Bollettino_Salesiano_194507


Bollettino_Salesiano_194507

1 Page 1

▲back to top
SBAOLLELSEITATNIONOAnno LXIX - n.7
NOVEMBRE
DICEMBRE 1945
Riabilitazione .
Prostrati dalla guerra nella miseria e nell'abiezione, noi sentiamo il bisogno, non solo di
una benefica ripresa e di una sana rieducazione cristiana, ma anche di una completa riabilita-
zione a quella missione di civiltà mondiale di cui la Chiesa non ha ceduto il primato nemmeno
nell'ora del più fatale pervertimento dei popoli traviati .
È una missione essenzialmente di amore, alla quale siamo stati sottratti dalle ambizioni dema-
gogiche di un orgoglio insano .
I nostri Morti .
Ci spronano i nostri morti . Le vittime, soprattutto, della ferocia di quell'odio che ha fatto
tanto scempio delle anime e dei corpi nella tormenta sanguinaria. Povere creature, sorprese
dagli orrori dei bombardamenti, dalle insidie e dalla furia dei combattimenti, o da sevizie
brutali che giunsero molte volte ad impedire gli stessi conforti religiosi e la pietà dei funerali .
Disperse, maciullate, incenerite dalle esplosioni o dall'infamia dei forni crematori, le profanate
salme ci lasciano la consegna di rifare il credito dell'umanità .
L'Immacolata .
Rifarlo alla scuola dell'Immacolata . Di Colei che, preservata, per divino privilegio, dal pec-
cato originale, non conobbe gli istinti depravati della nostra corrotta natura . E che, fatta nostra
Ausiliatrice, può soccorrere efficacemente la nostra formazione spirituale . L'8 dicembre segna lo
data di nascita dell'Opera Salesiana, voluta da Dio per la cristiana educazione della gioventù
Cento anni fa, Don Bosco non era padrone di un palmo di terra per fissare le sue tende . Il 1845
fu forse l'anno più fortunoso della sua giovinezza sacerdotale . Sfrattato dall'Ospedaletto, dalle
cappella del cimitero di S . Pietro in Vincoli, da quella dei Molassi, egli viveva solo dei suoi sogni,
in cui la Vergine gli prospettava, con tre chiese, le tappe progressive dello sviluppo dell'Opera sua .
Oggi, ad un secolo di distanza, noi abbiamo sott'occhio, per quanto mutilato dalla guerra, il
meraviglioso complesso delle provvide istituzioni . E contiamo un'altra esperienza della Provvi-
denza di Dio, della ispirazione e dell'aiuto di Maria SS . pel trionfo della missione di amore
affidata a Don Bosco nel piano generale della restaurazione mondiale! . . .
Il Natale .
Singolare applicazione del mistero della Redenzione, che ci riconduce alla culla del Figlio
di Dio fatto uomo . Il genere umano riprese la via della civiltà, dond'era decaduto pel primo
peccato, quando il Figlio di Dio assunse umana carne ed associò la nostra povera natura umana
alla sua persona divina in quella unione così intima che i teologi chiamano «ipostatica» . Da
quel giorno, a tutti quelli che gli fecero buona accoglienza, il Verbo di Dio dedit potestatem
filios Dei fieri : diede il potere di diventare figliuoli di Dio . E cominciò la rigenerazione degli
uomini veramente civili. Il Cristianesimo fece alla nostra Patria un posto d'onore nella missione
della civilizzazione mondiale . E gli stranieri, che oggi godono il nostro suolo, n'ebbero una visione
d'incanto dalla condotta, dalla parola e dall'apostolato dei nostri missionari che portarono alle
loro terre la luce della Fede e la vita della Grazia . Se oggi essa è così vilipesa, lo è per lo scempio
degli apostati dal Cristianesimo, che preferirono all'apostolato dell'amore la tirannia dell'odio .
Ci riabiliti Gesù alla nostra missione di salvezza, rifacendo nello spirito cristiano la nostra
vita ed il sacro prestigio della Patria nostra .
È l'augurio che deponiamo ai piedi del celeste Bambino perchè lo realizzi colla sua onnipo-
tenza, benedicendo gli onesti intenti di coloro che si sforzano di essere buoni e di far buoni gli
altri, per riudire davvero finalmente sulla terra il cantico del Natale : « Gloria a Dio nel più
alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà» .

2 Page 2

▲back to top
SOTTO LA CUPOLA
DELL'AUSILIATRICE
Visite gradite.
Il 1° settembre, abbiamo avuto la cara sor-
presa dell'arrivo di Mons. Giuseppe Kerec,
Amministratore Apostolico della Prefettura di
Chaotung nello Yunnan (Cina), il primo supe-
riore di Missione giunto a Roma mentre ancora
imperversava la guerra . Egli si trattenne un
paio di settimane fra noi e visitò anche le case
di formazione più vicine, accolto a festa
ovunque ed ascoltato con viva attenzione nelle
sue interessanti relazioni . Verso la metà del
mese giunse pure da Roma il nostro Procu-
ratore generale Dott . Don Francesco Tomasetti
che rimase con noi una diecina di giorni.
Feste e pellegrinaggi .
In basilica, devote funzioni per le feste della
Natività e del Nome di Maria, e particolare
solennità a quella dell'Addolorata, cui parte-
ciparono anche gli alunni che si preparavano
agli esami di riparazione o al salto di qualche
classe .
Il 21, le Figlie di Maria Ausiliatrice af-
follarono il santuario, colle rappresentanze
delle loro varie opere cittadine, per assistere
alla Messa d'Oro del rev .mo sig . Don Giovanni
Segala, che, circondato dalla comunità dei
confratelli, celebri all'altare della Madonna ed
alla sera impartì la benedizione solenne .
Il 22, abbiamo avuto la visita di S . E .
Mons. Ernesto Ruffinail,orSegtdla
S . Congregazione dei Seminari e delle Uni-
versità degli Studi, oggi Arcivescovo di Pa-
lermo . Il 27, il Parroco di Castagneto Po
guidò al santuario 200 parrocchiani in devoto
pellegrinaggio . Il 29, altro pellegrinaggio di
150 parrocchiani di Vinchio d'Asti Negli
ultimi giorni di settembre, gli studenti di
teologia, ospiti dell'Oratorio durante il periodo
di emergenza, fecero ritorno ai loro rispettivi
studentati .
Il nuovo anno scolastico -professionale .
La prima festa di ottobre, dedicata alla
Madonna del Santo Rosario, assunse pure tutta
la sua solennità liturgica . Nella settimana
seguente rientrarono gli alunni artigiani e poi
gli studenti . Un totale di circa 700 : oltre
350 artigiani, di cui 240 interni ; ed oltre
300 studenti, di cui 200 interni . Si ammassa-
rono anche nelle antiche camerate dei tempi
di Don Bosco, riattate alla meglio . Ma pur-
troppo non si poterono soddisfare tutte le
duemila e più domande pervenute, essendo
andati distrutti nei bombardamenti gli ampi
dormitori della sezione studenti .
Per la «Giornata Missionaria » la Casa-
madre era al completo e le funzioni della
basilica ripresero il loro consueto splendore .
Corte a Maria .
Il 24, si riorganizzò pure la «Corte di
Maria », tanto cara ai devoti dell'Ausiliatrice,
con funzioni distinte per le diverse sezioni,
alle 6,30-7,30-9-17 e coll'Ora di Adorazione
serale predicata da Don Carnevale . Prestò il
servizio corale la Scuola Ceciliana delle Figlie
di Maria Ausiliatrice fondata dal compianto
M° Don Grosso . Colla festa della Regalità di
N . S . Gesù Cristo si iniziarono anche le
SS . Quarantore che attrassero numerosi fedeli .
Artigiani e studenti inaugurarono il nuovo
anno scolastico professionale coi tradizionali
tridui predicati dai Superiori del Capitolo,
rev .mi Don Ziggiotti e Don Serié .
IN FAMIGLIA
Francia - Prime notizie .
Dalle prime notizie giunteci dalla Francia
abbiamo appreso che quattro Case hanno par-
ticolarmente sofferto dalla guerra . Quella di
Caen, in pieno campo di battaglia, è andata
completamente distrutta colle sue fiorenti
scuole ginnasiali e professionali . Quella di
Tolone è stata fatta saltare dai tedeschi colla
dinamite . Quella di Pouillé, con scuole ele-
mentari, ginnasiali ed agricole, fu rovinata
dalle granate . Quella di Marsiglia, lo storico
Oratorio S . Leone aperto da Don Bosco, con
scuole elementari, ginnasiali e professionali ed
una vasta organizzazione di opere di aposto-
lato, è stata danneggiata da scoppi di granate
durante il periodo di liberazione . I danni
però sono già stati riparati . E la sua benefica
attività continua in pieno . Nove confratelli,
tra i combattenti ed i deportati, sono morti
in guerra ; un sacerdote è perito sotto i bom-
bardamenti ed un coadiutore è stato fucilato
dai tedeschi .
Mirabile ovunque è stato l'apostolato pa-
triottico dei Salesiani e delle Figlie di Maria
Ausiliatrice . Per citare un esempio, la Casa
di Giel, poco lontana da Caen, ha ospitato,
per due buoni mesi, oltre 2000 persone tra
sinistrati, feriti ed ammalati .
Attendiamo presto altre notizie .

3 Page 3

▲back to top
Cirenaica .
Da una lettera del 26 maggio u . s., stralciamo
questi appunti di diario :
S . . E . Mons . Giovanni Lucato, Vicario Apo-
stolico di Derna, terminate le ostilità in Europa
ha potuto visitare i nostri cari soldati coope-
ranti cogli alleati (Pioeer Corps) dislocati nel
nostro Vicariato Apostolico .
Fu una gioia per Monsignore ; ma anche
una grande soddisfazione per quei nostri cari
fratelli, che videro nella visita del Vescovo di
Derna la materna assistenza religiosa della
Chiesa . Monsignore direttamente ed indiret-
tamente non si lasciò mai sfuggire occasione
di fare del bene . Interessò le locali autorità
civili e militari, scrisse e parlò coi Cappellani
militari sia inglesi che
italiani appositamente
incaricati . Ma, poichè
il numero di questi
ultimi era troppo esiguo
rispetto alla distanza
di una Compagnia dal-
l'altra, ottenne, da circa
un anno, che anche i
nostri Missionari pre-
stassero la loro assisten-
za spirituale . Ed i figli
di D . Bosco non bada-
rono nè ai disagi delle
distanze, nè ai mezzi di trasporto per svolgere
il sacro ministero nella zona gebelica : D . Atzori,
D . Leder, D . Defendi, a Derna, Martuba ed
al Feteia ; D . Gaggino in Apollonia ed a
Savoia ; D . Dalmaso a Beda Littoria ed a
Savoia ; D . Del Gaudio a D'Annunzio ; Don
Santià a Berta e D . Sois a Luigi Razza .
Nella notte del S.NatleinosrMai
celebrarono in sette località per dare ai nostri
soldati la comodità di accostarsi ai SS . Sa-
cramenti e la gioia di gustare la santa poesia
della Messa Natalizia .
Mons . Vescovo iniziò la sua visita la sera
del 3 maggio, portandosi a Martuba presso
quella compagnia di Pioneers prima che par-
tisse per altra destinazione .
La domenica 6 maggio Sua Eccellenza passò
tutta la giornata tra i prigionieri di Giovanni
Berta presso i quali, la sera precedente, si era
portato ed aveva pernottato D . Defendi per
disporre meglio gli animi e per dar comodità
di accostarsi ai SS . Sacramenti .
Il 13 maggio fu la volta di Apollonia ove
vi erano circa 200 Pioneers che attendevano alla
costruzione di una strada presso il mare . Dopo
la S . Messa, il Vescovo si intrattenne con gli
ufficiali e coi soldati per il resto della giornata
in lieta e gradita compagnia .
Dal 14 maggio al 22 si effettuarono le visite
alle compagnie dislocate nelle zone di El-
Aden, a circa 3000 prigionieri .
Il comando del 210 H . Q . Pioneers Corps
mandò lo zelante Cappellano militare P . Stenta,
Cappuccino, con una macchina a disposizione
del Vescovo . Il Vicario Apostolico partì nel
pomeriggio .
Da Derna a Tobruch corrono 172 km . La
deserta Marmarica, che vide il flusso ed il
riflusso degli eserciti in lotta, e l'incalzarsi
degli uni contro gli altri, che fu testimone di
tanti eroismi, le cui zolle sono inzuppate di
tanto sangue, era cosparsa dei resti di moltissimi
automezzi, carri armati, aeroplani, cannoni,
ecc . Si vedevano anco-
ra le tracce della guerra
che fu : campi minati,
reticolati, appostamenti,
fortini, ecc . Qua e là,
piccoli e grandi cimiteri
di guerra . Giunto a To-
bruch, il Vicario Apo-
stolico si portò subito
al comando del 210 H .
Q . Pioneers Corps per
ossequiare gli ufficiali
inglesi e per ringraziare
il comandante di aver-
gli permesso di visitare i prigionieri italiani .
Monsignore alloggiò nella palazzina degli
ufficiali che gli offrirono la migliore stanza
che avevano a disposizione : quella del loro
colonnello .
Il comandante, alle ore 20, offrì a S . E .
il dinner . Facevano corona al Vicario Aposto-
lico il comandante Major Hancock, il Major
Paget, che partecipò alla battaglia di Anzio ;
il cap . Stelphen, aiutante maggiore ; i tenenti
Varley e Harris ; gli ufficiali italiani ten . Model
e Bonci . La serata trascorse tra la più schietta
cordialità . Al termine, il comandante ed il suo
aiutante maggiore brindarono alla prosperità
delle nostre nazioni pacificatesi ed alla pace
raggiunta in Europa . Mons . Vescovo rispose ai
loro brindisi manifestando nuovamente la sua
gioia di poter recare conforto ai nostri soldati
italiani con la parola della fede . Ricordò che
la pace avuta era un grande dono di Dio, au-
spicando che nel prossimo lavoro di ricostru-
zione la Patria nostra possa trovare tra le na-
zioni alleate comprensione ed aiuti .
Il 18 maggio, dopo la celebrazione delle
S . Messe nella cappellina del comando gruppo,
Monsignore visitò la piccola nave « S . Antonio »

4 Page 4

▲back to top
che in stato di cobelligeranza si trovava nel
porto . Il comandante della nave, Maresc . Aldo
Baggini presentò la sua minuscola truppa
schierata sopra coperta . Il Vescovo rivolse ad
essa la sua parola affettuosa . Poi si intrattenne
coi singoli marinai in familiare conversazione .
Gradito il rinfresco offerto a bordo della nave
dal comandante, S . E . visitò una parte della
cittadina di Tobruch che, per gli eventi suc-
ceduti in essa ed attorno ad essa dopo l'ul-
tima sua visita il 30 giugno 1940, era di
gran lunga mutata .
Vi era forse il 15% di case abitabili . Il
resto, quasi tutto un mucchio di macerie e di
rovine . Nel porto, un numero notevole di
navi affondate . La bella chiesa di Tobruch,
la più bella del Vicariato, aveva il tetto sfon-
dato . I muri avevano alquanto sofferto ; il
salone catechistico si reggeva solo su due muri
e, come la casa parrocchiale, era privo di tutti
gli infissi .
P . Stenta e gli ufficiali italiani del comando
gruppo offrirono il pranzo, al quale partecipò
anche il comandante della « S . Antonio ».
Nel pomeriggio incominciò la visita alle
singole compagnie che, per la zona di Tobruch,
durò fino alla sera del giorno seguente .
Il Vicario Apostolico parlò a tutte le com-
pagnie e si intrattenne familiarmente cogli uffi-
ciali e soldati italiani, inculcando a tutti la
divozione alla Madonna . Ogni visita terminava
sempre con la recita di un'« Ave Maria » .
Nella zona di Tobruch visitò sei compagnie .
Non molto distante da Tobruch vi è un
grande cimitero di guerra . S . E . il Vescovo
si recò a recitare su quelle tombe la pre-
ghiera del suffragio . Per due volte Monsi-
gnore visitò pure il grande ospedale militare
per confortare i pochi prigionieri italiani ivi
degenti .
La domenica 20 maggio fu riservata alla
vistadelcompagnidelazondiEl-Aen
ove spiegava una zelante opera di assistenza
spirtualeilCapelanomiltareD .Tomas
Rossello della Diocesi di Savona .
Anche cuesta zona, fortemente assolata e
desertica, presentava in modo ancora più ac-
centuato le vestigia di una guerra dura, pro-
lungatasi per tre anni, alternandosi tra le
azioni di posizione e di movimento . Come
nella zona di Tobruch, ha il suo cimitero
costellato di croci sotto le quali dormono in
pace soldati italiani, germanici e britannici .
Alle ore 10 Mons . Vescovo, mentre dardeg-
giava il sole africano, celebrò il santo sacrificio
della Messa a due compagnie che in forma di
quadrato si stringevano attorno all'altare . Al
Vangelo, essendo, festa della Pentecoste, Mon-
signore commentò gli effetti dei doni dello
Spirito Santo .
D . Defendi celebrò alle 11 in un ampio
baraccamento ad un'altra compagnia mentre
la scuola di canto accompagnava con mottetti
il santo sacrificio della Messa.Dopdiche,
Sua Eccellenza spiegò il S . Vangelo e quindi
s'intrattenne familiarmente anche con quei
soldati .
Alle 17 e alle 18 Monsignore visitò e parlò
con un'altra compagnia ed un distaccamento .
Mons . Vescovo potè constatare di presenza
che i nostri soldati prigionieri, dislocati nel
suo Vicariato, godevano tutti ottima salute ;
non mancava loro nulla per quello che riguar-
dava la loro vita materiale : abitavano sotto
comode tende o in casette che essi si erano
abilmente costruite . Naturalmente tutti desi-
deravano tornare in Patria per rivedere i loro
cari ; ma nella tranquillità, nel lavoro, nella
cordialità tra ufficiali e soldati attendevano
l'ora stabilita .
I Cappellani, i Comandanti di compagnia
coi loro ufficiali, il Comandante della «S . An-
tonio », gli ufficiali del 210 H . Q . Pioneers
Corps andarono a gara nell'onorare e nel ren
dere lieto il soggiorno al Vicario Apostolico .
Mons . Vescovo la sera del 24 maggio visitò
pure ufficialmente i soldati prigionieri che si
trovavano a Derna . La domenica seguente
27 maggio si portò a visitare la compagnia di
Razza e il suo distaccamento di D'Annunzio .
Anche questi stavano bene, non mancavano
di nulla . La maggior parte erano già in rela-
zione coi propri cari .
Quasi ogni compagnia aveva come centro
diatrazionespirtualelasuacapelaformat
da ampie tende o variamente e caratteristica-
mente costruita nella quale i soldati si riuni-
vano la domenica per ascoltare la S . Messa
e nei giorni feriali per recitare le loro preghiere .
Significativo il tempietto di El-Aden co-
struito dai nostri soldati con un gusto vera-
mente artistico ed economico . Usufruirono,
per la costruzione, delle latte che avevano ser-
vito per la benzina e che riempite di terra
presentavano una certa consistenza . Il tutto
poi venne rivestito con malta di cemento .
Al centro del tempietto si ergeva un altare
tipo basilicale, sulle pareti spiccavano cinque
begli affreschi, dipinti da un nostro soldato .
Rappresentavano S . Francesco d'Assisi, S . Ca-
terina da Siena protettori dell'Italia ; S . Barbara
protettrice delle armi da fuoco ; S . G . Bosco pa-
trono della gioventù . Un ultimo affresco rappre-
sentava il ritorno del prigioniero alla sua casa .

5 Page 5

▲back to top
Spagna .
L'Ispettore di Madrid, D . Bellido, in data
29-VI - 1945 scriveva :
« Abbiamo concluso l'anno scolastico-pro-
fessionale con grandiose cerimonie a Madrid
e a Salamanca . A Madrid, nel rione dell'Atocha,
abbiamo inaugurato il grandioso nuovo padi-
glione per le Scuole ed abbiamo allestito un'e-
sposizione nazionale di Arti e Mestieri alla
quale hanno concorso tutte le nostre Scuole
Professionali . Venne inaugurata dal Ministro
dell'Interno . Ebbe l'onore della visita di vari
Ministri, autorità e distinte personalità eccle-
siastiche, militari e civili . Suscitò in tutti la
più viva ammirazione ed accrebbe ancor più
la simpatia generale per Don Bosco e per
l'Opera Salesiana . Il 9 maggio, il Capo del
Governo mi diceva : " La Congregazione Sale-
siana è tanto necessaria che, se non fosse già
fondata, bisognerebbe fondarla al più presto " .
Speriamo di ottenere aiuto anche per la co-
struzione di ciò che manca ancora a Ronda
de Atocha e per una chiesa molto più spaziosa .
In complesso verrebbe a costare meno del
padiglione innalzato, il quale ha superato i
4 milioni . Nel prossimo anno potremo aumen-
tare di varie centinaia il numero degli alunni
di queste nostre Scuole . È nostro desiderio
di riservare l'internato, che già ospita cento-
cinquanta alunni, agli orfani ed ai giovani più
poveri . Vogliamo che sia un'opera totalmente
benefica, sapendo quanto sia gradita a Don
Bosco e al nostro amatissimo Rettor Maggiore .
» La chiesa di Salamanca è riuscita molto bella
e di eccellenti condizioni acustiche . Contiene
mille trecento persone sedute comodamente .
All'inaugurazione i presenti superavano i 3000,
occupando anche lo spazioso coro . Partecipò
tutta la città, ed in-
tervenne anche S . E .
Mons . Olaechea ».
Altre buone notizie
ci hanno portato varie
lettere ai Superiori .
A V igo si è solenne-
mente inaugurata e con-
sacrata una magnifica
chiesa dedicata a Maria
Ausiliatrice . Ad Aréva-
lo, provincia di Avila,
venne posta la prima
pietra di una nuova casa
per aspiranti della Ispet-
toria Celtica . Le vo-
cazioni germinano con
meravigliosa fecondità
nelle case irrigate dal sangue dei nostri mar-
tiri, e gli aspirantati sono insufficienti ad ac-
coglierle .
A Siviglia Sua Eminenza il Cardinal Se-
gura ha incaricato i Salesiani della prepara-
zione di un Congresso Catechistico diocesano .
In diverse parti della stessa nazione le autorità
invitano con insistenza i Salesiani a fondare ed
aprire nuove scuole professionali . L'esito otte-
nuto nelle nostre case di Sarrià, Deusto e Ma-
drid, dotate di grandiosi laboratori, di macchi-
nario ed attrezzatura moderna, e quello con-
seguito in altre scuole meno grandi ma non
meno feconde di ottimi risultati, hanno destato
vive simpatie e grande interesse per le nostre
opere destinate alla formazione cristiana e
tecnica della gioventù operaia .
Nel 1944, a Santa Cruz de Tenerife (CANA-
RIE) si è aperta una nuova scuola professionale .
Nord e Centro America .
Il Delegato del Rettor Maggiore, rev .mo
Don Enea Tozzi, in una lettera del 29 giugno,
dando relazione della visita fatta alle nostre
Case del Messico, annunciava la fondazione
del noviziato nella città di Puebla e di una
scuola elementare a Zamora . Il Noviziato ha
già una diecina di novizi, usciti da un qua-
driennio di aspirantato e quindi bene animati
ed infervorati della loro vocazione . La scuola
elementare di Zamora conta 283 allievi ed ha
pure annesso un corso di scuole secondarie .
L'Arcivescovo S . E . Mons . Pulcheri Pietra-
santa n'è assai contento, ed il suo Coadiutore
è più che padre pei Salesiani . Il tempio di
Dolores è assai frequentato ; la festa di Maria
Ausiliatrice è riuscita un trionfo .
Don Tozzi visitò anche Cuba e le Antille ;
poi le nostre case del
Centroamerica, meno
quella di Panamà . Tor-
nò negli Stati Uniti
ripassando pel Messico .
Constatò notevoli pro-
gressi in ciascuna ca-
sa ; e dovunque vide i
Salesiani carichi di lavo-
ro . Il personale è troppo
scarso ; gli allievi, inve-
ce, in continuo aumento .
Gli oratori di H aiti,
di Ciudad Trujillo e di
Santo Domingo hanno
tutti oltre un migliaio
di alunni . In Haiti si
sono ricostruiti i labo-

6 Page 6

▲back to top
ratori su disegno più ampio, e più pratico . Vi
si è pure aggiunta una scuola gratuita per
500 allievi ed una cucina per 250 ragazzi
poveri con fondi dati dalla Camera del Lavoro .
A Moca il nostro Arcivescovo Mons . Pittini
ci ha affidato una delle due parrocchie . Si può
far molto bene . È un terreno fertile per voca-
zioni e si prepara già un aspirantato . S E .
Mons . Arcivescovo ha dovuto trasferirsi in un
ospedale di New York per la cura della vista :
ha perduto completamente un occhio e si
teme che abbia a perdere anche l'altro . Pre-
ghiamo perciò il Signore glielo conservi e gli
consenta di fare ancora tanto bene .
Mel Centro America, l'Ispettore Don Tan-
tardini, che sostiene un lavoro superiore alle
sue forze, ha quattro aspirantati preparatori ed
uno superiore con un numero complessivo di
oltre trecento aspiranti . Il nostro apostolato
per le vocazioni trova ora larga imitazione
anche dagli altri religiosi .
Grandi insistenze fanno i nostri Cooperatori
per la sistemazione dell'Opera salesiana anche
in Porto Rico e si spera di poterli presto
accontentare .
A Sant'Antonio Laredo e a Raymondville,
le Figlie di Maria Ausiliatrice giunte dal Mes-
sico svolgono un'attività provvidenziale per
combattere l'ignoranza religiosa, prendendo
contatto con migliaia di allievi e di allieve
connazionali immigrati dal Messico nel Texas .
Oltre le scuole locali si. prodigano in diversi
centri catechistici e fanno delle vere missioni .
D A LLE NOSTRE MISSIONI
Assam .
-
Amatissimo Rettor Maggiore,
i suoi figli dell'Assam esultanti inviano al
Padre amatissimo omaggi di affetto, devozione,
gratitudine sempre più ferventi .
In questi anni di guerra abbiamo visto 56
tra sacerdoti, chierici e coadiutori lasciare la
diletta missione . Rimasero sul posto, a conti-
nuare il lavoro anche per loro, una trentina
di sacerdoti ed una ventina tra chierici e
coadiutori . Col personale così ridotto, colle
restrizioni inevitabili in zona di guerra, ed
altre gravi difficoltà, abbiamo superato la bu-
fera, serbando la calma e la fiducia nell'aiuto
di Dio che non ci venne mai a mancare, e
sforzandoci di essere sempre fedeli agli inse-
gnamenti di S . Giovanni Bosco . I confratelli
rimasti sul campo del lavoro, con sacrificio e
generosita degni delle più belle tradizioni sale-
siane, si prodigarono senza posa a sostenere le
posizioni . Il 24 maggio, abbiamo sciolto l'inno
di ringraziamento durante il Pontificale tenuto
nella cappella dell'Orfanotrofio «Don Bosco »
qui in Shillong . Abbiamo ringraziato anche
Maria SS . Ausiliatrice di tutto l'aiuto e di
tutta la protezione largitaci in questi anni di
guerra . L'Orfanotrofio, che ora sorge più bello
coi nuovi edifici, conta oltre 210 interni . Il
direttore, D . Igino, lavora molto per coltivare
vocazioni fra i giovani . Ne abbiamo battezzati
23, lo stesso giorno della festa di Maria SS .
Ausiliatrice . Io sono appena tornato da Di-
brugarh, la città più vicina ai confini della
Cina, dove abbiamo trasportato il noviziato
dell'India . Undici novizi indiani si preparano
alla vita salesiana all'ombra della bella chiesa
del Sacro Cuore di Gesù . Sono ancora pochi ;
ma se ne aggiungeranno altri da ogni parte
dell'India nei prossimi anni .
Abbiamo aperta una nuova stazione missio-
naria a Golaghat nel centro dell'Assam, per
poter meglio attendere ai numerosi cristiani di
quella zona e studiare le immense possibilità
che ci offrono per evangelizzare campi nuovi
e promettenti . Nel centro di Shillong abbiamo
aperto un nuovo campo molto fiorente . I lavori
della Cattedrale non hanno subito interruzione .
Pur procedendo lentamente, ci fanno sperare
di poterla adibire nel 1946 . Le autorità del-
l'Assam si mostrano molto benevoli verso di
noi . Date le condizioni particolari, non ab-
biamo potuto evitare l'internamento di tanti
confratelli e la cessione di vari edifici ; ma il
Signore non ci lasciò mai mancar nulla nè
pel vitto, nè pel vestito . Il lavoro missionario
sofferse perchè potemmo dare ai maestri e
catechisti solo una paga minima di fronte alle
esigenze del caro viveri . Ma è già molto l'aver
potuto tenere tutte le posizioni . Ora abbiamo
un solo desiderio : che i nostri cari confratelli
possano ritornar tutti . Perchè quelli rimasti
sono stremati di forze per l'eccessivo lavoro .
Non sappiamo però ancora quando potremo
avere questa consolazione .
Gradisca i nostri migliori auguri e benedica
me e tutti i suoi figli di Assam .
Shillong, 4 giugno 1945 .
suo aff.mo in G . C .
+ STEFANO FERRANDO, Vescovo.
Con lettera del 29 agosto u . s . inviata al
direttore della nostra casa di Malta (Sliema),
i diaconi : Don Silvio Tronconi, Don Vittorio
Uboldi, Don Santino Mondini, Don Remo .
Morra, Don Santo Di Vita e Don Angelo
Castelli hanno annunciato al Rettor Maggiore
la loro prossima ordinazione sacerdotale, tenuta
l' 11 ottobre u . s . da S . E . il nostro Mons .
Mathias, Arcivescovo di Madras .

7 Page 7

▲back to top
India .
Da una lettera di D . Wollaston da Khulna,
in data 1 9 -VI-1 945 :
« Nel nostro piccolo, nella scuola diretta da
noi (150 Indù, 95 Musulmani, 5 Protestanti
e io Cattolici, studenti) cerchiamo di far ap-
prezzare ed applicare i principi cristiani e sa-
lesiani fra i maestri e i giovani, e così portare
il nostro contributo al gran lavoro della sal-
vezza delle anime » .
Cina .
Il 25, settembre giungeva da Macau alla
Segreteria di Stato di Sua Santità il seguente
messaggio telegrafico che S . E . Mons . Montini
si affrettava a trasmettere al nostro Procuratore
generale : «Prego informare Superiori Salesiani
che noi siamo ansiosi di notizie . I confratelli
di Macau e di Hongkong bene - Matkowic,
Lareno uccisi - Ispettore ancora a Shanghai
- Offriamo preghiere e sacrifici per il Santo
Padre - ACQUISTAPACE . ».
Don Giovanni Matkowic reggeva la nostra
stazione missionaria di Toungtong, casa filiale
di Lokchong nello Yan Fa . Don Lareno
Faccini Bassano, già segretario di S . E .
Mons . Versiglia, risiedeva nella nostra Mis-
sione di Namyung nel Kwangtung. Non
abbiamo particolari sul loro eccidio . Li racco-
mandiamo caldamente ai suffragi dei nostri
cari Cooperatori .
Son due gravi perdite pel nostro Vicariato
Apostolico di Shiuchow . E la loro tragica
scomparsa è un gran lutto per le nostre Mis-
sioni già così stremate di personale .
In un telegramma precedente lo stesso
D . Acquistapace, direttore del nostro Istituto
di Macau, ci aveva annunziato la scomparsa
di Don Lareno ; ma senz'altre precisazioni . Ci
aveva pure informato che nelle due case di
Macau e di Hongkong si erano tenuti rego-
larmente gli Esercizi spirituali e che in Macau
era pur cominciato regolarmente il noviziato .
Accennava però ad un lungo telegramma in-
viato via Lisbona che, purtroppo, non ci è
pervenuto .
Dall'Ambasciata di Nanchino è pervenuto
quest'altro messaggio : « Penengo morto per
malattia santamente . Confratelli bene, opere
continuano . Ringraziamo, strenna, assicuriamo
osservanza e preghiere » . BRAGA .
P. S . - Il ch . Penengo Armando era una
bella vocazione che prometteva tanto per
l'apostolato missionario .
Thailandia .
Da una lettera di Don Pietro Carretto ai
parenti, in data 1° settembre u . s ., da Banpong,
abbiamo appreso che la consecrazione episco-
pale di S . E . Mons . Pasotti è stata compiuta
il 24 giugno 1941 . Nessuna delle nostre opere
è stata danneggiata dalla guerra . Il collegio di
Banpong si è trasferito nel periodo più peri-
coloso a Bang-nok-khuek, ma ora è già di
nuovo nella sua sede. I bombardamenti hanno
risparmiato tutte le residenze .
Anche il vitto non è mai mancato, perchè là
il riso abbonda più del consumo ; la carne, le
uova, la verdura e la frutta son pure più che
sufficienti al bisogno degli abitanti . Solo la stoffa
venne razionata . La difficoltà maggiore fu pel
vino da Messa e la farina per le ostie . Per
più di due anni ne dovettero usare col conta-
goccie : una bottiglia doveva servire per più
di 200 Messe . Ora ne possono avere un po'
di più . La roba è aumentata di prezzo in
modo impressionante ; tuttavia i nostri con-
fratelli riuscirono a mantenere in efficienza
tutte le opere con orfani e seminaristi . Per
parecchio tempo Don Carretto andò a cele-
brare la S . Messa in un campo di concentra-
mento di prigionieri civili inglesi a Bangkok,
con piena libertà di confessare e predicare.
Gli italiani furono sempre ben trattati dai
Siamesi . Subirono un po' di vigilanza dal
9 settembre al 6 novembre 1943 ; ma fatti
segno a dimostrazioni di affetto e di premure
da parte di tanti amici . La salute dei missionari
si è mantenuta sempre buona, tranne quella
di Don Terpin che si spera adesso possa
migliorare . Da un'altra lettera di D . Silvio
Provera, direttore del Seminario indigeno di
Bang Nok Khuek, apprendiamo che i semina-
risti hanno già raggiunto il bel numero di 46 .
Giappone .
Un telegramma dagli Stati Uniti ci ha por-
tato finalmente notizie dei nostri confratelli
e delle nostre opere in Giappone :
New Rochelle - N. Y : - 3 novembre 1 945 . -
«Salesiani Giappone tutti salvi. Opera Tokyo
illesa . Altre opere danneggiate . Affettuosi salu-
ti, cordiali auguri da tutti». Don ENEA Tozzi .
Raccomandiamo ai giovani la nostra rivista mis-
sionaria mensile che desta tanto interesse :
GIOVENTÙ MISSIONARIA
Programma di abbonamento 1946 :
Abbonamento di favore per i Gruppi A .G.M . L . 50.
»
ordinario individuale
»
sostenitore
» 6o
» 75
»
benemerito
» 100
Direzione e Amministr. : Via Cottolengo, 32 -Torino (109) .

8 Page 8

▲back to top
NECROLOGIO
Salesiani defunti :
La ristrettezza dello spazio ci costringe a limitarci ai
semplici dati . Quanti vorranno avere più ampie notizie po-
tranno rivolgersi ai Direttori delle Case donde icompant
confratelli son volati al Cielo .
Sac . ANGELERI GIACOMO, da Sezzàdio (Ales-
sandria), a Palermo il 2-III-1944 a 74 anni .
Sac . CULTRERA FRANCESCO, da Vizzini (Ca-
tania), a Genova il 18-III-1945 a 71 anni .
Sac. BACKHAUS CARLO, da Erkeln (Germania),
nel maggio 1945 a 70 anni .
Sac . CUENCA ANGELO, da Purificación (Colombia),
nel maggio 1945 a 68 anni .
Sac . VIRZI' GIUSEPPE, da Cesarò (Messina), ad
Alì Superiore (Messina) il 2-IX-1943 a 67 anni .
Sac . FINOCCHIARO GIUSEPPE, da Randazzo
(Catania), a Roma il 23-V-1943 a 65 anni .
Sac . MASSARI PROSPERO, da Guardia Perticara
(Potenza), il 13-X-1944 a 71 anni .
Coad . ANSELMO NAZARIO, da Arenzano (Ge-
nova), a Cuneo il 5-IX-1945 a 72 anni .
Sac. GUALTIERI GIUSEPPE, da Agira (Enna),
ad Agira il 1-IV-1943 a 32 anni .
Sac . SALINI CESARE, da Serravezza (Lucca), a
S . Gregorio di Catania il 26-IV-1944 a 82 anni .
Sac. FARINA MARIO, da Randazzo (Catania), † a
Scicli (Ragusa), il 20-IV-1943 a 55 anni .
Sac . MILAZZO NICOLO', da Adrano (Catania),
† a Messina il 13-IV-1943 a 43 anni.
Cooperatori defunti :
MARIA MUSSO-CROCE, a Rapallo, il 16-X u . S .
Zelante Patronessa del Comitato Centrale Salesiano e
per vari anni Vicepresidente, svolse un fervido aposto-
lato soprattutto a vantaggio delle nostre Missioni, ini-
ziando anche il provvidenziale Laboratorio Missionario .
che l'ebbe come prima direttrice e ne serba attivo il
generoso impulso .
Barone RIGHINI DI S . GIORGIO Ing. Comm .
FERDINANDO, a Genova il 27-XII-1944 ad 80 anni.
Cattolico esemplare, professionista geniale e ricercato,
modello di padre di famiglia, apostolo di ogni opera
buona, era affezionatissimo alla Famiglia Salesiana e la
soccorreva con cordiale beneficenza.
Prof. NINO COSTA, † a Torino, il 5-XI u. s. a 59 anni.
Lo strazio della morte dell'eroico figlio Mario, i disagi
e le angoscie della guerra hanno affrettato il transito
all'anima eletta del caro Poeta piemontese, che ispirava
la sua poesia al più puro senso cristiano in sublime
missione di elevazione, a servigio della Patria sangui-
nante, per la fraterna fusione dei cuori nella bontà e
nell'amore . Lo confortava la stia viva Fede ; e, tra le
sue divozioni predilette, informava il suo apostolato lo
spirito di S . Giovanni Bosco .
Genitori di Salesiani o di Figlie di Maria Ausiliatrice
chiamati al premio eterno :
TORRES SPIRIDION, † a Giurequaro - (Michoacan),
il 25-X-1944 a 78 anni .
ABBANEO PERPETUO, † a Torino, il 6-XI u . s .
a 65 anni .
Altri Cooperatori defunti :
Barchi Caterina, Pralboino (Brescia) - Beolè Sebastiano
Paesana (Cuneo) - Bianchi Cecilia, Lu (Aless .) - Deber-
nardi Costante, Treviglio (Bergamo) - Dieni Angelica,
Condofuri (Reggio) - Faccani Maria, Imola (Bologna) - -
Fontana, Gattinara (Vercelli) - Galetti Marchetti Bianca,
S . Giovanni Bellagio (Como) - Gandini Giovanni, Ca-
stelgoffredo (Mantova) - Gabellato Matilde, S . Giustina
in Colle (Padova) - GibeliniFermo,C(aBreobgim)
- Gozzelino Giuseppe, Camerano (Asti) - Marenzi Mag-
giorina, Val di Nizza (Pavia) - Mei Gentilucci Clelia,
Castelfidardo (Ancona) - Montanari D . Giuseppe, Città
della Pieve (Perugia) - Navoni Santina, .S. Leonardo
(Pavia) - Novara Luigi, Villafranca (Asti) Panzeri
Luigia, Rossino (Bergamo) - Pelletta Paolo, Montemagno
(Asti) - Pronzato Pietro, Prasco (Aless .) - Revellino
Talmone Ernesto, Pinerolo (Torino) - Roldi Raimondi
Emilia, Melzo (Milano) - Santiano Giovanni, Frossasco
(Torino) - Scalabrini Maddalena, Massiola (Novara) -
Scarano Michele, Napoli - Sigafredo M ., Gallarate
(Varese) - Sironi Carlo, Gallarate (Varese) - Spinoglio
Enrichetta, Coniolo (Aless .) - Taddia Marchetti Ida,
Bondeno (Ferrara) - Tronconi Pietro, Pavia - Valle Rosa .
Torino - Vallosio rag . Alberto, Monastero Bormida (Asti)
- Varalda Francesco, Costanzana (Vercelli) - Vernetti
Carmela, Torino - Vettore Domenico, Milano - Zoli
Caterina, Magno d'Inzino (Brescia).
TESORO SPIRITUALE
I Cooperatori che, confessati e comunicati, visitano
una chiesa o pubblica cappella (i Religiosi e le Religiose,
la loro cappella privata) e quivi pregano secondo l'inten-
zione del Sommo Pontefice possono acquistare :
L'INDULGENZA PLENARIA.
OGNI MESE :
1) In un giorno del mese a loro scelta.
2) II giorno in cui fanno l'Esercizio della Buona morte .
3) Il giorno in cui partecipano alla Conferenza mensile.
NEL MESE DI GENNAIO ANCHE :
Il giorno 1. - Circoncisione di N . S. G. C.
2 - SS . Nome di Gesù .
» 6 - Epifania.
18 - Cattedra di S . Pietro .
» 23 - Sposalizio della B. Vergine.
» 25 - Conversione di S. Paolo.
29 - S . Francesco di Sales .
NEL MESE Di FEBBRAIO ANCHE:
Il giorno 2 - Purificazione.
22 - Cattedra di S. Pietro in Antiochia.
INDICE DELL'ANNATA
Il Rettor Maggiore ai Cooperatori ed alle Cooperatrici sale-
siane, pag .
L'ora della
1. - Il
carità,
celeste Patrono
9 . - Campane
della Società
sonate, 15.
Salesiana, 5 .
- Don Bosco
ritorna : Traslazione delle Reliquie del Santo e della Beata
Mazzarello dal Colle Don Bosco alla Basilica di Maria
Ausiliatrice, 20. - Ripresa, 25 . - Rieducazione, 33 . - Ria-
bilitazione, 45 .
Radiomessaggi. 2, 6, 10, 24.
Sotto la cupola dell'Ausiliatrice, 3, 16, 26, 46 .
In famiglia : IlgiubeodnstrCa .-NuPorvte,27
Vescovo salesiano, 28 . - Jugoslavia, Belgio, Polonia, Argen-
tina, Cile, Bolivia . Brasile, 28 ; Chaco Paraguayo, Colombia,
Equatore, Messico, Uruguay, Paraguay, Haiti, 29 . - Cause
di Beatificazione e Canonizzazione, 34 . - L'Em .mo Card .
Hl.-BP:oenrTdgt,iac34fpol,34
Polonia, Egitto e Palestina, 35 . - California, 36 . - Fran-
cia, 46. - Cirenaica, 47. - Spagna, 49. - Nord e Centro
America, 49 .
Dalle nostre
ga9V;; re,nC2zmupoldi6Dhn30
Missioni : Assam, 3, 6, 30,,5o ; Madras, 29 ; Krishna-
Birma-
nia, 30 ; Thailandia, 30, 51 ; India, 51 ; Cina, 51; Giappone, 51.
Necrologio : 4, 7, 11, 24, 31, 36, 52 .
Crociata Missionaria: 4, 8, 12, 14, 44 (31, 44 per. « M. Aus. »),