Bollettino_Salesiano_194204


Bollettino_Salesiano_194204

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In ~"tlt:qulo uUc dlspnslXloni m1nlstcrluU per lu Umlh•»l<>nc dcilu carlu l'edh:lonc ltRllono sostlhllscc le nltrc edizioni estue.
Sl'EIJJ7.l0.\\ /' ( f ' lfl I , 'l1 li . I
Bollettino
1ano
\\nno LX\\"I • n -4 • Publ>lìcazlon" n,cn.,ilo
r<> APRILE 194z-XX
Spcdiz. in :1t,bonamento post3.lo Grup1>0 3°

1.2 Page 2

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PERIODICO MEN-
SILE l'ER I COO-
PF.RilTORT DELLE
Ol'ERE E MISSIONI
DI ~- CIO. !IOSCO
BOllE~r~rlNO
SJ.\\lESI J.\\N O
Anno LXVI - X 4
10 APRILE
1942 - xx
111 IISttquio olle dilfJ(lsieio11i miriistl'1'i11li per la limita::io11e dell<I carta, l',.di::ione ttalio11a sOJlituisce le oltre edi::ioni ,,1ere.
SOM,WARIO: 11 Cen<enario deUa nascila del Ven. Domenlco Savio, - In (:unlglla. - Qualche norma di S, Giownni
Bosco per l'Insegnamento del Catechismo. - Lcttero di D. Giulivo ai giovani. - D3 alcune Missioni Ani.~zonkhc. -
Necrologio - Crociata nlisslooaria. - Tesoro splrlttu1Jc,
18-42 - 2 A PRI LE - 19 4 4
Il Centenario della nascila
del Venerabile
Domenico Savio
Ricorre, il 2 di questo mese, il cen-
tenario della nascita dell'angelico gio-
vinetto vcnèrabile Domenico Savio, av-
venuta appunto il 2 aprile 1842 in
Riva di Chieri.
L'Oratorio, che lo ebbe alunno, si
prepara a cclebrarto il 16 corr. con
una solenne commemorazione, ritar-
data per riguardo alla Settimana Santa.
Tllustrcrà la _figura di Colui che
Pio Xl ha definito !< il frutto più bello
<lcli'opcra educativa di Don Bosco 11
il nostro Dofl. Da11 Albetto Caviglia,
della R. Deputazione di Storia Patria,
con quella competenza e con quella
genialità che gli hanno meritato la
missiohe di curare l'edizione critica
degli scritti di Don Bosco.
A disporre i nostri Cooperatori alla
commemorazione centenaria, riprodu-
ciamo qui le pagine che egli ha steso
apposta pel nostro Bolletti11u, ancora
sotto il fascino dello studio della bio-
l!'rafìa scritta dal Santo Educatore che
L'g!i ha analizzato con fine senso sto-
rico, pedagogico ed ascetico, e che spe-
riamo di vedere quanto prima stampato.
-
Rlt.talto di Dnmenico Savio restituii:> dal µrol. pltl. Mario
Caffaro-Rorc second o l 'ln .clslon<> originale del ~858 e I dati
del Processi Canonici.
(Al/est. D. Albnto C<n.'iglia).
49 ---

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" Piccolo, anzi grande gigante de llo
spirito: a t 5 anni! ".
(Pio XI).
Un alito di poesia, 1111'onda di simpatia, av-
volge il romparire de/l'angelico sorridente fa11-
ciullo sa11to, e lo stgue bambino e frmciullello
tra i poggi nativi, e 11m:ello adolescente in casa
di Don Bosco, 1w/l'alo11e di sa11tità che irradia
attomo al gra11 Padre della gioventù. Le grazie
del /tmdullu abbelliscono ogni atto, ogni ora di
quella storia, uella quale l' Edurntore dei santi
ha veduta " i lavori della grazia divina ir, e
la leti:;;u1 di quel/'anima, che 11011 1bbe neppure
per 1111 ist,wte offuscata la 'l:isiolle che gl'in110-
c<'11ti hanno di Dio, accompagna e pervade tuffa
una '!!ila, che i•ede sopra di sè dischiuse le bel-
lrz::e del Paradiso.
Ogni Santo ed ogni .wmtità è ,m'opera
d'arte divina, e i11 questo piccolo adnlescente,
in questo piccolo sarito, quel/'arie ci si pa-
1,,sa nelle sue linu più belle e nd modi più
delicati e attraenti. E noi sorridiamo al peti-
sforo che in quel gioruo, ora à noi rievoctllo
dopo cc11t'a1111i, appare quel fanciullo come
<< una cosa venullt di ciclo i,z terra a miracal
mostrare,.
,via non è solo poesia o terwrc::::m di senii-
111nzti: 1:i è in questa piccolo santo una rcalt,i,
1·i è mw stori(I, che, a comprwdtrla nel pieno
suo essere, si rÌ'lit!/a gra11de, posse11/e, mimbile,
suprriorc olle parvenze umane. ChiJ11mr/,J pic-
colo sa11lo non dire di santità piccoltl, o di sa11-
tità -limilata (relativa, dico,w), e perciò incom-
pleta. La Chiesa, che già lo lui dichiarato Ve-
nerabile per l't,,-oismo delle virtù, con intenzione
di collocarlo sugli altari, la Chiesa 11011 san-
cisre santità i11ctn11piute, 11è alcuna santilà è pic-
cola., ma in ognuna è gra11de:::zcz. Piccolo santo
lo diciamo (e do1.:re111mo dlrt• col Cardinal Ca-
.r:liero: piccolo, ma Sll1llo) pPr esprimf're la mera-
'l.'iglia che erompe dal vedere così grande quel
picro/o essere che pircolo rimase sempre, e a
quindici anni p<1re1·a ancora un Ja11ci11//o, cd
mzd1e f a11ci11/lo era santo.•Ve/la rcalt<J egli rng-
gi1111ge t:d uguagha le 111aturate perfetrioni ed
alte:::::e dt•i santi adulti e proi:efli. L'amor di
Dio lw collo quest'anima fin dw· primi ?•agiti
dell'infanzia, e l'ha aaompog11au1 per i quindici
(I/liii del'esistenza terrena fino ad accoglierla
1u1 suo s1:111J per sempre. La i-ila di qurslo fa11-
ci11/lo, al qwile sembra df'stiuato Il sorriso d'1111
fiore rhe spunta e ride al sole e còl sole scom-
pari•, 11011 è quella d'un Jìorf' se 110n pff la bel-
h•zza e le grazie della ma tt,ì., mmtre nei suoi
brei·i anni è 11110 vit,1 di merm:iglie e di gran-
dezza.
,Yessuno ha potuto, nel contemplarla, sottrarsi
alltl simpatia, e più, alla meraviglia. Doti Bosco
di.sse d'uTI « tenor di 1.1ila 11oloria1Tumte mera-
•v~glioso >1; i/ Papa di Don Bosco, Pio XI, si
sentl chiamato a dirlo <( i/ piccolo grande Servo
di D io 1> e poi « il f>Ìccolo ma grande·apostolo» e,
in una pa;roln, «il piccolo anzi grande l{Ìgante
dello spirito ~. e ammirò i11 lui co11 tenerezza
1c il frutto tra i primi li più bello, il più squisito
dell'opera di Doll Bosco~. e con profonda i11-
t11i:::io11é vedeva nel piccolo an::i grande alunno
« ritornar.fi dùum:;:i e ripresentare Don Bosco
stesso nei caratteri più cospicui de/1(1 suo esi-
stenza>>.
E come per il Supremo llaeslro della Chiesa,
cos] è pe:r tutti 1111a figura eh.e, i11 contTaslo con
le giovanili apparen:::e e l'umiltà del .mo com-
parire, gra11deg,:ia nella statura spirituale e
s'innalza s11bli111e pe, l'eroismo delle 'l)irtù e del
sacrificio e per l'indisturbata purez::a, per le
altez::::e della vita misfira e la lummosità della
'L'ita estatica e pei carismi supe,iori, per i pe11-
sat1U'nti e desiderii della carìtà delle anime e
l'ompiez ::;n df'!lo spirito missionario in un e-olla
genialità delle rorUJui.~te e delle creazioni dtl-
l'apostolato.
Un'anima, clze a se/t'armi scrive la fonnola
della sua vitti spirituale: La morte, ma non
peccati, non è quella d'un qunlsiusi fo11ti11l!i110
buono e divoto che dà spera11:;;a di sè: è 1111'ani-
ma preroce11umte il/11mi11ata e vivente d'una
vita sopromw turole, che della 'vita quotidiunn s1
fa come la pm,ola che la nprime. È l'anima
del giovanetto tredicenne che dice a Don Bosco:
«l o domando che mi faccia santo. ..Ju mi st•11to
1111 bisogno di farmi santo, e se 11011 mi f o san/O,
io fo niente. Iddio 111i vuol.e santo eti io debbo
farmi tait•, e sarò infelice finrhè mm sarò santo~-
E «tenei,a una vita 1.·t·ramn1te da santo~-
La Vita die Don Bosco ne scrisse, e cl,e ri-
marrtì, tra tutta la letteratura di questo caris-
simo tema, insuprrabile per il candore e la te-
,ze,-e::::::::a che spi1'a110 da 01:ni pagina, e 1111iro ir-
r<,Jr(lgabile documento di 1·eritiJ storiLa, quale i
Proces$i lzamw dimostrato, e di profonda in-
tuizione spirituale, quella Vita è tutta per-
·'l.'UStl da cotesto sensi) di stupare per le merat'i-
glie di quella wntitù straordinaria, e s1 risoh.:e,
quasi senz'appllrite, i11 u11'agiogrr1fia. J>rrclu,
Don Bosco lw inteso di so-i'i.·en una 1:itt1 di santo,
cosl come per santo rico,wbbe il suo a/1111110, t
promossé la fiducia ,re/l'interce.~sione di lui.
Sì: iJ S,wto Patriarca dell'ed11cm1io11e m -
stùma (la parola è dr!l'Orrsfano) sembra ll'i.'er
i:oluto 11111/a più che l'edificazione de/i'esemplo-
rilà per i suoi giorn11etti r per tutta la gim·enlu:
ma tf1U•!l'esempio msorge ad 1111 iwl,>re tanto più
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alto e perwasivo, pere/tè è 11n esempio unullla- aloisia110 nella ricerca dellq mortificazione, in-
mente e spirituafmente eroico, e la storia del gegnosa, come dirc>bbe il Segneri, industriosa,
giu11u11l'tfO che, ~-i'l•e,rdo la vita di tutti, riesce come dice il s011to scrittore.
ad essere più che fa11ciullo e più che 11at11ral- E, comr un nimbo che at•volge questa figura
111ente ,•irlll<JSO e santo, esercita nell'anima gw- a11geliw, que/111 che apparve quasi un privilegio
t•anile il fascino degli rroismi eh~ la trasporta della gra"<:ia di Dio; queil'innocew:::a 1wti'l.•a, ma
ed mnal;:;a.
cosciente e serbala con la «gelosa circospezione >t
L'eroismo delle virtù è 'l'Oluto dalla Cliirsa aloisia11a, qurl!a pure:::za celestiale, che fa del
tomi' prima e inderogabile condizione del ric<>- pfrcolo san/o 1m «,mgelo in carne », <• i/ fiore
11oscimento d'uua santità vissuta. Nla i11 Savio bl'llissimo tra i belli•>, zm santo, pensava Dun
Dom1J11ico l'l!roismo, salvo che i11 qualche fatto Bosco, non inferiore a san Luigi: i/ giglio s<ile-
spuialissimo, 11011 appare a prima 11ista, per- sia110, 11el quale si personifica ed ese111pla per
rhè la sua •vita /11 appunlo lo straordinario nella s~mpre lo forma castitatis dtlfa tradi"zione sale-
,·ita ordinaria, e sollo quali'apparem::a beni- siana.
gnamente d'umiltà vcstuta si celava l'anima di E il Santo, non so si• dir biografo o agiografo,
un forle (tale w dùse un documento coei•o), 11011 s-i limita a codesti aspelli che sono 11111a11i e
dr! quale Drm Bosco poteva scri7)ere che qu~{la 1:isibili, ma rhf' nella loro perfezione significmw
naturalezza e spo11taneittl ingenua, che appariva, u11 lavoro di 1110110 d1'1.'11U1. clir 11111ow! qul'll'a-
dellr sue viri/i, ~ era in gran parte sforzo umano nima di santo: la Yila adduce pu,e i faHi spiri-
coadiuvato dalla grazia ~- Qul'lfo è lo stile di tuali, e adombrn la storia interiore dd <• picco/u
Don Bòsco, com'era, ed è, nella sua tradi:::io11e, a11zi grande gigante dello spirito », che, dice
la serenit,ì e l'allq:ria. Come Do11 Bosco, ar1- app1wto, « se111brm1a 1m angelo •vcslito di umane
rltt Sm·io Domenico è 1111 santo lieto e sorridente, spoglie*· Non è un'altra storia: è l'altro aspetto
la cui .1:io,•ialità i11cate11a gli a11imi e dìi•1",e11e lo della slòria 111edesi111t1, che dà a quello primo
stile dell'apostolato.
il suo s(ffmfzcatu più vero e pi11 <lltò. SQ1w aspetti
I.a Yita è del/ala pur rssa col medesimo tono o lmee forti e pote11ti, che 1101t rnrnmo semp1e
della •vita rrale: 111t tono di semplicità e spon- parallele, ma s'illtTecciano o, meglio, si forui()fUJ
taneità, che fascia l'anima di simpatia, e mo- nell'unità de/ùz perso11a e della '1-'ita. ~llett1u1110
stra imitabile quella virtù, che certi l'pisodi e insieme la ·vicend,1 intima della sa11t1tà 11ti primi
certt• sintesi possenti dello scrittore innalzano mmi, e poi, dopo che la stoffa è passata 11elle
alla sf(!ra del mera'l•iglioso. E, naturalmente, poi- mani del sarto per fame «l'abito da regalare
che il piccolo santo somiglia n Don BQsco, le ,il Signore>}, q11a11do doè la pia11ticella è messa
sul' .,onQ le -,.-irtù che' Don Bosco ,:orrcbbe i11 nel terrnw suo proprio dr/la Casa di Don B11sco,
llllti, e che dormo i lineamenti, il program- la santità co11sapl"volme11te ~•aiuta, e manifesta
ma, si direbbe, dr/la vitti santa com'egli l'ha nel cammino triollfaie segnato dal Grande llae-
jlmsata.
strn e trasvol,1/Q s,1/le ali dei carismi di Dio;
No11 ci è dato, in que1to momento, di tracciare q11t'l ca111mit10 che si rivela nri suoi momenti di
11tppirr•l'indice di tante sù1gole bellezze morali, progresso e di ascesa fino alla ·vita mistica; met-
c/11' sono msieme altezze spirituali: ma, vedi1te tiamo fa permea-::iom· di codesta vita dello spi-
in sintesi, dmmo pure 1111 profilo pieno di carat- rito 11elle pari•n1::e r111111i e pur radwse della
tar. U11 li11eame11to primo e dominante, il buon vita vismta dal modesto scolaro, e ptJi ÙI s11-
n/1,re, la bontà, co11 tutte le sue fioriture più bli111azione del!'anima tutta rapita nel/'estmi
alfmt>nfi, fino all'eroica generosità dei pizi ardui della 'l'ila eucaristua; mettiamo l<l 11ita estatirn
pado11i: fino al grall gesto d'ojfn"rsi ad un mar- ne/l'estasi della vita, che sono la i·ita dei Santi:
tirio per pacificare e guadagnare le a11ime di e di qui lo pietà tenerummte filiale per Maria e
due forsnmati cempagni. Da questo ali'ardore per GeslÌ, che porta al capolavoro, tutto suo,
dr/l'apostolato 11011 c'è quasi dista11za, ed egh della Compagnia df,Jf'Immacolata; e la visiom•
è, nel pensiero di PP. PiQ Xl, il piccolo ma continua del Parad4o, che gn1era quella 11ostal-
.r:rande apostolo, che ha per massima il preuHo gia del ParadisQ, in cui la vita esile r delicata si
d,,L igli da Don Bosco per farsi santo, e coltrva cQ11Suma e finisce: tutte codeste meraviglie 111-
nel cuore un desiderio da santi: « Se io poic'ssi sieme sono nella Yita di qut:I gig,wte dello spi-
guadagnare a Dio tutti i miei compagni, quanto rito, di quel semplice fanciullo che sorride come
sarri felice! •· Con la bontà, il carattere, la la santa di Lisieu....-, e Don Bosco le narra a
for:;" morale, con tutte le atttta:;;ioni delle virtlÌ 0 'l.1 /ta a ~,olta, cori /'(ljfetlo del Padre e la sa-
dll' d1pemkmo dt1lla vofontà: 1ma nobile preci- pienza del .~1arstro Sani.o, che comprende le
s1011c nel dmiere «oltre cui, dice Don Bosco, non cose di Dio, e lt· addila come il vertice <ti q1w/e
si pucì andare»: 11110 sJ,irito, c/u, dobbiam dire
- adduce la vita ti/egli propone, dice PP. Pio Xl,
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1.5 Page 5

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<< ad esempio e g/o,:ia de/Id gioventù cristiana videnza. Perchè esso comprova il supremo. v;a-
modema ~-
lore della missione e dell'apostolato del Sa11to
C'è un di più, che dà ragione e rende quasi Educatore. E no11 questo soltanto. La forma spi-
do•vèrnsa la celebrazione del Centenario della rituale della santità di Sm:io Domenico è quella
nascita del meraviglioso piccolo e grtmde santo. ch'egli ha appresa da Don Bosco, non solo quale
Quella 11as'cita e un fatto t1011 secondario, come 11Iàestro, ma benmu:o quale esemplare, e in quella
apparizione, ch'essa è, d'una nuova gloria per medesima fonna vive l'u11a e l'altra santità,
la Chiesa e d'11J1a 11110f.)a parola della santità come una figura medesima rtjlessa in due speccht
cristiana, e come l'impersonazione del 1.•erbo edll- Ora la santità di Don Bosco è pure il tipo di
rativo f' spirih,ale di don Bosco, ossia d-Plla più quella alla quale debbono formarsi i suoi figli
vera salesianità, che .'i •iJie1ie diffondendo nella nello spirito: sicchè il tipo del Savio è il tipo
società moderna.
salesiano, col valore che gli il vederlo
(./11ira finora è nella sloria dei Santi codesta formarsi nelle mani stessè del Fondatore alle
(igura di santo ancor fauciu[/o, 1111ica e perciò origini prime drl/a safesia,,ità. Don Bosco, edu-
nuo•va. E si a111111nzia colla sua nascila il sor- cando nel Savio il santo, educava il Salesiano.
gere di un tipfJ di santità formale adempiuta I Santi, lia scrilto il Crispolti, sono una pa-
nella Ja11ci11llez:::a e nella prima adol.esceuza, a rola di Dio. Parola di Dio è Sa'l.•io Domenico,
docu11wnto della rapacità che la Chiesa possiede ed insieme parola di Don Bosco. Di Dio, per la
di formare santi in ogni tempo e ad ogni età, santità: di Don Bosco, per la tradizione spiri-
anche nell'età prima, e ne dà esempio, pensava tuale ch'egli impersOnCl, e di cui dà il primo e
Piµ Xl, q11e.rto venerabile quasi fanciullo, che più squisito documento ed esempio.
nello staJo laico r ,,et/a vita ordinaria e più
comune raggiunge altez:::e e grunde:::ze non pm-
sabili, da S(IJTti pr07.'etti: santa novità drll'i11e-
s11(1sla genitura della Jlladre Chiesa e defl'in-
La celebrazione centenaria getta una luce più
vi'l•a, che ad un tempo rischiara il 'l'alare storico
del piccolo, anzi grande, Servo di Dio e apo-
stolo q gigante dello spirito, e si diffonde nel tempo
l
dustria dello spirito che vivifica. !\\'on solo ad illuminare lo spirito salesiano. Quando, e
perchè santo, tll(l perchè santo J(IJ1ciuflo lo si speriamo rum /01110110 il .giorno, il .Hagistero
esalterà come una mwva gloria e figura 11111Y'ùa della Chiesa awà detta la parola che tutti at-
Jelfa storia spirituale cristi(lna..
lendillmo, qllella luce dall'alto degli altari pe-
E che codesto 1111ovo fiore sia germogliato nel netrerà le anime dei giovani, e ill11111i11erà a loro
gù1rdi110 di Don Bosco, è da ringraziare la Proi•- ,/ cammino della •cita cristia11t1 nei 1111ovi tempi.
J.
-- 52
LI s bo n n (Portogallo) • D Mio1"lJ'o d'Italia all'Istilu10 Salesiano.
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1.6 Page 6

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Bar e e I I on a (Spagnai - W S. Messa davanti al tempio del Tibidabo
in occasione dell"imponente pelleitri.nagglo della "Romerla d el R,mo"
IN FAMIGLIA
Nella luce del Centenario.
Uniformandosi alle disposizioni dale dal no-
stro veneralo Rettor Maggiore, Salesiani e Fi-
glie òi Maria Ausiliatrice hanno contenuto il
loro fervore in celebrazioni strettamente reli-
giose, che però hanno assunto dovunque per
la plebiscitaria partecipazione <lei Cooperatori
e degli Ex-allievi e per la maestà delle sacre
funzioni, la massima solennità. Ci è impos-
• sibilc riportar la cronaca anche solo d i quelle
di cui ci venne inviata relazione. Ci limitiamo
quindi a qualche rilievo.
,\\ Roma, nella Basilica del Sacro Cuore per
la festa di Don Bosco, celebrò la Messa della
Comunione generale l'Em.mo Sig. Cardinale
\\ 'inccmzo La Puma, noslro Protettore. P onli-
ficò S. E. ;Vlons. Pieri, che tessè pure il pane-
girico del Santo; e chiuse la giornata colla
Bcnedi1.ione Eucaristica l'Em.mo S ig. Car-
dinal Giuseppe Pizzardo, Prefetto <lclla S. C.
dei Seminari e delle Università degli Studi.
Per la festa di S. Francesco di Sales, ponti-
ficò S. E. Mons. Luigi Traglia, Vicegerente
J i Roma; e, dopo la Conferenza salesiana te-
nuta dnll'l spcttore, impartl la Benedizione Eu-
caristica l'Em.mo Sig. Card. Enrico Sibilia,
Vescovo di Sabina e Poggio Mirtelo.
A /1,Iaria Ausiliatrice, predicò il triduo
S. E. Mons. Rudelacci, Ausiliare di Frascati,
che tenne pure Pontificale e si alternò cogli
Ecc.mi Mons. Baratti e Mons. Tonna per la
Benedizione Eucaristica. Celebrò la Messa
della Comunione generale l'Em.mo Sig. Car-
dinale E rmenegildo Pellegrinerti e chiuse la fe-
sta colla Benedizione Eucaristica l'Em.mo
Sig. Cardinale Eugenio Tisserant. Devotissimo
l'omaggio degli alunni della Scuola~ Card. Ca-
glicro ~ che ascoltarono la lVfessa celebrata da!
Parroco.
A S. Maria Lihera/tice, al T estaccio, pre-
dicò il triduo il Rev.mo P. Tucci, S. J. Ret-
tore del Gesù. Celebrò la Messa della Comu-
nione generale l'Em.mo Sig. Cardinale Ca-
milio · Caccia Dominioni ed impartì la Bene-
dizione Eucaristica l'Em.mo nostro Protettore
Cardiru\\l La Puma, Prefetto della S. C. dei
Religiosi.
A Bologna, nella nostra chiesa del Sacro
Cuore - ove i parrocchiani avevano dedicat~
in dicembre alla commemorazione della storica
53

1.7 Page 7

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data un'intera settimana di conferenze sulla Novi Ligure segnò nella sua cronaca la
<• Messa~. con oratori, qui\\li il Comm. Mario prima Conferenza salesiana ai Cooperator~ te-
Cingolani, il Dott. Raimondo Manzini, il nuta dal Direttore del locale Istituto Missio-
Prof. Guglielmo Torretti ed jl Com.m. Dottor m1rio che incominciò ad organizzare la Pia
Luigi Gedda - rese più cara la festa del Unione.
31 gennaio l'Em.mo Cardinale Arcivescovo
G. B. Nasalli Rocca che celebrò la Messa della
Comunione generale e<l intervenne anche .alla
solennità esterna lrasft:rita al giorno seguente,
impartendo la Benedizione Eucaristica, dopo
il panegirico detto dal predicatore del triduo
l'Ecc.mo Vescovo di Casale Monforrato "i\\'Ion-
A Parma, la commemoraiione culminò colla
conferenza di Raimondo Manzini, nella Sala
elci Cavalierì ddla R. Università, alla presenza
ùdl'Ecc.mo Vescovo Diocesano Mons. Eva:,io
Colli, <li numerose a,utorit.à e personalità, e
di clcttissimo pubblico.
signor Angrisani.
A Savona predicò il triduo il rcv.mo Cano-
0
A Milano, alla Messa della Comunione
generale celebrata <lai Cardinale Arcivescovo
Ero.mo Schuster, segui il solenne Pontificale
nico Adolfo Braccini di Pisa e decorò le sacre
funij()ni, con patema bontà, l'Ecc.mo Vescovo
Diocesano Mons. Righetti.
di S. E. Mons. Pcrinì, Arcivescovo di Fermo, A Varese, il Prevosto Mons. Proserpio inau-
e."< allievo dcli' Istituto.
gurò, colla benedizione di rito, il trittico di-
pinto per la cappella del nostro Istituto dal
Anche a NapoH, alla nostra Parrocchia del
\\'omero, intervenne l'Em.mo Cardinale Arci-
vescovo Alessio Ascalesi, che per la prima
vofta si vide circondato da un bel nume-
ro di giornalisti sui quali invocò l'assistenza
del celeste Patrono S. Francesco di ~ales. Si
succedettero, per le altre funzioni le LL. EE.
pittore Cocquio e donato dagli ex allievi.
Verona, ricordando anche il 50° dell'i• izirJ
dc.:ll'Opcra Salesiana, invitò l'Ecc.mo Vescovo
di Brescia Mons. Giacinto Tredici, che tenne
Pontificale nella nostra chiesa di S. Giovanni
Bosco e tcssè uno splendido panegirico.
Rev.me: l\\Ions. Alfonso Ferrandina, Ausiliare
<lell'Em.mo Arcivescovo; Mons. Giuseppe
Dc Nicola, Vicario generale, e i\\lons. Fede-
rico Emanuel, Vescovo di Castellammare <li
Stabia; nonchè il Rev.mo Mons. Giovanni
Bu6nomo, Rettore di «S. Gìacomo degli Sp-.i-
gnoli ll. Molto numerosi i pellegrinaggi <lella
J!iOvtntù maschile e femminile.
Non et son pervenute allre relazioni; ma
i giornali locali hanno sottolineato l'intervento
degli Ecc.mi Vescovi Diocesani in quasi llltle
le se<li Episcopali e gran concorso di Coop~-
ratori e di fedeli.
In molte città si tennero conferenze speciali
agli insegnanti delle Scuole ì\\.Jcdie e Primarit.
Il nostro Direttore dell'Opera l\\.Icnicbini in
,\\ Fiume intervenne l'Ecc.mo l\\Ions. Ve-•
scovo Ugo Camoizo, il quale inaugurò la pala
<lcll'altarc di D. Bosco, tenne Pontificale e
nell'Omelia tcssè gli elogi <lei Santo.
Napoli, Don Musto, parlò a più centinai.i
nel R. Istituto Commerciale, nel Liceo Sa11/u
Gi()'l)onna D'arco, nell'Oratorio di Yia I\\uova ..I
Campo. Iunne tenne una conferenza ai ma-
lati <lei Sanatorio <li Camaldoli.
.-\\ Terni i Salesiani inaugurarono, coll'in-
gresso del Parroco Don Pavoni, il 31 gennaio,
il loro apostolato nella parrocchia cli S. Ni-
C a g I i a r i - Congresso Catechistico
colò in San Francesco, affidata loro dal-
ed Oratoriano.
l'Ecc.mo Vescovo Diocesano Mons. Bonomini. A commemorare il duplice Centenario dd·
AJ Apuania Massa per l,1 prima volta i
Cooperatori e le Cooperatrici riuscirono ad
organizzare quest'anno la festa <li S. Giovanni
Bosco nell'Oratorio di S. St:bastiano. Predicò
il triduo il rev. Coadiutore e lcs:,è il pcnegi-
rico del Santo il nostro Parroco della Mado1111a
della Nev.•e a La Spezia.
l'Orilinazione Sacerdotale <li D. Bos~o e dd-
l'i01z10 dell'Opera S:1lesiana, C:1gliari ha te•
nuto, dal 28 <liccmhrc u. s. al -1- gennaio, un
riu:;citissimo Congresso CalechisticQ ed Or:t·
toriano, promosso cd organizzato dallo ;r.dan-
tissimo Arcivescovo S. E. Mons. Ernesto !\\fo.
ria Piovclla, che per D. Bosco nutre un affetto
particolare. Costituito un Comilato strannli-
Legnago, infervorata dal triduo predicato na,;o cd elaborato in varie a<lunan:1,c il vasti
dal Prof. Cav. Ugo l\\lasotti, inaugurò, colla programma, l'Ecc.mo Pastore ne <licde l'an•
benedizione di ì\\Jons. Arciprete, un grazioso nunzio con Lettera Pastorale firmata anch,
monumento al Santo.
-- 54 ---
dagli Ecc.mi Ycscovi suffraganei.
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1.8 Page 8

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Fu l'omaggio più grandioso e più caro a fine dell'acuta e geniale trattazione un'1wa-
':i. Giovanni Bosco.
zionc interminabile.
,\\perto in Cattcùralc, il 28 dicembre, con D. Reali svolse il tema: «Don Bosco e gli
un forvido discorso di S. E. che parlò di Don Oratori &. Chiuse l'adunanza la benedizione
BéJsco e dell'importanza del Catechismo e de- di S. E. Mons. Vescovo di Alt:s.
gli Oratori, si svolse in affollate adunanze cli Alla seconda adunanza - 3 gennaio - era
l-czione, alcune delle quali (sacerdoti, suore, pres~nte tutto l'Episcopato Sardo, con gli
giovani) durarono per l'intera settimana. I vari Ecc.mi Arcivescovi di Cagliari, e Oristano, e
temi, trattati con maestria e competenza da con gli Ecc.mi Vescovi di Nuoro, Lanusei,
sacerdoti della Diocesi e eia laici appositamente Ozieri, Ales, Tempio, Bosa, Iglesias, Alghero.
delegati, versarono tutti sui vantaggi morali e Tra le premiazioni cli gare catechistiche e i
sociali del Catechismo e dell'Oratorio, sul modo canti corali, parlarono: S. E. Rev.ma J\\fons. Lo-
fare il CatcchismG, di organizzare un Ora- renzo Basoli, Vescovo di Lanusei, e la Pro-
torio, ccc. Anche i Salesiani portarono il loro fess.sa Sulis che trattarono del Catechismo
contrihuto cs.<1endo relatori in varie sezioni, nelle Diocesi e ncUa vita cli famiglia. Impartì
i Direttori delle nostre Case di Cagliari, La- la· I.!encdiz.ione conclusiva, l'Ecc.mo Arcive-
nusei, Santulussurgiu e Mussolinia.
scovo di Oristano.
Contemporaneamente al Congrt,'SSO, si ten- La terza adunanza 4 gennaio - fu una
nero pure due riuscitissime :Mostre: una, Cate- ap:>teosi. Cagliari non pot<·va tributare omag-
chistica, nel Salone del Semiruuio Diocesano, gio più solenne a S. Giovanni Bosco e all'opera
per le Associazioni cittadine; l'altra, Catechi- del Catechismo e degli Oratori. In tutte le
stico-Oratoriana, presso J'Istituto Salesiano, per parrocchie cittadine celebrarono gli Ecc.mi \\\\:-
gli Oratori Salesiani dt:lle quattro Case di Sar- scovi. Ncll'Orawrio Salesiano cli Cagliari ce-
de~na e per quelli delle Figlie di Maria Ausi- lebrò pei giovani l'ex allievo Ecc.mo Mon-
liatrice di :vionserrato e Sanluri, nonchè per sig. Beccaro, che ancora una volta parlò con
gli Oratori Diocesani di Cagliari e di Quarto affetto de' suoi anni di collegio e di D. Bosco.
S. Elena. Furono assai ammirati in quest'ul- Alle 10, nella Primaziale, con l'assistenza cli
tima Mostra i quattro importanti Padiglioni tutto l'Episcopato Sar<lo, pontificèl S. E. Mon-
dell'Oratorio Salesiano di Cagliari, dove, ccm sign<>r Giuseppe Cogoni, Arcivescovo di Ori-
grande originalità, er.ino ritr.itti -i momenti stano, che in quel giorno celebrava il secondo
più salienti delJa vita del :fiorente Oratorio. lustro della sua Consacrazione I:;piscop:ilc. Al
li Congresso assurse a ,·era apoteosi, negli Yangelo il medesimo Ecc.mo celebrante tenne
ultimi tre giorni, alle adunanze plenarie se- una commossa e dotta omelia su S. Giovanni
rali tenute nella vastissima Parrocchiale di Bosco, rilevando i punti più salienti del suo
S. Anna, retta dal « Papà » dei Salesiani, sacerdozio apostolico e santo.
Mons. Can. Mario Piu. Diamo una rapida A sera, in S. Anna, la giornata di chiusura
~intesi.
\\'idc l'ampia chiesa gremitissima di congres-
La prima adunanza - 2 gennaio - fu sisti, stretti attorno ai loro pastori. Mons. Yc-
presieduta dagli Ecc.mi Arcivescovi di Cagliari scovo di Iglesias portò il saluto al Con~resso
e Oristano, e dagli Ecc.mi Vescovi di Ales, e parli, dell'opera santa del Catechismo e in
Ozieri, ì'\\uoro e lglèSias. Aperse la seduta particolar modo degli Oratori. 1, Mi faccio in-
S. E. Mons. Piovella che-diede lettura di una terprete, egli disse rivolto a D. Reali, di tutto
veneratissima Lettera con cui l'Em.mo Car- l'Episcopato di Sardegna qui presente pcrchè
dinal Segretario di Stato comunicava l'augusto a vostra volta diciatc al vostro Superiore Don
compiacimento ed i voti del Santo Padre. Se- Ricaldone, elle in lutte le Diocesi e in tutti
gui il Direttore dei Salesiani di Cagliari che · i principali centri di Sardegna, noi vogliamo
lesse un nobilissimo telegramma del nostro un Oratorio Salcsi:ino ». Il Dott. 8alvatore
Rcttor ~faggiore. Fra l'esecuzione di canti ap- Cara parlò del Catechismo come mezzo cli
propriati, tennero le due prime relazioni S. E. educazione individuale e sociale.
Mons. Felice Bcccaro, Vescovo di Nuoro cd Mons. Arcivescovo di Cagliari chiuse con
cx allievo salesiano, e il Direttore del nostro vibranti e paterne parole, congratulandosi della
)
lstituto di Cagliari. L'Ecc.mo Presule svolse_ riuscita veramente lusinghicra del Congres..c,o,
con parola ammagliante il terna: D. Roseo sia nelle sue Sezioni, come nelle Adunanze
e la sua Prima Messa ~. addentrandosi con plenarie e nelle l\\lostre, eù augurando frutto
cuore di cx aJu11no salesiano e con trascill:l1ltc copioso per i singoli e per tutte le Diocesi.
e
eloquenza, che commosse l'uditorio racco- Terminata l'asscmhlca di chiusura, gli Ecc.mi
g:icndo i consensi più fervidi e suscitando alla Vescovi onorarono di loro presenza la Mostra
55

1.9 Page 9

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degli Oratori nell'Istituto C,alesiano, ,·isitanJola stesso giorno venne costituito il Comitato
minuziosamente e rallcgr,indosi coi dirigenti. Darne-Patronesse, al quale ndcrironc) le pìu
r
A corona delle manifestazioni, il 31 gennaiu, distinte signore dclln città. Presiedette la prima
S. E. \\lons. Arcivescovo cdcbrò la S. r\\lt:ssa riunione lo stesso nostro Ecc.mo '.\\Ions.. Ro-
di rin~raziamento a S. Cio\\'anni Bosco, nella tolo, che, nella mattinata, aveva pure presie-
cappella dell'Oratorio Salesiano.
duto il Convegno dei Dcc11rioru dei Coope-
r
ratori Saksiani. Parlò c.lell'Optra di Don Bo-
(
Li t t o r i a - Azione Salesiana.
sco l'Ispettore salesiano Dott. D. Evaristo
I
Marcoaldi.
J
L'11 febbraio u. s. Littoria ha , issuto una
(
gwmatn interamente sak-siana, ricordando T o r i n o - In suffragio del Duca
I
nella luce dcli'Immacobta, il C\\CntcllàTiO dd-
l'iajzio c.lcll'Opcra di Don Bo:-co e l'annin:r-
d'Aosta.
I,
e
!-ario della Conciliazione. S. E. ~Ions. Sal- Il 12 mari.o u. s. la Famiglia Salesiana
d
,·aton; Rotolo, \\u$iliart \\"ellt:1n, bencd1~sc st e raccolta nella Ilasiltca ù1 :\\lana i\\usilia-
g
un anistico monumento alla \\ ergine Puris- tricc - sorta sulla pietra angolare posta dul-
g
sima dl'llo scultore romano Sil\\'io Silva, cretto 1'..\\ugusto :-:onno Principe Amedeo nd 1865
Il
col contributo <.h tutta la popolazione sul piaz- per un solenne tributo di suffragi,> all'an,-
1.ale interno dell'Oratorio. Quindi il Gr. UI. ma dell'cru1co compianto \\"icerè di Etiopia,
Dott. C'nroillo Corsanego, avvocato Concisto- l'.\\. R. Amedeo di SaYoia, Duca e.li Aosta.
riale, nd salonc-t~-atro gn:mi(jssimo di scelto Cantò la \\less.1 il Direttore Generale delle
pubblico, tenne la commemorazione ufficiale Scuole Salesiane Dott. D. Jh·nato Zìggiotti. Col
del Santo, con un vibrante discorso spesso Rcttor '.\\faggiore emno S. E. l\\lons. Coppo, i ~u-
interrotto da fervidi consensi e calorosi ap- periori del Capitolo, lspeuon e Direttori delle
plausi.
Case Sale:siane di Torino, il Consiglio C'n!ncra-
T gio,·ani dell'Oratorio maschile e le alunne lizio delle Figlie di l\\laria Ausiliatrice. Rappre-
dell'Oratorio femminile, tenuto dalle 8uore sentava la R. Cas:i il Gentiluomo di Corte '.\\lar-
J
della Carità, intrecciarono un interL·ssantc pro- chcsc Giandomenico Spinola colle Oamc di
S(
gramma musico-letterario, reso più suqge- Corte Contessa Della Croce di Doiola e Contcs-
Cl
stivo dn ri1.1scitissirrù quadri plastici. '\\:elio !la Rjcardi di Netro. Presente pure l'Infanta cli
li
g
a
1
J
a
I
-
Ba ree IIOnll (Spacna) • L'llJ'IISllca balau,,traia dell'al12r manlore del Tlbldabo.
-

1.10 Page 10

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Spaina Contessa :\\-laro-
nc, !'Ere.ma l\\larchet.a
di Suni, !-Ì/.':ll<>ra del
Prcktto e la Signora dd
FedcrJk, Contessa Fer-
retti. .\\I completo il
Comitato Centrale delle
Damc-l'nlronlo:SSe coll:,
Presidente 1\\larchesa
Carnwn C'ompans di ..
Brich:intc:lu. FoltiS$ima
la mpprcsentan7.:i dei
Coopcr. tori col Prei;i-
Jcntc Conte Scn. Eu-
genio Rcbau<lcngo. CQ-
gli alunni della Casa-
madre e le r-.ipprc-
st'ntanze Ùt.-gli Istituti
~;1ksi~ni, ddl' Istituto
"\\[agistr-Jlc e <lclle altrc
t'as1; del le Figlie di
\\lana Ausiliatrice della
città. erano anche ln:
classi <lclk Scuole Ele-
memari E. De Amicis.
L'A. R. il Ouca d'Aosr.1 a colloquio col c:ippellsno •lcslano D. ~
"ll'3ttOt,Orl.O di Av13no
La scuola di canto della Facollà Filosofica PORTOGALLO Li s bona - Il Mi-
dd Pontificio Ateneo Salesiano alternò colla
scuoi.i dell'Oratorio l'esecuzione tkllc parti
corali. \\I termine della sacra funzione venne
im·iato alla DucheSS.1 d'.\\osta :\\ladre il sc-
i:ucmc telegramma:
nistro d'Italia all'Istituto Salesiano.
Il 3 febbraio u. s. l'Istituto salesiano di Li-
sbona ebbe l'onore di una visita del :\\lini~tro
<l'Italia Ecc. Franzoni, at:cornpagnato dal Con-
sole GencrJlc Conte Carlo '\\1gra. I 360 alunni
.1/tc:::za Duclu·ssa d'Aosta - Vapo/1. ne s,1l11wrono l'arrivo con calorosi applausi
CeM1role wle1mi 011orw1::e funebri Basilica
\\111ri11 lusil,atrice suffragio eroico compianto
Duw d' -lusta Patro11essr t S"lesia11i rì1111ot•m10
dt-issimr rundoglian::.l' i111p/ota11do dt1/ Cfrlo nm-
forto l'ostm . llte::::m, Vostri cori.
e uno di essi si rese interprete dei compagni
nell'indirizzargli fervide parole di hcn,cnuto.
Dopo 11 suono dell'inno nazionale Portoghe-
se. della '\\larcia ReJle t• di Gip\\'incu.a ese-
J!u1ti <falla band:1 dl'll' [sututo, il \\li111stro
passò per le varie sezioni delle scuole profes-
1/11,rhesa C1mne11 Compans di Bridw11tea11.
Do11 Pietro Rira/dcme.
sionali a rendersi conto dell'attrezzatura tec-
nica e dell'applicazione dei giovani allievi.
Rispondendo infine alle parole di ossequio del-
L' \\hcz1.a Reale, che già aveva fatto inviare
nl Rcuor :\\faggiore particolari ringraziamcmti
per le condoglianze espresse appena giunta la
<lnlnrosn notizia, così faceva rispondere tclc-
grafic,1mcntc al devoto omaggio:
l'Isplttcm· Salesiano D. Ermenegildo Cani,
man1fcs,ò tutta la sua soddisfazione nel poter
ammirare anche in Portogallo, come a\\'cva già
an1to occasione di fare in altre nanoni d'Eu-
ropa e d' .\\merica, gli splendidi risultati dd-
l'Opcra di Don Bosco. Grazie a Dio, essa è
:\\I \\RCHE..,\\ Co:-.IP.,:-s BR1c11.\\..-..'TEAU - ToR1No.
Au., h. Y. Al- RH. Do:--. Pu-:rno R1c\\J.-
infatti in pieno sviluppo, non solo nella Ca-
pitale ma anche nelle altre Case salesiane cui
si è aggiunta l'anno ~con,o la prima Ca:;.a.
oo:-;r ALU PATROr-liS,,i, ,\\I SAu::su:-.1 ALTf.ZZA delle~ Fighe di :\\!aria \\usiliatricc.
Rr~l.P. PROFO:NDAI\\IENTt'. GRATA E C0'.'.1MOSSA
Il Governo ha riconosciuto la Società Sa-
IN\\'IA Sl'Ol SJNCERI RINCR,\\Z.IAMENTI l'ER CE· lesiana come Corporazione Missionaria ,1 tutti
RI\\IONI\\ SACRA IN l:tllFl'RAtlO SUO AUCU!ffO
f·1cuo.
e D,\\;\\L\\ CoRTf C \\J FARELLI \\RREG.\\.
gli effetti civili. Xclla città di Erora si è imw-
gurato un nuovo lstituto Professionale con
120 interni cd una Scuola .\\.gricola per t.'Sterni.
- 57

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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SPAGNA Barcellona - Il Cen- tat3 all'aperto per la gran folla, il celebrante
tenario Salesiano al Tempio del Sa- bcnc<li$SC le sti1tue. Fungeva da padrinn l'ar•
cro Cuore al Tibidabo.
chitl'tto della Chic$a. Dopo la fun:1inm-, tn
l'esecuzione di grazi4se II sard:ml,,. V('.nnt• radio•
Il Centenario dell'Opera t-alcsiana ha se- diffuso un fervido discorso professione di
gnato un fon:ido incremento di pietà l di la- fodc catloli<.~1. ~t:l pomcriKgio, funzione cuca•
,·oro nd tempio monumentale <lei ~acro Cuore rìstica; poi ripresa di canti e ~ sardanc •• fir.o
<li Gi:sù in costruzione sulla vetta del Tibi- all'ora ùcll'ultima funzione religiosa.
dabo.
Pcr aver un'idea <lella fo!!:1 intervenuta ba•
Per l'anni\\'C.:~1rio dcll'Ord1nazione sacerdo- sti accennare che la Compagnia del Tibidaho
tale di S. Giovanni Bosco si unir~no ai gio- ìncas..-.i1 22.000 pcselcl:. nel scn·izio di tr-.t:iporto,
\\'ani aspiranti, dte crescono all'umbra del san- funìcol:m: ccc.
tuario anche i nostri no,·izi e studenti di filo- L'incremento della divozionc al Sacro Cuore
sofia e gli aspiranti cli S. \\'iccntc dcls I lorts. di Gesù e dell'amore al tempio voti,o e <locu•
n 6 giugno fu quimli una festa intima di mcntato anche dà.i lavori che continuano, pe:r
famiglia. A.ll'altar maggiore, ll'rminato nella quanto lentamente d;.ita la difficoltà dell'or,1
parte marmorl'a, dopo l'lspL'llurc, s.tll a L-an- cd il costo ddla mano d opcr-J e del materiale:,
tarc (;1 sua prima Messa un confratello ordinato ma incessantemente. Un amico ha prestalo
il giorno precedente. Nd pomcrii?.gio, molti il denaro per acquistare il lcm.:no lll'ccssario
fedeli accorsero all'Ora Santa predicata cd alla alla sistemazioni: ùelb scalinata cd al sostegno
Benedizione. l\\nvizi e studenti rallc~rarono, delle fondamrntn dalla parte in cui iii erigerà
san a tarda sera, coi loro L'anti tutto il vicinato. la Cappella di S. Giovanni Bosco che
li 7 fu riscr.·,1to alle Figlie di :\\laria ..\\usi- un ,·ero gioiello. Il vcscorn di Tubuna 5. Il
liatricc, che condusscrn le loro alunne alle l\\Ions. Cost.i ha consacrato, il 1 5 d1,emhrc
funziont del mat1ino e del pomeriggio svol- u. s., gli altari laterali, lutti in marmo. Belli~-
tc:;i coll'orario dd giorno pn:ccdentc. L'in- simi, quello della \\'crgmc di ,Jom,crrato e
domani, autorità e folla numi:rosa accorsero quello ùi Sant'Antonio. _\\Ha fine d1 gl'nna!o
al tnulizion:tlc piltore~co ptllcgrinaggio della era fissata l'inaugurazione quello dt, ~larfo
Romcri., del Ram •· I pellegrini, chl· ;1\\'Cvam.> Ausiliatric...-c e pl·r questo meSc Ji marzo. qucll;i
s
a,;coltato la l\\ Ics.~ e farta la Comuninne in dcli alt,m: d1 S. Giu.,;cppe. Per ~iugno d,1, rt!bh·
(I
una chies,l dt·lla Città, fecero a piedi gli otto essere ultimato anche l'altar maggiore cui man•
l'
chilorn tri di s:1lit.1 re<-i1ando il !iantu Ro--ario cano i;olo i pl·ni in mctaJln.
t' cantando lodi sacre. Clero cd aspir,inti mos- Per la f~ta <li Cristo Re inau~url1 un3
"
sero loro incc,ntro e li accompagnarono al ricca balaustra di murrno e hrunzo che co5tì1
tempio <love vennero accol\\i ti il Comitato e più d1 17.000 pesetus, nonchè il pavimento
dalle autorità t"Oll\\'elllltc. Dopo la 11~~ can- del prc:.biteru in mo,-aiL-o a colori, che pare
w, tata, l'lspctton: hcrn.:dissc la nuova bandiera
tappeto.
dcll'Associazi•mc. Altri fr<leli ragt.tiunscro in Lo zelo del nostro Don l\\Iigliclli cui è affi•
gran numero la ,·ctla, nd pomu ig~io, per par- data la cura dei lavori e la corrispondenza dei
kciparc alla proccss1n11c Eucnri~tìca cd alla Cooperatori e dei dì\\'Oli di f;pagna e di tanti
solenne fum:ione di 1.:h111sura.
altri Paesi ci fonno $pcrare che, terminata la
Pi:r tacere di ahn.: m:rnif1.'lltuzioni, rit·orùc- guelT'J, si possa completare rapiùamcnu: la
• remo l'in;tugurazionc ddla fac~iata della cripta construzmnc cd offnn· al Sacro Cuore d1
C,
che or111ni si prcs.:nta finita con llllle k statue Gesù un \\'ero monu1rn.:ntp che attesti anche
nstauralc dalk deturpazioni. ddla rivoltnione. la gratitudine delle amme s<.~1mpau: dall'iu
,,St
\\ 1 assi~tcttcro le auwrità. Dopo la :\\lc-.sa can- mane flagello.
b
p
f
f,
Avvertenza! Chi non ricevesse regolarmente il "Bollettino Salesiano" I/.
è pregato di d~rcene sollecito avviso. Chi cambia residenza
s'affretti ad avvertircene, inyiando la fascetta colle nuove indicazioni. Noi
non ne sospendiamo mai l'invio ai Cooperatori ed alle Cooperatrici se non
in caso di decesso o dietro loro richiesta. Ogni irregolarità va quindi at-
- - tTibuita a disguido o, più sovente, a variazione d'indirizzo non notificata.
l'I.

2.2 Page 12

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QUALCHE NORMA DI SAN GIOVANNI BOSCO
PER L'INSEGNAMENTO DEL CATECHISMO
CtJttrMri nel •uo numero J1 Jicc:mbrc ha ,,ubbli- il Catechismo llila lrl/1 ra » e 11011 «diilauarse11e
ano a!c;unl' nom1c date da ',. Gio,·nnm Bosco per per pQmpa di sci,11::(I ltologira •· L11 1.•1'/leità di
l'mscgnanu:cnto ,I, I Catech1,;mi, e coorJ,natc <la .. sfo,:,i:iare può far wp,,/i110 speci11l111n1tr quando
O. Ccria in un bn.-n, artiCQlo, che riportiam,1 p..-rd1è s'i11seg11a rtligione dalle Ciitteclrr Jr/le scuole
1u11i i nostri Cuo,,.,nnori pns~ano 11ppreuarlc e: pra-
ticllrlc in ()U('>;lo santo apoNtCJhltc>.
mrdir, più che non di11,111::i """ clam dt·gli om-
torii; ma sta be11e ,.,., tutti ,,:l'imr,:1u111ti ddla
Che l'ofti-ra di S. Giova1111i Bosco sia stata Dottrit111 cristiana q11dlo che egli sogg11111grea a
u11·o~a w,i11mtcme11te ct1ted1istica e che ,r,pral- soslt'f:1/IJ Jrtra sua fril: f giUfJUIIÌ 11011 mpìsco110
111110 ratt'd1istim sia sttJto il suo apoftolatr,, è certe ragio11i e quindi o cado110 11rll'amre o si
ro11i ta111,, 11011, du volerlfl dimorLrare soTfbbe sra11d,1/i::::a1m •·
pmprw w1 t,olt•r poT.lare ran a Samo, come di-
l '11 altro pericolo daiverebhe dall'impartire
,,.,·ano i Greri <lnlichi. Pi11fl0Itr, 11011 tomrrà l'im1'J!1U1111e11to catechùtico qua~i si tral/a.1se di
, mtilt' rid1icmwre q11ald1t 11omw pralirn data Ja una t1,,tt,i11a puramrnte teorirn. .<prrulatit.-a,
lui per fare ro11 frullo i Catrcl1isn11 domemwli; 1cit·111iji•·a: I~ hrn t·rn> che il Carcrl1i!llw rnppre
ri d im:ita il u11tr11ario della .ma prima lezim1~ sentu ptr i gio,·,mi il a,mpe11dio d11/11 scierr:::a
,f, wted1i.ma, falla pressa fa rhiesa di S. Fr1111- sacra lldatlato 111/u hm, 1t,ì o; ma mm si d1111en-
mru d'As~i.,i III Tori11u l'R dirm,bre -.8.p .
tichi mai rhe il Call'r/11'.w,o dev'isserr appreso
e Il Santo, 11l'gli anni i11 rui 11011 solo dmgt·vt1 per 1·sstrc t1issu10, prrr/11; , 11011 solo mnbulo di
/'Owtorm jfstÌ'IJO, ma i·i f11ret1t1 egli stesso ti Ca- f Pdt>, ma 1mclte u,:ola di uperarr ~ /,'tdt'alr Ù1•
1fd1ismo, .-r<1 HJ!ito rodJmC1rt di q,umdo in qumula fi,ie sanbbe che , p! r i gio,:,mi il Cated,imw 'Ce•
i suui (atrrhisti per istruirli s11l modo d'ùirrgnare nìsse tl esrerr q11el11J rlu: è la Bibhia " S. T<>m•
hr11e la dottrÌ/111 cristiana. Vari di loro f'~1flit1- mafo p, r i tealngi
.,.,mo appunti, da co11.ser1wrr e consultare, rome Q11ntr so110 le fr11Si più salienti ronservateci
rnppi.amo da suoi conte111pura11ci. U,w di 1111nli ndla v, celtia memoria.
do(llmer1ti, (1otodìto 11ei 111,.stt-i arc/1ifJ1, c1mtirne li Cotl!Chismo Jm-rr tsstre pn i ~imw1i comr
rrrlt' dirtltin', rl1e, oltre al v11lore 111/ri,urco, la Bibbia o Su11 Tm11111aso per i le ,,fo.gi! Ct:7tO,
J,an11,1 il prt·gitJ di ve11irr da chi em mm•.1tm Ie si parili oggettit'll/l/t11te, lo é; ma ~o.,:gettii•a-
,rwra'IQ 11el/11 ,l~Oicile artr m11111acstrare i ,:io- 11w11it" ,1 1111 altra par di maniche. l'tr qursto bi-
1•1111i i11fomo ul/,• t•erità ddla nostra s(wtu Fede. sog11rnbh1• ri11scir1· a far amare il raro libriainu
L,1 prn,rrupm•11 u11:::1t111to 111 brn-ità dr/ tempo rcJm,• /,J 1mw1.•a Drm IJ11srcJ fanri11/lo. Ebbt• 11wdu
dntinato 11 fare il Catn:himw; 1101t biwg11ava di sprrim,·ntarlo il suo fratti/astro l111to11io, al-
dunque ptrdenu> 1111 bricioln. Pert'ÌÒ e~orta·M a lordu', ubusa11do ddl,, sua for::<1, 1:lit lu strapfX)
ùnpi~gorlu 111110 11dlo spùgare parola p, r pa- di manr, ,. lo sm.i:liò i,1 tara. Chr fm· il buon
r11/11"fe n'sposte » che doz•t·fHJ/111 Jomirt lfl 11111trria Gùw,11111i110? .'1it1• ,, 1u/J11lorato, lo raccolse rr-
Ji 111111 J11te1 lezio11e. Qumdi « non pnd1•rsi in ligfosaml'//U dal s110/n, ti'impressc 1111 f, ,rido ba-
Jirlrrta:ùmi o ncmpi ►• \\011 fare 111:mm1·1w dr/- cio e se lo strinse al sr110 come la cusa più diletta
J'oratorw: il m110'Vcre ,:li affrtti tocca ul preJi- che 11t't'.SSI' al mondo.
'
ratore ,. Qui• si tratta d'istruire i gim:a111 nella E qui perchè 1/fm aprire u1111 p11rrntrs1? lla11no
stiw::a ddla uilute o. A11clu• la vamtù putrl'hbe urmlli i11011dato l'ltllli.i1 cùupte -.:o/11111elli cate-
/t11/are il catahi.sta a uscire dal semÌllato, C'Oll clustici pt'r gb' alwmi ddle sriwle , li 11w11tari.
bai/ere l'aria r care:::::are ,,:li orecchi, dict11do (OSI! Edi::.imtc artistica l'd c!tg,mtissima; b11/irn'mr ill11-
più specùiSf' dw utili. Omlr il S11t1l0 a111111,mir1c1: str11::.io11i a sei rnlriri,· esporizione limpida e adatta
, \\'on lusl'Ì111//IJCÌ pre11di're dalla piccola ,.:,witù di alla capacit,, di piu,J[i lettori. \\lai finora la
f,,rci lod11r1•, prrd1è didmn11 b,-lle co.fe t. A pre- tewiw tipografaa tra stata lii! ml tanto abil-
munire i m1Ji ai11ta11ti contro questa t1·11ta:::ùme mc11t,· a s, rt'i;:ù1 di 11m1 amstt cn~l )·,1111,1. /,o t'olle
w 'glicrt•,1 i11 t•.vsi la msc1e11:w della .1tr1111r Tl'- lu gl'11i11/ità r lo ::., lo dtl q11arto Surctssore di
r/•omnhilitti che s1 era11n 11mmta d1 fmnt1• lli Do11 Bosco per cn1111111 morare ti ce11tmario del-
ro rntrd1i:::::1111di, T1corda11do a sè e a tutti rlte l'arrr1111ata primll lf:.wne. Don /1osro, che ml
1Smwrt cidomm1dtrtì co11to se abbiamo istruito (1111/po del /m;11ro tipogmjico per 111 bruma stampa
, .i:• ,mm t 11011 re li abbw1111J dilettalt •·
(lo dù.1·1· c,:li su.un al f11l11ro Pir, \\'I ml 1883)
il romtg11irr. il bramato /1111 nto t.t:fi po11t"1.'fl e, lt'lll"l'fl tld esS(lrt' s, mpte llll'm·1111g11ardia, sr
come principio basilare lo spiegare f1·del111ente
- - tonws.1e fra 11oi e 1:tdt'sse il f onnuto t•d esmm-
59

2.3 Page 13

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nasse il contenuto drlla graziosa p11bblirazio11e, v•wtura, srrh:e, l'i11sr1:nare qualdte t:erit,ì della
110l1 potrehbP 11011 rt1!lrgrar$i di ruorr e 11011 l!scla- ft•de od un ~P,11ora11te e l'impedire miche 1111 sul
mare: Ecco u11 11um·o modo, imposribilr ai prrcato •· F.cco lo spirito clte, saondo il Santo,
ffmp, mià con i mie, mezzi d'allora, J•t'T far lw da ·a111111ore chm11qut faccia il Cateclmmo
amare ai ragazzi il Catechismo! - E lt' Ìllro- domenicale o la scuola d1 religumt·.
mggia111i t'Spl•rirnt::I' fatte fino lld aggi gli dal'eb- Noi 11011 abbiamo dai,•vero la prete11sio111 d,
bero pimamtnte rt1gw11r. Lt1 .wst1rn:ra III tutti i erigerci a maestri in lsrarle. ÈJpp1111to per qurrto
lll
I.
cated1ismt è quel che i', e sia bmr; ma la /arma, e, sramo messi cautamrnfe sollo l'egida di 1111
i11 tempi 11ri qualt il Pinocchio t·a a niba nel grru1 Santo.
h.
111011do piccino 11011 su/o per, le atlrati1-,.'l' dl'l rac-
r
conto, ma forse piti per gli t1lletta111e,1tì tipogra-
fici, 11011 si dooeva t,irdare a rrr-a,-e 1111 tipo di
l ettera di Don Giulivo ai giovani.
d
trsto rat, d1istico clir rubasse gli occhi (' I mori
Carissimi,
d;:l/a nostra gicn•entù. Si dirà: SI, ma f()S/a, O'Vrete gù) appreso dai giornali e periodici
e 11011 I: pt•r tutte I,· borse! - D'llccordo; 11u1 in- rnllolid clte, li disum::a di uu suolo dal primo
tanto il Re <lei libri ;. giu nitrato s1111patica- Catechismo fatto da Don Bosco al g1u1Jant Bar-
mrnte 111 malte e 1110/ft' famigbt, do-ve o/tr,111c11li tolomeo Gnrelh, il fen:ore ,mp,csso dal Santo
IImI aurbb1· a't'uto si facile ad1/u, Chi lo dei come per lo studù, dellt1 Dottrina Cristia11a /tu
ft>sto, r/11 111 regalo o in prrmiu, e le 11w11i111· dei m•11Jo 1111 lwl successo collo ttittoriu riport11t11
figli e deilr J1glie lo trolta110 crm garbo, fo sfo- dc1gli alum1i del 11ostra Oratorio della Pmmc-
gli0110 con amort, Lo rip1mgo110 ron ogni m~!!ltor ri- dua del Sarro Cuore 11dlo Gara Diocesana di
guardo, e tomera1111c, sempre ad aprirlo co11 gioia. Cateclu"smo fra le pt1rmcd1ie ed msor1a::io11i pm-
Per rr,11osure più li fondo il prnsicro di S. Gio- mrchiali di A::ùme Ce11tolica di Roma. li gÌtJ-
ronm 80.,ro w/Qrm, ali'ù1scg1U1111,11lo ratrr/11- t•a11e Giuseppe Farina vcn11e prorlamato dallo
stico gun.:rrtl legga, 11 Rr,eolam1nto dell'Ora- stesso Sommo Pontrfice I mpcrntore <ldfa Dnt-
torio fi:sth·o, compil1Jt11 da lui 11t'l J84i e dato trma Cristiana, ed alt,i tre suoi compag11i h111111t1
alle st11mpe so/amrntt· 11d 1887. Si può trovare raggiunto il grado di Primo e secondo Prin-
rtprodq/f11 nel volume ter:;o dellt l\\lcmoric bio- cipe e di Primo Capitano. /o t't ouei 'l'aiuto
grnfichc. Di1:isait' 1t·i le caric/11 d,gli addt Ili a presenti all'udienza Pontificia dcll'u gemwio
1111 Orlltnrio e i111ltca1t gli 11j]ic1 dti s111g()/t rhe 11. s. i11 cui lo stesso f'icario di N. S. Gestì Cristo,
lu111111> parte nel Sllù fw1ziù11a111p11to, il SC111lo il Santo Padre Pio Xli, co11ferl loro il piti am•
l>t111d1Su 11110 massima rl,r -.:ali' 11011 poco o ill11- bito premw. Che santa 111u1dia tre.'reste prm:a/11 t
111i11are e tJ mcoraggiare quw1fl dt-dica110 ,I !uro quale stimolo a studiarecon amort 1/ piccolo gr.m-
::rio a un'opera si mrritorit1. i:' una gronde d~ Libro l I 'i riprodttco ili fotografia de//'lm-
pcratorc roi suoi compagni, r, 111n1tre 1•i in-
vito ,1d applaudirr al loro trionfo, miJauìo
1110
pa,
eco dr/le esorta:::10111 ri1:olte loro dal Santo
Padre: studiate, studi.ate con amore; ma,
soprattutto, proc11mte di vivere il vostro
Catechismo. Promrate, cioè, di ordhwrr la
spl
1'01
I
zio
,1ostra condotta scrondo g/'i11sqpwme11h dd
sa11to Catechismo. .-Jt·ete dm:a11ti a t·m ,l
venerabile D omenico Savio, di mi, propm,
il 2 aprile, ricorr1• il centerwrio della nn-
scita. ,'-l'e rgh i n11scito i11 cos1 brt!'Ce tempo
a raggiungere t,mta gloriCl, si è perdu· ft1
J!t:f
si~,
tag
!on
s:m
sizi
f edelr .mnpre nella sua giot•inr:::za agli
• S,
111seg11ame11ti de/111 Dottri11a C'ristùma. I ·()i
\\CC
sapete come egl, la stlldwva con amort,
$lo
come si i11dustriat·a per i11seg11arla tigli
h,1{
altri, come ed1jìcat•a tutti colla sua con-
lllCI
dotta ispirata al santo Ct1lrd1is:1110!
po,·
Pregatelo che t'l aiuti ad imitarlo frr•
't'0rosamrnte qui ;,, terra, per fargli p<n
corono, 1111 bel giorno, tutti i11sieme in Pa-
Jll'r
con
p,1r
L'lmperaloro della D011rlna Cristiana dall'anno •9◄ , col Primo e
- 60 ~ndo PrlnC'lpe e col Primo Caplt3no, 1uul della Parroccbl:a e<J
Or;uorfo Salc,siano 'Sacr<> Cuore•• di Roma.
radiso.
Yostro aff.mo Do:-: GIULIVO.
l't'lll
\\ .111

2.4 Page 14

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Da alcune Missioni Amazoniche.
Una lettera da S. Gabriel (Rio Negro-Ama-
zonas), scritta nel maggio ma giunta nell'ot-
tobre u. s., dà alcune notizie di quella lon-
tana ì\\Iissione in cui lavorano fervidamente
le Figlie di Maria Ausiliatrice.
Quest'anno il flagello delle febbri malariche
ha risparmiato alquanto le povere Suore. E
fortunatamente, perchè il lavoro soprattutto
dell'annesso Ambulatorio e Ospedaletto fu mag-
giore del solito, per il considerevole passaggio
di ammalati, spesso assai gravi. L'assistenza
fu talora difficile e penosa, giacche vi conven-
gono infermi e feriti d'ogni genere; trattandosi
poi di missione, gli aiuti sono molto scarsi,
tanto che le Suore si trovano costrette non
di rado a fare anche da medici e chirurghi
in casi pietosissimi. Per un mese, fra l'altro,
dovettero vegliare giorno e notte un bimbo di
cinque anni, in preda a febbre alta e convul-
sioni per ulceri cancrcnose, che in breve ne
deturparono orribilmente il viso, e, dopo aver
fatto scempio della bocca e della lingua, ri-
dussero il poverino a morir di sete, nell'im-
possibilità d'inghiottire una sola goccia d'acqua.
Un'altra volta. si trovarnno di fronte a un
iio,•ane bruciacchiato in modo orrendo dallo
scoppio di un mezzo chilogrammo circa di
polvere pirica, su cui aveva lasciato cadere
imprudentemente una scintilla del sigaro ac-
ceso. Assistito con ogni cura, dopo clieci giorni
di spasimi continui, sempre tra la vita e la
morte, cominciò a migliorare, e, certo pet una
particolare grazia dcll'AusiliaLricc, la quale
spesso prodiglosamente conforta é: sostiene
l'opera delle sue figlie, riuscì a guarire.
Fra i sacrifici della grave e d.iuturrrn dedi-
zione, confortante il pensiero che tutti i de-
Jicnti curati ncll'Ospedaletto ne ritrassero, in-
~iemc alla caritatevole assistenza, un vero van-
taggio spirituale; e che quanti vi chiusero la
loro vita, lo fecero non solo preparati dai
santi sacramenti, bensì con particolari dispo-
sizioni di fede e di pietà. Uno di essi diceva:
Se il Signore vuole che viva, bene; se in-
vece vuol chiamarmi all'eternità, sono dispo-
sto» Un altro indicando il suo Crocifisso, che
baciava con amore: <, Voglio che questo lo
mctt.•tno con mc nella bara... ►>. Un terzo spirò
poco dopo la sua prima Comunione-ricevuta
per \\"iatico, me~me a voce alta";ndava facendo
con grande fervore il ringraziamento. Taluni
parlavano del Cielo con tale sicurezza e se-
renità come se lo intravvedessero, e si face-
1-ano ripetere più volte le commissioni di cui
Mn I I o Grosso • Un Indigeno a cnccìa
venivano incaricati per la :\\Iaclonna, temendo
cli dimenticarsene...
:'\\cl parlare del bene che si va compiendo
in questo Ospedaletto, ricordiamo come nei
mesi scorsi se ne s ia apertt) un altro a l Jumaità
sul fiume :\\fa<leira, presso una nuova Casa-
1\\lissionc, cun la quale si rn allargando la nostra
opern missionari.1 <le-I Territorio del Rio Negro.
Puri! nel llrasile, quantunque assai distanti::
<la questa, pcrchc situata nel :Vlatto Grosso,
poco lontano da Cuyabà, la figlie di Maria
Ausiliatrice hanno aperto ultimamente un'al-
tra Casa-J\\Iissionc a Po.\\:oreo, un centro im-
portante dei cosidetti garimpeiros o cerca-
tori di diamanti. Questa povera popolazione,
tutta presa dal miraggio delle gemme scintil-
lanti, racchiuse nd fondo del Garza e dcll'Ara-
guaya, dopo aver abbandonato i propri paesi,
si ammassa lungo lu sponde dei fiumi, non
trovando molto spesso che miseria e abban-
dono. In mezzo a tanti poveri bimbi e a tante
fanciulle cresciute nell'ignoranza e nell'incuria,
vanno ora prodigandosi, nella Scuola e nel
provvido Oratorio festivo, le Missionarie, at-
tratte nella misteriosa zona diamantifera per
la ricerca di altre gemme preziose: le anime
degli stessi gan"mpeiros, alle quali vogliono di-
schiudere i tesori <lclle ricchezze immortali!
- 61

2.5 Page 15

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NECROLOGIO
Salesjani defunti:
S,u. PRANDO ANTONTO, ù.1 Costnn;mna (\\'cr-
t cdhl, a Torino il 18-11-1Q-4Z n si! :m11.i.
:-,;e1 nostro coll,·,.:10 di Bnrgo S. :\\Tartmo senti
la vocanone alla v11a salcsi11na e la SCl.'1.ll con fer-
vore co,t.1mc e cun generrisn dedizione. A11irro
mìrt•, co!ICÌcnza ddlcata, sempre• unito con O1u in
uno ~piri10 di p1r.1~ ser,:nn, M·mpre nlfohilc col
pros:;imo con tratti d1 squislla hontà, fu prescelto
dal compianto Don Giulio Harb,. ns a ,uo 6C!tf<!l8rio
particolare e con1111uò n prt'lllarl' lo stesso pr,:zìoso
unicio ull'atru:ik l.1tt·chista 11..-nanle con d1hgenza
c fedeltà C?St,mplarc Dopo In rnortc del \\'cncrnndo
Dun Tnonc, cumu1 nnche con umore particolare, co-
ml' \\'1cq>OSIJ.llatore, h causc- tkt Scn i di Dm dello
tarn11:l1:1 ~alcs1;111,1. lntdlu(clllc cultore di musico
sacrd, .-rn molto appn:zzato ull,1 ~cuoia Cc,c1lrnna,
al H~mmario l\\lt-1ropolitnno t·J al nostro Atcnt.'.Q
l'ontttic10. Il fine J:U to hturg1co ele\\'D\\'3 k• sue le-
zi,>111 ,1 funzione d1 11pos1nhi10 coll'eduatz1<1nt• al
i.cotim.-nto rdi11wso t·d oli., , <ni clivo;,:ion,'
Mu dove prod11<11vn con arnrn1rahilc cariti1 ùi-
~cn·zio,w il l>UO nlo ~.1cerdo111le cr:1 nella ~urn delle
arumc dei DCJSlrt wo,ani, specialmente nei pcnodi
dt dcgcni.a ncll'mltnntlla, e 11ella direzione ~pi-
r1tunlc ,l1 comunu:i cd 1sutut1 rch1:iosi in cui svol-
g,:,,1 u1111 prczio~u or11,ra d1 form:1?.ione.
S11r. GJOV. ll.17TIST 1 <:1l/,l'J, da 1'.1lestro,
t a Tonno, ,I 6-111 u s. a 58 ,mni.
,\\ll'Ornturio crchh,, ~io,mrtto, m u11 krvnrc di
pictÌI dlt: maturo I.i sw1 voca,-io11c alla Snc1c1~ Sa-
1...~1.inu. R1ccnllè 1'.1h1to dalk· ntani del lfrr, o Ji
Dio I) l\\licbelc flua •·. tcnn111111i gli ,;tudi lrnah .,
\\ al. 1hcc '-1 L.uno III Let1c1c c F,1,).~o•i I pr,'.SSO la
R. nl\\er~1tà Ji Tonno e ra~1:1u11,;e ,1 1urJozio
I.a tiJuc,a dei Sup,·nori lo chinano all'ult1un dt ~c-
grc1nrio particol,11 e, ~ucce~I\\ nmt•nre, di I )on C1:r-
rut1, I). Conelli ,. I>. P1scclhl, dt , cn<=rat;t m, morm.
Cònu·mrmran,·nmcntc, cdi , 11, nd..-,·a alla nu~11onc
ddl'msq:namtnlo p, r quakhc- onno anchc nel no-
stro L1çeo di V.ilnl1n, nt-1 Il. l.1cco d'A1.1·11ho eJ
in nltr~ scuole Clltndme, 11w111r,· s1 prodigava nel
sacro m1111tiluo col <"n11fos~iun.1lc ordin!trin in Basi-
lica r culla d,rezinm• &pmrual<· ddlc f.u!l1c t.h :'llnnn
Au&1ha1rtcc e dei loro Oratun d1 \\'aldo=, t' di
Bor110 S. Paolo. Ultunamentc l'T:t pur<- ,o:n·tano
tlcll'L •mine lils<•i:11u11ti Don U11sco. Zt!,1111ì,s1mo
della dori:1 di Dio e tkl bcnt· d, Ile anrmt, c;ura,·a
in m,xlo hp,:dnlc lt.• \\CJC8i.1on1 rdtl!h>~r. l':'\\'l10ne,
<.:attol1<."II l·emm,ml, e la dilfu,,nnc delle dl\\Oziuni
al Sacro C:uorc d1 (icsù, n .:\\ I.ma ,\\w;,liatracc cd .1
S. Ci10\\ ,1nm Bosco. l'rez1osu collnhuraz,um• Ùtcdc
pure ull'.11>ost<1lu1n ùc-lln buoun Mampn, con pregiare
puhhhcmi1mi a.•cc ticht· cd a, ,,ui.:r,ihche.
Sc1r. ,I.\\ TOSIO BOSAUDU, da Poirmo (To-
rino,, ·f u <..:uneo, ti 21!-1 u. s. n 7;: nnm.
lkdicò ttltta la au,1 v1111 all'i11,t.•i.:11nm~1110, e gli
ultm1i trcJic1 unni. 111 modo part1colnrc, al ,;ucro mi-
ni,1cro nella nO$lra ch1t,;a d1 S. Chiara, ow atten-
deva con zelo e con pi1<1à e,emr,lun• alla cura del
- - cullo divino ed 1111,1 direzione ddlc an,mc.
Sa,. B,l\\'JS7. ST,LSISl.,IO. da Hopmiu (l'o-
t loni3), a Rodei< (Brasì1c) il 20-1\\-1<)40 11 7J anm.
Sar. l,rlRUJI111:.' STRF,l.'\\'O, da A tondo (spai.:11~1.
1 u Mohcrnundo (SpaG?na), l'ri-xn-1941 a 69 wuu.
<:oad. Bll'NSO GlOl '.l.VNf, d" Co~t,11v.Jna (\\'er-
cdlt), t a Pm~~asco (To, ifm) l' 11-x-1y,t2 11 85 anni.
Sar. R,11'/XZ.l GJOl'A.VSI. da :\\l1l11no, t a
('..tmrimas (llm~,le) il .~-11-111.p a 55 o,uu.•
S11c PERJUNOT ENUT<.:U, <la Gothì(m.;s (Fr,111-
c1o1), t a Li,mtc (Francia) il ;:3-L-.-19 p u S:? anni.
Sor. OLLI \\'GPR STEF,IXO, da Suno(Un~henu),
t ,1 Uor.aodnodu ,d (L'n~hcna) 1127-vm-11►1•1138 unili.
Sac. T'ISCI::.\\ 1' EJJILIO, da Ol'lr l'uchc (l'rnncial,
f 1111,>u('rra a Xoumpt (Francin) il 21-Yl-1!J1011 .13 anru.
S,1c LAZ JRO \\IARTT'\\'0, da Al:1con (Spai:nal
t • B.1rccUona Sarrra{:,pa~n.,) 1I 15-l-HHI o 35 anm
S11r. L,-11,IKAS GIOI' I\\\\'/, d., Znrdclin K
( L,tuonm), t II Estoril (Portogallo) il zS-vm- r<HI
t1 .Z<l anni.
c,,,,d. RIG.lX/0 E.H/1./1/SO, da C11ehano (\\'er•
cclhJ, fa Rawson (Argcn1m•1) ti 5-Xll-t<HO a 79 anm,
Comi. B l 'll'.1II.F.C V,11.F:STl'WJ, J.i Wilshel-
mincliuttc (Polonia), t a Jnbo.1t.10 (Dr.1~ilc) il 31-111-
1941 o 66 anni.
(,',,,,,/. ,\\ll:'/,1,0.\\"l C.,1/U,0, da Roloirn:i, 1' a
C.11np1nas (Ura ,I.-) 11 20-\\'11-19-1,0 a 61 unno.
Cood. BORGflF.SJO r;i IGO.l/0, ~fo B1varo,.a
(1'11ri110), 1' ad Al,•ssandr111 di Egitto il q.'(1-19-41 u
~•) unni.
<:Md. P lrl"/,/K GIOl~.l\\,\\'/, do Mt7.)otod (Polo-
m11l t n C>sw,.-ç,m (Polonm) il 23-\\ 11-t•H• ,, 35 onn,
C1111JI. PR I \\ /'I FRASCHSCO, da Ur&hnch (Gcr•
m,mm), t n Snllum (E11mn) 11 15-vt-llJ\\I t• 31 anm
{.'lt. Dlii< I \\'f) LU/Cli. ùn Uully (Fr11oci,1), I ~
l.11111 (Francia) 11 27-v-19,to " 2S anm ùt l'la.
Clt. RA USCII GIROt I '10, da l'u.,n (Repul~
Ar,:cnt,na), t n BernaI (Ht·pub. Argcnun,1 I il 2+•
11-19.p U 23 (111111.
C,md. FI,F.ISCllJI. I \\ \\ UIUSliPPI•.', ,h Klnr-
t dort Bul'f!lco.1cfdJ (Gern11111a). m ~urrr.1. •I
l<)•l'.-tf)Jfl a 2:: .m'li.
<:ood. FRJ I SCII FR. I\\ CFSCO, d,1 Fin~,; (G.r•
m 111i11), t i11 1111t•rrn il 21!-x- 1<1J9 o 2J unni.
Clt. KErJ~\\'f:'R RICC IRDO, Ju Kohh,·nrnJe
t (G,·nnania), tn !:llC•r.t 11 1;:-\\:1-193g a ;q anni.
<:o,,d. FELl).\\f l/ER RIC:C. IRDO. da J'os1muntcr
(Germania), t 111 gu,;rrn 1I <,-\\'1-14).j.O 11 2+ anm.
Cnn,I. RHf,','J,\\(iER FR J.\\CESUO X JVER/0,
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1!-\\'1-19+0 a 30 anni.
Comi. IJlllSl'/1 A.DOI.FO, ,la Amht.·ri,: (Gcrma-
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C:ocrd. PR.1''1lTI. FR.l•\\'C Z.IVBIUO, da l r-
,;hach-S:illrubcr,z (G.:nnJruul, t in guerra il 15-,1-
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Cond. ,HEll:"/l r;10~·.11\\"Xl, da ,\\1t~11dnrf (G,•r•
t manta), m 1<unr,1 nel Hl-! I 28 onm.
Sr,, DIETRICII LU/e;/, tl,1 Rc1thelsholcn (Gc:1-
munin). t 1n itu.-rrn '1 7-vu-19+1 a 30 ,inru.
Cl,. REBJIOl.7. GOFFRl:.'DO, da l\\fom« (Ger•
t m:1111,1), 1n 11ucrr,1 nel t«).+t u 33 ann,.
m
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2.6 Page 16

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Comi. P..JNZRR G!OVASNT, do Hirschnid (Gcr-
t m,mia), i11 l(llllTll ,I 3-v111-19,p a 30 Al\\lll,
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t ·•mì,·d (Gumanin), in l!lletta il 10-\\111-11>41 o
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Ch. T..HFR/Cll UJDOl'JCO dn Jng,m·frld
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C.'l1. S.-ll,IW/i/TER WALTER, du Bi~chm:1nn
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Sac. JORJ./RS Gl'CL!t::L.,IO, da Schlìch (G, r-
m;irual, ·~ in l!Ucrr:1 il h-Vlll-1').p e 28 :inni.
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t (G~rmr,nra), in i:iu~rrn il 13-v111- r 9.p :, 2 1 ,mni.
Ch. KV.\\'I<; Wf.'SIJELJ,\\ O. da \\ I ,rburi( CG,·r-
mamal, -t in ~ucrr,1 nd H).p n 21 annr.
Comi. SCJ/1) \\l,·/CIWR .-lNGRL<> C:I /ìilll(XTE,
,la Bunnc (Gcnnnnu,), ~ rn fl'Uerm nel tX- 111,11 u
23 anni
Comi. .7r~·\\ f.'11 Hl V BESEnF.'rro, do 1-w-
t chndorf (G~nn.1111,1), an 1-,'llt:rrJ 11 23-1,- r'J·P u
~h anni.
Ch. FISKE E,VRICO, da E~~cn llorhc,·k (Gcr-
m:1nia}, t in 11ucm1 il 1S-x-19.p 11 22 anni,
Sru.. Wlrr LUl<ìl, da Flnss C. \\\\\\tdl·n (<";c;-
t mania), ,n 1:u,,rn 11 13-X-1').J-1 11 30 nnni.
Cli. K.\\T PFPR J>~{)J.O, do Talhcrn Lautcr.,ch
t (Gem10111al, 111 i.iu, rm il 25-rx- 19.p u 26 ,mni.
t:11ml. RE/JHT.H (,', lRLO, da Wolf~dstndt (Ger-
t mania), rn 1w,11n rl 10--a-1941 ;1 l 1 1mm.
Cli. BER<.il:U Glf 1.lU, da '\\1:cl<.1rsulm (G.-r-
lllllnial, t in ,:11, rr:1 nd 19.p a ::.1 anni.
Cl,. S IXnl:'R 111-1\\7..
Ch. n<><:1/'f/J:'R (.i/OF.-l.\\'.\\'1, J.J Egl{Jll J, r
t Guru: (Gcnn mi"), in guerra nd H).p a 21 .umi.
<:h. UJS?. GffJV.1.\\'.\\'J, da Grm1h Zcn1ht,-
chhof,n (G, rmnnr.r), t rn uuc:rra nel 111.p :r 30 anni.
Ch. GRRll,/R/)1 GllrSF.PPh", tl,1 Wur.r.buri:
(Germ:1111.r), t in r.iuum nel HJ.p 11 23 n1111i.
Cl,. S<:1101.T I S/ K ISIJJORO, Jn Ulnschow1u
(Gtm1a;11nl. 111 ~,uum il 18-x1-11141 u 26 anni.
Sa,. KO/li. Gli SiiPPE. da<>, ning (Gcrmani,1),
t in 1,•11t·rra nd 191 1 Il z7 ;mm.
Cooperatori defunti:
t Mom. J>lh'TRO /U>RGIA, a Tonno il 7-11
u s. a ; 1 Anrt1.
;\\l:lt'slrn ,li Cmwr., Jcll'Em mo S,·i:rt·lllrio di
Stato t'anl I .,11~•1 ~luulione, l\\lons. Borgrn cru tru
i f1iì1 can ,·d 11R, ii,mnti nostri C,;ur, nitori.
Cl111ina111 dal S1iinore rn giovane .-tit 31 S:1ccr-
do1.1n, ,-i trii I, i.r,110 1111.1 Famiiilia )-;~Ji.,,,,,na 1wprn1-
1utto nd Jll•raoJo che trascorse a 'l'orino t:onu: sc.·..
g:t"r.ino p:uticol.rn• d, IJ'Em.mo ,\\r.·J\\1'.llco~·o Car-
dm.:1 R:chclm,, I· bhe poi modo dì conoscere l'c-
ipansmnc ,ldl'Op;.•~t nos1ra ac:comp11gn.1mlu l'Ecc.
Mous. !->cup,mlini nelle .:-.umaaturc ,kl P,•rù ,. del
llrnsJI,. Tornalo ,r Rorn,1 nel 191<1 cd .1ssu11to come
arch1vis1,1 ndlu S,·1-tn·tcnu di Stuto, pr,·slU\\ il lii SU<l
dirainnc, ~p1rituaJ., ni nr)stri confrntcllr e stuJcnti dt
'l'oolo111a pr,-:.sn le Urunm,it:ì Pot11ihc1.-, r«:,mdflSi
ogni sctrimnnn oppositamente nll'l•trtuto Sacro
Cuore, e commuu a prodi1-,'llrc q1ws10 a11cro m1111-
stero nndu: ,lopo la sua nonuna n ;\\lnL·~tro di Ca-
mera ddl'Em.mo Card. Scttrc111n<> di Srnto. Col
,,ivo e l.tryc, rimpianto, ::\\Ions. Borgia lascia l'L-sem-
pio Ji una i:r.111.le picrà e zelo illuruinnto nclln !{lllda
delle unirnc, dr frdchà c:.cmplor.•, d1 tìhule attacca-
mento alla Sdnta Chic,ca e di prufonJa dcvo;,ionc BI,
Vìcuru> Ji Cristo
ET.VIRA J1AVDLVELLI nd. D. 1/,U, lo Gc-
no, a .snmri,·r<l:m·nn il 1 fl-u u. s. ·
Gt·ncrn,n sostcnitnce <l1 tante nr,·rc pil', a,evu
unn prè<lrl,-zimk p,·r le Op,,rc: e· ,.J,s..qiuui s,rlc,iane.
Zcla1ricc Jd cultn a Gc,,it S,rt'nunrnlatn, allM :'\\la-
donna c"<I a S. Gius.•ppc, legan1, u11cnr HH·n1c, la
propria ah11,1.tionc olla nostnl t.:hic:sn ,h S. Gaetapo.
Dc,·otis..qima ddlc anime dd Purgntorio prc)mrx,;e
con ardore la fondJziune di .:\\re,.,,., <1uo1iJi,tnc per-
petue ndlc nostre clm.-se <lell'ls1>l'ltorm l.i11ur,·-1'0-
scann.
J/),./ /,EONl, t a Cremona, il 1-11 u, .11.
•.\\n1m..r cl,•11,1. con~acrò 1011;1 In sua , ìt:i o Dio,
pur r,-,.ranJo m lun111?lia, con un 011d1to di perfe-
zione d1e, a11mn•n;o nll':unor,· p11r1fic:.110 d11ll:1 pcni-
tt,nza. l:1 dc,ò a grandi rapide lll,ccnsioni. Divenne
rn- quindi fonte Ji luce, di consi11ho, di conforto
~mmo a tante umme che contmuano od i~pirarsi
all'c,cntJlio delle sue sm~olari , irtù. D,,·otis~ima
di S. Gìmanr11 llosc;o. dopo a,·cr offerto tc.-on di
carità 1n , iti1, l1•i(I> rn mone alle: Opere suk1ia11c an-
che r suoi rnndcstr un,ri.
\\/nrd1,·s11 t I\\(,101,.•I M.IL.ISl'IX.l, a Vrl-
lafri1nc-i1 Lun11:1ana (.r\\puanrn) il 20-\\1-111,+ 1. •
Dr mJolc mite, c.crita1e,ole, 1urn1 d,..1,w :iù Qpcre
di p1t·IÌI. vist.c ud Jo!Qrc, co.i:li o,:d,i sempre fi.,;;1 :il
Cido. I.a sua fine, C()lllpcndio <l'una ,11a henc spc.sa,
par\\'C an ,·ras~c 11 dc,.iderin più , ,,ltc cspr<S•n: Ji
furc ,! suo pur~alorio ~ulla 1,-rm. Dt fotti non un
h:unent,1 u~cl ti, lll• ~uc labhm, dw ,uonus~c ,rihd-
liom, nl lhllLIQ male <.he lo 1onn,·n1ov11: b, nsì parole
ùi cùifica~innt: e Jr conforto auli ttltri. D,•\\'oti~sim11
di l\\lari11 ,\\uSJ]J,llricc c di S, Gio,.mni Bosco, so-
s1,•1k, a cun ztlu le O per" salcsinrw.
.h:v. r:nv. CJff. G. R. VE,\\ J'URHU.I, t a Co-
nc~liano \\'t•ncio, m I fchhrJm u. 11.
Figum <' t·mplllrc d1 citt.1dmo <' d, mai:iMnllo in-
l~••rrimo, crn us<.;ln dalla ~cu,1!,1 di Don Uo,co con
urti cn~ci<n✓.a profondamente cn,11ann che rt'SSC
1ut1.1 l,1 &trn , it.r ndlo fede: e: ndl:t ,Ji-J1z1one al pro-
prio rlovcn·.
. l,\\DUIWJ,ETTf DOME,V/C,.'O, t u Limone
(Cun,·o) rl 7-11 u. ,, a +I! anni.
U,,m,, di 1;raml,· rcrtitudme e di fed<" robu~w. si
con,ucrò lìn•> nll'ultirno .:,m ,pirr10 ,,·nunc111,• cri-
suano al b.:11,• dl'lla famiglia. Alfciiur111trss1mo a
Don Bo •'f>, • rn kli.:c d1 u,·t'r d,110 1111 fii:li<> a D11>
ndla Soc1ctn S:ilcsian:i.
,'10.\\'l't/S:JIU<J c;JUSEPJ>E,
rn :--, ,.,110
ù'Alh:1 il 1-xu-1,141, n 79·011111.
1••1 Fede Crr~rmna guitln ogni RUn a;,i11ne, e lo
con~acrù tUtto ,,I t.~11c Jdl:i fiunil,lli:t.
-- Dt:, oti!ISrrnu di S, Grov:mni 1\\oM:o, ~i t.1ima,·.1

2.7 Page 17

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tl'licr di a-·er doto una fi1tlllll,1 11tl'Ist1tuto <ldlc F,- La Pia Opera d el Sacro C uore di Gesù
lie di ;\\!aria ,\\wihatrice
OIOCO M.rl!U.-1 t•f'd. FJGV.·lTO, t n ColoW1a
\\'1en<'t,1 il 19-1 u. •· u 71 11I1n1.
per le sei M esse quotidiane p erpetue
ed il vantaggio s piritu a le cli m o lte a ltr~ opere.
V,s.~~ per la tnm111ha, cntl1> s~uardo o Dio. s.mtt-
fiaindo l'umore, ti lavoro t-d il dolore. Fen·entc
c-o,,pt>rntr1cc, tu i}(:n.:dctut dal Si1?11ore collo ,·oca-
tiur1u di un fo?lin ~Ila Soc,ctll Salesiana.
1. :'\\ella no,,tra Basilica del Sacro Cuore al Ca
stro Pretorio, in Roma, ~ t•retla In Pio Opera dr!
S11cro Cuore dt Gesù per lo celehrnzione in perpt-tll'l
di sei :'.\\l'ksqe quotidiane, St•condo le• intenzioni d,
chi offre l'~A I.IRA PER u:-:A SOLA Vot.T\\,
Altri Coope~atori defunu:
2. Queste Sante .;\\lesse r.ono celehnitc. due all'nl•
A1ine<e Tcrcsn, Ga::.rlli (lmprrm) - Ales ,1u ·t,md1da,
J.uscrna S. C1<11·n11111 (1 or1110) - ,\\lui~~ R,t..,, ·rr.-.-iso -
llat11•tdla t.,11., l'<irt,cì (:-,.:apoh) • 13encn, (;iu,eppc
. lo,/a Rer11oo!l1•1 M•n:o, .'-,1rr=,1nr, (.\\le ..mdria) -
ll11nch~t1i Sironi hlilla, Gallimllr (\\"ar,-s.,) Huli, 011\\·a,
l.x,,1~ B,-r,:0111,1,;a flkri:amo) - Ho111 Catcrma, Corra1tlio
(13rrM:1a) - U,,11n \\.faroerui, Pmn,trt> ,\\l<,nfrrrtl/<1 ( \\I~,-
" ndri•) • 8rctto Clcméntc. /fo,1111/a (Aw,111) • Rru!l-llti
ìJ. Alfonso, Bd/i,i.fll/t> (No,,1r11) • Uuccclla11 Lcnfl"ld,1,
,\\li/11na - c~nn,,ta F,·Jcrico, .\\fod,rn IR•iiu-.i.) • Cllllonica
. \\nit~, Tonno Capnt Yir1<11ua, 811bl,io (,\\,11) - Cxrba-
nno Anl!cla, l't~/; (C..,noa) • C..Dlano D. Franu.~co,
S . Flùt1br1t,1 ( \\11r1~, ntol • Ca,-.l?li•no \\te .,,o, r&/10-
/11111111 (\\'crcclli) • C',,v11lbro ca,·. Andrea, l.clltrr (Nn,,oli}
• Com,notzzi P11lm1r,,, Fiora11,, ,,1 S,-rio (Bcrl(tuno) • Cor-
nu11ha Suor G.:hruJc, Tarino • <.:nrrndini Giu•tPI'" Ep,-
t.nio, Porto Cn ,11111111 (I (\\.1~,erata) • Cors1n1 f.tenct,·.
''"°"~ . lr(ldtiU(, (Gro:. 1.·tn) • Cra,;tan llionÌ;.,!'10. Spr,r
(T«nto) • l'ristma Or~t<', J>.,/11111,11 (~o,·11ra 1 - O,·mc-
J1<1 l'aro!ma, Cu111lr .\\l,mf,:rrat" (.-\\lt•••ndrio). I>,· '\\ardo
l"i~tro, Mo11<1 tli l,tNll':n (Trc,·,~t1) - Oc7.i A1110ni111 R1111-
ri1llit111r (Viterbo) • D!lna10 l\\lori~ltll, Mt1m 1//11,,ru (C..-
1.rnuto) • Danuconi Forum 110, R1molr11(fo (Veroru.) •
DunJcrnu l.ui111, S. I 'inun:<1 Jr/lit I·'<>nlt ( \\o,r.1) -
Thndli Gio,·.nn,, l-"1(nano 1\\.hlanu) • Fass10 {jiu,<'OJlé',
A,liu110 (.\\su) • I ~nari Fr.n«~cn, C""""'''"'" (V.,r-
c~lli) • Fmn C.:o,n ,schl Carmt•l,1, IIMgir,no - Forni Er-
nè;tn, Relliiizortti (Sv,zzern-Tie.) • J>rnnch1ni An,tn,
l(am, ( \\punn,u) • Cì11lis:nan1 En11ro, Palm:::.,/n ,ull'O,dia
f Urc:..c:ia) • G,unbaruto (;io,·•nna, ,\\lonJa/Jo S<nrampi
(-Ull) • (;llZU>tt1 Steli•, I ·o, ·1 (Pav,a) Goudici Ant<>-
n,-u..1, Clmcm, (11<-r,;i,mo) • C,rì,ai D. Antonio, .\\Jorr-
d,v, (Cuneo) • Gu•1u Luciino, llm"""" L11111h"rdo (ller-
ll 11,w) • Gu~m,n, 1\\largh~rn,1, Verro, a (R<·r11,1rno) -
llctl!tr Luiai, f'il/111/11i,ola ('\\lo,..,m) - foconn Rizzn,
Villt>rin (R 1gu~~) • lliluna RcnJ,1 Croc:ifisu, .\\lirr,,. (Ca-
unia) • Juotl3ir Catcrina, Doflùl ( .\\o,taI - h •IJ, Pie-
tro, Pm,:,111, ( \\I,~, ,ndria) • l..n ~p<,to .).;., Corat<1 (Bari)
• \\brani .\\nto: icttll, Coma .\\1••pcrunc A1111do, l'illa-
11arn ,I' l,ri (A,11) • J\\1Jss;i llar,n, Do}lliauo (Genov:t.) •
Mcn,•~h~llu G,u,q,I'(:, Grau::~ 1/t l'lnnin (l'.1do..-a)
M1Puo \\'onccnzo, S. Croa (Paduvo) - \\.lonQ~ D. Fc<le-
ncn, .\\101110 (Cun t1) • '.\\lont.1.nara O. Orlando, \\lonta-
Rnon,, (l'AdOYll) • \\.lornn, Ido, p,; (1'rcnro) • :-001 Fo,~no
L_uc11, Gambo/, (l'~•i•) • Pan11rone Teresa, /1(,h/,,o (Pia-
'"'"''·'' • l'<>Hl)rinn G,u,.-ppc, P,:=.,no (Spc,0,1) - Pellc-
grin,, Luil(l, 81Jl'rl (Cuneo) • l'ènru~i Ciovnnni, (Ufloslo
(t'.1t1tnia) • Pcp•tt> -\\<lul!(i~a M,is1<•ro, Crt1110 ((;1cmona)
Pcr• nn ..\\.ntonu,, Drotll'Tt> (Cunc!l) • Pcro.uini Ida,
I ·«ro11a • Peuola Sara, Rm ttta lllc:n;:ittlo) - l',antoni
:'\\1ar~hcrita, F,,,raM nl Ser,o (lkrl'llmo) • J'omatt .Ma-
ria, /.uma~/ia (\\'cr<cllo) • Pozu '.\\lah-ina, Rrror,ro (Vi-
ècruo) • llapeui Gikc<1mo, Or&f,ro Bormida (,\\le,. nndria)
Rso~dlo l'ierro, Vil/1111m.·n 111n11f. (Ales'<11nd.ri9) • Salvadori
Lucia, Lm.·t'no11e (Ur.,.cin) - Sn~cn Ma.ria, Piln (Novara)
- S.:h,uppa D. Gio,-anni, Furio d'hLhia (~apolo) Sta-
r.e.- ,\\nton,o, /"i,a E<1ut11tt (:\\aroli) . Tod.,.ço Onol3,
,\\lomdiu (Po.dou) • 'fwoo G-io, anna, .lfo,idad P10;::;a
(Cw,..o) • \\'ari•co ~/lna, Bwtq A,si::io (\\'o.rese) • Vcr-
:.:nr~ V,uorio, C<1/d~1inn (Viccn7.n) • Zanello Mnrìn, Pon-
1u111rt1 (Alessandri11) • Zani D. D~mumo, l3it11110 (Brc-
ac:ia) Z,ni D. ,\\lt'll'ilndro, lJr~rw - Zublrnft Fede, C'a-
Mllrrmo11.~1òr., (Cuneo).
rnr~ del Sacro Cuore d1 Gl-sù, d11e a qu,•llo di .ì\\faru
SS. Ausiliumcc, e due o quello S. Giuseppe. (A
quc~ti due ultimi nlrnri t ,pecialrncntc leg-.1t11 la
memoria dì S Giornnm Busco, che ,i celebro du•
rnntc la suo ult1m:i dunora in Roma).
3. Gh iscritll, ,wi o defunti, oltre al ,·11ntag~10 d,
set Messe, p11rtcc1pano 111 perpetuo al frutto spiritunk
n) della recita del Santo Rosario e della bencdi•
;,ione col SS. S:icramcnto, cht' ~i tmpartt• Ol?tÙ morM
nella st~'I Chi~;
h) dcUe funi,oru, che~, c\\'lchrano quotidinnam~n•,
nella Cnppelln dei gicmrnctti dell'nnnl'SSO Ospmn,
rl dt"lla I\\It•~sa che vi,•ne asrolt,lln oimi i;orn
q:111h steMt 5:lOV:.tn<!tri;
d) d1 tuit,• le nlrre funztnm, no,enc. leste e solcn,
nitil che si c~kbrnno nclk suddene Ch1Lsn e Ca1>pclla•
r) di LUI te le oraziont e buone oper••• che 'vcm.10110
tntte dni Sulc•inni e dai loro 11io,·,11lct11 in tuttc lo
Case, Collcw, Osp1z1, Oraton festl\\·1 :\\l1ss1om, ecç.,
ove sonc, ~rohiliri o si -;1.ihilirnnnc,.
4. T utti t:li inscriui p:1r1ec1pano a 1uu1 1 sue,1po~1•
lavori dal grnrno dclln loro inscrillionc.
5. Col versnre tma sol<! t'Olia l'r/rmosinq, dt t1r:1
lira l'o1fcrellle ha diritto ù, fonnarc l'imcnzionc Jl(f
tutte le sei messe, e per tulte le altre prc opere cod
u proprio, come a vnntn111,:ìo dei suoi cari, nvi ,
dcfuntj, e di combiar inL,•111,ionc in ng11i circostp11~
secondo i parricolnri bi~o~ni e desideri.
6. Ciascuno può con egual Lim011mn inscrivere 1
bambm.i, gl, auenti, i defunti e quelsiosi persona
anche a SUII lllRapUlll..
I Collettori e le Collettrici godono del frutto dclii
~e• l\\lc..~c OJ(ni dodici in11crirti. oumcntn10 tllltc
,·olte .iuonte ~ono le dozzine d'insc:nt11.
7. Le ofl'i:rte vcnl!0n<> ero.i,ite per la mnnu1~n•
:.done della Chicsn, dell'Ospizio e per il manh•m•
mento dei giovanetti dell'Ospizio stc:;$0, nmanc,nd,
n cerico dc_i Salesiani l'ohblil-!O di fore ademp,c:1
tutti I pesi dc,lle Pm Opero.
8. I nomi de.11l'inscritt1 vengono rncrnlti ìn tani
volumi e conservati nel ll•mpio del Sncro Cuore d1
Gesù a perpetun rnemorin.
9. La, Pia Opern hn due c;.,.ntri, uno a Roma, l'alr11
11 Torino. A Roma: l'indirizzo ~: RrrrORH 0HJJ.
BA~ILICA R IWLt.'OSPIZIO ~AC'IIO CL'0RT-' - VtA :\\l.1,
SAt.A, 42 - ROMA r2 r. - A Torino: R1iv.Mo Rri."r'To•
MAGGIORE DPJ SALESrANI • VtA Corro, 1"1'C0, 3% •
'J'ORISO 10().
-
-
Con permesso dell'Autorità Ec:01.,,,utico., - 0ft. Crahchc S.E. 1., Corso Hcg, M•rll'herou, 11•
Direttore rc,,ponsobilo: O G U I O O F t\\ V J N { Vìa Cottolcnao 12, ' l'orino 110,
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