla
cecità fisicu si a~i:iunscro angustie spirituali quanto
mai preoccupanti. Il professore to:ntò di riat1>1cau-e
ln retina, ma l'operazione, duruh1 40 minuu, non
tbbe l'esito sperato. Affronta dal dolore io posi ogni
mia sper:1nz,1 nell'inten:essione di Don Bosco Santo
---- Hong Kon 1. IstJtu,o P~ofessionaJc, S. Lul 1i, Lttloru di a mnastica.
123
-

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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presso .Maria Ausiliatrice pregandola a gui.:Llrc ha
mano dd pmwssore che il s novembre volle riten-
uirc la provia di rlnttuccarc la Jeetina.
Iniziai ton mio marito una fervorosa novena al
noveJJo Santo... e quando il professore tolw le bende,
l'occhio c.>pc.rato er,~ gunrito.
!\\Im manto cominciò a distinguere non solo un
bagliore di luce ma persino il \\ iso del dottore. Noi
attribuiamo fa buona riuscita aJJ'intercessiime di
S. Giovanni Bosco ed all'::ù.uto del Signore perchè
lo stesso professore ci di.,-se che avevn ben poca
spcrnnza di un secondo riallaoco.
ln attesa di altre grazie,
MARCtll!RffA COSTA.
s,,Jvato da certa 11101"te. - 11 1:i: settembre u. s.
mio cognato mentre in Palermo guidava un'automo-
bile, colto da m.'llure sbattè il capo cc,ntro i n,lri
del parabrist, riportando la commozione cerebrale
e varie ferite. Stette ,n pencolo di vita per un buon
mese e quando migliurò s'accorse d'aver smarrito
la memoria e di non saper più leggere nè scrivere.
Gli spedii Wlll reliquia di Don Bo$CQ Snnto consi-
gliandolo di applicarla subito alla tCl.'Ul e d1 pregare
con fede. Pochi minuti dopo si notò che l'infem10
aveva riacquistata la memoria, e in hrcve tenendo
sempre su di la reliquia, rìacqwstò lu primiera
salute.
Torino, 31-1-1936.
NEGRl Cru.1::STa.
Don Bosco ci ha sof.l!olo la figlia. - Lo nostra
\\Tittoria, di 10 anni, colpita nel mal'7.o 1933 da otite
cronica fu sonopostn a dolorosa opera7.ione sen7,0
ottenere quel risultato che si spenl\\'a. Trasportata
in seguito all'Ospedale i\\.laurjziano di Torino, dopo
zz giorni di degenia, ecco s,·ilupparsi la meningite
che 1B ridusse in fin di vita. A nOStrO insaputa fu
ope.ratn e d'uri::en?.ll una seconda -..•olta; ma le sue
.condizioni si fecero ancor più w:avi. Chiamati tele-
graficamente accorremmo al suo capema1c. L'in-
fcnnn nel delirio invoca"l'a Don Bosco e noi ci unim-
mo ad essa pregandolo pel corso di una no,·ena. Dieci
i::iornì dopo la piccola era diehiarnta fuori pericolo.
R:iconoscenti adempinmo alln nostra promessa
inviando l'offerta per due battesimi coi nomi di
Vittoria e A~tina e promettiamo dj aiutare ,\\ncora
per quanto ci sarà possibile I.: Opere Salesiane.
l'e=n d'/1/bo, 30-1-1936.
GtACO.MO e MARIA PoRFU...t..
Guarita da grm-e infmo11t. - L'S ottobre soorso
mentre atte.nde'"o a lll~i.are il riso mi foci un taglio
profondo all'indice della mano sinistra. Poche ore
dopo sopraggiunse l'ìnfezione con alta tempèratura.
La notte del giorno 16, le mie condizioni si aggta,-a-
rono tanto che corsi pericolo di m1>rire.
M",a madre, de,-otissima di San Gio,'lllllli Dosoo,
ricorse alla sua i.nn:rcessione. promettendo un'of-
ferta e la. pu.bblic:uione della grazia se ci a\\."esse
esaudito.
Poche ore dopo la promessa &tta, già l'inferma
accenru1.va un leggero mis::lioramento cbe andò sem-
pre più accentuandosi sino a guarigione completn.
Riconoscente per la ricupetata salute invio l'of-
ferta promesso e piego pubblicare la grui11.
Cig/ìq110, febhraio 1936. ARooRIO ROSINA.
Dcm .Rosa, stronca il mJJle. - La mia '.\\laria Luisa
colpi111 da nefrite e difterite fu rico,-enu-a all'ospe-
dale di $assocon,aro e dichianta ìn pericolo di vita.
Si temeva di dover ricorrere ad atti operatori ; ma,
affidal>l la sal,·ezza della bimba aJ no,·ello Santo
protettore deU11 giov~ egli inspirò al dottore
curante alcune iniezioni colle quali n'ebbe ùmne-
diato miglioramento seguito da guarigione rerf.em.
Riconosccntissima
Sassocorvaro, 25-1-19;16.
-
-
DALI..WliNB ANrOl\\110.
Do mane " uro. - Nell'agosto scorso s'ammalò
di febbre intes.tinnle un mio bambino. Dopo otto
giomi dj febbre altissima cominciò ad accusare forti
dolori ad unn gamba. Temendo si rrattnsse di pa-
ralisi infantile mi ri,·olsi con fede a Snn Giovanni
Bosco interponendo la sua intercessione presso l\\fa-
rin Ausiliatrice ,_.,er otreni!re dnl Signore 111 grazia
della i;:uarigione. Onn mio sorella al mattino mise
nella. culla. del bimbo ,una reliquia di Don Bosco
e alla sera venuto il dottore e visitato accuratamente
il m11Jatino dichiaTÒ che era 5CQTT1parso ogni sint:omo
dj paralisi. Qwndici giorni dopo il bimbo era com-
pletrunente ristabilito.
Jl,lfnrsauo, ~6-1-1.c>36. ÙDDONE ADELAIDE.
GtwriJo di, br;mco-ab1.'coii.te polmo11are. - li 20 di-
cembre dell'anno 1932 fw colto da forti dolori di
spalJc .che segnarono l'inizio di una !un~ malattrn.
Il 28 gennaio 1933 subii una pericolosa opemziom,
di appenrucite che, data una forte perdita di angue,
mi lasciò una grande anemia..
:--cl mese di agosto de.Ilo sresso 1933 ~ i
sorpreso da una pleurite secca che .nel ~ o
del 1934 si cambiò in una completa bro"co-oh·t:Olu,::
con lesioni polmonari. A quest'ora ,·erserei in gravi
comfo:ioni, se non fos.~i ricorso alla gnnde interoeS-
sìone di Don Bosco Santo.
Consjpiato da una zelante Cooperatrice Salesiana,
iniziai con fen-ore 12 no,·ena in onore di l\\I . Ausilia-
trice consiirlia.ta da Don Bosco, e mi feci Cooperatore.
Ripetei quindi la no,·ena fino a quando (due mesi
dopo) fui chiamato a compiere il mio dovere di cit-
tadino Italiano. Appartengo alla classe del 1911
e alla terza categoria. Panii sicuro di àtomare ;
ma a.I distretto mi dichivarono abile. Fu allon che
iru accorsi di avei- rioenJto la gTUÌII tanto invocata.
A nulla "'lllsero le mie insi.sten.7.C, a nulla vah,c il
certifu:aio medico: fui dichiarato abile a tutti i
sen--izi militari. La conferma della grn-z;i.n l'ebhi
qu11ndo, nei tre mesi eh.e passai al :l'el!gìmenlo,
non ho risentito nulla dei g,andi strapazzi che foçevo.
TornlùO a casa in lice-nza ~traordinai-ia di 11-c mesi,
ho cambiato vita comple-tamen(-C. fra J,-. rncn\\.~ta
dei miei familiari. Se prima ero loro di peso, on
sono di sostegno, perchè sopporto benissimo anche
lavori _più pes.an.ti della campagna.
Ho avuto fede, e la fede ba sah•ato.
Ora io non finirò più di amare e rinirro.ziare il
Sign<1re eh.e mj ho reso la vit.l e Don Bosco che mi

3.2 Page 22

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ha ottenuto ta gnzia. E per meglio riuscire mi
S&m> iscritto ad un Oratorio Salesiano e mi son fatto
s.,cio di un'Associazione intitolata proprio a San
Giovanni Bosco. Cosi av,ò modo di fare un po'
di apostolato fra i giova.ni, come voleva Lui.
lnmnto invio mro piccola offerta pro ampliamento
deJ .Santu11rio di Maria Ausiliatrice, e pro erigendo
altare di San Giovanni Bosco.
VofterM, 6-3-1936. Dev.mo in G. C.
COCIOGLI VrrroRJO.
G1wrisu da grm•is;imo 111ole. - Il giorno 16 di-
cembre p. p. il nosrro bamhino Plorio, di anni 2,
si ammalava 'lravcmente; chiamato d'urgenza il
medico condotto, dopo un consulto con un altro
S:lnitario, <lia~osticò trattar<ti d1 diftenre, ah·eolite
gravissima, e ordinò l'immediato ricovero al Sana-
torio di Albenga, ove ripe-ruri consulti con altri tre
sanitari, malwado il gra-..i;;simo stato del caro an-
gioletto, mitiljBrono leggermente la dìa~osi in
bronco-polmonite e semi-difterite, senza tuttavia
darla come sicura.
L'intertezza dei medici accrebhe la n<>stra angoscia
sicchè ci rivolgemmo di tutto cuore alla SS. Vergine
Ausiliatrice e collocammo nel lettino del •piccolo
infermo una immagine con la reliquia (ex i11dw11e11li.,·)
di S. Giovanni Bosco. Passaro,no alcuni giorni di
penosa alternativa, poi il bambino r.uan spontanea-
mente e completamcnre prima che i cinque dottori
riuscissero a concordare nel definire la malattia.
Pieni di gratitudine prct.thiamo a pubblicnre la
grazia nel lJòl/l'tti,io cd a tenerci sempre da questo
momento de,·otis.-.imi cooperatori.
Bardin,1/(I (Sa,·ona), 14-3-1936.
ACHll.l.E e A::-:OBLA BALB1S.
Guarito da 11/0. - Un'affei:ione di tifo lento mn
inesorabile, mi portò inconsapevole al periodo della
cr.isi. ]\\,fi accorsi della ~vità del male solo quando
un consulto mediCQ mi fece conscio del pericolo.
Pas,;ato il primo turbamento, risoluto e con
vi\\ì,;,ima fede, mi raccomandai al Sacro Cuore
interponendo l'intercessione della Vergine Ausi-
liatrice e del no$trO S. Fondatore per riacquistare
la salute perduta.
Le preghiere dei confratelli e dei giovani interni
cd esterni affrettarono l'aiuto divino.
Ora sono fuori pericolo, ho ripreso rei::otannente
il mio lavoro nel laboratorio con maggior gioia e
lena di prima.
Aqtti!a, lslituto S. Giov. Bosco, 12-3-1936.
lorno Ì\\lATLOCCHI, Sal~siono.
&-0111/iNra I(, /er~a operm:;011~. - Nell'autunno
dell'anno st.."Orso, fui colpito da un male violento
c:d improvviso, che mi costrinse a lasciare 111 casa
e l'11ffiC"10 per pon:11nu all'ospedale, ove steth
quasi due mesi. Subii due volte un'opera:iione
e quando pareva ch'io dovessi avviarmi verso la
guarigione, ecco ùn~ovV1'>ll la minaccia tli un t~zo
malunno. con consc~uente intervento chirurgico.
Ma la terza opcra.oìonc si presentava più difficile
e pericolosa delle precedenti. Ern troppo per le mie
fo, 2(' fisiche t>- mor:lli ! Ed io allora imocai con ardore
r'aiuto del Santo D. Bosco, pel quale nutro grande·
divozione. perchè m i ottenesse l'intercess1one della
Vergine Ausiliatrice per strappare al Signore la
sospira.ca gr-azia. Inviai una min conivunta al San-
tuario di Maria Ausiliatrice per lar celebrare una
!\\-Tessa all'altare del Santo, ma poichè non avevano
più ore disponibili ed il mio esso urge,·a, si combinò
dì dirla all'airare della 1\\,fadonna. Pensai che sarebbe
stato di buon augudo. Tntanro mi si portò una re-
liquia del Santo che posi subito sulla pane 1ninac-
ciata, e incominciai umi novena col mnssimu fervore.
Fu un vero prodigio I Il male c-essò come per in-
canto il suo con!o; la febbre, che avrehbe _dovuto
aumentare, diminu1 in modo insolito e, dopo appena
48 ore, anzi in meno di due giorni, ero fuori pericolo
e mi a:v,.ia1 sicuro verso la completa guarigione.
Ric.,noscentissimo mi recai al• Santuàno di Maria
Ausiliatrice per ringraziarla e pet ringraziare con
Lei anche il Santo Don Bosco, focenùo un'offertn
per le sue 1\\Iis-.ionì,
CflSe!le Tq,i11ese, Febbraio 1936.
BIANO l\\lARlO.
G.1tt.rito da bro11co-p<>lmomte. - 11 mio bimbo
di soli r8 me,i, nello sco1.so gennaio, si ammalò
di hronco-polmorute. Data la ','T8Vità del male e i
tristi pronostici del medico, invocai con fede l'in-
tercessione deJ grande :Santo Don Bosco e ne 0Lten11i
l'aìuto immediato. 11 bambino cominciò a miglio-
rare e guarl perfettan.,enre.
Piena di riconoseenza 1ingi:az.io pubblicamente
il Santo col desiderio che nitre mamme abbiano
la gioia di espeiimemarne la bonrli pati-rna.
Casnlctrmelli, 2 febbraio t936.
M,,,,m.-., FE!lJtARI.
Una bella grazia - [I oosno caro Santo, che de-
dicò lUlta. la sua vita alla gio,·entù, ha dato a
Mu,;solinia la prima prova tangibile della sua po-
tente inrBcessionc a favore del caro bimbo Mem1
di 6 anni.
Il piccino colpito da una polmonite, con miruiccia
di complicazroni, eh~ protrasse la crisi oltre l'us11to,
per pru:ecchi .uiorni tenne in trepidazione il nostro
distimo sanitario Dottor Femu:i, che lo curò con.
amore di padre, ed i suoi g~nitori:, ragioniere
·orea:hia e consorte. Noi Salesiani ci rivolgemmo
coi nostri oratoriatti al SS. Cuore di Gesù pr~ndolo
per intercessione della Vergine SS. Ausiliatrice e
di S. Giovanni Bosco. a salvare il bambino al più
presto possibile e ponemmo la reliquia del Santo
sotto il suo guanciale. L'dl'etto fu immediato.
li malato potè subito _assopirsi fo un lugo sonno
tranquillo nQn ost-..rnte la febbre a lta, e questo
cominciò a scendere rnpidamenre in pochi giorni
lasciandolo completanwnte guarito. T genitori, ol
colmo dell:i gioia per I.i grazia ottenuta, rendono le
più vive grazie al Santo clt:lla ~ioventù. e come
tributo di gi-atitudine m,1ndeno un'offerta per
l'eri~endo altare dedietllO al Santo.
In fede
lllusso!rnia di Sardegna, marzo 1936.
- - $Re. Rrrou LmCl, Safesimro.
125

3.3 Page 23

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Guarisce fa nostra bambi11a. - L'anno scorso le
nostra Pasqualina s'ammalò di gastro-enterite
complicatasi in seguito ad altre malattie. Quando
la vedemmo in fin di vita facemmo fiducioso ricorso
all'intercessione di S. Ciovnnni Bosco perchè ce la
salvasse, e fummo tosto etlauditi. L'inferma cominciò
a migliorare e riacqui~tò rapidamente la primiero
salute. Sia sempre ringraziato il Santo protettore
dei bambini.
Montebelfo di Gt,arene, rS-2-1936.
Plll..ASSA PASQUALE e famiglia.
Gra.Z1a prodigiosa. - li 3 novembre u. s. il mio
nipotino Eugenio, di 2 anni, fu colpito da menin-
gite acuta e ricoverato all'ospedale ove i dottori
assicurarono che se anche si fosse salvato, sarebbe
rimasto difettoso. Affidammo l.a guarigione dell'in-
fermo alla potente intercessione di Don Bosco
Santo e le nostre speranze non andarono deluse
perchè, dopo due settimane, Eugenio ci venne
restituito sano e salvo, e, quellp che più conta, senza
alcuna conseguenza del male sofferto. La bontà
del llORtro Santo p rotettore ci ottenne che anche
il padre e In madre del mincolato degenti all'ospedale
potessero ritornare a casa pochi i::iocni dopo.
Riconoscentissimo
Chicago lll. 7-2-1936. MAZzuCCA Lumi.
G11arito da laringite amta. - li nostro Roberto,
di 15 mesi, s'ammalò di laringite acuta complicata
con bronchite e, nonostante le sollecite cure, s'ag-
gravò tanto che si temeva di perdeilo. Ma $. Giov.
J3osco yegliava patemametlte su di lui, e accogliendo
le nostre suppliche, in pochi giorni ci ottenne .dal
Signore la completa guarigione.
Con infinita dconoscenza
Loco d, RO'Veg,,o, 13-3-1936.
Iso1..A G1ovA.'<NI e LAURA, coniugi.
J11ten:w1to ~tfitau. - Nel gennaio scorso mio
fratello s'ammalò di polmonite doppia. TI caso era
gravissimo, ma non mi smarrii d'animo. Ricorsi
fiduciosa alla potente intercessione dell'Aiuto dei
Cristian.i e del suo fede) servo Don Bosco Santo e
fui prontamente esaudita, perchè l'infermo cominciò
a migUornre e si ristabill quindi assai bene in salute.
Ora attendo dai miei lntercessori un'altra grazia
che interessa una persona cara.
Arcole, 2-2-1936. PADOVANI ANGELINA.
D011 Bosco Sa.mo protettore dei daocmpati. - Mio
rruu ito .s'era trovato improvvisamente senza lavoro,
e il mio primo pensiero fu quello di iaccomandare alla
intercessione del nostro Samo una nuova e decorosa
sistemazione. Pre~mmo semp,e fidu~iosi pe, un
anno e mezzo e finalmente mio marito vinse un
concorso pubblico e nello stesso giorno in cui
avrebbe dovuto iniziare il nuovo servizio gli fu pure
offerto un alrro buon impiego... Ci rivolgemmo
con maggior fiducia ancora a Don Bosco ed Egli
ispirò a mio marito la scelta migliore.
Riconoscentissima
- - Gallir,mo, 27-2-1936.
Ringraziano ancora della loro intercessione
Maria Ausiliatrice e San Giovanni Bosco:
FrasçarÌ Concetta (Crocetta di Castel Guelfo)
per la protezione e assistenza paterna prestata alla
figlia che, colpita da paralisi infantile, riacquistò
completa salute.
Arta11a B011isscr!1e Gi11f~ppina (Spineto Scrivfa)
per l'ottenuta guarigione da un malore improvviso.
Cocito Tersilla (Aglinno) per essere stata liberata,
dopo tre anni di sofferenze, da un grave malanno.
Tet1erieffo Coucel/a (Napoli) per essere stata
liberata da fortissimi dolori allo stomaco al con-
tatto di una reliquia di S. Gfov. Bosco.
A ,,tortiett,: Crotti Teresina (Crema) per segna-
latissima grazia ricevuta.
F. A. ( Roma) per ricuperata guarigione di una
gamba eh'era stata ridotta alla quasi completa
immobilità.
B ellotti Rosa (Vicolungo) per grazia ricevuta;
invoca la protezione del Santo sul figlio LuiJti.
Ferraris Giovam1a (Vercelli) per la prote7ione
prestata al piccolo Giowinni sah andolo tt"e volte
da certa morte.
Floreani Pignolo 8peranza per aver potuto trovare
lavoro pel marito e pel figlio.
S1wr Paoli11a (Torre Pellìcc) per ricuperato. vista
e per guarigione di nitra suora do. un c:uicro facciale
giudicato inguaribile dall'arte medica.
Bisio Rosa (Genova) per essere stata presel"Vllta
da gravi complicazioni minacciate da una contusione
al ginocchio.
N. N. per segnalatissima grazia spirituale ottenuta.
U11'11,seg11a11te di Lisanza di Sesto Calende (No-
vara) dichiara d'aver ricevuto da lvlaria Ausiliatrice
per intercessione di S. Giovnnni Bosco, la grru,,in
inspemta del buon esito di una visita medica fiscale
rigorosa tatta da due medici militari.
F. J. per grazia ottenuta, in attesa di altra i:;razia,
con promessa di offerro per l'altare cli S. Giov.
Bosco.
Baldo Olga da Aldeno (Trento) per la rapida
guarigione della figlia Silvana da bronco-polmonite.
Esrer Motta Savi d(l Agazzano (Piacenza) per la
guarigione della figlia Carla, di otto mesi, da gra-
vissima polmonite infettiva, e per molte altre grazie,
in attesa di unn straordinaria.
Augnsta Pavesio De Be11edetti da Acqui (Ales-
sandria) per il buon esito dell'operazione di appendi-
una cite e peritonite subira da sua bambina di anni 9.
b,1011/1 Cateri11a da Napoli per guarigione della
sorella Gina da un gra,·e ascesso alla gola, senza
operazione, al contntto d'una immagine di S. Giov.
Bosco, in due i::iorni di preghiere alla Veni;ine
Ausiliatrice.
Milalli Jl,[aria pe.r guarigione della frattura di un
tendine del piede destro, evitando per fino l' inges-
satura già decisa dai medici.
(Cominua i11 copertma.).

3.4 Page 24

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NECROLOGIO
CARDENAS EMM.AiVUELE, coad. da Snnlucar
La ~layor (Spagna), t il 29-ll.- 1936 a San José del
Valle (Sp,1.g-na) n 7-S anni di eta.
Salesia n j de fun ti:
Una delle prime Figlie di M. Ausiliatrice:
F.dRJN.d Don CARLO Snc., da Valle L<>mellina,
t 11 Torino, 8. Giovanni Evangelista, il 7 marzo 1936,
all'etù Ji anni S3.
SUOR ROS..11,IA PESTtlRINO. Si spen,e
serenamente, nell' Istituto~- S. delle Grazie a )sizza
1\\fonfcrrato, 1' 11 mnrzo u. s. ,Ili'età di 87 anru.
Era ormai ,I dec.ino dei Figli di Don Bosco,
ì-,,7pote dell'indiment1cnbile Don Domenico PestR-
cresciuto e formato alla scuola del Santo.
rino, ricen:tte ottima eduCL\\zionc in uno degli lst1-
~ato il :z3 airosto r85z <>ra infatti entrato all'Ora- tul1 rclill'.iosi di O\\'ndn; a 25 anni. fu ammess,1 da
torio Salelliano di Turino nel J(ennaio del 1866, pt>r S. Gio,·:mni Bosco e da M.1ùrc Maria l\\Iau..arello,
essere rutto e sempre di Don 13osco. Sale.siano, a vestire e ).-Iornese l'abito del nuovo Istituto ddle
rimase all'Oratorio n~li anni scolastic, 1871-72 e Figlie ili Maria Au~illatrice.
mentre atte-ndeva ai suoi btudi e alle primt: assi,;renze
Ancoro novizja, fu a Torino per conseguirvi il
~uµecò l{!i esami di licenza liceale e frequentò mare- diploma di abilitazione all'insegnamento elementnre,
matiet1 allo R. Cniversilà di Torjno che incominciò rius,:;endo ,·osi la primu m;iesrra dell'1stih.lro.
poi ad insegnare nel CollCl!'iO di D<>ri:-<> ~- \\,Jartino.
11 3 ottobre 1875 ricevette l'nrdin:izione sacerdnt11le
da J\\.Ions. De Gaudenzi, \\ iescovo di Vige\\'ano, u
Hnnn=ro dei B1ugondi, presente D Bo,;co, e nel
1880 fu eletto primo Direttore del <.:ollegio di Pe-
n11ngo Monferrato. La fiducia dd Servo di Dio Don
;\\1ichele Rua lo nchiamò a Torino nel 1889 per la
direzione della Casa l\\ifadre, donde no,e anni dopo
passò alla Direzione dell'Ospizio del S . Cuore in
lf
Romu.
Le prove di prudenza, di bontà e di zelo dnte nelle
delicate mansioni lo indicarono ai Superiori per
un cam,,o <li responsabilir:i e di anh•ità più ,Mto e
più rmportante, in cui euli lavorò con forvore di
bene e con largo successo: il governu dell 'Ispettoria
Emiliana dal 19oz al 1908, della Tmspndaoa daJ
1<Jo8 al 191 1 e finalmente dell'bpettoria I,omhardo-
Veneta dal 19H nl 1919. In questo lun1'!o e po<lero~o
hlvorn egli diede il più e il meglio delle sue forze.
Ridotto il peso della responllllbil.ita uni r919 al 1925,
Prodigò i tèSOI i della sua intclligenza e del 5UO
procligò i te.~ori dellit ~ua e,;pt:rienza nella formazione cuore, prima alle bambine esterne di ì\\lorncse, sot10
delle nuove reclute della Società Salesiana nella dire- la guida del! 'all ora Don G iacomo Costamal{Ila, poi
zione dei Noviziari di I vrea e di Foglizzo, e chiuse Vescovo titola.re. di Colonia; e in s.eguito alle fanciulle
questo ciclo h;stegginndo in mezzo all'affen:o dei di Bordighera, insidiate n ella loro fede da1l'att1vt1
suoi figli spirituali le nnzzc d'oro sacerdotali. Onust-o propaganda seuaria, contro la quale S. E. il Vesco,·o
di henemerenze passò ancora allo direzione della
Casa di 1-fathi nella cura spiritUJ1le delle mamme dci
Salesiani colà raccolte, finchè nel 1932 raggiunse
l'Istituto di S. Giovanni Ev1.1n1lelistll per l'ulrimo
di Ventimiglia aveva invocato lo z.elo dei Fig-b e
delle Figlie di S. Giovanni Bosco.
Dal 1878 al 1894, resse, come Direttrice piena
di carità e di :r.elo, mantenendole nd più schietto
tri<:nnio ddla su.a ,·it.a preziosa rnronato dalla me= spirito salclsiano, le Case di Chieri, Bordighe_ra,
d1 diAmante che celebrò nell'intimità della famiglia Gattinara, Casale '.\\/Ionfe.rràto; finchè, chiamata a
relit{iosn il 3 ottobre u. se. Un attacco ili influeo.za Niz;<a Monferrnto, come Segretai ìa Ispettoriale ~
ne prostrò le for.i:e chiamandolo al premio in Para- locale, vi trascorse ben 42 anni, neU'eserci:,io dellà
di~o.
più profonda umiltà e della cantÌI pii, soave ver~o
,\\.fANZELLA D. C.4.R.iWINE, sac. da Romagnano
t al Monte (Salerno), a Porto Ch~ster (S. U. America)
il 5-1-1936 a 63 anni di età.
Accolto fanciullo all'Oratorio di Torino da S. Gio-
,-anni Bosco, si lC!l,'ò per sempre alla Società Salesiana
esercitando un focondo apostolato in Ita.lia ed al-
l'e~tero negli Stati Uniti ove una santa morte coronò
Con.'<orellc cd alunne, per le quali aveva atte02ioni
delicatissime, accompni.,'llate sempre dall'ano;ehco
sorriso, che conscrv() luminoso fin sul lctro di mnn:e.
La sua serena dipartito trasporta dalla terra :il
Ciclo uno dei pmru m<!ll1bri e una delle figure pii.I
caratteristiche dell'Istituto delle Fig-lie di :'\\Iaria
Au,.ifiatrice.
la suo vita preziosa.
C ooperato r i d e fu n t i:
DOVANO ONORINO, cb. da Cortandone
(Asti),·t n Buenos Aires (R. Argentina) il 25-Vl-1935
a 23 anni d1 ct/J.
B T,Ai'vDINO GIOVANNI, t a Torino il 12 gen-
naio 11. s. Fratello del nostro D. Mario, missionnrto
---- - nel .:\\lato Grosso (Bras,le), sveva con,;gcrato l.1 su1
127

3.5 Page 25

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giovinezza all'Azione Cattolica procligandosi con - Cataldi Bianca, Ge1101•a - Cerri Rosa, RezzoaI(lio
zelo esemi,lare nell'Associazione dell'Oratorio festivo (Genova) - Cisluirhi Cav. Sublio, Grom•to - Contarli\\
di Valsalice. La soda virtù acquistata lo rese padre
tn{)dcllo e valido coopemtore del! 'Opera salesiana fino
al termine della vita.
Antonio, Loria {Treviso) - Contei;sotto Antonio,
Cimadolmo (Treviso) - Debcrnardi Eugenio, ZII•
bie11a - Di Lenarda Benedetto, Coderno (Udine)
CAZZ.-JROLI Dott. GIUSEPPE, t a Verona il
28 novembre 1935. Per quarant'anni, fin dalla fon-
dazione, più che medico fu padre per l'Istituto Sale-
siano dj Verona. Come padre l'ebbero supe,iori cd
alunni che godettero in tanti anni delle cure amorose
e g-rarwte delle sua '<cicll7.a ispirata «cmpre alle fede
ed alle carità cristiana. E più che padre fu per l'fs-ri-
tuto in ore trepide ed angosciose, provvideru>..ia.lm(!llte
trnscorse. Cattolico fervente e clinico distinto godette
la benevolenza di Pio X e la stima di tutta la cittadi-
nanza veronese. Lo sua figurn sorride orn aiili allievi
dal pio ricordo inaugurato dnglì ex-nllievi nell'ultimo
convegno; ma l'anima sun aleggin sempre nell'Isti-
tuto, esempio e conforto d 'elette virtù.
- Della Rocca Colonn. Alessandro, S,rvona - Del-
l'Olivo Giuseppe, Feltre (Belluno) - Duchi Cano-
nico Gaetano, Grosseto - Eula sor.Je fu Giuseppe,
Rorcoforte d1 Nfondovl - Fava Antonio, Coraviuo
(Aosta) - Fioravanti Francesco, Fiwnata (Aquila) -
Fracussi Teresa, Villa110'1•a Cmwu. (Torino) - Franci
Leonida, Gro.iseto - Galhnzi Angelo, Milm10 -
Gamba Giuseppe, Monticello d'Alba (Cuneo) - Ga-
stalcli Ottavina, Borghetto d'Àrroscia (Imperia) - Ca-
staldo Giuseppe, Torino - Centini Giovanna, C<,ssol-
11ovo (Pavia) - Ghisletta Serafina, Chiro11iro (Svizzera
Ticino) - Giacomoni Vince;,zo, !VIontebello (Forll)
• Gianoli Caterina, Om~g11a (Novara) - Giorda Angela,
Almese (Torino) - Girardelli Francesca in Filippooi.
Arena Po (Pavia) - Golctti Marianna, T~JTi11n -
Contessa TERESA ARBORJO MELLA nata Grassi :\\latilde ved. Dones, Novaz::a110 (S, izzera
t Bnlbo di Vinadio, a Toriuo il 26-2 u. s. La nobiltà Ticin~) - Guerinoni Caterina in l'emni, Leffe (Ber-
dei natali arricchl dei meriti d'una vita esemplar- gamo) - llardi Rosario, Cerda (Palermo) - Lanzarotti
mente cristiana informandosi alle tradizioni dell'il- Lui1;i, Paola (Cosenza) - Lep~rati Stefano, Casale
lustre Cas;1 che ebbe sempre per Don Bosco la piò Mo11f. (Alessandria) - Lobasso Antonietta, Iseo (Bre-
alta venerazione e per le Opere sue la più fervida scia) - Lupano Antonietta ved. Castelletti, [Jorgo
cooperazione.
S. Martino (Alessandria) - Lupo Federico, Torino
SCJORTJNO Don DOMENICO Arciprete di
t Altofonte (Monreale), il 30- 1 1-1935. Sacerdotè
secondo il cuore di Dio, sopportò con cristiana ms-
segna1.ione la lunita e grave malattia che lo trasse
alfa tomba. Decurione, fu fer,·ente ammi.ratQre e
cooperatore delle Opere salesiane, procligandosi gene-
ro,amente per l'lslituto locale.
TAOLLrlROL ERMENEGILDO, t a Zompicchia
- l\\1angionte Don Gerolamo, Genwa - Manovali
Santa, 17obarno (Brescia) - Marchino Teol. Don Pie-
tro, Torino - Marè:hisio Angelina, Villajnlletto
(Cuneo) - Marino S. Giovanni, Trapani - Masinelli
Don Giovanni, Urago D'Oglio (BLescia) - Martelli
Elisabetta ved. Martelli, Rome,1ti110 (Novam) - Musu-
raca Cecilia ved. I ncucti, Stilo (Reggio Cnl.) • Mut-
toni Maria m. Selva, Cortabbio (Como) - Mu1do
Luigia ved. Morbello, Casale i\\lonf. (Alessandria) -
di Codroipo a 63 anni di età. Ex-allievo affezionato, Muzio Umbellina, Frassineto Po (Ales..=dria) - Nan
fu fervente cooperatore, de"orissimo di Maria Aus. Annetta, Calizzano (Savona) - Paesano Fmnco, Atri
e di S. Giovanni Dosco.
(Teramo) - Pavoni l\\llargherita, Pesca111i11a (Verorui)
BISJ GUGLIELMO, t a Faenza il 2-3-1936 a
62. anni di crà. Padre esemplare, seppe crescere ed
educare crist1anamenle ben dieci figliuoli, due dei
quali offerse a Don Bosco nella Società Salesiana e<l
uno al Clero secolare in ùiocesi.
- Perfomo Pietro, Rocca Grimalda (Alessandria) -
PiacenLiniMaria, Barga (Lucca) - Pianaro Domenico,
Bassano del Grappt1 (Vicenza) - Picchi Giuseppe, Soi-
ra110 (Pavia) - Pignone Emilia, Carcare (Savona) -
Pinaglia Giuseppina, Ceppomorelli. (Novaro) - Po-
mella Clara, Galliate (Novara) - Pon·9 Alessandro,
Altri Cooperatori defunti:
Momirello d'Alba (Cuneo) - Porro Felice, Mo11licello
d_'Alba (Cun.eo) - Ravab'llan Ermenegilda, Chioggia
Agolini Giovanni, Pomezzcma (Lucca) • Ai,r;o (Venezia) - Revelli Giovannn, J,,Iarsag/ia (Cuneo) -
Luigia in Pensa, Alo11d0t•i (Cuneo) - Angeli Luigi, Ricaldone Ap;ostino, Mirabello J'1011j. (Alessandria)
S. Tommaso (Udine) - Ardino Luigi, Monticello - Riva Massimo, Chiusa S. Michele (Torino) - Ro-
d'Albn (Cuneo) - Arfinetti Delfina, Torino - Baiclto dolfi Pietro, Monopoli (Bari) - Rota Giovanni, Borgo
Avv. Giovanni, Zubie11a (Vercelli) - Battezzato Vin- S. Marli110 (Alessandria) - Rusca Antonio, Prala-
cenzo, Pomaro Monf. (Alessandria) - Bellone Co- Jera (Torino) - Salvi Laura, l'l'fo11ticelli Pavese (Pa-
~tun1a, So/ero (Alessandria) - Betroni Pietro, Vigolo via) - Silvi Agostino, S. FrfdÌU110 a Sèttìmo (Piso)
(Bergamo) - Bocelli Teresa, Chiari (Drescia) - Bona - Stuardi Anna ved. Cunino, Villanova d'Asti (Asti)
Bartolomeo, ]\\lfo11titello d'Alba (Cuneo) - Botto - Tamburri Don Pasquale, Isernia (Compobns..so)
Luigi, Settimo Vittone (Aosta) - Bottos Arcangelo - Tassi Maria ved. Giuffro, S. Stefano d'Ai·c.to (Ge-
Hnrco di Pravisdomini (Urune) - Brugnetti Ta.~setti nova) - Vuillermoz Silvano, Pulor: (Aosta) - z~n
Caterina, Petosi110 (Bcr,tamo) - Brunetti Ma.ria vcd. Emilia Beata, Pratolino (Firenze) - Zancni Giovanni,
1\\Iomndi, Argenta (F-errara) - Cantino Giovanni e Fossalto di Portognwro (Venezia) - Zani Marietta,
Giuseppina, Frinco (A.~ti) • Cantù Giuseppina, Valnegra (Bergamo) · - Zanotto Pcimiru~. Varm1go
Arena Po (Pavia) - Casolari Maria, Sassomorello (Mo- (Alessandria) • Zerneri Giovanni, Sabbio Chiese
- - denu) - Castiglioni Angelo, Roè Voldano (Brescia) (Brescia).
Co,, permr.uo d~/J"Aulorllli l!N:l~sioslico. - Uì.reflo-rc rt".spon'!lahilc: D. GUIDO fAVIN I
Torino Tipografia. della SociclA E.Jilri.c.c. latcrn.azionaJc. Corso Regina Ma.rghcrila. 176